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28-02-2010, 21:40
LINK (http://www.giornalettismo.com/archives/53602/sospeso-linfedele-lerner/)
Sospeso “L’Infedele”: Lerner lascia La7?
28 febbraio 2010
La rete rinvia la trasmissione in programma domani per la legge sulla par condicio, ma il conduttore non ci sta: “Non sono d’accordo con la scelta”. Il direttore Tombolini: “Spero che resti”.
L’annuncio viene battuto dalle agenzie di stampa alle 20 e 46: è stata rimandata la puntata di domani sera, su La7, de “L’infedele” di Gad Lerner dedicata all’inchiesta sul riciclaggio. E il comunicato con cui la stessa rete accompagna fornisce il motivo. “La7 nel rispetto del lavoro dell’Autorità giudiziaria ha deciso di rimandare la messa in onda della puntata prevista per domani alle 21,10 dedicata all’inchiesta sul riciclaggio“, dicendo che al suo posto sarà trasmesso un film.
UN RINVIO OPPORTUNO… – La7 è la tv di proprietà di Telecom, una delle due aziende (insieme a Fastweb) coinvolte nell’inchiesta sul riciclaggio, a casua della sua controllata Telecom Italia Sparkle. Gli ospiti, mai portati a conoscenza dei telespettatori, a quanto apprende l’ANSA dovevano essere Nicola Gratteri, Francesco Micheli, Massimo Mucchetti, Cecilia Guerra, Vittorio Malagutti e Ugo Maria Tassinari. Da notare la presenza di Micheli, ex socio di Scaglia in E-biscom-Fastweb, che era stato piuttosto critico con l’ex a.d. dell’azienda nel frattempo passata sotto il controllo di Swisscom, e di Massimo Mucchetti, vicedirettore del Corriere che era stato stalkerato dagli spioni di Telecom del famigerato Tiger Team. Forse erano questi i motivi, più che l’inchiesta giudiziaria in corso, a convincere La7 a rinviare la puntata. E infatti il conduttore non ci sta: “La decisione di rimandare la puntata è avvenuta con il mio dissenso“, ha detto Lerner limitandosi poi ad aggiungere che spiegherà domami i motivi del suo dissenso.
DICE IL DIRETTORE – Nell’attesa, scrive l’Ansa che all’irritazione di Gad Lerner che farebbe presagire un suo abbandono della rete il direttore Lillo Tombolini dice: «Sinceramente spero proprio di no perchè di Lerner ho stima profondissima». «All’annullamento della puntata – spiega ancora Tombolini – ha contribuito senza dubbio il nuovo regolamento sulla par condicio ma soprattutto il lavoro in corso dell’Autorità giudiziaria sul tema del riciclaggio che doveva essere al centro de L’Infedele. Ma questo è spiegato già nel comunicato de La7 e non c’è nulla da aggiungere». Sarà, ma se non si dovessero fare trasmissioni giornalistiche per rispetto del lavoro delle autorità giudiziarie, i telegiornali durerebbero 3 minuti al giorno. Quanto al fatto che al posto del programma di Gad Lerner sarà trasmesso un film, il direttore de La7 spiega: «non c’era proprio il tempo per poter mettere in piedi una nuova puntata tanto più con le complicazioni che il regolamento sulla par condicio introduce vietando la presenza di politici».
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Sospeso “L’Infedele”: Lerner lascia La7?
28 febbraio 2010
La rete rinvia la trasmissione in programma domani per la legge sulla par condicio, ma il conduttore non ci sta: “Non sono d’accordo con la scelta”. Il direttore Tombolini: “Spero che resti”.
L’annuncio viene battuto dalle agenzie di stampa alle 20 e 46: è stata rimandata la puntata di domani sera, su La7, de “L’infedele” di Gad Lerner dedicata all’inchiesta sul riciclaggio. E il comunicato con cui la stessa rete accompagna fornisce il motivo. “La7 nel rispetto del lavoro dell’Autorità giudiziaria ha deciso di rimandare la messa in onda della puntata prevista per domani alle 21,10 dedicata all’inchiesta sul riciclaggio“, dicendo che al suo posto sarà trasmesso un film.
UN RINVIO OPPORTUNO… – La7 è la tv di proprietà di Telecom, una delle due aziende (insieme a Fastweb) coinvolte nell’inchiesta sul riciclaggio, a casua della sua controllata Telecom Italia Sparkle. Gli ospiti, mai portati a conoscenza dei telespettatori, a quanto apprende l’ANSA dovevano essere Nicola Gratteri, Francesco Micheli, Massimo Mucchetti, Cecilia Guerra, Vittorio Malagutti e Ugo Maria Tassinari. Da notare la presenza di Micheli, ex socio di Scaglia in E-biscom-Fastweb, che era stato piuttosto critico con l’ex a.d. dell’azienda nel frattempo passata sotto il controllo di Swisscom, e di Massimo Mucchetti, vicedirettore del Corriere che era stato stalkerato dagli spioni di Telecom del famigerato Tiger Team. Forse erano questi i motivi, più che l’inchiesta giudiziaria in corso, a convincere La7 a rinviare la puntata. E infatti il conduttore non ci sta: “La decisione di rimandare la puntata è avvenuta con il mio dissenso“, ha detto Lerner limitandosi poi ad aggiungere che spiegherà domami i motivi del suo dissenso.
DICE IL DIRETTORE – Nell’attesa, scrive l’Ansa che all’irritazione di Gad Lerner che farebbe presagire un suo abbandono della rete il direttore Lillo Tombolini dice: «Sinceramente spero proprio di no perchè di Lerner ho stima profondissima». «All’annullamento della puntata – spiega ancora Tombolini – ha contribuito senza dubbio il nuovo regolamento sulla par condicio ma soprattutto il lavoro in corso dell’Autorità giudiziaria sul tema del riciclaggio che doveva essere al centro de L’Infedele. Ma questo è spiegato già nel comunicato de La7 e non c’è nulla da aggiungere». Sarà, ma se non si dovessero fare trasmissioni giornalistiche per rispetto del lavoro delle autorità giudiziarie, i telegiornali durerebbero 3 minuti al giorno. Quanto al fatto che al posto del programma di Gad Lerner sarà trasmesso un film, il direttore de La7 spiega: «non c’era proprio il tempo per poter mettere in piedi una nuova puntata tanto più con le complicazioni che il regolamento sulla par condicio introduce vietando la presenza di politici».
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