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View Full Version : Diritti d'autore e p2p,ma come sono finiti poi quei progetti di legge e situazioni?


_Magellano_
27-02-2010, 19:19
Dunque ongi tanto vediamo che si vocifera di nuove leggi che da una parte andrebbero a tutelare i consumatori mentre dall'altra diano più credito a siae e simili.
Mi chiedevo a che punto siamo ora,visto che se ne parla relativamente meno.

Usando software come emule,utorrent o scaricando direttamente da rapidshare e altri hosting,si rischia qualcosa o vale ancora il principio che finchè non ci si lucra e si scarica solo per sè non c'è condanna?
Ma sopratutto se per assurdo qualcuno dovesse scaricare una canzone in Italia passando su un sito ospitato in un paese straniero che succederebe con legge differente?

Specificio,vorrei parlare degli aspetto piu terre terra,ovvero leggi e rischi.
Quindi non si parla di siae parassita o supporti già tassati a prescindere ecc.

Mythical Ork
27-02-2010, 20:26
Da poco è stata presentata (e approvata? non ricordo) la Legge Bondi che tutela i diritti d'autore per la copia privata su ogni dispositivo capace di contenere informazione audio/video (HD, lettori mp3, CD, DVD, schede sd, ecc...)

Questa legge dovrebbe tutelare il diritto d'autore per la copia privata e perciò ti consente di entrare in possesso di una copia rippata dall'originale solo se hai l'originale a disposizione... sarebbe come pagare per due volte lo stesso bene.

La situazione ammessa è la seguente:
Compro il CD --> ho i diritti per ascoltarlo --> lo rippo in mp3 --> avendo pagato la tassa sul lettore, posso ascoltarlo anche rippato.

Il download tramite p2p rimane ancora illegale e non è consentito scaricare materiale coperto da copyright


Ciao
Orlando

sander4
27-02-2010, 20:30
Si, attualmente scaricare materiale coperto da copyright dal p2p è illegale per la legge Urbani (http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_italiana_sul_peer-to-peer), inoltre avevo letto da qualche parte che il governo o il ministro avevano affidato ad una commissione il compito di preparare una relazione per una nuova legge sul p2p magari sul modello Francese, ma per ora non se n'è fatto nulla, sono occupati da "altro". :asd:

Mythical Ork
27-02-2010, 20:32
Rettifico:
Non era una proposta di legge, ma un decreto (perciò è già in vigore in teoria)

Se ne è parlato su questo articolo di HWU:
http://www.hwupgrade.it/articoli/storage/2363/decreto-bondi-una-tassa-sulle-ipotesi-di-utilizzo_index.html

Da notare che non si chiama TASSA ma bensì "equo compenso per la riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi"... perchè siamo tutti a conoscenza che il governo non metterebbe mai le mani nelle tasche degli italiani :O


Ciao
Orlando

Mythical Ork
27-02-2010, 20:45
Usando software come emule,utorrent o scaricando direttamente da rapidshare e altri hosting,si rischia qualcosa o vale ancora il principio che finchè non ci si lucra e si scarica solo per sè non c'è condanna?

In realtà non si rischia nulla perchè se è vero che la legge dichiara ILLEGALE il download anche senza fini di lucro, nessuno può sapere se tu scarichi o meno roba illegale.

In parole povere: se hai paura di qualche rischio e/o di qualche condanna vuol dire che sei stato scoperto a scaricare roba illegale. Per scoprirlo ci sono solo due modi:
- Chiedi dei tabulati di connessione dell'IP incriminato al gestore telefonico
- Usi dei programmi di "sniffing" che captano trasmissioni di connesione a programmi peer to peer...
In entrambi i casi violeresti le leggi sulla privacy e l'inviolabilità del domicilio ed è per questo che in tribunale non ci sono casi di persone che scaricano materiale coperto da copyright

La stessa cosa è avvenuta per quando i gestori mettevano delle limitazioni ai canali di connessione peer to peer che, non essendo gestiti dal contratto per l'allacciamento alla navigazione, risultavano illegali...


Ciao
Orlando

Dream_River
27-02-2010, 21:07
Rettifico:
Non era una proposta di legge, ma un decreto (perciò è già in vigore in teoria)


Come minimo è stata fatto come decreto perchè qualche figlio di onorevole l'hanno beccato con "Italia amore mio" sul lettore MP3 rippato :asd:

Dream_River
27-02-2010, 21:13
Usando software come emule,utorrent o scaricando direttamente da rapidshare e altri hosting,si rischia qualcosa o vale ancora il principio che finchè non ci si lucra e si scarica solo per sè non c'è condanna?


Dipende, se scarichi un CD della Pausini ti vengono a prendere a casa una squadra d'assolto dei corpi speciali e ti fai gli stessi anni di carcere di un pedofilo:O

é una vergogna! (cit) :mad:




























:sofico:

IBYZA
27-02-2010, 21:37
mi sono sempre chiesto , se uno viaggia e prende un volo , in teoria in dogana se esaminano qualsiasi lettore mp3 risulterebbe illegale giusto?

Dream_River
27-02-2010, 21:44
mi sono sempre chiesto , se uno viaggia e prende un volo , in teoria in dogana se esaminano qualsiasi lettore mp3 risulterebbe illegale giusto?

No, perchè uno potrebbe anche possedere il CD originale a casa

Therinai
27-02-2010, 23:08
mi sono sempre chiesto , se uno viaggia e prende un volo , in teoria in dogana se esaminano qualsiasi lettore mp3 risulterebbe illegale giusto?

No, perchè uno potrebbe anche possedere il CD originale a casa

no perché nessuno si prende la briga di controllare i lettori mp3... secondo me se si va a vedere le leggi a riguardo di diversi stati saresti come minimo da multare...

Mythical Ork
28-02-2010, 13:14
no perché nessuno si prende la briga di controllare i lettori mp3... secondo me se si va a vedere le leggi a riguardo di diversi stati saresti come minimo da multare...
:read:
Questa legge dovrebbe tutelare il diritto d'autore per la copia privata e perciò ti consente di entrare in possesso di una copia rippata dall'originale solo se hai l'originale a disposizione... sarebbe come pagare per due volte lo stesso bene.

La situazione ammessa è la seguente:
Compro il CD --> ho i diritti per ascoltarlo --> lo rippo in mp3 --> avendo pagato la tassa sul lettore, posso ascoltarlo anche rippato.

È il download l'atto illegale, non il possesso di mp3

Ciao
Orlando

Therinai
28-02-2010, 13:19
:read:


È il download l'atto illegale, non il possesso di mp3

Ciao
Orlando

si ma non vedo come potrei dimostrare di avere gli originali oltre che gli mp3 sul lettore se sono in giro.

Mythical Ork
28-02-2010, 13:30
si ma non vedo come potrei dimostrare di avere gli originali oltre che gli mp3 sul lettore se sono in giro.

Infatti non devi dimostrare nulla.
Tu paghi la tassa dell'equo compenso proprio per avere a disposizione una copia privata senza dichiarare l'originale (altrimenti non ha senso)...
Però visto che non è stata abrogata la legge Urbani, scaricare musica coperta da copyright è ancora illegale e chi se la prende in quel posto è solo chi compra musica perchè la paga 2 volte...

Possibile schema:
Compro CD --> legale --> rippo in mp3 --> legale
Scarico CD in mp3 --> illegale --> metto sul lettore --> legale

Per questo l'unico modo per "beccarti" è:
- trovare la cartella incoming di emule con le canzoni (violazione della privacy e del domicilio)
- chiedere i tabulati di un IP o fare sniffing (violazione della privacy)

Senza un mandato nessuno può bussare a casa a controllare che scarichi (e meno male!!!), perchè il domicilio è INVIOLABILE e se tu esci con il lettore mp3 non devi assolutamente dichiarare il possesso di alcunchè perchè PAGHI già le tasse per poter mettere le canzoni lì sopra.


Ciao
Orlando

Mantis86
28-02-2010, 13:37
Infatti non devi dimostrare nulla.
Tu paghi la tassa dell'equo compenso proprio per avere a disposizione una copia privata senza dichiarare l'originale (altrimenti non ha senso)...
Però visto che non è stata abrogata la legge Urbani, scaricare musica coperta da copyright è ancora illegale e chi se la prende in quel posto è solo chi compra musica perchè la paga 2 volte...

Possibile schema:
Compro CD --> legale --> rippo in mp3 --> legale
Scarico CD in mp3 --> illegale --> metto sul lettore --> legale

Per questo l'unico modo per "beccarti" è:
- trovare la cartella incoming di emule con le canzoni (violazione della privacy e del domicilio)
- chiedere i tabulati di un IP o fare sniffing (violazione della privacy)

Senza un mandato nessuno può bussare a casa a controllare che scarichi (e meno male!!!), perchè il domicilio è INVIOLABILE e se tu esci con il lettore mp3 non devi assolutamente dichiarare il possesso di alcunchè perchè PAGHI già le tasse per poter mettere le canzoni lì sopra.


Ciao
Orlando

Se c'è un ordinanza della magistratura possono sia ispezionarti il pc che metterti sotto controllo la linea telefonica.

In ogni caso basterebbe avere la certezza della pena per chi scarica materiale musicale da internet. Ban definitivo dalla rete come in Francia. Ormai una canzone costa mediamente 79 centesimi, non ci sono più scuse per difendere siti come PIRATE BAY dicendo che si limita la libertà di internet.

Therinai
28-02-2010, 13:38
Infatti non devi dimostrare nulla.
Tu paghi la tassa dell'equo compenso proprio per avere a disposizione una copia privata senza dichiarare l'originale (altrimenti non ha senso)...
Però visto che non è stata abrogata la legge Urbani, scaricare musica coperta da copyright è ancora illegale e chi se la prende in quel posto è solo chi compra musica perchè la paga 2 volte...

Possibile schema:
Compro CD --> legale --> rippo in mp3 --> legale
Scarico CD in mp3 --> illegale --> metto sul lettore --> legale

Per questo l'unico modo per "beccarti" è:
- trovare la cartella incoming di emule con le canzoni (violazione della privacy e del domicilio)
- chiedere i tabulati di un IP o fare sniffing (violazione della privacy)

Senza un mandato nessuno può bussare a casa a controllare che scarichi (e meno male!!!), perchè il domicilio è INVIOLABILE e se tu esci con il lettore mp3 non devi assolutamente dichiarare il possesso di alcunchè perchè PAGHI già le tasse per poter mettere le canzoni lì sopra.


Ciao
Orlando

spero che sia così

mixkey
28-02-2010, 13:40
Infatti non devi dimostrare nulla.
Tu paghi la tassa dell'equo compenso proprio per avere a disposizione una copia privata senza dichiarare l'originale (altrimenti non ha senso)...
Però visto che non è stata abrogata la legge Urbani, scaricare musica coperta da copyright è ancora illegale e chi se la prende in quel posto è solo chi compra musica perchè la paga 2 volte...

Possibile schema:
Compro CD --> legale --> rippo in mp3 --> legale
Scarico CD in mp3 --> illegale --> metto sul lettore --> legale

Per questo l'unico modo per "beccarti" è:
- trovare la cartella incoming di emule con le canzoni (violazione della privacy e del domicilio)
- chiedere i tabulati di un IP o fare sniffing (violazione della privacy)

Senza un mandato nessuno può bussare a casa a controllare che scarichi (e meno male!!!), perchè il domicilio è INVIOLABILE e se tu esci con il lettore mp3 non devi assolutamente dichiarare il possesso di alcunchè perchè PAGHI già le tasse per poter mettere le canzoni lì sopra.


Ciao
Orlando

Ma non occorre che vengano in casa mia per sapere se sto scaricando.

whistler
28-02-2010, 13:43
Se c'è un ordinanza della magistratura possono sia ispezionarti il pc che metterti sotto controllo la linea telefonica.

In ogni caso basterebbe avere la certezza della pena per chi scarica materiale musicale da internet. Ban definitivo dalla rete come in Francia. Ormai una canzone costa mediamente 79 centesimi, non ci sono più scuse per difendere siti come PIRATE BAY dicendo che si limita la libertà di internet.

e poi votare corrutori , condannati , pluriprescritti, ;)


w l italia!

Mythical Ork
28-02-2010, 13:53
Se c'è un ordinanza della magistratura possono sia ispezionarti il pc che metterti sotto controllo la linea telefonica.
Ordinanza della magistratura = polizia che viene a casa con un mandato (della magistratura)

Senza un mandato nessuno può bussare a casa a controllare che scarichi (e meno male!!!), perchè il domicilio è INVIOLABILE

fuocoz
28-02-2010, 13:56
Ormai una canzone costa mediamente 79 centesimi, non ci sono più scuse per

Non sono esattamente d'accordo

fabio80
28-02-2010, 14:00
Non sono esattamente d'accordo

nemmeno io

mixkey
28-02-2010, 14:03
e poi votare corrutori , condannati , pluriprescritti, ;)


w l italia!

Ognuno pratica l'illegalita' che si puo' permettere per poi condannare altre illegalita'.

Mythical Ork
28-02-2010, 14:04
In ogni caso basterebbe avere la certezza della pena per chi scarica materiale musicale da internet. Ban definitivo dalla rete come in Francia. Ormai una canzone costa mediamente 79 centesimi, non ci sono più scuse per difendere siti come PIRATE BAY dicendo che si limita la libertà di internet.

Ma non occorre che vengano in casa mia per sapere se sto scaricando.

Citando Wikipedia (il link postato sopra da sander4)
Problemi di privacy e di violazione di domicilio
L'accertamento delle violazioni avviene tramite tecniche di sniffing nei programmi di condivisione e con la frequente richiesta agli operatori telefonici di fornire gli indirizzi IP e i dati del traffico dei propri utenti. L'utilizzo di questi metodi di indagine pone rilevanti problemi giuridici, per il mancato rispetto dei dirtti costituzionali alla segretezza delle comunicazioni elettroniche, alla privacy, all'inviolabilità del domicilio. La pena è più grave del reato che si intende punire; per garantire il solo diritto alla proprietà intellettuale, si violano una molteplicità di altri diritti, che sono di rango superiore.
La Costituzione americana d esempio limita la tutela della proprietà intellettuale alle esigenze del progresso della società; l'inviolabilità del domicilio invece non è mai soggetta a delle limitazioni per conciliarsi con altre categorie di diritti.
Lo sniffing pone problemi di privacy in quanto le forze di polizia accedono senza mandato e a insaputa dell'utente ad un computer che è sua proprietà privata nonché ad una rete che è proprietà di chi diffonde il software di accesso. In generale, l'accesso ad un'abitazione o altra proprietà privata per una perquisizione richiede un mandato della magistratura e che esso sia mostrato al proprietario del bene perquisito.
L'indirizzo IP fornito dall'Internet Service Provider non identifica una persona, ma un computer, l'utenza telefonica. Non è sufficiente per una condanna in sede penale, dove è richiesta non la ragonevolezza, ma la certezza dei riscontri probatori. Non necessariamente poi la persona che ha commesso il fatto è un componente del nucleo familiare, al quale è intestata l'utenza.
Manca inoltre un'accertamento univoco della responsabilità. La non-identificazione di chi commette materialmente il fatto esclude un nesso di causalità fra la connessione alla rete P2P e la violazione del diritto d'autore, e non è una prova sufficiente per gli effetti penali previsti dalla legge. Per l'ambito penale, serve un accertamento univoco e inequivocabile sia della persona che della responsabilità. Il titolare della utenza telefonica può essere ritenuto responsabile della sua sicurezza e del suo utilizzo, e rispondere dell'illecito amministrativo, non dei danni derivanti a terzi se non è provato che questi ha materialmente commesso il fatto.
La perquisizione dei domicilii e l'accesso ai tabulati telefonici (dei provider per conoscere i siti visitati) sono provvedimenti riservati a illeciti penali. In Paesi come gli Stati Uniti, dove la violazione del copyright è punita con sanzioni pecuniarie, è comunque diffusa tale prassi nelle indagini per violazioni del diritto d'autore.
Il Codice penale al cap.2 ("dei delitti in particolare") dedica un apposita sezione a tale tema: "Dei delitti contro la inviolabilità del domicilio" (sez. IV). Gli artt. 615 bis e ter specificano le pene per accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, o interferenze illecite nella vita privata. Gli strumenti che controllano il traffico web di un utente, "si mettono in ascolto" su una porta del computer non utilizzata da alcun programma, e funzionano come uno "strumento di ripresa sonora" che registra tutto il traffico in ingresso e uscita dal nodo internet.
In questo caso è dato di sapere soltanto ciò che l'utente sta facendo con il browser Internet e con i programmi peer-to-peer, ma non con le altre applicazioni (se ad esempio sta ascoltando una canzone, vedendo un film, stampando un file). L'intrusione non consente un controllo o manipolazione del computer, ma comunque di "mantenervisi contro la volontà tacita di chi ha il diritto di escluderlo".
Entrando nelle reti di condivisione l'utente rende visibile una parte dei file del suo computer e inevitabilmente i file che sceglie di scaricare. Viene in questo modo a crearsi un conflitto con la normativa sulla privacy: la conservazione dei dati dei download, anche in forma aggregata e anonima, deve essere autorizzata nei confronti di chi immette file nelle reti P2P per "testarne" il gradimento del pubblico, oppure entra per perseguire in flagranza di reato chi viola i diritti di copyright.
A detta di alcuni giuristi l'accesso è più grave del reato di violazione del copyright che con esso si vuole reprimere. È stato osservato che è eccessivo uno sconfinamento nella giustizia penale e che l'entità della reclusione minima e massima non rispettano il proporzionalismo delle pene se comparate con le pene detentive di altri reati.
In questo senso, se può essere chiesto un risarcimento danni per la violazione del copyright, le persone oggetto di intercettazioni possono ottenere un risarcimento, probabilmente in misura maggiore, per la violazione dei loro diritti soggettivi.

fuocoz
28-02-2010, 14:38
Comunque un presupposto inverosimile sul quale si basano per le politiche anti-pirateria è che, secondo loro, tutti quelli che oggi scaricano se non potessero farlo acquisterebbero.

Secondo me non è così, la maggior parte o non comprerebbe affatto e si rivolgerebbe ai vari sostituti oppure si tornerebbe alla pirateria old-style: comprare il cd a 5€ dal vucumprà di turno.
L'unico modo per vendere di più è quello di abbassare i prezzi.

Una cosa che invece mi sono sempre domandato io è: ma come fanno quelli che vendono un dvd masterizzato a fare 5€ mentre in negozio costa 20€?
Probabilmente o sono più efficienti oppure il ricarico che ci fanno è davvero esagerato :rolleyes:

whistler
28-02-2010, 14:45
Ognuno pratica l'illegalita' che si puo' permettere per poi condannare altre illegalita'.

peccato non mi senta allo stesso piano di corrotti burocrati... che rovinano un paese... e io non scarico ne musica ne software ma qualche serie tv e qualche mp3 per il lettore.... non mi sento una carogna come quegli altri...

fuocoz
28-02-2010, 14:46
peccato non mi senta allo stesso piano di corrotti burocrati... che rovinano un paese... e io non scarico ne musica ne software ma qualche serie tv e qualche mp3 per il lettore.... non mi sento una carogna come quegli altri...

Tipico ragionamento del militante nell'esercito del male :O

sander4
28-02-2010, 14:48
peccato non mi senta allo ...

Per quelli come voi niente prescrizione. :mad:
:asd:

whistler
28-02-2010, 14:50
Tipico ragionamento del militante nell'esercito del male :O

eh già tipico... ;)

whistler
28-02-2010, 14:51
Per quelli come voi niente prescrizione. :mad:
:asd:

in galera , internet staccata , gogne mediatiche , sensi di colpa , TERRORE MISERIA E MORTE

fuocoz
28-02-2010, 14:52
eh già tipico... ;)

Scherzavo eh :D

whistler
28-02-2010, 14:58
Scherzavo eh :D

ho capito;)

io non capisco la gente che difende gli interessi di miliardari , di agenzie INDEGNE , di tutta una serie di gente che lucra e specula su tutto l entertainement...

per poi sbattersene le palle se ci governano nani ballerine corrotti xenofobi e incompetenti...

c'è da dire però che magari si potrebbe ridimensionare un pò , che ne sò mettere un limite di gb scaricati nelle tariffe che sò 20 gb al mese...
di soluzioni intelligenti ce ne sono sempre ma non se ne cercano , cercano sempre di arrichirsi , non difendo io il diritto ad arrichirsi e non mi sento in colpa se invece di 10 milioni incassano 7 milioni o 5 milioni...

sander4
01-03-2010, 21:50
"Suppostina" in merito nel decreto Romani appena approvato in CDM:


Nuovo giro di vite sulla pirateria. L'articolo 6 richiama gli obblighi dei servizi audiovisivi (compresi quelli web) a rispettare il diritto d'autore e nell'ultimo comma dà carta bianca ad Agcom (Autorità garante delle comunicazioni): "L'Autorità emana le disposizioni regolamentari necessarie per rendere effettiva l'osservanza dei limiti e divieti di cui al presente articolo". Significa che Agcom ora dovrà indicare i nuovi modi per far rispettare il diritto d'autore sul web. Il che apre in teoria le porta anche a filtri e oscuramenti di siti accusati di favorire la pirateria o a misure per monitorare le attività degli utenti internet.

http://www.repubblica.it/tecnologia/2010/03/01/news/decreto_romani_confronto-2471967/

fuocoz
01-03-2010, 22:08
Che poi non è che il decreto Romani limitia gli oneri per i siti web non paragonandoli alle tv, semplicemente son stati bloccati dalla commissione europea. Fosse stato per loro l'avrebbero fatto, hwupgrade come canale 5....

_Magellano_
01-03-2010, 23:42
"Suppostina" in merito nel decreto Romani appena approvato in CDM:



http://www.repubblica.it/tecnologia/2010/03/01/news/decreto_romani_confronto-2471967/
Da quanto è effettivo questo schifo?
Ma sopratutto la siae e simili possono dire la loro pure se uno per sbaglio scarica roba al di fuori della loro giuristinzione tipo film o canzoni americani?

Dream_River
01-03-2010, 23:52
Ma sopratutto la siae e simili possono dire la loro pure se uno per sbaglio scarica roba al di fuori della loro giuristinzione tipo film o canzoni americani?

Penso che riguardi il tipo di copyright che copra un opera (Mi pare ce ne siano vari livelli, da quello che copra solo la nazione di produzione fino a livello internazionale)
Ma la maggior parte delle opere sono protette da copyright internazionale

Mr_Max
02-03-2010, 02:12
Bisogna inasprire le pene ! Tutti in galera ! :D

Poi chi paga i processi e il condannato in carcere ?:rolleyes: