View Full Version : Bloom Energy
Nessuno che parla di Bloom Box!?
http://www.cbsnews.com/stories/2010/02/18/60minutes/main6221135.shtml
Le vendite della Bloom Box, l'apparecchio che produce energia, sono nell'ordine di 2 miliardi di dollari.
Alcuni dei clienti di Bloom sono eBay, google, Lockheed, Wal-Mart, CIA (si, la Central Intelligence Agency)
eBay ha appena ordinato 4 batterie di Bloom Box da 100 kilowatt ciascuna. Ha già a disposizione 5 bloombox, con le quali produce il 15% dell'energia utilizzata, con un risparmio di 100.000 dollari in 6 mesi
Google usa un impianto Bloom da 400 kilowatt
Colin Powell, ex Segretario di Stato, si è unito a Bloom
http://www.ditadifulmine.com/2010/02/bloom-energy-energia-del-futuro.html
http://punto-informatico.it/2818490/PI/News/bloom-box-futuro-dell-energia-verde.aspx
http://www.bloomenergy.com/
http://www.newsrimini.it/a/notizie/459767/img/pubblicita_tubo_tucker.jpg:asd:
Ruth Accex
24-02-2010, 13:15
Non ne avevo mai sentito parlare, sulla carta sembra interessante... ma vorrei dei dati!
Costo al kW, costi di installazione, manuntenzione, vita media...
Sul sito ufficiale http://www.bloomenergy.com/ c'è un countdown, stasera presentazione ufficiale.
wtf?
senza dettagli tecnici mi sembra una buffonata, come funziona?
ho letto che utilizza ossigeno e combustibile... ma non è una combustione (eh già, vorrei proprio sapere cos'è allora... chiamala ossidazione, ma è pur sempre una combustione :asd: ).
da quello che ho capito sono celle a combustibile.
Non mi sembra una gran novità, a meno che non costi poco, riesca a produrre una gran quantità di corrente in rapporto alle dimensioni e usi poco combustibile.
Paganetor
24-02-2010, 15:20
http://www.newsrimini.it/a/notizie/459767/img/pubblicita_tubo_tucker.jpg:asd:
quoto! :O
da quello che ho capito sono celle a combustibile.
Non mi sembra una gran novità, a meno che non costi poco, riesca a produrre una gran quantità di corrente in rapporto alle dimensioni e usi poco combustibile.
A quanto ho capito ha sfruttato le ricerche che ha compiuto alla NASA sull'ISRU* per inventare un nuovo tipo di cella a combustibile che, a quanto afferma, dovrebbe essere economica e a basso impatto ambientale.
* l'insieme delle tecnologie che servono per sfruttare le risorse locali (es. rocce) per produrre ossigeno o altri elementi sfruttabili invece di portarseli dalla Terra. Cercando il suo nome (http://ntrs.nasa.gov/search.jsp?N=4294786416&Ns=ArchiveName|0) (K.R. Sridhar) sul sito dei rapporti tecnici della NASA si vede che ha effettivamente collaborato a diverse ricerche riguardanti l' "In Situ Resource Utilization".
Se sono stati provati con successo da Google e Ebay non mi sembra una buffonata. Aspettiamo più info in merito.
Se sono stati provati con successo da Google e Ebay non mi sembra una buffonata. Aspettiamo più info in merito.
bisogna vedere se è vero che siano stati provati da google ed ebay...
ad ogni modo l'ossigeno costicchia e non è facile da produrre (viene estratto dalla distillazione frazionata dell'aria liquida), difficilmente queste celle possono prendere piede a livello globale e totale imho...
cmq vorrei anche capire qual'è il combustibile... non mi pare che sia specificato
AlexGatti
24-02-2010, 18:49
bisogna vedere se è vero che siano stati provati da google ed ebay...
ad ogni modo l'ossigeno costicchia e non è facile da produrre (viene estratto dalla distillazione frazionata dell'aria liquida), difficilmente queste celle possono prendere piede a livello globale e totale imho...
cmq vorrei anche capire qual'è il combustibile... non mi pare che sia specificato
Sono celle a combustibile che vanno a gas naturale (il metano penso sia il combustibile piu indicato) ed aria.
E' già straordinario che delle celle a combustibile non si degradino appunto usando normale aria (filtrata con dei filtri, ma comunque aria, non ossigeno puro).
Se funzionassero senza degradarsi sarebbero interessantissime per la produzione di energia in luoghi isolati dove non è pratico installare una centrale elettrica ma dove c'è combustibile. Immagino siano piu efficienti di un comune generatore.
Le aspettative di BloomEnergy sarebbero pienamente soddisfatte se l'efficienza di queste celle fosse superiore a quella di una centrale elettrica a turbogas, a quel punto veramente sarebbe da installarne una in ogni casa e tirar via tutte le centrali a turbogas che abbiamo anche qui in italia.
Sono celle a combustibile che vanno a gas naturale (il metano penso sia il combustibile piu indicato) ed aria.
E' già straordinario che delle celle a combustibile non si degradino appunto usando normale aria (filtrata con dei filtri, ma comunque aria, non ossigeno puro).
Se funzionassero senza degradarsi sarebbero interessantissime per la produzione di energia in luoghi isolati dove non è pratico installare una centrale elettrica ma dove c'è combustibile. Immagino siano piu efficienti di un comune generatore.
Le aspettative di BloomEnergy sarebbero pienamente soddisfatte se l'efficienza di queste celle fosse superiore a quella di una centrale elettrica a turbogas, a quel punto veramente sarebbe da installarne una in ogni casa e tirar via tutte le centrali a turbogas che abbiamo anche qui in italia.
Ah ok le cose allora cambiano.
Si, in effetti dato che l'energia elettrica viene prodotta direttamente dalla reazione di ossidazione, l'efficienza totale potrebbe essere maggiore di una centrale termica turbogas combinata... e soprattutto l'ingombro sarebbe notevolmente minore.
Davvero interessante in questo caso
Sono celle a combustibile che vanno a gas naturale (il metano penso sia il combustibile piu indicato) ed aria.
però parlano di ossigeno non di aria, da quello che ho capito.
Nel caso ci sarebbe una bella differenza.
però parlano di ossigeno non di aria, da quello che ho capito.
Nel caso ci sarebbe una bella differenza.
eh si, bisognerebbe capire bene. L'uso di ossigeno puro implica bombola sotto pressione e relativa pericolosità e costo...
AlexGatti
24-02-2010, 23:11
però parlano di ossigeno non di aria, da quello che ho capito.
Nel caso ci sarebbe una bella differenza.
Se guardi l'intervista con il programma 60minutes della cbs (http://www.cbsnews.com/video/watch/?id=6228923n&tag=contentMain;contentBody) ad un certo punto parla degli impianti già installati per fedex, ebay eccetera, e dice che uno s'era bloccato, non funzionava piu, sono andati a vedere ed è bastato pulire i filtri dell'aria.
Anche da questo ho inferito che la reazione avviene tra l'ossigeno (dell'aria) e il combustibile, ma la cella non necessita di ossigeno puro per funzionare.
Se per caso abbisognasse di ossigeno puro sarebbe ovviamente una vaccata, antieconomico e energeticamente sconveniente.
P.s.: http://www.bloomenergy.com/benefits/
lo slogan "Bloom Energy delivers Better Electrons™" mi fa scompisciare dalle risate comunque :-D
Fallen Angel
24-02-2010, 23:58
Sia l'intervista che il sito contengono spunti estremamente interessanti.
Da quel che mi pare di intuire:
1) Utilizza normale aria che viene fatta passare attraverso dei filtri, credo per rimuovere elementi che potrebbero ridurre la vita della cella di combustibile. Uno dei box testati da Google, infatti, ha avuto un paio di giorni di downtime per la necessità di riparare un filtro intasato.
2) La novità più grossa, tecnologicamente parlando, al di là della possibilità di utilizzare semplice aria, sono i materiali della cella a combustibile stessa. Il meccanismo di funzionamento è quello di una comune fuel cell, però può essere prodotta da silicati e quelle vernici speciali, i cui componenti non sono stati resi noti. Questo dovrebbe fare una sostanziale differenza nei costi di produzione rispetto alle comuni celle a combustibile, realizzate con metalli nobili (di solito Platino).
3) Per essere una fonte rinnovabile deve essere associata a qualche carburante "Co2 Neutral" tipo biodisel. In caso contrario resta comunque un bel passo in avanti viste le zero emissioni e la migliorata efficienza ma utilizzata ad esempio con il gas naturale non può considerarsi nè rinnovabile nè ad impatto zero. Certo le prospettive che un apparecchio del genere aprirebbe per il mercato del biodisel e per la ricerca connessa sarebbero enormi! Un affare del genere, se mantiene le promesse, potrebbe davvero cambiare il profilo economico produttivo del pianeta, dando una bella spinta a paesi leader nella produzione di biocarburanti come il Brasile, e quelli in cui la generazione centralizzata di elettricità può risultare problematica visto l'urbanizzazione non elevata, gli spazi enormi da coprire, e i costi nel posare una rete.
4) A parte la maggiore efficienza nella produzione, una generazione "in loco" o quasi potrebbe abbattere gli enormi sprechi associati al trasporto di corrente elettrica, specie in tutti quei paesi in cui la rete elettrica andrebbe rinnovata, aggiornata e razionalizzata (Italia tra gli altri).
Non credo proprio si tratti di una bufala: sia per la dimensione dei partner di sperimentazione che non rischierebbero la faccia con tanta leggerezza, sia perchè questa startup ad oggi ha raggranellato 400 milioni di dollari di finanziamento per ricerca e sviluppo.
Ovviamente da qui a dire che sarà un successo ce ne passa dato che ci saranno da valutare tutti quegli elementi che fanno la differenza tra un prototipo e un prodotto finito: come scalerà la produzione, la vita media delle unità, i costi che le economie di scala riusciranno a portare etc...
Unica cosa che mi preoccupa un pò è che uno dei procacciatori di fondi è lo stesso tizio dietro al Segway :)
Attualmente l'unico problema che vedo è il costo. Se veramente funziona come descritto... Anche a regime 3000$ per una unità (da quanti Kwp?) mi sembra tanto... Perchè poi bisogna comunque acquistare il gas... (io ho il bombolone di GPL... Va bene lo stesso?) E poi per la ridondanza ce ne vogliono almeno 2... Se mi voglio staccare completamente dall'enel...
Fallen Angel
25-02-2010, 10:26
I 3000$ per le unità domestiche sono ancora di là da venire purtroppo...
Al momento sono in vendita soltanto le unità per utilizzo industriale. Sono grandi come un piccolo container, erogano 100 KW e costano intorno ai 700000$ :)
Per ora possono essere interessanti per la grande industria o per le stesse compagnie elettriche, magari accanto a politiche di produzione del biodisel.
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