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View Full Version : Senatore PdL eletto grazie all'andrangheta


fuocoz
24-02-2010, 08:47
ROMA (23 febbraio) - Due richieste di arresto in meno di due anni per il senatore del Pdl Nicola di Girolamo, eletto nella circoscrizione estero Europa.

Oggi Di Girolamo ha avuto una richiesta di custodia cautelare in carcere nell'ambito di una vasta inchiesta sul riciclaggio internazionale che ha interessato 56 persone (52 già in carcere, arresti domiciliari per altri 4). Di Girolamo è anche accusato di aver violato la normativa sulle elezioni con una specifica aggravante mafiosa. Esponenti delle 'ndrine in Germania avrebbero «rastrellato» tra gli immigrati di Stoccarda le schede in bianco per poi siglarle con l'indicazione di voto a favore dell'esponente del Pdl.

Ora la richiesta di arresto dovrà essere rapidamente esaminata dalla Giunta per le immunità del Senato che si è comunque già interessata del parlamentare nel giugno del 2008, poco dopo l'elezione. Infatti c'era già stata una richiesta di arresto per Di Girolamo accusato di non risiedere all'estero al momento della accettazione della candidatura per la circoscrizione Europa. Il gip emise la richiesta il 7 giugno del 2008 dopo aver accertato che il candidato non risiedeva in Belgio prima del voto, requisito indispensabile alla elezione. La Giunta aveva congelato la questione penale in attesa che ci fosse il processo. A intervenire nell'elezione di Di Girolamo, secondo i magistrati, sarebbe stata la famiglia Arena di Isola Capo Rizzuto.

Di Girolamo è un avvocato è ha un passato di imprenditore. Fa parte della commissione esteri di Palazzo Madama e del Comitato per le questioni degli italiani all'estero. Per il Procuratore aggiunto di Roma, Giancarlo Capaldo, «l'elezione di Di Girolamo è stata realizzata anche attraverso il determinante contributo di una famiglia della 'ndrangheta».

http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=26798&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=

CYRANO
24-02-2010, 08:51
ma chi l'avrebbe mai detto !



Cmodnkdkdsnd

Korn
24-02-2010, 08:51
fa nulla, una (?) mela marcia non fa primavera, vota silvio che passa la paura..

ConteZero
24-02-2010, 08:58
ma chi l'avrebbe mai detto !



Cmodnkdkdsnd

Io ! Io !

fabry1981
24-02-2010, 09:24
http://3.bp.blogspot.com/_TbUUaCHZvQ0/SZlKXc4-54I/AAAAAAAAEBo/c-Re65sWVsM/s400/Poster+Mady+in+Italy.jpg

Eccoli, gli italiani all’estero del PDL, tanto per capire il livello delle candidature:

DeGregorio, eletto nel 2006 con l’IDV, si vendette all'indomani dell'elezione in commissione difesa. Fu beccato dai magistrati a confluire nel PDL con tanto di atto di compravendita del voto, debitamente sottoscritto e conservato nella scrivania...:rolleyes:
Il canadese, Giordano, invece è un editore di nicchia di Montreal, ormai inviso a tutto il suo elettorato nordamericano perchè la sua unica preoccupazione è stata quella di ottenere fondi all’editoria in lingua italiana, nel mondo… cioè l’unico ramo in cui esercita, nessun conflitto di interessi, naturalmente… :rolleyes:
Del Di Girolamo sappiamo dai giornali, se mai ci fossimo dimenticati la storia della sua ineleggibilità (risiedeva e lavorava in Italia). Voti della ‘ndrangheta e un giro di riciclaggio di denaro sporco che avrebbe svolto con l’amico commercialista Rubini, già sotto processo, con l’ex amante, per omicidio (dodici coltellate) del marito di lei. Genchi avrebbe "incastrato" Rubini e l'amante, ma tant'è...
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/scandalo-fastweb-le-intercettazioni/2121569
http://emiliogrimaldi.blogspot.com/2009/03/la-verita-nel-delitto-bruno-grazie-all.html

Infine, come potevamo non citare el “Cacho” Esteban Caselli, affarista attivissimo durante la dittatura ed ex ambasciatore argentino presso la Santa Sede (malgrado il fortissimo ostracismo della stessa Chiesa Cattolica Argentina).
Caselli è in realtà un fedelissimo del Card. Sodano e dell'ex presidente Menem, e pare che abbia accumulato le sue ingentissime ricchezze come trafficante d’armi tra Argentina-Ecuador-Croazia.
Di lui basterebbere riportare la descrizione che ne da l’ex ministro dell’Economia e padre dell’Argentina economica e finanziaria moderna, Domingo Cavallo, che ha esplicitamente incluso l’aspirante senatore italiano Caselli in una ‘’mafia’’ legata ad Alfredo Yabran, personaggio collegato tra l’altro all’uccisione di Josè Luis Cabezas, fotografo del settimanale politico argentino “Noticias”… :rolleyes:
Senza contare che Caselli non avrebbe alcuna intenzione di rinunciare al seggio da Senatore, pur essendosi candidato alle Presidenziali Argentine, un mese fa… su consiglio e appoggio dello stesso Berlusconi, che gli da ampie chance per la corsa alla Casa Rosada. :muro:

http://static.ivg.it:8080/photogallery/albums/userpics/10001/normal_DSC01745.JPG
“Chi è corrotto è bandito dal Pdl. Non può essere tollerato da nessuna parte, e tantomeno in casa nostra, chi pensi di adoperare la sua funzione pubblica per interesse personale e ancor peggio per denaro”.

ConteZero
24-02-2010, 09:33
http://3.bp.blogspot.com/_TbUUaCHZvQ0/SZlKXc4-54I/AAAAAAAAEBo/c-Re65sWVsM/s400/Poster+Mady+in+Italy.jpg

Eccoli, gli italiani all’estero del PDL, tanto per capire il livello delle candidature:

DeGregorio, eletto nel 2006 con l’IDV, si vendette all'indomani dell'elezione in commissione difesa. Fu beccato dai magistrati a confluire nel PDL con tanto di atto di compravendita del voto, debitamente sottoscritto e conservato nella scrivania...:rolleyes:
Il canadese, Giordano, invece è un editore di nicchia di Montreal, ormai inviso a tutto il suo elettorato nordamericano perchè la sua unica preoccupazione è stata quella di ottenere fondi all’editoria in lingua italiana, nel mondo… cioè l’unico ramo in cui esercita, nessun conflitto di interessi, naturalmente… :rolleyes:
Del Di Girolamo sappiamo dai giornali, se mai ci fossimo dimenticati la storia della sua ineleggibilità (risiedeva e lavorava in Italia). Voti della ‘ndrangheta e un giro di riciclaggio di denaro sporco che avrebbe svolto con l’amico commercialista Rubini, già sotto processo, con l’ex amante, per omicidio (dodici coltellate) del marito di lei. Genchi avrebbe "incastrato" Rubini e l'amante, ma tant'è...
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/scandalo-fastweb-le-intercettazioni/2121569
http://emiliogrimaldi.blogspot.com/2009/03/la-verita-nel-delitto-bruno-grazie-all.html

Infine, come potevamo non citare el “Cacho” Esteban Caselli, affarista attivissimo durante la dittatura ed ex ambasciatore argentino presso la Santa Sede (malgrado il fortissimo ostracismo della stessa Chiesa Cattolica Argentina).
Caselli è in realtà un fedelissimo del Card. Sodano e dell'ex presidente Menem, e pare che abbia accumulato le sue ingentissime ricchezze come trafficante d’armi tra Argentina-Ecuador-Croazia.
Di lui basterebbere riportare la descrizione che ne da l’ex ministro dell’Economia e padre dell’Argentina economica e finanziaria moderna, Domingo Cavallo, che ha esplicitamente incluso l’aspirante senatore italiano Caselli in una ‘’mafia’’ legata ad Alfredo Yabran, personaggio collegato tra l’altro all’uccisione di Josè Luis Cabezas, fotografo del settimanale politico argentino “Noticias”… :rolleyes:
Senza contare che Caselli non avrebbe alcuna intenzione di rinunciare al seggio da Senatore, pur essendosi candidato alle Presidenziali Argentine, un mese fa… su consiglio e appoggio dello stesso Berlusconi, che gli da ampie chance per la corsa alla Casa Rosada. :muro:

http://static.ivg.it:8080/photogallery/albums/userpics/10001/normal_DSC01745.JPG
“Chi è corrotto è bandito dal Pdl. Non può essere tollerato da nessuna parte, e tantomeno in casa nostra, chi pensi di adoperare la sua funzione pubblica per interesse personale e ancor peggio per denaro”.

Vedrai che butteranno fuori Berardi... è quello che stona nella foto di gruppo :asd:

anonimizzato
24-02-2010, 10:09
"Fondazione Italiani nel mondo".

Basterebbe sostituire la parola italiani con un'altra che inizia per M e poi sarebbe perfetta.

Tra l'altro guarda chi si rivede, il tizio eletto all'estero irregolarmente che già doveva essere cacciato a pedate.

La politica tutta ci fa un pessima figura, di nuovo, se mai ve ne fosse stato il bisogno.

anonimizzato
24-02-2010, 10:12
DeGregorio, eletto nel 2006 con l’IDV, si vendette all'indomani dell'elezione in commissione difesa. Fu beccato dai magistrati a confluire nel PDL con tanto di atto di compravendita del voto, debitamente sottoscritto e conservato nella scrivania...:rolleyes:

Ah ecco cosa si intendeva su La Repubblica di oggi quando dalle intercettazioni si parlava di De Gregorio che sta bello sicuro perchè "lui c'ha un accordo blindato con Berlusconi".

:Puke:

CubeDs
24-02-2010, 10:24
Chissaà perchè non mi meraviglio, anzi mi sembra routine quotidiana ormai...

matrizoo
24-02-2010, 10:28
http://3.bp.blogspot.com/_TbUUaCHZvQ0/SZlKXc4-54I/AAAAAAAAEBo/c-Re65sWVsM/s400/Poster+Mady+in+Italy.jpg

Eccoli, gli italiani all’estero del PDL, tanto per capire il livello delle candidature:




beh, non ci stanno scritte mica balle nel manifesto...
hanno esportato veramente il made in italy:asd:

fabry1981
24-02-2010, 10:30
Vedrai che butteranno fuori Berardi... è quello che stona nella foto di gruppo :asd:

Ah Ah! :D Vorrei darti ragione, ma in realtà si è trattato di una mia svista, mi ero concentrato solo sui senatori...
Ma googolando googolando, sull'Onorevole:

Radiografia del Sole24 ore, del 2-12-2006 sugli affari del presidente di commissione. Che querela: non mi intimidite
di Eduardo Di Blasi

UN MESE FA, a Philadelphia, negli Stati Uniti, il senatore Sergio De Gregorio, presidente della Commissione Difesa di Palazzo Madama è stato premiato dal presidente della Niapac (National italian american political action committee) Amato Berardi per il suo impegno a favore delle comunità italiane all’estero.
Amato Berardi, 48 anni, l’uomo del ponte. Emigrato da Longano (Isernia) agli States negli anni Settanta, spiega De Gregorio «si è impegnato a contribuire con 5 milioni di euro all’anno» alla costituzione del nuovo soggetto politico del senatore (eletto, si ricorderà, nelle liste dell’Italia dei Valori, e oggi approdato al gruppo misto). Ma non solo. Essendo «presidente di un fondo pensioni di 60 miliardi di dollari», spiegava De Gregorio pochi mesi or sono, Berardi «è pronto a sostenere» il progetto del Ponte sullo stretto di Messina «attraverso l’individuazione di canali finanziari che possono aiutare gli italo-americani a cooperare con il nostro Sud».
Intenzioni che un’inchiesta di Claudio Gatti, pubblicata sul Sole24Ore di ieri, ritiene potrebbero restare nel mondo delle idee. Perché? Perché, per iniziare, Amato Berardi «risulta essere un semplice agente assicurativo, con una storia di dispute per tasse non pagate». Il Niapac, scrive Gatti, «ha una storia di contabilità irregolare e non ha mai avuto a disposizione fondi per un paio di centinaia di migliaia di dollari l’anno». [...] Gatti annota: «Il Niapac risulta aver raccolto 186.170 dollari e averne spesi 216.229. Se poi si vanno a guardare le voci di spesa ci si accorge che solo 35.125 dollari sono andati a finanziare campagne elettorali. Il resto è servito per pagare conti di carte di credito di dirigenti del Niapac, feste di Carnevale e tornei di golf». Ha qualche problema con la Fec (la Federal Electoral Commission), che, attraverso un portavoce, commenta: «Non si può dire che il numero di multe avute da questa lobby rientri nella norma».
http://www.onemoreblog.it/archives/013633.html

Cioè questo tre anni fa era uno spiantato assicuratore, con più debiti che polizze, ma in grado di controllare 60 **MILIARDI** di dollari, parte dei quali da investire nel ponte...:sofico:
E ancora gli americani si chiedono perchè Banche e Assicurazioni sono fallite!!! :rolleyes:
Beh, malgrado tutto hai ragione, lo faranno fuori...
Stanti i fatti sembrerebbe, comunque, una delle carriere più limpide del PDL, il che è tutto dire... :rolleyes:
Ho scoperto che in un occasione ha addirittura avuto l'ardire di votare contro il governo:
http://www.italiachiamaitalia.net/news/143/ARTICLE/19126/2009-12-14.html

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Per tornare in Topic, invece, Il Fatto ha già pubblicato alcune intercettazioni tra il Sen. Di Girolamo e il suo protettore-finanziatore Mokbel: Dopo le elezioni Mokbel è ancora più duro con il suo servo, che si scusa dicendo: “Io ho sbagliato” ma a Mokbel non basta: “Non me ne frega un cazzo. A me di quello che dici tu…per me Nicò puoi pure diventà presidente della Repubblica, per me sei sempre il portiere mio, per me tu sei sempre il portiere no, nel senso che tu sei uno schiavo mio, tu conti sempre come il portiere, capito Nicò. Però ricordate, io per i soldi nun me ne frega un cazzo del potere, però ricordate Nicola che per le sfumature me faccio ammazzà e faccio del male”.

Il faccendiere rinfacciava al senatore i suoi debiti: “Ti è piaciuto sentirti qualche cosa e mo ricordate che devi pagà tutte le cambiali che so state aperte e in più devi pagà lo scotto sulla tua vita Nicò perché tu una vita nun ce l’avrai più”.

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578