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View Full Version : Pubblicità per i professionisti


elevul
19-02-2010, 22:22
E' una cosa che mi chiedo da un po di tempo: come sarebbero le pubblicità se tutti gli esseri umani avessero una conoscenza da master universitario in ogni ambito?
Che pubblicità avremmo in ambito informatico? In ambito automobilistico? In ambito cosmetico? In ambito immobiliare? In ambito abbigliamento?
E così via.
Come sarebbero le pubblicità in quel caso?
Quali dati avrebbero? E quali dati metterebbero in risalto?

Giant Lizard
20-02-2010, 02:03
E' una cosa che mi chiedo da un po di tempo: come sarebbero le pubblicità se tutti gli esseri umani avessero una conoscenza da master universitario in ogni ambito?
Che pubblicità avremmo in ambito informatico? In ambito automobilistico? In ambito cosmetico? In ambito immobiliare? In ambito abbigliamento?
E così via.
Come sarebbero le pubblicità in quel caso?
Quali dati avrebbero? E quali dati metterebbero in risalto?

probabilmente sarebbero più pròdigi di dettagli e di info tecniche. Le pubblicità somiglierebbero più a delle complete schede tecniche, ma di positivo ci sarebbe che le cose sarebbero davvero fatte bene, perché se fossero tutti esperti non ti puoi permettere di vendere una cosa scadente, non la acquisterebbe nessuno :D

Guren
20-02-2010, 08:03
in quel caso punterebbero sull'aspetto emotivo ed irrazionale :)

Larsen
20-02-2010, 12:44
se tutti avessero una cultura da master non esisterebbero gli account, uno dei mali peggiori della comunicazione in italia ;)

redsith
20-02-2010, 12:55
se tutti avessero una cultura da master non esisterebbero gli account, uno dei mali peggiori della comunicazione in italia ;)

Ci metterei tutti quelli che lavorano nelle agenzie creative/pubblicitarie :muro:

elevul
20-02-2010, 13:28
se tutti avessero una cultura da master non esisterebbero gli account, uno dei mali peggiori della comunicazione in italia ;)

Cosa sono gli account?
Se ti riferisci ai pubblicitari comunque ci sarebbero, in quanto una cultura di livello master è comunque più o meno teorica, quindi per vendere un prodotto fisico con determinate caratteristiche devi pubblicizzarlo mettendone in risalto le capacità collegandole alle conoscenze teoriche che la persona in questione ha.

redsith
20-02-2010, 13:33
Cosa sono gli account?
Se ti riferisci ai pubblicitari comunque ci sarebbero, in quanto una cultura di livello master è comunque più o meno teorica, quindi per vendere un prodotto fisico con determinate caratteristiche devi pubblicizzarlo mettendone in risalto le capacità collegandole alle conoscenze teoriche che la persona in questione ha.

Non sono un grande esperto di comunicazione, ma ho lavorato nel campo della pubblicità per qualche anno (in produzione, anzi postproduzione, non come "creativo"), e credo di poter affermare che le pubblicità "esplicative" siano le meno efficaci, non credo esista un rapporto così diretto tra la cultura del target e il tipo di pubblicità, al massimo cambia il tipo di messaggio. La pubblicità è sempre legata al subconscio e all'emozione, non deve mai limitarsi a spiegare le caratteristiche di un prodotto.

mrhanky
20-02-2010, 14:21
I tecnici nella pubblicità hanno sempre fallito, per certi mestieri serve empatia, una conoscenza pratica del prodotto, bisogna essere bravi venditori e comunicatori, tutte cose che all'università non si insegnano.
La pubblicità è veloce deve catturare l'attenzione in poco tempo, e deve colpire la massa, snocciolando caratteristiche tecniche potrebbe far colpo solo sui fanboy, ma è accendendo il desiderio e la curiosità che si riesce ad avere efficacia.
Ci sono poi categorie di persone che hanno un abilità innata in questo, altre sono avvantaggiate dal ruolo che ricoprono, hanno carisma e infondono fiducia fin dal primo incontro (vedi i medici e gli insegnanti), serve qualcosa di simile per creare messaggi che attirino le persone.
La cultura universitaria è fatta di nozioni e conoscenze prive di queste cose, che non si possono acquisire sui libri.

M4rk191
20-02-2010, 14:29
Non credo cambierebbe molto la situazione. Come ha scritto mrhanky la pubblicità deve essere immediata e deve incuriosire. Se i pubblicitari avessero conoscenze in ogni ambito, dovrebbero comunque creare pubblicità che rispondano ad almeno i due requisiti sopra. Una volta invogliato il cliente ad informarsi, allora potrebbero elencare le caratterristiche specifiche del prodotto.

Oggi, invece, magari una pubblicità, è composta da una frase curiosa su un banner, che invoglia l'utente a clickare. Dopo aver clickato, si apre una pagina web composta da frasi ad effetto (fatte da pubblicitari) e specifiche tecniche (e non) scritte da professionisti del mestiere. Come vedi non è molto diversa la situazione. Dove non arriva il pubblicitario arriva l'aiuto del professionista in un particolare ambito. Una persona che possiede entrambe le conoscenze (pubblicitarie e relative all'ambito) può solo portare ad un risparmio economico per le aziende che non devono riservare ingegneri o esperti alle aziende pubblicitarie.

Ad esempio, credi che nel sito web della Apple, sia stato scritto tutto da pubblicitari? :sofico:

elevul
20-02-2010, 14:34
I tecnici nella pubblicità hanno sempre fallito, per certi mestieri serve empatia, una conoscenza pratica del prodotto, bisogna essere bravi venditori e comunicatori, tutte cose che all'università non si insegnano.
La pubblicità è veloce deve catturare l'attenzione in poco tempo, e deve colpire la massa, snocciolando caratteristiche tecniche potrebbe far colpo solo sui fanboy, ma è accendendo il desiderio e la curiosità che si riesce ad avere efficacia.
Ci sono poi categorie di persone che hanno un abilità innata in questo, altre sono avvantaggiate dal ruolo che ricoprono, hanno carisma e infondono fiducia fin dal primo incontro (vedi i medici e gli insegnanti), serve qualcosa di simile per creare messaggi che attirino le persone.
La cultura universitaria è fatta di nozioni e conoscenze prive di queste cose, che non si possono acquisire sui libri.

Non credo cambierebbe molto la situazione. Come ha scritto mrhanky la pubblicità deve essere immediata e deve incuriosire. Se i pubblicitari avessero conoscenze in ogni ambito, dovrebbero comunque creare pubblicità che rispondano ad almeno i due requisiti sopra. Una volta invogliato il cliente ad informarsi, allora potrebbero elencare le caratterristiche specifiche del prodotto.

Oggi, invece, magari una pubblicità, è composta da una frase curiosa su un banner, che invoglia l'utente a clickare. Dopo aver clickato, si apre una pagina web composta da frasi ad effetto (fatte da pubblicitari) e specifiche tecniche (e non) scritte da professionisti del mestiere. Come vedi non è molto diversa la situazione. Dove non arriva il pubblicitario arriva l'aiuto del professionista in un particolare ambito. Una persona che possiede entrambe le conoscenze (pubblicitarie e relative all'ambito) può solo portare ad un risparmio economico per le aziende che non devono riservare ingegneri o esperti alle aziende pubblicitarie.

Ad esempio, credi che nel sito web della Apple, sia stato scritto tutto da pubblicitari? :sofico:

Ehm, guardate che la parte relativa alle "conoscenze di livello master in tutti gli ambiti" era inteso non relativo ai pubblicitari, ma a tutti gli esseri umani, e, quindi, ai fruitori della pubblicità, non a quelli che la pubblicità la creano... :asd:

M4rk191
20-02-2010, 14:48
Ehm, guardate che la parte relativa alle "conoscenze di livello master in tutti gli ambiti" era inteso non relativo ai pubblicitari, ma a tutti gli esseri umani, e, quindi, ai fruitori della pubblicità, non a quelli che la pubblicità la creano... :asd:

Ho capito e ora, ha anche più senso la domanda :asd:

Innanzitutto, bisogna partire dal presupposto che se l'utenza (tutta l'utenza) è informata almeno quanto noi (in veste di pubblicitari), allora non si può tentare di ingannarla. Seguendo questa idea, mi sembra molto semplice puntare tutto sulla qualità, o per meglio dire, sui fattori di qualità di un prodotto. Ad esempio, per pubblicizzare un TV, si deve puntare tutto sulla qualità del display e dell'audio, e lo si potrebbe fare, pubblicizzando la tencologia utilizzata, in modo da permettere un confronto con gli altri brand.

Se pubblicizzo un TV OLED, nella realtà, è possibile che molti non sappiano a cosa mi riferisco. Nella situazione ipotetica, pubblicizzare un TV OLED, servirebbe a invogliare l'acquisto verso questa strada piuttosto che verso TV LCD/Plasma.

imo, la pubblicità sarebbe molto diversa, perché oggi tende ad ingannare l'utente, mentra in altra situazione sarebbe puntata verso la vera superiorità del prodotto. Questo comporterebbe la creazione di molti più segmenti di quelli che oggi conosciamo. Se un brand non può permettersi di creare prodotti veramente migliori della concorrenza, allora dovrà creare prodotti migliori della concorrenza in un determinato segmento e se questo segmento non esiste, si dovrà creare.

redsith
20-02-2010, 15:05
Ho capito e ora, ha anche più senso la domanda :asd:

Innanzitutto, bisogna partire dal presupposto che se l'utenza (tutta l'utenza) è informata almeno quanto noi (in veste di pubblicitari), allora non si può tentare di ingannarla. Seguendo questa idea, mi sembra molto semplice puntare tutto sulla qualità, o per meglio dire, sui fattori di qualità di un prodotto. Ad esempio, per pubblicizzare un TV, si deve puntare tutto sulla qualità del display e dell'audio, e lo si potrebbe fare, pubblicizzando la tencologia utilizzata, in modo da permettere un confronto con gli altri brand.

Se pubblicizzo un TV OLED, nella realtà, è possibile che molti non sappiano a cosa mi riferisco. Nella situazione ipotetica, pubblicizzare un TV OLED, servirebbe a invogliare l'acquisto verso questa strada piuttosto che verso TV LCD/Plasma.

imo, la pubblicità sarebbe molto diversa, perché oggi tende ad ingannare l'utente, mentra in altra situazione sarebbe puntata verso la vera superiorità del prodotto. Questo comporterebbe la creazione di molti più segmenti di quelli che oggi conosciamo. Se un brand non può permettersi di creare prodotti veramente migliori della concorrenza, allora dovrà creare prodotti migliori della concorrenza in un determinato segmento e se questo segmento non esiste, si dovrà creare.

No, la pubblicità è inganno e continuerebbe ad esserlo. Inganno e emozione, non spiegazione. Non sarebbe più pubblicità, sarebbe al massimo una brochure.

mrhanky
20-02-2010, 15:07
Ehm, guardate che la parte relativa alle "conoscenze di livello master in tutti gli ambiti" era inteso non relativo ai pubblicitari, ma a tutti gli esseri umani, e, quindi, ai fruitori della pubblicità, non a quelli che la pubblicità la creano... :asd:



cazzus hai ragione, non avevo colto....:D
comunque ora che ci penso, non è che la mia opinione cambierebbe più di tanto sai, la voglia di fare acquisti irrazionali o di impulso penso che provenga in gran parte dal benessere, se guardi bene ogni ceto sociale ha certi clichè a cui mira, i vari status symbol, il cellulare, la macchina, c'è chi compra in contanti e chi fa migliaia di rate, ma gli obiettivi sono piuttosto generalizzati, per cui credo che la cultura non influirebbe più di tanto.
Voglio dire, nella donna, ancora prima di nascere, si sviluppa l'impulso irrazionale di comprare scarpe, a decine, a centinaia, :D la cultura ha poco a che fare con questo, è così perchè si può fare, viviamo in un epoca in cui possedere è più facile.

M4rk191
20-02-2010, 15:24
No, la pubblicità è inganno e continuerebbe ad esserlo. Inganno e emozione, non spiegazione. Non sarebbe più pubblicità, sarebbe al massimo una brochure.

Se gli utenti si accorgessero dell'inganno, a lungo andare sarebbe abbandonata la pubblicità, perché di fatto inutile. Mentre se un'azienda può permettersi di pubblicizzare la vera superiorità dei propri prodotti, allora credo che possa ricorrere alla pubblicità, anche nel caso di utente onniscente.

elevul
20-02-2010, 15:25
No, la pubblicità è inganno e continuerebbe ad esserlo. Inganno e emozione, non spiegazione. Non sarebbe più pubblicità, sarebbe al massimo una brochure.

Ma se provano ad ingannare vengono scoperti.
Se vengono scoperti falliscono perché nessuno compra più nulla da loro.
Quindi ho parecchi dubbi che tenterebbero di ingannare...
O, almeno, che tenterebbero di fare dopo che un pò di aziende saranno fallite per questo... :asd:

redsith
20-02-2010, 15:47
Ma se provano ad ingannare vengono scoperti.
Se vengono scoperti falliscono perché nessuno compra più nulla da loro.
Quindi ho parecchi dubbi che tenterebbero di ingannare...
O, almeno, che tenterebbero di fare dopo che un pò di aziende saranno fallite per questo... :asd:

Io per inganno non intendo semplicemente il fatto di spacciare un prodotto per quelo che non è, fartelo sembrare più figo.
L'inganno è tutto quello che sta intorno, il fatto che chi usa quel prodotto è LUI STESSO più figo, ha successo, una bella vita, una bella donna...

:dissident:
20-02-2010, 15:50
Si ma cultura a livello di master universitario non vuol dire onniscienza, come gia' detto le pubblicita' puntano piu' sul lato emozionale e immaginifico, la riprova e' che anche chi ha effettivamente un master si lascia tentare

elevul
20-02-2010, 15:51
Io per inganno non intendo semplicemente il fatto di spacciare un prodotto per quelo che non è, fartelo sembrare più figo.
L'inganno è tutto quello che sta intorno, il fatto che chi usa quel prodotto è LUI STESSO più figo, ha successo, una bella vita, una bella donna...

Ma qui ci troviamo di fronte ad un problema: una persona con una conoscenza universitaria o superiore della storia, della filosofia e dell'umanistica in generale si accorgerebbe facilmente dell'inganno e dell'ipocrisia nelle affermazioni pubblicitarie che fanno leva sulla "figaggine", portando quel tipo di pubblicità ad essere controproducente, se tutti gli esseri umani sono in grado di comprenderne l'inganno...

:dissident:
20-02-2010, 15:52
Ma qui ci troviamo di fronte ad un problema: una persona con una conoscenza universitaria o superiore della storia, della filosofia e dell'umanistica in generale si accorgerebbe facilmente dell'inganno e dell'ipocrisia nelle affermazioni pubblicitarie che fanno leva sulla "figaggine", portando quel tipo di pubblicità ad essere controproducente, se tutti gli esseri umani sono in grado di comprenderne l'inganno...

La cultura non rende macchine eh!

elevul
20-02-2010, 15:52
Si ma cultura a livello di master universitario non vuol dire onniscienza, come gia' detto le pubblicita' puntano piu' sul lato emozionale e immaginifico, la riprova e' che anche chi ha effettivamente un master si lascia tentare

Niet.
Qui non parliamo di un singolo master in un ambito.
Qui parliamo di cultura di livello master in tutti gli ambiti di studio (dall'umanistico più fantasioso fino allo scientifico più puro).
Che non vuol dire onniscienza, ma pura e semplice conoscenza del funzionamento dell'umanità e degli strumenti da essa creati, pur se non completa.

:dissident:
20-02-2010, 15:55
Niet.
Qui non parliamo di un singolo master in un ambito.
Qui parliamo di cultura di livello master in tutti gli ambiti di studio (dall'umanistico più fantasioso fino allo scientifico più puro).
Che non vuol dire onniscienza, ma pura e semplice conoscenza del funzionamento dell'umanità e degli strumenti da essa creati, pur se non completa.

Non importa, conoscere i comportamenti inconsci non vuol dire controllarli, proprio perche' sono inconsci.
Se io ti propongo una bella pubblicita' in cui viene solleticata la tua fantasia, instillo in te il desiderio di comprare.

elevul
20-02-2010, 15:56
La cultura non rende macchine eh!

No, ma rende consapevoli.
E quando sai che una trappola è una trappola difficilmente ci caschi dentro.

elevul
20-02-2010, 15:57
Non importa, conoscere i comportamenti inconsci non vuol dire controllarli, proprio perche' sono inconsci.
Se io ti propongo una bella pubblicita' in cui viene solleticata la tua fantasia, instillo in te il desiderio di comprare.

No, istilli in me il desiderio di esprimere la mia fantasia.
Cosa che attualmente non posso fare, non avendone gli strumenti.
Ma se io (io generalizzato) ho la conoscenza e, quindi, sono in grado di usare qualsiasi strumento per rendere la mia fantasia realtà, perché non dovrei farlo?

:dissident:
20-02-2010, 15:58
No, ma rende consapevoli.
E quando sai che una trappola è una trappola difficilmente ci caschi dentro.

Cio' che va oltre il livello conscio, e' difficilissimo se non impossibile controllarlo ;)

:dissident:
20-02-2010, 15:59
No, istilli in me il desiderio di esprimere la mia fantasia.
Cosa che attualmente non posso fare, non avendone gli strumenti.
Ma se io (io generalizzato) ho la conoscenza e, quindi, sono in grado di usare qualsiasi strumento per rendere la mia fantasia realtà, perché non dovrei farlo?

:confused:

La fantasia che instilla la ubblicita' e' "quanto mi piacerebbe guidare questa auto X", e simili.
Poi ripeto, la controprova e' che un ingegnere meccanico non e' che non subisca il fascino di una buona pubblicita' di auto.