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View Full Version : Prestigioso premio giornalistico: Travaglio e Abbate tra i premiati 2010


Vincenzo1968
19-02-2010, 16:40
Giornalisti: Premiolino, vincono Travaglio, Abbate, Venti e Martini

17 febbraio 2010
Milano. Lirio Abbate, Mario Gerevini, il card. Carlo Maria Martini, Sigfrido Ranucci, Marco Travaglio, Angelo Venti e la redazione di Farefuturo Webmagazine: sono questi i vincitori dell’edizione 2010 del riconoscimento giornalistico ‘Il Premiolino’.
A Bruno Gambacorta, è andato il premio Birra Moretti, dedicato alla cultura alimentare. La cerimonia ufficiale di consegna dei premi si terrà martedì 2 marzo a Milano, a Palazzo Marino. In particolare, “per aver contribuito alla difesa dell’indipendenza delle opinioni e della libertà di stampa da qualsiasi condizionamento”, sono stati scelti per la sezione settimanali Abbate, inviato de L’Espresso; per la televisione Ranucci, giornalista della trasmissione d’inchiesta Report di Rai Tre; per i quotidiani Travaglio, editorialista de Il Fatto Quotidiano, Gerevini, inviato del Corriere della Sera e il card. Martini che dalle pagine del Corriere della Sera ha aperto un dialogo mensile con i lettori, rispondendo alle loro numerose lettere; per la sezione new-media, Venti, direttore del giornale online www.site.it e la redazione di Farefuturo Webmagazine.

ANSA

http://www.antimafiaduemila.com/content/view/25288/48/

:)

Il Premiolino 2010: selezionati i vincitori (http://www.newsfood.com/q/3fe475bc/il-premiolino-2010-selezionati-i-vincitori/)
Resi noti i vincitori dell'edizione 2010 de Il Premiolino, il premio giornalistico più antico e prestigioso d'Italia

Vincenzo1968
19-02-2010, 16:41
http://it.wikipedia.org/wiki/Premiolino

Il Premiolino è il più antico e importante premio giornalistico italiano. Viene assegnato annualmente a sei giornalisti della carta stampata e della televisione come premio alla carriera e per il loro contributo nel campo della libertà di stampa.

Vincenzo1968
19-02-2010, 16:43
Dal Rotolo:

Sarà Palazzo Marino, a Milano, ad accogliere la cerimonia di premiazione della 47ª edizione del «Premiolino», il premio giornalistico più antico d’Italia, che si svolgerà l’8 novembre prossimo. Ad ospitare la serata di premiazione sarà infatti la prestigiosa sede istituzionale di Sala Alessi, a rinnovare l’interesse e l’attenzione del sindaco Letizia Moratti e della città per l’importante ruolo svolto dai giornalisti. Nato 47 anni fa proprio nella capitale dell’editoria, il Premiolino verrà consegnato, come ogni anno, ai sei giornalisti che si sono distinti per il proprio impegno personale e per aver difeso la libertà di stampa da qualsiasi condizionamento. Tra i vincitori dell’edizione 2006 è già confermata la presenza di David Grossman, uno dei più celebri e amati scrittori contemporanei, mentre tra i membri della giuria sarà presente l’amministratore delegato di Heineken Italia, Peter Heilbron, oltre al presidente onorario, al presidente, al vicepresidente e a molti noti giornalisti, scrittori e politici.

http://www.ilgiornale.it/milano/premiolino_giornalisti_piu_sinceri/18-10-2006/articolo-id=127130-page=0-comments=1

Maverick18
19-02-2010, 16:45
Ho sentito ieri ad AZ. Ma non è eccessivo premiare 6 persone ogni anno ?

Vincenzo1968
19-02-2010, 16:51
Ho sentito ieri ad AZ. Ma non è eccessivo premiare 6 persone ogni anno ?

Non lo so. So solo che anche l'anno scorso a Marco è stato assegnato un premio per la libertà di stampa:

L’associazione dei giornalisti tedeschi (DJV) conferisce il premio per la libertà di stampa a Marco Travaglio (http://italiadallestero.info/archives/3612)

I sette membri del consiglio direttivo federale della DJV, l’associazione dei giornalisti tedeschi, quest’anno hanno assegnato il premio per la libertà di stampa al giornalista e autore italiano Marco Travaglio.

Michael Konken, presidente federale della DJV, ha motivato la decisione dichiarando: “Assegnamo il premio a Marco Travaglio, un collega che si è contraddistinto per il coraggio critico e l’impegno dimostrato nel combattere per la libertà di stampa in Italia.”

Travaglio ha saputo denunciare pubblicamente i tentativi dei politici italiani, in particolare di Silvio Berlusconi, di influenzare il lavoro dei media e di ostacolare lo sviluppo di un giornalismo critico. Le critiche di Travaglio si sono orientate anche ai colleghi italiani con lo scopo di incoraggiarli a non sottomettersi alla censura. “Il premio della DJV per la libertà di stampa è il riconoscimento più adatto a Marco Travaglio,” ha dichiarato Konken. “Travaglio deve dare coraggio ai giornalisti italiani affinché possano svolgere la loro funzione di vigilanza e non cadano vittima di intimidazioni”.

Il premio della DJV per la libertà di stampa consiste in 7.500 Euro e sarà conferito a Marco Travaglio a Berlino alle 18:30 del 28 aprile 2009 presso il Palazzo della Bundespressekonferenz (ufficio stampa federale). I rappresentanti dei media sono invitati a partecipare alla cerimonia.

Con questo premio la DJV onora personalità o istituzioni che si impegnano in prima persona in battaglie per il mantenimento e la creazione della libertà di stampa. I precedenti vincitori sono stati il giornalista serbo Miroslav Filipovic, la giornalista russa Olga Kitowa e la redazione del giornale “Berliner Zeitung”. Filipovic ha ricevuto il premio per aver scoperto i crimini di guerra serbi in Kosovo, Kitowa è stata premiata per la sua difficile battaglia contro la corruzione in Russia e la redazione del “Berliner Zeitung” per l’impegno dimostrato nel difendere la libertà di stampa in Germania e l’indipendenza editoriale da Mecom Group, la casa editrice che l’ha rilevata.


Marco Travaglio riceve il “Premio per la libertà di stampa” (http://italiadallestero.info/archives/4930)

I premi in onore della libertà di stampa normalmente vanno a giornalisti che operano in regimi non democratici o semi-democratici, piuttosto raramente a giornalisti di paesi fondatori dell’UE. Ma altrettanto fuori dal comune è l’uomo che martedì scorso è stato insignito del “Premio per la libertà di stampa” dall’Associazione dei Giornalisti Tedeschi.

Il giornalista italiano Marco Travaglio è temuto quasi ugualmente dalla destra e dalla sinistra. Si è inimicato il miliardario delle tv e presidente del consiglio Silvio Berlusconi facendo ricerche sulle origini oscure della sua ricchezza e continua ancora a infastidire gli uomini del suo entourage evidenziando i loro rapporti con la mafia. Ma si è fatto nemici anche a sinistra, quando ha pubblicato le intercettazioni telefoniche di alcuni dei suoi esponenti più in vista. E di recente il quotidiano di sinistra liberale “Repubblica” lo ha attaccato duramente. Il quarantaquattrenne torinese, che si considera liberale, ha iniziato la sua carriera nella stampa cattolica, è diventato il protetto del grande anziano del giornalismo italiano Indro Montanelli (di destra) e oggi cura delle rubriche su giornali nazionali e su internet. Si impegna costantemente per un giornalismo di precisione artigianale. Nel libro “La scomparsa dei fatti” ha documentato con dovizia di particolari il modo in cui nei media l’opinione e gli interessi sostituiscano sempre di più l’indagine. Un libro che meriterebbe di essere tradotto in tante lingue…



http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/print/2234738.html

http://www.youtube.com/watch?v=2FghiYTloJs&feature=related

http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1311:marco-travaglio-su-rainews24-29-aprile-2009&catid=11:incontri&Itemid=13

Alla faccia di chi lo chiama OMETTO.

sony111
19-02-2010, 17:47
Se la suonano e se la cantano fra di loro....
miiii hanno sputtanato pure il premiolino...
Ma che cakko di premio est?? :D :D

first register
19-02-2010, 17:56
lol il Rotolo non ha riportato il nome di Travaglio.... :sbonk: :sbonk:

cat1
19-02-2010, 18:02
lol il Rotolo non ha riportato il nome di Travaglio.... :sbonk: :sbonk:

L'articolo è del 2006 :sofico:

sander4
19-02-2010, 18:11
Ma perchè non hanno scelto Belpietro, Feltri e Minzolini, che comunisti che sono. :rolleyes: :asd:
Ottime scelte direi. :cool:

first register
19-02-2010, 18:14
L'articolo è del 2006 :sofico:

Tutte storie! :O


:stordita:

cat1
19-02-2010, 18:21
Tutte storie! :O


:stordita:

Hai ragione :O

http://img716.imageshack.us/img716/7863/2ymsn5h.jpg

:asd:

Lilunyel
19-02-2010, 19:53
Alla faccia di chi lo chiama OMETTO.

Concordo, i fatti parlano da sé. :cool:

Vincenzo1968
20-02-2010, 14:42
Lettera a Michele Santoro

Caro Michele,

ho riflettuto su quanto è accaduto giovedì ad Annozero. E, siccome è accaduto davanti a 4 milioni di persone, te ne parlo in forma pubblica. Parto da una tua frase dell’altra sera: "Parliamo di fatti". Il punto è proprio questo. Si può ancora parlare di fatti in tv? Sì, a giudicare dagli splendidi servizi di Formigli, Bertazzoni e Bosetti. No, a giudicare dal cosiddetto dibattito in studio, che non è più (da un bel pezzo) un dibattito, ma una battaglia snervante e disperante fra chi tenta di raccontare, analizzare, commentare quel che accade e chi viene apposta per impedirci di farlo e costringerci a parlar d'altro.

La maledizione della par condicio, dovuta alla maledizione di Berlusconi, impone la presenza simmetrica di ospiti di destra e di sinistra. E, quando si tratta di politici, pazienza: la loro allergia ai fatti è talmente evidente che il loro gioco lo capiscono tutti.
Ma quando, come l’altra sera, ci si confronta fra giornalisti, anzi fra iscritti all’albo dei giornalisti, ogni simmetria è impossibile: quelli "di destra" parlano addosso agli altri e – quando non sanno più che dire – tirano fuori le mie condanne penali (inesistenti) o le mie vacanze con mafiosi o a spese di mafiosi (inesistenti). Da una parte ci sono giornalisti normali, come l'altra sera Gomez e Rangeri, che non fanno sconti né alla destra né alla sinistra; e dall’altra i trombettieri. Che non sono di destra: sono di Berlusconi. E non fanno i giornalisti: recitano un copione, frequentano corsi specialistici in cui s'impara a fare le faccine e a ripetere ossessivamente le stesse diffamazioni.

Invece di contestare i fatti che racconti, tentano di squalificarti come persona. Poi, a missione compiuta, passano alla cassa a ritirare la paghetta. E, se non si abbassano a sufficienza, vengono redarguiti o scaricati dal padrone. Non hanno una faccia e dunque non temono di perderla.
Partono avvantaggiati, possono permettersi qualunque cosa. Non hanno alcun obbligo di verità, serietà, coerenza, buonafede, deontologia. Non temono denunce perchè il padrone mette ogni anno a bilancio un fondo spese per risarcire i danni che i suoi sparafucile cagionano a tizio e caio dicendo e scrivendo cose che mai scriverebbero o direbbero se non avessero le spalle coperte. Come diceva Ricucci, che al loro confronto pare Lord Brummel, fanno i froci col culo degli altri.

Sguazzano nella merda e godono a trascinarvi le persone pulite per dimostrare che tutto è merda. E ci tocca pure chiamarli colleghi perchè il nostro Ordine non s'è mai accorto che fanno un altro mestiere.
Ci vorrebbe del tempo per spiegare ogni volta ai telespettatori chi sono questi signori, chi li manda, quali nefandezze perpetrano i loro "giornali", perchè quando si parla di Bertolaso rispondono sulle mie ferie e soprattutto che cos'è davvero accaduto a proposito delle mie ferie: e cioè che ho documentato su voglioscendere.it di aver pagato il conto fino all'ultimo centesimo e di aver conosciuto un sottufficiale dell'Antimafia prima che fosse arrestato e condannato per favoreggiamento, interrompendo ogni rapporto appena emerse ciò che aveva fatto (i due trombettieri invece dirigono e vicedirigono i giornali di due editori - Giampaolo Angelucci e Paolo Berlusconi, già arrestati due volte ciascuno, il secondo pregiudicato - e non fanno una piega).

Ma in tv non c'è tempo per spiegare le cose con calma. E, siccome io una reputazione ce l'ho e vi sono affezionato, non posso più accettare che venga infangata ogni giovedì da simili gentiluomini.
Gli amici mi consigliano di infischiarmene, di rispondere con una risata o un'alzata di spalle. Nei primi tempi ci riuscivo. Ora non più: non sai la fatica che ho fatto giovedì a restarmene seduto lì fino alla fine. Forse la mia presenza, per il clima creato da questi signori, sta diventando ingombrante e dunque dannosa per Annozero. Che faccio? Mi appendo al collo le ricevute delle ferie e il casellario giudiziale? Esco dallo studio a fumare una sigaretta ogni volta che mi calunniano? O ti viene un'idea migliore?


Da il Fatto Quotidiano del 20 febbraio 2010

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2442166&title=2442166

Vincenzo1968
20-02-2010, 14:48
Le mie ferie siciliane del 2003 e la vergogna dei diffamatori

http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/52530/assegno_2003_web.jpg

Non voglio riaprire una vecchia polemica con Giuseppe D’Avanzo, che nel maggio 2008 aveva riportato su Repubblica le infamie di alcuni diffamatori sulle mie vacanze in Sicilia nel 2002 e nel 2003. Un anno fa ho pubblicato su questo blog i documenti che dimostrano come le vacanze del 2002 le abbia pagate interamente io. Ora, dopo lunga attesa per i ritardi della banca, sono riuscito a entrare in possesso dell’assegno con cui il 16 agosto 2003 pagai il mio soggiorno di 10 giorni nel residence Golden Hill di Altavilla Milicia (Palermo). Pubblico anche questo, cancellando per motivi di privacy il nome del beneficiario.

Lo faccio perché l’avevo promesso, quando D’Avanzo mi aveva sfidato a farlo: “E' il saldo del soggiorno al Golden Hill, dunque, a dover essere confermato, se proprio si vuole. Perché l'avvocato di Aiello indica, come pagato dal suo assistito a vantaggio di Travaglio, il soggiorno al residence di Altavilla (2003) e non le vacanze all'Hotel Artale di Trabìa (2002). Dice infatti al Corriere (15 maggio 2008) l'avvocato Sergio Monaco, difensore di Aiello (e naturalmente le sue parole, come quelle di Aiello, non sono oro colato): ‘Posso solo dire che l'ingegner Aiello conferma che a suo tempo fece la cortesia a Ciuro di pagare un soggiorno per un giornalista in un albergo di Altavilla Milicia. In un secondo momento, l'ingegnere ha poi saputo che si trattava di Travaglio’. Ora sono sicuro che Travaglio, come ha trovato i cedolini del pagamento del 2002, possa agevolmente rintracciare anche quelli dell'anno successivo. E' quel che mi auguro perché Travaglio dovrebbe sapere, come lo so io, che vivere delle colpe altrui è un po' ‘come vivere a spese altrui’. Per vergognarsi c'è allora tempo…” (la Repubblica, 11 settembre 2008).

Ma lo faccio anche perché diversi topi di fogna berlusconiani, su giornali, siti internet, blog e in dichiarazioni pubbliche alle agenzie di stampa, hanno continuato per un anno a insinuare o ad affermare che io mi sia fatto pagare le ferie da altri, addirittura da “mafiosi” e che, dunque, io non possa avere le prove di aver pagato. Eccoli dunque accontentati. Io non ho mai avuto il dispiacere di conoscere il signor Aiello, né il suo avvocato. E questo è l’assegno da 1000 euro con cui pagai quei dieci giorni di ferie ad Altavilla Milicia. Ora chi vuole può tranquillamente vergognarsi per avermi calunniato.


http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/2009/10/13/le_mie_ferie_siciliane_del_200.html

Vincenzo1968
21-02-2010, 15:25
edit

Vincenzo1968
11-03-2010, 15:43
Le motivazioni:

Marco Travaglio:

http://www.premiolino.it/albo-d-oro/2010/407-marco-travaglio

Ispirandosi all’esempio professionale di Indro Montanelli con il quale ha lavorato prima a Il Giornale poi alla Voce, Marco Travaglio, in un momento particolarmente difficile per l’informazione, è riuscito a dare vita insieme a un ristretto gruppo di colleghi a Il Fatto Quotidiano, che in breve tempo si è conquistato un ruolo significativo nella stampa italiana.

Lirio Abbate:

http://www.premiolino.it/albo-d-oro/2010/408-lirio-abbate

Per l'impegno e la capacità informativa dimostrati in anni di giornalismo investigativo in difficili condizioni ambientali con una serie di inchieste sulla criminalità organizzata e, in particolare, su Cosa Nostra. Ripetutamente oggetto di gravissime minacce e intimidazioni, è testimone di esemplare coraggio professionale.

Sigfrido Ranucci:

http://www.premiolino.it/albo-d-oro/2010/411-sigfrido-ranucci

Nel recente passato, si è talvolta scambiato per uno scoop la soffiata di un inquirente, di un avvocato o delle forze dell'ordine. A rimettere le cose a posto arrivano ogni tanto veri scoop, come quello di Sigfrido Ranucci, che ha scoperto in una sua inchiesta il tesoro artistico - una vera pinacoteca nascosta - di Callisto Tanzi, sotto processo per la bancarotta Parmalat.

Angelo Venti:

http://www.premiolino.it/albo-d-oro/2010/412-angelo-venti

Angelo Venti attraverso Site.it ha diffuso documentatissime inchieste sugli appalti nella ricostruzione del post terremoto, sui lati oscuri, sugli abusi di potere e sulle infiltrazioni delle mafie in terra d’Abruzzo, diventando un punto di riferimento per gli inviati di giornali e tv.
Ffwebmagazine gli autori dimostrano, attraverso lo sviluppo della cultura della professionalità e del merito, come si possa incidere nel dibattito politico, utilizzando il web. Una prova di ottimo giornalismo senza né padroni né padrini.


Mario Gerevini:

http://www.premiolino.it/albo-d-oro/2010/409-mario-gerevini

Giornalista economico, scopritore di notizie, tendenze e anche molte magagne in quel dedalo apparentemente inestricabile che sono i bilanci, le relazioni e i verbali societari. Ha raccontato per primo le alleanze pericolose tra i "furbetti del quartierino", e poi realizzato dissacranti inchieste in un settore troppo spesso ingessato ed ossequioso.

Bruno Gambacorta:

http://www.premiolino.it/albo-d-oro/2010/414-bruno-gambacorta

Per aver contribuito, con passione e professionalità, a diffondere la ‘cultura alimentare’ nel nostro Paese. Con occhio sempre attento alla storia, alle tradizioni e alle tipicità del territorio, Bruno Gambacorta, attraverso la sua rubrica settimanale, offre ai telespettatori utili suggerimenti in campo culinario e propone appassionanti percorsi gastronomici.

S.Em. Cardinal Carlo Maria Martini:

http://www.premiolino.it/albo-d-oro/2010/410-cardinal-carlo-maria-martini

Per la forza introspettiva e spirituale del dialogo instaurato mensilmente con i lettori del Corriere della Sera, leva formidabile per creare riflessione e dibattito. Per la sapienza e il magistero delle sue risposte. Per l’umiltà e la capacità di affrontare i grandi temi contemporanei e le problematiche universali coniugando semplicità di scrittura e profondità di analisi attraverso uno stile di comunicazione diretto, efficace, da vero giornalista.

dave4mame
12-03-2010, 08:54
gambacorta e il cardinal martini... bwaahahah :D