Ja]{|e
19-02-2010, 09:04
LINK (http://www.agenziami.it/articolo/5721/No+Tav+feriti+e+scontri+in+Val+Susa)
Scontri tra trecento manifestanti e le forze dell'ordine
No Tav, feriti e scontri in Val Susa
Tra i manifestanti un ferito grave, trasferito alle Molinette di Torino
In Val Susa, dove stanno proseguendo i sondaggi per la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, nel tardo pomeriggio di ieri ci sono state delle manifestazioni di dissenso. Trecento No Tav hanno bloccato nella serata di mercoledì l'autostrada A32 Torino-Bardonecchia, all'altezza di Chianocco, dove stava transitando la trivella utilizzata per il carotaggio di Coldimosso, tra Susa e Bussoleno. I No Tav hanno lanciato pietre e bastoni contro le forze dell’ordine, costrette a disperderli con una carica di alleggerimento. Negli scontri sono rimasti feriti due poliziotti e due manifestanti, una donna e un uomo: quest'ultimo è stato trasferito in prognosi riservata alle Molinette di Torino dopo essere stato soccorso sul posto dal personale medico della stessa polizia. La prognosi è di ematoma cerebrale post-traumatico.Nella notte è stata bloccata l'autostrada Torino-Bardonecchia. successivamente la protesta si è spostata nel capoluogo piemontese, qui in via Girodano Bruno alcune decine di persone si sono riunite per un picchetto bloccando l'uscita dei camion della distribuzione del quotidiano La Stampa.
Un gruppo di circa 250-300 manifestanti No Tav ieri pomeriggio, dopo un'assemblea al presidio permanente di Susa, si sono spostati lungo la statale 24 in direzione del cantiere di sondaggio avviato in località Coldimosso. Qui, dopo aver attraversato un'area boschiva, hanno iniziato da più direzioni un lancio di pietre, bastoni, palloncini pieni d'acqua e neve contro gli sbarramenti della polizia posti a protezione del cantiere. I manifestanti sono giunti quasi a ridosso del cordone di forze dell'ordine, per poi venire respinti con gli scudi di protezione. I manifestanti, però, non sono arretrati oltre l'area di sicurezza del cantiere, continuando con il lancio di oggetti contro le forze dell'ordine che hanno quindi risposto con alcuni lacrimogeni e cariche di alleggerimento.
Bloccata la A32
La trivella ha così terminato in modo regolare lo scavo, mentre i No Tav si sono riuniti prima a Susa e poi a Chianocco. Qui hanno bloccato l'autostrada A32 Torino-Bardonecchia, in direzione Torino, impedendo il passaggio ad alcuni mezzi delle forze dell'ordine. La protesta - interrotta solo per far passare l'ambulanza con a bordo il manifestante ferito - si è quindi estesa alle statali 24 e 25.
Feriti due manifestanti e due poliziotti
Durante gli scontri due agenti della polizia sono rimasti feriti dal lancio di pietre e un manifestante è stato portato via in ambulanza dopo essere stato soccorso sul posto dal personale medico della stessa polizia. La prognosi è di un ematoma cerebrale post-traumatico. Dopo le prime cure all'ospedale di Susa, è stato trasferito in prognosi riservata alle Molinette di Torino. Meno grave, invece, l'altra manifestante ferita, una donna di Villarfocchiardo di circa 40 anni. I sanitari dell'ospedale di Susa, dove è stata ricoverata nel reparto di chirurgia, parlano di traumi multipli alla testa e al naso. Feriti anche due poliziotti, colpiti dalle pietre lanciate contro di loro dai manifestanti.
Prime trivellazioni a gennaio
Quelli di ieri sera sono stati i primi scontri di una certa gravità, tra forze dell'ordine e No Tav, da quando nel mese di gennaio sono iniziate le trivellazioni genognostiche propedeutiche alla realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. E per oggi i manifestanti hanno indetto un presidio davanti alla Rai di via Verdi
LINK (http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/02/18/visualizza_new.html_1705375404.html)
Torino-Lione: scontri in Val Susa, sale la tensione
Migliorano le condizioni dei manifestanti feriti. Via a 'demanche grand chantier'
di Alessandro Galavotti
TORINO - Venti giorni di prognosi. Sta meglio Simone P., il giovane anarchico rimasto ferito ieri sera in Val Susa. Ma non si placano le polemiche per gli scontri di ieri sera tra "no Tav" e forze dell'ordine, nei quali sono rimasti feriti anche una manifestante e 20 poliziotti, tra cui due funzionari. "Non abbiamo aggredito le forze dell'ordine" è la versione del movimento che si oppone alla realizzazione della Torino-Lione, che ha annunciato una fiaccolata di protesta per domani sera.
Diversa, invece, la versione della questura di Torino, che parla di una "fitta sassaiola" contro i contingenti di polizia posti a protezione dell'area di Coldimosso, in cui era in corso uno dei sondaggi per la realizzazione della linea ferroviaria ad Alta Velocità. Le immagini riprese con una telecamera amatoriale dai manifestanti, e trasmesse su Youtube, sono confuse. Si sentono gli insulti nei confronti degli agenti, lo scoppio dei lacrimogeni a mano usati da questi ultimi per allontanare i No Tav, il rumore assordante di oggetti pesanti - palle di neve per i manifestanti, pietre e bastoni per la polizia - contro gli scudi di poliziotti e carabinieri. I due manifestanti feriti, nelle fasi concitate successive ai tafferugli, sembrano gravi. Simone P., 25 anni, viene ricoverato alle Molinette con un ematoma cerebrale. Questa mattina la tac esclude però complicazioni e i sanitari sciolgono la prognosi: 20 giorni. Non è grave, nonostante le voci circolate in giornata, neppure Marinella A., 40 anni, che domani mattina sarà sottoposta a un intervento chirurgico per la riduzione di una frattura nasale.
La Digos di Torino sta esaminando le immagini degli scontri per valutare la posizione di alcuni giovani antagonisti che hanno preso parte ai tafferugli. La politica, intanto, si divide sull'episodio, che infiamma la campagna elettorale delle prossime Regionali. "Io sono per l'Alta Velocità" sostiene la presidente uscente Mercedes Bresso (Pd), che si definisce "amareggiata" e "preoccupata" per gli incidenti. "Bresso faccia chiarezza politica sul punto" ribatte lo sfidante del centrodestra, Roberto Cota, ricordando "la presenza nel suo listino di ben noti esponenti No Tav".
La "risposta migliore" agli scontri di ieri sera - secondo il presidente dell'Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione, Mario Virano, e il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta - è arrivata però da Modane. Qui i sindaci della Val Susa hanno incontrato i colleghi francesi e deciso di adottare la 'demarche Grand Chantier', la procedura speciale con cui Oltralpe stanno programmando le ricadute economiche ed occupazionali dei cantieri dell'Alta Velocità. "Mentre una minoranza violenta rifiuta il confronto e tratta la Torino-Lione come se fosse l'installazione di missili nucleari - commenta Virano - qui vediamo l'esperienza di amministratori che hanno scelto di tutelare il loro territorio privilegiando il dialogo e la concertazione".
Per l'attuazione di questo metodo di lavoro bi-nazionale la Provincia chiederà al governo l'anticipazione di una parte - 32 milioni di euro - delle risorse a disposizione per il piano di sviluppo della Provincia di Torino. E potrebbero essere chiesti anche dei fondi all' Unione Europea. "E' il segnale che si va avanti - sottolinea il presidente Saitta - e che una minoranza non può fermare un'opera condivisa". Domani pomeriggio in Val Susa, però, i No Tav tornano in strada.
Però ecco quello che dicono i presenti...
LINK (http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/139802/)
19/02/2010 - LA DONNA FERITA
"Gridavo basta, basta ma i quattro poliziotti continuavano a colpire"
Nessuna sassaiola: «La carica è partita senza che lanciassimo alcuna provocazione»
Torino - Un’aggressione terribile che mi segnerà tutta la vita. Mai avuto tanta paura. Mi stavano ammazzando di botte». Marinella Alotto, 46 anni, ambulante di Borgone parla a fatica da un letto della stanza 9 del reparto di ortopedia dell’ospedale di Susa dov’è ricoverata dalla tarda serata dell’altro ieri. I medici dopo i primi accertamenti effettuati nella mattinata anche alle Molinette di Torino l'hanno giudicata guaribile in 30 giorni. Ha una frattura al setto nasale, un trauma cranico con ferita lacero contusa, piccole fratture agli zigomi sotto gli occhi e lesioni varie in tutto il corpo, in particolare sul braccio destro e al basso ventre, dove oggi sarà sottoposta a esami più approfonditi. «E' come se fosse stata investita da un'auto» dice il marito Paolo Ala, anche lui ambulante, seduto accanto al suo letto. Marinella e Paolo erano fra quei circa trecento No Tav che alle 19 dell’altra sera si sono scontrati con le forze dell’ordine che li hanno caricati per difendere il sito S72 in frazione Coldimosso di Susa.
Cosa è accaduto? Almeno secondo la vostra versione?
«Era la solita protesta No Tav. Come abbiamo sempre fatto. Non abbiamo attuato particolari gesti provocatori. Non è vero che abbiamo lanciato pietre. Sono partiti in direzione dei poliziotti solo alcuni palloncini colorati e pieni di acqua e poi i soliti slogan come "Sarà Dura, non ci piegherete” e altri ma niente di più».
Ma allora?
«Ad un certo punto ho sentito delle urla tremende che arrivavano dai poliziotti in tenuta antisommossa. Era partita la carica contro di noi ma ce ne siamo accorti in ritardo perché era notte e avevamo i fari contro. C’è stato un fuggi-fuggi generale verso i boschi. Purtroppo sono caduta. In quattro mi sono arrivati sopra ed hanno iniziato a colpirmi con i manganelli sul viso e sul braccio con il quale cercavo di proteggermi. Urlavo ”basta, basta”, ma loro continuavano a picchiarmi. Sono poi arrivati, un ragazzo e una ragazza, che mi hanno aiutata ad alzarmi ed a raggiungere la statale 24».
Poi vi siete persi di vista, vero signor Paolo?
«Solo quando sono arrivato sulla statale 24 sono riuscito a parlare con Marinella ed ho saputo che era ferita. Quando sono arrivato al presidio dell'autoporto mi sono accorto della gravità del fatto, aveva il viso cosparso di sangue. L'ho caricata in auto e subito accompagnata al pronto soccorso. Domattina (oggi, ndr) sarà sottoposta ad intervento chirurgico, in seguito alla frattura del setto nasale, la operano alle Molinette di Torino».
LINK (http://www.step1.it/tribu_di_zammu.php?sez=post&id=32939)
Val di Susa. Cariche molto violente, grave un redattore di Radio Blackout
Nel tardo pomeriggio di ieri, in Val di Susa, la polizia ha caricato violentemente i circa trecento manifestanti che assediavano la trivella in località Coldimosso inseguendo le persone fin dentro i boschi. Si tratta dei primi scontri di una certa gravità. La tensione è salita dopo le 19, quando i manifestanti hanno lasciato il "presidio permanente" di Susa per raggiungere il cantiere di sondaggio per la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, tra Susa e Bussoleno. Diversi i feriti: ragazzi e ragazze e una signora di di circa 45 anni di Villarfocchiardo con la testa aperta (diagnosi: traumi multipli alla testa e al naso). Ferito gravemente un redattore di Radio Blackout che è stato trasportato all'ospedale delle Molinette a Torino con prognosi riservata. I manifestanti hanno poi bloccato l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia in direzione Torino. Per oggi, giovedì 18 febbraio, è previsto un presidio di fronte alla sede torinese della Rai. I No Tav intendono protestare contro la gestione delle informazioni sulle manifestazioni in Val di Susa. Analoga protesta è stata effettuata tentando un picchetto all’uscita dei camion che portano le copie della prima edizione de “La Stampa”.
VIDEO >> http://www.youtube.com/watch?v=XiPaHWhu6YM
Eeeeh, meno male che c'è il PD...
LINK (http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Tav-Bresso-amareggiata-e-preoccupata-da-incidenti-in-Val-Susa_31615386.html)
Tav: Bresso, amareggiata e preoccupata da incidenti in Val Susa
ultimo aggiornamento: 18 febbraio, ore 14:12
Torino, 18 feb. (Adnkronos) - "Gli incidenti delle scorse ore mi amareggiano e preoccupano moltissimo". A sottolinearlo e' la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, che, riferendosi agli scontri avvenuti ieri sera in Val Susa fra manifestanti No Tav e forze dell'ordine, invita "tutti alla massima calma e cautela e ad evitare provocazioni. Deve essere chiaro comunque -prosegue la Bresso- che non abbiamo e non avremo comprensione per l'uso della violenza e non seguiremo nessuno sulla strada dell'illegalita'. Da sempre -conclude- cerco il massimo del dialogo e del confronto, ma il dissenso non puo' mai essere manifestato con atti illegali ne' tantomeno violenti".
LINK (http://www.asca.it/regioni-TORINO-LIONE__PD__SOLIDARIETA__A_FORZE_D_ORDINE_E_GIORNALISTI-471360--.html)
TORINO-LIONE: PD, SOLIDARIETA' A FORZE D'ORDINE E GIORNALISTI
(ASCA) - Torino, 18 feb - ''Esprimiamo la piena solidarieta' alle forze dell'ordine che in Valle di Susa stanno svolgendo un lavoro delicato per garantire la legalita' e ai lavoratori delle imprese impegnate nei carotaggi, che hanno subito il lancio di palloncini pieni di urina, di pietre e altri oggetti. In particolare, la nostra solidarieta' va al funzionario della Digos aggredito a Chianocco, al direttore de ''La Stampa' Mario Calabresi e al corrispondente Massimo Numa, fatti bersaglio di scritte vergognose e inaccettabili, nonche' a tutti i giornalisti e lavoratori de ''La Stampa' che questa notte hanno subito un ''picchettaggio' da parte di un gruppo di anarco-insurrezionalisti travestiti da No Tav intenzionati a impedire l'uscita dei camion di distribuzione''. Lo affermano i deputati democratici piemontesi Stefano Esposito e Mimmo Portas.
''Al ragazzo ferito e ora ricoverato alle Molinette - continuano - va il nostro augurio di pronta guarigione e la nostra comprensione umana. Detto cio', vogliamo ricordare come tra i cento manifestanti protagonisti dei disordini in Valle erano presenti i capi di Askatasuna ed altri esponenti dell'anarchismo. La persona ferita risulta essere un pluri-denunciato per azioni violente, tra le quali gli scontri in corso Vercelli con tanto di cassonetti dati alle fiamme. Siamo - concludono Esposito e Portas - in presenza di un professionista del disordine pubblico che nulla ha a che fare con quella parte maggioritaria del movimento No Tav che desidera continuare ad esprimere pacificamente il proprio dissenso''.
:rolleyes:
Scontri tra trecento manifestanti e le forze dell'ordine
No Tav, feriti e scontri in Val Susa
Tra i manifestanti un ferito grave, trasferito alle Molinette di Torino
In Val Susa, dove stanno proseguendo i sondaggi per la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, nel tardo pomeriggio di ieri ci sono state delle manifestazioni di dissenso. Trecento No Tav hanno bloccato nella serata di mercoledì l'autostrada A32 Torino-Bardonecchia, all'altezza di Chianocco, dove stava transitando la trivella utilizzata per il carotaggio di Coldimosso, tra Susa e Bussoleno. I No Tav hanno lanciato pietre e bastoni contro le forze dell’ordine, costrette a disperderli con una carica di alleggerimento. Negli scontri sono rimasti feriti due poliziotti e due manifestanti, una donna e un uomo: quest'ultimo è stato trasferito in prognosi riservata alle Molinette di Torino dopo essere stato soccorso sul posto dal personale medico della stessa polizia. La prognosi è di ematoma cerebrale post-traumatico.Nella notte è stata bloccata l'autostrada Torino-Bardonecchia. successivamente la protesta si è spostata nel capoluogo piemontese, qui in via Girodano Bruno alcune decine di persone si sono riunite per un picchetto bloccando l'uscita dei camion della distribuzione del quotidiano La Stampa.
Un gruppo di circa 250-300 manifestanti No Tav ieri pomeriggio, dopo un'assemblea al presidio permanente di Susa, si sono spostati lungo la statale 24 in direzione del cantiere di sondaggio avviato in località Coldimosso. Qui, dopo aver attraversato un'area boschiva, hanno iniziato da più direzioni un lancio di pietre, bastoni, palloncini pieni d'acqua e neve contro gli sbarramenti della polizia posti a protezione del cantiere. I manifestanti sono giunti quasi a ridosso del cordone di forze dell'ordine, per poi venire respinti con gli scudi di protezione. I manifestanti, però, non sono arretrati oltre l'area di sicurezza del cantiere, continuando con il lancio di oggetti contro le forze dell'ordine che hanno quindi risposto con alcuni lacrimogeni e cariche di alleggerimento.
Bloccata la A32
La trivella ha così terminato in modo regolare lo scavo, mentre i No Tav si sono riuniti prima a Susa e poi a Chianocco. Qui hanno bloccato l'autostrada A32 Torino-Bardonecchia, in direzione Torino, impedendo il passaggio ad alcuni mezzi delle forze dell'ordine. La protesta - interrotta solo per far passare l'ambulanza con a bordo il manifestante ferito - si è quindi estesa alle statali 24 e 25.
Feriti due manifestanti e due poliziotti
Durante gli scontri due agenti della polizia sono rimasti feriti dal lancio di pietre e un manifestante è stato portato via in ambulanza dopo essere stato soccorso sul posto dal personale medico della stessa polizia. La prognosi è di un ematoma cerebrale post-traumatico. Dopo le prime cure all'ospedale di Susa, è stato trasferito in prognosi riservata alle Molinette di Torino. Meno grave, invece, l'altra manifestante ferita, una donna di Villarfocchiardo di circa 40 anni. I sanitari dell'ospedale di Susa, dove è stata ricoverata nel reparto di chirurgia, parlano di traumi multipli alla testa e al naso. Feriti anche due poliziotti, colpiti dalle pietre lanciate contro di loro dai manifestanti.
Prime trivellazioni a gennaio
Quelli di ieri sera sono stati i primi scontri di una certa gravità, tra forze dell'ordine e No Tav, da quando nel mese di gennaio sono iniziate le trivellazioni genognostiche propedeutiche alla realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. E per oggi i manifestanti hanno indetto un presidio davanti alla Rai di via Verdi
LINK (http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/02/18/visualizza_new.html_1705375404.html)
Torino-Lione: scontri in Val Susa, sale la tensione
Migliorano le condizioni dei manifestanti feriti. Via a 'demanche grand chantier'
di Alessandro Galavotti
TORINO - Venti giorni di prognosi. Sta meglio Simone P., il giovane anarchico rimasto ferito ieri sera in Val Susa. Ma non si placano le polemiche per gli scontri di ieri sera tra "no Tav" e forze dell'ordine, nei quali sono rimasti feriti anche una manifestante e 20 poliziotti, tra cui due funzionari. "Non abbiamo aggredito le forze dell'ordine" è la versione del movimento che si oppone alla realizzazione della Torino-Lione, che ha annunciato una fiaccolata di protesta per domani sera.
Diversa, invece, la versione della questura di Torino, che parla di una "fitta sassaiola" contro i contingenti di polizia posti a protezione dell'area di Coldimosso, in cui era in corso uno dei sondaggi per la realizzazione della linea ferroviaria ad Alta Velocità. Le immagini riprese con una telecamera amatoriale dai manifestanti, e trasmesse su Youtube, sono confuse. Si sentono gli insulti nei confronti degli agenti, lo scoppio dei lacrimogeni a mano usati da questi ultimi per allontanare i No Tav, il rumore assordante di oggetti pesanti - palle di neve per i manifestanti, pietre e bastoni per la polizia - contro gli scudi di poliziotti e carabinieri. I due manifestanti feriti, nelle fasi concitate successive ai tafferugli, sembrano gravi. Simone P., 25 anni, viene ricoverato alle Molinette con un ematoma cerebrale. Questa mattina la tac esclude però complicazioni e i sanitari sciolgono la prognosi: 20 giorni. Non è grave, nonostante le voci circolate in giornata, neppure Marinella A., 40 anni, che domani mattina sarà sottoposta a un intervento chirurgico per la riduzione di una frattura nasale.
La Digos di Torino sta esaminando le immagini degli scontri per valutare la posizione di alcuni giovani antagonisti che hanno preso parte ai tafferugli. La politica, intanto, si divide sull'episodio, che infiamma la campagna elettorale delle prossime Regionali. "Io sono per l'Alta Velocità" sostiene la presidente uscente Mercedes Bresso (Pd), che si definisce "amareggiata" e "preoccupata" per gli incidenti. "Bresso faccia chiarezza politica sul punto" ribatte lo sfidante del centrodestra, Roberto Cota, ricordando "la presenza nel suo listino di ben noti esponenti No Tav".
La "risposta migliore" agli scontri di ieri sera - secondo il presidente dell'Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione, Mario Virano, e il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta - è arrivata però da Modane. Qui i sindaci della Val Susa hanno incontrato i colleghi francesi e deciso di adottare la 'demarche Grand Chantier', la procedura speciale con cui Oltralpe stanno programmando le ricadute economiche ed occupazionali dei cantieri dell'Alta Velocità. "Mentre una minoranza violenta rifiuta il confronto e tratta la Torino-Lione come se fosse l'installazione di missili nucleari - commenta Virano - qui vediamo l'esperienza di amministratori che hanno scelto di tutelare il loro territorio privilegiando il dialogo e la concertazione".
Per l'attuazione di questo metodo di lavoro bi-nazionale la Provincia chiederà al governo l'anticipazione di una parte - 32 milioni di euro - delle risorse a disposizione per il piano di sviluppo della Provincia di Torino. E potrebbero essere chiesti anche dei fondi all' Unione Europea. "E' il segnale che si va avanti - sottolinea il presidente Saitta - e che una minoranza non può fermare un'opera condivisa". Domani pomeriggio in Val Susa, però, i No Tav tornano in strada.
Però ecco quello che dicono i presenti...
LINK (http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/139802/)
19/02/2010 - LA DONNA FERITA
"Gridavo basta, basta ma i quattro poliziotti continuavano a colpire"
Nessuna sassaiola: «La carica è partita senza che lanciassimo alcuna provocazione»
Torino - Un’aggressione terribile che mi segnerà tutta la vita. Mai avuto tanta paura. Mi stavano ammazzando di botte». Marinella Alotto, 46 anni, ambulante di Borgone parla a fatica da un letto della stanza 9 del reparto di ortopedia dell’ospedale di Susa dov’è ricoverata dalla tarda serata dell’altro ieri. I medici dopo i primi accertamenti effettuati nella mattinata anche alle Molinette di Torino l'hanno giudicata guaribile in 30 giorni. Ha una frattura al setto nasale, un trauma cranico con ferita lacero contusa, piccole fratture agli zigomi sotto gli occhi e lesioni varie in tutto il corpo, in particolare sul braccio destro e al basso ventre, dove oggi sarà sottoposta a esami più approfonditi. «E' come se fosse stata investita da un'auto» dice il marito Paolo Ala, anche lui ambulante, seduto accanto al suo letto. Marinella e Paolo erano fra quei circa trecento No Tav che alle 19 dell’altra sera si sono scontrati con le forze dell’ordine che li hanno caricati per difendere il sito S72 in frazione Coldimosso di Susa.
Cosa è accaduto? Almeno secondo la vostra versione?
«Era la solita protesta No Tav. Come abbiamo sempre fatto. Non abbiamo attuato particolari gesti provocatori. Non è vero che abbiamo lanciato pietre. Sono partiti in direzione dei poliziotti solo alcuni palloncini colorati e pieni di acqua e poi i soliti slogan come "Sarà Dura, non ci piegherete” e altri ma niente di più».
Ma allora?
«Ad un certo punto ho sentito delle urla tremende che arrivavano dai poliziotti in tenuta antisommossa. Era partita la carica contro di noi ma ce ne siamo accorti in ritardo perché era notte e avevamo i fari contro. C’è stato un fuggi-fuggi generale verso i boschi. Purtroppo sono caduta. In quattro mi sono arrivati sopra ed hanno iniziato a colpirmi con i manganelli sul viso e sul braccio con il quale cercavo di proteggermi. Urlavo ”basta, basta”, ma loro continuavano a picchiarmi. Sono poi arrivati, un ragazzo e una ragazza, che mi hanno aiutata ad alzarmi ed a raggiungere la statale 24».
Poi vi siete persi di vista, vero signor Paolo?
«Solo quando sono arrivato sulla statale 24 sono riuscito a parlare con Marinella ed ho saputo che era ferita. Quando sono arrivato al presidio dell'autoporto mi sono accorto della gravità del fatto, aveva il viso cosparso di sangue. L'ho caricata in auto e subito accompagnata al pronto soccorso. Domattina (oggi, ndr) sarà sottoposta ad intervento chirurgico, in seguito alla frattura del setto nasale, la operano alle Molinette di Torino».
LINK (http://www.step1.it/tribu_di_zammu.php?sez=post&id=32939)
Val di Susa. Cariche molto violente, grave un redattore di Radio Blackout
Nel tardo pomeriggio di ieri, in Val di Susa, la polizia ha caricato violentemente i circa trecento manifestanti che assediavano la trivella in località Coldimosso inseguendo le persone fin dentro i boschi. Si tratta dei primi scontri di una certa gravità. La tensione è salita dopo le 19, quando i manifestanti hanno lasciato il "presidio permanente" di Susa per raggiungere il cantiere di sondaggio per la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, tra Susa e Bussoleno. Diversi i feriti: ragazzi e ragazze e una signora di di circa 45 anni di Villarfocchiardo con la testa aperta (diagnosi: traumi multipli alla testa e al naso). Ferito gravemente un redattore di Radio Blackout che è stato trasportato all'ospedale delle Molinette a Torino con prognosi riservata. I manifestanti hanno poi bloccato l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia in direzione Torino. Per oggi, giovedì 18 febbraio, è previsto un presidio di fronte alla sede torinese della Rai. I No Tav intendono protestare contro la gestione delle informazioni sulle manifestazioni in Val di Susa. Analoga protesta è stata effettuata tentando un picchetto all’uscita dei camion che portano le copie della prima edizione de “La Stampa”.
VIDEO >> http://www.youtube.com/watch?v=XiPaHWhu6YM
Eeeeh, meno male che c'è il PD...
LINK (http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Tav-Bresso-amareggiata-e-preoccupata-da-incidenti-in-Val-Susa_31615386.html)
Tav: Bresso, amareggiata e preoccupata da incidenti in Val Susa
ultimo aggiornamento: 18 febbraio, ore 14:12
Torino, 18 feb. (Adnkronos) - "Gli incidenti delle scorse ore mi amareggiano e preoccupano moltissimo". A sottolinearlo e' la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, che, riferendosi agli scontri avvenuti ieri sera in Val Susa fra manifestanti No Tav e forze dell'ordine, invita "tutti alla massima calma e cautela e ad evitare provocazioni. Deve essere chiaro comunque -prosegue la Bresso- che non abbiamo e non avremo comprensione per l'uso della violenza e non seguiremo nessuno sulla strada dell'illegalita'. Da sempre -conclude- cerco il massimo del dialogo e del confronto, ma il dissenso non puo' mai essere manifestato con atti illegali ne' tantomeno violenti".
LINK (http://www.asca.it/regioni-TORINO-LIONE__PD__SOLIDARIETA__A_FORZE_D_ORDINE_E_GIORNALISTI-471360--.html)
TORINO-LIONE: PD, SOLIDARIETA' A FORZE D'ORDINE E GIORNALISTI
(ASCA) - Torino, 18 feb - ''Esprimiamo la piena solidarieta' alle forze dell'ordine che in Valle di Susa stanno svolgendo un lavoro delicato per garantire la legalita' e ai lavoratori delle imprese impegnate nei carotaggi, che hanno subito il lancio di palloncini pieni di urina, di pietre e altri oggetti. In particolare, la nostra solidarieta' va al funzionario della Digos aggredito a Chianocco, al direttore de ''La Stampa' Mario Calabresi e al corrispondente Massimo Numa, fatti bersaglio di scritte vergognose e inaccettabili, nonche' a tutti i giornalisti e lavoratori de ''La Stampa' che questa notte hanno subito un ''picchettaggio' da parte di un gruppo di anarco-insurrezionalisti travestiti da No Tav intenzionati a impedire l'uscita dei camion di distribuzione''. Lo affermano i deputati democratici piemontesi Stefano Esposito e Mimmo Portas.
''Al ragazzo ferito e ora ricoverato alle Molinette - continuano - va il nostro augurio di pronta guarigione e la nostra comprensione umana. Detto cio', vogliamo ricordare come tra i cento manifestanti protagonisti dei disordini in Valle erano presenti i capi di Askatasuna ed altri esponenti dell'anarchismo. La persona ferita risulta essere un pluri-denunciato per azioni violente, tra le quali gli scontri in corso Vercelli con tanto di cassonetti dati alle fiamme. Siamo - concludono Esposito e Portas - in presenza di un professionista del disordine pubblico che nulla ha a che fare con quella parte maggioritaria del movimento No Tav che desidera continuare ad esprimere pacificamente il proprio dissenso''.
:rolleyes: