DvL^Nemo
18-02-2010, 22:46
http://www.repubblica.it/economia/2010/02/18/news/fed_tassi-2352179/
La banca centrale americana precisa che la decisione
non significa un cambiamento della politica monetaria
WASHINGTON - La Federal Reserve ha aumentato il tasso di sconto di un quarto di punto, dallo 0,50% allo 0,75%. Ma ha tenuto a precisare che la decisione non implica un cambiamento della politica monetaria o delle prospettive per l'economia. E ha ribadito che i tassi rimarranno a livelli bassi per un periodo prolungato. In rialzo dello 0,25% anche il tasso di offerta minima creato a dicembre 2007 nel momento della recessione.
"Alla luce delle migliorate condizioni di mercato - ha spiegato la Fed - il board ha approvato all'unanimità queste decisioni". La decisione della Fed ha avuto un impatto immediato sui mercati: l'euro è sceso al suo livello minimo sul dollaro dal 18 maggio scorso a 1,3504 dollari.
L'aumento del tasso di sconto - ha specificato la Fed in una nota - sarà in vigore da venerdì 19 febbraio. La banca centrale americana ha inoltre deciso che a partire dal prossimo 18 marzo la durata massima dei prestiti prestiti ottenuti dalle banche nell'ambito della finestra di tasso di sconto sarà drasticamente ridotta a 'overnight' contro i 28 giorni attuali.
"L'aumento degli spread" in seguito al ritocco del tasso di sconto e "la riduzione della durata massima" dei prestiti "incoraggerà - ha spiegato la Fed - le istituzioni a fare affidamento sui fondi provenienti dai privati" per le esigenze di breve termine.
La finestra del tasso di sconto è stato uno dei primi strumenti utilizzati dalla Federal Reserve per far fronte alla crisi: le banche solitamente vi ricorrono per fronteggiare eventuali carenze di risorse overnight. Nell'agosto del 2007 il board della Fed ha esteso la durata dei prestiti a 30 giorni e poi, nel marzo del 2008, a 90 giorni per aumentare la liquidità nel mercato interbancario dopo il quasi collasso di Bear Stearns.
La banca centrale americana precisa che la decisione
non significa un cambiamento della politica monetaria
WASHINGTON - La Federal Reserve ha aumentato il tasso di sconto di un quarto di punto, dallo 0,50% allo 0,75%. Ma ha tenuto a precisare che la decisione non implica un cambiamento della politica monetaria o delle prospettive per l'economia. E ha ribadito che i tassi rimarranno a livelli bassi per un periodo prolungato. In rialzo dello 0,25% anche il tasso di offerta minima creato a dicembre 2007 nel momento della recessione.
"Alla luce delle migliorate condizioni di mercato - ha spiegato la Fed - il board ha approvato all'unanimità queste decisioni". La decisione della Fed ha avuto un impatto immediato sui mercati: l'euro è sceso al suo livello minimo sul dollaro dal 18 maggio scorso a 1,3504 dollari.
L'aumento del tasso di sconto - ha specificato la Fed in una nota - sarà in vigore da venerdì 19 febbraio. La banca centrale americana ha inoltre deciso che a partire dal prossimo 18 marzo la durata massima dei prestiti prestiti ottenuti dalle banche nell'ambito della finestra di tasso di sconto sarà drasticamente ridotta a 'overnight' contro i 28 giorni attuali.
"L'aumento degli spread" in seguito al ritocco del tasso di sconto e "la riduzione della durata massima" dei prestiti "incoraggerà - ha spiegato la Fed - le istituzioni a fare affidamento sui fondi provenienti dai privati" per le esigenze di breve termine.
La finestra del tasso di sconto è stato uno dei primi strumenti utilizzati dalla Federal Reserve per far fronte alla crisi: le banche solitamente vi ricorrono per fronteggiare eventuali carenze di risorse overnight. Nell'agosto del 2007 il board della Fed ha esteso la durata dei prestiti a 30 giorni e poi, nel marzo del 2008, a 90 giorni per aumentare la liquidità nel mercato interbancario dopo il quasi collasso di Bear Stearns.