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View Full Version : Superimmigrazione italiana: necessita' o disfunzione dello stato?


dantes76
17-02-2010, 00:59
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Super-immigrazione italiana: per necessità economica o per disfunzione dello Stato?

di alberto lusiani (http://www.noisefromamerika.org/index.php/roles/262), 15 Febbraio 2010 http://www.noisefromamerika.org/themes/noise/images/permalink.gif

(http://www.noisefromamerika.org/index.php/articoli/1721) http://www.noisefromamerika.org/themes/noise/images/print.gif

(http://copycat.kodeware.net/r/97a640f235ebe9c90815efda3188c27e70332edb)

Chi è favorevole all'immigrazione sostiene spesso che un flusso di immigrati anche superiore a quello recente sarebbe assolutamente necessario ed essenziale per l'economia italiana. Tuttavia l'esame comparato dei dati sull'immigrazione in Italia e negli altri Paesi europei tende ad escludere questa ipotesi e indica piuttosto come causa degli elevati flussi di immigrazione il malfunzionamento dello Stato italiano.


Collegamenti: immigrazione (20) (http://www.noisefromamerika.org/index.php/keywords/immigrazione)

Le discussioni sull'immigrazione prescindono spesso dai dati quantitativi, di cui c'è scarsa conoscenza da frammentarie e scadenti notizie dei mezzi di comunicazione. Spesso chi la sostiene afferma che l'immigrazione è semplicemente necessaria, perché la natalità italiana è bassa oppure perché l'Italia deve assolutamente seguire l'esempio dei più avanzati Paesi oltre le Alpi in questa materia. Per esempio su lavoce.info M.Ambrosini scrive (http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001492.html):

L'Italia non sta diventando multietnica perché qualche scriteriato ha aperto le frontiere. Il cambiamento avviene per dinamiche ed esigenze che hanno origine all'interno della nostra società, e in modo specifico nel mercato del lavoro.

Nel seguito espongo alcuni dati per confrontare l'immigrazione in Italia con quella di alcuni altri Paesi europei a noi comparabili, come Francia, Germania, Inghilterra e Spagna. Ritengo che ci siano due dati rilevanti da considerare: il numero di immigrati che entra ogni anno e il numero di stranieri residenti. Entrambe le quantità devono essere espresse in rapporto alla popolazione residente per fare confronti sensati ed omogenei.

Per il flusso di immigrati esistono dei dati Eurostat che ritengo attendibili a partire dal 1990: tasso di immigrazione netto negli Stati UE (http://copycat.kodeware.net/r/53e564e1cb651c2826b25ae811c681a5a52d1e5a) (immigrati per 1000 abitanti). Il numero di stranieri con cittadinanza diversa rispetto al Paese di residenza (dati Eurostat qui (http://copycat.kodeware.net/r/93418b3d33158896710d8cc0248eae6e4e3ce1e6)) è una quantità più difficilmente confrontabile tra Paesi diversi perchè dipende dalle diverse legislazioni in materia di cittadinanza. Per esempio in Germania possono avere cittadinanza straniera residenti di terza generazione che sono nati in Germania da genitori residenti in Germania e non conoscono altra lingua che il tedesco. Per questo motivo si preferisce a volte confrontare piuttosto il numero di residenti nati all'estero. Questa ultima quantità si può ritenere comunque abbastanza ben approssimata dai flussi integrati negli ultimi 20-30 anni, per i quali Eurostat fornisce i dati.

Riguardo l'immigrazione, la situazione italiana è infine peculiare per la molto diversa incidenza geografica dell'immigrazione: circa l'88% degli immigrati risiede e affluisce nel centro-nord e solo il ~12% va nel sud e nelle isole (dove risiede ~36% della popolazione italiana). Riguardo allo sviluppo socioeconomico, l'area d'Italia più comparabile con Francia, Germania ed Inghilterra è il centro-nord.

Il primo grafico mostra i flussi di immigrazione in rapporto alla popolazione residente.

http://img444.imageshack.us/img444/6365/eurostatmigrrate.png

I dati mostrano chiaramente che in anni recenti ci sono elevati flussi di immigrazione in Italia e Spagna (7-15/1000) ma non in Francia, Germania e Inghilterra, che accettano invece immigrati pari a circa (1-4/1000) all'anno. Definirei immigrazione di massa quella che è avvenuta in Italia e Spagna negli ultimi anni, perchè è quantitativamente paragonabile al numero di nuovi nati all'anno (circa 10/1000): significa che ogni anno i nuovi italiani e spagnoli sono per il 50% circa immigrati.

L'unico altro Stato ad aver subito immigrazione di massa dal 1990 ad oggi è la Germania che, fino al 1995 circa, ha assorbito un numero molto elevato di profughi in seguito al collasso del sistema comunista nell'Europa dell'Est e alle guerre in Yugoslavia. I dati Eurostat non vanno più indietro del 1990, e da quella data la tendenza generale degli Stati d'Oltralpe (eccetto la sola Germania, e chiaramente per effetto di eventi eccezionali) corrisponde ad un flusso di immigrati stabilmente inferiore allo 0.5% rispetto ai residenti: da 0.3% a -0.1% per la Germania dal 1996, 0.3-0.4% per l'Inghilterra, da 0.3% a 0.1% per la Francia. Negli ultimi anni sia Francia che Germania hanno sostanzialmente azzerato l'immigrazione (in Germania il tasso di immigrazione è ora negativo).

Infine, sia la Germania sia soprattutto la Spagna appaiono aver ridotto significativamente l'immigrazione in conseguenza della grave recessione economica mondiale che ancora stiamo vivendo; la Spagna appare aver ridotto il flusso di immigrazione netto di un fattore 10 (dall' 1.5% allo 0.15%) dal 2007 al 2009. L'Italia invece continua ad accogliere immigrati a porte aperte anche nel 2008 e nel 2009 (~0.7%).

Sarà merito degli immigrati che l'Italia avrebbe subito la crisi meno degli altri Stati europei? Domanda sbagliata in partenza, perchè il PIL italiano ha subito la crisi come e peggio degli altri Stati sopra elencati, questi sono i dati del Fondo Monetario internazionale per il periodo del grafico precedente:

http://www.noisefromamerika.org//img163.imageshack.us/img163/5969/imfgdppcppp2008usdlatt1.png

Qual è il totale di popolazione immigrata presente oggi negli Stati considerati? Gli immigrati degli ultimi 20 anni corrispondono alle aree sottese dalle varie curve, il che significa che il numero di immigrati degli ultimi 20 anni è molto superiore in Spagna ed Italia rispetto a Francia, Germania e Inghilterra. Il totale di residenti con cittadinanza straniera risulta meno confrontabile, per la presenza di legislazioni diverse sulla cittadinanza, in ogni caso il grafico che segue mostra l'evoluzione di questo dato in rapporto alle popolazioni residenti.

http://img444.imageshack.us/img444/8534/eurostatpercforeignciti.png

Anche per il totale di stranieri residenti l'Italia è ormai ai vertici europei, e la Spagna è prima. L'Italia del centro-nord ha una presenza di immigrati sulla popolazione ormai superiore a quasi tutti i Paesi europei comparabili, e tuttora in rapida ascesa.


interpretazione dei dati


L'immigrazione è un fenomeno naturale che dipende da diversi fattori tra cui la natalità dei Paesi di accoglienza (circa 1.2-1.4 figli per donna in media in Germania, Spagna ed Italia, vicina a 2 per Francia e Inghilterra), la ricettività delle economie determinata anche dal loro tasso di crescita, e la legislazione dei diversi Paesi in materia di immigrazione. A mio parere l'immigrazione degli ultimi decenni è dominata quantitativamente da immigrati provenienti da Paesi poveri e sottosviluppati che vengono impiegati nei Paesi di accoglienza in posizioni di lavoro relativamente malpagate, con la tacita intesa che si tratta di un periodo transitorio di 10-20 anni superato il quale l'immigrato sarà cittadino con equali opportunità e aspettative, e non potrà più essere sottopagato. Per questa categoria di immigrati pertanto è rilevante il flusso annuale in entrata, piuttosto che il totale dei residenti stranieri che dopo ~20 anni si possono ritenere ragionevolmente integrati.

Dai dati esposti ritengo di dover concludere che i recenti elevati flussi di immigrazione in Italia non sono né necessari né benefici in termini di crescita economica. Se l'immigrazione fosse determinata dalla struttura demografica, allora la Germania dovrebbe accogliere lo stesso flusso percentuale dell'Italia, data la somiglianza, ma i dati ci dicono che ha avuto immigrazione solo moderata dopo il 1995 e praticamente azzerata più recentemente. Allo stesso tempo la Germania cresce economicamente molto più dell'Italia almeno negli ultimi 10-15 anni, mentre il PIL pro-capite italiano arranca in particolare dal 2002, anno in cui arrivano (o appaiono, può essere che avessero già iniziato ad arrivare) gli immigrati richiamati dalla grande sanatoria approvata dal governo di centro-destra di allora.

È plausibile che in Spagna la vigorosa crescita economica sia stata la ragione primaria che ha determinato l'immigrazione di massa. In Italia invece non vi è alcuna evidenza nè di vivace crescita economica nè di crescita economica indotta da tassi di immigrazione molto superiori agli altri Paesi europei avanzati.

Ritengo pertanto di dover concludere che i flussi di immigrazione in Italia sono determinati da altre cause e in particolare dal malfunzionamento dello Stato italiano, dovuto sia in primo luogo al malgoverno dei politici e in secondo luogo all'inefficienza degli apparati statali, specificamente forze dell'ordine e magistratura. I politici italiani appaiono per esempio incapaci di capire, come ha fatto perfino il socialista Zapatero in Spagna, che in un periodo di crisi economica è opportuno ridurre l'immigrazione e incentivare il ritorno degli immigrati nei Paesi di origine, almeno temporaneamente. Se i politici di destra appaiono incompetenti e inetti, i politici di sinistra appaiono animati esclusivamente dall'ideologia a favore dell'immigrazione e incapaci anche solo di una disamina razionale dei fatti.

Preferenze degli elettori riguardo l'immigrazione


L'ipotesi che l'immigrazione in Italia sia determinata primariamente dal malfunzionamento dello Stato risulta a mio parere confermata quando si prendono in considerazione le preferenze dei cittadini riguardo l'immigrazione. I sondaggi riportano (http://pewresearch.org/pubs/1461/italy-widespread-anti-immigrant-sentiment) da tempo una forte opposizione "democratica" all'immigrazione negli Stati europei: sono d'accordo con l'affermazione "dobbiamo ulteriormente controllare e restringere l'immigrazione" l'83% degli italiani, l'80% degli spagnoli, il 78% degli inglesi, il 65% dei tedeschi e il 64% dei francesi.

Come reagiscono i pollitici di Spagna, Francia, Germania e Inghilterra alla preferenze espresse dai loro cittadini? La Spagna ha ridotto dal 2007 al 2009 l'immigrazione di dieci volte, e richiede ora ai nuovi immigrati che dimostrino di fare un vero "sforzo" per l'integrazione. Francia, Germania e Inghilterra mantengono un effettivo controllo statale sui flussi di immigrazione entrante e hanno approvato o stanno approvando normative più restrittive chie chiedono come in Spagna agli immigrati di dimostrare la loro volontà di integrarsi. I politici stranieri in generale si mostrano attenti alle preferenze dei loro cittadini con atti concreti e anche dichiarazioni pubbliche:

corriere della sera del 26/1/2010 (http://archiviostorico.corriere.it/2010/gennaio/26/Sarkozy_Clandestini_casa__co_8_100126044.shtml):

Nessun cedimento ai sans papier. Il presidente francese Nicolas
Sarkozy, ieri in un' intervista alla rete televisiva TF1, non ha
voluto lasciare spazio ad equivoci quando ha toccato il delicato tema
dell' immigrazione illegale: «Non lascerò la Francia disarmata di
fronte al fenomeno di sbarchi clandestini come quelli che ha
conosciuto l' Italia. [...]

corriere della sera del 13/11/2009 (http://archiviostorico.corriere.it/2009/novembre/13/Londra_Frena_sull_Immigrazione_Coraggio_co_9_091113026.shtml)

Londra Frena sull' Immigrazione: il Coraggio (e il Calcolo) di Brown

Il governo laburista ha rotto gli indugi e superato le timidezze:
sull' immigrazione ci sarà il giro di vite. Il che significa che
saranno concessi meno permessi e che saranno moltiplicate le procedure
di espulsione nei confronti di chi non avrà dimostrato di possedere i
requisiti richiesti dal sistema di regolarizzazione a punti.
Annunciata nei giorni scorsi dal ministro dell' Interno, la svolta ha
ricevuto il timbro ufficiale dal premier Gordon Brown con un discorso
pubblico che alle orecchie di certi ambienti «buonisti» può apparire
come una provocazione o un' eresia.

corriere della sera del 10/11/2009 (http://archiviostorico.corriere.it/2009/novembre/10/Londra_mea_culpa_dei_laburisti_co_9_091110019.shtml)

Corriere della Sera
Autocritica Il ministro Alan Johnson dopo l' ascesa dell' estrema destra
Londra, mea culpa dei laburisti «Molti errori sugli immigrati»
Rivista la «politica delle porte aperte» Il ministro Johnson «È giusto
che i nuovi migranti apprendano la lingua, rispettino le leggi e
paghino le tasse»

corriere della sera del 28/12/2009 (http://archiviostorico.corriere.it/2009/dicembre/28/Basta_immigrati_proposta_Cdu_autocritica_co_8_091228020.shtml):

BERLINO - Basta stranieri. Già ce ne sono troppi e non si sono
integrati. E così il coordinatore della Cdu a Berlino, Thomas
Heilmann, dice senza giri di parole che bisogna bloccare i permessi di
soggiorno. «Niente nuovi immigrati finché non saranno integrati quelli
che sono già qui»

In Italia invece la CGIL propone di estendere i permessi agli immigrati "perchè c'è la crisi", e i politici del centro sinistra piuttosto che ascoltare e cercare di comprendere le ragioni delle preferenze dei cittadini accusano l'Italia di essere «il Paese più xenofobo d’Europa» (http://copycat.kodeware.net/r/ddb068eea1f9a9de5278dca62034be58860283cb). I politici del centro-destra italiano dal canto loro sfruttano le preoccupazioni degli elettori per guadagnare voti senza poi essere capaci di controllare i flussi di immigrazione in misura paragonabile a quanto avviene negli altri Stati europei, inclusi quelli governati da maggioranze di sinistra come Spagna e Inghilterra.

Conclusioni


Risulta che l'Italia ha accolto dal 1990 in poi un numero di immigrati molto superiore a Francia, Germania ed Inghilterra, particolarmente negli ultimi 10 anni, ma allo stesso tempo ha avuto una crescita economica nettamente inferiore ai Paesi elencati. La Spagna ha accettato elevati flussi di immigrazione mantenendo una elevata crescita economica, ma lo Stato spagnolo ha mostrato di essere in grado di fermare l'immigrazione durante la recente grave crisi economica. Dal confronto dei dati quantitativi in altri Paesi appare evidente che i flussi di immigrazione non sono "necessari" nè necessariamente benefici per l'economia ma possono essere regolati dagli Stati. Lo Stato italiano appare essere quello che funziona peggio in materia di controllo dell'immigrazione in rapporto alle preferenze dei suoi cittadini, e probabilmente proprio il malfunzionamento dello Stato costituisce la ragione primaria dei recenti elevati flussi di immigrazione in un Paese economicamente stagnante.

Concludo aggiungendo un ultimo grafico con i numeri assoluti dell'immigrazione netta, per chi volesse confrontarli con le cifre date sui giornali e dalla Caritas, generalmente in termini di centinaia di migliaia di immigrati per anno.

http://img444.imageshack.us/img444/1051/eurostatimmigrants.png

Source: noiseFromAmeriKa : Super-immig...o per disfunzione dello Stato? (http://www.noisefromamerika.org/index.php/articles/Super-immigrazione_italiana%3A_per_necessit%C3%A0_economica__o_per_disfunzione_dello_Stato%3F#body) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)

gugoXX
17-02-2010, 08:05
Sunto, vanno dove c'e' lavoro e dove si sta bene, indipendentemente da quanto dicono o fanno i governi di turno. Nessun impedimento, barriera, difficolta' burocratica sara' mai tanto difficile paragonato a quanto la maggior parte dei migranti ha dovuto subire in passato o avrebbe continuato a subire in assenza di migrazione.
Piuttosto fanno i clandestini.

Quindi, in Italia si sta bene.
Se ne facciano una ragione tutti quelli che piangono, e che molto probabilmente non hanno visto altro.

ilguercio
17-02-2010, 08:12
Sunto, vanno dove c'e' lavoro e dove si sta bene, indipendentemente da quanto dicono o fanno i governi di turno. Nessun impedimento, barriera, difficolta' burocratica sara' mai tanto difficile paragonato a quanto la maggior parte dei migranti ha dovuto subire in passato o avrebbe continuato a subire in assenza di migrazione.
Piuttosto fanno i clandestini.

Quindi, in Italia si sta bene.
Se ne facciano una ragione tutti quelli che piangono, e che molto probabilmente non hanno visto altro.

Sono migranti allo stesso modo degli italiani trapiantati in USA,Canada o Australia.
Ci sono interi quartieri italiani in questi paesi e non ho mai visto grosse lamentele da parte della gente del posto.
La "colpa" delle migrazioni e la grande differenza di opportunità fra paesi che stanno bene e paesi messi male.
Non penso che la gente migri per puro divertimento,anzi,ogni spostamento è fatto con l'idea di andare a cercare una condizione migliore.
Essere clandestini è nulla rispetto a non avere qualcosa da mangiare.

das
17-02-2010, 08:17
Sunto, vanno dove c'e' lavoro e dove si sta bene, indipendentemente da quanto dicono o fanno i governi di turno. Nessun impedimento, barriera, difficolta' burocratica sara' mai tanto difficile paragonato a quanto la maggior parte dei migranti ha dovuto subire in passato o avrebbe continuato a subire in assenza di migrazione.
Piuttosto fanno i clandestini.

Quindi, in Italia si sta bene.
Se ne facciano una ragione tutti quelli che piangono, e che molto probabilmente non hanno visto altro.

Basterebbe decurtare gli aiuti umanitari che vengono inviati ai dittatorelli dei loro paesi d'origine di una quota per ognuno che viene.
In questo modo il governante stesso a non farli uscire.

gugoXX
17-02-2010, 08:20
Basterebbe decurtare gli aiuti umanitari che vengono inviati ai dittatorelli dei loro paesi d'origine di una quota per ognuno che viene.
In questo modo il governante stesso a non farli uscire.

Bello :)
Meno male che non sei governante ne' li' ne' qui.
(Ma non funzionerebbe cosi' lo stesso, ma tanto basta per relegarti a ruolo marginale)

markk0
17-02-2010, 11:34
Sono migranti allo stesso modo degli italiani trapiantati in USA,Canada o Australia.



...o nel resto del pianeta.

non credo che esista un solo paese al mondo che non sia stato toccato dall'immigrazione degli italiani, prima o poi.
:)

meno male che qualcuno se ne ricorda, ogni tanto.
;)

luckyluke5
17-02-2010, 11:38
Conclusioni


Risulta che l'Italia ha accolto dal 1990 in poi un numero di immigrati molto superiore a Francia, Germania ed Inghilterra, particolarmente negli ultimi 10 anni, ma allo stesso tempo ha avuto una crescita economica nettamente inferiore ai Paesi elencati. La Spagna ha accettato elevati flussi di immigrazione mantenendo una elevata crescita economica, ma lo Stato spagnolo ha mostrato di essere in grado di fermare l'immigrazione durante la recente grave crisi economica. Dal confronto dei dati quantitativi in altri Paesi appare evidente che i flussi di immigrazione non sono "necessari" nè necessariamente benefici per l'economia ma possono essere regolati dagli Stati. Lo Stato italiano appare essere quello che funziona peggio in materia di controllo dell'immigrazione in rapporto alle preferenze dei suoi cittadini, e probabilmente proprio il malfunzionamento dello Stato costituisce la ragione primaria dei recenti elevati flussi di immigrazione in un Paese economicamente stagnante.

e con queste conclusioni come la mettiamo? :D

Kratos
17-02-2010, 14:08
Sunto, vanno dove c'e' lavoro e dove si sta bene, indipendentemente da quanto dicono o fanno i governi di turno. Nessun impedimento, barriera, difficolta' burocratica sara' mai tanto difficile paragonato a quanto la maggior parte dei migranti ha dovuto subire in passato o avrebbe continuato a subire in assenza di migrazione.
Piuttosto fanno i clandestini.

Quindi, in Italia si sta bene.
Se ne facciano una ragione tutti quelli che piangono, e che molto probabilmente non hanno visto altro.

Veramente sembra dire l'esatto opposto :confused:

Sicuramente ci sono di mezzo ragioni anche geografiche e in parte economiche, ma la tesi che l'Italia sia diventata il "bengodi" degli immigrati per i nostri DEMERITI mi trova d'accordo.

Che tu venga con buone o cattive intenzioni, l'Italia attuale è una pacchia, fra giustizia in frantumi, lavoro nero a volontà, leggi inefficaci e istituzioni immobili.

AntonioBO
17-02-2010, 14:48
Veramente sembra dire l'esatto opposto :confused:

Sicuramente ci sono di mezzo ragioni anche geografiche e in parte economiche, ma la tesi che l'Italia sia diventata il "bengodi" degli immigrati per i nostri DEMERITI mi trova d'accordo.

Che tu venga con buone o cattive intenzioni, l'Italia attuale è una pacchia, fra giustizia in frantumi, lavoro nero a volontà, leggi inefficaci e istituzioni immobili.

Ma di che parliamo, la destra governa il paese da anni -fatta eccezione per i due anni del buon governo Prodi- la legge che regolamenta l'immigrazione è la Bossi -Fini e non la Bertinotti-Bersani, governano la Lombardia,il Veneto e quanto altro e rompono i coglioni alla sinistra?? Ma per favore!!!

fuocoz
17-02-2010, 14:59
Veramente sembra dire l'esatto opposto :confused:

Sicuramente ci sono di mezzo ragioni anche geografiche e in parte economiche, ma la tesi che l'Italia sia diventata il "bengodi" degli immigrati per i nostri DEMERITI mi trova d'accordo.

Che tu venga con buone o cattive intenzioni, l'Italia attuale è una pacchia, fra giustizia in frantumi, lavoro nero a volontà, leggi inefficaci e istituzioni immobili.



No, fermi tutti.

Le leggi italiane fanno di tutto per scoraggiare gli immigrati che vengono qui a lavorare.
In compenso sembra fatta apposta per chi viene qui a delinquere.

Un esempio?
Se un exc ruba ma non viene colto sul fatto o se non ci sono prove schiaccianti o se il reato non è grave, viene portato in caserma, schedato e lasciato con un foglio di espatrio (che getterà nel primo cestino).
Se un exc viene qui per lavorare diventa scemo per avere i documenti regolari e non ha nessuna tutela che lo salvi dallo schiavismo.

Questi sono i fatti.

zerothehero
17-02-2010, 15:58
Sunto, vanno dove c'e' lavoro e dove si sta bene, indipendentemente da quanto dicono o fanno i governi di turno. Nessun impedimento, barriera, difficolta' burocratica sara' mai tanto difficile paragonato a quanto la maggior parte dei migranti ha dovuto subire in passato o avrebbe continuato a subire in assenza di migrazione.
Piuttosto fanno i clandestini.

Quindi, in Italia si sta bene.
Se ne facciano una ragione tutti quelli che piangono, e che molto probabilmente non hanno visto altro.

Sunto: non hai letto l'articolo. :stordita:

zerothehero
17-02-2010, 16:00
Conclusioni


Risulta che l'Italia ha accolto dal 1990 in poi un numero di immigrati molto superiore a Francia, Germania ed Inghilterra, particolarmente negli ultimi 10 anni, ma allo stesso tempo ha avuto una crescita economica nettamente inferiore ai Paesi elencati. La Spagna ha accettato elevati flussi di immigrazione mantenendo una elevata crescita economica, ma lo Stato spagnolo ha mostrato di essere in grado di fermare l'immigrazione durante la recente grave crisi economica. Dal confronto dei dati quantitativi in altri Paesi appare evidente che i flussi di immigrazione non sono "necessari" nè necessariamente benefici per l'economia ma possono essere regolati dagli Stati. Lo Stato italiano appare essere quello che funziona peggio in materia di controllo dell'immigrazione in rapporto alle preferenze dei suoi cittadini, e probabilmente proprio il malfunzionamento dello Stato costituisce la ragione primaria dei recenti elevati flussi di immigrazione in un Paese economicamente stagnante.

e con queste conclusioni come la mettiamo? :D

E' sempre quello che ho sostenuto io. :O
Non bastano le esternalizzazioni, bisogna importare pure forza lavoro dequalificata..di continuo, NONOSTANTE la crisi economica recente.. :O

zerothehero
17-02-2010, 16:03
Altro aspetto interessante dell'articolo è l'analisi separata tra centro-nord italia e resto del paese..bisognerebbe farlo sempre, altrimenti i dati sono fuorvianti (i mezzogiorno è un caso a parte che tende a sballare i dati, visto che è altra cosa rispetto al resto dell'Italia )

gugoXX
17-02-2010, 16:08
Sunto: non hai letto l'articolo. :stordita:

Letto, ma non condivido :asd:

MesserWolf
17-02-2010, 16:19
E' sempre quello che ho sostenuto io. :O
Non bastano le esternalizzazioni, bisogna importare pure forza lavoro dequalificata..di continuo, NONOSTANTE la crisi economica recente.. :O

Conclusioni


Risulta che l'Italia ha accolto dal 1990 in poi un numero di immigrati molto superiore a Francia, Germania ed Inghilterra, particolarmente negli ultimi 10 anni, ma allo stesso tempo ha avuto una crescita economica nettamente inferiore ai Paesi elencati. La Spagna ha accettato elevati flussi di immigrazione mantenendo una elevata crescita economica, ma lo Stato spagnolo ha mostrato di essere in grado di fermare l'immigrazione durante la recente grave crisi economica. Dal confronto dei dati quantitativi in altri Paesi appare evidente che i flussi di immigrazione non sono "necessari" nè necessariamente benefici per l'economia ma possono essere regolati dagli Stati. Lo Stato italiano appare essere quello che funziona peggio in materia di controllo dell'immigrazione in rapporto alle preferenze dei suoi cittadini, e probabilmente proprio il malfunzionamento dello Stato costituisce la ragione primaria dei recenti elevati flussi di immigrazione in un Paese economicamente stagnante.

e con queste conclusioni come la mettiamo? :D

quoto

luckyluke5
17-02-2010, 16:24
Ma di che parliamo, la destra governa il paese da anni -fatta eccezione per i due anni del buon governo Prodi- la legge che regolamenta l'immigrazione è la Bossi -Fini e non la Bertinotti-Bersani, governano la Lombardia,il Veneto e quanto altro e rompono i coglioni alla sinistra?? Ma per favore!!!

ma non si tratta di un problema solamente politico, nell'analisi si dice che a prescindere dal governo in carica sono troppi numericamente gli immigrati giunti

HolidayEquipe™
17-02-2010, 16:31
io come statistica personale metto la mia classe del 5^ superiore...
a 20 anni dal diploma, oltre il 30% sta da roma in sù...me compreso..
questa è la sicilia...

AntonioBO
17-02-2010, 17:48
ma non si tratta di un problema solamente politico, nell'analisi si dice che a prescindere dal governo in carica sono troppi numericamente gli immigrati giunti

Allora non mi spiego: hanno spacciato la Bossi-Fini come la miglior legge per regolare l'immigrazione. E li vediamo i risultati di questa ottima legge. Uno schifo totale! E poi la colpa sarebbe della sinistra? Ma vaff....La colpa che ha la sinistra è solo quella di non averla abolita quando poteva!!!

gugoXX
17-02-2010, 18:18
Allora non mi spiego: hanno spacciato la Bossi-Fini come la miglior legge per regolare l'immigrazione. E li vediamo i risultati di questa ottima legge. Uno schifo totale! E poi la colpa sarebbe della sinistra? Ma vaff....La colpa che ha la sinistra è solo quella di non averla abolita quando poteva!!!

Ma schifo totale perche'?
Sulla base di queste statistiche viziate?
Italy center-north... :nono:
E allora mettiamo London da sola e vediamo cosa succede?
Mettiamo Paris da sola e vediamo dove vanno a finire le conclusioni?

plutus
17-02-2010, 18:58
mi piace il taglio scientifico dell'articolo, che di scientifico e rigoroso ha ben poco pero'...

luckyluke5
17-02-2010, 19:02
Allora non mi spiego: hanno spacciato la Bossi-Fini come la miglior legge per regolare l'immigrazione. E li vediamo i risultati di questa ottima legge. Uno schifo totale! E poi la colpa sarebbe della sinistra? Ma vaff....La colpa che ha la sinistra è solo quella di non averla abolita quando poteva!!!

ma chi ha detto che è colpa della sinistra? :D

fabio80
17-02-2010, 19:03
sunto: i governi tanto chiacchierano e poco fanno, tutta sta massa di peones despecializzati non ci serve, è ora di spendere meno parole e fare più fatti :mbe:

Jarni
17-02-2010, 19:07
sunto: i governi tanto chiacchierano e poco fanno, tutta sta massa di peones despecializzati non ci serve, è ora di spendere meno parole e fare più fatti :mbe:

Saranno pure despecializzati, ma questi peones mediamente sono più istruiti di noi nativi.:rolleyes:

fabio80
17-02-2010, 19:07
su che basi lo dici?

plutus
17-02-2010, 19:08
Saranno pure despecializzati, ma questi peones mediamente sono più istruiti di noi nativi.:rolleyes:

mediamente più di te probabilmente si.

luckyluke5
17-02-2010, 19:13
Saranno pure despecializzati, ma questi peones mediamente sono più istruiti di noi nativi.:rolleyes:

eh, in effetti frequentandoli si coglie al volo la loro cultura mediamente superiore

in effetti, si tratta di persone che mediamente partono dal proprio paese solo perchè l'italia è il migliore dei mondi possibili, mica sono mediamente dei disperati

ma per favore :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Jarni
17-02-2010, 19:17
su che basi lo dici?

"Gli immigrati hanno spesso un titolo di studi superiore conseguito nel proprio Paese d’origine e sono
comunque istruiti. La comunità di Sant’Egidio segnala che su circa 32.000 studenti che hanno
frequentato la scuola di lingua italiana evidenzia che l’86% ha studiato nel loro paese di origine oltre
11 anni e il 37% è in possesso di un diploma di laurea.
7
La stessa realtà è evidenziata dal già richiamato rapporto Naga 2009 che riguarda solo immigrati
senza documenti in regola: gli analfabeti sono il 4,2%, coloro che hanno un titolo di scuola media
superiore sono il 42,8%, mentre i laureati sono il 10,2%.
Gli immigrati hanno spesso un’istruzione uguale o superiore alla media agli italiani.
Se consideriamo i dati della popolazione con cittadinanza italiana, le percentuali sono assolutamente
paragonabili (se non addirittura peggiori). Interessante notare come un decimo degli irregolari
considerati abbia una laurea contro il 12% della popolazione italiana.

http://img52.imageshack.us/img52/4593/tabella.png
"

mediamente più di te probabilmente si.
Devo ridere?:mbe:

Jarni
17-02-2010, 19:19
eh, in effetti frequentandoli si coglie al volo la loro cultura mediamente superiore
La cultura è cosa ben diversa dall'istruzione.

in effetti, si tratta di persone che mediamente partono dal proprio paese solo perchè l'italia è il migliore dei mondi possibili, mica sono mediamente dei disperati
L'immigrazione c'è anche in altri paesei, mica solo in Italia.

ma per favore :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Mediamente hai detto due fregnacce.:rolleyes:

gugoXX
17-02-2010, 19:21
La mia laurea qui in UK e' stata accettata senza fiatare, mentre per la laurea in ingegneria presa in Romania una mia amica ha dovuto ripetere determinati esami, molti specialistici.
Qualcosa vorra' dire...

luckyluke5
17-02-2010, 19:26
certo che uno che parla di fregnacce altrui e poi vuole far passare per titoli di studio equivalenti quelli conseguiti in congo, in romania, in polonia a quelli in italia, francia, germania, ne ha di coraggio :D :rotfl: :D :rotfl:

luckyluke5
17-02-2010, 19:28
La mia laurea qui in UK e' stata accettata senza fiatare, mentre per la laurea in ingegneria presa in Romania una mia amica ha dovuto ripetere determinati esami, molti specialistici.
Qualcosa vorra' dire...

ma cosa centra, l'importante è che non ne parlino male, sono laureati e degenerano quando vengono in italia, non te ne sei accorto? :D

luckyluke5
17-02-2010, 19:34
L'immigrazione c'è anche in altri paesei, mica solo in Italia.

Mediamente hai detto due fregnacce.:rolleyes:

non c'hai capito nulla, eh? rileggi và, e poi pensa alle tue di fregnacce ;)

Jarni
17-02-2010, 19:37
La mia laurea qui in UK e' stata accettata senza fiatare, mentre per la laurea in ingegneria presa in Romania una mia amica ha dovuto ripetere determinati esami, molti specialistici.
Qualcosa vorra' dire...
... poco o niente.
Se sei laureato sai benissimo che le lauree dei singoli stati dell'UE possono essere a volte direttamente equiparabili e a volte no: la stessa cosa poteva capitare ad un laureato portoghese in ingegneria.:rolleyes:
certo che uno che parla di fregnacce altrui e poi vuole far passare per titoli di studio equivalenti quelli conseguiti in congo, in romania, in polonia a quelli in italia, francia, germania, ne ha di coraggio :D :rotfl: :D :rotfl:
Lascia stare il coraggio, è meglio.
Io non ho detto che una laurea straniera è equiparabile ad una laurea italiana semrpe e comunque, non affibbiarmi cose che non ho mai scritto, per favore.
Ho detto che il livello di studi mediamente è superiore al livello medio degli italiani. E' un'affermazione ben precisa il cui senso è chiaro.

Jarni
17-02-2010, 19:38
non c'hai capito nulla, eh? rileggi và, e poi pensa alle tue di fregnacce ;)

Spiegamela tu, se sei capace.:boh:

gugoXX
17-02-2010, 20:28
... poco o niente.
Se sei laureato sai benissimo che le lauree dei singoli stati dell'UE possono essere a volte direttamente equiparabili e a volte no: la stessa cosa poteva capitare ad un laureato portoghese in ingegneria.:rolleyes:


Eh, ma ho fatto apposta l'esempio della Romania, paese dell'UE con laurea non riconosciuta da noi.
E il resto degli immigrati non proviene neppure dall'UE.
Quindi puoi riprovarci.
Il fatto che queste lauree non siano riconosciute, vorra' dire qualcosa oppure no?

Jarni
17-02-2010, 21:01
Eh, ma ho fatto apposta l'esempio della Romania, paese dell'UE con laurea non riconosciuta da noi.
E il resto degli immigrati non proviene neppure dall'UE.
Quindi puoi riprovarci.
Il fatto che queste lauree non siano riconosciute, vorra' dire qualcosa oppure no?
Non vuol certo dire che "loro sono scemi, noi siamo più intelligenti".:rolleyes:
Al di là del riconoscimento o meno di una laurea(i quali motivi c'entrano poco con la presunta maggiore o minore preparazione che si riceve nelle università estere, dato che ponti e strade si costruiscono pure lì, e i malati si curano pure nei loro ospedali), non puoi negare che un laureato rumeno o cinese abbia una competenza per lo meno comparabile con un laureato italiano.
E se lo neghi, devi portare argomenti ben più consistenti di un richiamo ad una norma amministrativa...
Tu stesso hai portato un esempio in cui una laurea rumena per essere equiparata ad una inglese necessita solo della ripetizione di esami specialistici, non esami fondamentali. Il che significa che la preparazione di base è la stessa.
Come vedi, hai già la risposta.

gugoXX
17-02-2010, 21:43
Non vuol certo dire che "loro sono scemi, noi siamo più intelligenti".:rolleyes:
Al di là del riconoscimento o meno di una laurea(i quali motivi c'entrano poco con la presunta maggiore o minore preparazione che si riceve nelle università estere, dato che ponti e strade si costruiscono pure lì, e i malati si curano pure nei loro ospedali), non puoi negare che un laureato rumeno o cinese abbia una competenza per lo meno comparabile con un laureato italiano.
E se lo neghi, devi portare argomenti ben più consistenti di un richiamo ad una norma amministrativa...
Tu stesso hai portato un esempio in cui una laurea rumena per essere equiparata ad una inglese necessita solo della ripetizione di esami specialistici, non esami fondamentali. Il che significa che la preparazione di base è la stessa.
Come vedi, hai già la risposta.

Nono, esami specialistici quindi fondamentali.
Sono i propedeutici ad essere uguali.

E comunque sei caduto nella trappola.
Se la nostra laurea vale come la loro, e le loro scuole costano meno, fanno bene a tagliare. E possono tagliare ancora tanto. Ma tanto tanto. :asd: :asd:
Oppure no?
La conclusione vera e' che la lettura da te data della statistica da te riportata vale meno dell'ultima frase della tua firma.

Jarni
17-02-2010, 22:19
Nono, esami specialistici quindi fondamentali.
Sono i propedeutici ad essere uguali.
Appunto, la preparazione di base è uguale.
E comunque, "non equiparata" non vuol dire affatto "di poco valore".
Devo dedurre che tu sei d'accordo col celebre discorso di Calderoli a proposito dei "bingobongo"?:mbe:

E comunque sei caduto nella trappola.
Se la nostra laurea vale come la loro, e le loro scuole costano meno, fanno bene a tagliare. E possono tagliare ancora tanto. Ma tanto tanto. :asd: :asd:
Oppure no?
Decisamente no, visto che la frase in neretto io non l'ho mai sostenuta(oltre al fatto che parli di tagli e tagli tralasciando le differenze tra il costo della vita qui e nei paesi da cui provengono gli immigrati...:muro: ).
Sto dicendo(e mi sto pure stufando) che la preparazione scolastica o accademica degli immigrati è in media comparabile alla nostra. In alcuni casi è superiore, in altri no. Fatti un giretto in un ospedale cubano e vedrai che livello di preparazione hanno, o più semplicemente guarda la situazione universitaria cinese e indiana in campo scientifico/tecnologico.
Mi sa che la tua trappola è arrugginita.

La conclusione vera e' che la statistica da te riportata vale meno dell'ultima frase della tua firma.
Io ho portato dei dati, oltretutto leggibili in un solo modo, tu li stai contestando in base ad una tua esperienza personale che, per quanto tu possa aver girato il mondo, è limitata.

La vera trappola, qui, è decidere se il fenomeno migratorio è utile o no in base all'istruzione che i migranti hanno conseguito nel loro paese d'origine, il che è ridicolo e paradossale.
Se sono meno istruiti di noi, il nostro sistema scolastico li porterà al nostro livello(e l'integrazione culturale si rafforzerà), nel frattempo i nostri lavoratori specializzati non patiranno una concorrenza basata sulla preparazione personale.
Se sono più istruiti, le nostre aziende avranno a disposizione lavoratori più preparati(la cui retribuzione sarà purtroppo minore) e potranno concorrere meglio sul mercato estero.
In entrambi i casi, l'economia dello Stato ci guadagna, per non parlare della società civile.
Ciò significa che la seconda frase della mia firma è confermata, in quanto all'ultima se vuoi te la spiego in separata sede.:Prrr:

HenryTheFirst
18-02-2010, 07:25
mediamente più di te probabilmente si.

Senso del post? Fare polemica e basta? Ammonito.

gugoXX
18-02-2010, 08:08
..cut..
Tanti giri di parole e manchi il ragionamento principale del mio intervento.

Questo: Se la nostra laurea NON vale di come la loro
Implica questo: I dati della nostra istruzione e della loro non sono confrontabili
Implica questo: Qualunque lettura di dati comparati (Come la tua) non significa niente.

Che l'immigrazione crei cultura sono il primo a dirlo, in diverse sedi.
E in tutto cio' non conta la mia esperienza personale.
Se vogliamo farcela entrare, ho notato come la mia preparazione personale, media o poco piu' di quanto trovato al Politecnico di Torino, non ha nulla da invidiare a nessun ateneo al mondo.

Jarni
18-02-2010, 14:05
Questo: Se la nostra laurea NON vale di come la loro
Implica questo: I dati della nostra istruzione e della loro non sono confrontabili
Implica questo: Qualunque lettura di dati comparati (Come la tua) non significa niente.

Sulla prima implicazione.
La "nostra" e la "loro" istruzione ha delle differenza, ma pure delle similitudini, e il confronto lo si può fare benissimo, tant'è che quasi mai una laurea estera ha ZERO valore, infatti per equipararla si interviene solo su alcuni esami.

Sulla seconda implicazione.
La mia lettura dei dati non dimostra che la loro istruzione sia migliore della nostra(mai detto) ma neanche che sia peggiore, altrimenti la conseguenza sarebbe che nessuna laurea estera è equiparabile, oppure lo sono tutte.

Se uno straniero vuole equiparare la sua laurea deve ripetere tutti gli esami? NO.
ALLORA le lauree estere si possono confrontare con le nostre.
SALVO alcuni casi insignificanti(ad esempio la laurea in "pompe funebri" che puoi prendere negli USA:asd:)

E' pura logica matematica...:rolleyes:

The Pein
18-02-2010, 14:31
Sulla prima implicazione.
La "nostra" e la "loro" istruzione ha delle differenza, ma pure delle similitudini, e il confronto lo si può fare benissimo, tant'è che quasi mai una laurea estera ha ZERO valore, infatti per equipararla si interviene solo su alcuni esami.

Sulla seconda implicazione.
La mia lettura dei dati non dimostra che la loro istruzione sia migliore della nostra(mai detto) ma neanche che sia peggiore, altrimenti la conseguenza sarebbe che nessuna laurea estera è equiparabile, oppure lo sono tutte.

Se uno straniero vuole equiparare la sua laurea deve ripetere tutti gli esami? NO.
ALLORA le lauree estere si possono confrontare con le nostre.
SALVO alcuni casi insignificanti(ad esempio la laurea in "pompe funebri" che puoi prendere negli USA:asd:)

E' pura logica matematica...:rolleyes:
Senti, te hai un tuo pensiero e gugoXX idem, ognuno ha espresso di tutto di più...;)
Tu non cambierai idea e l'altro pure quindi smettete perfavore....:)
Tanto non si vince niente.... ;)

Jarni
18-02-2010, 16:28
Senti, te hai un tuo pensiero e gugoXX idem, ognuno ha espresso di tutto di più...;)
Tu non cambierai idea e l'altro pure quindi smettete perfavore....:)
Tanto non si vince niente.... ;)

Beh, allora nessuno dovrebbe più scrivere in questo forum, no?:mbe:

das
20-02-2010, 10:10
Allora non mi spiego: hanno spacciato la Bossi-Fini come la miglior legge per regolare l'immigrazione. E li vediamo i risultati di questa ottima legge. Uno schifo totale! E poi la colpa sarebbe della sinistra? Ma vaff....La colpa che ha la sinistra è solo quella di non averla abolita quando poteva!!!

Se ti guardi il servizio delle iene di un paio di settimane fa girato in Africa vedi che invece la Bossi_fini funziona. Si vedono camion pieni di gente che torna indietro perchè il passaggio è bloccato.

Il problema casomai è che non funziona abbastanza e soprattutto limita i nuovi ingressi ma non risolve granchè per quelli che già sono entrati.
Adesso è su questo che devono lavorare.

Dream_River
20-02-2010, 10:37
Se ti guardi il servizio delle iene di un paio di settimane fa girato in Africa vedi che invece la Bossi_fini funziona. Si vedono camion pieni di gente che torna indietro perchè il passaggio è bloccato.

Il problema casomai è che non funziona abbastanza e soprattutto limita i nuovi ingressi ma non risolve granchè per quelli che già sono entrati.
Adesso è su questo che devono lavorare.

Veramente il servizo delle Iene da quanto mi ricordo parlava degli effetti, fra cui questo Camion, che ha avuto il nostro accordo con la Libia

La Bossi-Fini di per se non diminuisce assolutamente gli sbarchi (penso che un disperato se ne fotta altamente della Bossi-Fini), infatti i governi Berlusconi sono statisticamente tutto fumo e niente arrosto per quanto riguarda il controllo dell'immigrazione
E non si può nemmeno dire che vada nella direzione del "mainstream" europeo nel rapportarsi all'immigrazione, colpire duramente la clandestinità e favorire l'immigrazione regolare, e purtroppo la Bossi-Fini non fa nessuno dei due