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View Full Version : Par Condicio: cancellato un programma Tv


anonimizzato
13-02-2010, 13:33
Par Condicio: cancellato un programma Tv con ospite Giovanni Bachelet, deputato Pd

ROMA - La Rai ha abolito la puntata della trasmissione religiosa "A sua immagine" che doveva andare in onda oggi alle 17, a 30 anni dalla morte di Vittorio Bachelet, alla quale avrebbe dovuto partecipare anche suo figlio, Giovanni, deputato del Pd. Il professor Bachelet fu ucciso Il 12 febbraio del 1980, al termine di una lezione, sulle scale della facoltà di Scienze Politiche alla Sapienza, mentre conversava con la sua assistente Rosy Bindi. Fu assassinato da un commando delle Br, di cui faceva parte Annalaura Braghetti, con sette proiettili calibro 32 Winchester.

Si tratta dunque di uno dei primi effetti delle disposizioni sulla Par Condicio recentemente approvate dalla Commissione di vigilanza della Rai che estende a 45 giorni prima della consultazione elettorale, a personaggi politici il divieto ad apparire in televisione, nonostante l'inizio ufficiale della campagna elettorale sia fissato a 3o girorni prima. Ma c'è anche un altro elemento che andrebbe sottolineato: e cioè che il divieto riguarda tutti i cittadini italiani eletti in una qualsiasi istituzione, anche se non direttamente candidati alle prossime elezioni.

"La trasmissione era stata registrata una settimana fa - ha detto Giovanni Bachelet - ma è stata cancellata perchè conteneva un deputato Pd, cioè me". Assai sorpreso per la decisione della Rai, presa sulla base del nuovo regolamento, Giovanni Bachelet ha spiegato che nell'intervista ricordava solo suo padre e di non aver mai parlato di politica e, soprattutto, non candidato alle prossime elezioni regionali.

L'articolo 2 comma 1, lettera d, infatti dispone che "in tutte le altre trasmissioni della programmazione nazionale della RAI, nonché della programmazione regionale nelle regioni interessate dalla consultazione elettorale, è vietata, a qualsiasi titolo, la presenza di candidati o di esponenti politici e non possono essere trattati temi di evidente rilevanza politica ed elettorale, ovvero che riguardino vicende o fatti personali di personaggi politici".

(13 febbraio 2010) Tutti gli articoli di Politica


http://www.repubblica.it/politica/2010/02/13/news/par_condicio_bachelet_fuori_dalla_tv-2284664/?rss

girodiwino
13-02-2010, 13:36
Dalla parte delle BR...

mattia.pascal
13-02-2010, 14:38
Comunque questa vicenda non ha niente a che fare con il regolamento approvato dalla commissione di vigilanza l'altro giorno. E'semplicemente quello che la parcondicio prevede. Nessun politico può apparire in TV se non all ínterno degli spazi regolamentati. Regola che vale anche se io consigliere comunale del partito X, del comune Y, dove non ci sono neanche elezioni e che non sono candidato, vado ospite da Antonella Clerici per spiegare ai telespettatori come fare la frittata di cipolle.

Ja]{|e
25-02-2010, 12:35
LINK (http://www.corriere.it/politica/10_febbraio_25/conti-paletti-tal-show_bfd49d52-21d8-11df-8195-00144f02aabe.shtml)

Par condicio - Rai orientata a programmi senza politici in studio
«Talk show, paletti anche nelle tv private»
Scelta dell'Agcom. Mediaset e Sky ricorrono al Tar

ROMA —Anche le tv private dovranno sottostare al regolamento sulla par condicio votato il 9 febbraio dalla commissione di Vigilanza Rai. Lo ha deciso la commissione Servizi e prodotti dell’Autorità per le Comunicazioni, che ha votato a maggioranza norme conformi. Hanno votato sì i commissari di area Pd Michele Lauria e Sebastiano Sortino con Gianluigi Magri, Udc. Invece i l presidente Corrado Calabrò ha votato contro, come Giancarlo Innocenzi, area Pdl.

In sostanza i tre sì sono legati alla volontà di non creare un vantaggio all’emittenza privata rispetto alla Rai, anche in termini di introiti pubblicitari. Il «no» di Calabrò è legato a una sua convinzione già resa pubblica: il regolamento Beltrandi, che sottopone (articolo 6 comma 4) le trasmissioni di informazione alle stesse regole delle tribune elettorali, sarebbe in netto contrasto con la legge-madre sulla par condicio che invece sottrae quegli appuntamenti ai vincoli (articolo 5 della legge 28 del 2000) distinguendo, dice Calabrò, tra comunicazione politica e informazione.

Primo effetto concreto: il ricorso al Tar sia di Mediaset che di Sky. Mediaset: «L’Agcom ha fatto proprio il regolamento della Commissione parlamentare di Vigilanza per il servizio pubblico che risponde a principi costituzionali ed è disciplinato da norme diverse da quelle che regolano l’emittenza privata. Pertanto l’estensione automatica delle norme sulla par condicio dettate per il servizio pubblico alle tv private risulta assolutamente priva di fondamento». Sky: «Decisione in evidente violazione dei principi di libero mercato ma, soprattutto, del principio di libertà d’opinione e di espressione previsto dalla Costituzione italiana».

Intanto alla Rai si pensa a un Consiglio di amministrazione straordinario, probabilmente nel fine settimana (il direttore generale Mauro Masi è all’estero per motivi personali). I direttori di rete hanno ricevuto una nota dell’ufficio legale Rai, firmata dal vicedirettore vicario Pierluigi Lax, in cui si ipotizzano tre soluzioni (pagina 5 e 6 della circolare): «Sospendere i programmi di approfondimento più seguiti e sostituirli con tribune elettorali. Oppure mandare in onda detti programmi che però dovrebbero essere strutturati come quelli di comunicazione politica, con presenza a rotazione di tutti i soggetti aventi diritto e con ripartizione aritmetica dei tempi loro assegnati. Oppure proseguire la messa in onda purché non ospitino soggetti politici e non trattino temi neanche indirettamente politico-elettorali, prevedendo al contempo in spazi analoghi (ossia nella medesima fascia oraria) la trasmissione di Tribune politiche». Ma il direttore generale Mauro Masi sarebbe orientato verso la terza soluzione: via i politici dagli approfondimenti, spazi adeguati in palinsesto alle tribune politiche. La «prova generale » sarebbe stata l’ultima puntata di Annozero Michele Santoro e il Porta a porta su Sanremo.

ConteZero
25-02-2010, 12:44
Comunque questa vicenda non ha niente a che fare con il regolamento approvato dalla commissione di vigilanza l'altro giorno. E'semplicemente quello che la parcondicio prevede. Nessun politico può apparire in TV se non all ínterno degli spazi regolamentati. Regola che vale anche se io consigliere comunale del partito X, del comune Y, dove non ci sono neanche elezioni e che non sono candidato, vado ospite da Antonella Clerici per spiegare ai telespettatori come fare la frittata di cipolle.

La par condicio inizia 30 giorni prima delle elezioni, non 45.