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View Full Version : Mancata difesa della base: processo solo su input del ministero di la Russa


first register
08-02-2010, 18:34
Una nuova norma blocca-processi. Un’ennesima legge su misura. Questa volta, la maggioranza di governo ha preso la mira per azzerare i due processi in corso sulla strage di Nassiriya: sono così liberati dal fastidio delle udienze e dal pericolo di una condanna gli alti ufficiali imputati di non aver fatto in Iraq tutto il possibile per proteggere gli impianti e gli uomini loro affidati.

La norma, scritta in modo da renderla invisibile, è stata nascosta nelle pieghe della legge che proroga le missioni militari italiane all’estero. Approvata, nella disattenzione generale, il 29 dicembre 2009 e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale il 31, mentre l’Italia preparava i botti di Capodanno. Se ne sono accorti, ora, gli avvocati di parte civile che rappresentano i feriti e le famiglie dei morti italiani nella strage di Nassiriya: i due processi in corso ai generali sono cancellati dalla nuova norma, la quale stabilisce che, d’ora in avanti, i Tribunali militari per procedere nei confronti di un soldato o di un ufficiale devono avere il via libera del ministero.

Nella vicenda di Nassiriya, dunque, dovrebbe essere il ministro della Difesa Ignazio La Russa a chiedere di mandare alla sbarra i generali. “È chiaro che così i processi sono giá morti”, dicono gli avvocati di parte civile Rino Battocletti, Alessandro Gamberini, Ginevra Paoletti e Dario Piccioni. I militari beneficiati da questa nuova legge ad hoc sono il generale dell’esercito Bruno Stano, nel novembre 2003 comandante della missione italiana in Iraq Antica Babilonia, e il colonnello dei carabinieri Georg Di Pauli, allora comandante dei carabinieri a Nassiriya.

Alle 10.40 del 12 novembre 2003, un camion cisterna forzò senza troppa fatica il posto di blocco all’ingresso della base italiana, seguito da un altro automezzo imbottito d’esplosivo. I kamikaze iracheni alla guida dei due veicoli provocarono 19 morti italiani, nove iracheni e un gran numero di feriti. Il giorno dei solenni funerali di Stato, a Roma, fu un momento di grande commozione. Poi però venne anche il momento delle responsabilitá. I comandanti furono accusati di “imprudenza, imperizia e negligenza”.

Per aver sottovalutato gli allarmi ricevuti prima dell’attacco. Per non aver adeguatamente protetto la base, con i necessari sbarramenti all’ingresso. Per aver riempito i blocchi anticarro non di sabbia, ma di ghiaia e sassi, che al momento dell’attentato si sono trasformati in terribili proiettili. Per aver posizionato il deposito munizioni a ridosso degli alloggi militari, con il risultato che le munizioni italiane hanno moltiplicato il volume di fuoco dell’esplosivo iracheno. Per non aver fatto tutto il possibile per proteggere gli impianti dagli attacchi terroristici, il colonnello Di Pauli è imputato in un processo in corso a Roma.

Il generale Stano è invece giá stato condannato in primo grado a due anni di reclusione e poi assolto in appello (non per non aver commesso il fatto, ma per aver obbedito a ordini superiori). Imputato con lui, ma assolto giá in primo grado , il generale Vincenzo Lops, che lo aveva preceduto al comando della base. Ora Stano, diventato alto funzionario presso il ministero della Difesa, Stano era in attesa della Cassazione, che avrebbe potuto confermare l’assoluzione o bocciarla. Invece tutto si ferma. A meno di una del tutto improbabile richiesta del ministro, la Cassazione non inizierá neppure il giudizio sulla sentenza Stano; e il Tribunale militare dovrá interrompere il processo a Di Pauli.

Nella prossima udienza, fissata il 27 febbraio, era prevista la testimonianza del capo della polizia irachena. Ma i giudici non potranno far altro che prendere atto che il processo è svaporato. Finito per sempre. La norma che blocca i processi militari è nascosta in un comma (l’1-octies, cioè ottavo) della legge sul rifinanziamento delle missioni italiane all’estero, che dice: “All’articolo 260, primo comma, del codice penale militare di pace, di cui al regio decreto 20 febbraio 1941, n. 303, le parole: ‘e 112’ sono sostituite dalle seguenti: ‘112, 115, 116, secondo comma, 117, terzo comma, e 167, terzo comma’”.

Sembra cabala, ma l’effetto è semplice e preciso: d’ora in avanti, per processare un soldato o un ufficiale, imputati delle quattro fattispecie di reato indicate dai numeri elencati, i Tribunali militari dovranno avere la richiesta del ministro. Anche per il reato 167 terzo comma, cioè "l’omissione delle cautele atte a evitare la distruzione o il sabotaggio delle basi militari": proprio il reato contestato al generale Stano e al colonnello Di Pauli. I due commi precedenti della stessa legge (il sesto e il settimo) rendono più facile l’uso delle armi per i soldati italiani all’estero. Dispongono infatti che non sia più punibile il militare in missione che, "in conformitá alle direttive, alle regole di ingaggio ovvero agli ordini legittimamente impartiti", spari, ordini di sparare o faccia uso “della forza o di altro mezzo di coazione fisica, per le necessitá delle operazioni militari".

Nel caso di eccessi, si applicheranno "le disposizioni concernenti i delitti colposi". Gli avvocati delle vittime ritengono che la nuova norma blocca-processi su misura per i generali di Nassiriya contraddica i principi della Costituzione e annunciano che nell’udienza del 27 febbraio del processo Di Pauli, che potrebbe essere l’ultima, chiederanno al Tribunale militare di Roma di sollevare la questione davanti alla Corte costituzionale.



Basta.

CUBIC84
08-02-2010, 18:40
...

Jason Kay
08-02-2010, 18:42
It's for your own protection.

Cfranco
08-02-2010, 19:28
Che schifo .
E poi sbandierano quegli stessi morti con orgoglio .

MadJackal
08-02-2010, 19:36
:doh:

Dreammaker21
08-02-2010, 19:36
Che schifo .
E poi sbandierano quegli stessi morti con orgoglio .

*

:Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke:

kikino
08-02-2010, 21:09
ma a quale titolo un ministro del potere esecutivo si immischia nel potere giudiziario?

ma davvero in Italia può continuare questo governo del fare ........ casino?

cocis
08-02-2010, 21:22
ma a quale titolo un ministro del potere esecutivo si immischia nel potere giudiziario?

ma davvero in Italia può continuare questo governo del fare ........ casino?

è il popolo che lo vuole .. :O

sander4
08-02-2010, 22:08
Ma che schifo, la legge ammazza processi dopo aver fatto i paladini dei morti di quella strage. :rolleyes:


ma a quale titolo un ministro del potere esecutivo si immischia nel potere giudiziario?

ma davvero in Italia può continuare questo governo del fare ........ casino?

Infatti, forse non è nemmeno costituzionale che il ministro si sia preso il potere di dover dare il via libera o in quei casi addirittura dover fare la richiesta perchè si possa fare il processo militare. :rolleyes: Sicuramente tali poteri NON verranno usati per impedire che si facciano processi come questi, NON per fermarne sul nascere altri, assolutamente no. :)

LUVІ
09-02-2010, 07:04
Questa cosa è veramente indecente.
Cosa dicono i militaristi del forum? :mad:

IpseDixit
09-02-2010, 08:27
Bè sappiamo bene per chi hanno votato i militari all'estero, quindi ora se li tengono, il mondo gira così.

LUVІ
09-02-2010, 08:45
Bè sappiamo bene per chi hanno votato i militari all'estero, quindi ora se li tengono, il mondo gira così.

Infatti, cornuti e mazziati, ma tanto non cambierà niente: memoria media=2 giorni.

LuVi

sid_yanar
09-02-2010, 08:48
questo è solo uno dei tanti "effetti collaterali" prodotti da questa gentaglia al governo. Una volta più che mai vale l'antico detto
Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

elect
09-02-2010, 10:10
Bè sappiamo bene per chi hanno votato i militari all'estero, quindi ora se li tengono, il mondo gira così.

*

shake
09-02-2010, 16:21
si continuerà finchè non ci sarà un opposizione che fa il suo dannato lavoro. Oramai pare che il grande metodo di Veltroni, che manco li nominava gli oppositori, vada per la maggiore. A mio parere questo governo ne fa quasi una al giorno, bisognerebbe martellare gli italiani quando i propri diritti vengono calpestati in questo modo, e in maniera parallela allo sputtanamento proporsi come alternativa proponendo miglioramenti.
ma tanto stiamo sempre allo stesso punto.
:muro:

girodiwino
09-02-2010, 17:45
http://www.cultofmac.com/wordpress/wp-content/uploads/2009/11/DoubleFacePalm.jpg

Sono io l'unico che al di fuori della questione dei processi per nassirya vede con un certo stupore l'istituzione del principio secondo cui condizionare la procedibilità giurisdizionale al potere politico è un brutto sintomo?

Roba da medio evo... anzi da periodo tra la caduta dell'impero romano e il decretum gratiani a livello di evoluzione giuridica

LUVІ
09-02-2010, 19:22
Easyand?

easyand
09-02-2010, 19:24
Easyand?

tanto ormai questo governo per la difesa non può fare peggio, anzi potrebbe, ma speriamo che non lo scopra

Comunque questa norma io non la vedo tanto come una "salva generali", ma con il fine di "evadere" alcuni procedimenti che io considero assurdi, ovvero, prendiamo una missione estera a caso, poichè viene applicato il codice penale militare di pace (fino ad ora), se un soldato spara, anche per autodifesa, e uccide la minaccia, viene processato. Si capisce bene che una norma del genere è totalmente assurda. Principalmente perchè quando fu redatto il codice penale militare di pace e di guerra non erano nemmeno state immaginate situazioni come quelle attuali, di missioni estere che non sono ne pace ne guerra. Inoltre se ad esempio un blindato salta su una mina in afghanistan, la magistratura militare può richiedere il sequestro dello stesso e di tutti gli equipaggiamenti che essa voglia acquisire come prove di indagine, esattamente come se si fosse trattato di un atto avvenuto in italia in tempi normali. Anche qui è ovvio che le cose non possono andare così, perchè un comandante non può permettersi di immobilizzare dei mezzi che servono per metterli a disposizione della procura militare, quando magari ne ha un disperato bisogno in loco.
Che mi risulti non esiste nessun paese che ha norme come queste. Spero che questa sia solo una misura temporanea in attesa che venga colmato il vuoto normativo di queste missioni, perchè oggettivamente il codice di guerra è troppo e quello di pace troppo poco.

LUVІ
09-02-2010, 19:30
tanto ormai questo governo per la difesa non può fare peggio, anzi potrebbe, ma speriamo che non lo scopra


Hai suggerimenti per ignazione? :asd:

easyand
09-02-2010, 19:43
Hai suggerimenti per ignazione? :asd:

ma ignazio nemmeno lo sa secondo me che è il ministro della difesa, lui pensa di essere il ministro dell' interno.

è innegabile che l'organizzazione delle forze armate italiane debba essere riformata per adeguarsi ai tempi e alle risorse disponibili, i militari lo sanno, i vertici militari delle 3 forze armate idem. Se venisse data carta bianca ai capi di stato maggiore potrebbe venire fuori qualcosa di veramente buono, le teste ci sono. Il problema è che la politica è sorda e se ne sbatte, tutti a dire bravi bravi quando in commissione difesa è stata presentata la proposta di riforma, poi quando però sono stati richiesti 3 miliardi di euro per poter effettuare la riforma (da spalmare in 3-5 anni), tutti si son girati dall' altra parte. Le spese di esercizio sono ridotte all' osso e le spese di innovazione vengono fatte o per esigenze urgenti e improcrastinabili o per mantenere l'occupazione...praticamente i militari devono ringraziare i sindacati se hanno mezzi nuovi...in particolare i "marinai".