View Full Version : [serio] Ma sono io che non sono normale?
setterernga
07-02-2010, 15:52
Cerco di farla breve:
oggi ero a parlare con un interlocutore (d'ora in avanti I) con il quale da tempo è in essere una "sfida dell'intelligenza" (come del resto fra me e il resto del mondo...). Cmq: tutto parte dalla frase, sentita in tv, "ti ho offeso ma non ti ho insultato". L'I sosteneva che tale frase fosse una stronzata, in quanto non è possibile offendere senza insultare. Io ovviamente il contrario. Ho cercato di ottenere ragione con degli esempi e ho detto: "Poniamo che tu dai una festa che per te è importante. Una persona a cui tieni rifiuta l'invito con una futile scusa. Ti sentiresti offeso?". L'I: "Certo". Io: "Ma possiamo dire che quella persona ti ha insultato?". L'I: "In questo caso no, ma...". Io lo interrompo bruscamente con un "ma cosa!?!".
Il mio "sovrastare" l'I era dovuto al fatto che per me avevo già dimostrato la mia ragione, e cioè che se anche ci fosse stato un solo caso in cui si può offendere senza insultare, ebbene, quel caso era stato dimostrato. Quindi non era possibile che lui replicasse con un "In questo caso no, ma..." come a voler mettere da parte quel caso per dimostrare che di solito però è come dice lui. Ma, buon Dio, la cosa a me pareva tanto logica... se il motivo del contendere è trovare anche un solo caso in cui è possibile offendere senza insultare e io te lo trovo, a mio modestissimo avviso, la discussione DEVE finire, perché quello di cui si dibatte è stato già accertato. Alla fine la cosa è degenerata.
Ora, aiutatemi, per favore [e in modo serio, se potete] a capire se sono io che non sono normale o se voi avreste fatto come me.
Grazie.
Cerco di farla breve:
oggi ero a parlare con un interlocutore (d'ora in avanti I) con il quale da tempo è in essere una "sfida dell'intelligenza" (come del resto fra me e il resto del mondo...). Cmq: tutto parte dalla frase, sentita in tv, "ti ho offeso ma non ti ho insultato". L'I sosteneva che tale frase fosse una stronzata, in quanto non è possibile offendere senza insultare. Io ovviamente il contrario. Ho cercato di ottenere ragione con degli esempi e ho detto: "Poniamo che tu dai una festa che per te è importante. Una persona a cui tieni rifiuta l'invito con una futile scusa. Ti sentiresti offeso?". L'I: "Certo". Io: "Ma possiamo dire che quella persona ti ha insultato?". L'I: "In questo caso no, ma...". Io lo interrompo bruscamente con un "ma cosa!?!".
Il mio "sovrastare" l'I era dovuto al fatto che per me avevo già dimostrato la mia ragione, e cioè che se anche ci fosse stato un solo caso in cui si può offendere senza insultare, ebbene, quel caso era stato dimostrato. Quindi non era possibile che lui replicasse con un "In questo caso no, ma..." come a voler mettere da parte quel caso per dimostrare che di solito però è come dice lui. Ma, buon Dio, la cosa a me pareva tanto logica... se il motivo del contendere è trovare anche un solo caso in cui è possibile offendere senza insultare e io te lo trovo, a mio modestissimo avviso, la discussione DEVE finire, perché quello di cui si dibatte è stato già accertato. Alla fine la cosa è degenerata.
Ora, aiutatemi, per favore [e in modo serio, se potete] a capire se sono io che non sono normale o se voi avreste fatto come me.
Grazie.
Se ti può consolare anch'io ho un carattere di merda come il tuo :D
jestermask
07-02-2010, 16:22
Si ragazzi, anche io mi aggiungo alla lista...ho sempre l'ultima parola su tutto perchè molto spesso ho ragione o so la spiegazione ad un fenomeno o ad un una semplice domanda...però bisogna anche imparare a mordersi la lingua ogni tanto e a far respirare chi ti sta intorno. Ora in quel caso specifico hai fatto bene...però io lo vedo con la mia ragazza che magari dice una cazzatella e la correggo, dice un'altra cosa e la ribatto in modo più preciso...e non va bene:(
Quindi se siamo tanto intelligenti, cerchiamo di non uscire dai limiti di sopportazione:)
gli utenti di hwupgrade mi preoccupano sempre di più :stordita:
SuperMario=ITA=
07-02-2010, 16:47
mi sento a casa in questo thread :asd:
cmq hai raginossima te :O
F1R3BL4D3
07-02-2010, 17:06
Apperò! Un 3D che non parla di questioni amorose!
:D certo che per ritenersi intelligenti e litigare su cavolate...
Eddie666
07-02-2010, 17:15
{|e;30783942']Se ti può consolare anch'io ho un carattere di merda come il tuo :D
:asd:
{|e;30783942']Se ti può consolare anch'io ho un carattere di merda come il tuo :D
è una cosa che sento dire sempre da un sacco di persone :D c'è sempre chi ti apprezza per qualcosa :O
A meno di non essere un essere spregevole :D
se il tuo dialogo con l interlocutore I fosse intelligente mia nonna avrebbe le ruote...btw, come mai non l hai offeso pesantemente senza insultarlo? avresti sempre potuto ribattere che senza insulto non c è offesa :)
alphacygni
07-02-2010, 17:35
Cerco di farla breve:
oggi ero a parlare con un interlocutore (d'ora in avanti I) con il quale da tempo è in essere una "sfida dell'intelligenza" (come del resto fra me e il resto del mondo...). Cmq: tutto parte dalla frase, sentita in tv, "ti ho offeso ma non ti ho insultato". L'I sosteneva che tale frase fosse una stronzata, in quanto non è possibile offendere senza insultare. Io ovviamente il contrario. Ho cercato di ottenere ragione con degli esempi e ho detto: "Poniamo che tu dai una festa che per te è importante. Una persona a cui tieni rifiuta l'invito con una futile scusa. Ti sentiresti offeso?". L'I: "Certo". Io: "Ma possiamo dire che quella persona ti ha insultato?". L'I: "In questo caso no, ma...". Io lo interrompo bruscamente con un "ma cosa!?!".
Il mio "sovrastare" l'I era dovuto al fatto che per me avevo già dimostrato la mia ragione, e cioè che se anche ci fosse stato un solo caso in cui si può offendere senza insultare, ebbene, quel caso era stato dimostrato. Quindi non era possibile che lui replicasse con un "In questo caso no, ma..." come a voler mettere da parte quel caso per dimostrare che di solito però è come dice lui. Ma, buon Dio, la cosa a me pareva tanto logica... se il motivo del contendere è trovare anche un solo caso in cui è possibile offendere senza insultare e io te lo trovo, a mio modestissimo avviso, la discussione DEVE finire, perché quello di cui si dibatte è stato già accertato. Alla fine la cosa è degenerata.
Ora, aiutatemi, per favore [e in modo serio, se potete] a capire se sono io che non sono normale o se voi avreste fatto come me.
Grazie.
Il punto di fondo e' che, in linea generale, non puoi applicare un ragionamento strettamente matematico al linguaggio parlato.
Inoltre, dato che, mio malgrado, ho ascoltato anche io quel passo di trasmissione televisiva, sono in grado di circostanziarla meglio, e ti direi pure che e' la tesi ad essere mal posta: imho dovrebbe essere "E' possibile, rivolgendosi ad una persona, offenderla senza insultarla"
Questa secondo me e' un po piu' complicata, perche' implica il rivolgersi direttamente all'offeso, e le 2 cose in questo caso vanno a braccetto... Capisco quindi il disappunto del tuo interlocutore, in quanto gli hai dimostrato di aver ragione partendo da un presupposto sbagliato, senza accettare le sue comprensibili rimostranze, che probabilmente vertevano solo sul fatto che quel tuo ragionamento non fosse applicabile alla situazione descritta.
Sei stato un pò maleducato dato che non gli hai dato la possibilità di replicare ;)
Ma, buon Dio, la cosa a me pareva tanto logica...
Non lo metto in dubbio, però devi renderti conto che le persone con cui parli non sono necessariamente uguali a te, magari hanno un carattere diverso, una formazione diversa, hanno vissuto esperienze diverse.
Sbagli a dare per scontato che una cosa che sia logica per te lo sia anche per gli altri :)
...voi (inteso tutti quelli che fanno che fanno così) dovreste essere di quelle persone che vogliono sempre l'ultima parola, che ascoltano poco gli altri, che credono di avere sempre ragione, che si sentono su un gradino superiore....
se la scampi chi può:O
Puoi anche aver ragione nei discorsi e nei ragionamenti ma se evitavi di essere aggressivo e di dover per forza imporre la tua ragione imho sarebbe stato meglio.
Puoi cercare di "far arrivare gli altri" con calma..altrimenti amen..non per forza tutti la devono pensare come te.
Magari poi ci ragionava sopra e ti diceva che avevi ragione, ma se imposti un discorso come una gara di intelligenza (:rolleyes: ) sarà difficile che ti daranno ragione pur sapendo di stare nel torto.
sempre imho:)
beh io ormai ho capito che malgrado abbia sempre ragione , e' difficile farlo comprendere agli altri.
per cui manco ci discuto . so di aver ragione e basta , se agli altri non va bene , pazienza.
:cool:
c;,a;,a;,a;,
PazZo!!!
07-02-2010, 17:54
eeee... se succedesse il contrario? Se tu fossi talmente convinto di una cosa che al momento in cui ti viene dimostrato che è falso, lo accetteresti? E se ci aggiungi che I ti pone la cosa in modo arrogante, faresti lo gnorri di non capire solo per tentare di farlo passare per fesso nonostante tu abbia capito benissimo il torto?
setterernga
07-02-2010, 18:42
se il tuo dialogo con l interlocutore I fosse intelligente mia nonna avrebbe le ruote...
Non ho capito se è un "complimento" diretto a me, all'I o ad entrambi :confused:
come mai non l hai offeso pesantemente senza insultarlo? avresti sempre potuto ribattere che senza insulto non c è offesa :)
In effetti si poteva fare... tu, nello specifico, cosa avresti detto?
Sei stato un pò maleducato dato che non gli hai dato la possibilità di replicare ;)
Non lo metto in dubbio, però devi renderti conto che le persone con cui parli non sono necessariamente uguali a te, magari hanno un carattere diverso, una formazione diversa, hanno vissuto esperienze diverse.
Sbagli a dare per scontato che una cosa che sia logica per te lo sia anche per gli altri :)
Credo che alcune cose, come quella in questione, siano logiche a prescindere e non dipendano dalla biografia delle persone. E' come dire che 1+1 fa 2. E' logico e basta.
...voi (inteso tutti quelli che fanno che fanno così) dovreste essere di quelle persone che vogliono sempre l'ultima parola, che ascoltano poco gli altri, che credono di avere sempre ragione, che si sentono su un gradino superiore....
se la scampi chi può:O
Puoi anche aver ragione nei discorsi e nei ragionamenti ma se evitavi di essere aggressivo e di dover per forza imporre la tua ragione imho sarebbe stato meglio.
Puoi cercare di "far arrivare gli altri" con calma..altrimenti amen..non per forza tutti la devono pensare come te.
Magari poi ci ragionava sopra e ti diceva che avevi ragione, ma se imposti un discorso come una gara di intelligenza (:rolleyes: ) sarà difficile che ti daranno ragione pur sapendo di stare nel torto.
sempre imho:)
La mia aggressività era solo collegata ai numerosi precedenti avuti con I. Con faccio certo così con tutti!
eeee... se succedesse il contrario? Se tu fossi talmente convinto di una cosa che al momento in cui ti viene dimostrato che è falso, lo accetteresti? E se ci aggiungi che I ti pone la cosa in modo arrogante, faresti lo gnorri di non capire solo per tentare di farlo passare per fesso nonostante tu abbia capito benissimo il torto?
Non mi è mai successo in tutta la mia vita di avere torto su una cosa oggettiva sulla quale mi ero imputato. Giuro. Però, dato che mi ritengo una persona coerente, se mi dovesse accadere mi imporrei di fare le mie scuse all'interlocutore.
Cerco di farla breve:
oggi ero a parlare con un interlocutore (d'ora in avanti I) con il quale da tempo è in essere una "sfida dell'intelligenza" (come del resto fra me e il resto del mondo...). Cmq: tutto parte dalla frase, sentita in tv, "ti ho offeso ma non ti ho insultato". L'I sosteneva che tale frase fosse una stronzata, in quanto non è possibile offendere senza insultare. Io ovviamente il contrario. Ho cercato di ottenere ragione con degli esempi e ho detto: "Poniamo che tu dai una festa che per te è importante. Una persona a cui tieni rifiuta l'invito con una futile scusa. Ti sentiresti offeso?". L'I: "Certo". Io: "Ma possiamo dire che quella persona ti ha insultato?". L'I: "In questo caso no, ma...". Io lo interrompo bruscamente con un "ma cosa!?!".
Il mio "sovrastare" l'I era dovuto al fatto che per me avevo già dimostrato la mia ragione, e cioè che se anche ci fosse stato un solo caso in cui si può offendere senza insultare, ebbene, quel caso era stato dimostrato. Quindi non era possibile che lui replicasse con un "In questo caso no, ma..." come a voler mettere da parte quel caso per dimostrare che di solito però è come dice lui. Ma, buon Dio, la cosa a me pareva tanto logica... se il motivo del contendere è trovare anche un solo caso in cui è possibile offendere senza insultare e io te lo trovo, a mio modestissimo avviso, la discussione DEVE finire, perché quello di cui si dibatte è stato già accertato. Alla fine la cosa è degenerata.
Ora, aiutatemi, per favore [e in modo serio, se potete] a capire se sono io che non sono normale o se voi avreste fatto come me.
Grazie.
Mi sai di quelle persone che vogliono avere sempre ragione e che sclerano per le peggio stronzate :asd:
Non so perché ma leggendo il thread ho pensato a lui :asd:
http://www.magickallgateway.net/TBigBangTheory/sheldon.jpg
Non so perché ma leggendo il thread ho pensato a lui :asd:
http://www.magickallgateway.net/TBigBangTheory/sheldon.jpg
...e a me hai ricordato:
http://orangejuiceblog.com/wp-content/uploads/2008/11/obamavoter.jpg http://www.jeffdunhamvideo.com/images/bubbaj2.jpg
majin mixxi
07-02-2010, 19:03
ho sempre pensato che il mondo è pieno di rompicoglioni :D
anonimizzato
07-02-2010, 19:04
Cerco di farla breve:
oggi ero a parlare con un interlocutore (d'ora in avanti I) con il quale da tempo è in essere una "sfida dell'intelligenza" (come del resto fra me e il resto del mondo...). Cmq: tutto parte dalla frase, sentita in tv, "ti ho offeso ma non ti ho insultato". L'I sosteneva che tale frase fosse una stronzata, in quanto non è possibile offendere senza insultare. Io ovviamente il contrario. Ho cercato di ottenere ragione con degli esempi e ho detto: "Poniamo che tu dai una festa che per te è importante. Una persona a cui tieni rifiuta l'invito con una futile scusa. Ti sentiresti offeso?". L'I: "Certo". Io: "Ma possiamo dire che quella persona ti ha insultato?". L'I: "In questo caso no, ma...". Io lo interrompo bruscamente con un "ma cosa!?!".
Il mio "sovrastare" l'I era dovuto al fatto che per me avevo già dimostrato la mia ragione, e cioè che se anche ci fosse stato un solo caso in cui si può offendere senza insultare, ebbene, quel caso era stato dimostrato. Quindi non era possibile che lui replicasse con un "In questo caso no, ma..." come a voler mettere da parte quel caso per dimostrare che di solito però è come dice lui. Ma, buon Dio, la cosa a me pareva tanto logica... se il motivo del contendere è trovare anche un solo caso in cui è possibile offendere senza insultare e io te lo trovo, a mio modestissimo avviso, la discussione DEVE finire, perché quello di cui si dibatte è stato già accertato. Alla fine la cosa è degenerata.
Ora, aiutatemi, per favore [e in modo serio, se potete] a capire se sono io che non sono normale o se voi avreste fatto come me.
Grazie.
Di base avresti ragione te ma se ci pensi bene l'esempio che hai fatto dipende molto dalle persone, dalle circostanze e anche dai tempi storici.
Una volta magari il caso che tu hai posto sarebbe stato considerato un vero e proprio insulto più che una "semplice" offesa.
Il fatto di zittirlo in quel modo mi pare sia stato da parte tua "poco elegante" per usare un eufemismo.
...e a me hai ricordato:
http://orangejuiceblog.com/wp-content/uploads/2008/11/obamavoter.jpg http://www.jeffdunhamvideo.com/images/bubbaj2.jpg
Sono terribilmente offeso :O
Sono terribilmente offeso :O
:D
Beer!
Cerco di farla breve:
oggi ero a parlare con un interlocutore (d'ora in avanti I) con il quale da tempo è in essere una "sfida dell'intelligenza" (come del resto fra me e il resto del mondo...). Cmq: tutto parte dalla frase, sentita in tv, "ti ho offeso ma non ti ho insultato". L'I sosteneva che tale frase fosse una stronzata, in quanto non è possibile offendere senza insultare. Io ovviamente il contrario. Ho cercato di ottenere ragione con degli esempi e ho detto: "Poniamo che tu dai una festa che per te è importante. Una persona a cui tieni rifiuta l'invito con una futile scusa. Ti sentiresti offeso?". L'I: "Certo". Io: "Ma possiamo dire che quella persona ti ha insultato?". L'I: "In questo caso no, ma...". Io lo interrompo bruscamente con un "ma cosa!?!".
Il mio "sovrastare" l'I era dovuto al fatto che per me avevo già dimostrato la mia ragione, e cioè che se anche ci fosse stato un solo caso in cui si può offendere senza insultare, ebbene, quel caso era stato dimostrato. Quindi non era possibile che lui replicasse con un "In questo caso no, ma..." come a voler mettere da parte quel caso per dimostrare che di solito però è come dice lui. Ma, buon Dio, la cosa a me pareva tanto logica... se il motivo del contendere è trovare anche un solo caso in cui è possibile offendere senza insultare e io te lo trovo, a mio modestissimo avviso, la discussione DEVE finire, perché quello di cui si dibatte è stato già accertato. Alla fine la cosa è degenerata.
Ora, aiutatemi, per favore [e in modo serio, se potete] a capire se sono io che non sono normale o se voi avreste fatto come me.
Grazie.
La tua risposta è logica. Io mi sarei fermato lì.
Non è necessario sprecare risorse e tempo per "avere la meglio". Piuttosto usa la tua presunta intelligenza su progetti lavorativi concreti e non sulle menate o le infantili dimostrazioni di superiorità intellettuale.
IMHO eh.
fatica persa, lascia perdere, gran parte della gente non c'arriva semplicemente ...l'importante è avere l'ultima parola, possibilmente che sia un offesa:O
La tua risposta è logica. Io mi sarei fermato lì.
Non è necessario sprecare risorse e tempo per "avere la meglio". Piuttosto usa la tua presunta intelligenza su progetti lavorativi concreti e non sulle menate o le infantili dimostrazioni di superiorità intellettuale.
IMHO eh.
E se magari I dopo il "ma" avesse voluto aggiungere che - pensandoci bene - se una persona a cui tiene rifiuta l'invito a una sua festa con una futile scusa, non si sarebbe proprio "offeso", ma ci sarebbe solo "rimasto male", che sono due cose diverse? :ciapet:
{|e;30787690']E se magari I dopo il "ma" avesse voluto aggiungere che - pensandoci bene - se una persona a cui tiene rifiuta l'invito a una sua festa con una futile scusa, non si sarebbe proprio "offeso", ma ci sarebbe solo "rimasto male", che sono due cose diverse? :ciapet:
Ehm, posso usare la fuga tattica dal 3d? :asd:
{|e;30783942']Se ti può consolare anch'io ho un carattere di merda come il tuo :D
:rotfl:
Dumah Brazorf
07-02-2010, 21:37
Non so perché ma leggendo il thread ho pensato a lui :asd:
http://www.magickallgateway.net/TBigBangTheory/sheldon.jpg
:asd:
Siamo in pochi a guardarlo a quanto pare...
Therinai
07-02-2010, 22:19
Ora, aiutatemi, per favore [e in modo serio, se potete] a capire se sono io che non sono normale o se voi avreste fatto come me.
Grazie.
sono sicuro che non sei normale.
superkoala
08-02-2010, 00:06
Cerco di farla breve:
oggi ero a parlare con un interlocutore (d'ora in avanti I) con il quale da tempo è in essere una "sfida dell'intelligenza" (come del resto fra me e il resto del mondo...). Cmq: tutto parte dalla frase, sentita in tv, "ti ho offeso ma non ti ho insultato". L'I sosteneva che tale frase fosse una stronzata, in quanto non è possibile offendere senza insultare. Io ovviamente il contrario. Ho cercato di ottenere ragione con degli esempi e ho detto: "Poniamo che tu dai una festa che per te è importante. Una persona a cui tieni rifiuta l'invito con una futile scusa. Ti sentiresti offeso?". L'I: "Certo". Io: "Ma possiamo dire che quella persona ti ha insultato?". L'I: "In questo caso no, ma...". Io lo interrompo bruscamente con un "ma cosa!?!".
Il mio "sovrastare" l'I era dovuto al fatto che per me avevo già dimostrato la mia ragione, e cioè che se anche ci fosse stato un solo caso in cui si può offendere senza insultare, ebbene, quel caso era stato dimostrato. Quindi non era possibile che lui replicasse con un "In questo caso no, ma..." come a voler mettere da parte quel caso per dimostrare che di solito però è come dice lui. Ma, buon Dio, la cosa a me pareva tanto logica... se il motivo del contendere è trovare anche un solo caso in cui è possibile offendere senza insultare e io te lo trovo, a mio modestissimo avviso, la discussione DEVE finire, perché quello di cui si dibatte è stato già accertato. Alla fine la cosa è degenerata.
Ora, aiutatemi, per favore [e in modo serio, se potete] a capire se sono io che non sono normale o se voi avreste fatto come me.
Grazie.
Beh, magari non era il caso di litigare... comunque hai ragione tu, bastava un esempio per dimostrare che aveva detto una sciocchezza!!!
;)
Giant Lizard
08-02-2010, 00:33
la prossima volta picchiatevi e quello che rimane in piedi verrà considerato all'unanimità il più intelligente :O
Zortan69
08-02-2010, 00:36
{|e;30783942']Se ti può consolare anch'io ho un carattere di merda come il tuo :D
idem. quando so di aver ragione lo schiaffo in faccia al mio prossimo in modo brutale.
Cmq l'autore del thread ha doppiamente dimostrato di aver ragione, in quanto ha offeso il suo interlocutore senza insultarlo, ergo tal interlocutore muto deve stare :O :asd:
SilverLian
08-02-2010, 00:38
l' intelligenza è essere consci quando un problema va effettivamente risolto più che risolverlo a tutti i costi...le gare di "intelligenza" fanno molto gara a chi ce l' ha più lungo
Zortan69
08-02-2010, 00:42
l' intelligenza è essere consci quando un problema va effettivamente risolto più che risolverlo a tutti i costi...le gare di "intelligenza" fanno molto gara a chi ce l' ha più lungo
aggiungo: intelligenza è anche lasciar parlare ascoltando. quando si impara ad ascoltare e si lascia parlare il prossimo ci si accorge di quante angolazioni e punti di vista ci possono essere. E' una cosa che ho imparato da poco e che metto in pratica a fatica.
ciuketto
08-02-2010, 09:01
Il punto di fondo e' che, in linea generale, non puoi applicare un ragionamento strettamente matematico al linguaggio parlato.
Esattamente quello che stavo pensando io.
Noto che spesso chi ha una preparazione "scientifica" tende ad applicare ragionamenti matematici su TUTTO pretendendo di avere ragione su cose assurde.
Il sentirsi offesi e insultati è un qualcosa di estremamente soggettivo, e come si sa la soggettività nella matematica e nel ragionamento logico non esistono.
Quindi non puoi interromprere l'interlocutore mentre parla perchè hai matematicamente dimostrato che quello che dici tu è corretto. Questo lo puoi fare parlando di fisica, di geometria, di algebra, di chimica ecc ecc..ma non parlando di qualcosa di strettamente soggettivo.;)
Mi ricordi un'ingegnere che ad un colloquio di gruppo si incazzò a morte alzando la voce perchè pretendeva di applicare un ragionamento logico di questo tipo su un tipico giochino dei colloqui di gruppo (siete un CDA di una banca e dovete decidere come stanziare dei fondi per beneficenza)..lui aveva ragione perchè il suo ragionamento era impeccabile. Tanto avava ragione che lo scartarono dopo 5 minuti. :asd:
Relativismo is the way miei giovani Padawan.:O
In effetti si poteva fare... tu, nello specifico, cosa avresti detto?
mmm, probabilmente non avrei detto niente dando a I la sensazione di essere il piu figo e in quel momento avrei cominciato a lollare pensando a tutte le persone che si rendono patetiche sapendo di esserlo ma che preferiscono cercare di avere l ultima parola almeno ufficialmente.
quando la gente non ha una fava da fare ....
cyberlou
08-02-2010, 10:21
Avevo un carattere esattamente come il tuo e litigavo per ogni presunta "questione di principio".
Poi ho cominciato a riflettere sul tempo perso inutilmente....
ciriccio
08-02-2010, 10:38
Il punto di fondo e' che, in linea generale, non puoi applicare un ragionamento strettamente matematico al linguaggio parlato.
Inoltre, dato che, mio malgrado, ho ascoltato anche io quel passo di trasmissione televisiva, sono in grado di circostanziarla meglio, e ti direi pure che e' la tesi ad essere mal posta: imho dovrebbe essere "E' possibile, rivolgendosi ad una persona, offenderla senza insultarla"
Questa secondo me e' un po piu' complicata, perche' implica il rivolgersi direttamente all'offeso, e le 2 cose in questo caso vanno a braccetto... Capisco quindi il disappunto del tuo interlocutore, in quanto gli hai dimostrato di aver ragione partendo da un presupposto sbagliato, senza accettare le sue comprensibili rimostranze, che probabilmente vertevano solo sul fatto che quel tuo ragionamento non fosse applicabile alla situazione descritta.
E' fantastico notare come cambi modo di scrivere quando alle 8 del mattino rispondi a "venti" (dal water) e all'uscita dal lavoro (immagino) tiri fuori 'ste cose :asd:
josimar75
08-02-2010, 18:46
Cerco di farla breve:
oggi ero a parlare con un interlocutore (d'ora in avanti I) con il quale da tempo è in essere una "sfida dell'intelligenza" (come del resto fra me e il resto del mondo...). Cmq: tutto parte dalla frase, sentita in tv, "ti ho offeso ma non ti ho insultato". L'I sosteneva che tale frase fosse una stronzata, in quanto non è possibile offendere senza insultare. Io ovviamente il contrario. Ho cercato di ottenere ragione con degli esempi e ho detto: "Poniamo che tu dai una festa che per te è importante. Una persona a cui tieni rifiuta l'invito con una futile scusa. Ti sentiresti offeso?". L'I: "Certo". Io: "Ma possiamo dire che quella persona ti ha insultato?". L'I: "In questo caso no, ma...". Io lo interrompo bruscamente con un "ma cosa!?!".
Il mio "sovrastare" l'I era dovuto al fatto che per me avevo già dimostrato la mia ragione, e cioè che se anche ci fosse stato un solo caso in cui si può offendere senza insultare, ebbene, quel caso era stato dimostrato. Quindi non era possibile che lui replicasse con un "In questo caso no, ma..." come a voler mettere da parte quel caso per dimostrare che di solito però è come dice lui. Ma, buon Dio, la cosa a me pareva tanto logica... se il motivo del contendere è trovare anche un solo caso in cui è possibile offendere senza insultare e io te lo trovo, a mio modestissimo avviso, la discussione DEVE finire, perché quello di cui si dibatte è stato già accertato. Alla fine la cosa è degenerata.
Ora, aiutatemi, per favore [e in modo serio, se potete] a capire se sono io che non sono normale o se voi avreste fatto come me.
Grazie.
Invece ha ragione lui. Si offende per il rifiuto alla festa e ritiene un insulto alla sua intelligenza la scusa futile :D
setterernga
08-02-2010, 18:49
Io sono consapevole di non avere il carattere più bello del mondo (e sono anni che ci lavoro su), ma in questo caso è stato più forte di me: questa persona da anni e anni insiste nel voler dimostrare una parità intellettuale nei miei confronti (una superiorità pare fuori luogo anche a lui stesso, evidentemente) e quest'occasione non potevo lasciarmela sfuggire.
{|e;30787690']E se magari I dopo il "ma" avesse voluto aggiungere che - pensandoci bene - se una persona a cui tiene rifiuta l'invito a una sua festa con una futile scusa, non si sarebbe proprio "offeso", ma ci sarebbe solo "rimasto male", che sono due cose diverse? :ciapet:
Impossibile, tant'è che nemmeno lui, nella discussione che ne è seguita, ha accennato a tale ipotesi.
quando la gente non ha una fava da fare ....
perché tu invece...
Hai pesantemente ragione, punto
A me capitano i peggiori. Ossia hanno torto marcio, dimostri loro di avere ragione attraverso prove inconfutabili, e se passano 24 ore fra il diverbio e la dimostrazione cercano di convincerti che la loro posizione era la tua, che tu pensavi quello che sostenevano loro, e alla fine hai torto comunque. Non ti fanno nemmeno godere il FAIL
:doh:
Il_Grigio
08-02-2010, 20:14
trattandosi di una "gara di intelligenza", avresti dovuto lasciarlo finire di parlare e affrontare le sue argomentazioni.
perchè interromperlo, se sei convinto di aver ragione?
imho, ti sei ritirato troppo presto. hai solo dato l'impressione di non saper sostenere il confronto. :p
se invece non avevi voglia di discutere, hai sbagliato ad avviare la competizione.
Cerco di farla breve:
oggi ero a parlare con un interlocutore (d'ora in avanti I) con il quale da tempo è in essere una "sfida dell'intelligenza" (come del resto fra me e il resto del mondo...). Cmq: tutto parte dalla frase, sentita in tv, "ti ho offeso ma non ti ho insultato". L'I sosteneva che tale frase fosse una stronzata, in quanto non è possibile offendere senza insultare. Io ovviamente il contrario. Ho cercato di ottenere ragione con degli esempi e ho detto: "Poniamo che tu dai una festa che per te è importante. Una persona a cui tieni rifiuta l'invito con una futile scusa. Ti sentiresti offeso?". L'I: "Certo". Io: "Ma possiamo dire che quella persona ti ha insultato?". L'I: "In questo caso no, ma...". Io lo interrompo bruscamente con un "ma cosa!?!".
Il mio "sovrastare" l'I era dovuto al fatto che per me avevo già dimostrato la mia ragione, e cioè che se anche ci fosse stato un solo caso in cui si può offendere senza insultare, ebbene, quel caso era stato dimostrato. Quindi non era possibile che lui replicasse con un "In questo caso no, ma..." come a voler mettere da parte quel caso per dimostrare che di solito però è come dice lui. Ma, buon Dio, la cosa a me pareva tanto logica... se il motivo del contendere è trovare anche un solo caso in cui è possibile offendere senza insultare e io te lo trovo, a mio modestissimo avviso, la discussione DEVE finire, perché quello di cui si dibatte è stato già accertato. Alla fine la cosa è degenerata.
Ora, aiutatemi, per favore [e in modo serio, se potete] a capire se sono io che non sono normale o se voi avreste fatto come me.
Grazie.
Io non sono d'accordo.
"ti ho offeso ma non ti ho insultato" sottintende che TU hai offeso qualcuno e per offendere si intende generalmente insultare o comunque aggredire verbalmente.
"ti SEI offeso ma non ti ho insultato" è possibile perchè è la persona che si offende ed in questo caso potrebbe essere anche come conseguenza di un comportamente che non era atto ad offendere, è solo una reazione.
La parola offendere è usata in due modi diversi.
SquallSed
08-02-2010, 20:19
hai torto, basta che dall'alto della tua intelligenza leggessi e rispondessi al post di alphaci-qualcosa o almeno evitassi di far finta di non vederlo perché ti é scomodo :Prrr:
setterernga
09-02-2010, 19:00
hai torto, basta che dall'alto della tua intelligenza leggessi e rispondessi al post di alphaci-qualcosa o almeno evitassi di far finta di non vederlo perché ti é scomodo :Prrr:
Il punto di fondo e' che, in linea generale, non puoi applicare un ragionamento strettamente matematico al linguaggio parlato.
Inoltre, dato che, mio malgrado, ho ascoltato anche io quel passo di trasmissione televisiva, sono in grado di circostanziarla meglio, e ti direi pure che e' la tesi ad essere mal posta: imho dovrebbe essere "E' possibile, rivolgendosi ad una persona, offenderla senza insultarla"
Questa secondo me e' un po piu' complicata, perche' implica il rivolgersi direttamente all'offeso, e le 2 cose in questo caso vanno a braccetto... Capisco quindi il disappunto del tuo interlocutore, in quanto gli hai dimostrato di aver ragione partendo da un presupposto sbagliato, senza accettare le sue comprensibili rimostranze, che probabilmente vertevano solo sul fatto che quel tuo ragionamento non fosse applicabile alla situazione descritta.
alphacygni non può statuire ad libitum che il presupposto della mia ragione fosse sbagliato. Il "disappunto" di I non è affatto collegato alla cognizione di un presupposto ritenuto, sotto erronea presunzione, errato, bensì semplicemente alla sua minor disposizione di facoltà intellettive. Nel caso di specie, nessuno ha contestato il rapporto diretto tra l'emittente e l'allocutore della comunicazione de quo. In tal senso, rileva altresì il fatto che l'avanzare una futile scusa, cagionante il risentimento emotivo, non preclude affatto alcun flusso comunicativo diretto. Anzi, l'offensus può ritenersi tale proprio in virtù dell'evento lesivo costituito dal contenuto della comunicazione (la futile scusa, sic et simpliciter).
SquallSed
09-02-2010, 19:06
alphacygni non può statuire ad libitum che il presupposto della mia ragione fosse sbagliato. Il "disappunto" di I non è affatto collegato alla cognizione di un presupposto ritenuto, sotto erronea presunzione, errato, bensì semplicemente alla sua minor disposizione di facoltà intellettive. Nel caso di specie, nessuno ha contestato il rapporto diretto tra l'emittente e l'allocutore della comunicazione de quo. In tal senso, rileva altresì il fatto che l'avanzare una futile scusa, cagionante il risentimento emotivo, non preclude affatto alcun flusso comunicativo diretto. Anzi, l'offensus può ritenersi tale proprio in virtù dell'evento lesivo costituito dal contenuto della comunicazione (la futile scusa, sic et simpliciter).
ok, sei davvero intellettualmente superiore :sofico:
Impossibile, tant'è che nemmeno lui, nella discussione che ne è seguita, ha accennato a tale ipotesi.
E già lo sapevi prima?
:read:
trattandosi di una "gara di intelligenza", avresti dovuto lasciarlo finire di parlare e affrontare le sue argomentazioni.
perchè interromperlo, se sei convinto di aver ragione?
imho, ti sei ritirato troppo presto. hai solo dato l'impressione di non saper sostenere il confronto. :p
se invece non avevi voglia di discutere, hai sbagliato ad avviare la competizione.
blindwrite
09-02-2010, 20:34
alphacygni non può statuire ad libitum che il presupposto della mia ragione fosse sbagliato. Il "disappunto" di I non è affatto collegato alla cognizione di un presupposto ritenuto, sotto erronea presunzione, errato, bensì semplicemente alla sua minor disposizione di facoltà intellettive. Nel caso di specie, nessuno ha contestato il rapporto diretto tra l'emittente e l'allocutore della comunicazione de quo. In tal senso, rileva altresì il fatto che l'avanzare una futile scusa, cagionante il risentimento emotivo, non preclude affatto alcun flusso comunicativo diretto. Anzi, l'offensus può ritenersi tale proprio in virtù dell'evento lesivo costituito dal contenuto della comunicazione (la futile scusa, sic et simpliciter).
E' la risposta più ipocrita, ad una domanda onesta, che abbia mai visto;)
Secondo me se non insulto nessuno, nessuno dovrebbe sentirsi offeso.
Se uno inventa una scusa, avrà i suoi motivi, di certo non mi offendo, a limite mi chiedo perchè ha reagito così.
Ma sono io che sono fatto così.
Si potrebbe dire che avete ragione tutti e due.
Bisogna vedere l'esatto significato che ogniuno intende per offesa e insulto.
Una discussione non dovrebbe evidenziare chi ha torto, ma evidenziare il perchè qualcuno sostiene qualcosa.
Anche perchè torto o ragione non vogliono dire nulla.
Una discussione è uno scambio di idee in x argomenti (dove x è il numero delle persone che discutono) più analoghi possibili.
Secondo me è impossibile parlare di 1 solo argomento tra più persone. Ogniuno ha le sue idee.
Quindi in definitiva, non sapremo mai le ragioni di "I". Cosa ne sappiamo se ha torto?
atinvidia284
09-02-2010, 21:41
{|e;30787690']E se magari I dopo il "ma" avesse voluto aggiungere che - pensandoci bene - se una persona a cui tiene rifiuta l'invito a una sua festa con una futile scusa, non si sarebbe proprio "offeso", ma ci sarebbe solo "rimasto male", che sono due cose diverse? :ciapet:
L'offesa esprieme un risentimento morale che deriva anche dal "rimanerci male",qualora l'amico avesse accampato una scusa del genere sarebbe nel torto. :O
Inoltre colui che ha aperto questo thread,chiedendo aiuto ,discutendone e domandando seriamente ad altri se egli sia "normale",sta implicitamente applicando un concetto contrario all'esempio da lui riportato,dimostrando,in codesto caso,lo stretto legame tra offesa ed insulto: sta difatti,offendendo gli utenti del forum,suscitando quindi in noi un risentimento morle,dato che non possiamo beneficiare degli stessi effetti della sostanza che ha assunto,insultandoci allo stesso tempo,perchè,ritenendoci dotati di una scarsa intelligenza,pensava di nascodere che fosse in balìa di un'anomala attività neurologica derivante dello smodato uso della sostanza suddetta.:nonsifa:
L'offesa esprieme un risentimento morale che deriva anche dal "rimanerci male",qualora l'amico avesse accampato una scusa del genere sarebbe nel torto. :O
Inoltre colui che ha aperto questo thread,chiedendo aiuto ,discutendone e domandando seriamente ad altri se egli sia "normale",sta implicitamente applicando un concetto contrario all'esempio da lui riportato,dimostrando,in codesto caso,lo stretto legame tra offesa ed insulto: sta difatti,offendendo gli utenti del forum,suscitando quindi in noi un risentimento morle,dato che non possiamo beneficiare degli stessi effetti della sostanza che ha assunto,insultandoci allo stesso tempo,perchè,ritenendoci dotati di una scarsa intelligenza,pensava di nascodere che fosse in balìa di un'anomala attività neurologica derivante dello smodato uso della sostanza suddetta.:nonsifa:
E' una supercazzola al quadrato? :D
secondo me dipende anche dal contesto sociale, ci sono culture in cui un determinato comportamento o un mancato comportamento costituiscono offesa, ma in quel caso non si apre bocca e non si pronuncia insulto (immagino un mancato inchino di fronte ad un re/regina, costituisce offesa alla persona, ma non c'è insulto)
alphacygni
10-02-2010, 12:38
alphacygni non può statuire ad libitum che il presupposto della mia ragione fosse sbagliato. Il "disappunto" di I non è affatto collegato alla cognizione di un presupposto ritenuto, sotto erronea presunzione, errato, bensì semplicemente alla sua minor disposizione di facoltà intellettive. Nel caso di specie, nessuno ha contestato il rapporto diretto tra l'emittente e l'allocutore della comunicazione de quo. In tal senso, rileva altresì il fatto che l'avanzare una futile scusa, cagionante il risentimento emotivo, non preclude affatto alcun flusso comunicativo diretto. Anzi, l'offensus può ritenersi tale proprio in virtù dell'evento lesivo costituito dal contenuto della comunicazione (la futile scusa, sic et simpliciter).
secondo me e' piu' che altro una quarta declinazione bitumata, scomodando anche una perifrastica passiva. Ma se invece andiamo a considerare il cum e il congiuntivo, potrebbe cambiare sostanzialmente il costrutto, e se la desinenza poi viene troncata, come ablativo assoluto ad esempio, diventa molto piu' chiaro il concetto se.
SilverLian
10-02-2010, 12:57
secondo me e' piu' che altro una quarta declinazione bitumata, scomodando anche una perifrastica passiva. Ma se invece andiamo a considerare il cum e il congiuntivo, potrebbe cambiare sostanzialmente il costrutto, e se la desinenza poi viene troncata, come ablativo assoluto ad esempio, diventa molto piu' chiaro il concetto se.
c' hai raggione tu
http://cdn2.knowyourmeme.com/i/3375/original/cool-story-bro.jpg
SquallSed
10-02-2010, 13:05
secondo me e' piu' che altro una quarta declinazione bitumata, scomodando anche una perifrastica passiva. Ma se invece andiamo a considerare il cum e il congiuntivo, potrebbe cambiare sostanzialmente il costrutto, e se la desinenza poi viene troncata, come ablativo assoluto ad esempio, diventa molto piu' chiaro il concetto se.
hai dimenticato lo scappellamento a destra!
alphacygni
10-02-2010, 13:20
hai dimenticato lo scappellamento a destra!
ma quello e' implicito nello scardello di congiuntivo imperfetto.
SquallSed
10-02-2010, 13:22
ma quello e' implicito nello scardello di congiuntivo imperfetto.
:asd:
Cerco di farla breve:
oggi ero a parlare con un interlocutore (d'ora in avanti I) con il quale da tempo è in essere una "sfida dell'intelligenza" (come del resto fra me e il resto del mondo...). Cmq: tutto parte dalla frase, sentita in tv, "ti ho offeso ma non ti ho insultato". L'I sosteneva che tale frase fosse una stronzata, in quanto non è possibile offendere senza insultare. Io ovviamente il contrario. Ho cercato di ottenere ragione con degli esempi e ho detto: "Poniamo che tu dai una festa che per te è importante. Una persona a cui tieni rifiuta l'invito con una futile scusa. Ti sentiresti offeso?". L'I: "Certo". Io: "Ma possiamo dire che quella persona ti ha insultato?". L'I: "In questo caso no, ma...". Io lo interrompo bruscamente con un "ma cosa!?!".
Il mio "sovrastare" l'I era dovuto al fatto che per me avevo già dimostrato la mia ragione, e cioè che se anche ci fosse stato un solo caso in cui si può offendere senza insultare, ebbene, quel caso era stato dimostrato. Quindi non era possibile che lui replicasse con un "In questo caso no, ma..." come a voler mettere da parte quel caso per dimostrare che di solito però è come dice lui. Ma, buon Dio, la cosa a me pareva tanto logica... se il motivo del contendere è trovare anche un solo caso in cui è possibile offendere senza insultare e io te lo trovo, a mio modestissimo avviso, la discussione DEVE finire, perché quello di cui si dibatte è stato già accertato. Alla fine la cosa è degenerata.
Ora, aiutatemi, per favore [e in modo serio, se potete] a capire se sono io che non sono normale o se voi avreste fatto come me.
Grazie.
Paradossalmente ci troviamo in una situazione in cui quello anormale sei tu (noi). :D
setterernga
10-02-2010, 18:41
Vedo che ci sono un bel po' di persone a cui tira il culo in questo thread, incapaci come sono di argomentare le proprie ragioni. In ogni caso, il solo fatto che abbia inserito nella domanda un dubbio sulla mia normalità è indice che ci sono delle percezioni in merito. Ma se questo (essere anormali) significa essere incompresi perché il 99% dei propri interlocutori è impossibilitato a fare diversamente, be' può darsi che sia meglio essere anormali. Anche se poi torna sempre in mente il famoso detto "beato a chi non capisce un cazzo"...
Vedo che ci sono un bel po' di persone a cui tira il culo in questo thread, incapaci come sono di argomentare le proprie ragioni. In ogni caso, il solo fatto che abbia inserito nella domanda un dubbio sulla mia normalità è indice che ci sono delle percezioni in merito. Ma se questo (essere anormali) significa essere incompresi perché il 99% dei propri interlocutori è impossibilitato a fare diversamente, be' può darsi che sia meglio essere anormali. Anche se poi torna sempre in mente il famoso detto "beato a chi non capisce un cazzo"...
Ma perchè, esiste anche una normalità universalmente accettata in questo mondo?
No davvero. :read:
setterernga
10-02-2010, 19:04
Ma perchè, esiste anche una normalità universalmente accettata in questo mondo?
No davvero. :read:
Non che vi siano prescrizioni in merito, o cmq non analitiche, ma è un dato di fatto che nella socialità alcune persone vengano additate come "strane", quando non "anormali". Non ne convieni?
Non che vi siano prescrizioni in merito, o cmq non analitiche, ma è un dato di fatto che nella socialità alcune persone vengano additate come "strane", quando non "anormali". Non ne convieni?
Il tuo caso non è anormalità, è questione di principio e punto. Dovresti essertene reso conto ormai. Tanto ci saranno sempre persone orgogliose che pretenderanno di avere ragione. E' un po' come in un progetto di lavoro. Mi trovo a discutere perchè secondo il collega c'è da applicare un protocollo invece che un altro. ;)
Sarai intelligente quanto vuoi, ma il buonsenso non va di pari passo (non è una critica), perciò io al tuo posto l'avrei liquidato col ragionamento e punto.
Bisogna avere anche l'intelligenza per capire quando è il caso di infiammarsi e quando no. Ti trovi?
MauritiusX
10-02-2010, 19:50
Intelligenza significa trovare una soluzione ottimale al problema. Siccome la vita non è l'esame di Analisi matematica, e insistendo sulle tue posizioni anziche' semplificare ti sei complicato la vita, sta a te come definirti.
Intelligenza significa trovare una soluzione ottimale al problema. Siccome la vita non è l'esame di Analisi matematica, e insistendo sulle tue posizioni anziche' semplificare ti sei complicato la vita, sta a te come definirti.
Dipende. Spessissimo il buonsenso è estraneo all'intelligenza dell'individuo. Parlo per esperienza...:read:
Cerco di farla breve:
oggi ero a parlare con un interlocutore (d'ora in avanti I) con il quale da tempo è in essere una "sfida dell'intelligenza" (come del resto fra me e il resto del mondo...). Cmq: tutto parte dalla frase, sentita in tv, "ti ho offeso ma non ti ho insultato". L'I sosteneva che tale frase fosse una stronzata, in quanto non è possibile offendere senza insultare. Io ovviamente il contrario. Ho cercato di ottenere ragione con degli esempi e ho detto: "Poniamo che tu dai una festa che per te è importante. Una persona a cui tieni rifiuta l'invito con una futile scusa. Ti sentiresti offeso?". L'I: "Certo". Io: "Ma possiamo dire che quella persona ti ha insultato?". L'I: "In questo caso no, ma...". Io lo interrompo bruscamente con un "ma cosa!?!".
Il mio "sovrastare" l'I era dovuto al fatto che per me avevo già dimostrato la mia ragione, e cioè che se anche ci fosse stato un solo caso in cui si può offendere senza insultare, ebbene, quel caso era stato dimostrato. Quindi non era possibile che lui replicasse con un "In questo caso no, ma..." come a voler mettere da parte quel caso per dimostrare che di solito però è come dice lui. Ma, buon Dio, la cosa a me pareva tanto logica... se il motivo del contendere è trovare anche un solo caso in cui è possibile offendere senza insultare e io te lo trovo, a mio modestissimo avviso, la discussione DEVE finire, perché quello di cui si dibatte è stato già accertato. Alla fine la cosa è degenerata.
Ora, aiutatemi, per favore [e in modo serio, se potete] a capire se sono io che non sono normale o se voi avreste fatto come me.
Grazie.
http://www.pctunerup.com/up//results/_201002/20100210205739_1925E8.gif
http://wwkmklmklmlw.pctunerup.com/up//results/_201002/20100210205739_1925E8.gif
Ammazza che schifo di gif :asd:
wingman87
10-02-2010, 21:18
Secondo me avete sbagliato entrambi ad ascoltare quello che diceva la tv :asd:
Comunque anch'io penso che quella frase sia una stronzata: chi l'ha detta ha ammesso di aver offeso qualcuno, a quale pro dovrebbe dire che "però non l'ha insultato", è forse una scusante? Una volta che hai offeso hai offeso, che rilevanza ha il fatto che abbia insultato o meno? Mah.
zerothehero
10-02-2010, 21:51
Odio chi prevarica alzando il tono della voce e cercando di zittire l'interlocutore.
Cmq discussione senza senso...una persona si può offendere anche se la controparte non aha intenzione di farlo..è tutto molto soggettivo, dipende da chi hai davanti.
zerothehero
10-02-2010, 22:09
Vedo che ci sono un bel po' di persone a cui tira il culo in questo thread, incapaci come sono di argomentare le proprie ragioni. In ogni caso, il solo fatto che abbia inserito nella domanda un dubbio sulla mia normalità è indice che ci sono delle percezioni in merito. Ma se questo (essere anormali) significa essere incompresi perché il 99% dei propri interlocutori è impossibilitato a fare diversamente, be' può darsi che sia meglio essere anormali. Anche se poi torna sempre in mente il famoso detto "beato a chi non capisce un cazzo"...
Se ritieni di avere ragione, cosa te ne frega di riceve conferme dall'interlocutore?
Il tuo atteggiamento mi sembra piuttosto sterile, oltre che inutile.
Tra l'altro se hai di fronte una persona che ritieni intellettualmente inferiore che senso ha cercare di metterti sul piedistallo?
Ti farai solo odiare, così. :O
alphacygni
11-02-2010, 07:53
Vedo che ci sono un bel po' di persone a cui tira il culo in questo thread, incapaci come sono di argomentare le proprie ragioni. In ogni caso, il solo fatto che abbia inserito nella domanda un dubbio sulla mia normalità è indice che ci sono delle percezioni in merito. Ma se questo (essere anormali) significa essere incompresi perché il 99% dei propri interlocutori è impossibilitato a fare diversamente, be' può darsi che sia meglio essere anormali. Anche se poi torna sempre in mente il famoso detto "beato a chi non capisce un cazzo"...
ma forse alle persone non gliene importa una cippa di spremersi a intavolare periodi ciceroniani, latino compreso per rimanere in tema, sapendo gia' che poitroveranno la loro collocazione nel "rumore di fondo". In genere se uno apre un thread di discussione, e' perche' vuole discutere, non sentirsi dire solo che ha ragione; sostanzialmente davanti ad una qualsivoglia osservazione, anche qui, mi pare che il "voi non capite/siete un cazzo" sia il leitmotiv delle tue risposte... se sei intelligente come dici, probabilmente gia' qualche conclusione, rileggendo il thread, dovresti averla tratta.
cyberlou
11-02-2010, 12:35
Cerco di farla breve:
oggi ero a parlare con un interlocutore (d'ora in avanti I) con il quale da tempo è in essere una "sfida dell'intelligenza" (come del resto fra me e il resto del mondo...). Cmq: tutto parte dalla frase, sentita in tv, " ... CUT .
Rileggendo bene la storia mi viene da pensare: ma valeva la pena di infiammarsi partendo da una ca..ata sentita in televisione? :rolleyes:
Secondo me avete sbagliato entrambi ad ascoltare quello che diceva la tv :asd:
Appunto :D
atinvidia284
11-02-2010, 12:50
Vedo che ci sono un bel po' di persone a cui tira il culo in questo thread, incapaci come sono di argomentare le proprie ragioni. In ogni caso, il solo fatto che abbia inserito nella domanda un dubbio sulla mia normalità è indice che ci sono delle percezioni in merito. Ma se questo (essere anormali) significa essere incompresi perché il 99% dei propri interlocutori è impossibilitato a fare diversamente, be' può darsi che sia meglio essere anormali. Anche se poi torna sempre in mente il famoso detto "beato a chi non capisce un cazzo"...
Sembra ravvisabile una mania di grandezza,megalomania,che è,in psichiatria,sintomo di disordine mentale,delirio. Ma allo stesso tempo,pensando di essere in "sfida" continua con il mondo e dovendo avere conferme che appaghino il tuo ego,si denota un'insicurezza di fondo. Sinceramente il tuo profilo psicologico è complesso :what: ...in ogni caso una controllatina me la farei dare,sempre che non sia in "sfida" anche con i dottori :D
setterernga
11-02-2010, 18:50
Il tuo caso non è anormalità, è questione di principio e punto. Dovresti essertene reso conto ormai. Tanto ci saranno sempre persone orgogliose che pretenderanno di avere ragione. E' un po' come in un progetto di lavoro. Mi trovo a discutere perchè secondo il collega c'è da applicare un protocollo invece che un altro. ;)
Sarai intelligente quanto vuoi, ma il buonsenso non va di pari passo (non è una critica), perciò io al tuo posto l'avrei liquidato col ragionamento e punto.
Bisogna avere anche l'intelligenza per capire quando è il caso di infiammarsi e quando no. Ti trovi?
Sicuramente io non ce l'ho. Anzi, di norma mi infiammo quando non sarebbe il caso e non lo faccio quando andrebbe fatto.
Intelligenza significa trovare una soluzione ottimale al problema. Siccome la vita non è l'esame di Analisi matematica, e insistendo sulle tue posizioni anziche' semplificare ti sei complicato la vita, sta a te come definirti.
Come sopra.
Se ritieni di avere ragione, cosa te ne frega di riceve conferme dall'interlocutore?
Il tuo atteggiamento mi sembra piuttosto sterile, oltre che inutile.
Tra l'altro se hai di fronte una persona che ritieni intellettualmente inferiore che senso ha cercare di metterti sul piedistallo?
Ti farai solo odiare, così. :O
E' esattamente quello che sta accadendo in questo 3d, a quanto pare.
ma forse alle persone non gliene importa una cippa di spremersi a intavolare periodi ciceroniani, latino compreso per rimanere in tema, sapendo gia' che poitroveranno la loro collocazione nel "rumore di fondo". In genere se uno apre un thread di discussione, e' perche' vuole discutere, non sentirsi dire solo che ha ragione; sostanzialmente davanti ad una qualsivoglia osservazione, anche qui, mi pare che il "voi non capite/siete un cazzo" sia il leitmotiv delle tue risposte... se sei intelligente come dici, probabilmente gia' qualche conclusione, rileggendo il thread, dovresti averla tratta.
Ascolta, la polemica non l'ho iniziata io. Io volevo avere solo un confronto con i forumisti. Avevo chiesto solo un po' di serietà. Se poi qualcuno ha pisciato fuori dal vaso, io ho solo risposto. E se l'ho fatto con un registro linguistico di quel tenore, è stato solo per 1) dimostrare perché ritenevo di aver ragione oggettivamente e 2) facendolo in un modo che avrebbe escluso dalla replica, per impossibilità, buona parte dei piantagrane che ronzavano sul 3d.
Non credo di essere uno incapace di riconoscere i propri limiti, anzi... il contrario. Sono fin troppo severo, con me stesso come con gli altri.
SquallSed
11-02-2010, 19:12
Ascolta, la polemica non l'ho iniziata io. Io volevo avere solo un confronto con i forumisti. Avevo chiesto solo un po' di serietà. Se poi qualcuno ha pisciato fuori dal vaso, io ho solo risposto. E se l'ho fatto con un registro linguistico di quel tenore, è stato solo per 1) dimostrare perché ritenevo di aver ragione oggettivamente e 2) facendolo in un modo che avrebbe escluso dalla replica, per impossibilità, buona parte dei piantagrane che ronzavano sul 3d.
Non credo di essere uno incapace di riconoscere i propri limiti, anzi... il contrario. Sono fin troppo severo, con me stesso come con gli altri.
failed! :sofico:
Sicuramente io non ce l'ho. Anzi, di norma mi infiammo quando non sarebbe il caso e non lo faccio quando andrebbe fatto.
Guarda, l'intelligenza ce l'hai e anche la cultura.
Dovresti (IMHO eh) lavorare un po' più sul...
"buonsenso
[buon-sèn-so]
o buon senso, bonsenso
s.m. (solo sing.)
Capacità naturale dell'individuo di valutare e distinguere il logico dall'illogico, l'opportuno dall'inopportuno, e di comportarsi in modo giusto, saggio ed equilibrato, in funzione dei risultati pratici da conseguire: avere b.; essere totalmente privo di b."
Notare i termini "saggio" ed "equilibrato". ;)
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