c.m.g
02-02-2010, 11:33
lunedì 1 febbraio 2010
Electonic Frontier Foundation lancia l'allarme. L'attuale proposta di legge prevederebbe una scappatoia a disposizione dei provider, autorizzati a bloccare il trasferimento di contenuti illeciti
Roma - Uno scenario paradossale sembra attendere al varco sia le autorità che tutti i netizen degli Stati Uniti. Qualora i nuovi principi sulla neutralità della Rete - dettati dalla Federal Communications Commission (FCC) - venissero adottati nella loro forma attuale, si fornirebbe agli operatori di Internet la concreta possibilità di bloccare servizi come quelli legati al file sharing.
Il che garantirebbe a provider come Comcast la facoltà di intervenire con tanto di forbici su protagonisti della condivisione come BitTorrent. Ad annunciarlo (http://www.eff.org/deeplinks/2010/01/net-neutrality-plan-would-permit-blocking-bittorrent), un apprensivo articolo pubblicato sul sito di Electronic Frontier Foundation (EFF), che ha subito sottolineato come ci sia un rapporto diretto tra le regole di FCC sulla neutrality e l'esclusione coatta dalla rete dei torrentisti.
E questo, per EFF, sarebbe più che paradossale, dato l'impegno del CEO di FCC Julius Genachowski nel preservare una Rete aperta e non discriminata. Impegno che sembra naufragare all'interno di alcune previsioni dell'attuale proposta legislativa (http://punto-informatico.it/2734195/PI/News/fcc-neutralita-luce-sia-fatta.aspx) della commissione statunitense, contenente i sei principi a tutela della net neutrality.
A catturare l'attenzione di EFF, un pugno di paragrafi in cui FCC ha sottolineato come i provider non siano obbligati a lasciare che il trasferimento di contenuti non autorizzati avvenga in maniera libera. In altre parole, potrebbero decidere di comportarsi in maniera tutt'altro che neutrale e non discriminatoria.
"Inoltre, non abbiamo intenzione di proteggere le attività illecite della Rete con questa regolamentazione". Così si può leggere (http://arstechnica.com/tech-policy/news/2010/01/eff-bittorrent-blocking-legalized-by-net-neutrality-rules.ars?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss) nel documento ufficiale attualmente proposto dalla commissione guidata da Genachowski. Per Fred Von Lohmann, avvocato di EFF esperto in diritto d'autore, si tratterebbe (http://www.eff.org/deeplinks/2010/01/mpaa-and-riaa-seek-net-neutrality-copyright-loopho) di una vera e propria scappatoia a disposizione degli ISP.
A suo parere, finché un provider sbandiererà lo slogan dell'anti-pirateria, verrà di fatto esentato dal rispetto dei principi di FCC, finendo per bloccare anche servizi perfettamente legali. La scappatoia prevista dal documento ufficiale andrebbe inserita in un concetto più vasto: la gestione ragionevole dei network. In pratica, FCC tutelerebbe sì la neutralità, ma solo relativamente a contenuti del tutto legali.
Mauro Vecchio
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2799673/PI/News/fcc-neutralita-dietro-quinte.aspx)
Electonic Frontier Foundation lancia l'allarme. L'attuale proposta di legge prevederebbe una scappatoia a disposizione dei provider, autorizzati a bloccare il trasferimento di contenuti illeciti
Roma - Uno scenario paradossale sembra attendere al varco sia le autorità che tutti i netizen degli Stati Uniti. Qualora i nuovi principi sulla neutralità della Rete - dettati dalla Federal Communications Commission (FCC) - venissero adottati nella loro forma attuale, si fornirebbe agli operatori di Internet la concreta possibilità di bloccare servizi come quelli legati al file sharing.
Il che garantirebbe a provider come Comcast la facoltà di intervenire con tanto di forbici su protagonisti della condivisione come BitTorrent. Ad annunciarlo (http://www.eff.org/deeplinks/2010/01/net-neutrality-plan-would-permit-blocking-bittorrent), un apprensivo articolo pubblicato sul sito di Electronic Frontier Foundation (EFF), che ha subito sottolineato come ci sia un rapporto diretto tra le regole di FCC sulla neutrality e l'esclusione coatta dalla rete dei torrentisti.
E questo, per EFF, sarebbe più che paradossale, dato l'impegno del CEO di FCC Julius Genachowski nel preservare una Rete aperta e non discriminata. Impegno che sembra naufragare all'interno di alcune previsioni dell'attuale proposta legislativa (http://punto-informatico.it/2734195/PI/News/fcc-neutralita-luce-sia-fatta.aspx) della commissione statunitense, contenente i sei principi a tutela della net neutrality.
A catturare l'attenzione di EFF, un pugno di paragrafi in cui FCC ha sottolineato come i provider non siano obbligati a lasciare che il trasferimento di contenuti non autorizzati avvenga in maniera libera. In altre parole, potrebbero decidere di comportarsi in maniera tutt'altro che neutrale e non discriminatoria.
"Inoltre, non abbiamo intenzione di proteggere le attività illecite della Rete con questa regolamentazione". Così si può leggere (http://arstechnica.com/tech-policy/news/2010/01/eff-bittorrent-blocking-legalized-by-net-neutrality-rules.ars?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss) nel documento ufficiale attualmente proposto dalla commissione guidata da Genachowski. Per Fred Von Lohmann, avvocato di EFF esperto in diritto d'autore, si tratterebbe (http://www.eff.org/deeplinks/2010/01/mpaa-and-riaa-seek-net-neutrality-copyright-loopho) di una vera e propria scappatoia a disposizione degli ISP.
A suo parere, finché un provider sbandiererà lo slogan dell'anti-pirateria, verrà di fatto esentato dal rispetto dei principi di FCC, finendo per bloccare anche servizi perfettamente legali. La scappatoia prevista dal documento ufficiale andrebbe inserita in un concetto più vasto: la gestione ragionevole dei network. In pratica, FCC tutelerebbe sì la neutralità, ma solo relativamente a contenuti del tutto legali.
Mauro Vecchio
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2799673/PI/News/fcc-neutralita-dietro-quinte.aspx)