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View Full Version : Inaugurazione dell'anno giudiziario turbolenta


Ja]{|e
30-01-2010, 10:27
Inaugurazione dell'anno giudiziario, protesta dell'Anm a Palermo
30 gennaio 2010

Palermo. "La nostra non è una protesta a difesa della categoria ma la testimonianza di una fortissima preoccupazione che riguarda gli attacchi a principi costituzionali e al diritto dei cittadini di avere la giustizia uguale per tutti e processi effettivamente rapidi al di là della politica degli annunci".
Lo ha detto il presidente dell'Anm di Palermo, Nino Di Matteo, prima dell'inizio della cerimonia di inaugurazione dell' anno giudiziario, spiegando le iniziative
di protesta organizzate dall'Anm nazionale. Di Matteo, gli altri componenti della giunta e un'altra ventina di magistrati, con la costituzione in mano, davanti all'ingresso della Corte di appello attendono l'inizio della cerimonia per uscire dall'aula, per protesta, quando parlerà il rappresentante del governo. "Il processo breve - ha aggiunto - comporterà soltanto la morte di processi anche importanti, mentre in realtà non si fa nulla per accelerare con riforme concrete i tempi della giustizia".

"Sono e rimango iscritto all'Anm e sono accanto ai colleghi. Idealmente, quando parlerà il rappresentante del governo, mi alzerò e uscirò dall'aula insieme a loro, ma ci sono dei doveri di rappresentanza che mi impediranno gesti concreti e non mi consentiranno di seguire le naturali inclinazioni". Lo ha detto il procuratore di Palermo Francesco Messineo prima dell'inizio dell'inaugurazione dell'anno giudiziario.

Tratto da: siciliainformazioni.com (http://www.siciliainformazioni.com/)

Milano, 70 magistrati lasciano l’aula per protesta
30 gennaio 2010

Milano. I magistrati milanesi che stanno assistendo alla cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario nel capoluogo lombardo, una settantina circa, hanno lasciato per protesta l’aula prima dell’intervento della rappresentante del ministero della Giustizia, Elisabetta Alberti Casellati

I magistrati milanesi che stanno assistendo alla cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario nel capoluogo lombardo, una settantina circa, hanno lasciato per protesta l’aula prima dell’intervento della rappresentante del ministero della Giustizia, Elisabetta Alberti Casellati.
La rivolta dell’Associazione nazionale magistrati nasce come rivolta contro «il sistema al collasso» e per dire basta ad «insulti e aggressioni», a cominciare da quelli del presidente del Consiglio, come è scritto nel documento della Magistratura associata.

Tratto da: blizquotidiano.it (http://www.blitzquotidiano.it/)

Giustizia in crisi
30 gennaio 2010

Roma. "La giustizia civile" nel distretto giudiziario di Roma e Lazio "continua a restare la piu' malconcia. Mortificata da un enorme mole di arretrato, si trova da anni in uno stato di grave e profonda crisi che sta sfociando in una vera e propria paralisi della relativa attivita', che nuoce agli interessi dei cittadini".

Non usa mezzi termini, Giorgio Santacroce, presidente della corte d'appello di Roma, quando nella sua relazione sullo stato della giustizia nel distretto di Roma e Lazio, afferma che "il contenzioso civile si estende in modo quasi tumorale perche' c'e' un incremento della domanda di giustizia, che e' spesso frutto di uno spiritio litigioso schizofrenico e incontrollato, strumentale e dilatorio".

Dal presidente facente funzione della corte di appello di Milano, Ruggero Pesce, arriva un si' al processo breve, ma solo a determinate condizioni. "Vero e' che si parla - e' scritto nel suo discorso inaugurale - di introdurre il cosiddetto processo breve che limiterebbe la possibile durata dei procedimenti entro stretti limiti temporali: ottimo intendimento ma se lo si attuasse senza la preventiva realizzazione dei presupposti strutturali, normativi e finanziari, si offrirebbe solo il fianco a dure polemiche, come si e' visto: sarebbe come chiedere a un malato di guarire, semplicemente imponendoglielo per regolamento".

La crisi della giustizia per il il primo presidente della Corte d'Appello di Messina, Nicolo' Fazio, e' dovuta alla lentezza dei tempi di decisione dei giudizi, civili e penali e la causa e' "una legislazione sostanziale invasiva, che produce, per un verso, un contenzioso civile a volte corrivo e fittizio e, per l'altro, espande l'area di rilevanza penale sino a ricomprendervi fatti di modesto allarme sociale.
Vi fa riscontro un apparato processuale vetusto e pletorico, che sacrifica il valore della giustizia sull'altare di un esasperato garantismo. La combinazione di questi fattori ha prodotto un arretrato impressionante, la palla al piede di qualsiasi riforma di merito e di rito". Per il presidente Fazio "guai infatti a ritenere che la crisi sia solo ordinamentale, che la magistratura sia una casta, un corpo pigro e nel contempo privilegiato, che basti percio' 'riposizionare' il giudice, vigilare sul suo operato e sulla progressione di carriera e soprattutto elevarne il rendimento". Dall'analisi dei dati statistici emerge come l'attuale dotazione degli organici "non e' sufficiente manco a smaltire la sopravvenienza degli affari, tanto civili che penali. Percio', se si vuole
azzerare l'arretrato, non vi e' altra alternativa: o si aumenta il numero dei giudici o si percorre la strada del riformismo straordinario, sostanziale e processuale".

Il presidente della Corte d'Appello di Messina boccia la riforma del "processo breve" che il Governo Berlusconi si accinge a varare. "La verita' -spiega - e' che i tempi del giudizio non possono essere dettati legislativamente; e' la capacita' del sistema-giustizia a dettarli, un sistema allo stato arrugginito, inefficiente, non dotato di uomini e mezzi sufficienti. Cosicche' il cosiddetto processo breve finira' per rovesciare sui giudici, sotto forma disciplinare e contabile, le responsabilita' del sistema, esigendo che essi producano al di sopra delle loro capacita' umane".

Tratto da: rainews24.it (http://www.rainews24.it/)

http://paz83.files.wordpress.com/2009/05/toghe-rosse-appese.jpg

Steinoff
30-01-2010, 10:29
ed oltre a Palermo ed a Milano, in molte altre citta' ci sono state manifestazioni di aperto dissenso verso alfano.

Ja]{|e
30-01-2010, 10:31
ed oltre a Palermo ed a Milano, in molte altre citta' ci sono state manifestazioni di aperto dissenso verso alfano.

Ho messo solo le prime due che mi venivano :D Però ci siamo capiti, no?

Steinoff
30-01-2010, 10:32
{|e;30671063']Ho messo solo le prime due che mi venivano :D Però ci siamo capiti, no?

absolutely yesss ;)

girodiwino
30-01-2010, 10:34
ci sono delle dirette? sarebbe interessante vedere l'apertura a milano

Ja]{|e
30-01-2010, 11:09
ci sono delle dirette? sarebbe interessante vedere l'apertura a milano

La protesta delle toghe
apre l'anno giudiziario
L'inaugurazione sta diventando la cerimonia del dissenso. Dopo gli allarmi giunti ieri dall'apertura dell'anno giudiziario in Cassazione, questa mattina nelle 26 Corti di Appello protagonista sarà la protesta annunciata dell'associazione nazionale magistrati per manifestare il "disagio" di fronte a iniziative giudiziarie di governo e maggioranza "distruttive" della giustizia, mentre "mancano interventi per assicurare che il sistema funzioni con efficienza"
11:47 Torino, Madalena: "No a una superpolizia"

Il procuratore generale di Torino, Marcello Maddalena boccia, in occasione dell'inaugurazione e dell'anno giudiziario a Torino, l'ipotesi della separazione delle carriere tra magistratura inquirente e magistratura giudicante sottolineando l'inevitabile ''scivolamento dei pm sotto il controllo del potere politico'' e la nascita di una sorta di ''superpolizia''.
11:41 Processo breve, Mancino: "Parlamento sovrano ma ascolti"

Parlando del processo breve il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, ha detto: "Sono rispettoso del parlamento, che è sovrano. Guai a ritenere il parlamento riottoso rispetto ad un'opinione che si esprime. Siamo in un sistema democratico ed è giusto ascoltare, poi nella sovranità decidano i vari livelli istituzionali e in ultimo il parlamento. Se vogliamo la ragionevolezza e la giustezza si può dire che necessariamente un processo deve andare a tre gradi di giudizio ma guai se si ferma perché è finito il tempo". Affrontando il tema dei tempi della durata dei processi, Mancino ha sottolineato come "se al passare del termine entro il quale un processo si deve esaurire il risultato è quello dell'estinzione dello stesso e la caduta dei diritti, non credo che abbiamo imboccato la strada giusta".
11:38 Schifani: "Mi sforzo perché ci sia dialogo tra le parti"

"Mi sforzo quotidianamente per fare in modo che ci sia dialogo fra le parti che possa portare a un lavoro proficuo". Lo ha sottolineato il presidente del Senato, Renato Schifani, all'inaugurazione di Reggio Calabria. "Ho sempre detto - ha proseguito - che bisogna ascoltare tutte le parti specialmente in tema di riforme della giustizia, però poi l'ultima parola spetta al parlamento per varare le leggi".
11:26 Salerno, le toghe abbandonano l'aula

Anche a Salerno i magistrati hanno attuato la protesta nel momento in cui, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2010, ha preso la parola il rappresentante del governo, l'avvocato Nino Marotta. I magistrati hanno abbandonato l'aula mostrando la Costituzione italiana.
11:25 Venezia, i magistrati aderiscono alla protesta e lasciano l'aula

Una ventina di magistrati dell'Anm, indossando la toga e con una copia della Costituzione in mano, hanno lasciato la sala a Venezia prima che iniziasse l'intervento del rappresentante di governo. I magistrati, una volta finito l'intervento del rappresentante di governo sono rientrati in sala per seguire la relazione del procuratore generale Pietro Calogero.
11:22 Roma, aumentano gli omicidi e le morti bianche

Tra i delitti di maggiore allarme ci sono quelli di omicidio e di tentato omicidio, di rapina e di estorsione. Ma cresce anche il numero delle morti bianche dovute alla violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro (solo a Roma c'è stato un incremento da 25 a 42 casi). Sono dati indicati nella relazione sull'amministrazione della giustizia con la quale il presidente della Corte di appello Giorgio Santacroce ha inaugurato l'anno giudiziario nella capitale. Allarmante, per il magistrato, è soprattutto l'aumento degli incidenti stradali mortali che derivano spesso dall'assunzione di sostanze stupefacenti e dall'abuso di bevande alcoliche. In aumento anche i casi di stalking e i reati in materia di alimenti per la presenza di numerosi ristoranti etnici.
11:18 Venezia, Romei Pasetti: "Bisogna rivedere gli organici"

Per il presidente della Corte d'appello di Venezia Manuela Romei Pasetti è necessario "rivedere le piante organiche del distretto veneto cui mancano 27 magistrati e 62 figure amministrative". Romei Pasetti lo ha detto nel corso del suo intervento per l'inaugurazione dell'anno giudiziario a Venezia alla presenza del ministro Renato Brunetta. Per Romei Pasetti "è indifferibile agire sugli organici per le caratteristiche del territorio" vista l'alta richiesta di giustizia soprattutto legata al grande numero di imprese e quindi alla necessità di velocizzare i provvedimenti in ambito civile. Sul fronte degli organici, ha aggiunto, "nonostante assicurazioni verbali non abbiamo avuto alcuna risposta".
11:17 Catanzaro, i giudici restano e non aderiscono alla protesta

L'inaugurazione dell'anno giudiziario che si è tenuta questa mattina a Catanzaro si è svolta senza l'annunciata protesta dei magistrati che sono rimasti al loro posto quando è intervenuto il rappresentante del governo. Nel corso dell'intervento della delegata Serenella Pesarin, i magistrati sono rimasti seduti mentre la rappresentante del ministero non ha fatto alcun riferimento alle polemiche in atto.
11:11 Ancona, parla il governo e escono le toghe

Una decina di magistrati in toga nera ha abbandonato l'aula in cui si sta svolgendo la cerimonia per l'apertura dell'anno giudiziario ad Ancona, tenendo in mano una fotocopia della copertina della Costituzione, quando ha preso la parola la rappresentante del ministero della Giustizia Daniel Torniesi.
11:00 Firenze, un gruppo di magistrati abbandona l'aula

Un gruppo di magistrati aderenti all'Anm ha lasciato l'aula bunker di Santa Verdiana a Firenze, poco prima che prendesse la parola Arcibaldo Miller, rappresentante del ministero della Giustizia. Alcuni di loro avevano in mano una copia della Costituzione italiana.
10:56 Roma, i magistrati abbandonano l'aula

Circa una cinquantina di magistrati, con indosso la toga e stringendo tra le mani un foglio con su scritto 'Costituzione italiana', hanno lasciato l'Aula Europa della Corte d'appello di Roma, dove è in corso la cerimonia d'inaugurazione. I magistrati si sono alzati appena è stata data la parola a Franco Ionta, responsabile del dipartimento amministrazione penitenziaria che partecipa alla cerimonia come rappresentante del governo. Tra i magistrati che si sono allontanati c'era anche il capo del Ggp di Roma, Carlo Figliolia, il procuratore capo di Tivoli, Luigi De Fichy.
10:55 Messina, giudici non appoggiano la protesta e restano in aula

I magistrati del distretto giudiziario di Messina non hanno attuato la protesta decisa a livello naqzionale dall'Anm, rimanendo in aula durante l'intervento del rappresentante del ministro Alfano, il vice capo del Dap (il Dipartimento amministrazione penitenziaria) Santi Consolo. I rappresentanti dell'Anm hanno annunciato che terranno una conferenza stampa subito dopo la cerimonia per illustrare la loro posizione.
10:54 Campobasso, i giudici abbandonano l'aula

A Campobasso i magistrati dell'Anm hanno abbandonato la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario quando il rappresentante del Ministero della Giustizia, Luigi Di Mauro, ha preso la parola. I magistrati sono rimasti sul palchetto all'inizio della cerimonia, durante gli interventi del presidente della Corte d'Appello, Alfonso Bosco, e del rappresentante del Csm. Poi hanno lasciato l'aula.
10:53 Milano, le toghe rientrano in aula dopo l'intervento del governo

Terminato l'intervento della rappresentante del governo, il sottosegretario alla Giustizia, Elisabetta Alberti Casellati, i magistrati milanesi sono rientrati nell'aula. I togati, tra i quali il procuratore aggiunto Armando Spataro, hanno tutti in mano una copia della Costituzione.
10:45 Napoli, i magistrati abbandonano l'aula. Ma gli indipendenti restano

Anche a Napoli le toghe dell'Anm hanno lasciato il salone dei Busti di Castelcapuano appena il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo ha iniziato il suo intervento alla cerimonia per l'inaugurazione dell'anno giudiziario. I magistrati, in toga nera e costituzione in mano, sono usciti in fila e silenziosamente dopo aver ascoltato il discorso del presidente della Corte d'appello di Napoli Antonio Bonaiuto. Ad andar via con i magistrati, anche il deputato dell'Italia dei valori Tommaso Barbato. Quelli di Magistratura indipendente, però, rimangono, non avendo condiviso le modalità della protesta. Con i magistrati è uscito dall'aula anche il deputato dell'Italia dei valori Francesco Barbato.
10:44 Torino, parla il governo e i magistrati escono dall'aula

I magistrati torinesi si sono alzati e sono usciti dall'aula magna del palazzo di giustizia di Torino, dove è in corso la cerimonia per l'apertura dell'anno giudiziario, quando ha preso la parola il rappresentante del ministero della giustizia, Angelo Gargani. I giudici sono usciti con la Costituzione in mano. Il primo a lasciare l'aula è stato il procuratore capo della Repubblica di Torino, Giancarlo Caselli.
10:43 Palermo, i giudici abbandonano l'aula

Le toghe in questo momento stanno abbandonando l'aula magna della Corte d'appello, al primo piano del palazzo di Giustizia, dove è in corso la cerimonia. I magistrati erano entrati con in mano una copia della Costituzione e hanno lasciato l'aula quando ha preso la parola il rappresentante del ministero della Giustizia per esprimere il loro dissenso nei confronti dei provvedimenti del governo.
10:39 L'Aquila, il silenzio dei magistrati con la Costituzione tra le mani

Protesta silenziosa dei magistrati nel distretto abruzzese dove alcuni assistono alla cerimonia con la Costituzione tra le mani. Del gruppo fanno parte i pm della procura di Pescara Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio, tra i componenti del pool che con il procuratore capo, Nicola Trifuoggi, gestisce l'inchiesta legata alle presunte tangenti nella sanità. Nel 2008 decapitarono la Giunta regionale abruzzese, allora guidata da Ottaviano Del Turco.
10:39 Potenza, i magistrati lucani escono dall'aula

I magistrati lucani sono usciti dall'aula "Grippo" del Tribunale di Potenza, in cui si sta svolgendo l'inaugurazione dell'anno giudiziario, quando ha preso la parola il dirigente generale degli affari penali del Ministero della Giustizia, Luigi Frunzio.
10:36 Palermo, in lieve calo le intercettazioni

Tra l'1 luglio 2008 e il 30 giugno 2009 nel distretto giudiziario di Palermo sono state disposte 8.804 intercettazioni telefoniche e 1.636 intercettazioni ambientali, segnando una lieve flessione rispetto all'anno precedente quando le telefoniche erano state 8.720 e le ambientali 1.828. Nella relazione che contiene il dato si sottolinea che "il ricorso alle intercettazioni è tuttora elevato e costituisce il caposaldo dell'impianto probatorio"
10:35 Il presidente del Senato Renato Schifani a Reggio Calabria

Il presidente del Senato Renato Schifani è a Reggio Calabria dove sta partecipando all'inaugurazione dell'anno giudiziario nel palazzo di Giustizia di piazza Castello. Prima dell'inizio della cerimonia il presidente ha incontrato il presidente della Corte d'appello di Reggio Calabria Luigi Gueli e il sostituto procuratore Giuseppe Lombardo, bersaglio nei giorni scorsi di minacce di morte da parte della criminalità organizzata.
10:32 Casellati:"Quanto è accaduto addolora e preoccupa"

"Quanto è accaduto non può che addolorare e preoccupare profondamente tutti coloro, e sono tanti nella maggioranza come nell'opposizione, si sono riconosciuti nel pressante, accorato invito del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a ritrovare quello spirito di collaborazione che costituisce un determinante fattore positivo nel processo riformatore di cui il Paese ha assoluto bisogno". Così il sottosegretario alla Giustizia, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha commentato la protesta dei magistrati.
10:29 Milano, i magistrati lasciano l'aula per protesta

I magistrati milanesi che stanno assistendo alla cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario nel capoluogo lombardo, una settantina circa, hanno lasciato per protesta l'aula prima dell'intervento della rappresentante del ministero della Giustizia, Elisabetta Alberti Casellati.
10:25 Palermo, Oliveri: "Processo breve rappresenterà un colpo di spugna"

"Il cosiddetto processo breve rappresenterà un vero e proprio colpo di spugna per moltissimi procedimenti e renderà impossibile che le vittime dei reati possano avere giustizia", ha detto il presidente della Corte d'appello di Palermo Vincenzo Oliveri. La corruzione e i reati contro la pubblica amministrazione in generale, ha aggiunto Oliveri "saranno praticamente azzerati. Ci saranno danni incalcolabili per la giustizia e il processo contabile diventerà un'arma spuntata, con effetti pregiudizievoli per i diritti dei cittadini".
10:22 Caltanisetta, a Gela il primato dei minorenni mafiosi

E' soprattutto a Gela che si registra il coinvolgimento di minorenni in reati di criminalità organizzata di tipo mafioso. Si tratta generalmente di ragazzi appartenenti a famiglie saldamente inserite nel contesto mafioso o comunque appartenenti a contesti socio-ambientali degradati. E' quanto emerge dalla relazione del presidente della Corte di appello di Caltanissetta, Francesco Ingargiola, per l'apertura dell'anno giudiziario. In aumento anche i reati minorili connessi a episodi di "bullismo", soprattutto in ambiente scolastico, quelli a sfondo sessuale e le rapine aggravate dall'uso delle armi.
10:18 Roma, Santacroce: i criminali più attivi sono i romeni

"La criminalità straniera più attiva sul territorio del Lazio è quella romena". Lo afferma Giorgio Santacroce, presidente della Corte d'appello di Roma. L'alto magistrato ricorda che i romeni "gestiscono con modalità di comportamento molto aggressive lo sfruttamento della prostituzione di connazionali, spesso minorenni, essendosi sostituiti agli albanesi nel monopolio di questo traffico illecito".
10:15 L'Aquila, magistrati sfilano in toga nera per sisma

La cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario del distretto della Corte d'appello dell'Aquila, alla quale partecipa il ministro della Giustizia Angelino Alfano, si è aperta con i magistrati che hanno sfilato indossando toghe nere, in segno di lutto per il terremoto del 6 aprile 2009. E' stato lo stesso presidente della Corte, Giovanni Canzio, aprendo la relazione sull'amministrazione della giustizia, a sottolineare l'iniziativa.
10:10 Csm, Nicola Mancino: "Normalizzare il rapporto tra politica e giustizia"

Per il vicepresidente del Csm Nicola Mancino "bisogna normalizzare il rapporto tra politica e giustizia perché è sempre conflittuale". Analizzando la situazione della giustizia, Mancino ha sottolineato che "c'è il Foro scontento, c'è la magistratura che non sempre si vede attentamente radiografata. Abbiamo il problema delle procure: speriamo che la Camera porti avanti un emendamento che permetta di coprire i posti di sostituto procuratore".
10:08 Potenza, il problema sono anche le carceri sovraffollate

Nelle carceri lucane sono detenute più di 600 persone "a fronte di una capienza regolamentare di 440 di posti", determinando così "una condizione di sovraffollamento": è quanto emerge dalla relazione del presidente della Corte d'appello di Potenza, Ettore Ferrara, presentata stamani, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario.
10:05 Cassazione: "Il pg Esposito non ha polemizzato sul processo breve"

"Il procuratore generale della Cassazione non ha preso posizione in ordine alla polemica sul cosiddetto processo breve, espressione da lui neanche utilizzata", ha precisato il segretario generale della Corte suprema riferendosi alle notizie di stampa relative all'intervento di ieri del pg Vitaliano Esposito nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. Il pg, sottolinea la Cassazione, "ha sostenuto che l'azione penale deve pervenire a una decisione definitiva nel rispetto dei canoni di un giusto processo il quale, come tale, deve essere anche di ragionevole durata".
10:01 Potenza, grave la situazione della corte d'appello

Nel distretto della Corte d'appello di Potenza, lo scorso anno, si sono registrati "oggettivi segnali di cambiamento in positivo che lasciano sperare anche per il più immediato futuro": lo ha detto il presidente Ettore Ferrara che ha sottolineato "l'eccessiva durata dei procedimenti, in massima parte addebitabili all'inadeguatezza degli organici, sia dei magistrati sia del personale amministrativo". Riguardo alla giustizia civile, Ferrara ha detto che "l'area di maggiore sofferenza è rappresentata dalla Corte d'appello".
09:59 Perugia, luci e ombre nel bilancio della giustizia

"Il bilancio dell'amministrazione della giustizia nel nostro distretto - ha detto il presidente della Corte d'appello Salvatore Emanuele Medoro - presenta ombre, che rischiano di trasformarsi in tenebre, ma anche, nonostante tutto, luci che fanno sperare in meglio per il nuovo anno giudiziario. Le ombre riguardano - ha spiegato - tre settori: il primo attiene alle attuali circoscrizioni giudiziarie in cui è suddiviso il distretto e gli organici dei magistrati togati ed onorari che vi operano; il secondo ha per oggetto le piante organiche del personale amministrativo assegnato ai vari uffici giudiziari; il terzo concerne gli esercenti la professione forense e la magistratura onoraria".
09:56 Catania, delitti contro il patrimonio i più preoccupanti

Nel distretto di Catania i delitti contro il patrimonio sono quelli che preoccupano di più perché si registra un'incidenza del 57 per cento del totale dei delitti denunciati. Tra questi sono i furti, che nell'anno sono cresciuti dell'81 per cento e che nel 77 per cento dei casi restano impuniti. In calo le rapine (-21 per cento). Si mantengono sullo stesso livello dell'anno precedente le estorsioni, ma cresce il reato di associazione mafiosa con un incremento del 43 per cento. I dati sono contenuti nella relazione che il presidente della Corte d'appello di Catania, Guido Marletta, ha tenuto per l'inaugurazione dell'anno giudiziario.
09:54 Firenze, Mancino (Csm): "Il governo si sforzi per trovare più risorse"

"Il sistema accenna a migliorare, ma c'è bisogno che con le riforme si trovino i mezzi necessari per rafforzare le procure, gli uffici giudiziari e le strutture di supporto all'amministrazione della giustizia. C'è bisogno di uno sforzo straordinario che, nonostante le difficoltà finanziarie, mi auguro venga fatto dal governo". Lo ha detto il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, in corso a Firenze.
09:51 Milano, Formigoni: "Mi auguro collaborazione tra le istituzioni"

"Mi auguro che anche la giornata di oggi si svolga con la stessa responsabilità, compostezza e spirito di collaborazione tra le istituzioni", ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, prima dell'inizio della cerimonia per l'inaugurazione dell'anno giudiziario a Milano, commentando positivamente l'inaugurazione di ieri in Cassazione. "Ieri ho ascoltato - ha detto Formigoni - gli interventi di due grandi magistrati come Carbone ed Esposito, che hanno dimostrato grande senso delle istituzioni, rispetto e una concezione alta del compito della giustizia e il rispetto nei confronti del parlamento, riconoscendo che è il parlamento che deve fare le leggi mentre il magistrato deve obbedire alle leggi". "Questo - ha proseguito Formigoni - è il rapporto corretto che ci deve essere tra la politica e la magistratura".
09:49 Roma, locali non adeguati alle esigenze di magistrati e funzionari

Locali non adeguati, spazi ridotti al minimo. Questa è la realtà della Corte d'appello che ospita le sezioni penali, la corte d'Assise e una sezione lavoro. Giorgio Santacroce, presidente della corte d'Appello di Roma, spiega nella sua relazione che "i locali di via Romeo Romei non sono adeguati alle necessità del personale della sezione" perché ci sono "spazi ridotti dove sono ammassati in condizioni di estremo disagio magistrati e funzionari".
09:48 Palermo, sette anni per le cause civili, 4 per le penali

"La definizione di una causa civile ordinaria richiede tra primo e secondo grado un tempo non inferiore a sei-sette anni. L'esaurimento di un processo penale. Tra indagini preliminari, dibattimento di primo e secondo grado, un tempo non inferiore a quattro anni". Il dato è contenuto nella relazione sull'amministrazione della giustizia per il 2009 nel distretto di Palermo.
09:46 Roma, Santacroce: "Il contenzioso civile è esteso come un tumore"

"La giustizia civile" nel distretto giudiziario di Roma e Lazio "continua a restare la più malconcia. Mortificata da un enorme mole di arretrato, si trova da anni in uno stato di grave e profonda crisi che sta sfociando in una vera e propria paralisi della relativa attività, che nuoce agli interessi dei cittadini". Lo ha detto Giorgio Santacroce, presidente della corte d'appello di Roma che ha aggiunto: "il contenzioso civile si estende in modo quasi tumorale perché c'è un incremento della domanda di giustizia, che è spesso frutto di uno spirito litigioso schizofrenico e incontrollato, strumentale e dilatorio".
09:44 Palermo, nel distretto di corte d'Appello mancano 125 giudizi

Nel distretto di Corte d'appello di Palermo c'è un vuoto d'organico di 125 magistrati. Il dato emerge dalla relazione sullo stato della giustizia, illustrata dal presidente della corte d'Appello, Vincenzo Oliveri. La situazione più allarmante è certamente nelle procure del distretto - Palermo, Agrigento, Trapani, Termini Imerese, Marsala e Sciacca- dove mancano 74 pubblici ministeri. Preoccupante lo stato dei tribunali con 35 vacanze; mentre i numeri si riducono in corte d'Appello, dove mancano 12 giudici, e in procura Generale, dove ne mancano 4.
09:43 Palermo, cominciata la cerimonia di inaugurazione

E' cominciata, nell'aula della Corte di appello di Palermo, la cerimonia di inaugurazione dell'Anno giudiziario. Ad aprirla è il presidente della Corte di Appello Vincenzo Oliveri con la relazione 'l'amministrazione della giustizia per l'anno 2009 nel distretto di Palermo'. Oliveri ha voluto rivolgere un ringraziamento anche al capo dello Stato, "per i suoi ripetuti interventi volti a sollecitare il mondo della politica ad abbandonare ogni proposito di delegittimare il potere giudiziario".
09:39 Palermo, Anm: "Protestiamo per difenderci"

Il presidente dell'Anm di Palermo, Nino Di Matteo, prima dell'inizio della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, spiega le iniziative di protesta organizzate dall'Anm nazionale: "La nostra non è una protesta a difesa della categoria ma la testimonianza di una fortissima preoccupazione che riguarda gli attacchi a principi costituzionali e al diritto dei cittadini di avere la giustizia uguale per tutti e processi effettivamente rapidi al di là della politica degli annunci". Di Matteo, gli altri componenti della giunta e un'altra ventina di magistrati, con la costituzione in mano, davanti all'ingresso della Corte di appello attendono l'inizio della cerimonia per uscire dall'aula, per protesta, quando parlerà il rappresentante del governo.
09:38 Firenze, protestano i familiari della strage di Viareggio

Per protestare contro lo svolgimento delle indagini sulla strage della stazione ferroviaria di Viareggio, dove l'esplosione di un carro cisterna che trasportava gpl provocò 32 vittime, e che a distanza di 7 mesi non ha ancora un indagato, un gruppo di familiari delle vittime sta manifestando davanti all'Aula bunker di Firenze dove tra poco comincerà la cerimonia per l'anno giudiziario. I manifestanti hanno esposto due striscioni: in uno si legge "non è così il mondo che vorrei... 29 giugno 2009 - Viareggio non dimentica, vittime 32, indagati 0, partita truccata?"; nell'altro "non servono sentenze per sentirsi colpevoli... Solo uomini, Moretti (ad di Ferrovie) dimettiti!!!"
09:36 Prestigiacomo: "E' il parlamento a fare le leggi"

"La riforma della giustizia va avanti con il consenso dei cittadini. I magistrati si ricordino che le leggi le fa il Parlamento". Lo ha detto il ministro all'Ambiente Stefania Prestigiacomo, con particolare riferimento alle polemiche sul processo breve, oggi al palazzo di Giustizia di Catania, nel giorno dell'inaugurazione dell'anno giudiziario

Tratto da: http://www.repubblica.it/politica/2010/01/30/dirette/anno-giudiziaro-2126846/

Le cronache città per città: http://kataweb-ilcaso.temi.kataweb.it/2010/01/30/apertura-dellanno-giudiziario-le-cronache-citta-per-citta/

Mantis86
30-01-2010, 12:23
Che vergogna. I magistrati che lasciano l'aula? Il decreto che vuole fare questo CDX è di una vergogna immane, ma nulla toglie che i magistrati siano una ultracasta di gente che non lavora e ci mette 10 anni a depositare una sentenza. I magistrati facciano il loro lavoro e non le leggi! Vi auguro di non entrare mai in un aula di tribunale perchè potreste uscire colpevoli e spennati dei vostri averi.

L'unica cosa che non si è ancora capito è che Berlusconi lo posso mandare a casa alle prossime elezioni, i magistrati no!