Fritz!
29-01-2010, 17:24
Super Bowl, lo spot antiaborto scatena la polemica
di ARTURO ZAMPAGLIONE
Super Bowl, lo spot antiaborto scatena la polemica
Tim Tebow
NEW YORK - Uno spot pubblicitario di appena 30 secondi durante il Super Bowl, la finalissima di football americano che si disputerà a Miami domenica 7 febbraio, costa sui 3,2 milioni di dollari, cioè 2,3 milioni di euro. Ma l'ingente spesa non ha scoraggiato Focus on the family, un gruppo di cristiani conservatori di Colorado Springs fondato dal reverendo James Dobson, che, durante la trasmissione in diretta della partita tra la squadra dei Colts e quella dei Saints sulla rete Cbs, manderà in onda uno spot contro l'aborto.
Sarà solo una "celebrazione della vita", si affretta a spiegare il gruppo del Colorado nel tentativo di smorzare le polemiche. Lo spot racconta la storia di Pam e Tim Tebow. Lui, Tim, è il quarterback della squadra dei Florida Gators. Pam è la mamma: quando era incinta di lui, nel 1987, si ammalò durante un viaggio in una missione nelle Filippine. I medici le consigliarono di abortire, lei rifiutò e ora il figlio è un campione tra i più bravi (e tra i più amati) del football americano.
Bastava molto meno, ovviamente, per mobilitare il fronte abortista. "Pretendiamo dalla Cbs di non trasmettere degli spot controversi come questo", ha tuonato Jehmnu Greene, presidente del Women media center, facendosi portavoce di altre organizzazioni per i diritti delle donne. "Non si può - ha aggiunto la Greene - strumentalizzare la storia di una famiglia per impartire un insegnamento morale al pubblico americano, né per convincere le giovani donne a non seguire i consigli dei medici, mettendo così a repentaglio la loro vita".
Per il momento la Cbs non intende cedere alle pressioni. In un comunicato il network televisivo ha spiegato che, dopo un lungo periodo in cui erano stati messi al bando gli spot di associazioni e gruppi di pressione, come quelli di Peta e di Move. on, adesso le maglie si sono allargate. Di qui la decisione di trasmettere lo spot anti-aborto durante la quarantunesima edizione del Super Bowl.
...
http://www.repubblica.it/esteri/2010/01/29/news/spot_superbowl-2119500/
Piu che uno spot antiaborto, mi sembra uno spot anti medici ....
Mi chiedo se avrebbero accettato uno spot analogo, ma di senso opposto.... Chessò... scena di una donna incinta in ospedale... gravidanza a rischio, i medici le consigliano di abortire, ma lei rifiuta e sceglie "la vita".... Cambio di scena, gli altri tre figli, rimasti orfani, che portano i fiori sulla tomba della madre ....
di ARTURO ZAMPAGLIONE
Super Bowl, lo spot antiaborto scatena la polemica
Tim Tebow
NEW YORK - Uno spot pubblicitario di appena 30 secondi durante il Super Bowl, la finalissima di football americano che si disputerà a Miami domenica 7 febbraio, costa sui 3,2 milioni di dollari, cioè 2,3 milioni di euro. Ma l'ingente spesa non ha scoraggiato Focus on the family, un gruppo di cristiani conservatori di Colorado Springs fondato dal reverendo James Dobson, che, durante la trasmissione in diretta della partita tra la squadra dei Colts e quella dei Saints sulla rete Cbs, manderà in onda uno spot contro l'aborto.
Sarà solo una "celebrazione della vita", si affretta a spiegare il gruppo del Colorado nel tentativo di smorzare le polemiche. Lo spot racconta la storia di Pam e Tim Tebow. Lui, Tim, è il quarterback della squadra dei Florida Gators. Pam è la mamma: quando era incinta di lui, nel 1987, si ammalò durante un viaggio in una missione nelle Filippine. I medici le consigliarono di abortire, lei rifiutò e ora il figlio è un campione tra i più bravi (e tra i più amati) del football americano.
Bastava molto meno, ovviamente, per mobilitare il fronte abortista. "Pretendiamo dalla Cbs di non trasmettere degli spot controversi come questo", ha tuonato Jehmnu Greene, presidente del Women media center, facendosi portavoce di altre organizzazioni per i diritti delle donne. "Non si può - ha aggiunto la Greene - strumentalizzare la storia di una famiglia per impartire un insegnamento morale al pubblico americano, né per convincere le giovani donne a non seguire i consigli dei medici, mettendo così a repentaglio la loro vita".
Per il momento la Cbs non intende cedere alle pressioni. In un comunicato il network televisivo ha spiegato che, dopo un lungo periodo in cui erano stati messi al bando gli spot di associazioni e gruppi di pressione, come quelli di Peta e di Move. on, adesso le maglie si sono allargate. Di qui la decisione di trasmettere lo spot anti-aborto durante la quarantunesima edizione del Super Bowl.
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http://www.repubblica.it/esteri/2010/01/29/news/spot_superbowl-2119500/
Piu che uno spot antiaborto, mi sembra uno spot anti medici ....
Mi chiedo se avrebbero accettato uno spot analogo, ma di senso opposto.... Chessò... scena di una donna incinta in ospedale... gravidanza a rischio, i medici le consigliano di abortire, ma lei rifiuta e sceglie "la vita".... Cambio di scena, gli altri tre figli, rimasti orfani, che portano i fiori sulla tomba della madre ....