X360X
28-01-2010, 01:12
http://archiviostorico.corriere.it/2009/gennaio/09/Economist_gli_scandali_anche_sinistra_co_8_090109031.shtml
E' del 9 gennaio 2009 ma l'ho visto ora, che ne pensate? Ricordo che io non dò il voto a nessuno e nessuno dei nostri politici mi piace, mi piace solo leggervi :asd:
ROMA - (l. fu.) L' Economist scopre che gli scandali non sono più appannaggio della destra ma che la questione morale scuote la sinistra. In meno di un mese, si legge nel settimanale in edicola oggi con un articolo intitolato in italiano «Scuola di scandalo», la visione benigna in base alla quale, a parte qualche mela marcia, il Pd di Veltroni era «fondamentalmente onesto è stata spazzata via da una serie di provvedimenti della magistratura». Non solo a Napoli «ma in altre sette città politici di centrosinistra sono finiti sotto indagine o anche arrestati». Di fronte a questa analisi esulta Peppino Caldarola, esponente non conformista del Pd: «Per la prima volta l' Economist scopre che il tema della superiorità morale della sinistra non c' è, non c' è neppure il tema della parità morale: semmai rischia di esserci il tema dell' inferiorità morale». L' articolo si conclude sostenendo che «l' unico beneficiario degli scandali è Berlusconi che si è trovato nella nuova posizione di potere parlare in maniera credibile e censoria di una "questione morale" che i suoi avversari devono affrontare. Il loro imbarazzo gli dà più che un vantaggio a breve termine dato che Berlusconi ha indicato che la sua principale iniziativa nel 2009 sarà la riforma della giustizia». Insomma, «per introdurre questi cambiamenti controversi Berlusconi dovrà ergersi a titolare della moralità, e grazie alla sinistra - e forse per la prima volta nella sua lunga e tempestosa carriera politica - ha ora la possibilità di farlo».
Praticamente il discorso è: quanto il successo di Berlusconi (successo perché ha vinto più di una volta) è colpa dell'opposizione?
E' del 9 gennaio 2009 ma l'ho visto ora, che ne pensate? Ricordo che io non dò il voto a nessuno e nessuno dei nostri politici mi piace, mi piace solo leggervi :asd:
ROMA - (l. fu.) L' Economist scopre che gli scandali non sono più appannaggio della destra ma che la questione morale scuote la sinistra. In meno di un mese, si legge nel settimanale in edicola oggi con un articolo intitolato in italiano «Scuola di scandalo», la visione benigna in base alla quale, a parte qualche mela marcia, il Pd di Veltroni era «fondamentalmente onesto è stata spazzata via da una serie di provvedimenti della magistratura». Non solo a Napoli «ma in altre sette città politici di centrosinistra sono finiti sotto indagine o anche arrestati». Di fronte a questa analisi esulta Peppino Caldarola, esponente non conformista del Pd: «Per la prima volta l' Economist scopre che il tema della superiorità morale della sinistra non c' è, non c' è neppure il tema della parità morale: semmai rischia di esserci il tema dell' inferiorità morale». L' articolo si conclude sostenendo che «l' unico beneficiario degli scandali è Berlusconi che si è trovato nella nuova posizione di potere parlare in maniera credibile e censoria di una "questione morale" che i suoi avversari devono affrontare. Il loro imbarazzo gli dà più che un vantaggio a breve termine dato che Berlusconi ha indicato che la sua principale iniziativa nel 2009 sarà la riforma della giustizia». Insomma, «per introdurre questi cambiamenti controversi Berlusconi dovrà ergersi a titolare della moralità, e grazie alla sinistra - e forse per la prima volta nella sua lunga e tempestosa carriera politica - ha ora la possibilità di farlo».
Praticamente il discorso è: quanto il successo di Berlusconi (successo perché ha vinto più di una volta) è colpa dell'opposizione?