LILOLILO
26-01-2010, 13:16
Ciao a tutti!
vorrei condividere con voi questa mia esperienza che la dice lunga sullo stato della portabilità delle linee ADSL e della efficacia del famigerato decreto Bersani che aboliva le relative penali.
Circa 2 mesi fa ho cambiato operatore ADSL passando da Alice 7MB a Tiscali. Ho deciso di cambiare perchè la connessione aveva dei tempi di risposta indecenti, con ping che superavano spesso i 1000ms specialmente la sera dopo cena. Ovviamente ogni tentativo di migliorare la situazione con il supporto è andato a vuoto, e mi sono sentito dire dal tecnico di turno che non si poteva fare niente e me la dovevo tenere così, e che la situazione non sarebbe migliorata nemmeno cambiando operatore. In alternativa sarebbe venuto a casa mia a fare un sopralluogo e in caso il problema fosse stato lato utente avrei dovuto pagare l'intervento di tasca mia (alla mia richiesta di quanto sarebbe costato la risposta è stata evasiva).
Ovviamente ho rifiutato l'intervento per evitare ulteriori spese ingiustificate, considerando anche il fatto che lavorando come sistemista avevo già fatto tutte le prove del caso.
Oggi ho ricevuto la fatura Telecom con un addebito di 40€ + IVA alla voce 'Costo Disattivazione Servizio'! Nel contratto di Alice infatti si legge che:
"Qualora il Cliente receda dal Contratto nel corso del primo anno di durata contrattuale, sarà tenuto a pagare
l’importo di euro 40 IVA esclusa_a fronte dei costi di disattivazione sostenuti da Telecom Italia."
Morale: Il famoso decreto Bersani sull'abolizione dei costi di portabilità è stato bellamente aggirato e l'utente rimane sempre il soggetto da spremere fin che ce n'è.
Chiudo dicendo che da due mesi sto con Tiscali e il mio ping attuale è di 60ms a tutte le ore.
Spero che questo possa servire ad altri che come me hanno intenzione di cambiare operatore prima di un anno dalla sottoscrizione magari evitando di regalare altri 40€ a fronte di un servizio così scadente.
vorrei condividere con voi questa mia esperienza che la dice lunga sullo stato della portabilità delle linee ADSL e della efficacia del famigerato decreto Bersani che aboliva le relative penali.
Circa 2 mesi fa ho cambiato operatore ADSL passando da Alice 7MB a Tiscali. Ho deciso di cambiare perchè la connessione aveva dei tempi di risposta indecenti, con ping che superavano spesso i 1000ms specialmente la sera dopo cena. Ovviamente ogni tentativo di migliorare la situazione con il supporto è andato a vuoto, e mi sono sentito dire dal tecnico di turno che non si poteva fare niente e me la dovevo tenere così, e che la situazione non sarebbe migliorata nemmeno cambiando operatore. In alternativa sarebbe venuto a casa mia a fare un sopralluogo e in caso il problema fosse stato lato utente avrei dovuto pagare l'intervento di tasca mia (alla mia richiesta di quanto sarebbe costato la risposta è stata evasiva).
Ovviamente ho rifiutato l'intervento per evitare ulteriori spese ingiustificate, considerando anche il fatto che lavorando come sistemista avevo già fatto tutte le prove del caso.
Oggi ho ricevuto la fatura Telecom con un addebito di 40€ + IVA alla voce 'Costo Disattivazione Servizio'! Nel contratto di Alice infatti si legge che:
"Qualora il Cliente receda dal Contratto nel corso del primo anno di durata contrattuale, sarà tenuto a pagare
l’importo di euro 40 IVA esclusa_a fronte dei costi di disattivazione sostenuti da Telecom Italia."
Morale: Il famoso decreto Bersani sull'abolizione dei costi di portabilità è stato bellamente aggirato e l'utente rimane sempre il soggetto da spremere fin che ce n'è.
Chiudo dicendo che da due mesi sto con Tiscali e il mio ping attuale è di 60ms a tutte le ore.
Spero che questo possa servire ad altri che come me hanno intenzione di cambiare operatore prima di un anno dalla sottoscrizione magari evitando di regalare altri 40€ a fronte di un servizio così scadente.