ciccio er meglio
25-01-2010, 19:10
La 'ndrangheta minaccia la Procura,
cresce la tensione a Reggio Calabria.
Alfano: «Non ci faremo intimidire».
Grasso: «Si respira un brutto clima»
REGGIO CALABRIA
Una busta anonima, contenente un biglietto di minacce ed un proiettile, è stata spedita con destinatario il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo. La missiva è stata intercettata in un ufficio postale della città dello stretto.
Il sostituto procuratore Lombardop, destinatario della lettera, è uno dei pm del processo "Testamento" contro presunti affiliati alla cosca Libri. Recentemente ha sostenuto la pubblica accusa nel processo "Vertice" contro la ’ndrangheta del rione Archi ed ha chiesto ed ottenuto il sequestro di beni per quasi 70 milioni di euro in parte riconducibili a Pasquale Condello, detto "il Supremo" arrestato dopo 20 anni di latitanza, e ad un imprenditore, Alfredo Ionetti.
La lettera minatoria, intercettata nei locali dell’ufficio postale del rione Spirito Santo, nei pressi del centro direzionale che ospita alcuni uffici giudiziari, tra cui la procura e la Dda, giunge dopo la bomba esplosa davanti agli uffici generali della Corte d’Appello reggina nella notte del 3 gennaio scorso. A depositare l’ordigno, secondo i filmati del servizo di sorveglianza della struttura giudiziaria due persone giunte a bordo di uno scooter.
La reazione del governo è immadiata. «Non ci faremo intimidire dalla ’ndrangheta, che continua ad attaccare lo Stato perchè ha capito la serietà e la forza con cui il Governo sta intervenendo», ha affermato il ministro della Giustizia Alfano, in una lunga telefonata con il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e con il procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone. A Reggio Calabria «si respira un brutto clima», ammette lo stesso Grasso. «Continua l’escalation delle intimidazioni iniziate prima con obiettivi generici per finire a quello di oggi, una minaccia nei confronti di un collega impegnato in grossi processi contro le più importanti cosche di Reggio».
Il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone parla di «ulteriore riprova del tentativo di intimidire e condizionare l’attività della magistratura reggina impegnata in una difficile azione di contrasto contro la ’ndrangheta. Da parte nostra continueremo a lavorare con serenità e fermezza».
secondo voi come andrà a finire?
cresce la tensione a Reggio Calabria.
Alfano: «Non ci faremo intimidire».
Grasso: «Si respira un brutto clima»
REGGIO CALABRIA
Una busta anonima, contenente un biglietto di minacce ed un proiettile, è stata spedita con destinatario il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo. La missiva è stata intercettata in un ufficio postale della città dello stretto.
Il sostituto procuratore Lombardop, destinatario della lettera, è uno dei pm del processo "Testamento" contro presunti affiliati alla cosca Libri. Recentemente ha sostenuto la pubblica accusa nel processo "Vertice" contro la ’ndrangheta del rione Archi ed ha chiesto ed ottenuto il sequestro di beni per quasi 70 milioni di euro in parte riconducibili a Pasquale Condello, detto "il Supremo" arrestato dopo 20 anni di latitanza, e ad un imprenditore, Alfredo Ionetti.
La lettera minatoria, intercettata nei locali dell’ufficio postale del rione Spirito Santo, nei pressi del centro direzionale che ospita alcuni uffici giudiziari, tra cui la procura e la Dda, giunge dopo la bomba esplosa davanti agli uffici generali della Corte d’Appello reggina nella notte del 3 gennaio scorso. A depositare l’ordigno, secondo i filmati del servizo di sorveglianza della struttura giudiziaria due persone giunte a bordo di uno scooter.
La reazione del governo è immadiata. «Non ci faremo intimidire dalla ’ndrangheta, che continua ad attaccare lo Stato perchè ha capito la serietà e la forza con cui il Governo sta intervenendo», ha affermato il ministro della Giustizia Alfano, in una lunga telefonata con il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e con il procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone. A Reggio Calabria «si respira un brutto clima», ammette lo stesso Grasso. «Continua l’escalation delle intimidazioni iniziate prima con obiettivi generici per finire a quello di oggi, una minaccia nei confronti di un collega impegnato in grossi processi contro le più importanti cosche di Reggio».
Il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone parla di «ulteriore riprova del tentativo di intimidire e condizionare l’attività della magistratura reggina impegnata in una difficile azione di contrasto contro la ’ndrangheta. Da parte nostra continueremo a lavorare con serenità e fermezza».
secondo voi come andrà a finire?