LASCO
24-01-2010, 19:12
Non so se questa sia la sezione migliore per tale discussione. In ogni caso ecco di seguito quello che volevo scrivere.
INTRODUZIONE
Dopo il terremoto in Abruzzo, come esercizio di rifelssione, mi misi a pensare come fosse possibile contribuire agli aiuti umanitari favorendo le donazioni in denaro. Torno a pensarci adesso, dopo il terremoto nell'isola di Haiti. Per chi lo trovasse interessante, mi piacerebbe discuterne per capire se si tratti di una cosa realizzabile ed utile.
PRIMA PREMESSA
In genere il modo piu' efficace di contribuire agli aiuti umanitari č quello pecuniario. Gli ostacoli che incontra questo tipo di aiuto sono essenzialmente due: la mancanza di certezze su come vengano utilizzati i soldi raccolti (ed in genere tutti i contributi di altra natura), e la percezione del problema da parte delle persone come qualcosa di estraneo alla propria vita ed ai propri interessi in generale.
SECONDA PREMESSA
Dopo casi di calamitā naturali che hanno comportato un grande numero di vittime, sono stati ideati negli ultimi anni vari software e semplici siti web2.0 (ovvero siti basati sull'apporto diretto degli utenti) per fornire un aiuto. Un esempio riguarda il sito creato dopo lo tsunami del 2004 per cercare di fare una lista delle persone rimaste vive, ma incapaci di comunicare con conoscenti. La lista fu usata anche dalla farnesina come principale fonte d'informazione nella prima fase del post maremoto. Invece un esempio recente di applicazione software riguarda proprio la situazione nell'isola di Haiti. Tramite l'utilizzo di un software africano open source č possibile raccogliere ogni tipo d'informazione dai dispositivi digitali dotati di connettivita'.
PROPOSTA
Quello che mi č venuto in mente riguarda la creazione di un sito web2.0 in cui raccogliere alcune informazioni sulle persone che hanno contribuito in qualche modo agli aiuti umanitari. Vorrei concentrare per ora la discussione sugli aiuti di tipo pecuniario, che in generale risultano essere i piu' efficaci.
In tale sito, chiunque abbia effettuato un versamento o una donazione (vedi "problemi di realizzazione", punto 1), potrebbe inserire un certo numero d'informazioni obbligatorie ed altre facoltative (vedi "problemi di realizzazione", punto 2).
Alcune delle informazioni da inserire potrebbero essere: nome, cognome, comune di residenza, fotografia personale, ammontare della somma versata, a quale ente/associazione sia stata versata, ecc..
Una seconda fase potrebbe riguardare la "tracciatura" di questi soldi, ovvero come sono stati impiegati (vedi "problemi di realizzazione", punto 3).
(chi č arrivato nella lettura fino a questo punto immagino che si stia ponendo alcune domande. Quelle che a me son venute in mente le discuto piu' in basso)
PERCHE' POTREBBE RISULTARE UTILE
L'utilita' di un sistema di raccolta informazioni di questo tipo riguarderebbe il superamento (almeno in parte) dei due ostacoli principali alla raccolta fondi a cui mi riferivo nella prima premessa (ovvero la mancanza di certezze nell'utilizzo dei fondi raccolti e la percezione del problema come qualcosa di lontano, di estraneo ai propri interessi).
Infatti potendo ognuno controllare su internet chi abbia contribuito alla raccolta fondi (ed al limite in una seconda fase poter verificare anche come siano stati impiegati) cio' potrebbe dare maggiori certezze sul buon utilizzo di tali fondi e far sentire le persone direttamente partecipi.
PROBLEMI DI REALIZZAZIONE
1) Il problema principale nella creazione di un tale sito web credo che riguardi la possibilitā di accertare il contributo economico effettuato dalle persone. Per quanto riguarda il versamento tramite conto corrente, un modo trasparente e senza costi potrebbe essere quello di richiedere alla banca che riceve tale versamento di validare direttamente sul sito l'avvenuto contributo.
Non so se questa procedura si potrebbe automatizzare e se richiedere tale servizio da parte di chi fa un versamente nei confronti della banca rientri tra i suoi diritti.
2) Il secondo grande problema credo che riguardi la privacy. In base a questa, bisognerebbe decidere quali dati inserire come obbligatori e quali come facoltativi. La possibilitā di verificare se e come abbiano contribuito persone che conosciamo potrebbe essere un forte stimolo a partecipare, ma bisognerebbe evitare la violazione della privacy.
3) La possibilitā di raccogliere in seguito tutte le informazioni relative alle spese effettuate con i soldi raccolti dai vari enti sarebbe molto utile. Solo in rari casi, come ad esempio per quanto riguarda emergency, si sa pubblicamente ed esattamente come vengono impiegati i fondi raccolti.
Non so se l'utilizzo esclusivo della raccolta informazioni su tale sito da parte delle persone sia sufficiente a ricostrure l'impiego dei fondi raccolti.
4) Pubblicizzare l'iniziativa.
INTRODUZIONE
Dopo il terremoto in Abruzzo, come esercizio di rifelssione, mi misi a pensare come fosse possibile contribuire agli aiuti umanitari favorendo le donazioni in denaro. Torno a pensarci adesso, dopo il terremoto nell'isola di Haiti. Per chi lo trovasse interessante, mi piacerebbe discuterne per capire se si tratti di una cosa realizzabile ed utile.
PRIMA PREMESSA
In genere il modo piu' efficace di contribuire agli aiuti umanitari č quello pecuniario. Gli ostacoli che incontra questo tipo di aiuto sono essenzialmente due: la mancanza di certezze su come vengano utilizzati i soldi raccolti (ed in genere tutti i contributi di altra natura), e la percezione del problema da parte delle persone come qualcosa di estraneo alla propria vita ed ai propri interessi in generale.
SECONDA PREMESSA
Dopo casi di calamitā naturali che hanno comportato un grande numero di vittime, sono stati ideati negli ultimi anni vari software e semplici siti web2.0 (ovvero siti basati sull'apporto diretto degli utenti) per fornire un aiuto. Un esempio riguarda il sito creato dopo lo tsunami del 2004 per cercare di fare una lista delle persone rimaste vive, ma incapaci di comunicare con conoscenti. La lista fu usata anche dalla farnesina come principale fonte d'informazione nella prima fase del post maremoto. Invece un esempio recente di applicazione software riguarda proprio la situazione nell'isola di Haiti. Tramite l'utilizzo di un software africano open source č possibile raccogliere ogni tipo d'informazione dai dispositivi digitali dotati di connettivita'.
PROPOSTA
Quello che mi č venuto in mente riguarda la creazione di un sito web2.0 in cui raccogliere alcune informazioni sulle persone che hanno contribuito in qualche modo agli aiuti umanitari. Vorrei concentrare per ora la discussione sugli aiuti di tipo pecuniario, che in generale risultano essere i piu' efficaci.
In tale sito, chiunque abbia effettuato un versamento o una donazione (vedi "problemi di realizzazione", punto 1), potrebbe inserire un certo numero d'informazioni obbligatorie ed altre facoltative (vedi "problemi di realizzazione", punto 2).
Alcune delle informazioni da inserire potrebbero essere: nome, cognome, comune di residenza, fotografia personale, ammontare della somma versata, a quale ente/associazione sia stata versata, ecc..
Una seconda fase potrebbe riguardare la "tracciatura" di questi soldi, ovvero come sono stati impiegati (vedi "problemi di realizzazione", punto 3).
(chi č arrivato nella lettura fino a questo punto immagino che si stia ponendo alcune domande. Quelle che a me son venute in mente le discuto piu' in basso)
PERCHE' POTREBBE RISULTARE UTILE
L'utilita' di un sistema di raccolta informazioni di questo tipo riguarderebbe il superamento (almeno in parte) dei due ostacoli principali alla raccolta fondi a cui mi riferivo nella prima premessa (ovvero la mancanza di certezze nell'utilizzo dei fondi raccolti e la percezione del problema come qualcosa di lontano, di estraneo ai propri interessi).
Infatti potendo ognuno controllare su internet chi abbia contribuito alla raccolta fondi (ed al limite in una seconda fase poter verificare anche come siano stati impiegati) cio' potrebbe dare maggiori certezze sul buon utilizzo di tali fondi e far sentire le persone direttamente partecipi.
PROBLEMI DI REALIZZAZIONE
1) Il problema principale nella creazione di un tale sito web credo che riguardi la possibilitā di accertare il contributo economico effettuato dalle persone. Per quanto riguarda il versamento tramite conto corrente, un modo trasparente e senza costi potrebbe essere quello di richiedere alla banca che riceve tale versamento di validare direttamente sul sito l'avvenuto contributo.
Non so se questa procedura si potrebbe automatizzare e se richiedere tale servizio da parte di chi fa un versamente nei confronti della banca rientri tra i suoi diritti.
2) Il secondo grande problema credo che riguardi la privacy. In base a questa, bisognerebbe decidere quali dati inserire come obbligatori e quali come facoltativi. La possibilitā di verificare se e come abbiano contribuito persone che conosciamo potrebbe essere un forte stimolo a partecipare, ma bisognerebbe evitare la violazione della privacy.
3) La possibilitā di raccogliere in seguito tutte le informazioni relative alle spese effettuate con i soldi raccolti dai vari enti sarebbe molto utile. Solo in rari casi, come ad esempio per quanto riguarda emergency, si sa pubblicamente ed esattamente come vengono impiegati i fondi raccolti.
Non so se l'utilizzo esclusivo della raccolta informazioni su tale sito da parte delle persone sia sufficiente a ricostrure l'impiego dei fondi raccolti.
4) Pubblicizzare l'iniziativa.