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View Full Version : Cuffaro condannato a 7 anni in appello - Favoreggiamento aggravato mafioso


onesky
23-01-2010, 10:52
Cronache
L'ex presidente della Regione Sicilia: «Rispetto la sentenza»
Cuffaro condannato a 7 anni in appello
Favoreggiamento aggravato per avere agevolato la mafia e rivelazione di segreto istruttorio
NOTIZIE CORRELATE
Chiesto un nuovo processo per Cuffaro (25 novembre 2009)

Salvatore Cuffaro (Lapresse)
PALERMO - Salvatore Cuffaro è stato condannato in appello a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato dall'avere agevolato la mafia e rivelazione di segreto istruttorio. L'accusa aveva chiesto una condanna a otto anni. Il 18 gennaio 2008 in primo grado l'ex presidente della Regione Sicilia, ora senatore dell'Udc, era stato condannato a cinque anni in quanto in quanto era stata esclusa l'aggravante mafiosa. Per quanto riguarda gli altri imputati, Giorgio Riolo è stato condannato a otto anni e Michele Aiello a 15 anni e sei mesi.

«RISPETTO LA SENTENZA» - «L'ho detto prima e lo ripeto anche adesso che avrei rispettato la sentenza con serenità e lo farò anche adesso». È stato il primo commento alla sentenza di Salvatore Cuffaro. «La corte ha rivalutato il materiale processuale con una meditazione ulteriore che è poi l'essenza del processo di secondo grado», ha commentato il procuratore generale Daniela Giglio, che ha sostenuto l'accusa al processo d'appello.

INTERDIZIONE PERPETUA - In primo grado Cuffaro era stato anche condannato anche all'interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione che però sarebbe scattata solo in caso di conferma del giudizio anche in appello.

LA VICENDA - A Cuffaro la procura contesta il reato di violazione del segreto istruttorio accusandolo di aver fatto sapere al boss di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro, attraverso un suo amico ed ex assessore comunale Udc alla sanità, Domenico Miceli (condannato a 8 anni), che nell'abitazione del boss erano state installate microspie e bruciando in questo modo l'inchiesta. Cuffaro avrebbe appreso dall'ex maresciallo dei carabinieri, Antonio Borzacchelli, poi eletto deputato regionale, dell'esistenza di microspie sistemate dagli investigatori del Ros nell'abitazione di Guttadauro. La procura sostiene anche che Cuffaro si sarebbe incontrato nel retrobottega di un negozio di Bagheria con Michele Aiello, imputato nello stesso processo con l'accusa di associazione mafiosa e ritenuto un prestanome del boss Bernardo Provenzano. La versione di Cuffaro è che l'incontro con Aiello riguardava il tariffario regionale, in quanto Aiello all'epoca era proprietario di una clinica di Bagheria all'avanguardia per la cura dei tumori.

http://www.corriere.it/cronache/10_gennaio_23/cuffaro-condanna-appello_e6fdcbe6-0807-11df-b78d-00144f02aabe.shtml

Korn
23-01-2010, 10:55
ops

anonimizzato
23-01-2010, 11:28
Dio quanto mi dispiace, ODDIO QUANTO MI DISPIACE!!!

matrizoo
23-01-2010, 11:35
quindi ne deduco che l'abbiano accompagnato in una cella con in mano pantaloni e camicia dotati di numero...
o no?:stordita:

momo-racing
23-01-2010, 11:35
GODO

sanxius
23-01-2010, 11:40
farà appello e SI salverà poi con il processo breve....:muro:

ozlacs
23-01-2010, 11:41
farà appello e SI salverà poi con il processo breve....:muro:

ma questo è l'appello, o sbaglio? :stordita:

Korn
23-01-2010, 11:42
manca il terzo grado

gigio2005
23-01-2010, 11:47
http://prcenna.files.wordpress.com/2009/06/cuffaro_cannoli_n.jpg


VERGOGNATEVI!

-kurgan-
23-01-2010, 11:49
quindi immagino che ora stia in galera, giusto? :fagiano:

marlin
23-01-2010, 11:50
+1 condannato in parlametno

Vertex
23-01-2010, 11:50
Unione Dei Carcerati :asd:

IpseDixit
23-01-2010, 11:53
http://www.universaldiscos.com/images/Champagne.jpg

Onisem
23-01-2010, 12:19
Siede ancora in Rai? Comitato etico?? :rolleyes: Poi ti chiedono i soldi del canone...

Lilunyel
23-01-2010, 13:15
Speriamo che qualcuno in parlamento si metta ad offrire cannoli siciliani domani. :asd:

Siede ancora in Rai? Comitato etico?? :rolleyes: Poi ti chiedono i soldi del canone...

:nono: Che schifezza... :nono:

stemanca
23-01-2010, 13:36
Dio quanto mi dispiace, ODDIO QUANTO MI DISPIACE!!!

Non è questione di essere contenti o dispiaciuti.

Io non la butterei sulla simpatia verso il personaggio.

Io mi focalizzerei più sul significato che ha una sentenza del genere.

Mi piacerebbe anche capire cosa intende Cuffaro quando dice "rispetto la sentenza"; presumo intenda dimettersi da qualsiasi incarico pubblico (compresa la carica di Senatore) e mettersi a disposizione completa dell'autorità giudiziaria... o no?

STE

diSANt
23-01-2010, 13:39
certe esultanze mi ricordano almeno nell'intenzione queste:

http://isaac.guidasicilia.it/foto/news/politica/nino_strano_mortadella_N.jpg

Vincenzo1968
23-01-2010, 13:49
Doppio gioco – DocuFiction sulle talpe

Parte 01 di 10. Docu-fiction realizzata con il materiale delle intercettazioni audio-video dei Carabinieri durante le indagini per la cattura di Bernardo Provenzano.
I Carabinieri in servizio a Bagheria durante queste indagini scoprono un sistema di talpe e spionaggio all'interno delle strutture dello Stato.
L'indagine porterà all'incriminazione e conseguente condanna a Totò Cuffaro, ex presidente Sicilia, oggi Senatore per UDC.

http://www.youtube.com/watch?v=COizazP9Cm0&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=0

http://www.youtube.com/watch?v=xwwb4_--Rew&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=1

http://www.youtube.com/watch?v=ZBGSR1KG3Pw&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=2

http://www.youtube.com/watch?v=4YmApozTNIA&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=3

http://www.youtube.com/watch?v=LkQwedI94Xs&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=4

http://www.youtube.com/watch?v=3xyxKXNBEIM&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=5

http://www.youtube.com/watch?v=Jjdusq6HEBI&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=6

http://www.youtube.com/watch?v=NYTJfyTWiK8&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=7

http://www.youtube.com/watch?v=oggsiDcDFjg&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=8

http://www.youtube.com/watch?v=tMTo3yS5fCM&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=9

Vincenzo1968
23-01-2010, 17:09
«Prendere le distanze da una certa politica - dice Rosario Crocetta, eurodeputato Pd - Sette anni non sono tanti, solo che se tale condanna viene data ad un cittadino normale la sconta, se invece a subirla è un politico che conta allora sarà un'occasione in più per la scalata ai vertici del potere. Cuffaro era presidente della Regione Siciliana e dopo essere stato condannato è diventato senatore. Adesso mi aspetto che diventi almeno Parlamentare europeo. Il mondo e l'Europa ci guardano e la politica dovrebbe dare messaggi chiari e forti. La presa di distanza netta nei confronti di quella politica che non sa tutelare gli interessi generali».

http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=88621&sez=ITALIA

Vincenzo1968
23-01-2010, 17:22
AUDIO
Cuffaro e le talpe della mafia
Le intercettazioni effettuate dai carabinieri del nucleo operativo su ordine della Procura di Palermo sono state determinanti per la condanna dell’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro e del re mida della sanità privata siciliana, Michele Aiello. Nonostante la rete riservata che era stata creata per cercare di carpire notizie sulle indagini antimafia. Resta il giallo di tre talpe
di Salvo Palazzolo

http://palermo.repubblica.it/dettaglio/audiocuffaro-e-le-talpe-della-mafia/1837569

Vincenzo1968
23-01-2010, 17:45
Antonio Ingroia: C'era una volta l'intercettazione

http://www.youtube.com/watch?v=Sxc7j3h3Ig4

sander4
23-01-2010, 17:46
Siccome non è un compare dello zio nessuno lo difende e gli rifà il processo amatorialmente per scagionarlo, povero. :(:asd: Ci penso io: il reato non esiste e doveva comunque andare in prescrizione! toghe rosse ad orologeria che perseguitano innocenti! i giudici l'hanno condannato per sola antipatia! eh ma cuffaro non ne sapeva nulla! eh ma perchè proprio ora? etc etc

p.s Ma scatta la "promozione" ora o aspettano la condanna in cassazione.

sander4
23-01-2010, 17:53
Doppio gioco – DocuFiction sulle talpe

Parte 01 di 10. Docu-fiction realizzata con il materiale delle intercettazioni audio-video dei Carabinieri durante le indagini per la cattura di Bernardo Provenzano.
I Carabinieri in servizio a Bagheria durante queste indagini scoprono un sistema di talpe e spionaggio all'interno delle strutture dello Stato.
L'indagine porterà all'incriminazione e conseguente condanna a Totò Cuffaro, ex presidente Sicilia, oggi Senatore per UDC.

http://www.youtube.com/watch?v=COizazP9Cm0&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=0

CUT


Grazie, molto interessante, vedendo questi documenti è sempre più chiaro perchè una buona parte della politica vuole ridurre al lumicino le intercettazioni.

Vincenzo1968
23-01-2010, 17:55
Grazie, molto interessante, vedendo questi documenti è sempre più chiaro perchè una buona parte della politica vuole ridurre al lumicino le intercettazioni.

*

Consiglio a tutti di vedere il docufilm. È lungo ma ne vale la pena.

onesky
23-01-2010, 19:36
perchè nessuno lo difende? non è degno quanto Silvio?
contribuisco io:
la solita giustizia ad orologeria!!!
i soliti magistrati comunisti e faziosi!!!
ce l'hanno tutti con lui!!!
è accanimento giudiziario!!
ma va là!!!
...

jan
23-01-2010, 20:09
*

Consiglio a tutti di vedere il docufilm. È lungo ma ne vale la pena.

sottolineo ;)

Cfranco
23-01-2010, 20:24
Chi lo avrebbe mai detto ... una così brava persona ...

ilguercio
23-01-2010, 20:32
Vogliamo rinfrescarci la memoria su Cuffaro?
http://www.youtube.com/watch?v=F5MZmJLMQ9Y

first register
23-01-2010, 22:06
Doppio gioco – DocuFiction sulle talpe

Parte 01 di 10. Docu-fiction realizzata con il materiale delle intercettazioni audio-video dei Carabinieri durante le indagini per la cattura di Bernardo Provenzano.
I Carabinieri in servizio a Bagheria durante queste indagini scoprono un sistema di talpe e spionaggio all'interno delle strutture dello Stato.
L'indagine porterà all'incriminazione e conseguente condanna a Totò Cuffaro, ex presidente Sicilia, oggi Senatore per UDC.

http://www.youtube.com/watch?v=COizazP9Cm0&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=0

http://www.youtube.com/watch?v=xwwb4_--Rew&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=1

http://www.youtube.com/watch?v=ZBGSR1KG3Pw&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=2

http://www.youtube.com/watch?v=4YmApozTNIA&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=3

http://www.youtube.com/watch?v=LkQwedI94Xs&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=4

http://www.youtube.com/watch?v=3xyxKXNBEIM&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=5

http://www.youtube.com/watch?v=Jjdusq6HEBI&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=6

http://www.youtube.com/watch?v=NYTJfyTWiK8&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=7

http://www.youtube.com/watch?v=oggsiDcDFjg&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=8

http://www.youtube.com/watch?v=tMTo3yS5fCM&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=9

:(

Vincenzo1968
24-01-2010, 14:40
Intanto, nell'attesa della sentenza definitiva, un risultato straordinario è stato ottenuto dai magistrati(grazie alle intercettazioni):

Min. 1.45
http://www.youtube.com/watch?v=tMTo3yS5fCM&feature=PlayList&p=E6D0A80F753C6969&index=9

"Dopo il sequestro delle società con le quali Aiello e Carcione operavano nel settore della sanità, i prezzi delle prestazioni specialistiche praticate dalla diagnostica per immagini di Bagheria sono stati più che ridimensionati con un risparmio per le casse regionali di molti, molti milioni di euro"

Il finale è da applauso, di quelli che ti fanno saltare dalla sedia e urlare "W l'Italia, W Berlusconi!":

http://www.guidealgoritmi.it/images/ImgForums/doppiogioco02.jpg
http://www.guidealgoritmi.it/images/ImgForums/doppiogioco03.jpg
:yeah: :winner: :yeah:


http://www.guidealgoritmi.it/images/ImgForums/doppiogioco01.jpg

L'equivoco su cui spesso si gioca è questo: quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato quindi quel politico è un uomo onesto. E no, questo discorso non va perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire, beh, ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest'uomo è mafioso. Però siccome dalle indagini sono emersi altri fatti del genere altri organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato quindi è un uomo onesto. Il sospetto dovrebbe indurre soprattutto i partiti politici quantomeno a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, ma apparire onesti facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti anche se non costituenti reati.

Paolo Borsellino

Vincenzo1968
24-01-2010, 16:08
Ingroia: ''Sentenza Cuffaro ulteriore conferma impianto Procura''

23 gennaio 2010

Trieste. Per il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, la condanna in appello del senatore Totò Cuffaro «è un'ulteriore conferma della bontà dell'impianto accusatorio della Procura». Interpellato oggi a Trieste, a margine di un incontro con gli studenti, Ingroia ha aggiunto che la sentenza odierna «dimostra come sia una falsità quella che accusa la Procura di inventare processi nei confronti degli uomini politici fondati sul nulla. Una conferma non solo in primo grado - ha concluso - ma questa volta anche in appello».

ANSA


Ingroia: ''Mafia non e' in ginocchio ma reinveste capitali''

23 gennaio 2010
Trieste. La mafia «ha subito colpi molto duri ma non è in ginocchio»: lo ha affermato oggi a Trieste il Procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia. Parlando con i giornalisti prima di un incontro con gli studenti, Ingroia ha sottolineato che «la criminalità organizzata ha subito colpi molto duri, sono stati arrestati quasi tutti i capi latitanti e c'è un'azione dello Stato sul territorio importante, grazie soprattutto alle forze dell'ordine». Per il magistrato tuttavia «la mafia sta attraversando una fase di 'finanziarizzazionè della sua attività, e perciò più facilmente può mimetizzarsi e più facilmente è propensa a reinvestire i capitali sporchi nelle zone più ricche del Paese. Significativo è il fatto - ha concluso - che negli ultimi anni la presenza degli interessi mafiosi sia aumentata al Nord».

ANSA

http://www.antimafiaduemila.com/content/view/24336/48/

Ja]{|e
24-01-2010, 16:17
http://www.youtube.com/watch?v=cqAa_tgT16o rainews24
http://www.youtube.com/watch?v=bMYNeYLzamE skytg24

Spero che confermino anche al terzo grado :mad: :mad: :mad:

Vincenzo1968
24-01-2010, 16:42
http://www.youtube.com/watch?v=oesbhGWJsbg

Vincenzo1968
24-01-2010, 18:22
Da L'Unità di oggi:

Quegli spioni della mafia che «stavano a Roma»
di Nicola Biondo

...
AL TELEFONO CON BERLUSCONI
Cuffaro chiede consiglio al premier
Berlusconi. Che in una telefonata intercettata
il 10 gennaio 2004 rassicura:
«Io ho saputo... La ragione per cui
ti telefono... il ministro dell’Interno...
mi ha parlato e mi ha detto che tutta
la...È tutto sotto controllo». La telefonata
però non viene utilizzata e sfuma
la possibilità di sapere chi da Roma poteva
conoscere i particolari dell’inchiesta.
Nonostante «le soffiate»
del Premier, Cuffaro va a processo.
...

Sheera
24-01-2010, 22:09
Cronache
L'ex presidente della Regione Sicilia: «Rispetto la sentenza»
Cuffaro condannato a 7 anni in appello
Favoreggiamento aggravato per avere agevolato la mafia e rivelazione di segreto istruttorio
NOTIZIE CORRELATE
Chiesto un nuovo processo per Cuffaro (25 novembre 2009)

Salvatore Cuffaro (Lapresse)
PALERMO - Salvatore Cuffaro è stato condannato in appello a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato dall'avere agevolato la mafia e rivelazione di segreto istruttorio. L'accusa aveva chiesto una condanna a otto anni. Il 18 gennaio 2008 in primo grado l'ex presidente della Regione Sicilia, ora senatore dell'Udc, era stato condannato a cinque anni in quanto in quanto era stata esclusa l'aggravante mafiosa. Per quanto riguarda gli altri imputati, Giorgio Riolo è stato condannato a otto anni e Michele Aiello a 15 anni e sei mesi.

«RISPETTO LA SENTENZA» - «L'ho detto prima e lo ripeto anche adesso che avrei rispettato la sentenza con serenità e lo farò anche adesso». È stato il primo commento alla sentenza di Salvatore Cuffaro. «La corte ha rivalutato il materiale processuale con una meditazione ulteriore che è poi l'essenza del processo di secondo grado», ha commentato il procuratore generale Daniela Giglio, che ha sostenuto l'accusa al processo d'appello.

INTERDIZIONE PERPETUA - In primo grado Cuffaro era stato anche condannato anche all'interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione che però sarebbe scattata solo in caso di conferma del giudizio anche in appello.

LA VICENDA - A Cuffaro la procura contesta il reato di violazione del segreto istruttorio accusandolo di aver fatto sapere al boss di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro, attraverso un suo amico ed ex assessore comunale Udc alla sanità, Domenico Miceli (condannato a 8 anni), che nell'abitazione del boss erano state installate microspie e bruciando in questo modo l'inchiesta. Cuffaro avrebbe appreso dall'ex maresciallo dei carabinieri, Antonio Borzacchelli, poi eletto deputato regionale, dell'esistenza di microspie sistemate dagli investigatori del Ros nell'abitazione di Guttadauro. La procura sostiene anche che Cuffaro si sarebbe incontrato nel retrobottega di un negozio di Bagheria con Michele Aiello, imputato nello stesso processo con l'accusa di associazione mafiosa e ritenuto un prestanome del boss Bernardo Provenzano. La versione di Cuffaro è che l'incontro con Aiello riguardava il tariffario regionale, in quanto Aiello all'epoca era proprietario di una clinica di Bagheria all'avanguardia per la cura dei tumori.

http://www.corriere.it/cronache/10_gennaio_23/cuffaro-condanna-appello_e6fdcbe6-0807-11df-b78d-00144f02aabe.shtml

Dovevano tirarlo fuori temporaneamente dal gioco, in Cassazione lo assolvono.

Dream_River
24-01-2010, 22:19
E dire che sembrava un così bravo ragazzo...:(

cocis
24-01-2010, 22:25
un eroe ???.. :fagiano:

Sheera
24-01-2010, 22:30
E' che non avete capito come funziona la politica (sin dai tempi dei Greci) e prendete le cose alla lettera. In Cassazione lo assolvono.

ciccio er meglio
24-01-2010, 22:37
E' che non avete capito come funziona la politica (sin dai tempi dei Greci) e prendete le cose alla lettera. In Cassazione lo assolvono.

e magari ricevera anche soldi dallo stato come rimborso :rolleyes: :muro:

Sheera
24-01-2010, 22:41
e magari ricevera anche soldi dallo stato come rimborso :rolleyes: :muro:

Rimborso de che? mica va in prigione. Sta fermo un giro, lo scopo è questo.

ciccio er meglio
24-01-2010, 22:57
Rimborso de che? mica va in prigione. Sta fermo un giro, lo scopo è questo.

e i danni morali dove li metti:O :rolleyes:

- S y l a r -
24-01-2010, 23:37
Un tizio nell'altro topic mi ha detto che quelli della mafia al potere sono luoghi comuni e siccome sembra molto sicuro di se ne deduco che è certamente sveglio senza contare che ha postato uno smile asd perciò non posso che credergli e valutare questa sentenza come un complotto di una certa magistratura politicizzata.

Sheera
25-01-2010, 00:07
Un tizio nell'altro topic mi ha detto che quelli della mafia al potere sono luoghi comuni e siccome sembra molto sicuro di se ne deduco che è certamente sveglio senza contare che ha postato uno smile asd perciò non posso che credergli e valutare questa sentenza come un complotto di una certa magistratura politicizzata.

Non è un complotto, è "normale" lotta di fazioni.
La mafia è... la parte... ehm... impresentabile dei servizi segreti, la "criminalità al servizio del potere".
Se vieni accolto nell'empireo puoi usufruirne anche tu. E diventi "giustificato" (=immune).
Hai presente il "viaggio notturno" del Sole (faraone)? Voleva dire che il faraone, dopo i colloqui ufficiali coi suoi ministri e funzionari alla luce del giorno, di sera si incontrava con gli uomini dei servizi segreti (l'occhio del faraone, etc) e con ehm... i "collaboratori" che questi controllavano.
C'erano operazioni che non potevano essere fatte direttamente da funzionari pubblici.
C'è un divertente giuramento degli alti funzionari egiziani: "Io non conosco quello che non esiste" ( :D )

- S y l a r -
25-01-2010, 00:09
Non è un complotto, è "normale" lotta di fazioni.
La mafia è... la parte... ehm... impresentabile dei servizi segreti, la "criminalità al servizio del potere".
Se vieni accolto nell'empireo puoi usufruirne anche tu. E diventi "giustificato" (=immune).
Hai presente il "viaggio notturno" del Sole (faraone)? Voleva dire che il faraone, dopo i colloqui ufficiali coi suoi ministri e funzionari alla luce del giorno, di sera si incontrava con gli uomini dei servizi segreti (l'occhio del faraone, etc) e con ehm... i "collaboratori" che questi controllavano.
C'erano operazioni che non potevano essere fatte direttamente da funzionari pubblici.
C'è un divertente giuramento degli alti funzionari egiziani: "Io non conosco quello che non esiste" ( :D )

Ti sei fatto un account solo per dirmi sta cosa quindi ti credo.

Sheera
25-01-2010, 00:11
Ti sei fatto un account solo per dirmi sta cosa quindi ti credo.

A parte che sono di sesso femminile, sono iscritta da luglio.

- S y l a r -
25-01-2010, 00:13
A parte che sono di sesso femminile, sono iscritta da luglio.

Due informazioni utili almeno quanto quelle del post.

Vincenzo1968
25-01-2010, 16:01
Cuffaro, 7 anni per mafia e nessun cannolo

L’ex governatore non festeggia più, in appello aumentata la pena

L’ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro, oggi senatore dell’Udc, non favorì singoli mafiosi, ma è responsabile di favoreggiamento alla mafia: un’accusa che gli costa sette anni di reclusione. Riformando in peius la sentenza di primo grado del processo alle "talpe" la Corte d’appello di Palermo chiude con un pesante verdetto la stagione del cuffarismo, bollando l’ex governatore come favoreggiatore di Cosa Nostra e aumentando le condanne nei confronti dei suoi presunti complici: otto anni per Giorgio Riolo, il maresciallo dei carabinieri ora condannato per concorso in associazione mafiosa, e 15 anni e sei mesi per l’imprenditore della sanità Michele Aiello, ritenuto uno dei prestanome di Bernardo Provenzano e arrestato dopo la sentenza.

Il volto livido, la mascella serrata, infagottato in un cappotto scuro, il senatore dell’Udc alla lettura della sentenza lascia velocemente l’aula dirigendosi verso l’uscita, ma è subito circondato dai giornalisti: "Prendo atto della sentenza della Corte – dice – in conseguenza di ciò lascio ogni incarico di partito. Mi dedicherò, con la serenità che la Madonna mi aiuterà ad avere, alla mia famiglia e a difendermi nel processo, fiducioso in un esito di giustizia". Per lui, adesso, scatta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, ma di dimettersi da Palazzo Madama, come sollecita l’europarlamentare dell’Idv Sonia Alfano, non se ne parla: "Il verdetto non modifica il mio percorso politico", dice rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva se intendeva dar fede al proposito manifestato in primo grado, quando promise che in caso di condanna per mafia avrebbe lasciato la politica.

E i guai giudiziari, per lui, non sono ancora finiti. Questo verdetto rafforza infatti il procedimento per le misure di prevenzione personale e patrimoniale avviato dalla procura e precede di pochi giorni il prossimo appuntamento giudiziario, fissato per il 5 febbraio davanti al gup di Palermo: Cuffaro dovrà difendersi dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, dopo il rinvio a giudizio chiesto per lui dal pm Nino Di Matteo, che ha prodotto nuove accuse nei suoi confronti mosse da alcuni pentiti agrigentini.

La condanna di ieri ha fotografato, invece, ancor più nitidamente, quell’area grigia in cui per anni si è mosso indisturbato, garantito da una sostanziale impunità, un groviglio perverso di interessi politici, economici, mafiosi ed affaristici che ruotavano, di fatto, attorno all’ex governatore, ritenuto, con questo verdetto, un’interfaccia del capomafia Giuseppe Guttadauro, al vertice del mandamento di Brancaccio.

Cuffaro e il boss parlavano a distanza attraverso l’ex assessore comunale dell’Udc Mimmo Miceli (condannato a nove anni per mafia), concordavano le candidature alle regionali, condizionavano i concorsi dei medici, sabotavano le indagini della magistratura, avevano "discorsi loro".

Un nuovo modello di rapporto mafia-politica molto più dissimulato, mediato e attento a nascondersi alle indagini della Procura di Palermo. Grazie all’esistenza di insospettabili "talpe".
Anche se la "talpa regina", quella che lo informava dalla Capitale, insomma, non ha ancora un volto e un nome: "A causa del comportamento (omertoso, ndr) degli imputati – ha detto in primo grado il pm Giuseppe Pignatone – non è stato possibile ricostruire l’intera catena delle rivelazioni delle notizie riservate, e dunque non è stato possibile accertare se vi era una fonte interna alla procura, e chi era quella persona in diretto collegamento con Roma con cui *Cuffaro commentava l’esito delle indagini".

E’ Cuffaro, infatti, secondo i giudici, che rivela al boss l’esistenza di microspie, disattivate da casa Guttadauro il 15 giugno del 2001: lo svela una frase della moglie del boss ("avia ragione Totò Cuffaro") citata dai giudici nella sentenza di primo grado. E Cuffaro, dunque, per i magistrati, diventa una risorsa preziosa per i mafiosi, al punto che nella fase della formazione delle liste per le regionali del ’91, va protetto da Cosa Nostra, e quindi il boss non deve incontrarlo: in una conversazione captata da una microspia Guttadauro, scrivono i magistrati nella sentenza di primo grado, "ribadisce la necessità di un referente privilegiato e diretto, afferma che tale precauzione va adottata non per creare ulteriori equivoci, bensì per cautelare Cuffaro ed evitare il rischio di farlo automaticamente accostare alla sua immagine di esponente mafioso".

Immagine da sempre curata dall’ex governatore, che negli anni scorsi ha tappezzato Palermo di manifesti con la scritta “la mafia fa schifo”. Ma quando i pm gli hanno contestato frequentazioni con Vincenzo Greco e Salvatore Aragona, entrambi condannati con sentenza passata in giudicato per mafia, ha detto sorpreso: "E che dovevo fare? Marginalizzarli? Io sono per ascoltare tutti, parlare con tutti…".


Da il Fatto Quotidiano del 24 gennaio 2010

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2425118&yy=2010&mm=01&dd=24&title=cuffaro_7_anni_per_mafia_e_nes

Vincenzo1968
25-01-2010, 16:59
Quegli spioni della mafia che "stavano a Roma"
di Nicola Biondo

I guai di Cuffaro non finiscono con la condanna a 8 anni. Il prossimo 5 febbraio un’udienza preliminare potrebbe portarlo ad un nuovo processo. L’accusa è di concorso esterno in associazione mafiosa, inchiesta parallela al processo «Talpe» condotta dal pm Nino Di Matteo.

Vecchi amici L’ex governatore avrebbe intrattenuto rapporti con Cosa nostra fin dal ‘91 per ottenerne l’appoggio elettorale e su richiesta dei boss avrebbe promosso due candidature alle regionali del 2001, quelle di Mimmo Miceli e Giuseppe Acanto. Cuffaro avrebbe avuto rapporti con Maurizio Di Gati, capomafia di Agrigento, e Franco Bonura, arrestato nel 2006, membro del triumvirato che comandava Palermo. Di Gati afferma che nel 2001 l’ordine di Provenzano era di votare per lui. E lo slogan di Cuffaro dal titolo «la mafia fa schifo» fu accolto in Cosa nostra – dice Di Gati - come ipocrita «perché lui con la mafia ci aveva mangiato». Anche questa inchiesta parte dalla scoperta della rete informativa e occulta per la quale Cuffaro è stato condannato. Rete composta da politici e da due sbirri antimafia Giorgio Riolo, del Ros, e Giuseppe Ciuro della Finanza. Tutti al lavoro per carpire i particolari delle indagini in corso alla procura antimafia e informarne uno dei più potenti imprenditori isolani, Michele Aiello, prestanome di Binu Provenzano.

Tutto ha inizio nel 2002 con una “cantata” eccellente, quella del boss Nino Giuffré braccio destro dello zu Binu. Aiello - imprenditore edile e deus ex machina della sanità regionale – veniva informato da Ciuro, Riolo e Cuffaro delle inchieste in corso. Nella sua clinica, la Santa Teresa, gli investigatori cercano la mafia e scoprono una truffa milionaria di fatture gonfiate a danno della Regione, amministrata da Cuffaro. E poi ci sono le microspie piazzate nel salotto del boss Giuseppe Guttadauro. Che ignaro, parla di tutto: di politica, di campagne di stampa a favore dei picciotti - citando Il Foglio e Lino Iannuzzi - e di nomine negli ospedali. Tra i suoi protetti c’è Miceli, astro nascente dell’Udc, oggi condannato in appello per concorso esterno. Per la sentenza di ieri Miceli era il tramite tra Cuffaro e il boss. Nel giugno 2001 qualcuno lo informa delle intercettazioni e prima che bonifichi il suo appartamento le microspie captano un’ultima frase: «Allora aveva ragione Totò». Per i magistrati Totò è Salvatore Cuffaro. Il 5 novembre del 2003 finiscono in manette Aiello, Ciuro, Riolo e due segretarie della Procura. Le prove sono schiaccianti, confessano tutti.

Al telefono con Berlusconi Cuffaro chiede consiglio al premier Berlusconi. Che in una telefonata intercettata il 10 gennaio 2004 rassicura: «Io ho saputo... La ragione per cui ti telefono... il ministro dell’Interno... mi ha parlato e mi ha detto che tutta la... È tutto sotto controllo». La telefonata però non viene utilizzata e sfuma la possibilità di sapere chi da Roma poteva conoscere i particolari dell’inchiesta. Nonostante «le soffiate» del Premier, Cuffaro va a processo.

Angoli inesplorati Ci sono altre talpe. Ai magistrati lo ha detto chiaramente Michele Aiello: «È a Roma la fonte che ha informato il presidente Cuffaro delle vostre indagini...». Lo stesso Aiello ha goduto di notevoli protezioni. Il suo nome sfugge agli inquirenti due volte. La prima quando una squadra del Ros, di cui faceva parte Riolo, arresta Totò Riina: il boss in un suo pizzino lo cita. Nel 1996 Aiello compare in un altro pizzino, sequestrato sempre dal Ros, di Bernardo Provenzano. Nelle indagini finisce anche una misteriosa «struttura di coordinamento» e uno pseudonimo, Mike. Ne parlano, intercettati, gli stessi Ciuro e Riolo. Per gli inquirenti si tratta di un ufficio dei servizi, sparito dopo gli arresti, in contatto con l’entourage di Cuffaro e che informava i due poliziotti corrotti. Una rete perfetta. O quasi.


http://www.unita.it/news/italia/94087/quegli_spioni_della_mafia_che_stavano_a_roma

LUVІ
26-01-2010, 06:48
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