opensource1978
21-01-2010, 10:34
Il jackpot dei politici: si potevano costruire 100mila case
di Roberto Rossitutti gli articoli dell'autore
È dal ventidue agosto che il superenalotto non fa milionario qualcuno. Da quando uno sconosciuto e fortunato di Bagnone, in Toscana, ha messo in fila sei numeri e si è portato a casa 147 milioni di euro. Una bella cifra, tanti soldi. Nulla, però, se paragonati alla vincita che si sono regalati sindaci, parlamentari, ministri, sottosegretari, approvando due giorni fa il ddl 1880 Quagliarello-Gasparri. Quanto? 500 milioni tondi. L’equivalente di quattro jackpot (oggi fermo a 126 milioni). Soldi che, secondo la Corte dei Conti, sono stati truffati allo Stato.
E che avrebbero poturo essere riutilizzati. Per questo sarebbe bello sapere che cosa ne pensa il ministro del Tesoro Giulio Tremonti in perenne caccia di fondi per sostenere la nostra magra economia. Con 500 milioni ci fanno un sacco di interventi. Che cosa? Un altro piano casa, ad esempio, visto che quello approvato lo scorso 21 luglio era finanziato con 200 milioni iniziali, che diventeranno poi 500, sarebbe un bel primo passo. Quel piano prevedeva 100mila nuove abitazioni. Se ne potrebbero costruire altrettante o ripristinare, al limite, un fondo per gli affitti visto che quello che si è deciso di abolire era poco superiore alla cifra in questione.
E la lista non finisce certo qui. Basta aprire quella scatola magica che è l’ultima Finanziaria per scoprire come impiegare quei soldi. Servirebbero all’Università, che è si vista azzerare i finanziamenti, per poi riprendere 400 milioni, circa un terzo del totale. Servirebbero anche alla scuola per la quale la Gelmini sta applicando tagli durissimi in tutti i settori compreso quello delle pulizie che coinvolge 10mila addetti.
Ma non solo. Servirebbero anche agli agricoltori italiani. Che hanno dovuto elemosinare 100 milioni per il fondo di solidarietà ma nulla di più per la grave crisi che sta congelando tutto il nostro settore mettendo in ginocchio intere famiglie. Servirebbero pure alle associazioni di volontariato, che compongo il terzo settore, e che ancora stanno aspettando i soldi che i cittadini italiani gli hanno devoluto attraverso il 5 per mille. 400 milioni, mica briciole. E anche i pensionati, ad essere franchi, non disdegnerebbero visto che, formalmente, il governo ha impiegato 450 milioni per creare la social card, per altro un fallimento epocale, ma non ha fatto nulla per aumentare le minime da miseria.
Questa poteva essere l’occasione giusta. Invece si è preferito agire diversamente. Parafrasando una celebre pubblicità si è preferito vincere facile. E portarsi a casa con un semplice voto l’equivalente di cinque superenalotto. Quando si dice fortuna.
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Fonte l'Unità
Certo che ci pensano eh..
di Roberto Rossitutti gli articoli dell'autore
È dal ventidue agosto che il superenalotto non fa milionario qualcuno. Da quando uno sconosciuto e fortunato di Bagnone, in Toscana, ha messo in fila sei numeri e si è portato a casa 147 milioni di euro. Una bella cifra, tanti soldi. Nulla, però, se paragonati alla vincita che si sono regalati sindaci, parlamentari, ministri, sottosegretari, approvando due giorni fa il ddl 1880 Quagliarello-Gasparri. Quanto? 500 milioni tondi. L’equivalente di quattro jackpot (oggi fermo a 126 milioni). Soldi che, secondo la Corte dei Conti, sono stati truffati allo Stato.
E che avrebbero poturo essere riutilizzati. Per questo sarebbe bello sapere che cosa ne pensa il ministro del Tesoro Giulio Tremonti in perenne caccia di fondi per sostenere la nostra magra economia. Con 500 milioni ci fanno un sacco di interventi. Che cosa? Un altro piano casa, ad esempio, visto che quello approvato lo scorso 21 luglio era finanziato con 200 milioni iniziali, che diventeranno poi 500, sarebbe un bel primo passo. Quel piano prevedeva 100mila nuove abitazioni. Se ne potrebbero costruire altrettante o ripristinare, al limite, un fondo per gli affitti visto che quello che si è deciso di abolire era poco superiore alla cifra in questione.
E la lista non finisce certo qui. Basta aprire quella scatola magica che è l’ultima Finanziaria per scoprire come impiegare quei soldi. Servirebbero all’Università, che è si vista azzerare i finanziamenti, per poi riprendere 400 milioni, circa un terzo del totale. Servirebbero anche alla scuola per la quale la Gelmini sta applicando tagli durissimi in tutti i settori compreso quello delle pulizie che coinvolge 10mila addetti.
Ma non solo. Servirebbero anche agli agricoltori italiani. Che hanno dovuto elemosinare 100 milioni per il fondo di solidarietà ma nulla di più per la grave crisi che sta congelando tutto il nostro settore mettendo in ginocchio intere famiglie. Servirebbero pure alle associazioni di volontariato, che compongo il terzo settore, e che ancora stanno aspettando i soldi che i cittadini italiani gli hanno devoluto attraverso il 5 per mille. 400 milioni, mica briciole. E anche i pensionati, ad essere franchi, non disdegnerebbero visto che, formalmente, il governo ha impiegato 450 milioni per creare la social card, per altro un fallimento epocale, ma non ha fatto nulla per aumentare le minime da miseria.
Questa poteva essere l’occasione giusta. Invece si è preferito agire diversamente. Parafrasando una celebre pubblicità si è preferito vincere facile. E portarsi a casa con un semplice voto l’equivalente di cinque superenalotto. Quando si dice fortuna.
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Fonte l'Unità
Certo che ci pensano eh..