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View Full Version : Decennale Craxi, Tricolore sulla tomba. Presenti Frattini, Sacconi e Brunetta


Vincenzo1968
17-01-2010, 15:43
Decennale Craxi, Tricolore sulla tomba Presenti Frattini, Sacconi e Brunetta (http://www.corriere.it/politica/10_gennaio_17/craxi-hammamet-presenti_b5429fa6-0360-11df-a5a7-00144f02aabe.shtml)

Craxi commemorato ad Hammamet. Presenti tre ministri e tanti fedelissimi (http://www.repubblica.it/politica/2010/01/17/news/craxi_commemorato_ad_hammamet_presenti_tre_ministri_e_tanti_fedelissimi-1979427/)

E Bossi? Non c'è andato?

ConteZero
17-01-2010, 15:45
Questo è un giorno tristissimo per l'Italia.

Vincenzo1968
17-01-2010, 15:51
La soddisfazione di Anna Craxi: "Ho apprezzato Napolitano" (http://www.repubblica.it/politica/2010/01/17/news/anniversario_craxi-1979425/)

http://www.youtube.com/watch?v=2StAKAlrU5k

lowenz
17-01-2010, 15:56
E Bossi? Non c'è andato?
:asd: :asd: :asd:

whistler
17-01-2010, 16:00
:Puke: :Puke: :Puke:

prossima tappa tricolore in piazzale loreto!!!!!!

w l italia dei corrotti dei corruttori dei furbetti dei disonesti!

w anche tutti gli italioti a cui piace tutto questo!

LUVІ
17-01-2010, 16:02
Questo è un giorno tristissimo per l'Italia.

*

MadJackal
17-01-2010, 16:15
Questo è un giorno tristissimo per l'Italia.

*

pantapei
17-01-2010, 16:26
http://www.pctunerup.com/up/results/_201001/th_20100117172441_via.craxi.latitante.jpg (http://www.pctunerup.com/up/image.php?src=_201001/20100117172441_via.craxi.latitante.jpg)

sander4
17-01-2010, 16:35
Questo è un giorno tristissimo per l'Italia.

http://www.pctunerup.com/up/results/_201001/th_20100117172441_via.craxi.latitante.jpg (http://www.pctunerup.com/up/image.php?src=_201001/20100117172441_via.craxi.latitante.jpg)
*

CoreDump
17-01-2010, 17:57
Questo è un giorno tristissimo per l'Italia.

*

cocis
17-01-2010, 18:06
tutti in pellegrinaggio ad hammamet.. :banned: :banned: :banned:

Onisem
17-01-2010, 18:09
Senza pudore e vergogna (grazie ad un popolo che gli permette di esserlo).

VegetaSSJ5
17-01-2010, 18:12
c'è qualcuno che vuole attuare la sua stessa politica di corruzione e collusione con affari loschi. ecco perchè si è pensato bene di "reintegrare" craxi, così quando il 50% degli italiani si toglierà le fette di prosciutto dagli occhi lo vedrà come craxi. uno che, alla fine, per l'italia ha fatto del bene...

vergogna a chi dall'alto ha pensato di riabilitare craxi e ai politici che hanno permesso tutto ciò, presidente napolitano compreso.

Onisem
17-01-2010, 18:18
c'è qualcuno che vuole attuare la sua stessa politica di corruzione e collusione con affari loschi. ecco perchè si è pensato bene di "reintegrare" craxi, così quando il 50% degli italiani si toglierà le fette di prosciutto dagli occhi lo vedrà come craxi. uno che, alla fine, per l'italia ha fatto del bene...

vergogna a chi dall'alto ha pensato di riabilitare craxi e ai politici che hanno permesso tutto ciò, presidente napolitano compreso.

Si, e spero che il rebound sia ancora più violento di quello che ha travolto Craxi e che stavolta non lasci scampo a nessuno di costoro. :)

aeterna
17-01-2010, 18:18
se dobbiamo fare una classifica, in testa vi è napolitano.
i politici del pdl possono pure fare robe del genere, ne risponderanno davanti ai propri elettori, ma il presidente della repubblica italiana NO.

fabio80
17-01-2010, 18:29
resta solo da sperare in malattie gravie incurabili per chi da corso a questo genere di cose

tanto nelle istituzioni non ho più fiducia, percepisco lo stato come un nemico da combattere e sulla voglia di sangue degli italiani ci ho messo una pietra sopra.

Charonte
17-01-2010, 19:19
Da come ne hanno parlato al tg pare che craxi fosse un santo, il Messia, creatore dell'universo.
Madre teresa di calcutta era nulla al confronto.
Cioè, ma sti qua si rendono conto di che uomo era? :mbe:

Gente che piangeva, addirittura volava in tunisia a visitarlo.
Cioè, boh, me pare roba di un altro mondo.

A me sta gente fa pena, ma pena proprio.
Mi piacerebbe andare lì e sbattergli in faccia le condanne di sto uomo e poi domandargli cosa ne pensa.
Mi viene il dubbio che non lo sappiamo, perché non mi pare possibile.

elect
17-01-2010, 19:29
Questo è un giorno tristissimo per l'Italia.

http://www.pctunerup.com/up/results/_201001/th_20100117172441_via.craxi.latitante.jpg (http://www.pctunerup.com/up/image.php?src=_201001/20100117172441_via.craxi.latitante.jpg)

*


Minchia ci vorrebbe la Damnatio memoriae (http://it.wikipedia.org/wiki/Damnatio_memoriae)

fabio80
17-01-2010, 19:37
i tempi sono maturi per una rilettura in chiave positiva della prima repubblica = ora che abbiamo fatto sbollire un poco i sudditi, è tempo di iniziare il lavaggio del cervello per riabilitare il nostro amico

prima seconda terza o ventesima repubblica, sempre lo stesso shifo incartato in modo diverso

si permettono il lusso di fare quello che vogliono perchè si sentono intoccabili, ma prima o poi verrà il momento che dovranno nascondersi da qualcuno che gli vuole spiccare la testa. è sempre successo nella storia

Onisem
17-01-2010, 19:38
Addirittura vogliono fare una commemorazione in Parlamento. Il Parlamento è di tutti, quale impudenza... :rolleyes:

fabio80
17-01-2010, 19:45
Addirittura vogliono fare una commemorazione in Parlamento. Il Parlamento è di tutti, quale impudenza... :rolleyes:

vedi? si sentono intoccabili, non hanno paura. ma cambieranno i tempi, ci dovessero volere decenni, prima o poi qualcosa si spezzerà. poi non basterà andare ad hammamet

ConteZero
17-01-2010, 19:54
Pensavo che questo giorno non sarebbe mai arrivato ma devo quotare lei:


se dobbiamo fare una classifica, in testa vi è napolitano.
i politici del pdl possono pure fare robe del genere, ne risponderanno davanti ai propri elettori, ma il presidente della repubblica italiana NO.


:asd:

fba00
17-01-2010, 20:51
ma io devo ancora capire perchè darsi tanto da fare a ripulire la memoria di craxi,perchè ci mettono la faccia,c'è qualcosa di molto grosso,losco sotto,e ne ho paura

Mirshann
17-01-2010, 20:54
Se gli manca tanto Craxi perchè non rimangono in Tunisia: Frattini, Sacconi e Brunetta?

Personalmente non mi sarebberò mancati neanche prima, ma dopo questa penso che nessuno li cercherebbe...

RiccardoS
18-01-2010, 07:52
tre ministri ed il tricolore ad onorare un politico corrotto e furfante che non ha nemmeno avuto il fegato di affrontare le conseguenza della sua disonestà.
siamo proprio allo sbando.

Steinoff
18-01-2010, 08:04
Questo è un giorno tristissimo per l'Italia.

*

e chi prosegue a votarli NON ha scuse.
Vergogna

Blaster_Maniac
18-01-2010, 08:06
Siamo abbandonati a noi stessi.

Giullo
18-01-2010, 08:57
che schifo

elect
18-01-2010, 09:05
Ambe'.. ce lo abbiamo come Pres del Cons uno che non affronta i processi a suo carico..
:muro:


Toh, che caso :O


http://www.indicius.it/Politica/images_politica/craxi_sette.jpg

mixkey
18-01-2010, 09:13
Dire che questi (http://www.youtube.com/watch?v=TgikVvKyc70)adesso votano tutti IdV?

Vincenzo1968
18-01-2010, 18:06
Dal Passaparola (http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/2010/01/18/passaparola_del_18012010_alle.html) di oggi:


Buongiorno a tutti, siamo nel pieno delle celebrazioni di Bettino Craxi, mi sono un po’ stufato di ricordare le tangenti che prendeva, anche perché l’abbiamo già fatto in queste ultime settimane e poi ci viene autorevolmente raccomandato e stiamo aspettando tutti con ansia il messaggio del Capo dello Stato, per celebrare degnamente il decennale del latitante, che bisogna andare oltre le vicende giudiziarie e che bisogna dare un giudizio politico, perché naturalmente un uomo politico non può essere ridotto soltanto alle condanne e ai processi.

La scalata al Partito Socialista
E’ vero, Craxi non ha avuto soltanto condanne e processi, Craxi è stato anche altro: ha fatto politica, da questo punto di vista vale sempre la vecchia battuta di Grillo, che nella Prima Repubblica di solito prendevi un politico e, dopo un po’, diventava un ladro, mentre nella seconda di solito prendi un ladro e dopo un po’ diventa un politico.

Certamente Craxi quando ha iniziato a fare politica non l’ha fatta per rubare, ha cominciato a rubare mentre faceva politica e su Il Fatto Quotidiano ho pubblicato un’intervista del 93 di Fabrizio Cicchitto, che non era craxiano, era socialista lombardiano, ma fu messo da parte nel Partito Socialista dopo l’81, quando si scoprì che era iscritto alla Loggia P2. Cicchitto è un raro caso di socialista espulso da Craxi, messo ai margini da Craxi per indegnità morale e per la sua iscrizione alla P2 e infatti, rancoroso nei confronti di Craxi per essere stato sbattuto fuori per dieci anni e recuperato soltanto nel 92, Cicchitto nel 93 diede un’intervista - pensate un po’ - a Augusto Minzolini, l’attuale direttore del TG1, che all’epoca era cronista de La Stampa e, in quell’intervista, Craxi veniva dipinto da Cicchitto come poco meno o poco più di un malfattore. Se la trovo, ho qui Il Fatto di questi ultimi giorni, un piccolo brano ve lo devo regalare, perché? Perché Cicchitto ricorda come Craxi scalò il Partito Socialista quando, alla fine degli anni 70, sembrava che non ce la dovesse fare a prendere il potere e poi invece ce la fece per pochissimi voti e, disse Cicchitto, quei pochissimi voti se li era comprati, aveva praticamente lanciato un’Opa sul Partito Socialista con quali soldi? Eh, con i soldi del conto protezione, ossia con i soldi che gli aveva pagato il Banco Ambrosiano, grazie ai buoni uffici di Licio Gelli e di Roberto Calvi. Conseguentemente, se andate sul sito antefatto, o ilfattoquotidiano.it la trovate integrale quell’intervista. Cicchitto disse, “ quando scoprimmo che Craxi aveva questo ben di Dio messo a disposizione sul conto svizzero, il famoso conto protezione, da Licio Gelli e Roberto Calvi beh, capimmo che non ce l’avremmo fatta”. Dice anche che Pietro Nenni gli mandò una lettera nella quale gli intimava di dimettersi, a Craxi, ma che quella lettera fu fatta sparire: lo dico, perché chi sta a Roma vede in questi giorni la città tappezzata di manifesti in cui si vede Craxi giovane e Nenni vecchio con il bastone. Il rapporto tra i due era appunto che il vecchio patriarca, sdegnato nei confronti di Craxi, aveva mandato una lettera per intimargli di dimettersi, lettera che poi è stata fatta sparire, ma in quel partito l’abitudine a fare sparire molte cose era diffusa. Però ci dicono che non ci sono soltanto le tangenti, c’è anche la politica, c’è anche altro e conseguentemente, per dare un giudizio complessivo su Craxi, bisogna valutare il suo ruolo politico: lo scrive ancora questa mattina L’Ambasciatore Romano in uno dei suoi pezzi solitamente ambigui, dove dà un colpo al cerchio e uno alla botte e penso che possiamo benissimo parlare solo esclusivamente, oggi, della politica di Craxi, per vedere se ha portato bene o ha portato male all’Italia: in fondo stiamo parlando di un signore che ha imperversato nella politica italiana per quasi venti anni come leader del partito, come ago della bilancia dall’alto del suo 12 o 14% della politica italiana, come Presidente del Consiglio tra l’83 e l’87 e come parlamentare fino al 1994, quando non si ricandidò perché sepolto sotto le vicende giudiziarie e invece scappò all’estero.

Il presidente del debito
Vediamoli, dunque, questi grandi meriti politici che ha avuto Craxi al netto delle tangenti, perché è un po’ ricattatorio questo modo di giudicare e di dire che non bisogna pensare soltanto alle tangenti, ma anche alla politica: intanto, se uno prende tangenti è un tangentaro e poi è chiaro che anche il mostro di Firenze credo abbia offerto qualche brioches a qualche bambino povero, o abbia aiutato qualche vecchina a attraversare la strada, eppure rimane sempre il mostro di Firenze!

In ogni caso cediamo pure a questo ricatto e parliamo dei grandi meriti politici che, secondo alcuni, ne farebbero un grande statista, paragonato addirittura a De Michelis o a De Gasperi, o paragonato ieri sera da Claudio Martelli a qualcosa di meglio rispetto a Berlinguer e dal Ministro Sacconi a un genio praticamente, a un numero uno della politica italiana. Credo che, stringi stringi, le uniche due cose positive che personalmente riesco a intravedere in quei quasi venti anni di leadership nazionale Craxi le abbia fatte quando si è opposto al nucleare e ha patrocinato il referendum contro il nucleare e, in parte, quando ha dato un colpo all’inflazione stroncando, smantellando la scala mobile.
Sul secondo punto il fine giustificava i mezzi forse, visto che avevamo un’inflazione più vicina al 20% che al 10%, ma non dimentichiamo che stroncare la scala mobile voleva dire sganciare lo stipendio, il salario dei lavoratori dipendenti dal costo del lavoro e quindi, naturalmente, hanno perso di potere d’acquisto gli stipendi dei lavoratori, tanto per cambiare si è deciso di far pagare ai più poveri i disastri della finanza pubblica, che non erano colpa loro, per dare uno scrollone ai sindacati, che sicuramente avevano delle grosse responsabilità.
Quanto al nucleare, non so se avete notato, ma tutti i fans di Craxi di oggi se la dimenticano quella faccenda del nucleare, del no dei socialisti al nucleare, che poi portò al referendum che fu vinto dai nemici del nucleare e infatti oggi tutti i fans di Craxi sono per il nucleare e sorvolano sul fatto che Craxi era contro. Al di là di questo, francamente non vedo nessun motivo per parlare di meriti politici, al netto delle tangenti: cominciamo dal debito pubblico. Per fortuna, sia pure nascosto in fondo a una pagina, a pagina 17 de Il Corriere della Sera di giovedì, Salvatore Bragantini, economista molto in gamba, molto esperto, ci ricorda che cosa ha fatto Craxi per il debito pubblico e dice “ il caso Grecia ora tiene banco, ma è solo l’inizio, tutti i Paesi dell’Eurozone a alto debito - si fa più presto a dire chi non c’è - sono condizionati dai vincoli di Maastricht , svuotare i quali vorrebbe dire silurare l’Euro. Non è loro preclusa solo la leva della politica monetaria, anche lo spazio per quella fiscale si fa impervio, non c’è una lira, i soldi (pochi) vengono spessi per pagare gli interessi sul debito e quindi non c’è trippa per tagliare le tasse. Si può giostrare solo a parità di gettito e la manovra è limitata dalle norme dell’Unione Europea, per esempio per l’Iva. In questo frangente, cosa fare in concreto per restare un grande Paese, senza farsi pian piano relegare nella serie inferiore? Un’opinione pubblica disinformata potrebbe reagire prendendosela con l’Europa, mentre in realtà ce la dobbiamo prendere con noi stessi e, soprattutto, con chi oggi celebra Craxi.” E ricorda, Bragantini, che “ il risanamento morale, utile in sé, darebbe anche un robusto contributo a quello economico”, perché l’immoralità pubblica, la corruzione pubblica che porta aumenti di spesa pubblica sono, in realtà, all’origine del boom del nostro debito punto di riferimento, che non è sempre stato alle stelle: ha cominciato a andare alle stelle a partire dal 1980, cioè da quando imperò sull’Italia per dodici anni il famoso Caf (Craxi, Andreotti, Forlani). Se ci fosse ancora una classe dirigente degna del nome, anziché assistere in un silenzio forse non imbarazzato, ma certo imbarazzante alla rivalutazione di Bettino Craxi, questa classe dirigente ricorderebbe al Sindaco di Milano, che vuole dedicargli una via o un parco, alcuni fatti stranoti nelle metropoli straniere che ama frequentare la signora Moratti. Lasciamo pure stare i gravi reati per cui Craxi è stato condannato e che paiono divenuti trascurabili, c’è molto di più: sotto la guida politica sua e di De Mita, che oggi non a caso ne canta le gesta, il nostro debito pubblico è volato dal 60 al 120% del Pil, in dodici anni è raddoppiato il rapporto tra debito e prodotto interno lordo; di qui il macigno che tutt’ora grava sulle spalle del Paese e ne frena lo sviluppo, sapete che quel debito lo paghiamo con 80 miliardi di Euro all’anno di soli interessi. Nell’éscalation del debito ebbe il suo bel peso l’aumento dei costi delle opere pubbliche dovuto alle tangenti, scoperte grazie a Mani Pulite: quei costi, in seguito alle indagini, crollarono di botto e chi allora accusò il colpo ce lo restituisce con gli interessi. Nel 1992, quando crollò la Prima Repubblica sotto i colpi delle tangenti e poi si travestì da Seconda Repubblica grazie a quel grande gattopardo che è Berlusconi, un chilometro di metropolitana a Milano costava 192 miliardi, nello stesso periodo a Amburgo un chilometro di metropolitana costava 45 miliardi, meno di un quarto. In quel periodo il passante ferroviario di Milano costava 100 miliardi a chilometro e è stato realizzato in dodici anni; nello stesso periodo il passante ferroviario di Zurigo è costato la metà, 50 miliardi a chilometro, e ha richiesto la metà del tempo per i cantieri (sette anni, anziché dodici). E’ così che nasce il boom del debito pubblico che, nell’80, era il 60% del Pil, nell’83 era già il 70% del Pil, nell’83 Craxi diventa Presidente del Consiglio, ci rimane quattro anni, è il governo più lungo della Prima Repubblica, in quei quattro anni il rapporto tra debito e Pil passa dal 70 al 92% e, in termini liquidi, il debito pubblico passa da 400 e qualcosa mila miliardi a un milione di miliardi in quattro anni, gli anni del governo Craxi. Dopodiché, negli anni dei governi Goria e De Mita, il rapporto debito /Pil balza ulteriormente dal 92 al 118%, che è il valore che ha praticamente oggi, perché abbiamo avuto qualche anno di risanamento grazie alle politiche del centrosinistra, soprattutto dei Ministri Ciampi e Padoa Schioppa e poi abbiamo avuto invece lo sfondamento del centrodestra che, guarda caso, ha affidato l’economia nelle mani degli stessi che collaboravano con Craxi ai tempi in cui veniva scavato il grande buco del debito pubblico: oggi la nostra economia è nei mani dei Tremonti, dei Brunetta e dei Sacconi, cioè degli stessi consulenti economici di Craxi e De Michelis, che all’epoca stavano scavando quel gigantesco buco che ancora non siamo riusciti a riempire. “Craxi politicamente ebbe ragione su diversi punti: per esempio, sulla scala mobile e, chi era privo di paraocchi ideologici lo vide subito”, scrive ancora Bragantini, “ma non uscì di scena solo per i reati: soprattutto perché ci stava trascinando nell’abisso. Non era il solo, ma la sua riabilitazione, oltre a reiterare il teorema per cui la magistratura rossa dà la caccia ai politici, sancisce anche ufficialmente l’inanità del tentativo di sfuggire a ruberie e malgestione, è questa la cosa più grave e dà il senso di un Paese che ha smarrito con la memoria la bussola dell’interesse generale. Tutti quelli che nelle aziende esportatrici si dannano a recuperare la competitività perduta dovrebbero pensarci bene, prima di avallare con il silenzio la restaurazione. Se poi Milano dovrà davvero scegliere una via da dedicare a Craxi, cambiamo nome a quella oggi intitolata Giorgio Ambrosoli: daremmo icasticamente l’idea di come ci siamo ridotti e del futuro che ci stiamo preparando”, scrive il grande Bragantini, seminascosto in fondo a pagina 17 de Il Corriere della Sera.

Craxi e le partecipazioni statali
Vediamo altri meriti dello statista Craxi: ricorderete, per esempio, le partecipazioni statali, erano le imprese dello Stato, ce ne era una in particolare che si chiamava Sme e perdeva migliaia di miliardi ogni anno per produrre panettoni e pomodori pelati di Stato.

Era la grande Finanziaria alimentare dell’IRI, che conteneva nella sua pancia i marchi di Motta, Alemagna, Cirio e era gestita dai partiti, quindi era gestita con i piedi e noi, ogni anno, ripianavamo i buchi della Sme: ecco perché Prodi saggiamente, nel 1984, decide di privatizzarla, la mette sul mercato, chiede se c’è qualche privato disposto a prendersi quel carrozzone puzzolente e maleodorante. Ebbene, si fa avanti la Buitoni, unica offerente, la Buitoni di De Benedetti: Craxi per ragioni politiche, ossia perché odiava De Benedetti, decide di bloccare la privatizzazione della Sme, incaricando Berlusconi, Barilla e Ferrero di, obtorto collo, presentare una controfferta rispetto a quella della Buitoni, per altro fuori tempo massimo, in modo da mandare a monte il preaccordo che la Buitoni ha stipulato con l’IRI. Risultato: va tutto a catafascio, la Sme rimane nelle partecipazioni statali e gli italiani per anni hanno continuato a ripianare migliaia di miliardi di debiti a quell’azienda pluridecotta , che Prodi saggiamente aveva trovato a chi affidare per liberare lo Stato da quel bubbone purulento. Questo sarebbe il modernizzatore, uno che non ha mai privatizzato neanche un canile: io non sono un fanatico delle privatizzazioni, ci sono cose che debbono rimanere pubbliche, ma i panettoni di Stato e i pomodori pelati forse potevano essere privatizzati e gestiti meglio! Craxi si opposte e perché si oppose? Perché le partecipazioni statali erano delle aziende che venivano gestite dagli uomini dei partiti, la DC e il PSI e i partiti usavano le aziende pubbliche come vacche da mungere, le depredavano per rubare, venivano finanziati da aziende pubbliche anche se era vietato dalla legge che essi stessi avevano approvato nel 74: quella del finanziamento pubblico dei partiti, che consentiva ai partiti di ricevere contributi da aziende private, ma non da aziende pubbliche. E invece Craxi usava le partecipazioni statali come se fossero il cortile di casa sua: ci metteva i suoi uomini, il famoso Di Donna, i famosi Cagliari, Bitetto, Necci e poi ciucciava i soldi, questa è la ragione per cui alimentò l’impresa pubblica anche laddove non se ne sentiva il bisogno, perché rubavano i soldi pubblici dalle aziende pubbliche.
Pensate alla RAI, pensate a che cosa era la RAI nel periodo della lottizzazione più feroce dei partiti: si dirà “ c’è anche adesso”, sì, ma non è una buona ragione per dire che era buono quello che facevano allora o per dire che, dato che si fa male adesso, allora va bene tutto, la RAI ha cominciato a diventare - e ne sa qualcosa Beppe Grillo, tra l’altro - una protesi dei partiti proprio in quegli anni, quando tra l’altro non c’erano più neanche grandi partiti che segnalavano grandi personalità, come era accaduto nel passato in televisione, ma c’erano partiti che segnalavano mezze calzette, le loro amanti, i loro amici, i loro portaborse etc., per ottenere in cambio quello che avete visto ancora l’altra sera da Giovanni Minoli. La stessa cosa accadde nel settore televisivo privato: se oggi non abbiamo un libero mercato nella televisione privata, se oggi non abbiamo un antitrust nella televisione privata, se oggi abbiamo una mostruosa concentrazione nelle mani del signor Berlusconi, lo dobbiamo a Bettino Craxi, che cominciò a salvarlo con i due famosi decreti dell’84, quando i pretori tentarono di fare rispettare la legge a Berlusconi e Craxi neutralizzò le ordinanze dei pretori con due decreti chiamati Berlusconi e poi, nel 1990, quando perdemmo la grande opportunità di avere una legge antitrust sulla televisione, perché la Legge Mammì alla fine diventò una fotografia del trust esistente, tre reti aveva Berlusconi e tre reti potè tenersi vita natural durante. A chi lo dobbiamo tutto questo? A Craxi, il grande modernizzatore che ha creato il più mostruoso monopolio, soltanto perché il monopolista era il suo amichetto che gli pagava 21 miliardi, o forse di più, 21 sono stati trovati, estero su estero. Ecco perché la corruzione non può essere disgiunta dall’azione politica, perché queste scelte politiche venivano fatte da uno che poi si faceva pagare: ecco perché il corrotto non è staccabile dall’attività politica, perché la corruzione richiede qualcosa in cambio e quel qualcosa in cambio erano le politiche che hanno ridotto l’Italia a un Paese pseudosovietico, per quanto riguarda la televisione, visto che abbiamo il potere politico che controlla la televisione e questo è cominciato grazie a Craxi, il berlusconismo lo dobbiamo a Bettino Craxi.
La stessa cosa è accaduta nell’editoria quando, raccomandato da Craxi, Berlusconi si impossessò della Mondadori e si impossessò della Mondadori grazie a magistrati romani che facevano parte dell’harem di Cesare Previti e da dove viene Cesare Previti? Dal Partito Socialista, era Consigliere di amministrazione di Lalenia, ai tempi in cui Lalenia era un feudo socialista, tutto si tiene.. il giudice Squillante, il giudice che aveva 9 miliardi sui conti svizzeri, il giudice corrotto da Previti, anche se poi l’ha fatta franca grazie alla prescrizione, ebbene il giudice Squillante era il consigliere giuridico di Craxi a Palazzo Chigi, un giudice con i conti all’estero comunicanti con i conti di Previti e della Fininvest. Ecco perché a Roma i processi non si facevano mai e Craxi fu beccato dalla Procura di Milano: perché a Roma i giudici erano capitanati - capo dei G.I.P. - da Renato Squillante, consulente giuridico di Craxi, pappa e ciccia con Craxi, ecco perché la corruzione non può essere disgiunta dalla politica! Pensate soltanto alle politiche sulla droga che ha fatto Craxi: la prima legge proibizionista in materia di droghe è proprio la legge che fu fatta, la famosa Iervolino /Vassalli, che fu imposta da Craxi, che poi era legato ai peggiori personaggi delle comunità, da Don Gelmini a Muccioli, vengono tutti di lì, dal craxismo. La penalizzazione delle droghe anche leggere, il proibizionismo più retrivo, pensate all’imbarcata di extraparlamentari di sinistra che fece il Partito Socialista, che si importò i Boato, i Liguori, i Sofri, tutti socialisti erano diventati quando lotta continua chiuse i battenti! Pensate alla politica istituzionale di Craxi, che lanciò per primo il presidenzialismo, l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, perché naturalmente la voleva disegnare sulle proprie caratteristiche, voleva diventare Presidente della Repubblica con il plebiscito, è lui che ha cominciato a picconare la Costituzione, è lui che per primo, nel 1980, insieme a Giulano Amato, suo degno consulente su queste questioni, ha lanciato la proposta della grande riforma: che cosa era la grande riforma? Era la trasformazione dell’Italia in una Repubblica presidenziale craxiana, è lui che ha cominciato a diffondere il virus dell’ostilità ai valori costituzionali e è lui il primo politico importante del governo a attaccare in Parlamento la magistratura. Oggi ci sembra normale che i politici attacchino la magistratura, non fanno niente altro: all’epoca non si usava, i democristiani se ne guardavano bene, chi aveva fatto parte della Costituente e aveva mantenuto quella tradizione si guardava bene dal delegittimare gli altri poteri, mica per ragioni di onestà di impeccabilità, per ragioni di autoconservazione. Se un potere comincia a distruggere gli altri, gli altri distruggeranno quel potere lì, il potere non può delegittimarsi, le istituzioni tra loro non si possono delegittimare, Craxi fu il primo a rompere il galateo istituzionale e costituzionale e quando cominciò a attaccare i magistrati? Quando fu arrestato per reati valutari nei primi anni 80 Roberto Calvi, il responsabile del più grave crack della storia d’Europa prima del crack Parmalat, ovviamente, il crack dell’Ambrosiano, che mandò sul lastrico migliaia, migliaia e migliaia di famiglie e Craxi, invece di ringraziare i magistrati, che avevano beccato il bancarottiere Calvi, il quale aveva depredato le casse dell’Ambrosiano per compiacere la mafia, la P2 e tutto quel giro losco che c’era intorno, Craxi attaccò i giudici in Parlamento, dicendo che rovinavano l’economia! Cioè l’economia, che era stata appena rovinata dal più grave crack mai visto nella storia d’Italia, veniva rovinata dai giudici che avevano scoperto il crack e il colpevole del crack: questo fu un attacco violentissimo, che segnò una rottura, molti che prima votavano socialista non votarono più socialista, quando sentirono che Craxi difendeva Calvi e poi si scoprì perché Craxi difendeva Calvi, perché in Svizzera, sul conto protezione, Calvi gli aveva appoggiato, grazie ai buoni ufficio di Licio Gelli, una mazzettona di una decina di miliardi dei primi anni 80, una cifra spropositata! Ecco perché ancora una volta la corruzione non può essere disgiunta dall’attività politica: perché Craxi difende un figuro come Calvi? Perché prendeva i soldi da Calvi! La gestione interna del partito, l’insofferenza del dissenso, il partito cesarista, il partito mussoliniano nella Repubblica italiana l’ha inventato Craxi, il quale espelleva gli oppositori e reprimeva il dissenso interno: nel 1981 ha cacciato gente onesta e perbene, oltre che grossi intellettuali come Codignola, Bassanini, Enriquez Agnoletti, Leon, Veltri e altri dirigenti chiamandoli “ piccoli trafficanti della politica”: pensate, Craxi che dà del piccolo trafficante della politica a gente onesta, accusandola di intelligenza con il nemico! Non si sa chi fosse il nemico, perché li ha cacciati? Perché avevano sollevato la questione morale, la stessa questione morale che aveva sollevato Berlinguer dopo che, nelle liste della P2, erano stati trovati molti socialisti craxiani e lombardiani, nel caso di Cicchitto. Pensate ai faccendieri che si aggiravano nell’éntourage di Craxi, ora la figlia pietosamente dice “ mio padre si fidò delle persone sbagliate, che tradirono la sua fiducia”: certo, era uno sprovveduto, un ingenuo! E’ stato subornato, era circondato da un’associazione per delinquere e non se ne era accorto, l’ingenuo Craxi! Faccio dei nomi, eh: Gelli, Calvi, Tradati, Troielli, Gianlombardo, De Toma, Bitetto, Mac Di Palmestein, Cusani, Larini, Fiorini, Parretti, Cagliari, Zampini, Biffi Gentili, Mario Chiesa, Maurizio Raggio, Francesco Cardella. Fate qualche ricerchina su Internet con questi nomi e vedrete che pedigree viene fuori di ciascuno di essi! Erano tutti nell’éntourage di Craxi, ne fosse mancato uno! Uno dice “ va beh, Gesù Cristo è stato tradito da Giuda”, sì, ma uno su dodici era, qui trovarne uno su venti che non fosse un mascalzone! Senza ricordare, naturalmente, che cosa era diventata l’assemblea socialista, quest’organismo pletorico che si riuniva nei palasport e dove svettavano riccastri, pervénus da mazze, mignotte: sono i famosi ladri e ballerine di cui parlava Formica, che adesso evidentemente se ne è dimenticato, tant’è che ieri pare che abbia baciato addirittura la scrivania dove Craxi compilava le sue veline ricattatorie e mandava in fax in Italia per rovinare la reputazione di quelli che diceva che l’avevano tradito. Pensate che Craxi riuscì persino a candidare al Parlamento Gerri Scotti e Massimo Boldi: voi direte “ Massimo Boldi quello lì?”, esattamente quello lì! Questa era la nuova classe dirigente dello statista modernizzatore, Massimo Boldi, detto anche Max Cipollino, questa è la classe dirigente del grande statista anticipatore di Tony Blair, come ieri sera ci ha detto Sacconi! Per non parlare naturalmente di Giuliano Ferrara, Budget Bozzo etc., insomma non si è fatto mancare niente, tutte persone altamente equilibrate!

Craxi e la politica estera
Prendiamo la politica estera: per quanto riguarda la politica estera Craxi, che viene dipinto come un fedele atlantista, uno anticomunista, uno ancorato all’occidente e quindi quello che aveva fatto la scelta giusta tra l’est e l’ovest, mentre l’Unione Sovietica voleva colpire etc., gli euromissili e tutta la retorica che si fa sugli euromissili, Craxi è quello che fa entrare nel Parlamento italiano Yasser Arafat con la pistola nel cinturone, non lo disarmano neanche, non lo perquisiscono neanche prima di farlo entrare in Parlamento e, quando qualcuno protesta, lui dice che Arafat è come Mazzini e Garibaldi, Arafat come Mazzini e Garibaldi!

Il capo di un’organizzazione che, in quel periodo, era ancora un’organizzazione terroristica, che faceva gli attentati negli aeroporti e sequestrava le navi, come poi successe qualche anno dopo con l’Achille Lauro, che non aveva ancora neanche riconosciuto il diritto all’esistenza dello Stato di Israele, questo sarebbe quello che le aveva azzeccate tutte! Quando l’Inghilterra andrò a riprendersi le isole Faulklands, che i generali argentini, i dittatori fascisti militari argentini erano andati a occupare per distrarre l’opinione pubblica dalla crisi economica dell’Argentina e la Thatcher andò a riprendersi le Faulklands, indovinate un po’ con chi si schierò l’Italia, grazie al governo Craxi: con la democrazia inglese, o con i dittatori argentini? L’Italia fu l’unico Paese in Europa alleato ai generali argentini, quelli che sterminavano gli oppositori lanciandoli dagli aerei in quota, quelli che fecero i desapareçidos, noi eravamo alleati con quella gentaglia lì, grazie a Craxi che aveva visto giusto! Noi ci siamo alleati con un tiranno lurido, sanguinario come Si Agbar, il tiranno della Somalia, missioni continue dei vari Pilliteri, Boniver, Francesco Forte, che andavano a portare denaro pubblico a questo delinquente: con la scusa della cooperazione con il terzo mondo abbiamo foraggiato per anni questo tiranno sanguinario. Quando poi è stata rapita la nave Achille Lauro, adesso voi sentite raccontare che ci fu l’episodio di Sigonella, dove Craxi gliela fece vedere agli americani: per l’amor del cielo, fargliela vedere agli americani quando sbagliano è sacrosanto, ma non è quello che è successo a Sigonella; tutti dimenticano che cosa è successo a Sigonella, raccontano solo la prima parte della storia, un commando di terroristi dell’Olp, capitanato da Yasser Arafat - la frangia era uno delle organizzazioni che componevano l’Olp e era il Fronte Popolare di Abu Abbas - sequestrò questa nave nel Mediterraneo, dopodiché ci fu una trattativa con la mediazione di Mubarak, Presidente egiziano e, alla fine, i terroristi decisero di riconsegnare la nave e gli ostaggi in cambio della impunità per il loro capo, questo fu l’accordo segreto, il capo era Abu Abbas, che si era spacciato per un mediatore e poi si scoprì che era il capo della banda e che, per di più, questa banda, che aveva garantito di non aver ucciso nessuno, aveva ucciso un ebreo paralitico, Lion Klingoffer, che se ne stava in carrozzella e che fu preso, assassinato e buttato giù dalla nave, tant’è che sulla chiglia dell’Achille Lauro c’era una bava di sangue, era il sangue di questo anziano ebreo che era stato ucciso in quanto ebreo e in quanto americano. Una cosa oscena che, quando la si scoprì, doveva evidentemente imporre al governo italiano di prendere l’intero commando, da Abu Abbas a tutti gli esecutori materiali, e assicurarlo alla giustizia italiana, perché quel delitto era avvenuto su una nave italiana e quindi le navi italiane sono territorio italiano anche quando navigano in acque internazionali. Reagan, con una cow boyata, come la chiamò Montanelli, tentò di prelevare il commando nella base americana di Sigonella, in territorio italiano e di portare i terroristi per processarli in America, perché avevano ammazzato un americano. Giustamente Craxi disse “ no, li processiamo noi”: fin lì va bene, il problema è quello che succede dopo, ossia il gioco delle trae carte, per cui una volta assicurato agli americani che i terroristi li processavamo noi, Abu Abbas è stato preso, caricato su un aereo dei servizi segreti italiani, mandato a Belgrado dal maresciallo Tito e da Belgrado è stato regalato in omaggio al regime di Saddam Hussein, che ha ospitato Abu Abbas a Baghdad fino al giorno in cui c’è stata la guerra nel 2003, quando Abu Abbas è stato trovato morto, non si è ben capito in quali circostanze. Questo abbiamo fatto: abbiamo fatto scappare il capo dei terroristi che avevano assassinato un ebreo paralitico inerme, altro che il gesto coraggioso di Sigonella! Abbiamo fatto scappare un terrorista e l’abbiamo restituito al suo legittimo proprietario, che era Saddam Hussein e tutti quelli che oggi celebrano Craxi sono quelli che hanno voluto che l’Italia partecipasse alla guerra in Iraq e sono tutti quelli che dicono di essere contrari al terrorismo, però difendono un signore che appoggiava e salvava i terroristi assassini! Pensate alla gestione del caso Moro: nel caso Moro fu presa una linea sacrosanta da parte delle autorità italiane, ossia non trattare con le brigate rosse, perché se tratti una volta i brigatisti sapranno che, ogni volta che faranno un ostaggio, lo Stato si calerà le brache e quindi non c’è più Stato, se lo Stato tratta con i brigatisti e infatti la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista decisero che non bisognava trattare, grazie al governo Andreotti e all’oppositore.. anzi, scusate, in quel momento era il governo sostenuto dalle astensioni del Partito Comunista e quindi, grazie all’astenuto PC di Berlinguer, la linea di Zaccagnini, segretario della DC, e di Berlinguer, segretario del PC , nonché di Ugo Lamalfa. Sapete chi è l’unico segretario dei partiti di maggioranza che invece voleva trattare con le brigate rosse? Era Craxi e oggi, tutti quelli che dicono “ non si tratta con i terroristi” etc. etc., celebrano un signore che rivendicava la trattativa con le brigate rosse, cioè liberare dei terroristi in cambio della vita di Moro! Una cosa che avrebbe messo definitivamente in ginocchio lo Stato italiano e avrebbe segnato la vittoria politica delle brigate rosse.
Concludo con quello che faceva Craxi nei confronti della stampa libera e degli intellettuali: diciamo che è stato il politico - prima che arrivassero Berlusconi e anche D’Alema, in un certo qual modo - più feroce nei confronti della stampa libera e più insofferente nei confronti delle critiche: “intellettuale dei miei stivali” disse, quando Galli Della Loggia si permise una critica e, quando Alberto Cavallari, direttore de Il Corriere della Sera, scrisse che lui tra i ladri e le guardie stava dalla parte delle guardie - Cavallari era il direttore de Il Corriere della Sera che aveva bonificato il corriere dopo la P2 - Craxi lo denunciò, una cosa che fece epoca, perché all’epoca non si usava intimidire i giornalisti con continue denunce come si fa adesso, lo denunciò e lo fece condannare a un risarcimento di 500 milioni. Dopodiché purtroppo Cavallari non ebbe la possibilità di essere riabilitato, cioè di vedere le prove di ciò che lui aveva scritto su Il Corriere della Sera a metà degli anni 80, perché un giorno arrivò il momento in cui si scoprì che veramente Craxi era un ladro, soltanto che lui nel frattempo aveva dovuto pagare il risarcimento, era stato condannato e era morto. Ecco perché oggi forse bisognerebbe dedicare una via di Milano a Cavallari e non a Craxi, perché è stato un grande giornalista che aveva visto giusto, come tanti altri avevano visto giusto su Craxi, prima che arrivassero le prove nelle mani della magistratura. Passate parola e continuate a seguire Il Fatto Quotidiano, che questa settimana lancerà probabilmente una specie di referendum tra i lettori per scegliere, invece, gli esempi positivi: li prenderemo sicuramente tra quelli che avete visto nel calendario dei santi laici, che è stato distribuito anche quest’anno insieme con il blog di Beppe Grillo. Passate parola, buona settimana.

elect
18-01-2010, 19:51
Menomale che c'è Travaglio a ricordare ai più giovani (me compreso) i fatti in salsa semplice :)

Neo_
18-01-2010, 19:57
Questo è un giorno tristissimo per l'Italia.

*

xwang
18-01-2010, 20:09
Che SCHIFO!!!
napolitano per primo.
Ma è vero che per inviare lettere al presidente italiano (con la p minuscola visto ciò che va affermando e quello che sta facendo ultimamente IMHO) non serve il francobollo?
Se è così sarebbe da inondarlo di lettere.
Xwang

sid_yanar
18-01-2010, 20:25
vedi? si sentono intoccabili, non hanno paura. ma cambieranno i tempi, ci dovessero volere decenni, prima o poi qualcosa si spezzerà. poi non basterà andare ad hammamet



dubito che ciò mai possa succedere...del resto una considerevole parte degli "italiani" è con questi signori vuoi per convenienza, ad esempio evasori e/o delinquenti, vuoi per idiozia. E questi ultimi sono il loro prodotto migliore, con spesse fette di prosciutto dinanzi agli occhi, ammesso che li abbiano.
Il paese in ogni caso è di costoro, saldamente.

fba00
18-01-2010, 21:00
Dio la storia della sme,quella che prodi voleva vendere ed invece ce la fecero tenere sul groppone pagandoci miliardi di debiti,quanto mi ricorda l'alitalia con quel cazzo di bad company che ci hanno rifilato :muro: maledetti :muro:

RiccardoS
18-01-2010, 21:44
Menomale che c'è Travaglio a ricordare ai più giovani (me compreso) i fatti in salsa semplice :)

a quei pochi che hanno la voglia di informarsi, purtroppo.

e faccio notare a chi non lo sapesse, specie ai soliti ignoti che puntualmente si eclissano quando si tratta di sostenere con i fatti le loro idee, che al link postato dal buon vincenzo1968 c'è anche il video con l'audio, qualora il testo fosse troppo lungo da leggere. sarei curioso di sentire una e dico una sola risposta seria a quanto scritto dal buon Travaglio.

cocis
18-01-2010, 22:26
pare che questa sera a vespa ci sia puntata speciale sul "santo" .. :sofico:

SunseeKer
19-01-2010, 10:38
mah si dai ragazzi che ci volete fare , in un paese in cui la meritocrazia è un vocabolo completamente sconosciuto , in cui chi evade milioni di euro ha persino la buona uscita , e in cui cè un potere occulto chiamato Vaticano che racconta minchiate da una vita cosa ci si puo' aspettare se non notizie di simil caratura ??

io ormai non mi stupisco piu' di nulla , tutti dei lacchè del padre padrone ormai......il giorno prima fanno finta di sparargli contro il giorno dopo gli fanno bidè , filetto e controfiletto :rolleyes:

è demodè anche stupirsi , sembra un torneo a chi riesce a scavare sempre piu' a fondo ....senza un vincitore !!

poi mi devo sentire un Castelli che dice che i giovani sono svogliati.....ettecredo a sentire / vedere da chi cazzo siamo governati uno la speranza nel futuro dove cazzo la deve trovare ?

nei baci perugina ?

o forse nei discorsoni piena di """""""" SAGGEZZA """""""" di Napolitano , strenuo difensore della democrazia che pero' a quanto pare non riesce proprio a trattenersi dallo stendere un bel tappeto rosso un po' appiccicoso per l'Eroe Bettino ?

:doh:

superanima
19-01-2010, 13:51
Menomale che c'è Travaglio a ricordare ai più giovani (me compreso) i fatti in salsa semplice :)

eh. E i broccoli? Ma ha visto a quanto stavano i broccoli questa mattina? ...signora mia.

CYRANO
19-01-2010, 14:14
ma possibile che sono 4 giorni che vanno avanti con sta memorazione in ogni maledetto tg nazionale ???
ma chezz... manco fosse stato de gasperi... a parte la disonesta' del tizio in questione...



C[la.z;.,a;.,za

elfoscuro
19-01-2010, 14:39
ma possibile che sono 4 giorni che vanno avanti con sta memorazione in ogni maledetto tg nazionale ???
ma chezz... manco fosse stato de gasperi... a parte la disonesta' del tizio in questione...



C[la.z;.,a;.,za

Lo vogliono SOLO i politici, gli fa comodo rincoglionire un po di persone in TV perchè sono della stessa pasta e ne hanno acquisito l'eredità ladresca. Credo che abbia a che fare con la coscienza sporca per alcuni e di riconoscenza per altri.
Ora la parola d'ordine è che ha pagato per tutti a causa del sistema ... poverino. Poverino un cazzo, bastava non rubare e sopratutto non incoraggiare quel sistema che ha lasciato un'eredità di corruzione che non si riesce tutt'oggi a debellare.

Vincenzo1968
19-01-2010, 15:47
Mangano e Craxi i loro eroi
di Marco Travaglio

Con la lettera del presidente Napolitano alla famiglia Craxi, indirizzata dal Quirinale alla villa di Hammamet, appena lasciata da tre ministri aviotrasportati del governo in carica, si chiude degnamente il triduo di celebrazioni per l’anniversario della scomparsa del grande statista corrotto, pregiudicato e latitante: 10 anni, tanti quanti ne aveva totalizzati in Cassazione.

Oggi completeranno l’opera in Senato altri luminosi statisti come l’ex autista Renato Schifani e il pluriprescritto Silvio Berlusconi, già noto per aver definito "eroe" il mafioso pluriomicida Vittorio Mangano.

Intanto fervono i preparativi per festeggiare i 150 anni dell’Italia unita e il Pantheon dei padri della Patria è un porto di mare. Gente che va, gente che viene. Soprattutto gentaglia.

Nel felpato linguaggio del capo dello Stato, la latitanza di Craxi viene tradotta testualmente così: "Craxi decise di lasciare il Paese mentre erano ancora in pieno svolgimento i procedimenti giudiziari nei suoi confronti". Anche perché, aggiunge Napolitano in perfetto napolitanese, le indagini sulla corruzione (non la corruzione) avevano determinato "un brusco spostamento degli equilibri nel rapporto tra politica e giustizia".

E il sant’uomo fu trattato “con una durezza senza eguali" mentre, com’è noto, la legge impone di processare i politici che rubano senza eguali con una morbidezza senza eguali. E le mazzette miliardarie, e gli appalti truccati, e i soldi rovesciati sul letto, e i 50 miliardi su tre conti personali in Svizzera?

Non sono reati comuni: il napolitanese li trasforma soavemente in "fenomeni degenerativi ammessi e denunciati" (come se rubare e poi, una volta scoperti, andare in Parlamento a dire "qui rubano tutti" rendesse meno gravi i furti).
Il presidente ricorda che "la Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo ritenne violato il ‘diritto ad un processo equo’ per uno degli aspetti indicati dalla Convenzione europea". Ma non spiega che Craxi fu processato in base al Codice di procedura che lui stesso aveva voluto e votato, il Pisapia-Vassalli del 1989 che – modificato da due sentenze della Consulta – consentì fino al 1999 di usare i verbali delle chiamate in correità dei coimputati anche se questi non si presentavano a ripeterle nei processi altrui.

Se i processi a Craxi non furono “equi”, non lo furono tutti quelli celebrati in Italia dal 1946 al 1999. Su un punto Napolitano ha ragione: Craxi lasciò "un’impronta incancellabile": digitale, ovviamente. Quel che sta accadendo è fin troppo chiaro: si riabilita il corrotto morto per beatificare il corruttore vivo. Si rimuovono le tangenti della Prima Repubblica per legittimare quelle della Seconda. Si sorvola sulla latitanza di Craxi per apparecchiare nuove leggi vergogna che risparmino la latitanza a Berlusconi.

L’ha ammesso, in un lampo di lucidità, Stefania Craxi: "Gli italiani non credettero a Bettino, ma oggi credono a Berlusconi". Ma perché credano a Berlusconi su Craxi, ne devono ancora passare di acqua sotto i ponti e di balle in televisione. Stando a tutti i sondaggi, la stragrande maggioranza degli italiani di destra, di centro e di sinistra è contraria a celebrare Craxi, come è contraria all’immunità parlamentare e alle leggi ad personam prossime venture. Forse gli italiani sono ancora migliori di chi dice di rappresentarli.

E allora, tanto peggio tanto meglio. Si dedichino pure a Craxi monumenti equestri, targhe votive, busti bronzei, strade, piazze, vicoli, parchi e soprattutto tangenziali. Dopodiché si passi a Mangano (sono ancora in tempo: anche lui scomparve prematuramente nel 2000). Così sarà chiaro a tutti chi sono i "loro" eroi.Noi ci terremo i nostri e da domani chiameremo i lettori a sceglierli. A Mangano preferiamo ancora Falcone e Borsellino. A Craxi e a Berlusconi, politici diversi ma limpidi come De Gasperi e Berlinguer. Ieri, poi, ci è venuta un’inestinguibile nostalgia per Luigi Einaudi e Sandro Pertini.


Da Il Fatto Quotidiano del 19 gennaio 2010

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2421528&title=2421528

Vincenzo1968
19-01-2010, 15:49
Le Monde: "La memoria corta degli italiani"

"Craxi, o la memoria corta degli italiani": si intitola così una "lettera dall’Italia" del corrispondente da Roma del quotidiano francese, Le Monde, pubblicata ieri.

"A 420 euro, trasporto e notti di albergo comprese, i tre aerei partiti venerdì 15 gennaio da Milano, Roma e Palermo, destinazione Hammamet sono stati subito riempiti", esordisce Philippe Ridet, aggiungendo che a "fedeli" e "nostalgici" di "colui che ha incarnato la corruzione della classe politica alla fine degli anni Ottanta e all’inizio degli anni Novanta, si sono aggiunti quest’anno tre ministri. Avendo fatto i loro primi passi al fianco di Bettino Craxi, Franco Frattini (Esteri), Renato Brunetta (Funzione pubblica) e Maurizio Sacconi (Sanità) hanno scelto stavolta di esprimere la loro fedeltà alla luce del sole".

A 10 anni dalla morte, se "Berlusconi, che Craxi aiutò molto a costruire il suo impero mediatico grazie a leggi su misura" ritiene Craxi soltanto un "perseguitato", i "nemici di ieri, soprattutto gli ex comunisti", "si dicono anche loro pronti a fargli un posto nel pantheon della sinistra".


Da Il Fatto Quotidiano del 19 gennaio 2010

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2421552&title=2421552

Vincenzo1968
19-01-2010, 15:50
Bettino sì, Bettino no: la doppia strada della Lega nord

Quindici chilometri non di più. Un abisso la distanza che separa due Leghe.
Quella milanese barricadera contro via Craxi e quella lissonese che da tempo ha deliberato, tramite il borgomastro bossiano doc, una piazza Craxi in una zona centralissima della città.
Lissone (44mila abitanti in provincia di Monza e Brianza) non è Milano e non solo per le differenze statistiche.
Mentre nel capoluogo meneghino infuria la polemica attorno alla proposta di intitolazione all’ex leader Psi di una strada, nella città guidata dal padano Ambrogio Fossati nessuno in maggioranza, padani compresi, ha avuto nulla da obiettare.
Questione anche di convenienza politica: nella ruota dell’assegnazione delle strade, la Lega aveva già estratto Gianfranco Miglio. Andare a infrangere il precario equilibrio esistente in giunta "soltanto" per l’intitolazione di una via dev’essere sembrato troppo pure al plenipotenziario del Carroccio Fabio Meroni (ora assessore provinciale) che, inghiottito l’amaro boccone, aveva affidato alle imminenti vacanze la possibilità di archiviare nel dimenticatoio la decisione.
Eppure era lo stesso personaggio che negli anni ‘90. scendeva in piazza contro Bottino Craxi.
Insomma, paese che vai, Lega nord che trovi.


Da Il Fatto Quotidiano del 19 gennaio 2010

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2421626&yy=2010&mm=01&dd=19&title=bettino_s%u00ec_bettino_no_la_doppi

elect
19-01-2010, 16:25
eh. E i broccoli? Ma ha visto a quanto stavano i broccoli questa mattina? ...signora mia.


Se Travaglio ha detto qualche stupidaggine o falsità, sei invitato ad intervenire in modo costruttivo, altrimenti rischi di far l'ennesima figura da pirla ;)


Ps: è un invito rivolto anche a borghi e company, sempre meglio sentire cosa dicono anche gli altri, a parte le balle ovviamente

superanima
19-01-2010, 18:33
Se Travaglio ha detto qualche stupidaggine o falsità, sei invitato ad intervenire in modo costruttivo, altrimenti rischi di far l'ennesima figura da pirla ;)


Ps: è un invito rivolto anche a borghi e company, sempre meglio sentire cosa dicono anche gli altri, a parte le balle ovviamente

certo :)

Ps. «meno male che travaglio c'èèèè...»

elect
19-01-2010, 18:38
certo :)

Ps. «meno male che travaglio c'èèèè...»


Guarda che ero serissimo, mi piacerebbe sentire quale parte del discorso non ti piace

Ps: l'hai almeno letto/guardato?

Fabiaccio
19-01-2010, 19:00
ma gli dedichino sto diamine di vespasiano pubblico e la piantino un pò di ricordare questo ladrone :rolleyes:

superanima
19-01-2010, 21:06
Guarda che ero serissimo, mi piacerebbe sentire quale parte del discorso non ti piace

Ps: l'hai almeno letto/guardato?

non c'entra nulla l'articolo di travaglio. Ironizzavo sulla tua professione di fede nei confronti di un giornalista. La stessa fede che poi rimproverate agli elettori della destra. Come "dite" spesso: anteponete le persone ai fatti. Bah.

elect
19-01-2010, 22:20
non c'entra nulla l'articolo di travaglio. Ironizzavo sulla tua professione di fede nei confronti di un giornalista. La stessa fede che poi rimproverate agli elettori della destra. Come "dite" spesso: anteponete le persone ai fatti. Bah.

Fai confusione tra fede e stima.

E la mia stima se l'è guadagnata articolo dopo articolo.

Ora, se hai trovi qualche balla nell'articolo, ripeto, benvenga che tu ce la faccia notare, altrimenti tutta la tua ironia nei miei apprezzamenti per Travaglio non ha senso.

Poi, per carità, se ti dà fastidio che bottino Craxi sia così ingiustamente criticato.... :stordita:

Joshwa
19-01-2010, 22:47
Minkia che schifo! Peggio di una fogna a cielo aperto!

Fritz!
19-01-2010, 23:10
Mamma mia che schifo:muro: :muro:

Onisem
19-01-2010, 23:16
Io mi domando su quanta gente faccia veramente presa questo lavaggio di cervello mediatico. Fino a che punto l'informazione-disinformazione-propaganda è potente?

RiccardoS
20-01-2010, 08:01
Ps: l'hai almeno letto/guardato?

lascia perdere: è tipico di certa gente (tentare di) smerdare la persona per (tentare di) invalidarne la serietà dei discorsi.
Non ti offriranno mai il benchè minimo dato oggettivo per controbattere seriamente.


p.s. il link postato da vincenzo è talmente interessante che me lo caccio in sign. ;)

elect
20-01-2010, 11:00
lascia perdere: è tipico di certa gente (tentare di) smerdare la persona per (tentare di) invalidarne la serietà dei discorsi.
Non ti offriranno mai il benchè minimo dato oggettivo per controbattere seriamente.


Lo so, lo so, ma la speranza è l'ultima a morire :O


Qui si va da un opposto all'altro, c'è chi arriva e butta 2 cose lì, e c'è chi come Borghi tenta la via dello sfinimento (Vincenzo ne sa qualcosa :asd: )