frankytop
14-01-2010, 00:26
Tremonti: «Il fisco non è giusto, serve un cambiamento»
Un fisco «rattoppato», ingiusto, da cambiare. «Dobbiamo porci la sfida di un grande cambiamento del sistema fiscale: l'ideale sarebbe un sistema efficace e giusto, quello che c'è adesso non è tanto efficace e non è neanche tanto giusto». Così il ministro dell'Economia Giulio Tremonti intervenendo a "Porta a Porta" che andrà in onda stasera. Il ministro ha ricordato che «il sistema fiscale italiano é tremendamente complicato, ci sono oltre 140 modi di prelevare e dedurre». Ci sono sovrapposizioni incredibili, interventi che si sono accumulati negli anni. «Ora stiamo facendo la Tac al sistema fiscale - ha aggiunto - poi dal dibattito verranno fuori le ipotesi». Dibattito che, ha confermato Tremonti, sarà «molto aperto, ai sindacati, a Confindustria, alle sedi accademiche, ai tecnici del Parlamento e alla Commissione europea». Si comincerà all'Aquila, alla caserma della Gdf di Coppito.
Niente follie sulla riforma fiscale. «Dobbiamo studiare seriamente, non possiamo fare stupidate o follie», ha detto Tremonti. Il ministro ha poi detto che Berlusconi è stato molto chiaro nel dire che la riforma non è propaganda in vista delle regionali. «Gli impegni - ha detto il numero uno di via XX Settembre - sono subordinati a tre condizioni: la crisi, la tenuta dei conti pubblici e la compatibilità con l'Europa». Il ministro ha poi ribadito che il governo nonostante la crisi non ha aumentato le tasse ai cittadini. «Non abbiamo messo le mani in tasca agli italiani, non abbiamo aumentato le tasse, anche se durante la crisi è aumentata la tensione».
Tassazione delle rendite finanziarie da affrontare con prudenza. Il tema della tassazione delle rendite finanziarie «credo che sia lungimirante, uno dei grandi temi su cui andare, ma con prudenza». Il ministro ha ricordato che le tasse sui depositi bancari sono al 27%, e il grosso è in mano alle famiglie, quelle sui titoli pubblici e sulle obbligazioni private al 12,5%, ma una quota enorme è in mano ai '"lordisti" che però pagano le tasse all'estero. «Una grossa quota sta in mano comunque alle famiglie. Bisogna essere prudenti perchè quando si dice rendite finanziarie, queste non sono in mano a uno gnomo di Zurigo, ma parli di una famiglia con i suoi risparmi».
Difficile tornare indietro sull'Irap. L'Irap è «un'imposta che ha sostituito altri tributi, non so se è stata una scelta intelligente ma adesso tornare indietro è difficile». Tremonti ha messo l'Irap tra le tasse che hanno «peggiorato» il sistema fiscale italiano. «Il fisco - ha affermato - è stato continuamente rattoppato, in parte peggiorato con l'Irap, in parte migliorato con il 5 per mille».
Scudo fiscale: proroga legata alle difficoltà del rimpatrio. L'operazione scudo fiscale che si è chiusa il 15 dicembre, ha detto Tremonti, «è andata molto bene, non sono solo stati dichiarati» i capitali, ma «sono anche stati riportati» in Italia. Ora dalla riapertura dei termini si attendono nuovi capitali. Il ministro ha anche spiegato la decisione di riaprire di termini: «Molti hanno deciso di rimpatriare, ma hanno avuto difficoltà: più tempo vuol dire più soldi, e non solo li dichiari, ma li riporti. L'operazione scudo, ha commentato il ministro, «da noi è andata molto bene» e intanto «è iniziata e continua la lotta ai paradisi fiscali».
Il sistema Italia tiene. Tremonti ha quindi sottolineato che «il sistema Italia ha tenuto finora piuttosto bene». E in particolare il ministro ha ricordato che «nel 2010 la Repubblica italiana dovrà emettere 480 miliardi di titoli di Stato, vuol dire ogni giorno 2 miliardi sul mercato. Questo presuppone l'affidabilità e la tenuta dell'Italia».
Qualcosa si muove nella lotta all'evasione. Nonostante il bollettino mensile del Dipartimento delle politiche fiscali del ministero dell'Economia oggi abbia attestato che nel periodo gennaio-novembre 2009 le entrate tributarie mostrano un calo di 14,961 miliardi di euro (-3,9%) rispetto allo stesso periodo del 2008, il ministro ha detto che le entrate fiscali «tengono», ricordando che «nel 2008 sono un po' cresciute». Ha poi sottolineato che sul fronte della lotta all'evasione fiscale «qualcosa si muove», contestando le critiche dell'opposizione che ritiene che le entrate crollano perchè è aumentata l'evasione.
Fondamentale la riforma della giustizia. La riforma della giustizia, ha detto il ministro a "Porta a porta", è un tema fondamentale perché «non si può lavorare nelle condizioni in cui siamo».
Il Sole 24 Ore (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2010/01/tremonti-riforma-fiscale-taglio-tasse.shtml?uuid=79f1540c-0058-11df-a9f5-2f77730cf3d1&DocRulesView=Libero)
Un fisco «rattoppato», ingiusto, da cambiare. «Dobbiamo porci la sfida di un grande cambiamento del sistema fiscale: l'ideale sarebbe un sistema efficace e giusto, quello che c'è adesso non è tanto efficace e non è neanche tanto giusto». Così il ministro dell'Economia Giulio Tremonti intervenendo a "Porta a Porta" che andrà in onda stasera. Il ministro ha ricordato che «il sistema fiscale italiano é tremendamente complicato, ci sono oltre 140 modi di prelevare e dedurre». Ci sono sovrapposizioni incredibili, interventi che si sono accumulati negli anni. «Ora stiamo facendo la Tac al sistema fiscale - ha aggiunto - poi dal dibattito verranno fuori le ipotesi». Dibattito che, ha confermato Tremonti, sarà «molto aperto, ai sindacati, a Confindustria, alle sedi accademiche, ai tecnici del Parlamento e alla Commissione europea». Si comincerà all'Aquila, alla caserma della Gdf di Coppito.
Niente follie sulla riforma fiscale. «Dobbiamo studiare seriamente, non possiamo fare stupidate o follie», ha detto Tremonti. Il ministro ha poi detto che Berlusconi è stato molto chiaro nel dire che la riforma non è propaganda in vista delle regionali. «Gli impegni - ha detto il numero uno di via XX Settembre - sono subordinati a tre condizioni: la crisi, la tenuta dei conti pubblici e la compatibilità con l'Europa». Il ministro ha poi ribadito che il governo nonostante la crisi non ha aumentato le tasse ai cittadini. «Non abbiamo messo le mani in tasca agli italiani, non abbiamo aumentato le tasse, anche se durante la crisi è aumentata la tensione».
Tassazione delle rendite finanziarie da affrontare con prudenza. Il tema della tassazione delle rendite finanziarie «credo che sia lungimirante, uno dei grandi temi su cui andare, ma con prudenza». Il ministro ha ricordato che le tasse sui depositi bancari sono al 27%, e il grosso è in mano alle famiglie, quelle sui titoli pubblici e sulle obbligazioni private al 12,5%, ma una quota enorme è in mano ai '"lordisti" che però pagano le tasse all'estero. «Una grossa quota sta in mano comunque alle famiglie. Bisogna essere prudenti perchè quando si dice rendite finanziarie, queste non sono in mano a uno gnomo di Zurigo, ma parli di una famiglia con i suoi risparmi».
Difficile tornare indietro sull'Irap. L'Irap è «un'imposta che ha sostituito altri tributi, non so se è stata una scelta intelligente ma adesso tornare indietro è difficile». Tremonti ha messo l'Irap tra le tasse che hanno «peggiorato» il sistema fiscale italiano. «Il fisco - ha affermato - è stato continuamente rattoppato, in parte peggiorato con l'Irap, in parte migliorato con il 5 per mille».
Scudo fiscale: proroga legata alle difficoltà del rimpatrio. L'operazione scudo fiscale che si è chiusa il 15 dicembre, ha detto Tremonti, «è andata molto bene, non sono solo stati dichiarati» i capitali, ma «sono anche stati riportati» in Italia. Ora dalla riapertura dei termini si attendono nuovi capitali. Il ministro ha anche spiegato la decisione di riaprire di termini: «Molti hanno deciso di rimpatriare, ma hanno avuto difficoltà: più tempo vuol dire più soldi, e non solo li dichiari, ma li riporti. L'operazione scudo, ha commentato il ministro, «da noi è andata molto bene» e intanto «è iniziata e continua la lotta ai paradisi fiscali».
Il sistema Italia tiene. Tremonti ha quindi sottolineato che «il sistema Italia ha tenuto finora piuttosto bene». E in particolare il ministro ha ricordato che «nel 2010 la Repubblica italiana dovrà emettere 480 miliardi di titoli di Stato, vuol dire ogni giorno 2 miliardi sul mercato. Questo presuppone l'affidabilità e la tenuta dell'Italia».
Qualcosa si muove nella lotta all'evasione. Nonostante il bollettino mensile del Dipartimento delle politiche fiscali del ministero dell'Economia oggi abbia attestato che nel periodo gennaio-novembre 2009 le entrate tributarie mostrano un calo di 14,961 miliardi di euro (-3,9%) rispetto allo stesso periodo del 2008, il ministro ha detto che le entrate fiscali «tengono», ricordando che «nel 2008 sono un po' cresciute». Ha poi sottolineato che sul fronte della lotta all'evasione fiscale «qualcosa si muove», contestando le critiche dell'opposizione che ritiene che le entrate crollano perchè è aumentata l'evasione.
Fondamentale la riforma della giustizia. La riforma della giustizia, ha detto il ministro a "Porta a porta", è un tema fondamentale perché «non si può lavorare nelle condizioni in cui siamo».
Il Sole 24 Ore (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2010/01/tremonti-riforma-fiscale-taglio-tasse.shtml?uuid=79f1540c-0058-11df-a9f5-2f77730cf3d1&DocRulesView=Libero)