retyty85
11-01-2010, 22:45
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/201001articoli/51129girata.asp
Militanze [modifica]
Niente fonti!
Questa voce o sezione di politici non riporta fonti o riferimenti sufficienti.
Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili, secondo le linee guida sull'uso delle fonti.
Vittorio Sgarbi ha militato nella maggior parte dei partiti italiani:
* Partito Comunista Italiano, che lo ha candidato a sindaco di Pesaro,
* Partito Socialista Italiano, per il quale è stato consigliere comunale a San Severino Marche,
* DC-MSI, alleanza con la quale è stato eletto sindaco di San Severino Marche nel 1992,
* Partito Liberale Italiano, per il quale è stato deputato,
* Partito Radicale italiano, nel quale è entrato con la sua lista,
* Partito Repubblicano Italiano, con il quale si è alleato per le elezioni europee nel 2004,
* Lista Marco Pannella, con la Lista Pannella-Sgarbi abbandonata dallo stesso Sgarbi prima delle elezioni,
* Forza Italia, nella quale ha inglobato il suo movimento I Liberal Sgarbi-I libertari,
* Lista Consumatori, con la quale si è candidato, per le Politiche del 2006, senza essere eletto,
* Partito Federalista,
* UDC-DC, alleanza con la quale è stato eletto sindaco di Salemi nel 2008,
* Movimento per le Autonomie con il quale è stato candidato alle Elezioni europee del 2009 nel cartello elettorale del Polo dell'Autonomia nella circoscrizione Isole.
http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Sgarbi
:rotfl:
Condanne giudiziarie [modifica]
* Condanna per diffamazione contro Caselli e Orlando (prescritta in Cassazione)
Il 7 aprile 1995 lesse al TG5 una lettera sui «veri colpevoli» dell'assassinio di Don Pino Puglisi, non rilevando le generalità essendo priva di firma ma attribuita ad un sedicente amico del sacerdote assassinato; la missiva accusava come mandante il procuratore Caselli e come sicario Leoluca Orlando.
« Fui più volte contattato da Caselli e dai suoi uomini [...] pretendevano accuse, nomi, circostanze... volevano che denunciassi la mia gente e miei ragazzi... che rivelassi cose apprese in confessione [...]. Caselli disprezza i siciliani, mi vuole obbligare a rinnegare i miei voti e la mia veste, pretende che mi prostituisca a lui. Più che nemico della mafia, è un nemico della Sicilia. Orlando è un mafioso vestito da gesuita [...]. Caselli ha fatto di me consapevolmente un sicuro bersaglio. Avrà raggiunto il suo scopo quando un prete impegnato nel sociale verrà ucciso [...]. Caselli, per aumentare il suo potere, ha avuto la sua vittima illustre. »
Secondo quanto riportato da Marco Travaglio, Caselli in vita sua non conobbe mai don Puglisi[28]. Per queste dichiarazioni Sgarbi è stato condannato per diffamazione in primo e secondo grado, ma è intervenuta la prescrizione prima della sentenza di Cassazione.[29]
* Condanna per assenteismo e produzione di documenti falsi
Nel 1996, con sentenza definitiva della Pretura di Venezia, è stato condannato a 6 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi (per la richiesta di aspettativa per motivi di salute) e assenteismo nel periodo 1989-1990, mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali, con la qualifica di funzionario ai Beni artistici e culturali del Veneto, e al tempo della sua partecipazione al Maurizio Costanzo Show Condannato a pagare un indennizzo di 700 mila lire, il critico d'arte si giustificò affermando che la sua assenza dall'ufficio dipendeva dall'impegno per la redazione d'un catalogo d'arte, e parlando di "arbitrio, discrezionalità e follia" a proposito della sentenza. [30] [31] [32] [33]
* Condanna per diffamazione aggravata contro Caselli e il pool di Milano
Il 14 agosto 1998, dopo la morte di Luigi Lombardini, in un'intervista a Il Giornale ne attribuisce la responsabilità alle «inchieste politiche di Caselli [...] uomo di Violante», in quanto «il suicidio di Lombardini ha evidenziato la natura esclusivamente politica dell'azione di Caselli e i suoi» che «impudentemente frugano nella sua tomba [...] sul suo cadavere»; il 17 agosto, ignorando i ringraziamenti dell'avvocato di Lombardini per la correttezza tenuta da Caselli nella conduzione dell'interrogatorio nonché il positivo pronunciamento del CSM in merito, ne chiede «l'immediato arresto» nonché la «sospensione dal servizio e dallo stipendio». Alla successiva querela, l'intervistatore Renato Farina ed il direttore Mario Cervi scelgono il patteggiamento, mentre Sgarbi la via del processo; ad una delle udienze «non si presenta in Tribunale (a Desio) dicendo di essere a Bologna per un altro processo; il giudice telefona a Bologna e scopre che lì Sgarbi ha fatto lo stesso sostenendo di essere a Desio».[34] Per queste affermazioni nel 1998 verrà condannato dalla Cassazione per diffamazione aggravata sulle indagini del pool antimafia di Palermo, guidato da Gian Carlo Caselli, oltre a 1.000 € di multa.
Vi è chi, di fronte a questo pronunciamento, ha sostenuto che la condanna sarebbe occorsa per aver Sgarbi definito le indagini "politiche",[35] esercitando il proprio diritto di critica (Francesco Cossiga, Ettore Randazzo, Fabrizio Cicchitto e Niccolò Ghedini). Questa ricostruzione è stata contestata da Marco Travaglio, per il quale «criticare significa affermare che un'inchiesta è infondata, una sentenza è sbagliata. Ma sostenere che un PM e l'intera sua Procura sono al servizio di un partito, agiscono per finalità politiche, usano la mafia contro lo stato, non è criticare: è attribuire una serie di reati gravissimi, i più gravi che possa commettere un magistrato».[36]
* Condanna per diffamazione contro Roberto Reggi
Nel luglio 2009 Vittorio Sgarbi è stato condannato per diffamazione: la sentenza è stata proclamata dal tribunale di Monza. Il critico d'arte infatti insultò Roberto Reggi, il sindaco di Piacenza, dai microfoni di Rtl 102.5; il pubblico ministero aveva chiesto 4 mesi, ma la pena è stata poi inasprita a 6 mesi. Tuttavia grazie all'indulto la pena è stata sostituita da un risarcimento, da versare nelle casse del comune piacentino.[37]
http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Sgarbi
La democrazia finisce quando un mezzo (la televisione) è talmente potente da trasformare un verme in un dio, il resto (lodi, leggi ad personam, razzismo ecc..) è una conseguenza.
Militanze [modifica]
Niente fonti!
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Vittorio Sgarbi ha militato nella maggior parte dei partiti italiani:
* Partito Comunista Italiano, che lo ha candidato a sindaco di Pesaro,
* Partito Socialista Italiano, per il quale è stato consigliere comunale a San Severino Marche,
* DC-MSI, alleanza con la quale è stato eletto sindaco di San Severino Marche nel 1992,
* Partito Liberale Italiano, per il quale è stato deputato,
* Partito Radicale italiano, nel quale è entrato con la sua lista,
* Partito Repubblicano Italiano, con il quale si è alleato per le elezioni europee nel 2004,
* Lista Marco Pannella, con la Lista Pannella-Sgarbi abbandonata dallo stesso Sgarbi prima delle elezioni,
* Forza Italia, nella quale ha inglobato il suo movimento I Liberal Sgarbi-I libertari,
* Lista Consumatori, con la quale si è candidato, per le Politiche del 2006, senza essere eletto,
* Partito Federalista,
* UDC-DC, alleanza con la quale è stato eletto sindaco di Salemi nel 2008,
* Movimento per le Autonomie con il quale è stato candidato alle Elezioni europee del 2009 nel cartello elettorale del Polo dell'Autonomia nella circoscrizione Isole.
http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Sgarbi
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Condanne giudiziarie [modifica]
* Condanna per diffamazione contro Caselli e Orlando (prescritta in Cassazione)
Il 7 aprile 1995 lesse al TG5 una lettera sui «veri colpevoli» dell'assassinio di Don Pino Puglisi, non rilevando le generalità essendo priva di firma ma attribuita ad un sedicente amico del sacerdote assassinato; la missiva accusava come mandante il procuratore Caselli e come sicario Leoluca Orlando.
« Fui più volte contattato da Caselli e dai suoi uomini [...] pretendevano accuse, nomi, circostanze... volevano che denunciassi la mia gente e miei ragazzi... che rivelassi cose apprese in confessione [...]. Caselli disprezza i siciliani, mi vuole obbligare a rinnegare i miei voti e la mia veste, pretende che mi prostituisca a lui. Più che nemico della mafia, è un nemico della Sicilia. Orlando è un mafioso vestito da gesuita [...]. Caselli ha fatto di me consapevolmente un sicuro bersaglio. Avrà raggiunto il suo scopo quando un prete impegnato nel sociale verrà ucciso [...]. Caselli, per aumentare il suo potere, ha avuto la sua vittima illustre. »
Secondo quanto riportato da Marco Travaglio, Caselli in vita sua non conobbe mai don Puglisi[28]. Per queste dichiarazioni Sgarbi è stato condannato per diffamazione in primo e secondo grado, ma è intervenuta la prescrizione prima della sentenza di Cassazione.[29]
* Condanna per assenteismo e produzione di documenti falsi
Nel 1996, con sentenza definitiva della Pretura di Venezia, è stato condannato a 6 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi (per la richiesta di aspettativa per motivi di salute) e assenteismo nel periodo 1989-1990, mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali, con la qualifica di funzionario ai Beni artistici e culturali del Veneto, e al tempo della sua partecipazione al Maurizio Costanzo Show Condannato a pagare un indennizzo di 700 mila lire, il critico d'arte si giustificò affermando che la sua assenza dall'ufficio dipendeva dall'impegno per la redazione d'un catalogo d'arte, e parlando di "arbitrio, discrezionalità e follia" a proposito della sentenza. [30] [31] [32] [33]
* Condanna per diffamazione aggravata contro Caselli e il pool di Milano
Il 14 agosto 1998, dopo la morte di Luigi Lombardini, in un'intervista a Il Giornale ne attribuisce la responsabilità alle «inchieste politiche di Caselli [...] uomo di Violante», in quanto «il suicidio di Lombardini ha evidenziato la natura esclusivamente politica dell'azione di Caselli e i suoi» che «impudentemente frugano nella sua tomba [...] sul suo cadavere»; il 17 agosto, ignorando i ringraziamenti dell'avvocato di Lombardini per la correttezza tenuta da Caselli nella conduzione dell'interrogatorio nonché il positivo pronunciamento del CSM in merito, ne chiede «l'immediato arresto» nonché la «sospensione dal servizio e dallo stipendio». Alla successiva querela, l'intervistatore Renato Farina ed il direttore Mario Cervi scelgono il patteggiamento, mentre Sgarbi la via del processo; ad una delle udienze «non si presenta in Tribunale (a Desio) dicendo di essere a Bologna per un altro processo; il giudice telefona a Bologna e scopre che lì Sgarbi ha fatto lo stesso sostenendo di essere a Desio».[34] Per queste affermazioni nel 1998 verrà condannato dalla Cassazione per diffamazione aggravata sulle indagini del pool antimafia di Palermo, guidato da Gian Carlo Caselli, oltre a 1.000 € di multa.
Vi è chi, di fronte a questo pronunciamento, ha sostenuto che la condanna sarebbe occorsa per aver Sgarbi definito le indagini "politiche",[35] esercitando il proprio diritto di critica (Francesco Cossiga, Ettore Randazzo, Fabrizio Cicchitto e Niccolò Ghedini). Questa ricostruzione è stata contestata da Marco Travaglio, per il quale «criticare significa affermare che un'inchiesta è infondata, una sentenza è sbagliata. Ma sostenere che un PM e l'intera sua Procura sono al servizio di un partito, agiscono per finalità politiche, usano la mafia contro lo stato, non è criticare: è attribuire una serie di reati gravissimi, i più gravi che possa commettere un magistrato».[36]
* Condanna per diffamazione contro Roberto Reggi
Nel luglio 2009 Vittorio Sgarbi è stato condannato per diffamazione: la sentenza è stata proclamata dal tribunale di Monza. Il critico d'arte infatti insultò Roberto Reggi, il sindaco di Piacenza, dai microfoni di Rtl 102.5; il pubblico ministero aveva chiesto 4 mesi, ma la pena è stata poi inasprita a 6 mesi. Tuttavia grazie all'indulto la pena è stata sostituita da un risarcimento, da versare nelle casse del comune piacentino.[37]
http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Sgarbi
La democrazia finisce quando un mezzo (la televisione) è talmente potente da trasformare un verme in un dio, il resto (lodi, leggi ad personam, razzismo ecc..) è una conseguenza.