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View Full Version : [ROSARNO] BLA BLA BLA Mr. Maroni...


dantes76
09-01-2010, 12:44
Razzismo, criminalità? A Rosarno non si sono ribellati gli schiavi, ha sprangato la ‘ndrangheta, che vuole dettare legge. Il ministro Maroni lo ignora?

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oggi, 09 gennaio 2010 12:14

L’hanno chiamata “ la battaglia di Rosarno”, come se fossero scesi in campo due eserciti, quello dei cittadini di Rosarno e gli stranieri dall’altra. Gli indigeni e gli invasori, e per alcuni i buoni e i cattivi. Rappresentata così, è’ stato facile per tanti accostarla alle guerriglie urbane americane, il Bronx, Los Angeles e tutto l’immaginario che il cinema e la televisione ci hanno regalato per decenni.

E invece Rosarno con tutto ciò non c’entra niente. Non c’è un ghetto nei black, non c’è una città razzista, non ci sono negri che si sentono discriminati e reagiscono perché quando uno di loro sale su un autobus non ha diritto al posto a sedere. Non c’è una questione di tolleranza, buonsenso. Il razzismo a Rosarno, in tutto il Sud non esiste.

Qualche settimana fa ad Agrigento i giovani della Caritas cristiana, e non dei centri sociali, accanto al Presepe hanno posto un manifesto: i re magi non ci sono perché con non possono attraversare la frintiera. O qualcosa di simile. Giusto in quelle ore Mario Balotelli, il controverso giocatore di colore, brillante e incontenibile, riceveva sul campo di calcio veronese i soliti insulti.

Rosarno, dunque. La razza non c’entra. Il colore della pelle, la religione, gli usi ed i costumi, l’identità. Niente di tutto questo. C’è di più e di peggio, ed è scoperto, chiaro come la luce del sole. A Rosarno, come altrove, arrivano centinaia di “braccia” che si adattano a fare qualsiasi lavoro per mangiare e sopravvivere. Vengono da lontano, lontanissimo, e arrivano nella stagione giusta nei campi in cui queste braccia sono richieste.

Fuori dai campi, il popolo degli uomini in fuga (dalla fame, dalla tirannia) non ha niente, né un luogo in cui dormire, né un servizio igienico. Non ha acqua, luce, un posto dove mangiare, quattro pareti, un po’ di calore. Non ha niente. Vive nei campi, muore in androni sudici. Lager costruiti da un mondo che dà ad alcuni e non ad altri, Un mondo che permette a coloro che si servono delle braccia ed i loro caporali, di liquidare la partita con quattro soldi e disinteressarsi della loro vita miserabile. Un mondo che guarda tutto questo senza sentirsi chiamato in causa. Fino a che non succede qualcosa. Un incubo che lascia basiti anche i più avvertiti. Ma come, riflettono, li trattiamo bene (ed è così), li aiutiamo, e poi fanno tutto questo?

La gente comune non s’immagina nemmeno di che cosa significhi vivere da schiavi? Non concepisce nemmeno l’idea che fra loro ci siano schiavisti, perché siamo nel terzo millennio e tutti si conoscono in una cittadina come Rosarno.

Una comunità che vive in un lager, prima o poi diventa un problema, se non riesce a diventare una questione di umanità. E lo diventa magari perché c’è chi vorrebbe irreggimentare l’esercito dei miserabili, disporre di esso, dare disposizioni, imporre divieti. Non solo il trattamento da miserabili, ma anche ordini. Perché a Rosarno la mafia è di casa (il comune è stato commissariato).

Ricordate che cosa accadde a Casal di Principe?

I camorristi organizzarono una spedizione punitiva contro i più riottosi e ammazzarono sette neri. Una strage. A Rosarno, per fortuna, hanno “solo” ferito quattro neri, uno dei quali è in fin di vita. Poteva andare peggio. Ma la dinamica è identica, la si coglie a prima vista.

Eppure arriva il ministro Maroni e fa la predica ai governanti che l’hanno preceduto. Troppa tolleranza, sostiene. E a causa di ciò, aggiunge, i clandestini sono diventati un problema per la sicurezza, hanno fatto crescere la criminalità. Nessuno che gli avesse riferito che quel comune era stato commissariato per mafia? Anzi, che gli avesse ricordato di avere firmato il decreto di provvedimento? Possibile che il ministro addebiti agli schiavi neri di Rosarno il problema “criminale”? Possibile che non capisca quanto sia dannoso rappresentare gli schiavi come gli autori di atti criminosi, senza fare cenno alla mafia?

Il prefetto, per fortuna, ha scoperto la pentola, dicendo che quelle sprangate ai neri non hanno niente a che vedere con la gente comune di Rosarno e che quell’inferno di vita che le “braccia” fanno costituisce un problema reale che un Paese civile deve affrontare responsabilmente.

La comunità di colore non ha scelto Rosarno perché non aveva dove andare, ma perché c’è una domanda di lavoro sottopagato. Il rispetto della legge e il controllo del territorio sono le due facce della stessa medaglia. L’integrazione significa a Rosarno, e non solo a Rosarno, un luogo in cui vivere quando non si lavora. Un po’ d’acqua, l’energia elettrica, una cucina, un letto.

Non c’è razzismo a Rosarno, a sfruttamento bestiale della manodopera. Non c’è intolleranza ma l’ingiustizia sociale che si respira a livello planetario. Non c’è un problema di criminalità legata ai negri, ma una vecchia non risolta questione mafiosa. La ‘ndrangheta che fa il bello ed il cattivo tempo, occupa le istituzioni e protegge gli sfruttatori.

Se c’è lo Stato, c’è sicurezza.

Il ministro Maroni lo sa bene che è così. E dimentica che la tolleranza che lui lamenta, ove fosse il problema (e non lo è), ricadrebbe nella legge Bossi-Fini che amministra il rapporto con gli immigrati.

Source: SiciliaInformazioni | Razzismo... Il ministro Maroni lo ignora? (http://www.siciliainformazioni.com/articoloLight.zsp?id=76730) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)

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Onisem
09-01-2010, 12:54
Ma cose vuoi che sia... Lasciateli lavorare! Lasciate che quelli della 'ndrangheta caccino i negri nelle campagne come fossero lepri con il sostegno dei villani che, intervistati, dicono che la mafia non c'entra nulla e che anche la questione degli spari "è da vedere se è vero". :rolleyes:

Drago
09-01-2010, 12:54
hanno fatto solo bene a ribellarsi, dovrebbero vergognarsi i cittadini normali, anzichè lamentarsi dovrebbero dare solidarietà. non condivido i modi ma hanno fatto bene.

Sikillo
09-01-2010, 15:18
Questa è gente che di politica non capisce una mazza e prima o poi ci porterà alla deriva.
Quindi alle prossime elezioni coaliziamoci tutti e mandiamoli a quel paese visto che abbiamo quest'arma in mano prima che ci venga sottratta.

whistler
09-01-2010, 15:19
Questa è gente che di politica non capisce una mazza e prima o poi ci porterà alla deriva.
Quindi alle prossime elezioni coaliziamoci tutti e mandiamoli a quel paese visto che abbiamo quest'arma in mano prima che ci venga sottratta.

c è l hanno già sottratta con una legge elettorale INDEGNA e con gente che vota solo per i suoi luridi interessi e per tifo calcistico...
dove vuoi andare.

siamo nella merda.

frankytop
09-01-2010, 15:57
E' inutile,la mafia è portato come argomento all'origine di tutti i mali del sud ma la mafia sui sorregge grazie alla connivenza con gli amministratori locali e si da il caso che i politici del luogo vengono eletti dalla popolazione LOCALE.

La responsabilità primaria della situazione nel sud è della popolazione perchè quando si denuncia anche semplicemente una gestione fallimentare delle finanze di una giunta questa viene ugualmente votata alla tornata elettorale successiva...perchè la gente ha evidentemente le sue convenienze.
La gente potrebbe semplicemente rifiutarsi di andare a votare per esempio obbligando lo stato al commissariamento da subito,e invece....

dantes76
09-01-2010, 16:01
ah cosentino..


lo ripeto, il posto dove vivete e quello che vi fotte...

frankytop
09-01-2010, 16:04
ah cosentino..


lo ripeto, il posto dove vivete e quello che vi fotte...

Siamo in una democrazia,non in una dittatura:nessuno obbliga a votare un tizio se questi non piace,ma se poi viene votato,te la pigli con i leghisti che stanno al nord e non in Campania?

E' sempre colpa degli altri...

dantes76
09-01-2010, 16:05
Siamo in una democrazia,non in una dittatura:nessuno obbliga a votare un tizio se questi non piace,ma se poi viene votato,te la pigli con i leghisti che stanno al nord e non in Campania?

E' sempre colpa degli altri...

io, non te la prendi te, che mangiate nello stesso piatto... pensa io..

frankytop
09-01-2010, 16:16
io, non te la prendi te, che mangiate nello stesso piatto... pensa io..

Si si,è sempre colpa degli altri,MAI di coloro che votano certi personaggi perchè ehm..sono abbagliati dalla televisione che propone programmi idioti e quindi la gente non si accorge,da decenni e decenni,che è governata da gente poco raccomandabile.
Io avrei da ridire su chi sono i veri idioti o meglio,è più giusto dire conniventi nel sud;sia mai che si dica che la responsabilità ricade in primis sulla gente che li vota eh no,è colpa della Padania.

whistler
09-01-2010, 16:17
E' inutile,la mafia è portato come argomento all'origine di tutti i mali del sud ma la mafia sui sorregge grazie alla connivenza con gli amministratori locali e si da il caso che i politici del luogo vengono eletti dalla popolazione LOCALE.

La responsabilità primaria della situazione nel sud è della popolazione perchè quando si denuncia anche semplicemente una gestione fallimentare delle finanze di una giunta questa viene ugualmente votata alla tornata elettorale successiva...perchè la gente ha evidentemente le sue convenienze.
La gente potrebbe semplicemente rifiutarsi di andare a votare per esempio obbligando lo stato al commissariamento da subito,e invece....

ma berlusconi prima per voi era mafioso? quindi anche i tuoi amici nazi sono una causa dei problemi del sud. voi votate la mafia.....

dantes76
09-01-2010, 16:19
Si si,è sempre colpa degli altri,MAI di coloro che votano certi personaggi perchè ehm..sono abbagliati dalla televisione che propone programmi idioti e quindi la gente non si accorge,da decenni e decenni,che è governata da gente poco raccomandabile.
Io avrei da ridire su chi sono i veri idioti o meglio,è più giusto dire conniventi nel sud;sia mai che si dica che la responsabilità ricade in primis sulla gente che li vota eh no,è colpa della Padania.

ma quale altri, apparte mastella in europa, come paventato per cosentino.. la colpa non e' degli altri.. infatti mr bla bla e' il ministro degli interni di una sola parte degli italiani... ha paura.. ha paura...
la padania.. la paDUania... chidetilo chi sono gli idioti, ah, approposito di idioti, grazie per i 400.000.000 di euro per un terremoto di 42 anni fa.. detto questo, richiediti chi sono gli idioti...

markk0
09-01-2010, 16:44
ah, approposito di idioti, grazie per i 400.000.000 di euro per un terremoto di 42 anni fa.. detto questo, richiediti chi sono gli idioti...

quelli ve li hanno dati i banditi che avete eletto, non certo i cittadini.

se fosse stato per me, 400 milioni di bastonate sul groppone...

whistler
09-01-2010, 16:46
quelli ve li hanno dati i banditi che avete eletto, non certo i cittadini.

se fosse stato per me, 400 milioni di bastonate sul groppone...

:eek:



:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

mixkey
09-01-2010, 16:48
quelli ve li hanno dati .......... che avete eletto, non certo i cittadini.

se fosse stato per me, 400 milioni di bastonate sul groppone...

Lui forse non li ha votati come io non ho votato il Signore per il quale i colleghi stranieri mi deridono lo stesso.

whistler
09-01-2010, 16:51
Lui forse non li ha votati come io non ho votato il Signore per il quale i colleghi stranieri mi deridono lo stesso.

neanche io e come molti qui dentro.

dantes76
09-01-2010, 16:54
quelli ve li hanno dati i banditi che avete eletto, non certo i cittadini.

se fosse stato per me, 400 milioni di bastonate sul groppone...

concordo sui banditi, che tu e loro HANNO ELETTO...
ma alla fine, quello che conta, e che quei 400.000.000 siano andati ai rispettivi propietari :)

Mantis86
09-01-2010, 17:26
Si si,è sempre colpa degli altri,MAI di coloro che votano certi personaggi perchè ehm..sono abbagliati dalla televisione che propone programmi idioti e quindi la gente non si accorge,da decenni e decenni,che è governata da gente poco raccomandabile.
Io avrei da ridire su chi sono i veri idioti o meglio,è più giusto dire conniventi nel sud;sia mai che si dica che la responsabilità ricade in primis sulla gente che li vota eh no,è colpa della Padania.

Esatto questo è successo al sud ma è sempre comunque colpa di noi verdi padani. Magari è colpa della mia provincia di cuneo "verde". Gira gira dopo quattro frasi è colpa degli elettori verdi...

dantes76
09-01-2010, 17:36
Esatto questo è successo al sud ma è sempre comunque colpa di noi verdi padani. Magari è colpa della mia provincia di cuneo "verde". Gira gira dopo quattro frasi è colpa degli elettori verdi...

ora arriva il federalismo... fatto con un partito fondato da un siciliano:sofico:

LUVІ
09-01-2010, 17:52
ma berlusconi prima per voi era mafioso? quindi anche i tuoi amici nazi sono una causa dei problemi del sud. voi votate la mafia.....

Esatto.

Vincenzo1968
09-01-2010, 18:01
http://temi.repubblica.it/micromega-online/felici-di-odiare/

Felici di odiare
di Alessandro Dal Lago, da MicroMega 6/2009


...
La Lega è naturalmente e felicemente xenofoba. Essa ha scoperto cioè da una ventina d’anni quanto il suo «popolo» sia felice nell’odiare qualcuno, come se fosse una curva di tifosi perennemente in guerra contro un’altra curva. E quindi paradossalmente, la Lega ha bisogno dell’immigrazione e dell’insicurezza (7).
Ho usato la metafora della curva calcistica perché meglio di ogni altra descrive la profonda topofilia della destra italiana, l’ossessione per il territorio (8). L’immigrato rappresenta, con la sua semplice esistenza di essere umano uscito dal suo paese per entrare in un altro, la negazione della territorialità, e cioè del fatto che si possa esistere come attori sociali e politici solo in un territorio (9). Ma si tratta di una negazione indispensabile alla cultura politica della destra italiana. Se un giorno, sempre per assurdo, gli stranieri non arrivassero più, la Lega esaspererebbe il conflitto con quelli che ci sono, ne inventerebbe di nuovi o ne rispolvererebbe di vecchi (come nelle grottesche e periodiche sparate contro i «meridionali»). Perché la territorialità non si esprime nel semplice possesso esclusivo di un territorio, ma nella sua riaffermazione incessante – tale pretesa deve essere pronunciata in eterno per avere senso politico. Ecco perché la Lega (e in misura minore, ma nello stesso senso, il resto del centro-destra) ha bisogno dell’immigrazione per poterla «contrastare» e quindi riaffermare la propria pretesa esclusiva al territorio.
Si tratta dunque di un contrasto che ha soprattutto una funzione simbolico-politica, al di là dei terribili costi umani che il recente pacchetto-sicurezza e il rifiuto indiscriminato dei richiedenti asilo stanno causando. Mi spiego: l’espulsione preventiva dei migranti (i cosiddetti respingimenti) e la negazione dell’asilo politico non significano la fine dell’immigrazione irregolare. Per mille rivoli, nonostante i naufragi e le deportazioni in Libia, gli stranieri continueranno ad arrivare e ad alimentare il mercato del lavoro clandestino. Se questo rimane invisibile, alla Lega e alla destra va benissimo (come dimostra la sanatoria delle badanti, e cioè di una categoria sociale non solo indispensabile alle famiglie ma scarsamente visibile perché confinata entro le mura domestiche). Per il resto, quello che importa alla Lega e alla destra è il consenso su una politica simbolicamente muscolare. Stando ai sondaggi, il consenso c’è e ciò dà un’idea del grado di implosione culturale e politica del paese.
Questo è dunque il significato di una politica migratoria tutta giocata sulla paura. Poche migliaia di migranti vengono lasciati alla deriva nel Canale di Sicilia o respinti in Libia, dove il loro destino, in base a numerose testimonianze, è a dir poco oscuro (uccisioni, vessazioni di ogni genere, carcerazioni indefinite, violenze, deportazioni verso paesi terzi sottratte a qualsiasi controllo internazionale eccetera) (10). Tutti gli altri, regolari o irregolari che siano, vivono da noi in una condizione d’invisibilità sociale, di mancanza di diritti, di obbedienza ai padroncini e di terrore verso qualsiasi polizia si occupi di loro. Ma il governo di centro-destra non ha mai veramente bloccato il loro afflusso. Negli anni del secondo governo Berlusconi (2001-2006), il numero dei migranti regolarizzati è più che raddoppiato, rispetto all’epoca del precedente governo Prodi, e una tendenza analoga, a partire appunto dalla sanatoria delle cosiddette badanti, è facilmente ipotizzabile oggi. Con la faccia feroce verso gli sventurati che traversano il Canale di Sicilia e gli stranieri che commettono piccoli reati e, allo stesso tempo, l’assorbimento delle categorie degli invisibili nell’economia domestica, il governo Berlusconi realizza un duplice obiettivo: la riaffermazione simbolica della difesa del territorio e il sostegno alle famiglie e alle piccole imprese. Con il recente pacchetto sicurezza si realizza dunque un inasprimento parossistico di quel doppio regime verso gli stranieri (i clandestini «cattivi» e i regolari «buoni») che, in realtà, ha sempre definito le politiche pubbliche italiane, di destra e di sinistra, in materia di immigrazione (11).
Tutto ciò ha naturalmente dei costi sociali e politici. Per cominciare, il pacchetto sicurezza approvato nel luglio 2009 introduce un reato, quello di immigrazione clandestina, che sta portando inevitabilmente al sovraffollamento delle carceri (12). Non solo: l’attività della polizia dovrebbe raddoppiare per controllare davvero i possibili clandestini. E data l’attuale crisi economica e finanziaria, questo è chiaramente impossibile. Inoltre, anche senza chiamare in causa l’opposizione di vasti ambienti cattolici alle leggi dell’attuale governo, il pacchetto sicurezza sta visibilmente aprendo dei conflitti con l’Europa. Benché in linea di principio l’atteggiamento europeo sia altrettanto ostile all’immigrazione incontrollata, quasi tutti i paesi europei hanno una legislazione più aperta nei confronti dei richiedenti asilo. Espellendoli a priori, l’Italia, una volta di più, non fa che scaricare il problema sul resto d’Europa.
La politica italiana in materia di immigrazione e diritto d’asilo espone il paese non solo all’aggravamento di problemi tradizionali (il sovraffollamento delle carceri, l’ingorgo dell’apparato giudiziario e di polizia), ma anche a frizioni con il resto del continente. E tuttavia è assai dubbio che l’attuale maggioranza cambi rotta. Come si è detto sopra, la cultura politica della destra si fonda sull’odio nei confronti di nemici reali e immaginari, forestieri, migranti, clandestini, «comunisti» eccetera. Essa è quindi basata sull’emergenza, sull’idea del territorio assediato, cioè su sentimenti collettivi irrazionali che assicurano alla destra, finché probabilmente la crisi economica non spariglierà i giochi attuali, il consenso del fondo sociale del paese. In questo senso, se altri poteri esterni o interni (l’alleato americano, l’Europa, la Chiesa…) non interverranno, direttamente o indirettamente, Berlusconi e i suoi pretoriani (parte del Pdl, la Lega eccetera) continueranno a percorrere la strada attuale, anche quando è visibilmente contraria agli interessi collettivi.
...

Mantis86
09-01-2010, 18:46
ora arriva il federalismo... fatto con un partito fondato da un siciliano:sofico:

quindi?

dantes76
09-01-2010, 18:50
quindi?

sara' solidale..

e' il tuo quindi che ti frega....

Mantis86
09-01-2010, 18:52
sara' solidale..

e' il tuo quindi che ti frega....

mio partito :D ?

non è che sei geloso che nel 2016 i rubinetti si chiuderanno vero?

Onisem
09-01-2010, 18:53
mio partito :D ?

non è che sei geloso che nel 2016 i rubinetti si chiuderanno vero?

Intanto sono più aperti che mai. Un'emorragia.

Theodorakis
09-01-2010, 18:56
mio partito :D ?

non è che sei geloso che nel 2016 i rubinetti si chiuderanno vero?

Se continua così nel 2016 non ci sarà più nulla da far uscire dai rubinetti. :D

dantes76
09-01-2010, 19:12
mio partito :D ?

non è che sei geloso che nel 2016 i rubinetti si chiuderanno vero?

al 2016 ci sara' la banca del sud.. ma tu, anche nel 2016 sii vigile...
essendo solidale... ah dimenticavo dal 2016 si, solidale si.. ma prima tutti i conti di tutte le regione devono essere livellati... tu sii vigile..
ch cone il solidale vi si allarghera ancora di piu' il deretano.. e farete , come al solito, tutto voi.

Ps: di sicuro non e' il mio partito..

Mantis86
09-01-2010, 19:16
al 2016 ci sara' la banca del sud.. ma tu, anche nel 2016 sii vigile...
essendo solidale... ah dimenticavo dal 2016 si, solidale si.. ma prima tutti i conti di tutte le regione devono essere livellati... tu sii vigile..
ch cone il solidale vi si allarghera ancora di piu' il deretano.. e farete , come al solito, tutto voi.

Ps: di sicuro non e' il mio partito..

ci rrivediamo nel 2016 poi ti dico se mi ci va la preparazione h o il borotalco... :D

dantes76
09-01-2010, 19:20
ci rrivediamo nel 2016 poi ti dico se mi ci va la preparazione h o il borotalco... :D

ok, allora ti leggo nel 2016, nel frattempo vediamo sta banca del sud...

frankytop
10-01-2010, 01:08
http://temi.repubblica.it/micromega-online/felici-di-odiare/

Felici di odiare
di Alessandro Dal Lago, da MicroMega 6/2009


...
La Lega è naturalmente e felicemente xenofoba. Essa ha scoperto cioè da una ventina d’anni quanto il suo «popolo» sia felice nell’odiare qualcuno, come se fosse una curva di tifosi perennemente in guerra contro un’altra curva. E quindi paradossalmente, la Lega ha bisogno dell’immigrazione e dell’insicurezza (7).
Ho usato la metafora della curva calcistica perché meglio di ogni altra descrive la profonda topofilia della destra italiana, l’ossessione per il territorio (8). L’immigrato rappresenta, con la sua semplice esistenza di essere umano uscito dal suo paese per entrare in un altro, la negazione della territorialità, e cioè del fatto che si possa esistere come attori sociali e politici solo in un territorio (9). Ma si tratta di una negazione indispensabile alla cultura politica della destra italiana. Se un giorno, sempre per assurdo, gli stranieri non arrivassero più, la Lega esaspererebbe il conflitto con quelli che ci sono, ne inventerebbe di nuovi o ne rispolvererebbe di vecchi (come nelle grottesche e periodiche sparate contro i «meridionali»). Perché la territorialità non si esprime nel semplice possesso esclusivo di un territorio, ma nella sua riaffermazione incessante – tale pretesa deve essere pronunciata in eterno per avere senso politico. Ecco perché la Lega (e in misura minore, ma nello stesso senso, il resto del centro-destra) ha bisogno dell’immigrazione per poterla «contrastare» e quindi riaffermare la propria pretesa esclusiva al territorio.
Si tratta dunque di un contrasto che ha soprattutto una funzione simbolico-politica, al di là dei terribili costi umani che il recente pacchetto-sicurezza e il rifiuto indiscriminato dei richiedenti asilo stanno causando. Mi spiego: l’espulsione preventiva dei migranti (i cosiddetti respingimenti) e la negazione dell’asilo politico non significano la fine dell’immigrazione irregolare. Per mille rivoli, nonostante i naufragi e le deportazioni in Libia, gli stranieri continueranno ad arrivare e ad alimentare il mercato del lavoro clandestino. Se questo rimane invisibile, alla Lega e alla destra va benissimo (come dimostra la sanatoria delle badanti, e cioè di una categoria sociale non solo indispensabile alle famiglie ma scarsamente visibile perché confinata entro le mura domestiche). Per il resto, quello che importa alla Lega e alla destra è il consenso su una politica simbolicamente muscolare. Stando ai sondaggi, il consenso c’è e ciò dà un’idea del grado di implosione culturale e politica del paese.
Questo è dunque il significato di una politica migratoria tutta giocata sulla paura. Poche migliaia di migranti vengono lasciati alla deriva nel Canale di Sicilia o respinti in Libia, dove il loro destino, in base a numerose testimonianze, è a dir poco oscuro (uccisioni, vessazioni di ogni genere, carcerazioni indefinite, violenze, deportazioni verso paesi terzi sottratte a qualsiasi controllo internazionale eccetera) (10). Tutti gli altri, regolari o irregolari che siano, vivono da noi in una condizione d’invisibilità sociale, di mancanza di diritti, di obbedienza ai padroncini e di terrore verso qualsiasi polizia si occupi di loro. Ma il governo di centro-destra non ha mai veramente bloccato il loro afflusso. Negli anni del secondo governo Berlusconi (2001-2006), il numero dei migranti regolarizzati è più che raddoppiato, rispetto all’epoca del precedente governo Prodi, e una tendenza analoga, a partire appunto dalla sanatoria delle cosiddette badanti, è facilmente ipotizzabile oggi. Con la faccia feroce verso gli sventurati che traversano il Canale di Sicilia e gli stranieri che commettono piccoli reati e, allo stesso tempo, l’assorbimento delle categorie degli invisibili nell’economia domestica, il governo Berlusconi realizza un duplice obiettivo: la riaffermazione simbolica della difesa del territorio e il sostegno alle famiglie e alle piccole imprese. Con il recente pacchetto sicurezza si realizza dunque un inasprimento parossistico di quel doppio regime verso gli stranieri (i clandestini «cattivi» e i regolari «buoni») che, in realtà, ha sempre definito le politiche pubbliche italiane, di destra e di sinistra, in materia di immigrazione (11).
Tutto ciò ha naturalmente dei costi sociali e politici. Per cominciare, il pacchetto sicurezza approvato nel luglio 2009 introduce un reato, quello di immigrazione clandestina, che sta portando inevitabilmente al sovraffollamento delle carceri (12). Non solo: l’attività della polizia dovrebbe raddoppiare per controllare davvero i possibili clandestini. E data l’attuale crisi economica e finanziaria, questo è chiaramente impossibile. Inoltre, anche senza chiamare in causa l’opposizione di vasti ambienti cattolici alle leggi dell’attuale governo, il pacchetto sicurezza sta visibilmente aprendo dei conflitti con l’Europa. Benché in linea di principio l’atteggiamento europeo sia altrettanto ostile all’immigrazione incontrollata, quasi tutti i paesi europei hanno una legislazione più aperta nei confronti dei richiedenti asilo. Espellendoli a priori, l’Italia, una volta di più, non fa che scaricare il problema sul resto d’Europa.
La politica italiana in materia di immigrazione e diritto d’asilo espone il paese non solo all’aggravamento di problemi tradizionali (il sovraffollamento delle carceri, l’ingorgo dell’apparato giudiziario e di polizia), ma anche a frizioni con il resto del continente. E tuttavia è assai dubbio che l’attuale maggioranza cambi rotta. Come si è detto sopra, la cultura politica della destra si fonda sull’odio nei confronti di nemici reali e immaginari, forestieri, migranti, clandestini, «comunisti» eccetera. Essa è quindi basata sull’emergenza, sull’idea del territorio assediato, cioè su sentimenti collettivi irrazionali che assicurano alla destra, finché probabilmente la crisi economica non spariglierà i giochi attuali, il consenso del fondo sociale del paese. In questo senso, se altri poteri esterni o interni (l’alleato americano, l’Europa, la Chiesa…) non interverranno, direttamente o indirettamente, Berlusconi e i suoi pretoriani (parte del Pdl, la Lega eccetera) continueranno a percorrere la strada attuale, anche quando è visibilmente contraria agli interessi collettivi.
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Tipico esempio di chi non capisce una beata ma che tuttavia ama atteggiarsi a filosofo dando la stura al proprio narcisimo.

Questo tipo di gente,generalmente appartenente alla specie dei sinistridi,è afflitta da un bisogno intimo di ricerca di un bersaglio per erigersi al disopra di esso pontificando sulla propria superiorità,inesistente sia chiaro,sicuro di trovare accoliti bisognosi nel soddisfare la sua stessa flatulenza di pensiero.
Ma tant'è,se non facesse lo scribacchino sarebbe costretto a lavorare in fabbrica,dunque risulta più proficuo per lui scrivere amenità inconsistenti onde evitare di peggiorare le sue condizioni di vita,già deprimenti di suo come mi immagino.:)

Vincenzo1968
10-01-2010, 14:07
Tipico esempio di chi non capisce una beata ma che tuttavia ama atteggiarsi a filosofo dando la stura al proprio narcisimo.

Questo tipo di gente,generalmente appartenente alla specie dei sinistridi,è afflitta da un bisogno intimo di ricerca di un bersaglio per erigersi al disopra di esso pontificando sulla propria superiorità,inesistente sia chiaro,sicuro di trovare accoliti bisognosi nel soddisfare la sua stessa flatulenza di pensiero.
Ma tant'è,se non facesse lo scribacchino sarebbe costretto a lavorare in fabbrica,dunque risulta più proficuo per lui scrivere amenità inconsistenti onde evitare di peggiorare le sue condizioni di vita,già deprimenti di suo come mi immagino.:)

Si Proteus, hai ragione.

;)

LUVІ
10-01-2010, 14:11
Si Proteus, hai ragione.

;)

LOL!