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View Full Version : Evasori e mafie ringraziano


DvL^Nemo
07-01-2010, 22:32
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/evasori-e-mafie-ringraziano/2118566&ref=hpsp


Sono rientrati in Italia 95 miliardi di euro. Ma lo scudo fiscale è di fatto un condono-lavatrice per chi ha evaso e per la criminalità organizzata: ecco come e perché

I numeri della tombola arrivano a 90. Nella versione di Giulio Tremonti è previsto anche il 95, come i miliardi rimpatriati con lo scudo fiscale. La patria può quindi contare su un mare di soldi in più. Sostiene il governo che è come se il Pil languente di questi anni fosse all'improvviso cresciuto del 6 per cento in soli tre mesi, senza contare altri 30 miliardi che arriveranno dalla proroga dello scudo a fine aprile 2010. Un totale di 125 miliardi per rilanciare l'economia con nuovi investimenti. Mai più paradisi fiscali. Mai più spalloni con mazzette da 500 euro nascoste nella tappezzeria dell'automobile. Lasciate ogni speranza o voi che entrate (oppure uscite) con intento di evasione e riciclaggio. Il terzo scudo della storia berlusconiana dopo quelli del 2001 e del 2003 è talmente efficace che i controlli transfrontalieri della Guardia di Finanza hanno portato a sequestri di valuta per 396 milioni di euro dall'inizio del 2009 fino al 15 settembre, data di inaugurazione dello scudo, e di appena 500 mila euro dal 16 settembre al 30 novembre. Grazie alle Fiamme Gialle e ai loro fiscovelox puntati sulle macchine che passavano le frontiere, abbiamo spezzato le reni ai furbetti dello scontrino e ai loro tesorieri esteri.
La Svizzera da sola ha perso, secondo le stime di Franco Citterio dell'Associazione Bancaria Ticinese, 40 miliardi di euro di depositi. A Lugano continuano a chiudere filiali di banche private come Fortis, Ihag, Anker e si stima un 10 per cento in meno di posti di lavoro nel 2010. Montecarlo e Liechtenstein sono in grave difficoltà. San Marino, con oltre 1 miliardo di euro scudati su una raccolta totale di 13, è rasa al suolo e fatica a soddisfare le richieste di rientro dei clienti. Il bollettino di guerra annuncia vittoria su tutta la linea. Ma è noto che il rispetto della realtà non è il primo obiettivo di un bollettino di guerra. Dietro il trionfalismo c'è una realtà in chiaroscuro, dove molti conti non tornano e la manovra Scudo 3 assomiglia piuttosto a un condono-lavatrice che non rilancerà l'economia. E neppure fermerà fondi neri, evasione, import-export di denaro criminale. Semmai li incoraggia. Le testimonianze raccolte da "
L'espresso" lo confermano. Il sindaco di un comune valtellinese vicino al confine dei Grigioni ha una sua idea molto semplice sullo scudo. «Mai visti tanti spalloni uscire verso la Svizzera come in queste settimane. Portano i soldi fuori dall'Italia apposta per scudarli ». In teoria, non si può fare. E le banche svizzere dovrebbero segnalare il deposito cash alle autorità italiane. Inutile dire che, nel vecchio gentleman agreement e in barba al mitico segreto bancario, ogni tanto da Chiasso o da Lugano partiva la telefonata al posto di frontiera italiano con il numero di targa di qualche cliente appena uscito dalla filiale.

Se ne colpiva uno per lasciarne tranquilli cento. Ma ogni accordo è caduto dopo quello che gli svizzeri considerano il tradimento dei tre lombardi (Berlusconi- Bossi-Tremonti). Le banche rossocrociate prendono quello che viene, lo caricano di commissioni e puntellano i loro budget disastrosi. I clienti accorrono per non perdersi la doppia proroga, ultimativa come tutte le precedenti, lanciata con scadenza febbraio (6 per cento di sanzione) e aprile (7 per cento di sanzione) per consentire l'adesione ai capitali impantanati in operazioni difficili da smobilizzare. Nonostante i controlli della Finanza siano quasi triplicati, da 2.062 interventi del 2008 a 5.840 dell'anno scorso, le possibilità di portare fuori soldi sono aumentate. Dal 31 dicembre 2008 la Svizzera è nello spazio di Schengen. I posti di frontiera sono stati gradualmente smantellati con gli eventuali controlli spostati sul territorio. Dal 15 ottobre 2009 anche i piccoli varchi, come il Valico dei Mulini fra Pedrinate e Drezzo, sono aperti alla libera circolazione 24 ore su 24.
L'espresso" lo confermano. Il sindaco di un comune valtellinese vicino al confine dei Grigioni ha una sua idea molto semplice sullo scudo. «Mai visti tanti spalloni uscire verso la Svizzera come in queste settimane. Portano i soldi fuori dall'Italia apposta per scudarli ». In teoria, non si può fare. E le banche svizzere dovrebbero segnalare il deposito cash alle autorità italiane. Inutile dire che, nel vecchio gentleman agreement e in barba al mitico segreto bancario, ogni tanto da Chiasso o da Lugano partiva la telefonata al posto di frontiera italiano con il numero di targa di qualche cliente appena uscito dalla filiale.

Se ne colpiva uno per lasciarne tranquilli cento. Ma ogni accordo è caduto dopo quello che gli svizzeri considerano il tradimento dei tre lombardi (Berlusconi- Bossi-Tremonti). Le banche rossocrociate prendono quello che viene, lo caricano di commissioni e puntellano i loro budget disastrosi. I clienti accorrono per non perdersi la doppia proroga, ultimativa come tutte le precedenti, lanciata con scadenza febbraio (6 per cento di sanzione) e aprile (7 per cento di sanzione) per consentire l'adesione ai capitali impantanati in operazioni difficili da smobilizzare. Nonostante i controlli della Finanza siano quasi triplicati, da 2.062 interventi del 2008 a 5.840 dell'anno scorso, le possibilità di portare fuori soldi sono aumentate. Dal 31 dicembre 2008 la Svizzera è nello spazio di Schengen. I posti di frontiera sono stati gradualmente smantellati con gli eventuali controlli spostati sul territorio. Dal 15 ottobre 2009 anche i piccoli varchi, come il Valico dei Mulini fra Pedrinate e Drezzo, sono aperti alla libera circolazione 24 ore su 24.
In treno, per esempio sulla ferrovia del Bernina che parte da Tirano e arriva a Sankt-Moritz, i doganieri sono spariti e gli spalloni hanno a disposi disposizione i buchi di una rete sempre più larga. In risposta, il 16 ottobre 2009 sono arrivati i fiscovelox a Lavorare onestamente non conviene ma speravamo che il governo usasse i miliardi della sanzione per rilanciare le imprese. Non mi pare che stia accadendo». In quanto ai famosi 95 miliardi pari al 6 per cento del Pil si può solo sperare che gli scudisti li investano. Ma i segnali non sono incoraggianti. «Ho visto imprenditori », aggiunge Siciliotti, «affidati dalla banca A che scudano con la banca B per non dare notizie sulla loro consistenza patrimoniale». Peraltro il governo non ha comunicato quanti dei 95 miliardi di euro rientrati siano tornati in Italia con il rimpatrio materiale e quanti siano rimasti nel calderone del rimpatrio giuridico, che consente di tenere i soldi scudati all'estero. Il punto definitivo lo fa un private banker milanese. Niente nomi, si capisce. In banca non usa. Nello scudo fiscale men che meno. «Abbiamo incominciato subito forte», racconta: «I primi scudi li abbiamo fatti per pezzature dai 20 ai 40 milioni di euro.

Questi sono i grandi patrimoni liquidi e non rientrano. Rimangono all'estero dentro le fiduciarie. Dopo questa fase sono arrivati i tagli medio-piccoli, diciamo 200-500 mila euro. Molto dalla Svizzera. Meno da Montecarlo o Lussemburgo. Tanti soldi vengono da Singapore o da Dubai, via Europa. Se poi mi chiede perché i clienti portano i soldi in Svizzera, le dico: perché fa figo. O meglio. Faceva figo. Ne ho un paio che si sono trovati circa 4 milioni a testa nei fondi di Bernard Madoff. A uno hanno detto che lo rimborsano entro febbraio. Gli ho fatto tanti cari auguri, non vedrà un soldo. A un altro hanno proposto di restituire l'80 per cento in tre anni ma c'era una postilla per cui, se scudava, si sarebbero tenuti i soldi. Così è stato. Un altro ancora aveva dato in gestione 350 mila euro. Dopo tre mesi erano 500 mila e io, con il mio 5 per cento all'anno, passavo per lo scemo del villaggio. Alla fine, ne ha recuperati 40 mila. Del resto, il mandato svizzero consente al gestore di fare praticamente quello che vuole coi soldi del cliente. Hanno investito infondi chiusi in Texas evitati anche dalle fiduciarie che ti facevano aprire immobiliari in Ungheria. Finché la finanza mondiale tirava, la gente non si accorgeva neppure di pagare 2 mila euro di spese per un bonifico estero oppure che le commissioni di uscita da una polizza o da un fondo hedge sono enormi». Domanda conclusiva al private banker: che cosa succederà alla fine di questo scudo? «Che cosa vuole che succeda? Se il segreto bancario resta, torneranno a portare i soldi fuori. In quanto ai benefici sull'economia, un mio cliente ha scudato 3 milioni e li ha subito girati all'azienda. Unico e solo»

dantes76
07-01-2010, 22:45
i soldi epr il ponte li dovranno trovare da qualche parte? o no?:D

DvL^Nemo
07-01-2010, 22:50
i soldi epr il ponte li dovranno trovare da qualche parte? o no?:D

Costruendo il ponte la crisi rimarra' un brutto ricordo

Special
07-01-2010, 23:21
Costruendo il ponte la crisi rimarra' un brutto ricordo

Allora investiamoli su qualcosa che abbia una continuità.

DvL^Nemo
07-01-2010, 23:24
Allora investiamoli su qualcosa che abbia una continuità.

Come la Salerno-Reggio Calabria :asd: