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View Full Version : Dieci anni di passione per la periferia di Eurolandia


DvL^Nemo
06-01-2010, 17:34
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commenti-sole-24-ore/06-gennaio-2010/eurolandia-dieci-anni-passione.shtml


Che cosa sarebbe successo durante la crisi finanziaria se l'euro non fosse esistito? In breve, ci sarebbe stata una serie di crisi valutarie fra i suoi membri. Le valute di Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo e Spagna sicuramente sarebbero precipitate rispetto al vecchio marco tedesco. Questo è l'esito che i creatori dell'euro volevano evitare, e ci sono riusciti. Ma se il tasso di cambio non può adeguarsi, qualcos'altro deve farlo. Questo qualcos'altro sono le economie dei paesi alla periferia della zona euro, bloccate inuna disinflazione competitiva contro la Germania, il maggior esportatore mondiale di prodotti manifatturieri di alta qualità. Buona fortuna.

Eurolandia pesa. La sua economia è grande quasi quanto quella degli Stati Uniti e tre volte più grande di quella del Giappone o della Cina. Fino a questo momento, ha superato il test iniziale. Però il calo dal punto più alto a quello più basso per l'economia Usa è stato solo del 3,8% (dal secondo trimestre 2008 al secondo trimestre 2009), mentre per Eurolandia è stato del 5,1% (dal primo trimestre 2008 al secondo trimestre 2009).

Più importante della perfomance complessiva della zona euro è quello che succede al suo interno. Bisogna partire dallo schema avanzi-disavanzi delle partite correnti. Nel 2006, la zona euro era più o meno in equilibrio: al suo interno, però, c'erano la Germania, con un surplus enorme di 190 miliardi di dollari (6,5% del prodotto interno lordo), e l'Olanda, con un surplus di 64 miliardi di dollari (9,4% del Pil); all'altra estremità c'erano gli importatori di capitali, la Spagna in testa, con un deficit colossale di 111 miliardi di dollari (9 per cento del Pil).
Molti sostengono che all'interno di un'unione monetaria i disavanzi delle partite correnti contano quanto quelli fra lo Yorkshire e il Lancashire. Si sbagliano. I paesi in disavanzo sono venditori netti di titoli al resto del mondo. Che succede se gli abitanti del resto del mondo vendono questi titoli o ritirano i loro prestiti? La risposta è una recessione. Ma all'interno di uno stato la gente può trasferirsi con relativa facilità in un'altra regione.

Quando c'è di mezzo un confine,disolito è molto più complicato. Ed ecco un'altra grande differenza. Il governo spagnolo non può rispondere alle rimostranze dei disoccupati spagnoli sostenendo che le cose non vanno tanto male in altri punti di Eurolandia. Deve offrire una soluzione nazionale. L'interrogativo è quale.
Prima della crisi, i Paesi della periferia avevano un eccesso di domanda rispetto all'offerta, mentre i Paesi del centro erano nella situazione opposta. Non essendoci grandi differenze a livello di bilanci pubblici, la divergenza andava cercata nei meccanismi della domanda privata: nel 2006, il settore privato, in Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna, spendeva molto di più di quello che guadagnava, mentre in Germania e in Olanda spendeva molto meno.

Poi è arrivato il disastro. Inevitabilmente, i settori privati più estesi sono stati quelli più colpiti. Tra il 2006 e il 2009, in Irlanda, Spagna e Grecia, il settore privato ha avuto oscillazioni nel rapporto fra entrate e uscite rispettivamente del 16, 15 e 10 per cento del Pil. Anche il risultato era abbastanza prevedibile: un colossale deterioramento dei conti pubblici. Questo evidenzia un punto che gli economisti sembrano sorprendentemente riluttanti a recepire: lo stato delle finanze pubbliche è insostenibile se il finanziamento del settore privato è insostenibile. E proprio questa era la situazione in quei Paesi, con conseguenze drammatiche, man mano che la crisi si palesava.

Nel suo primo decennio di esistenza, gli squilibri all'interno della zona euro (e le bolle ad essi associate) hanno finito per danneggiare gravemente la reputazione dei settori privati delle economie in boom. Ma ora stanno danneggiando la reputazione del settore pubblico. Gli spread di rischio sui mercati finanziari sono scesi, ma quelli relativi al debito pubblico dei Paesi della zona euro costituiscono un'importante eccezione. Gli spread sui Bund tedeschi a 10 anni sono passati da livelli normalmente trascurabili a livelli elevatissimi: nel caso della Grecia, recentemente hanno raggiunto i 274 punti base.

Il compianto Charles Kindleberger, del Mit,sosteneva che per un'economia aperta ci vuole un Paese egemone. Uno dei suoi ruoli è quello di fare da spenditore e prestatore di ultima istanza in una crisi. Il Paese egemone, quindi, è il Paese con la reputazione migliore, e nella zona euro, è la Germania. Ma la Germania è un Paese che prende in prestito, non un Paese che dà in prestito, e sicuramente tale rimarrà. Stando così le cose, quel ruolo dev'essere ricoperto da prestatori più deboli, con risultati drammatici per il loro rating. Dove vanno a finire allora i Paesi periferici?

La risposta è: in una recessione strutturale. A un certo punto dovranno tagliare il disavanzo di bilancio. Senza compensazioni monetarie o del tasso di cambio, questi tagli sicuramente aggraveranno la recessione già provocata dal crollo della spesa privata prima alimentata dalla bolla. C'è di peggio: negli anni del boom, questi Paesi hanno perso competitività all'interno della zona euro. Questo anche per ragioni intrinseche al sistema: i tassi di interesse fissati dalla Banca centrale europea, che puntavano a bilanciare domanda e offerta all'interno di Eurolandia, erano troppo bassi per i Paesi della bolla; con un'inflazione relativamente alta in settori che producevano beni non scambiabili, i tassi di interesse reali in questi Paesi erano relativamente bassi. Una perdita di competitività esterna e una forte domanda interna hanno allargato ildeficit con l'estero,generando la domanda necessaria per i Paesi del centro con eccesso di capacità produttiva. Per aggiungere al danno la beffa, dal momento che il Paese centrale è altamente competitivo a livello globale e la zona euro ha una posizione solida con l'esteroe una valuta robusta, l'euro stesso si è apprezzato fortemente.
Tutto questo lascia i Paesi periferici chiusi in una trappola: non possono generare un'eccedenza nel saldo con l'estero dall'oggi al domani,non possono far ripartire facilmente il borrowing del settore privato e non possono sostenere con facilità gli attuali disavanzi di bilancio. L'emigrazione di massa sarebbe una possibilità, ma certamente non sarebbe raccomandabile. L'immigrazione di massa di stranieri ricchi, per vivere in case ora a buon mercato, sarebbe sicuramente meglio. Ma nella peggiore delle ipotesi potrebbe rendersi necessaria una lunga recessione per produrre una riduzione dei prezzi e dei salari nominali.

L'Irlanda sembra aver accettato un futuro del genere. La Spagna e la Grecia no. Per giunta, il Paese colpito subirebbe anche una deflazione da indebitamento: con la caduta dei prezzi e dei salari nominali, il peso reale del debito denominato in euro salirebbe, profilando il rischio di un'ondata di default (privati e addirittura pubblici).
La crisi nella periferia di Eurolandia non è un caso: è intrinseca al sistema. I membri più deboli devono trovare una via d'uscita dalla trappola in cui sono finiti. Di aiuto gliene arriverà ben poco: la zona euro non ha nessuno disposto a interpretare il ruolo di spenditore di ultima istanza, e l'euro stesso è molto forte. Ma devono farcela. Quando fu creata la zona euro ci fu un grande dibattito scientifico fra chi sosteneva che fosse un'unione monetaria ottimale e chi sosteneva il contrario. Che non lo era, adesso lo sappiamo. Ora stiamo per scoprire se questo conta o meno.
(Traduzione di Fabio Galimberti)
6 gennaio 2010

david-1
06-01-2010, 20:20
Che cosa sarebbe successo durante la crisi finanziaria se l'euro non fosse esistito?
Forse la crisi non si sarebbe manifestata, almeno in questi termini?

DvL^Nemo
06-01-2010, 20:22
Forse la crisi non si sarebbe manifestata, almeno in questi termini?

Mi pare che la risposta l'abbia data, ma hai letto tutto ?

trallallero
07-01-2010, 08:36
... la Germania, il maggior esportatore mondiale di prodotti manifatturieri di alta qualità
:mbe:
Ma non era l'Italia quella dell'alta qualità ?

tdi150cv
07-01-2010, 08:49
Mi pare che la risposta l'abbia data, ma hai letto tutto ?

si puoi leggere tutto , puoi prendere tutto come oro colato , puoi invece pensare che sarebbe andata diversamente. (come del resto penso anche io)

La cosa che mi fa incazzare è che quando i giornali sparlano del governo , inventano favole di ogni genere , ma ci fanno i ricamini su quello che vogliamo sentirci dire , come in questo caso , tutto ok e nessun dubbio , al contrario invece complotti , menzogne , dubbi , atrocità ...

ConteZero
07-01-2010, 09:15
si puoi leggere tutto , puoi prendere tutto come oro colato , puoi invece pensare che sarebbe andata diversamente. (come del resto penso anche io)

La cosa che mi fa incazzare è che quando i giornali sparlano del governo , inventano favole di ogni genere , ma ci fanno i ricamini su quello che vogliamo sentirci dire , come in questo caso , tutto ok e nessun dubbio , al contrario invece complotti , menzogne , dubbi , atrocità ...

E tu sei una persona con le competenze necessarie per dire che "sarebbe andata diversamente".
Un commento di questo genere posso aspettarmelo da Borghi, non da te.

tdi150cv
07-01-2010, 10:25
E tu sei una persona con le competenze necessarie per dire che "sarebbe andata diversamente".
Un commento di questo genere posso aspettarmelo da Borghi, non da te.

infatti ho detto che secondo me sarebbe potuta andare diversamente ...
sta a te ora spiegarmi e confutare questa mia convinzione.
Se poi non avere competenze in materia preclude il diritto e la libertà di farsi una idea della cosa , seppur sbagliata , fammi sapere.
Sta di fatto che competenze o non competenze non esiste alcun dato di fatto CERTO che possa garantire che ad oggi le cose sarebbero andate meglio o peggio. Puoi solo supporre ...

ConteZero
07-01-2010, 10:41
A me stà bene la posizione ufficiale, sei tu che "senza avere competenze in materia" (cit.) sei convinto che le cose sarebbero andate diversamente e sei tu a dover presentare almeno uno straccio di ragionamento che porta a questa tua convinzione personale.

frankytop
07-01-2010, 10:59
Economie molto disomogenee che la banca centrale non può armonizzare:necessariamente il tasso è unico e vale per tutti,sia per chi subisce una bolla e chi no.
Un forte deficit del settore privato diventa pubblico e se puta caso l'euro è anche forte questo peggiora il bilancio delle partite correnti dello stesso paese già afflitto dal debito che si accumula.
In sostanza l'articolo dice questo.

tdi150cv
07-01-2010, 11:11
A me stà bene la posizione ufficiale, sei tu che "senza avere competenze in materia" (cit.) sei convinto che le cose sarebbero andate diversamente e sei tu a dover presentare almeno uno straccio di ragionamento che porta a questa tua convinzione personale.

no no ti sbagli ...

la possibilità c'era o non c'era ?
Tu lo puoi escludere ? NO !
Le posizioni ufficiali ? NO !

Ergo ... rimane il fatto che poteva andare peggio o meglio ...

david-1
07-01-2010, 11:38
E tu sei una persona con le competenze necessarie per dire che "sarebbe andata diversamente".
Un commento di questo genere posso aspettarmelo da Borghi, non da te.

Sicuramente ne io ne tdi150cv abbiamo simili competenze: resta il fatto che è stato più volte dimostrato che il 99,9% dei competenti o super-competenti non hanno saputo prevedere questa crisi e altri fatti importanti e gravi pre-crisi.

Special
07-01-2010, 11:52
infatti ho detto che secondo me sarebbe potuta andare diversamente ...
sta a te ora spiegarmi e confutare questa mia convinzione.

:eek:

DvL^Nemo
07-01-2010, 12:56
:eek:

E' tipico di quelli di destra :asd:

aeterna
07-01-2010, 13:04
Sicuramente ne io ne tdi150cv abbiamo simili competenze: resta il fatto che è stato più volte dimostrato che nemmeno il 99% dei competenti o super-competenti hanno saputo prevedere questa crisi e altri fatti importanti e gravi pre-crisi.


adesso i signori economisti sono tutti fenomeni a fare analisi e disquisizioni, mentre prima a ridosso della catastrofe stavano ancora a dare previsioni di crescita esagerate su titoli ed indici.

hanno perso ogni credibilità, eppure continuano a fare i soloni senza vergogna.

se c'è un dio, e c'è un dio, pagheranno per i loro misfatti dal primo all'ultimo in questa o nell'altra vita.
e ndò scappano?

:dissident:
07-01-2010, 13:24
infatti ho detto che secondo me sarebbe potuta andare diversamente ...
sta a te ora spiegarmi e confutare questa mia convinzione.


No caro, chi propone una teoria ha l'onere della prova ;)

trallallero
07-01-2010, 13:28
se c'è un dio, e c'è un dio, pagheranno per i loro misfatti dal primo all'ultimo in questa o nell'altra vita.
e ndò scappano?
Link ?

tdi150cv
07-01-2010, 14:59
No caro, chi propone una teoria ha l'onere della prova ;)

perchè dire che SAREBBE POTUTA ANDARE DIVERSAMENTE è una teoria ?

no no è una delle possibilità ... che poi questa possibilità possa essere dell0 0.1% o del 99% io non l'ho specificato ...

un po' come dire che domani morirai ... trovami qualsiasi teoria o prova che non puo' avvenire ! potrebbe , e mi auguro proprio di no , come invece non potrebbe accadere ...
Non mi sembra servano prove , leggi economiche , fisiche o quant'altro.
Serve quindi solo la capacità e l'intelligenza per porsi delle domande invece di prendere per oro colato teorie economiche di amichetti rossi o economisti che in un tempo assolutamente non sospetto non hanno saputo prevedere gli attuali disastri ... (disastri che per la cronaca sempre in tempi non sospetti qualcuno a caso diversi anni fa senza alcuna base economica , ma con al fianco dei buoni consulenti , aveva ampiamente evidenziato sul forum prendendosi dell'imbecille)

ZetaGemini
07-01-2010, 21:33
adesso i signori economisti sono tutti fenomeni a fare analisi e disquisizioni, mentre prima a ridosso della catastrofe stavano ancora a dare previsioni di crescita esagerate su titoli ed indici.

hanno perso ogni credibilità, eppure continuano a fare i soloni senza vergogna.

se c'è un dio, e c'è un dio, pagheranno per i loro misfatti dal primo all'ultimo in questa o nell'altra vita.
e ndò scappano?

guarda che i comunisti sono spariti 20 anni fa. aggiornati. o hai ancora il mappamondo con la DDR? :D

Fritz!
07-01-2010, 22:17
se c'è un dio, e c'è un dio, pagheranno per i loro misfatti dal primo all'ultimo in questa o nell'altra vita.
e ndò scappano?

Misfatti?:mbe: :mbe:

Poi, secondo me, siete cosi prevenuti, che manco vi siete accorti che sto articolo dell'Italia non parla:fagiano:

Fritz!
07-01-2010, 22:20
perchè dire che SAREBBE POTUTA ANDARE DIVERSAMENTE è una teoria ?

no no è una delle possibilità ... che poi questa possibilità possa essere dell0 0.1% o del 99% io non l'ho specificato ...

un po' come dire che domani morirai ... trovami qualsiasi teoria o prova che non puo' avvenire ! potrebbe , e mi auguro proprio di no , come invece non potrebbe accadere ...
Non mi sembra servano prove , leggi economiche , fisiche o quant'altro.
Serve quindi solo la capacità e l'intelligenza per porsi delle domande invece di prendere per oro colato teorie economiche di amichetti rossi o economisti che in un tempo assolutamente non sospetto non hanno saputo prevedere gli attuali disastri ... (disastri che per la cronaca sempre in tempi non sospetti qualcuno a caso diversi anni fa senza alcuna base economica , ma con al fianco dei buoni consulenti , aveva ampiamente evidenziato sul forum prendendosi dell'imbecille)

Ancora devo capire quale sarebbe questa lettura alternativa che proponi:mbe:

Uno puo legittimamente proporre teorie alternative, ma almeno dovrebbe proporle...

ConteZero
07-01-2010, 23:51
guarda che i comunisti sono spariti 20 anni fa. aggiornati. o hai ancora il mappamondo con la DDR? :D

Ce l'ha, e passa la vita a preoccuparsi che un giorno in italia non spunti la SODIMM.

:dissident:
07-01-2010, 23:54
perchè dire che SAREBBE POTUTA ANDARE DIVERSAMENTE è una teoria ?

no no è una delle possibilità ... che poi questa possibilità possa essere dell0 0.1% o del 99% io non l'ho specificato ...

Sei tu che volevi venire confutato per la tua affermazione ;)

.
Non mi sembra servano prove , leggi economiche , fisiche o quant'altro.
Serve quindi solo la capacità e l'intelligenza per porsi delle domande invece di prendere per oro colato teorie economiche di amichetti rossi o economisti che in un tempo assolutamente non sospetto non hanno saputo prevedere gli attuali disastri ... (disastri che per la cronaca sempre in tempi non sospetti qualcuno a caso diversi anni fa senza alcuna base economica , ma con al fianco dei buoni consulenti , aveva ampiamente evidenziato sul forum prendendosi dell'imbecille)

Mi sa che non ti ricordi proprio com'era ai tempi della lira.