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View Full Version : L'onorevole sorvegliato speciale in udienza da Berlusconi


luxorl
02-01-2010, 15:40
Durante la convalescenza - coincisa con le feste natalizie - Berlusconi nella sua villa di Arcore ha ricevuto, ovviamente, molte visite. Compresa quella di un "sorvergliato speciale", cioè di un soggetto ritenuto dal Tribunale per le misure di prevenzione socialmente pericoloso a causa delle sue relazioni con una serie di soggetti mafiosi.

Trattasi dell’onorevole Bartolo Pellegrino di Trapani, ex vicepresidente della Regione Sicilia ai tempi di Totò Cuffaro, ed ex assessore al Territorio, agli arresti domiciliari per 20 mesi, prosciolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa in quanto gli elementi a suo carico non sono stati ritenuti sufficienti, mentre l’accusa di corruzione aggravata per mafia è caduta in prescrizione, da non confondere con un’assoluzione. Ad attestare la sua visita al premier è la carta di permanenza dove vengono registrati i suoi spostamenti di cui vengono muniti i sorvegliati speciali, e dove tutte le sere entro le 21 i carabinieri appongono il bollino di avvenuto controllo. Pellegrino, infatti, è obbligato a recarsi alla stazione dei carabinieri del luogo dove si trova per comunicare i suoi spostamenti e l’indirizzo di dove dormirà in quanto deve essere rintracciabile in ogni momento.

Ma il 29 dicembre scorso, l’ex deputato regionale, preso da un moto di orgoglio politico, ha fornito alla compagnia dei Carabinieri di Arcore anche la ragione per cui si trovava lì: gli auguri natalizi al presidente Berlusconi. Atto che è stato trasmesso per competenza al Tribunale delle misure di prevenzione attraverso la Questura della città dove il sorvegliato risiede, cioè Trapani. Mentre il 30 dicembre ha firmato presso una stazione dei carabinieri di Roma - dove tra l’altro ha denunciato lo smarrimento della carta di permanenza - mentre la sera di San Silvestro è andato a controllarlo la Polizia in un albergo di Livorno. Il solo fastidio è che l’on. Pellegrino ha dovuto salutare il premier, diversamente da Cenerentola, molto prima della mezzanotte, per andare a firmare dai carabinieri e ritirarsi nel luogo dove alloggiava entro le 21.

Disguidi dei tempi moderni in cui un presidente del Consiglio riceve a casa sua anche politici con obbligo di firma. Persone come Pellegrino che nel 2000, quando occupava la seconda poltrona di Palazzo d’Orleans e quella di assessore al Territorio, fu costretto a dimettersi perché definì "sbirri" i poliziotti. La nobile espressione venne carpita da un’intercettazione telefonica nell’ambito dell’inchiesta sulla "famiglia" mafiosa di Monreale che portò all’arresto di una decina di persone. Il suo nome emerse in una conversazione in cui si faceva riferimento ad un incontro con un indiziato mafioso in cui l’allora vicepresidente regionale definì, appunto, "sbirri" gli investigatori. Durante l’interrogatorio di fronte al pm Salvo De Luca, Pellegrino confermò di aver partecipato a un pranzo nelle campagne di Monreale a cui sarebbe stato presente anche Benedetto Bongusto - un meccanico poi arrestato per associazione mafiosa - ritenuto vicino al boss latitante Giuseppe Balsano spiegando di aver accettato l’invito in quanto amico del padrone di casa, Salvatore Sciortino: "Sciortino lo conoscevo da quando era assessore comunale nella giunta di centrosinistra guidata da Salvino Pantuso" aggiungendo che "sbirro ha un significato positivo, sta ad indicare la devozione con cui i carabinieri onorano la loro divisa".

Finì con un’archiviazione, giuridicamente parlando, mentre il senso oltraggioso di quell’espressione e la sua grave valenza politica conservano tutto il loro peso, non sufficiente per non essere ammessi alla Villa di Arcore abituata a ben altri "eroici" servitori delle stalle.

Quando l’on. Pellegrino venne arrestato era il 2007. Accusato di corruzione aggravata dalla mafia e concorso esterno in associazione mafiosa. A dicembre scorso è stato assolto per il primo "reato". La corruzione, senza l’aggravante mafiosa (i giudici hanno ritenuto "non provato il fatto che aveva coscienza di aver appoggiato gli interessi di Cosa Nostra trapanese") è stata prescritta. Mentre per lo stesso reato, consumatosi in una speculazione edilizia - come ha raccontato il collaboratore di giustizia Nino Brrittella e altri quattro tra cui l’ex sindaco di Trapani, l’architetto Mario Buscaino - sono stati condannati a 5 anni il boss Francesco Pace e l’ing. Leonardo Barbara. "Alice nel Paese delle meraviglie" lo ha definito il pm Andrea Tarondo durante la requisitoria per i suoi contatti con il boss Francesco Pace, con Francesco Orlando e con Mimmetto Coppola che hanno fatto parte della sua segreteria politica, il primo condannato per mafia, il secondo fratello di Filippo, condannato definitivamente per associazione mafiosa. Ma anche per i rapporti con l’imprenditore Tommaso Coppola, condannato in Appello per mafia in quanto regista degli appalti pilotati e rinviato a giudizio per "intestazione fittizia dei beni" perché dal carcere continuava ad occuparsi di lavori pubblici e a tessere rapporti con la politica.

Dalle intercettazioni emergono sollecitazioni di Coppola ad un suo nipote affinchè contatti il senatore del Pdl, Antonio D’Alì e un esponente di FI Camillo Iovino (ora sindaco di Valderice) perché si occupino della sorte delle sue imprese. Impianto accusatorio, quello a carico dell’on. Pellegrino non ritenuto sufficiente per supportare una condanna, ma che avanza, o meglio dovrebbe avanzare, per emettere un giudizio politico. Invece, dopo l’assoluzione e la prescrizione, come svela egli stesso, all’emittente Canale 2, è pronto per tornare nell’agone politico con tante idee per la fondazione di un nuovo partito che dovrebbe nascere dalla fusione di Nuova Sicilia e Democrazia Cristiana per le Autonomie, del Ministro per l’attuazione del Programma Rotondi, con uno sguardo interessato a Bossi, definito da Pellegrino "un politico sensitivo" che in fusione con il mago di Arcore darà vita ad una nuova pozione miracolosa per l’Italia e utile per opporsi al governo Lombardo.

Argomento di punta della conversazione natalizia con Berlusconi con cui l’on. Pellegrino si era già incontrato nel 2001 quando gli portò in dono il "ribaltone" alla Regione Sicilia. Pellegrino, ex socialista, ai tempi assessore con casacca "diniana" della Giunta del diessino Angelo Capodicasa, concordò con FI la fine di quel governo, ritrovandosi, al termine della cena a Palazzo Grazioli, vice presidente nel governo Cuffaro.

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2410914&title=2410914

LUVІ
02-01-2010, 16:08
Chi ai giorni nostri non riceve amici che vantano frequentazioni mafiose e che sono sottoposti a regime di semilibertà? :rolleyes:
Magari assieme ad uno del genere ci ho mangiato oggi a pranzo e ci ho pattinato nel pomeriggio, e fra 10 anni esce fuori che era mafioso e che era fuori sulla parola e la magistratura comunista ci ricama sopra e mi dipinge come mafioso :rolleyes:
Vallo a sapere! :stordita:

^TiGeRShArK^
02-01-2010, 18:47
Ci sarebbe da ridere per non piangere dato che commenti del genere vengono fatti seriamente ad ogni ennesima porcata scoperta sul conto di Ilvio e dei suoi amichetti. :doh:

sander4
02-01-2010, 20:39
Chi ai giorni nostri non riceve amici che vantano frequentazioni mafiose e che sono sottoposti a regime di semilibertà? :rolleyes:
Magari assieme ad uno del genere ci ho mangiato oggi a pranzo e ci ho pattinato nel pomeriggio, e fra 10 anni esce fuori che era mafioso e che era fuori sulla parola e la magistratura comunista ci ricama sopra e mi dipinge come mafioso :rolleyes:
Vallo a sapere! :stordita:

Infatti non è possibile, subito la riforma. :stordita:

Crazy rider89
02-01-2010, 22:11
"mai frequentato mafiosi" (cit.)

^TiGeRShArK^
03-01-2010, 02:26
up. :Puke:

Ryuzaki_Eru
03-01-2010, 02:32
Fai le ore piccole eh :D
Per la politica o per la programmazione? :asd:

Haden80
03-01-2010, 04:36
Fai le ore piccole eh :D
Per la politica o per la programmazione? :asd:

dici a me? :asd:
appena rientrato :O :oink:

Ryuzaki_Eru
03-01-2010, 11:56
No dicevo a Tiger..anche tu non scherzi però :D

entanglement
03-01-2010, 12:29
...
Persone come Pellegrino che nel 2000, quando occupava la seconda poltrona di Palazzo d’Orleans e quella di assessore al Territorio, fu costretto a dimettersi perché definì "sbirri" i poliziotti.
...


sono pronto a scommettere che questo non rotola giù dalle scale :mad: :mad:

^TiGeRShArK^
03-01-2010, 12:42
Fai le ore piccole eh :D
Per la politica o per la programmazione? :asd:
no, pizzata decisamente pesante (mezza stracchino, olive nere, salame piccante, e qualcos'altro e mezza pancetta, uovo, funghi porcini &co) dopo le patate pancetta e wurstel e dunque avevo una festa nello stomaco e mi era *lievemente* passato il sonno. :asd::asd::asd:

Ryuzaki_Eru
03-01-2010, 23:07
Ieri sera due pizze e mezzo più porzione di patatine :D

luxorl
04-01-2010, 08:23
Come non vanno di moda questi thread tra i soliti nick che poi si strappano le vesti nei caca-thread sulle dichiarazioni di un nessuno dell'IDV.


Quando la smentita non basta

di Sandra Amurri e Rino Giacalone

Dopo che Il Fatto Quotidiano ha raccontato che l’onorevole Bartolo Pellegrino, sorvegliato speciale per mafia, il 29 dicembre si è recato a fare visita a Berlusconi nella sua villa di Arcore, la presidenza del Consiglio dei ministri ha smentito accusando il nostro giornale di aver scritto il falso: “Non è assolutamente vero, come scrive Il Fatto Quotidiano, che il presidente Berlusconi abbia ricevuto l’onorevole Bartolo Pellegrino. Pellegrino si è recato ad Arcore, ha chiesto di incontrare il presidente Berlusconi, ma il presidente era impegnato e non lo ha ricevuto. Pellegrino non è nemmeno entrato nella residenza".

Peccato perché se la notizia è priva di fondamento, a dire il falso, per giunta ai carabinieri, è stato l’onorevole Pellegrino e non il nostro giornale che ha solo riportato le sue dichiarazioni a verbale.

Questi i fatti. Il 29 mattina, l’on. Pellegrino, come gli impone la misura restrittiva a cui è sottoposto, si è recato alla stazione dei carabinieri di Paceco, dove risiede, per comunicare che stava andando ad Arcore a trovare Berlusconi. Alle ore 18 dello stesso giorno, si è recato presso la stazione dei carabinieri di Arcore e ha detto che in serata sarebbe andato nella residenza del premier per lo scambio degli auguri. Il giorno dopo, 30 dicembre, alle ore 12.10 è andato di nuovo alla stazione dei carabinieri di Arcore per comunicare che stava partendo.

Dunque, secondo quanto afferma la nota di Palazzo Chigi, l’onorevole sarebbe un mitomane al punto da dichiarare ai carabinieri quello che gli sarebbe piaciuto che accadesse e non ciò di cui aveva la certezza che sarebbe accaduto. E per rendere ancor più credibile la finzione la notte del 29 ha alloggiato all’Hotel Borgo Lecco di Arcore. Ma siccome stiamo parlando di un politico navigato che mai avrebbe rischiato una simile figura, la versione berlusconiana ha tutta l’aria di essere stata partorita dalla fretta di smentire un incontro molto ma molto imbarazzante.

Ma non perché ha ospitato un sorvegliato speciale - figurarsi, è abituato a ridere delle bombe "gentili" ad opera del boss-stalliere Vittorio Mangano - ma imbarazzante politicamente che rischia di rompere le uova nel paniere del Pdl.

Eh sì, perché Berlusconi ufficialmente sta con l’ala del Pdl siciliano che fa riferimento al presidente del Senato Schifani che definisce un ribaltone la nuova Giunta di Raffaele Lombardo, mentre sotto sotto, pare proprio che sostenga l’ala scissionista del Pdl capeggiata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianfranco Miccichè, da sempre legato a Marcello Dell’Utri. E l’onorevole Pellegrino - come ha detto in una recente intervista a Trapaniok.it   - è pronto a tornare in pista proprio contro il suo "nemico" Lombardo: "Sono un vecchio leone che può dare qualche zampata in direzione di una Sicilia dove oggi fanno il governo dell’inciucio che la ricaccia indietro di tantissimi anni".

Tesi, quest’ultima, che troverebbe conferma anche nei malumori che la notizia dell’incontro svelata da Il Fatto Quotidiano avrebbe generato in Miccichè e nella sua maggiore alleata, la capogruppo del Pdl all’Ars, Giulia Adamo. Dunque, Berlusconi ha salvato capra e cavolo accusando Il Fatto Quotidiano di propagare falsità. Smentita che Pellegrino ha incassato obtorto collo per poi tuffarsi in un rischiosissimo slalom fuori pista, come conferma la versione affidata al suo avvocato Vito Galluffo: "L’onorevole si è recato a Milano per ragioni personali e in taxi è andato ad Arcore da dove ha telefonato alla signora Marinella, segretaria di Berlusconi per chiedere di essere ricevuto in villa. Quando si è sentito rispondere che il presidente era impegnato ha consegnato alla segretaria il suo attestato di solidarietà e i suoi più cari auguri di buon anno per Berlusconi".

Primo: se l’onorevole Pellegrino non aveva appuntamento con Berlusconi come mai ha dichiarato ai carabinieri di Paceco che stava partendo per Arcore? Secondo: perché per telefonare alla segretaria di Berlusconi si è recato ad Arcore, forse a Milano non c’era campo? Terzo: perché dopo aver appreso che il presidente non l’avrebbe ricevuto è rimasto a dormire ad Arcore e non è tornato a Milano? La sola risposta credibile e non offensiva per tutti gli attori in scena è che l’incontro sia avvenuto ma quando Il Fatto Quotidiano l’ha reso noto ci hanno messo una pezza. In maniera maldestra. Come sempre.

Da Il Fatto Quotidiano del 3 gennaio