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View Full Version : Pio XII: Il Papa del silenzio


dantes76
25-12-2009, 19:25
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Il giudizio di Sergio Itzak Minerbi su Pio XII

di David Braha

Riportiamo da Informazione Corretta (http://copycat.kodeware.net/r/056816e99047e8d5253c8056b2083529e8b3fc54) l’intervista di David Braha a Sergio Itzak Minerbi, lo storico per eccellenza dei rapporti Israele-Vaticano. Di Sergio Itzak Minerbi apprezziamo la chiarezza del linguaggio, una dote che non appartiene a molti diplomatici. Il suo pensiero è chiaro, ci sarà chi non sarà d’accordo, ma una cosa è certa, quello che dice arriva diritto all’obiettivo. Eccola:

http://www.focusonisrael.org/wp-content/uploads/2009/12/pio-xii-nazism-focus-on-israel3.jpg

Papa Benedetto XVI ha parlato di “eroiche virtù” di Pio XII, molti invece lo vedono piuttosto come “il Papa del silenzio”: che ne pensa ?

“Le beatificazioni sono una questione interna della Chiesa. Tuttavia alcune di queste hanno importanza anche per altri, in questo caso gli ebrei, poiché se c’è un dialogo in corso è evidente che tale dialogo verrebbe troncato se Pio XII diventasse beato e poi successivamente santo. Inoltre con questo [la beatificazione di Pio XII (http://www.focusonisrael.org/2009/12/19/santificazione-pio-xii-ratzinger/)] secondo me si vuole mettere il bavaglio alla bocca dei cattolici, non degli ebrei: gli ebrei potranno continuare a protestare finché vogliono, finché possono, ma i Cattolici di fronte ad un santo possono solo inginocchiarsi e pregare.


Questo è un atto dimostrativo della pochissima importanza che il Papa attuale (http://www.focusonisrael.org/2009/05/19/visita-papa-israele-2009/) dà al dialogo con gli ebrei.

Sulla questione del “Papa del silenzio (http://www.focusonisrael.org/2009/12/20/pio-xii-nazismo-silenzio/)” non penso ci possa essere alcuna discussione possibile: mentre alcuni hanno chiesto l’apertura degli Archivi Vaticani per il silenzio papale non c’è bisogno di aprire nessun archivio, perché è di pubblica notorietà che il Papa ha preferito tacere sul massacro degli ebrei che avveniva davanti ai suoi occhi. Sulle ragioni di questo ci possono essere varie spiegazioni: alcuni sostengono che un suo intervento verbale contro le persecuzioni avrebbe causato più danni che benefici agli ebrei stessi. Io ritengo che avrebbe potuto per lo meno associarsi agli Alleati quando nel 1942 decisero di uscire con una dichiarazione pubblica contro i massacri: lo invitarono, ma lui non lo fece, non si convinse. Avrebbe potuto ascoltare il vescovo di Berlino, von Preysing, che gli scriveva sulla situazione tragica degli ebrei e che pregava di prendere provvedimenti, di fare qualche cosa.
Tutto questo non fu fatto. Pio XII ricevette una dozzina di lettere o più da von Preysing, gli rispose pure, ma non cambiò minimamente la sua politica.

Abbiamo quindi detto che ci sono alcuni che vorrebbero vedere il processo di beatificazione congelato almeno fino all’apertura degli Archivi Vaticani; abbiamo l’Ufficio di Stampa Vaticana al contrario che afferma che dagli Archivi non potrà uscire niente di nuovo, che tutto quello che c’è da sapere già si sa. Lei pure la pensa così?

Si, e per un semplice motivo. Se ci fossero dei documenti che provassero in qualche modo la colpevolezza di Pio XII nei confronti degli ebrei, questi documenti sarebbero già spariti. Se poi parliamo del silenzio, di qualcosa che è noto, non c’è bisogno di documentarlo: è così, la Chiesa nemmeno afferma il contrario, ma spiega solo il perché. Può darsi che ci siano stati aiuti dati segretamente: io stesso sono stato salvato in un’istituzione cattolica. Ma so con sicurezza che il preside di quest’istituzione non si era consultato con Pio XII nonostante lo vedesse almeno una volta al mese. Il fatto è che in alcune località gli alti gradi della Chiesa hanno contribuito a salvare ebrei: così è stato a Firenze o a Genova. In altre località, come a Venezia, il patriarca era d’accordo con i Nazisti. Quindi se ci fosse stata una posizione chiara, netta, precisa di Pio XII probabilmente sarebbe stata la stessa per tutti, e non secondo l’idea di ognuno.

Il 17 Gennaio è prevista la visita di Papa Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma. C’è però chi parla di una possibile cancellazione. Come pensa che si dovrebbe comportare secondo Lei l’ebraismo italiano di fronte a questa situazione?

Questa è una domanda complessa. Io penso che prima ancora di parlare del 17 Gennaio, l’ebraismo in generale deve prendere una decisione: se si andrà avanti con un dialogo unilaterale, vale a dire che la Chiesa dice quello che vuole, gli ebrei rispondono, ma senza che le loro parole abbiano alcuna ripercussione, allora il dialogo andrà avanti, ma non si combinerà nulla e le cose rimarranno dove stanno. Se invece ci si decide a prendere il toro per le corna ed iniziare un dialogo vero, ognuna delle due parti dice quello che gli sta a cuore e l’altra parte cerca di tenerne conto nella misura del possibile.

Quindi non è un fatto legato solo al 17 Gennaio, ma è un discorso complessivo in cui rientra anche il 17 Gennaio. Il rischio è che succeda il seguente: il Papa, accusato da alcuni – anche all’interno della Chiesa – di non tenere in sufficiente considerazione il dialogo con gli ebrei per aver aperto la strada alla beatificazione di Pio XII (http://www.focusonisrael.org/2008/10/20/pio-xii-postulatore-causa-papa-attende-ravvedimento-da-ebrei/), potrà dire di essere stato ricevuto ugualmente alla Sinagoga di Roma con tutti gli onori. Questo è un punto interessante perché non penso che la data sia stata scelta a caso. Credo che le due date siano connesse: e quindi a meno che qualcuno dei rappresentanti della Comunità Ebraica di Roma prima della visita dica chiaramente di ricevere il Papa ma con delle riserve sulla questione della beatificazione, temo ci sia il rischio di calpestare il dialogo affermando che “tanto funziona lo stesso”.

Pensa che lo Stato d’Israele potrebbe avere un ruolo in tutto questo scenario, oppure in quanto Stato deve restare spettatore ad un discorso che si deve giocare più che altro tra istituzioni religiose?

Questa è una domanda interessante. Lo Stato d’Israele è uno stato come tutti gli altri, però si sente molto spesso nella posizione di rappresentare il popolo ebraico anche al di fuori dei propri confini. Io credo che in questioni di principio lo Stato d’Israele potrebbe esprimere la sua opinione: così non è stato in questo caso, in quanto il portavoce del Ministero degli Esteri si è affrettato a dire che Israele non entra in questioni del genere. In questo caso si è quindi rinunciato a questa funzione.

Source: Pio XII: Il Papa del silenzio - Focus On Israel (http://www.focusonisrael.org/2009/12/23/pio-xii/) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)

girodiwino
25-12-2009, 20:28
Beh sarà stato in silenzio, però non significa che sia stato con le mani in mano.

Tempi difficili richiedono decisioni complesse, la cui sostanza il più delle volte può essere differente dalla forma: se da un lato ha firmato un'intesa con i nazisti è innegabile che dopo un primo periodo di accondiscendenza i rapporti con la germania nazista si sono raffreddati.

Inoltre nel 1936 i campi di sterminio ancora non c'erano e quindi parlare di accondiscendenza per l'olocausto mi sembra eccessivo anche alla luce del fatto che pio xii ha pure messo a repentaglio il suo trono e la sovranità del vaticano per ospitare deportabili che non potevano essere presi per via dell'extraterritorialità.

Hitler poi aveva pure in mente di invadere il vaticano e arrestare il papa, secondo me è piuttosto sintomatico di come i rapporti si fossero deteriorati per il mancato appoggio (a parere di hitler) da parte della santa sede...


Si poteva fare meglio di come ha fatto? direi che è certo, ma la vera domanda è "come?"

Una firma non messa certamente non avrebbe dissuaso hitler dal suo odioso progetto; la soluzione più opportuna, a mio parere, non poteva che essere quella dello scontro sotterraneo: un muro contro muro avrebbe nulla portato se non l'invasione della città del vaticano appena possibile, soprattutto quando le sorti della guerra hanno cominciato a essere favorevoli agli alleati e ai partigiani.


edit: scusa volevo dire 1939, ma potrei sbagliarmi

riedit: sono fuso scusa, 1933 ma a questo punto si deve ricordare che il firmatario è comunque il papa in qualità di monarca assoluto e unico detentore del potere legislativo

icoborg
25-12-2009, 20:48
cazzo potevo scommetterci :asd: dantes puntuale come l'indigestione dopo la peperonata di cozze

Lyd
25-12-2009, 21:07
La chiesa non avrebbe potuto salvare quei (tanti) ebrei che si son rifugiati nei conventi/monasteri/chiese se il papa non si fosse comportato così.

lowenz
25-12-2009, 21:19
Si poteva fare meglio di come ha fatto? direi che è certo, ma la vera domanda è "come?"
Si potevano almeno evitare i battesimi forzati ai bambini.
Quandi i genitori lo seppero, ci restarano giusto un tantino male.

Per chi è ebreo credente religioso questa cosa venne ovviamente vissuta come "sfregio".

Ovvio che per chi non lo era fu un bagnetto nell'acqua :D

frankytop
25-12-2009, 21:21
La chiesa non avrebbe potuto salvare quei (tanti) ebrei che si son rifugiati nei conventi/monasteri/chiese se il papa non si fosse comportato così.

Si ma almeno poteva comunicare segretamente di agire magari nell'ombra,con cautela,ma agire.

frankytop
25-12-2009, 21:23
Si potevano almeno evitare i battesimi forzati ai bambini.
Quandi i genitori lo seppero, ci restarano giusto un tantino male.

Per chi è ebreo credente religioso questa cosa venne ovviamente vissuta come "sfregio".

Ovvio che per chi non lo era fu un bagnetto nell'acqua :D

Io ci sarei rimasto male,a ruoli invertiti,se il prepuzio avesse fatto una brutta fine...ma per un po' di acqua sulla crapa,boh.:D

lowenz
25-12-2009, 21:31
Io ci sarei rimasto male,a ruoli invertiti,se il prepuzio avesse fatto una brutta fine...ma per un po' di acqua sulla crapa,boh.:D
Si vive bene anche senza prepuzio, garantisco (fatta fimosi) :D

Altro che i leghisti che ce l'hanno duro :O :sofico:

Capellone
25-12-2009, 22:00
ma non c'era già un altro thread sullo stesso argomento?

e tu lowenz perchè non vai a benchare la scheda nuova come Dio comanda?

lowenz
25-12-2009, 22:59
ma non c'era già un altro thread sullo stesso argomento?

e tu lowenz perchè non vai a benchare la scheda nuova come Dio comanda?
Perchè sennò non prendo la paghetta di Natale dai massonoachiti per cui faccio l'opinion leader :O

Sai, quesi 2 o 3 fantastiliardi di euro per fare propaganda progressista su HWUpgrade :D
Altrimenti posso comprare solo le GT 240 :asd: :asd: :asd:

Anzi no, mi pagano in LUIGI D'ORO, come Guastardo :p

girodiwino
25-12-2009, 23:28
P.s. sempre rispetto al concordato sono andato a guardare la voce su wiki (sic), è stato firmato dopo due mesi dall'ascesa al potere di hitler. Direi che è un po' poco per poter valutare con lo stesso acume di ora quello che voleva il nazionalsocialismo nelle sue implicazioni più atroci...

girodiwino
25-12-2009, 23:30
Si potevano almeno evitare i battesimi forzati ai bambini.
Quandi i genitori lo seppero, ci restarano giusto un tantino male.

Per chi è ebreo credente religioso questa cosa venne ovviamente vissuta come "sfregio".

Ovvio che per chi non lo era fu un bagnetto nell'acqua :D


Si potrebbe dire che sono "danni collaterali": non credo che i battesimi forzati siano stati fatti per decreto pontificio.
Già dal codice di diritto canonico del 1917 mi pare si evidenziasse come la fede non può essere inculcata con la violenza.

lowenz
25-12-2009, 23:37
Si potrebbe dire che sono "danni collaterali": non credo che i battesimi forzati siano stati fatti per decreto pontificio.
Già dal codice di diritto canonico del 1917 mi pare si evidenziasse come la fede non può essere inculcata con la violenza.
E' la solita storia dell'inghippo nascosto nella golden rule, i decreti pontifici c'entrano ben poco :asd:

girodiwino
25-12-2009, 23:44
E' la solita storia dell'inghippo nascosto nella golden rule, i decreti pontifici c'entrano ben poco :asd:


Quale sarebbe la golden rule? l'unica cosa che mi viene a mente è che i battesimi sono stati fatti perchè la chiesa ritiene che non ci sia salvezza senza battesimo... ma oltre non arrivo:muro:

Non parlavo comunque di decreti: vista la mentalità del tempo non mi sembra peregrino pensare che i preti delle varie chiese pensassero che fosse cosa naturale e necessaria e che pertatno non l'abbiano comunicato.
Non voglio dire che il papa potesse non sapere, ma il fatto che non ci siano stati battesimi forzosi in tutte le chiese potrebbe essere un indizio, a mio parere

lowenz
26-12-2009, 00:32
Quale sarebbe la golden rule? l'unica cosa che mi viene a mente è che i battesimi sono stati fatti perchè la chiesa ritiene che non ci sia salvezza senza battesimo... ma oltre non arrivo:muro:
Quella appunto :D

*Io sono cristiano e non vorrei mai che qualcuno mi lasciasse morire senza battesimo
*Non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te (Golden Rule) - in questo caso "morire senza battesimo"

------------->

*Battezziamo i bambini ebrei che magari domani muoiono

:D

girodiwino
26-12-2009, 00:59
Quella appunto :D

*Io sono cristiano e non vorrei mai che qualcuno mi lasciasse morire senza battesimo
*Non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te (Golden Rule) - in questo caso "morire senza battesimo"

------------->

*Battezziamo i bambini ebrei che magari domani muoiono

:D

Lineare... del resto è da pochi anni che se i coniugi si sposano con il progetto di lasciar morire il "prodotto del parto" stanno andando contro il bonum prolis...:read:
Del resto non è aborto:stordita:

cocis
26-12-2009, 10:42
pace e amore .. :stordita:

http://www.dagospia.com/rubrica-1/varie/articolo-11874/1.htm