DvL^Nemo
19-12-2009, 14:16
http://www.corriere.it/economia/09_dicembre_19/ferraino-pasta-troppo-cara-mr-prezzi_fa8b88fa-ec74-11de-a048-00144f02aabc.shtml
Aumentata dieci volte più del grano
MILANO — La rivolta con*tro il caro pasta continua. Questa volta i dati parlano da soli. Nell’ottobre 2006 un chi*lo di frumento duro (la mate*ria prima) costava 0,15 euro, un chilo di semola (il semila*vorato) costava 0,27 euro, un chilo di pasta era venduta a 1,18 euro al consumatore. A fi*ne novembre di quest’anno al*l’origine il prezzo era salito a 0,18 euro (+4,2%), quello al*l’ingrosso a 0,31 euro (+7,1%), quello al consumo a 1,65 euro (+39,7%).
Ma anche la dinamica dei tre andamenti, come mostra l’elaborazione del Garante sui Prezzi su dati Istat ed Ismea, è significativa. A un certo punto, tra marzo e maggio 2008, dopo un perio*do di impennata, i prezzi del*la materia prima e quelli al*l’ingrosso cominciano a scendere, i prezzi al detta*glio invece continuano a sali*re e poi si stabilizzano. «In genere se i prezzi all’ingros*so scendono per un periodo di tempo congruo, in un mercato concorrenziale qual*cuno si differenzia e al detta*glio diminuisce i prezzi. In*vece con la pasta non acca*de: gli attori si muovono tut*ti insieme, nonostante la frammentazione del merca*to. Vuol dire che c’è qualco*sa che non va», afferma Mr Prezzi Roberto Sambuco.
Nell’ultimo anno è succes*so qualcosa di ancora più evi*dente. I dati dicono che a no*vembre il prezzo della pasta sugli scaffali dei negozi è di*minuito del 4,7% sull’ottobre 2008, ma nel frattempo la ma*teria prima è crollata del 30,5% e la semola del 26,6%. Come dire: la fiammata dei prezzi dei cereali si è spenta, ma i prezzi della pasta non so*no diminuiti o non sono dimi*nuiti abbastanza. E questo do*po la prima indagine del Ga*rante dei prezzi, seguita da una serie di tavoli con i pro*duttori, dopo l’indagine del*l’Antitrust, culminata con una multa per 12,5 milioni di euro a 24 pastifici e due asso*ciazione del settore, poi con*fermata a fine ottobre anche dal Tar, che ha respinto il ri*corso dei pastifici. Ecco perché il Garante dei prezzi, dopo aver completato la nuova indagine sull’anda*mento dei prezzi degli ultimi 12 mesi, si prepara a una nuo*va offensiva contro i produtto*ri di pasta. «A gennaio convo*cheremo di nuovo i pastai e tutte le parti interessate della filiera a un tavolo. Nel frattem*po ci attiviamo, perché la dina*mica sui prezzi è opaca e sicu*ramente non virtuosa. Sembra prefigurarsi un comportamen*to dannoso nei confronti dei consumatori». In pratica? «Speriamo che si ripeta quan*to accaduto con gli Sms. Il prezzo massimo era fuori mi*sura, perciò abbiamo chiesto agli operatori di intervenire, al*trimenti lo avremmo fatto noi. E alla fine si sono adeguati».
Là c’era una direttiva Ue da rispettare, qui no. Però Mr Prezzi sembra pronto a inter*venire comunque. Anche a co*sto di ricorrere all’uso della Guardia di Finanza, dopo l’in*tervento nei giorni scorsi con incursioni nelle maggiori aziende, su incarico della Pro*cura della Repubblica, che ipo*tizza il reato di manovre spe*culative. E intenzionato, se i pastai non cederanno, perfino a presentare una riforma del mercato, come ha già fatto con i carburanti, riforma ades*so allo studio del governo.
Ci pensa mister prezzi a noi :muro: :muro:
Aumentata dieci volte più del grano
MILANO — La rivolta con*tro il caro pasta continua. Questa volta i dati parlano da soli. Nell’ottobre 2006 un chi*lo di frumento duro (la mate*ria prima) costava 0,15 euro, un chilo di semola (il semila*vorato) costava 0,27 euro, un chilo di pasta era venduta a 1,18 euro al consumatore. A fi*ne novembre di quest’anno al*l’origine il prezzo era salito a 0,18 euro (+4,2%), quello al*l’ingrosso a 0,31 euro (+7,1%), quello al consumo a 1,65 euro (+39,7%).
Ma anche la dinamica dei tre andamenti, come mostra l’elaborazione del Garante sui Prezzi su dati Istat ed Ismea, è significativa. A un certo punto, tra marzo e maggio 2008, dopo un perio*do di impennata, i prezzi del*la materia prima e quelli al*l’ingrosso cominciano a scendere, i prezzi al detta*glio invece continuano a sali*re e poi si stabilizzano. «In genere se i prezzi all’ingros*so scendono per un periodo di tempo congruo, in un mercato concorrenziale qual*cuno si differenzia e al detta*glio diminuisce i prezzi. In*vece con la pasta non acca*de: gli attori si muovono tut*ti insieme, nonostante la frammentazione del merca*to. Vuol dire che c’è qualco*sa che non va», afferma Mr Prezzi Roberto Sambuco.
Nell’ultimo anno è succes*so qualcosa di ancora più evi*dente. I dati dicono che a no*vembre il prezzo della pasta sugli scaffali dei negozi è di*minuito del 4,7% sull’ottobre 2008, ma nel frattempo la ma*teria prima è crollata del 30,5% e la semola del 26,6%. Come dire: la fiammata dei prezzi dei cereali si è spenta, ma i prezzi della pasta non so*no diminuiti o non sono dimi*nuiti abbastanza. E questo do*po la prima indagine del Ga*rante dei prezzi, seguita da una serie di tavoli con i pro*duttori, dopo l’indagine del*l’Antitrust, culminata con una multa per 12,5 milioni di euro a 24 pastifici e due asso*ciazione del settore, poi con*fermata a fine ottobre anche dal Tar, che ha respinto il ri*corso dei pastifici. Ecco perché il Garante dei prezzi, dopo aver completato la nuova indagine sull’anda*mento dei prezzi degli ultimi 12 mesi, si prepara a una nuo*va offensiva contro i produtto*ri di pasta. «A gennaio convo*cheremo di nuovo i pastai e tutte le parti interessate della filiera a un tavolo. Nel frattem*po ci attiviamo, perché la dina*mica sui prezzi è opaca e sicu*ramente non virtuosa. Sembra prefigurarsi un comportamen*to dannoso nei confronti dei consumatori». In pratica? «Speriamo che si ripeta quan*to accaduto con gli Sms. Il prezzo massimo era fuori mi*sura, perciò abbiamo chiesto agli operatori di intervenire, al*trimenti lo avremmo fatto noi. E alla fine si sono adeguati».
Là c’era una direttiva Ue da rispettare, qui no. Però Mr Prezzi sembra pronto a inter*venire comunque. Anche a co*sto di ricorrere all’uso della Guardia di Finanza, dopo l’in*tervento nei giorni scorsi con incursioni nelle maggiori aziende, su incarico della Pro*cura della Repubblica, che ipo*tizza il reato di manovre spe*culative. E intenzionato, se i pastai non cederanno, perfino a presentare una riforma del mercato, come ha già fatto con i carburanti, riforma ades*so allo studio del governo.
Ci pensa mister prezzi a noi :muro: :muro: