Bastian UMTS
18-12-2009, 16:53
È morto Igor Man, grande firma e appassionato del mondo arabo
La Federazione della stampa: testimone di un secolo, un giornalista eccellente, inviato nella cronaca e nella storia
MILANO - È morto il giornalista Igor Man, uno dei più noti giornalisti italiani. Nato a Catania 87 anni fa, vero nome Igor Manlio Manzella, era figlio del giornalista e scrittore Titomanlio Manzella e di una nobildonna russa. Studioso delle religioni e appassionato in particolare di mondo arabo e Medio Oriente, ha lavorato al quotidiano La Stampa fin dal 1963, quando era direttore Giulio de Benedetti. Ha intervistato personaggi simbolo del Novecento, come John Fitzgerald Kennedy, Nikita Khrusciov, Ernesto Che Guevara, Gheddafi, Khomeini, Yasser Arafat e Shimon Peres. Ha avuto molti riconoscimenti: nel 2000 ha vinto il premio di giornalismo Saint-Vincent alla carriera e nel 2001 è stato insignito del titolo di Grande ufficiale dell'ordine al merito della repubblica italiana dal presidente Ciampi; quest'anno ha ricevuto il premio America della Fondazione Italia-Usa.
FATTI PRIMA DI TUTTO - Franco Siddi, presidente della Federazione nazionale della stampa, lo ricorda così: «Era il testimone di un secolo, un giornalista di eccellenza, un grande inviato nella cronaca e nella storia di un mondo vissuto e conosciuto in profondità. I fatti prima di tutto, raccontati con sapienza avendone prima penetrato tutti i risvolti, affinché chiunque potesse avere accesso vero anche alle vicende più complesse di geopolitica, di politica internazionale, di cronaca. Comprendeva subito come anche episodi che per taluni potevano apparire secondari fossero destinati a incidere profondamente nel corso della storia. Eppure è rimasto sempre radicato alle sue terre: la Sicilia di nascita, Torino di adozione, l'Italia. Oggi lo ricordiamo con ammirazione».
18 dicembre 2009
http://www.corriere.it/cronache/09_dicembre_18/giornalismo-morto-igor-man_bf2525f2-ebf0-11de-b41e-00144f02aabc.shtml
La Federazione della stampa: testimone di un secolo, un giornalista eccellente, inviato nella cronaca e nella storia
MILANO - È morto il giornalista Igor Man, uno dei più noti giornalisti italiani. Nato a Catania 87 anni fa, vero nome Igor Manlio Manzella, era figlio del giornalista e scrittore Titomanlio Manzella e di una nobildonna russa. Studioso delle religioni e appassionato in particolare di mondo arabo e Medio Oriente, ha lavorato al quotidiano La Stampa fin dal 1963, quando era direttore Giulio de Benedetti. Ha intervistato personaggi simbolo del Novecento, come John Fitzgerald Kennedy, Nikita Khrusciov, Ernesto Che Guevara, Gheddafi, Khomeini, Yasser Arafat e Shimon Peres. Ha avuto molti riconoscimenti: nel 2000 ha vinto il premio di giornalismo Saint-Vincent alla carriera e nel 2001 è stato insignito del titolo di Grande ufficiale dell'ordine al merito della repubblica italiana dal presidente Ciampi; quest'anno ha ricevuto il premio America della Fondazione Italia-Usa.
FATTI PRIMA DI TUTTO - Franco Siddi, presidente della Federazione nazionale della stampa, lo ricorda così: «Era il testimone di un secolo, un giornalista di eccellenza, un grande inviato nella cronaca e nella storia di un mondo vissuto e conosciuto in profondità. I fatti prima di tutto, raccontati con sapienza avendone prima penetrato tutti i risvolti, affinché chiunque potesse avere accesso vero anche alle vicende più complesse di geopolitica, di politica internazionale, di cronaca. Comprendeva subito come anche episodi che per taluni potevano apparire secondari fossero destinati a incidere profondamente nel corso della storia. Eppure è rimasto sempre radicato alle sue terre: la Sicilia di nascita, Torino di adozione, l'Italia. Oggi lo ricordiamo con ammirazione».
18 dicembre 2009
http://www.corriere.it/cronache/09_dicembre_18/giornalismo-morto-igor-man_bf2525f2-ebf0-11de-b41e-00144f02aabc.shtml