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View Full Version : Dobbiamo scuoiare la Mobile di Perugia!


lowenz
11-12-2009, 23:15
Mafia? No, i Sollecito!

http://blog.libero.it/scarogne/8108451.html?ssonc=440319464

Così come per Cenerentola il destino di Amanda Knox e Raffaele Sollecito si compie allo scoccare della mezzanotte, quando il presidente della Corte d'Assise di Perugia con un filo di voce annuncia ai due passerotti che passeranno metà della loro restante vita in gabbia. E anche in questo i due aguzzini sembrano non potersi lasciare, uniti dalla gravità della pena e dal vincolo della continuazione.

La Amelie di Seattle piange lacrime amare e, forse per la prima volta, sincere mentre il suo suddito, Raffaele, resta impassibile sotto la coltre protettiva della famiglia che ormai da un anno lo venera come fosse una santa reliquia.

Dopo la sentenza il padre, Franco, cerca subito delucidazioni per intraprendere i successivi passi giuridici. Sperava in un responso diverso, Il Dottore, anche se nella tarda mattinata aveva già esternato l’intenzione di rimanere accanto al figlio in ogni caso, come ha sempre fatto: il 16 ottobre dell’anno scorso Raffaele aveva discusso la tesi, ed in carcere ad assistere c’era soltanto lui, l’onnipresente capofamiglia.

Mi chiedo spesso quale concatenarsi implacabile di cause ed effetti abbia fatto precipitare l’ipotesi criminale nell’atto ma questi interrogativi l’illustre casata barese sembra non esserseli mai posti: di loro stupisce soprattutto la assoluta mancanza di lucidità, oltre che di pentimento.

Dobbiamo scuoiare la Mobile di Perugia: se riusciamo a toglierci dai piedi il capo della omicidi e quell’ altro siamo a posto: dai loro telefoni tenuti sotto controllo in questi undici mesi di processo sono venuti fuori solo insulti e minacce agli investigatori, oltre naturalmente la strenua ricerca di contatti politici.

La zia Sara, militante di Alleanza Nazionale, si rivolge a Domenico Nania che, secondo i parenti di Raffaele, avrebbe potuto intercedere presso l’illustrissimo Renato Schifani. Anche la scelta di Giulia Bongiorno come avvocato è dettata dalla stessa logica. Mara, la matrigna di Raffaele, la definisce la signora Trentapalle e sottolinea: Lei sa come comportarsi in certe situazioni. Tutta questa attività, naturalmente, viene riferita a Raffaele durante i colloqui in carcere, anche questi intercettati.

C’è la sorella di Raffaele, Vanessa, che telefona al padre e annuncia di essere pronta a rompersi un dito pur di transitare nei ruoli civili dei carabinieri e riuscire così a portare avanti l’arguto piano per fare uscire il fratellino di prigione aiutandolo ad andare via da questo Paese di merda. Vanessa Sollecito ha 32 anni ed è tenente dell’Arma in forza alla Regione Lazio. Anche lei, come il padre e il resto del parentado, cerca l’appoggio di personaggi eccellenti per scagionare Raffy e far trasferire i veri colpevoli, ossia i poliziotti che lo hanno messo sotto accusa insieme a quei criminali dei magistrati che, mannaggia, proprio non ne vogliono sapere di liberarlo.

Nel paese dell’evasione fiscale, dei furbi per vocazione e dell’abuso condonato Franco Sollecito ed il suo clan rappresentano l’Italia più volgare e miserabile, ovvero quella che esercita la propria egemonia economica con un senso di rivalsa, quasi di vendetta nei confronti della magistratura. Prendendo lezione da Berlusconi berciano contro l’autorità giudiziaria ritenendo chiunque non sia dalla loro parte un nemico da annientare ed eliminare. A suon di moneta, naturalmente: tanto i soldi fanno scorrere l’acqua al contrario – farnetica quell’esaltata di Vanessa in una delle sue deliranti disquisizioni.

All’inizio della trafila giudiziaria l’intero clan mostra quell’aura di perbenismo e rispettabilità che da sempre è il vanto di una cultura rampante e meschina che da oltre un decennio imperversa in puglia (e non solo) sotto l’egida berlusconiana (ma anche no). Alla lettura della sentenza perdono tutta la loro spocchia e appaiono ingobbiti come facchini sotto il peso di una miseria che erano certi non li avrebbe mai sfiorati.

Il caso Sollecito non è che l’ennesima dimostrazione del fatto che la cosiddetta Casta non è quella politica che siede in Parlamento bensì la società stessa in cui un padre ritiene lecito qualsiasi mezzo, pur di assicurare al figlio l’impunità.

Frego il prossimo e lo Stato perché tengo famiglia e perché così fan tutti: fin dalla notte dei tempi è questo lo slogan che fa da spartiacque fra i fessi, che hanno dei principi, e i furbi, che hanno soltanto dei fini.

Ed è ancora questo il fulcro su cui fa leva l’attuale classe politica dirigente: il marpione che comanda non per la sua capacità ma per l'abilità di fingersi capace, a meno che non si consideri un merito l'affiliazione politica, di clan o dinastica.

Se è arrivato dove è arrivato alla fine è perché se lo merita.

Non è un caso, quindi, che il linguaggio di quell’altra Casta, quella che siede tra i banchi di Montecitorio, sempre più spesso richiami i tempi oscuri della vita della nostra Repubblica. La verbosità con cui qualche giorno fa il ministro Brunetta ha attaccato il “culturame parassitario” è simile al linguaggio usato dal ministro Scelba, un brav’uomo che mandava volentieri i celerini contro i lavoratori per colpire i ribelli.

E nel paese dei furbi i ribelli, ovvio, sono i giudici.

I due imputati hanno fortunosamente evitato l’ergastolo grazie a Giulia Bongiorno, profumatamente pagata per ricordare al suo assistito un assunto che ultimamente sembra non andare più di moda: Avere fiducia nella giustizia significa prendere atto delle sentenze anche quando ci danno torto.

Sarebbe bene ricordare a Sollecito, a Brunetta, ma soprattutto al nostro esimio Presidente, che i tentativi scelbiani di abbattere le garanzie democratiche, all’epoca, non passarono.

E, forse, nemmeno oggi.



P.S. La stampa italiana ha fatto di Amanda una star. Non è la prima volta che accade: Azouz, ebbe a dire che aveva passato i mesi più belli della sua vita proprio allora, dopo la morte violenta della moglie e del figlio, tra feste, foto ed ingaggi milionari. D’altronde chi pecca clamorosamente in Italia non rischia l'aggressione, semmai l'adulazione e per i due piccioncini, tra una decina di anni o anche meno, probabilmente oltre alle porte della prigione si apriranno anche quelle della casa del Grande Fratello.

Per ora Amanda ha avuto il merito di contendersi l’attenzione mediatica con il corteo del No B-Day che ha furoreggiato qualche giorno fa in Piazza San Giovanni.

Eh… avercene di Amanda… una al giorno ce ne vorrebbe: vero Presidente?

!!!!!!!!! (Per le parti in grassetto e sottolineate)

first register
11-12-2009, 23:31
non c'è da stupirsi.
Anzi dubito che in italia esista la classe dei fessi dai sani principi.

lowenz
11-12-2009, 23:34
non c'è da stupirsi.
Anzi dubito che in italia esista la classe dei fessi dai sani principi.
Io sono stupito, anche parecchio.

Queste cose le hanno sempre tralasciate nei (tele)giornali, non le ho PROPRIO mai sentite! :muro:

Puntare addirittura a disfare la squadra mobile.....mica è roba da poco.

ConteZero
11-12-2009, 23:39
Spero che ora contro Vanessa scatti un bel controllo disciplinare. Che la mandino a dirimere le questioni di liti per i muretti a secco e capre contese ad orgosolo.

ennys
11-12-2009, 23:47
Spero che ora contro Vanessa scatti un bel controllo disciplinare. Che la mandino a dirimere le questioni di liti per i muretti a secco e capre contese ad orgosolo.

Non sei aggiornato.

L'Arma l'ha già congedata.


.

first register
11-12-2009, 23:58
non mi stupisce per 2 motivi, primo perchè le famiglie più furbe, e filo berlusconiste lavorano sodo proprio per riuscire ad ottenere l'impunità per i loro congiunti proprio in casi come questo, secondo perchè sono sicuro che queste persone faranno ricorso in appello, ed in caso di condanna continueranno a scontare la pena ed a dirsi innocenti fino alla fine.

LUVІ
12-12-2009, 07:58
non mi stupisce per 2 motivi, primo perchè le famiglie più furbe, e filo berlusconiste lavorano sodo proprio per riuscire ad ottenere l'impunità per i loro congiunti proprio in casi come questo, secondo perchè sono sicuro che queste persone faranno ricorso in appello, ed in caso di condanna continueranno a scontare la pena ed a dirsi innocenti fino alla fine.

*

Non ho parole, non avevo approfondito la questione, e non mi aspettavo questo tipo di risvolti anche se, dalla presenza della Bongiorno (che mal tollero fin dal suo esordio "pubblico" con Andreotti) avrei dovuto sospettare qualcosa.

LuVi

Jarni
12-12-2009, 08:30
Vogliono liberare Raffy?
E che ci vuole, basta candidarlo alle prossime regionali... ops.:eek: :D

Scalor
12-12-2009, 08:48
Io sono stupito, anche parecchio.

Queste cose le hanno sempre tralasciate nei (tele)giornali, non le ho PROPRIO mai sentite! :muro:

Puntare addirittura a disfare la squadra mobile.....mica è roba da poco.

stupito ?, ma sai quante notizie che non danno i media !...... :D
non c'è nulla da stupirsi.


Mafia? No, i Sollecito!

http://blog.libero.it/scarogne/8108451.html?ssonc=440319464

C’è la sorella di Raffaele, Vanessa, che telefona al padre e annuncia di essere pronta a rompersi un dito pur di transitare nei ruoli civili dei carabinieri e riuscire così a portare avanti l’arguto piano per fare uscire il fratellino di prigione aiutandolo ad andare via da questo Paese di merda. Vanessa Sollecito ha 32 anni ed è tenente dell’Arma in forza alla Regione Lazio. Anche lei, come il padre e il resto del parentado, cerca l’appoggio di personaggi eccellenti per scagionare Raffy e far trasferire i veri colpevoli, ossia i poliziotti che lo hanno messo sotto accusa insieme a quei criminali dei magistrati che, mannaggia, proprio non ne vogliono sapere di liberarlo.[/b][/SIZE]

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rompersi un dito per il fratello ! questa è partita ! si arrangi altro che rompersi un dito !


Non è un caso, quindi, che il linguaggio di quell’altra Casta, quella che siede tra i banchi di Montecitorio, sempre più spesso richiami i tempi oscuri della vita della nostra Repubblica. La verbosità con cui qualche giorno fa il ministro Brunetta ha attaccato il “culturame parassitario” è simile al linguaggio usato dal ministro Scelba, un brav’uomo che mandava volentieri i celerini contro i lavoratori per colpire i ribelli.

!!!!!!!!! (Per le parti in grassetto e sottolineate)
gia, ma Scelba ... ai celerini dava anche qualcosa con il numero cancellato... ! :D il che dimostra l'onestà del soggetto !

Kharonte85
12-12-2009, 09:54
Notevole...


strano che non venga detto in tv...:sofico:

Vermezzese
12-12-2009, 12:37
ragazzi ma qualcuno mi sa dire se esiste un sito o dove sono esposte le prove materiali dell'omicidio?

Kundalini
12-12-2009, 13:15
Mafia? No, i Sollecito!

http://blog.libero.it/scarogne/8108451.html?ssonc=440319464

cut [/i]

!!!!!!!!! (Per le parti in grassetto e sottolineate)

purtroppo la mentalitá "mafiosa" specie qui al sud, è sempre nell'aria si fá di tutto per imbrogliare e dare la colpa agli altri con metodi da mafia appunto come la ricerca dei politici influenti o rompersi un dito (la sorella che é nell'arma e qui mi domando anche con quale imbroglio ci sia entrata) per dare magari la colpa a possibili intimidatori per poi arrivare a non scontare la pena... che schifo questa italia di merda...

giammy
12-12-2009, 14:28
c'è da dire che la condanna di sollecito è assolutamente immotivata.
poi se son stati bravi i suoi difensori ad insabbiare tutte le prove (o somari gli inquirenti a permettere che cani e porci potessero entrare sui luoghi del delitto) beh questa è un'altra storia.
ridicola la prova dell'orma della scarpa da ginnastica trovata nella stanza dell'omicidio prova che motivò il suo arresto: essa mostrava dieci cerchi, le scarpe sequestrate a sollecito ne avevano 8.

markk0
12-12-2009, 17:12
ragazzi ma qualcuno mi sa dire se esiste un sito o dove sono esposte le prove materiali dell'omicidio?

nella motivazione della sentenza saranno sicuramente indicate.

le sentenze sono atti pubblici e come tale, chiunque è interessato, può estrarne copia alla cancelleria del tribunale (o della Sezione del Tribunale) che la ha emessa, pagando i diritti di segreteria e di copia indicati dalla legge.

mixkey
12-12-2009, 17:35
nella motivazione della sentenza saranno sicuramente indicate.

le sentenze sono atti pubblici e come tale, chiunque è interessato, può estrarne copia alla cancelleria del tribunale (o della Sezione del Tribunale) che la ha emessa, pagando i diritti di segreteria e di copia indicati dalla legge.

Le sentenze vengono pubblicate dopo un po' di tempo.

Senza Fili
13-12-2009, 12:25
che vomito...

ciriccio
13-12-2009, 14:30
Quanto mi piacerebbe vedere tutti quelli che criticano davanti ad un bottone rosso ed un bottone nero per un figlio/fratello e scegliere.

lowenz
13-12-2009, 14:35
Quanto mi piacerebbe vedere tutti quelli che criticano davanti ad un bottone rosso ed un bottone nero per un figlio/fratello e scegliere.
Si sta parlando di un omicidio però, non di un furto di caramelle.
E pure piuttosto anomalo e SENZA motivo (vendetta o altro).

Aggià ma "i benpensanti di sinistra".....figurarsi se anche qui non arriva quel mantra.

ciriccio
13-12-2009, 14:40
Proprio perchè si parla di omicidio, anomalo, senza motivo e con poche prove...omicidio nel quale molto probabilmente i familiari lo credono innnocente... vorrei vedervi tutti davanti al bottone.
E vorrei vedervi davanti al bottone anche in caso di colpevolezza provata, perchè girarci intorno.
Magari in quel caso non si avrebbe il 100% del bottone nero...ma sicuramente una percentuale non = a quanto scritto qui.

lowenz
13-12-2009, 14:45
Proprio perchè si parla di omicidio, anomalo, senza motivo e con poche prove...omicidio nel quale molto probabilmente i familiari lo credono innnocente... vorrei vedervi tutti davanti al bottone.
E vorrei vedervi davanti al bottone anche in caso di colpevolezza provata, perchè girarci intorno.
Magari in quel caso non si avrebbe il 100% del bottone nero...ma sicuramente una percentuale non = a quanto scritto qui.
Scusa ma hai presente cosa hanno detto le figlie del tizio che ha segato le mani a quell'anziana (e che probabilmente ha pure ucciso la moglie)?

Non hanno dubbi, vorrebbero che MANCO esistesse, non lo riconoscono manco più come padre.

Quindi la tua teoria fa un po' acqua.

ConteZero
13-12-2009, 14:49
Quanto mi piacerebbe vedere tutti quelli che criticano davanti ad un bottone rosso ed un bottone nero per un figlio/fratello e scegliere.

Infatti per fortuna non sono i parenti a scegliere.
A loro si chiede solo di tenere un rispettoso silenzio e non agire in difesa del parente indagato.

Fritz!
13-12-2009, 14:49
Notevole...


strano che non venga detto in tv...:sofico:

eh... mica vuoi attaccare la famiglia:mad:

ciriccio
13-12-2009, 14:56
Infatti per fortuna non sono i parenti a scegliere.


Su questo mi trovi d'accordo.
A differenza di tanti buchi sperduti in cui i genitori mettono il cappio al collo dell'assassino (o presunto tale) del figlio, noi siamo più civili.

In questa sede mettevo solo in dubbio l'attacco dei più verso coloro i quali con ogni mezzo cercherebbero di salvare il proprio figlio.

ciriccio
13-12-2009, 14:59
Scusa ma hai presente cosa hanno detto le figlie del tizio che ha segato le mani a quell'anziana (e che probabilmente ha pure ucciso la moglie)?

Non hanno dubbi, vorrebbero che MANCO esistesse, non lo riconoscono manco più come padre.

Quindi la tua teoria fa un po' acqua.

Il paragone non è calzante imho.

In una situazione come quella di perugia, specialmente senza prove inconfutabili, la mia teoria non cadrebbe fidati.

lowenz
13-12-2009, 14:59
In questa sede mettevo solo in dubbio l'attacco dei più verso coloro i quali con ogni mezzo cercherebbero di salvare il proprio figlio.
Un genitore deve salvare un figlio assassino da quello che è diventato, non dal carcere.

CYRANO
13-12-2009, 15:00
E per ritorsione noi dobbiamo spogliare la knox !


C'.a'.z'.a'.za