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View Full Version : Università Sapienza di Roma: Facoltà dimezzate.


ermejo91
10-12-2009, 15:38
Paura. Sconcerto. Malumore. Sono le reazioni degli studenti alla riforma della Sapienza di cui "Repubblica" ha anticipato i contenuti. Fabio Gianfrancesco, studente di Filosofia e membro dell´Onda, non ha dubbi: quella rivoluzione che vedrà, entro il 15 gennaio, i dipartimenti ridotti da 105 a 50 e entro la fine dell´anno accademico dimezzate anche le facoltà «è solo un escamotage per rendere operativi i tagli dell´ultima finanziaria. Si fa passare l´accorpamento per razionalizzazione, ma è tutto il contrario». Perché «si partirà dallo status quo, cristallizzando i rapporti di potere. Il cambiamento è astratto e non annulla gli sprechi».

Nei corridoi serpeggia preoccupazione: «Con l´accorpamento dei curricula - osserva Isabella, di Scienze umanistiche - ci sarà anche meno scelta per gli studenti. E poi mi chiedo: se Lettere sarà smembrata, come prevede la bozza che abbiamo visionato, come si potranno fare gli esami necessari se lo statuto ne prevede solo due extra-facoltà?». Anche per Doriana, di Psicologia, l´effetto sarà «una dequalificazione dell´università, senza valore aggiunto per noi studenti. Credo sia solo una "toppa" per rimediare al disastro della riforma precedente, che istituì il "3+2" facendo proliferare i corsi in modo imbarazzante». «Siamo indignati - aggiunge Alessia, del Collettivo di Psicologia - Accorpare Psicologia, Sociologia e Scienze della comunicazione vorrebbe dire tornare indietro di dieci anni. Penalizzano le nostre facoltà, a favore di Medicina e di quelle scientifiche».

Entusiasmo, con i dovuti distinguo, per il progetto avviato dal Senato accademico che anticipa alcuni contenuti della riforma Gelmini esprimono invece presidi e professori. Mario Morcellini, preside di Scienze della comunicazione, è convinto che «questa sia una grande occasione, ma a due condizioni: la prima è che gli accorpamenti non siano legati al tradizionalismo e a rendite di posizione. Si deve dar vita a idee e contenuti nuovi, allineare l´ateneo ai cambiamenti di saperi e professioni. Però è importante che non si rincorra il nuovismo: la tradizione, opportunamente aggiornata, è un valore che riforme compulsive rischiano di pregiudicare». E la turnazione dei presidi? «È un tema secondario. Se poi dovrò farmi da parte lo accetterò». Più sportivo sul punto Elvidio Lupia Palmieri, preside di Scienze matematiche, fisiche e naturali, che scherza: «Il mio posto lo cedo subito». E sottolinea che un preside, «rispetto a un ordinario, guadagna poco di più, al massimo per offrire le sigarette: 200-250 euro al mese». Anche se «è chiaro che in ogni categoria c´è chi difende i propri privilegi». Inutile dunque pensare a una rotazione? «Sarebbe più logico avere un preside e più vicepresidi: una forma di rappresentanza per le facoltà accorpate andrà comunque prevista». Mentre i dubbi riguardano soprattutto i tempi: «Per metà gennaio potremo avere una bozza condivisa. Concludere la riforma? Lo spero, ma ne dubito. Di solito si prevedono 9 anni per cambiare uno statuto, noi vogliamo farlo in 9 mesi». «Serve una discussione approfondita prima di apportare mutamenti così radicali - conferma Giancarlo Ruocco, che guida il dipartimento di Fisica - Sono però favorevole ad un aspetto della riforma: le facoltà devono diventare strutture "leggere", con compiti di coordinamento. I centri vitali quanto a gestione della ricerca, delle risorse e dei corsi di laurea dovrebbero essere i dipartimenti». E i presidi eletti? «Con la scomparsa delle facoltà dovrebbero sparire anche loro. Tutt´al più i dipartimenti riuniti nella stessa "scuola" potrebbero nominare una sorta di coordinatore».
Intanto proseguono le mobilitazioni anti-Gelmini degli studenti medi. Al liceo Caetani, zona Prati, ieri è cominciata l´occupazione. E sabato gli studenti del Mamiani si uniranno ai "colleghi" per dar vita ad azioni simboliche di protesta nel quartiere. Il Seneca invece ha optato per l´autogestione.

Fonte: Repubblica.it

Cosa ne pensate??


P.S. Risposta del Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia: http://lettere.uniroma1.it/doc/repubblica.pdf

lele2004
10-12-2009, 15:49
Politecnico di Torino
chiusura di TUTTE le sedi decentrate:
Vercelli (una facoltà vera e propria, praticamente autonoma)
Alessandria
Biella
Verres
Mondovì

gli anni in corso... a sfumare/scalare, con insegnamenti tramite teledidattica.

Avanti così, che tutto va bene :muro:

gabi.2437
10-12-2009, 15:50
Giusto cosi, se il GOVERNO DEL FARE ha agito cosi, ci deve essere un ottimo motivo e per il cittadino ci sono solo vantaggi, ne sono certo :O

Amodio
10-12-2009, 16:01
Giusto cosi, se il GOVERNO DEL FARE ha agito cosi, ci deve essere un ottimo motivo e per il cittadino ci sono solo vantaggi, ne sono certo :O
non ci sono piu soldi
e questo lo sapevamo da anni

penso che arrivati a quesat soluzioni, immagino sia l'ultima spiaggia, nessun governo (penso) che gioverebbe chiudere universita
quindi credo proprio che economicamente siamo messi male

insomma B o non B, qualunque governo arrivato con l'acqua alla gola faccia tagli, anche drastici, io mi aspetterei ancora altre cose

MadJackal
10-12-2009, 16:02
Come previsto.
E poi non si venga a dire che non si era detto...

Bella la lotta ai baroni, neh? :rotfl:

gabi.2437
10-12-2009, 16:05
non ci sono piu soldi
e questo lo sapevamo da anni

penso che arrivati a quesat soluzioni, immagino sia l'ultima spiaggia, nessun governo (penso) che gioverebbe chiudere universita
quindi credo proprio che economicamente siamo messi male

insomma B o non B, qualunque governo arrivato con l'acqua alla gola faccia tagli, anche drastici, io mi aspetterei ancora altre cose

Ma dove??????????

Hanno dato 10 miliardi alla sicilia e tu mi dici che "non ci sono più soldi"? Scusa ma :rotfl:

MadJackal
10-12-2009, 16:08
Ma dove??????????

Hanno dato 10 miliardi alla sicilia e tu mi dici che "non ci sono più soldi"? Scusa ma :rotfl:

Quoto.
Tolgano un pò di soldi alla Sicilia, che forse è meglio.

Amsirak
10-12-2009, 16:11
No ma i soldi ci sono: la tav, il ponte, l'expo. Sono tutti più importanti dell'istruzione che rappresenta il futuro del nostro paese?

Pancho Villa
10-12-2009, 16:13
Bisognerebbe capire cosa si può definire oggettivamente "spreco" e quanto invece siano soltanto tagli selvaggi.
Non è che tutte queste sedi distaccate e relativi corsi paralleli mi sembrino molto razionali, eh.

Ileana
10-12-2009, 16:14
Politecnico di Torino
chiusura di TUTTE le sedi decentrate:
Vercelli (una facoltà vera e propria, praticamente autonoma)
Alessandria
Biella
Verres
Mondovì

gli anni in corso... a sfumare/scalare, con insegnamenti tramite teledidattica.

Avanti così, che tutto va bene :muro:


Università di Bologna.
Chiusura sede distaccata di Buenos Aires.


Non me ne dispiaccio nemmeno un pochino.

Il rettore e i tirapiedi dovranno pagarsi le vacanze.

E sinceramente? Le sedi distaccate in Italia vengono chiuse se non funzionano.
A Bologna le sedi distaccate in romagna sono state addirittura rifinanziate.

easyand
10-12-2009, 16:36
francamente mi pare un ottima cosa chiudere corsi di laurea da 15 studenti o sedi distaccate sempre per un pugno di studenti. Cosi come tutti i corsi le facoltà che hanno 10 indirizzi, più dispersivi che altro.

A venezia hanno chiuso la sede di Oriago e dovrebbe chiudere anche Portoguraro, francamente nelle 2 sedi distaccate era una cosa ignobile, esami farsa

hakermatik
10-12-2009, 16:47
non ci sono piu soldi
e questo lo sapevamo da anni

penso che arrivati a quesat soluzioni, immagino sia l'ultima spiaggia, nessun governo (penso) che gioverebbe chiudere universita
quindi credo proprio che economicamente siamo messi male

insomma B o non B, qualunque governo arrivato con l'acqua alla gola faccia tagli, anche drastici, io mi aspetterei ancora altre cose

e proprio dall'università di deve iniziare a tagliare?

ermejo91
10-12-2009, 17:07
Scusate per l'ignoranza, ma accorpare le facoltà (ad es. alla Sapienza si vuogliono accorpare Giurisprudenza con Scienze Politiche), cosa comporta?? Quali sono i pro e i contro?

Jo3
10-12-2009, 18:30
Io domani sono in piazza a protestare per questa riforma del cavolo.

Kratos
10-12-2009, 19:11
Non ho capito se anche accorpando le facoltà rimangono comunque i distinti corsi di laurea; in caso contrario mi sembra una cosa assurda.

In ogni caso la mia opinione resta la stessa: tagliare NON vuol dire automaticamente tagliare BENE. Con meno fondi è possibile che vengano ridotti alcuni sprechi e storture del sistema universitario, ma è forse molto più probabile che le sacche di potere e di spreco restino ben al riparo e a farne le spese sia l'offerta formativa e i servizi; peggio ancora, temo che le università che riusciranno a rendere più accettabili questi tagli saranno proprio quelle GIA' ben dirette e organizzate, mentre quelle che scaricheranno la patata bollente unicamente sullo studente saranno proprio le regine dello spreco che questa "riforma" avrebbe dovuto rimettere in riga.

Mi sembra inconcepibile certa propaganda della "destra" giovanile che ha voluto far passare questa pioggia di tagli come la lotta ai baroni: chiunque abbia messo piede in un' università sa che se c'è UNA cosa che i tagli non scalfiranno saranno proprio i baronati.

Onisem
10-12-2009, 19:20
E' vero che ci sono troppe sedi distaccate e corsi attivati probabilmente senza tenere assolutamente conto della richiesta didattica, però è anche vero che con gli affitti e le tasse di oggi chi può permettersi di farsi anni nella sede dell'ateneo? Le sedi distaccate da questo punto di vista offrono maggiore possibilità alla gente di studiare. In ogni caso mi dispiace per gli studenti a metà percorso, non è possibile che gli si faccia mancare la terra sotto i piedi così, da un anno all'altro.

Lucrezio
10-12-2009, 19:24
Strano che fra gli "studenti dell'onda" intervistati non ce ne fosse uno di scienze :asd:

Ziosilvio
10-12-2009, 19:29
Da utente, e da matematico:
Strano che fra gli "studenti dell'onda" intervistati non ce ne fosse uno di scienze :asd:
Forse perché gli studenti di scienze hanno altro da fare che aggregarsi all'"onda"?

gabi.2437
10-12-2009, 19:32
Da utente, e da matematico:

Forse perché gli studenti di scienze hanno altro da fare che aggregarsi all'"onda"?

Non ti preoccupare, a breve i futuri studenti avranno tanto tempo libero, visto che chiuderanno un sacco di corsi e facoltà :D :D :D

Dream_River
10-12-2009, 19:32
Da utente, e da matematico:

Forse perché gli studenti di scienze hanno altro da fare che aggregarsi all'"onda"?

Oddio, io speravo che questa leggenda della superiorità delle materie umanistiche sulla materie scientifiche perdesse seguaci, almeno fra le persone di un certo livello culturale :doh: :muro:

Capozz
10-12-2009, 19:35
Io studio alla sapienza e, francamente, sono contento.
Posso parlare della mia facoltà (economia) che è quella che conosco meglio: ci sono decine di corsi di laurea che sono uguali al 99% (in alcuni cambiano solo un paio di esami) con molti dipartimenti praticamente vuoti, in cui la segretaria di turno sta tutto il giorno a giocare a solitario. Totale disorganizzazione. C'è carenza di strutture, computer vecchi, aule inadeguate in cui spesso non si trova posto, proiettori di lucidi bruciati, aria condizionata che non funziona MAI anche se l'impianto è stato fatto due anni fa, però quando si entra nello studio dei vari professori materiali di pregio e cessi di lusso a profusione.
Magari non cambierà niente, ma i vari baroni con meno soldi a disposizione se non altro mangeranno meno.



PS: Ovviamente alla Repubblica intervistano solamente alcuni studenti di Lettere e Filosofia/psicologia/sociologia che sono la roccaforte dei gruppi studenteschi di sinistra (noti fancazzisti accannati) che ormai non si fila più nessuno, tant'è che l'anno scorso hanno perso le elezioni come rappresentanti.

Ziosilvio
10-12-2009, 19:36
Da utente:
Oddio, io speravo che questa leggenda della superiorità delle materie umanistiche sulla materie scientifiche perdesse seguaci, almeno fra le persone di un certo livello culturale :doh: :muro:
Non l'ho capìta.

Dream_River
10-12-2009, 20:43
Da utente:

Non l'ho capìta.

Non intendevi dire con il tuo precedente messaggio che gli studenti di scienze non partecipano a certe manifestazioni perchè studiano materie più impegnative di quelle umanistiche?

E appunto il maggiore impegno che richiederebbero le materie scientifiche rispetto a quelle umanistiche la leggenda a cui mi riferivo

Tensai
10-12-2009, 20:48
Non intendevi dire con il tuo precedente messaggio che gli studenti di scienze non partecipano a certe manifestazioni perchè studiano materie più impegnative di quelle umanistiche?

E appunto il maggiore impegno che richiederebbero le materie scientifiche rispetto a quelle umanistiche la leggenda a cui mi riferivo

Sì ma nel post precedente hai scritto l'esatto contrario.

Ciccio17
10-12-2009, 20:53
Non intendevi dire con il tuo precedente messaggio che gli studenti di scienze non partecipano a certe manifestazioni perchè studiano materie più impegnative di quelle umanistiche?

E appunto il maggiore impegno che richiederebbero le materie scientifiche rispetto a quelle umanistiche la leggenda a cui mi riferivo

Secondo me intendeva dire che quelli di scienze(matematica, fisica, ingegneria etc..) studiano.

Come non essere d'accordo. :stordita:


Per quanto riguarda questa riforma andrebbe analizzata per bene(non ho ne il tempo ne sono nella posizione di analizzare la questione). Accorpare non vuol dire per forza eliminare o tagliare. A volte (non so se sia questo il caso) vuol dire anche risparmiare.



addendum(che vuol dire tutto e niente): la mia ragazza studia alla sapienza ed ho potuto toccare con mano la disorganizzazione piu totale della sua facoltà(scienze giuridiche)

Pancho Villa
10-12-2009, 21:18
Oddio, io speravo che questa leggenda della superiorità delle materie umanistiche sulla materie scientifiche perdesse seguaci, almeno fra le persone di un certo livello culturale :doh: :muro:

Guarda che nelle facoltà tecniche/scientifiche c'è moltissima rivalità tipo "chimici vs fisici & matematici" (chiedere a lucrezio :asd: ), "biologi vs fisici", "ingegneri vs architetti", "ingegneri vs scienziati" ma soprattutto "ingegneri vs resto del mondo". :sofico:

Ciccio17
10-12-2009, 21:30
Guarda che nelle facoltà tecniche/scientifiche c'è moltissima rivalità tipo "chimici vs fisici & matematici" (chiedere a lucrezio :asd: ), "biologi vs fisici", "ingegneri vs architetti", "ingegneri vs scienziati" ma soprattutto "ingegneri vs resto del mondo". :sofico:

Non c'è nessuna rivalità. Noi ingegneri abbiamo già vinto a tavolino :O

Dream_River
10-12-2009, 22:01
Sì ma nel post precedente hai scritto l'esatto contrario.

Argh, edito :eek: :doh: :fagiano:

Guarda che nelle facoltà tecniche/scientifiche c'è moltissima rivalità tipo "chimici vs fisici & matematici" (chiedere a lucrezio :asd: ), "biologi vs fisici", "ingegneri vs architetti", "ingegneri vs scienziati" ma soprattutto "ingegneri vs resto del mondo". :sofico:

Me lo immagino, anche nelle materie umanistiche

Mi stupiva, e amareggiava, che una persona di cultura come Ziosilvio, che se non sbaglio ha conseguito un dottorato, alimentasse i soliti pregiudizi che gli scienziati in genere anno verso gli studiosi di materie umanistiche

A sentire certi commenti sembra che una laurea in Filosofia, Antropologia o Scienze Politiche te le regalano con gli inserti del Espresso

SuperMario=ITA=
10-12-2009, 22:12
Politecnico di Milano.

So che vogliono accorpare molti corsi...ma solo quelli sfigati. Io sono al 5 anno di Ingegneria delle Telecomunicazioni (2 specialistica) e so che vogliono chiuderla perchè ci sono poche iscrizioni, visto che è considerata molto difficile insieme con chimica e aerospaziale. Quindi vogliono eliminare il triennio e le 3 specialistiche di telecom suddividerle in una specialistica in info (reti di telecom) mentre le altre 2 in elettronica (segnali e trasmissione).

Giusto secondo me. Il triennio è molto simile a Informatica ed elettronica, se si accorpano i corsi dell'una e dell'altra è uguale.

Per la situazione delle sedi decentrate del polimi non sono informato.

ChristinaAemiliana
10-12-2009, 22:22
Non c'è nessuna rivalità. Noi ingegneri abbiamo già vinto a tavolino :O

Questo sicuramente. :O

Per quanto riguarda il topic, mentre ritengo ragionevole accorpare facoltà umanistiche del tipo (invento i nomi perché non li so a memoria, ma per capirci) di "scienze politiche", "scienze diplomatiche", "scienze dell'intermediazione culturale" e simili (facoltà delle quali c'è stato effettivamente un estremo fiorire negli ultimi anni!), ho qualche perplessità pensando alla vicenda del Politecnico di Torino, dove oltre alle sedi decentrate probabilmente chiuderanno gli unici due corsi di laurea nuovi varati nell'ultimo decennio (ingegneria fisica e ingegneria matematica), che erano stati aperti rispondendo a esigenze curricolari concrete e non banali e non rubavano risorse a nessuno in quanto si trattava della riorganizzazione di alcuni indirizzi di laurea (in pratica i corsi che venivano offerti come orientamento di un corso di laurea "grosso" erano stati battezzati con il nome di un nuovo corso di laurea, sia perché la differenziazione era ormai evidente sia per motivi di praticità). Però amen, la gente semplicemente ricomincerà a essere scomoda, a dover correre da un dipartimento all'altro e a preoccuparsi delle sovrapposizioni dei corsi.

Quello che realmente non mi piace è che verranno chiusi alcuni corsi d'eccellenza che non raggiungeranno mai la quota dei 30-50 iscritti che sembrano voler pretendere gli amministrativi. Quando ho seguito fisica matematica, o meccanica statistica, o reattori a fusione piuttosto che fisica dei plasmi, eravamo sempre meno di 10, spesso 3 o 4 persone, ma è giusto dover chiudere corsi di tale livello e tenuti da gente di quel calibro solo perché in un anno in un ateneo non si riescono a radunare più di 30 persone che vogliano seguirli?

MadJackal
10-12-2009, 22:26
Quello che realmente non mi piace è che verranno chiusi alcuni corsi d'eccellenza che non raggiungeranno mai la quota dei 30-50 iscritti che sembrano voler pretendere gli amministrativi. Quando ho seguito fisica matematica, o meccanica statistica, o reattori a fusione piuttosto che fisica dei plasmi, eravamo sempre meno di 10, spesso 3 o 4 persone, ma è giusto dover chiudere corsi di tale livello e tenuti da gente di quel calibro solo perché in un anno in un ateneo non si riescono a radunare più di 30 persone che vogliano seguirli?

That's a good question :rolleyes:

Ciccio17
10-12-2009, 23:03
Quello che realmente non mi piace è che verranno chiusi alcuni corsi d'eccellenza che non raggiungeranno mai la quota dei 30-50 iscritti che sembrano voler pretendere gli amministrativi. Quando ho seguito fisica matematica, o meccanica statistica, o reattori a fusione piuttosto che fisica dei plasmi, eravamo sempre meno di 10, spesso 3 o 4 persone, ma è giusto dover chiudere corsi di tale livello e tenuti da gente di quel calibro solo perché in un anno in un ateneo non si riescono a radunare più di 30 persone che vogliano seguirli?

D'accordo con te.

Ziosilvio
11-12-2009, 04:55
OT
Guarda che nelle facoltà tecniche/scientifiche c'è moltissima rivalità tipo "chimici vs fisici & matematici" (chiedere a lucrezio :asd: ), "biologi vs fisici", "ingegneri vs architetti", "ingegneri vs scienziati" ma soprattutto "ingegneri vs resto del mondo". :sofico:
Per dirla con una barzelletta:
I biologi credono di essere biochimici.
I biochimici credono di essere chimici.
I chimici credono di essere chimici fisici.
I chimici fisici credono di essere fisici.
I fisici credono di essere Dio.







E Dio crede di essere un matematico.
/OT

Ziosilvio
11-12-2009, 05:06
Mi stupiva, e amareggiava, che una persona di cultura come Ziosilvio, che se non sbaglio ha conseguito un dottorato, alimentasse i soliti pregiudizi che gli scienziati in genere anno verso gli studiosi di materie umanistiche

A sentire certi commenti sembra che una laurea in Filosofia, Antropologia o Scienze Politiche te le regalano con gli inserti del Espresso
Io sono molto più amareggiato che uno studioso di materie umanistiche scriva "hanno" senz'acca.

Detto ciò:
Io ho detto che gli studenti di scienze hanno di meglio da fare che partecipare alle manifestazioni.
Non ho detto che gli studenti di filosofia non hanno di meglio da fare che partecipare alle manifestazioni. E nemmeno l'ho inteso, visto che "A implica B" non è lo stesso che "non-A implica non-B", come sa chiunque abbia sostenuto e superato un esame di logica matematica fatto come si deve.

Ziosilvio
11-12-2009, 05:08
Quello che realmente non mi piace è che verranno chiusi alcuni corsi d'eccellenza che non raggiungeranno mai la quota dei 30-50 iscritti che sembrano voler pretendere gli amministrativi. Quando ho seguito fisica matematica, o meccanica statistica, o reattori a fusione piuttosto che fisica dei plasmi, eravamo sempre meno di 10, spesso 3 o 4 persone, ma è giusto dover chiudere corsi di tale livello e tenuti da gente di quel calibro solo perché in un anno in un ateneo non si riescono a radunare più di 30 persone che vogliano seguirli?
Beh, questo è quello che si rischia quando si permette ai burocrati e ai politici di mettere becco negli affari dell'accademia.
I corsi più avanzati sono di solito frequentati da una decina, al massimo due, di persone.
Con la politica dei trenta iscritti, si chiuderebbero tutti i corsi più avanzati? O li si riserverebbe al dottorato anziché alla laurea?

Jarni
11-12-2009, 08:33
E nemmeno l'ho inteso, visto che "A implica B" non è lo stesso che "non-A implica non-B", come sa chiunque abbia sostenuto e superato un esame di logica matematica fatto come si deve.

Io questo l'ho imparato già al biennio del liceo scientifico...:sofico:

Jarni
11-12-2009, 08:36
Non c'è nessuna rivalità. Noi ingegneri abbiamo già vinto a tavolino :O

Se il tavolino lo avete progettato voi, sicuramente.:D
Come minimo ogni cinque minuti interrompete il gioco per accorciare una gamba del tavolino che non sta in bolla...:asd:

Dream_River
11-12-2009, 09:06
Non ho detto che gli studenti di filosofia non hanno di meglio da fare che partecipare alle manifestazioni. E nemmeno l'ho inteso, visto che "A implica B" non è lo stesso che "non-A implica non-B", come sa chiunque abbia sostenuto e superato un esame di logica matematica fatto come si deve.

Va bene, mi ero dimenticato di questa tua precisione logica in ogni tuo singolo enunciato

Come non detto

cdimauro
11-12-2009, 09:43
Non è un pallino di Ziosilvio, ma di chiunque abbia studiato un po' di logica (non soltanto matematica). ;)

The_Fragger
11-12-2009, 09:59
Politecnico di Milano.

So che vogliono accorpare molti corsi...ma solo quelli sfigati. Io sono al 5 anno di Ingegneria delle Telecomunicazioni (2 specialistica) e so che vogliono chiuderla perchè ci sono poche iscrizioni, visto che è considerata molto difficile insieme con chimica e aerospaziale. Quindi vogliono eliminare il triennio e le 3 specialistiche di telecom suddividerle in una specialistica in info (reti di telecom) mentre le altre 2 in elettronica (segnali e trasmissione).

Giusto secondo me. Il triennio è molto simile a Informatica ed elettronica, se si accorpano i corsi dell'una e dell'altra è uguale.

Per la situazione delle sedi decentrate del polimi non sono informato.

come non quotarti...
alla fine anche nel mio caso i corsi di elettornica,TLC e informatica si distinguono al massimo nell'ultimo anno della triennale e poi nella specialistica.
Alla fine si potrebbe ritornare al vecchissimo ordinamento con due anni uguali per ogni SETTORE(informatico,industriale,civile ecc.)e poi scegliere una specializzazione.Anche se questo porterebbe a una bella riduzione dei docenti...cosa che già è realtà in alcuni corsi di laurea.

Scalor
11-12-2009, 10:04
Politecnico di Torino
chiusura di TUTTE le sedi decentrate:
Vercelli (una facoltà vera e propria, praticamente autonoma)
Alessandria
Biella
Verres
Mondovì

gli anni in corso... a sfumare/scalare, con insegnamenti tramite teledidattica.

Avanti così, che tutto va bene :muro:

per sentito dire.... voci di corridoio che circolano negli ambienti lavorativi ....
a torino si fatica e ci si fa il mazzo !
a vercelli abbastanza...
a biella il corsi di laurea... sono molto " all'acqua di rose " rispetto a torino ! tipo scuola superiore !

tipo discussione da commissione per l'assunzione.... lei dove si è laureato... a torino.... assunto.

altro candidato... lei dove si è laureato..... polito..... si ho capito ma dove,... sede biella .... la comissione si riunisce ... le faremo sapere !

forse forse, l'esistenza di realtà simili non giova al sistema ! soldi buttati ! o corsi sono uguali per tutti o..... ci sono discrepanze di valutazione e\o impegno ...

Iluccia
11-12-2009, 10:06
Qui a L'Aquila hanno tolto la mia specialistica di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni per questa riforma. Era l'unica in Abruzzo. Ora se vuoi fare lavoro e organizzazioni devi arrivare fino a roma, spendere sicuramente di più (prendendo casa ecc) mentre a l'aquila (almeno io) me la cavavo con una ottantina di euro al mese per i trasporti e pranzo...

Dream_River
11-12-2009, 10:18
Non è un pallino di Ziosilvio, ma di chiunque abbia studiato un po' di logica (non soltanto matematica). ;)

Logica l'ho studiata anche io e tutt'ora devo approfondirla (Anche se non fine a se stessa, ma per Filosofia del Linguaggio)

Però la maggior parte delle persone non riduce il linguaggio a una formalità, per quanto complessa:D

cdimauro
11-12-2009, 13:25
Logica l'ho studiata anche io e tutt'ora devo approfondirla (Anche se non fine a se stessa, ma per Filosofia del Linguaggio)

Però la maggior parte delle persone non riduce il linguaggio a una formalità, per quanto complessa:D
Penso sia dovuto a deformazione professionale (cosa che capita spesso pure a me :p).

Comunque per una banale implicazione non è che serva studiare logica, eh! Basta la comune accezione. :)

ChristinaAemiliana
11-12-2009, 13:54
come non quotarti...
alla fine anche nel mio caso i corsi di elettornica,TLC e informatica si distinguono al massimo nell'ultimo anno della triennale e poi nella specialistica.
Alla fine si potrebbe ritornare al vecchissimo ordinamento con due anni uguali per ogni SETTORE(informatico,industriale,civile ecc.)e poi scegliere una specializzazione.Anche se questo porterebbe a una bella riduzione dei docenti...cosa che già è realtà in alcuni corsi di laurea.

Quando ho frequentato io, alla fine, si faceva così anche se esistevano corsi di laurea con pochi iscritti. Noi nucleari abbiamo iniziato a seguire corsi "solo per noi" a metà del secondo anno, prima eravamo sempre insieme a meccanici, aerospaziali eccetera e anche più avanti, per i corsi che (all'epoca, adesso non si fa più...) erano obbligatori per potersi chiamare ingegnere (tipo scienza delle costruzioni, macchine, fisica tecnica), si faceva la stessa cosa (ad esempio noi abbiamo seguito scienza con i chimici/materiali, macchine con gli elettrici, e così via).

Quello è un problema a monte: il POLITO dovrebbe essere interamente a Torino ed in un'unica cittadella universitaria, così come gli altri atenei, con tanti posti letto ad un buon prezzo e le borse di studio per chi non se li può permettere (quelle esistono già, almeno per UNITO). Così facendo si ridurrebbe anche il bamboccionismo diffuso facendo spostare dal paesello di origine gli studenti a 19 anni, come accade all'estero.


Questo sarebbe splendido se l'organizzazione fosse all'altezza. Non so se adesso le cose siano migliorate o meno, ma quando iniziai io i posti letto delle case dello studente non erano sufficienti nemmeno per sistemare i non abbienti. Alcuni miei amici che venivano da fuori sono letteralmente impazziti cambiando ogni anno appartamento, una volta a causa della padrona di casa pazza, un'altra per via dei coinquilini casinisti o sozzoni, mentre sarebbe tanto più comodo poter contare su residenze universitarie comunque disponibili per tutti (ovviamente con prezzi variabili a seconda della situazione economica ma in ogni caso convenienti).

Un amico che aveva sposato una ragazza polacca tempo fa mi aveva raccontato che sua moglie aveva studiato in una bella residenza universitaria con tanto di connessione internet e computer in stanza...e si parla di dieci anni fa, anzi forse di più. Qui in Italia, nello stesso periodo, un mio amico calabrese non solo non poteva avere il posto letto, ma faceva i salti mortali per scalare di una fascia di reddito (corrispondente a uno sconto di ben duecentomila lire...una vera manna eh!) pur avendo nel nucleo familiare d'origine la madre che lavorava solo mezza giornata, la sorella al liceo, la nonna invalida a carico e pure una zia malata...

Anche io ho seguito corsi del genere, a volte ero a lezione da solo :D çPer evitare tale scempio, prima di questa riforma, era stato risolto il problema accorpando questi corsi con gli equivalenti per il dottorato (che quasi tutti i dottorandi seguono dato che non l'hanno seguito durante al magistrale). PER me è un'ottima soluzione.

Anche da noi si faceva così, venivano i dottorandi da Fisica. Però si variava da due-tre persone a sei-sette...il problema non si risolve se le cose stanno come ho letto (numero minimo 30 persone). :boh:

elect
11-12-2009, 15:48
Politecnico di Torino
chiusura di TUTTE le sedi decentrate:
Vercelli (una facoltà vera e propria, praticamente autonoma)
Alessandria
Biella
Verres
Mondovì

gli anni in corso... a sfumare/scalare, con insegnamenti tramite teledidattica.

Avanti così, che tutto va bene :muro:



per sentito dire.... voci di corridoio che circolano negli ambienti lavorativi ....
a torino si fatica e ci si fa il mazzo !
a vercelli abbastanza...
a biella il corsi di laurea... sono molto " all'acqua di rose " rispetto a torino ! tipo scuola superiore !

tipo discussione da commissione per l'assunzione.... lei dove si è laureato... a torino.... assunto.

altro candidato... lei dove si è laureato..... polito..... si ho capito ma dove,... sede biella .... la comissione si riunisce ... le faremo sapere !

forse forse, l'esistenza di realtà simili non giova al sistema ! soldi buttati ! o corsi sono uguali per tutti o..... ci sono discrepanze di valutazione e\o impegno ...


Non so le altre, ma confermo che Torino è seria, e per quanto sentito anche Mondovì, dove non erano 2 gatti, lì hanno cominciato a spegnere i corsi dalla triennale e spostare tutto al Poli.

Stanno chiudendo anche tutte le altre parti, (come all'Alenia), riducono al Valentino e al Lingotto, insomma... onestamente non so dove li metteranno tutti. Al Poli hanno (stanno) costruendo la nuova cittadella, ma buona parte sono uffici e laboratori GM. Ed ad Architettura stanno ancora con le pezze al culo..

The_Fragger
11-12-2009, 16:14
Sul fatto di rendere + meritocratica e meno per "casi sfortunatissimi ai limiti della totale nullatenenza" le borse di studio, sfondi una porta aperta. Però per avere i fondi è necessario mettere dei requisiti di media (tipo il 24-25) oltre che di tempi di laurea come è ora (per la triennale ti danno soldi per 3,5 anni, poi semplicemente ti azzerano o quasi le tasse se hai i requisiti per la borsa), ma in molti tuonerebbero contro questa cosa additata come una minaccia al "diritto allo (al non) studio" :D


lasciamo perdere.
Si dovrebbe iniziare da maggiori controlli sui redditi e nuclei familiari fino ad arrivare a separare le borse di studio per merito e per reddito.
Per me una persona brava che si impegna e merita deve essere premiata.Non con miliardi o milioni o migliaia di euro, ma anche solo una somma minima per sentirsi almeno ripagato.Ciò vale ancora di più se poi la situazione familiare è non delle migliori.In questo caso si dà un bella somma anche come sostentamento economico.

Vedo troppe persone con redditi alti e dal tenore di vita non medio-basso che alla fine hanno borse/indennizzi ecc.
Dallo scorso anno hanno introddo la valutazione in base all'Isee ma prima si faceva un'autodichiarazione in base al nucleo familiare...e chi non aveva niente da perdere metteva quello che voleva.tanto se lo prendevano doveva pagare quello non pagato.

Poi è facile raggirare il sistema,basta farsi inserire in un altro nucleo familiare con reddito basso!tanto il reddito dei genitori non viene chiesto,basta quello del nucleo di appartenenza!

blamecanada
11-12-2009, 17:49
Detto ciò:
Io ho detto che gli studenti di scienze hanno di meglio da fare che partecipare alle manifestazioni.
Non ho detto che gli studenti di filosofia non hanno di meglio da fare che partecipare alle manifestazioni. E nemmeno l'ho inteso, visto che "A implica B" non è lo stesso che "non-A implica non-B", come sa chiunque abbia sostenuto e superato un esame di logica matematica fatto come si deve.
Penso che anche a scienze ci sia chi partecipa alle manifestazioni, ma considerando che gli studenti di scienze sono pochi, è meno probabile che vengano intervistati.
È ovvio che partecipare alle manifestazioni comporti dei sacrifici, visto che si spende del tempo. Io nel periodo in cui vi ho partecipato studiavo in quello che prima era il mio “tempo libero”. Poi ho smesso perché come al solito a capo delle manifestazioni si mettono i soliti hippie che confondono l'attività politica col carnevale. Ed in questo senso non biasimo completamente chi non ci va.

Beh generalmente non mi pare una leggenda
Considera che filosofia è a parte e non la considero insieme alle altre "umanistiche".
Io non credo che esistano discipline di per sé piú difficili delle altre, poiché ogni disciplina può essere approfondita ad un livello indefinito, e quindi può avere una difficoltà indefinita.
Uno può dire che conoscere un libro di letteratura è piú semplice di capire la teoria delle stringhe, però se aumentiamo il numero di libri di letteratura da conoscere ed il livello d'approfondimento richiesto, si arriverà ad un certo punto a raggiungere il livello di difficoltà della prima.

Però sul fatto che nelle facoltà umanistiche spesso il livello richiesto non sia granché elevato sono d'accordo. Almeno nella mia facoltà, ovviamente avere una media alta non è banale, ma passare gli esami a me sembra davvero molto semplice.

Comunque per valutare la difficoltà delle facoltà bisogna considerare anche che persone ci vanno. Se in una facoltà ci vanno persone con scarse capacità è ovvio che sembri “piú difficile” di quanto è.

Ciccio17
11-12-2009, 17:55
Se il tavolino lo avete progettato voi, sicuramente.:D
Come minimo ogni cinque minuti interrompete il gioco per accorciare una gamba del tavolino che non sta in bolla...:asd:

Si chiama ottimizzazione :cool:

girodiwino
13-12-2009, 14:24
Sul resto concordo, su questo meno. Dipende cosa si intende con "difficoltà". Io considero la somma di: capacità, impegno, tempo da dedicare. Alcuni concetti delle discipline scientifiche come quello da te citato sono talmente complessi da risultare sostanzialmente incomprensibili di fatto per molte persone, anche se ci dedicassero molto molto tempo. L'alternativa è altrettanto impraticabile, ovvero studiare a memoria dimostrazioni anche di 20 pagine senza capirle, dato che sarebbe necessaria una capacità di memorizzazione superlativa (e cmq non ci sarebbe la vera comprensione). Non vedo casi analoghi per le discipline umanistiche (a parte l'eccezione di filosofia, che considero a parte).

Non sono proprio d'accordo: ti puoi imparare la divina commedia a memoria, ma capirla è tutt'altra cosa...
Io da studente di giurisprudenza ammetto che la mia materia richieda una quantità di memoria forse superiore alla media, ma se non si capisce una mazza di quello che si studia la memoria è completamente inutile, sempre che non si facciano esami in cui chiedi semplicemente l'enunciazione a memoria delle leggi. Inutile commentare l'utilità di esami strutturati in questo modo...

Special
13-12-2009, 15:22
non ci sono piu soldi
e questo lo sapevamo da anni

penso che arrivati a quesat soluzioni, immagino sia l'ultima spiaggia, nessun governo (penso) che gioverebbe chiudere universita
quindi credo proprio che economicamente siamo messi male

insomma B o non B, qualunque governo arrivato con l'acqua alla gola faccia tagli, anche drastici, io mi aspetterei ancora altre cose

Ma come???
Con tutti i soldi arrivati dallo scudo?
Ma non lo sai che ora siamo tutti più ricchi?

blamecanada
13-12-2009, 15:30
Sul resto concordo, su questo meno. Dipende cosa si intende con "difficoltà". Io considero la somma di: capacità, impegno, tempo da dedicare. Alcuni concetti delle discipline scientifiche come quello da te citato sono talmente complessi da risultare sostanzialmente incomprensibili di fatto per molte persone, anche se ci dedicassero molto molto tempo. L'alternativa è altrettanto impraticabile, ovvero studiare a memoria dimostrazioni anche di 20 pagine senza capirle, dato che sarebbe necessaria una capacità di memorizzazione superlativa (e cmq non ci sarebbe la vera comprensione). Non vedo casi analoghi per le discipline umanistiche (a parte l'eccezione di filosofia, che considero a parte).
Non sono d'accordo.
Il fatto è che tu identifichi l'intelligenza tout-court con l'intelligenza logico-matematica (http://it.wikipedia.org/wiki/Intelligenza_%28psicologia%29#La_teoria_delle_intelligenze_multiple). Cosa che viene fatta comunemente, anch'io lo facevo fino ad un po' di tempo fa.

È vero che ci sono concetti scientifici molto complessi: nessuno capisce la meccanica quantistica, etc.
Tuttavia faccio l'esempio del testo letterario, che è quello che apparentemente piú semplice (ed infatti è quello che richiede meno dell'intelligenza logico-matematica).
Quando si può dire d'aver capito un libro? Certo, per capirlo superficialmente ci vuole poco. Ma comprenderlo non è cosí banale.
La letteratura sembra semplice perché perlopiú ci si accontenta di capire il testo, e non si cerca di comprenderli. Perché? La comprensione è un processo che non giunge mai a un termine (circolo ermeneutico).

Ci sono brillanti matematici che evidentemente hanno una sviluppata intelligenza logico-matematica, ma che in altri ambiti non capiscono granché.
Il fatto è il paradigma operazionista frutto dell'evoluzione tecnico-industriale della società moderna (direbbe Marcuse :asd: ) è incapace di considerare ciò che va fuori dai suoi schemi. L'intelligenza logico-matematica si può misurare matematicamente, altre forme d'intelligenza no, ma questo dimostrerebbe che non esistono?

Per comporre la nona sinfonia di Beethoven non ci vuole forse una qualche forma d'intelligenza?
Eppure tale forma d'intelligenza non è misurabile in modo cosí rigoroso, e non è dimostrabile che la nona sinfonia di Beethoven è piú bella delle canzoni dei Gazosa. Però nonostante ciò intuiamo che è vero, anche se non siamo riusciti ancora a formalizzarne i motivi.

Io credo che di per sé sia possibile una formalizzazione, ma che sia molto complessa.
Le scienze come la fisica hanno una formalizzazione molto rigorosa, ma hanno un approccio decisamente riduzionistico: si prendono in considerazione alcuni parametri e s'ignorano gli altri.
Quanti piú sono i parametri da prendere in considerazione tanto piú è difficile una formalizzazione in senso matematico.
Lungamente la scarsa formalizzazione è stata considerata una forma di difetto delle scienze, come la biologia, e tuttora alcune correnti all'interno del dibattito darwinista (gli ultradarwinisti) la pensano (implicitamente) cosí: affette da una sorta di “invida per la fisica” (Eldredge) puntano soprattutto ad un approccio riduzionistico, ritenendolo l'unico “veramente scientifico”.
Tuttavia è solo una deformazione culturale (determinate dal forte impatto che l'evoluzione della fisica ha avuto nella società, o marxianamente sulla struttura economica di cui la cultura non è che il riflesso ideologico), quella di credere che l'unica conoscenza davvero valida sia quella formalizzata matematicamente.
Ogni formalizzazione è un filtro sulla realtà fenomenica, e per quanto precisa lascerà sempre fuori un qualcosa.
Le discipline ermeneutich puntano ad un approccio intuitivo della realtà, puntando a trasmettere l'“intero”.

Io credo che entrambi gli approcci siano validi, conformemente agli obiettivi che ci si prefigge.

Se faccio un'analisi fisica del suono di una registrazione della nona sinfonia di Beethoven sono assolutamente rigoroso. Ma se devo comprare il disco mi affiderò ad una piú “tradizionale” recensione.

Tra l'altro sull'argomento dovrebbe essere interessante il testo di Gadamer “Verità e metodo”, ma è abbastanza lungo ed al momento ho altre priorità. Mi scuso se ho scritto in modo un po' confuso, ma devo assolutamente andare a leggere Hume e non ho tempo per una “revisione formale”.

blamecanada
13-12-2009, 18:52
Ah, ma sulla difficoltà delle facoltà sono d'accordo. Sono il primo a ritenere che le facoltà di matematica e fisica siano le piú difficili.

Ho un amico che fa lettere, ed è messo in difficoltà piú dalla stupidità degli esami che non dalla loro difficoltà. Gli esami che gli rovinano la media sono cose come bibliografia, biblioteconomia, linguistica ladina (!!!), glottologia, (che c'entrerebbe già di piú, se non fosse per come era svolto). Cito diversi esami perché fino a quest'anno per laurearsi in triennale bisognava affrontare 53 esami (cosa abbastanza snervante).

Io reputo il mio corso di studio (in filosofia) abbastanza facile. Ma non ritengo sia la disciplina ad essere facile, quanto le richieste ad essere abbastanza basse (a mio parere).

Per quanto riguarda lettere, Thomas Mann già all'inizio del Novecento si lamentava di come le facoltà umanistiche stessero decadendo.
Penso anch'io si dovrebbe essere assai piú esigenti, anche perché dopo i laureati in lettere vanno sovente a insegnare, e da insegnanti ignoranti nascono studenti ancora piú ignoranti.

Lucrezio
13-12-2009, 19:11
i miei due cent...
Alla Normale di Pisa fra classe di lettere e di scienze non si fanno paragoni: tolti i classicisti, che si fanno un gran mazzo, e quelli che decidono di farsi il mazzo di propria volontà, gli studenti della classe di lettere hanno un carico di lavoro che sarà un decimo di quello medio a scienze.
Una cosa che vi stupirà è che all'interno di scienze quelli con più tempo libero sono decisamente i matematici!

Ziosilvio
14-12-2009, 08:00
i miei due cent...
Alla Normale di Pisa fra classe di lettere e di scienze non si fanno paragoni: tolti i classicisti, che si fanno un gran mazzo, e quelli che decidono di farsi il mazzo di propria volontà, gli studenti della classe di lettere hanno un carico di lavoro che sarà un decimo di quello medio a scienze.
Una cosa che vi stupirà è che all'interno di scienze quelli con più tempo libero sono decisamente i matematici!
I miei due cent:
Non è che i matematici "hanno più tempo libero"... è che non hanno bisogno di un laboratorio, ma possono lavorare anche in caffetteria :Prrr:

MesserWolf
14-12-2009, 08:23
Cmq in italia si era sposato un modello per cui non erano gli studenti che andavano a cercare le università , ma tutto l'opposto con le università con 1000 mila sedi e università in ogni città.

Questo da un lato pare un buon modo di fare servizio , ma in realtà porta al fatto che gli studenti se hanno una università nella propria città difficilmente se ne vanno in un'altra per un livello di qualità superiore (il principio quindi non è che gli alunni vanno nelle università migliori , ma in quelle in vicine a casa) . Anche perchè è chiaramente molto difficile rendere efficienti centri universitari molto piccoli , con pochi studenti... E se non sei efficiente poi ne risente la qualità (strutture, professori etc).

Anche perchè i professori bravi direi che sono una risorsa scarsa :p

Quindi io sono favorevole a bloccare la proliferazione di mini sedi (è anche formativo andarsene di casa ), certo è però imperativo che si formino le strutture di supporto per gli studenti fuori sede allora. Oggi tali strutture sono talmente scarse da essere ridicole. Senza avere creato i servizi adeguati non puoi cambiare modello di fatto, si avrebbero delle conseguenze disastrose (affitti studenteschi ancora più alle stelle e gente che non può per questioni € andare all'uni).



P.S.
Io non sono così diplomatico come voi e ritengo le materie scientifiche e ingegneristiche nettamente più complesse e ostiche da studiare che quelle umanistiche (generalizzo).Insomma parliamoci chiaro ... ingegneria è ingegneria . Andate al polimi e guardateci in faccia per vedere come siamo ridotti :sofico:
MAi vista costì tanta gente sui ventanni calva come ad ingegneria :asd:

MesserWolf
14-12-2009, 08:29
Sul resto concordo, su questo meno. Dipende cosa si intende con "difficoltà". Io considero la somma di: capacità, impegno, tempo da dedicare. Alcuni concetti delle discipline scientifiche come quello da te citato sono talmente complessi da risultare sostanzialmente incomprensibili di fatto per molte persone, anche se ci dedicassero molto molto tempo. L'alternativa è altrettanto impraticabile, ovvero studiare a memoria dimostrazioni anche di 20 pagine senza capirle, dato che sarebbe necessaria una capacità di memorizzazione superlativa (e cmq non ci sarebbe la vera comprensione). Non vedo casi analoghi per le discipline umanistiche (a parte l'eccezione di filosofia, che considero a parte).

*

E' giusto chiuderle, in molti paesi esteri ci sono 3-4 poli universitari per stato...da noi ce ne sono 3-4 per regione, più le sedi decentrate...



*



Non è questione di superiorità, ma di analisi dei carichi medi di lavoro. Di corsi di laurea in fisica in cui non si fa nulla o quasi se ne sentono pochissimi, rispetto ai molti in giro per l'Italia di scienze politiche con tali caratteristiche.



Beh generalmente non mi pare una leggenda :fagiano:
Considera che filosofia è a parte e non la considero insieme alle altre "umanistiche".




Quello è un problema a monte: il POLITO dovrebbe essere interamente a Torino ed in un'unica cittadella universitaria, così come gli altri atenei, con tanti posti letto ad un buon prezzo e le borse di studio per chi non se li può permettere (quelle esistono già, almeno per UNITO). Così facendo si ridurrebbe anche il bamboccionismo diffuso facendo spostare dal paesello di origine gli studenti a 19 anni, come accade all'estero.



Anche io ho seguito corsi del genere, a volte ero a lezione da solo :D çPer evitare tale scempio, prima di questa riforma, era stato risolto il problema accorpando questi corsi con gli equivalenti per il dottorato (che quasi tutti i dottorandi seguono dato che non l'hanno seguito durante al magistrale). PER me è un'ottima soluzione.

azz se leggevo prima sto messaggio potevo risparmiarmi di scrivere il messaggio sopra ... vabbè quoto :p

girodiwino
14-12-2009, 10:02
E se tagliassero le facoltà tagliassero le cattedre? Quando sono entrato all'uni c'era ancora il ciclo unico, sono passato al 3+2 e gli esami si sono moltiplicati; il 3+2 è fallito e sono passato all' 1+4 con altro incremento degli esami.

Il fatto è che quei figli di madre ignota non hanno "scisso" i programmi, li hanno semplicemente fatti duplicare con una sorta di mitosi. Ora ci troviamo con una galassia in cui molti esami pesantissimi vanno sostenuti due volte e sono identici, altre volte con esami-fuffa resi obbligatori per far piacere ai professoroni (cfr., almeno a PD, diritto canonico: una volta 150 pagine e passava la paura, ora sono più di 600 e un buon terzo è in latino).

Se si evitasse di fare tutti quegli insegnamenti per creare ordinari che poi votano i vertici in base a chi li ha creati tali forse ci sarebbe più personale (maggiormente qualificato, tra l'altro) da mandare nelle sedi distaccate.





P.S.
Io non sono così diplomatico come voi e ritengo le materie scientifiche e ingegneristiche nettamente più complesse e ostiche da studiare che quelle umanistiche (generalizzo).Insomma parliamoci chiaro ... ingegneria è ingegneria . Andate al polimi e guardateci in faccia per vedere come siamo ridotti :sofico:
MAi vista costì tanta gente sui ventanni calva come ad ingegneria :asd:


Uno studioso di materie umanistiche avrebbe preso in prestito la teoria dei fiori e delle farfalle per spiegare il fenomeno...:ciapet: