dantes76
09-12-2009, 18:55
Il colore viola di Nicchi e quello dei blogger di Piazza San Giovanni a Roma. Se l'avversario diventa un criminale
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oggi, 09 dicembre 2009 14:53
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Sono in tanti dietro il tavolo, al centro i personaggi chiave- il Ministro degli Interni, Maroni, e il Ministro della Giustizia, Alfano - e illustrano l’azione antimafia del governo, i successi conseguiti, il lavoro fattio dalla magistratura e dalle polizie.
Lo fanno con cifre, dati, e soprattutto con grande convinzione. Si può dissentire rimanere perplessi, nutrire dubbi, ma fanno il loro mestiere, che è quello di valorizzare l’azione del governo. E’ quello che ci si aspetta che facciano in circostanze come queste. I governi vivono dell’attività che riescono a svolgere e della qualità della comunicazione, la tampestività il linguaggio la chiarezza con cui riescono a valorizzare quel lavoro.
Parlano uno dopo l’altro, ministri e portavoce fino a che non arriva il turno di Maurizio Gasparri, Presidente del Gruppo parlamentare del Pdl a Palazzo Madama.
Gasparri mostra il consueto sorriso soddisfatto, mentre gli occhi sprizzano felicità. Tira fuori una fotografia che mostra alla platea dei giornalisti – è una conferenza stampa l’episodio di cui ci occupiamo – e indica con malcelato compiacimento il coloro di una sciarpa. Di che si tratta?
E’ una sciarpa di colore viola e chi la indossa Gianni Nicchi, l’astro emergente della mafia palermitana finito in manette. Nicchi sta in mezzo ad un piccola folla di poliziotti nella foto, il suo volto si intravvede, la sciarpa no, il colore è inequivocabilmente viola.
Il dito di Gasparri si posa sulla sciarpa. Guardatelo quel colore sembra dire, e subito dopo esprime il suo punto di vista. E’ lo stesso colore di coloro che hanno partecipato alla manifestazione del No B Day a Piazza San Giovanni a Roma.
Che vuol dire, i giornalisti presenti si saranno chiesti, a questo punto. Gasparri non li tiene sulle spine. Forse volevano partecipare al No B day, noi non glielo abbiamo permesso, perché lo abbiamo portato in galera.
E aggiunge, compiaciuto: “Noi siamo docenti di antimafia, loro sono latitanti….”A chi si riferisce? Alla sinistra, all’opposizione, a chi critica il governo, a tutti quelli che, insomma, non la pensano come lui e non stanno dalla parte della sua maggioranza e del suo partito.
Ma l’accostamento fra la piazza di ragazzi a Roma e il mafioso Nicchi resta nerlla memoria dei presenti. Che significa? Il non detto di Gasparri è più eloquente delle sue illazioni. Se fosse stato libero, il boss avrebbe partecipato alla manifestazione contro berlusconi, la qualcosa significa indubitabilmente che chi sta contro Berlusconi e manifesta il suo dissenso addirittura con manifestazione di piazza, non può che essere mafioso. Lo testimonia, in modo incontrovertibile, il colore della sciarpa di Nicchi.
Non è vero che i buoni stanno da una parte e i cattivi dall’altro. Si può essere persone per bene o non esserlo, a prescindere dalla collocazione politica. Quelli che non la pensano come noi possono sbagliare, ma non è una buona ragione per ritenerli dei delinquenti. Ammiccare, fare battute, alludere ad una solidarietà fra i blogger che hanno manifestato a Piazza San Giovanni, e i capibastone della mafia, è da miserabili. Punto.
Così come fare di un prete di cui non condividiamo le opinioni, un vescovo mafioso o un Iman (terrorista). È da miserabili.
Il Paese ha bisogno di rispetto per chi governa e per chi sta all’opposizione. Ha bisogno di rispetto per le sue istituzioni, siano esse il Parlamento o il potere giudiziario.
La critica è il sale della democrazia, la criminalizzazione di chi non ci da ragione e non sta dalla nostra parte è l’anticamera del dispotismo.
http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/73976/colore-viola-nicchi-quello-blogger-piazza-giovanni-roma-lavversario-diventa-criminale.htm
http://www.guidealgoritmi.it/images/ImgForums/nobday_feltri.jpg
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Sono in tanti dietro il tavolo, al centro i personaggi chiave- il Ministro degli Interni, Maroni, e il Ministro della Giustizia, Alfano - e illustrano l’azione antimafia del governo, i successi conseguiti, il lavoro fattio dalla magistratura e dalle polizie.
Lo fanno con cifre, dati, e soprattutto con grande convinzione. Si può dissentire rimanere perplessi, nutrire dubbi, ma fanno il loro mestiere, che è quello di valorizzare l’azione del governo. E’ quello che ci si aspetta che facciano in circostanze come queste. I governi vivono dell’attività che riescono a svolgere e della qualità della comunicazione, la tampestività il linguaggio la chiarezza con cui riescono a valorizzare quel lavoro.
Parlano uno dopo l’altro, ministri e portavoce fino a che non arriva il turno di Maurizio Gasparri, Presidente del Gruppo parlamentare del Pdl a Palazzo Madama.
Gasparri mostra il consueto sorriso soddisfatto, mentre gli occhi sprizzano felicità. Tira fuori una fotografia che mostra alla platea dei giornalisti – è una conferenza stampa l’episodio di cui ci occupiamo – e indica con malcelato compiacimento il coloro di una sciarpa. Di che si tratta?
E’ una sciarpa di colore viola e chi la indossa Gianni Nicchi, l’astro emergente della mafia palermitana finito in manette. Nicchi sta in mezzo ad un piccola folla di poliziotti nella foto, il suo volto si intravvede, la sciarpa no, il colore è inequivocabilmente viola.
Il dito di Gasparri si posa sulla sciarpa. Guardatelo quel colore sembra dire, e subito dopo esprime il suo punto di vista. E’ lo stesso colore di coloro che hanno partecipato alla manifestazione del No B Day a Piazza San Giovanni a Roma.
Che vuol dire, i giornalisti presenti si saranno chiesti, a questo punto. Gasparri non li tiene sulle spine. Forse volevano partecipare al No B day, noi non glielo abbiamo permesso, perché lo abbiamo portato in galera.
E aggiunge, compiaciuto: “Noi siamo docenti di antimafia, loro sono latitanti….”A chi si riferisce? Alla sinistra, all’opposizione, a chi critica il governo, a tutti quelli che, insomma, non la pensano come lui e non stanno dalla parte della sua maggioranza e del suo partito.
Ma l’accostamento fra la piazza di ragazzi a Roma e il mafioso Nicchi resta nerlla memoria dei presenti. Che significa? Il non detto di Gasparri è più eloquente delle sue illazioni. Se fosse stato libero, il boss avrebbe partecipato alla manifestazione contro berlusconi, la qualcosa significa indubitabilmente che chi sta contro Berlusconi e manifesta il suo dissenso addirittura con manifestazione di piazza, non può che essere mafioso. Lo testimonia, in modo incontrovertibile, il colore della sciarpa di Nicchi.
Non è vero che i buoni stanno da una parte e i cattivi dall’altro. Si può essere persone per bene o non esserlo, a prescindere dalla collocazione politica. Quelli che non la pensano come noi possono sbagliare, ma non è una buona ragione per ritenerli dei delinquenti. Ammiccare, fare battute, alludere ad una solidarietà fra i blogger che hanno manifestato a Piazza San Giovanni, e i capibastone della mafia, è da miserabili. Punto.
Così come fare di un prete di cui non condividiamo le opinioni, un vescovo mafioso o un Iman (terrorista). È da miserabili.
Il Paese ha bisogno di rispetto per chi governa e per chi sta all’opposizione. Ha bisogno di rispetto per le sue istituzioni, siano esse il Parlamento o il potere giudiziario.
La critica è il sale della democrazia, la criminalizzazione di chi non ci da ragione e non sta dalla nostra parte è l’anticamera del dispotismo.
http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/73976/colore-viola-nicchi-quello-blogger-piazza-giovanni-roma-lavversario-diventa-criminale.htm
http://www.guidealgoritmi.it/images/ImgForums/nobday_feltri.jpg