View Full Version : Scuola: metà degli studenti incapace di capire ciò che legge
_Magellano_
07-12-2009, 14:12
Scuola, la metà dei nostri studenti
non è in grado di capire ciò che legge
I dati dell Comunità europea: il 50,9 per cento è sotto il livello base di competenza
ROMA (6 dicembre) - Dopo i dati severi del Censis, sulla scuola anche l’Europa boccia l’Italia. La capacità di lettura dei nostri studenti è al di sotto di quello che è necessario in un Paese evoluto. Complessivamente in Italia il 50,9% dei ragazzi tra 15 e 18 anni si colloca al di sotto del “punto 3”, che secondo l’Ocse rappresenta il livello base di competenza necessario «per confrontarsi in modo efficace nei contesti e nelle situazioni di vita quotidiana che richiedono l’esercizio della lettura».
Carenze di questo tipo impediscono a un giovane di avere un ruolo pienamente attivo nella società. Il dato è contenuto nel Rapporto 2009 dell’Unità di analisi e studi della Direzione generale Education della Commissione Europea. Un dato che per la sua drammaticità dovrebbe scuotere non solo i Palazzi del potere (che fine fa l’Italia?) ma la scuola, gli insegnanti e le famiglie tutte. In poche parole, gli esperti della Commissione europea ci dicono che un ragazzo su due non è in grado di capire quello che legge! Parliamo di un testo con terminologie che, considerata l’età e la formazione scolastica, non dovrebbe costituire un problema.
La metà dei giovani, invece, è caduta in una fascia di analfabetismo moderno, collocandosi al di fuori del “letteratismo”, che non è saper leggere, ma capire che cosa si legge. Una emergenza, questa, che comporta implicazioni anche per l’economia. In proposito l’Ocse ha più volte messo in guardia gli stati membri: «Una società è considerata evoluta quando ha un’alta percentuale della popolazione sopra il livello 3».
Chi finisce sotto accusa? La scuola per prima, a causa della sua inadeguatezza. Ma non solo la scuola. Le responsabilità di un fenomeno di così vaste proporzioni sono molteplici e complesse. Però, prima di individuare le colpe che hanno portato a questo disastro, continuiamo a esaminare i dati contenuti nel Rapporto 2009 (ancora inedito) redatto dalla Direzione per l’Education.
«L’Italia ha un trend stabilmente negativo - osserva la Commissione di Bruxelles - anziché migliorare nelle performances di lettura i giovani italiani sono in regressione». La caduta non riguarda solo l’Italia, anche altri Paesi hanno problemi con le nuove leve, ma noi siamo quelli messi peggio di tutti. Perfino nella fascia di eccellenza siamo in coda agli altri: la percentuale di studenti italiani che si colloca nel livello più elevato della scala complessiva di lettura è appena del 5,2%, contro una media dell’8,6%. Che fare? Gli esperti di Bruxelles mettono sotto accusa «i metodi didattici tradizionali, basati sull’insegnamento frontale» non in grado di arginare gli effetti dell’era digitale, con il boom dell’audio-visual e del linguaggio degli sms, che abitua a risparmiare sintassi e vocali.
Insomma, per Bruxelles ci vorrebbero «modelli più consoni alle esigenze dei ragazzi, basati sulla partecipazione attiva di questi». Tradotto in parole povere significa che la linea diretta del sapere, con l’insegnante in cattedra, è vecchia e obsoleta, e vanno cercate nuove strategie. Ma quali? Per parlare di cambiamento bisognerebbe svecchiare la classe docente. L’età degli insegnanti, osserva ancora il Rapporto, costituisce un freno. Basti pensare che in Italia quelli con meno di 30 anni sono solo l’1,1%. Nell’istruzione superiore i docenti con i capelli grigi da noi sono davvero troppi: infatti il 55% ha ampiamente superato la soglia dei cinquanta. Percentuale che in Europa scende al 32,4%.
Risultato: siamo lontani dagli obiettivi da raggiungere nel 2010 stabiliti con i patti di Lisbona.
Al contrario, ci sono Paesi che marciano spediti. Norvegia e Finlandia sono al top, nella fascia più alta perché hanno investito nel sistema di istruzione. Sono al di sopra del livello 3 anche Germania, Francia, Usa e Gran Bretagna, insomma quei Paesi occidentali che producono l’80% del Pil mondiale.
Restano alti gli abbandoni: 19,7% (dovremmo scendere al 10%, ma il fenomeno è anche legato alle condizioni socio-economiche delle famiglie, vedi il caso di Rovereto). Per fortuna non è tutto negativo, l’Europa dice che almeno 85% dei giovani che ha raggiunto i 22 anni di età dovrebbe avere un diploma. Ebbene, la media Ue attuale è del 78,5%, l’Italia segue a breve distanza con il 76,5% (nel 2000 eravamo al 69,4%). Certo, resta il dubbio che la fascia di illetteratismo riguardi anche una parte dei diplomati (si vedrà con l’ingresso nel mercato del lavoro).
Un altro miglioramento lo abbiamo registrato all’università: riguarda i laureati in materie scientifiche. L’Europa si è accorta che in Italia c’è una ripresa degli iscritti a matematica, fisica e chimica, complessivamente +15%. Significa che i provvedimenti adottati negli ultimi anni, sconto sulle tasse, ma soprattutto una più attenta attività di orientamento degli studenti, ha dato i suoi frutti.
Il problema penso sia reale,qual'è per voi la causa?
ambè, tanto per le sfavillanti carriere che ci offrono in italia, è fin troppo
Il problema penso sia reale,qual'è per voi la causa?
Che i genitori insegnano che è più importante arrangiarsi che capire.
Avendo fatto anni e anni di ripetizioni posso dire senza dubbio che la maggior parte dei genitori non ha interesse per la cultura del figlio ma solo che si arrangi a vivere.
Il Pirata
07-12-2009, 14:17
cavolo :muro: non pensavo che stavamo messi cosi...
_Magellano_
07-12-2009, 14:18
E' partito anche il sondaggio sopra comunque. :)
Riguardo alla prima opzione ho scritto strutture,se leggete solo strutte state in quel 50%.
Che i genitori di insegnano che è più importante arrangiarsi che capire.
Avendo fatto anni e anni di ripetizioni posso dire senza dubbio che la maggior parte dei genitori non ha interesse per la cultura del figlio ma solo che si arrangi a vivere.
li biasimi? voglio dire, con la cultura ci mangi? in italia, intendo
Wolfgang Grimmer
07-12-2009, 14:19
solo metà?
nelle scuole dove sono andato io almeno l'80-90% non capiva nulla di ciò che leggeva. Alle medie magari la percentuale era più bassina, alle superiori un vero disastro. Vabbeh c'è gente diplomata che legge a stento e non sa parlare in italiano.
Questi sono i frutti del sistema "impara tutto a memoria oggi per il bel voto e dimentica domani", con il risultato che lo studio si trasforma in una banale ripetizione meccanica di ciò che è scritto sui libri.
Colpa anche dei genitori che se ne fottono delle reali capacità dei figli (o per meglio dire: del loro sviluppo intellettivo), l'importante è che prenda voti alti per potersene vantare con gli altri genitori e sentirsi migliori.
Io ho lasciato le superiori proprio per questo :o
blamecanada
07-12-2009, 14:20
Che i genitori di insegnano che è più importante arrangiarsi che capire.
Il problema è che se uno legge solo ciò che gli dànno a scuola è ovvio che non imparerà mai a leggere come si deve.
In Italia nessuno legge, è ovvio che si sia analfabeti.
Scannabue²
07-12-2009, 14:21
Ma di preciso, in cosa consistono questi test?
Freeskis
07-12-2009, 14:21
manca l'opzione "Decadimento del sistema scolastico per ragioni politiche derivanti dalle ultime riforme che hanno introiato il sistema scolastico" :)
li biasimi? voglio dire, con la cultura ci mangi? in italia, intendo
Non li biasimo ma nemmeno li ammiro: infatti da questo punto di vista posso tranquillamente giustificare che il dentista ti chieda 5000000000 euro per una otturazione.....se sei ignorante come una capra e non ti informi nemmeno sulla tua salute un po' ti sta bene.
Un po' tanto un po'.
_Magellano_
07-12-2009, 14:23
Io punterei l'attenzione sia sul sistema lassista e antimeritrocatico ma anche come è stato fatto notare dal disinteresse dei genitori che preferiscono il figlio sia titolare nella squadra di calcetto piuttosto che sia in grado di scrivere un tema decente o addirittura ragionare.
Inutili anche le maestre che pontificano dalla cattedra imponendo agli alunni di stare zitti e ascoltare,il che è l'esatto opposto di un dibattito e dialogo che serve a gettare le basi del ragionamento.
Il fatto è che molte insegnanti sono alla stregua delle vigilesse,fanno quella professione solo perchè cosi qualcuno deve ascoltarle e rispettarle per forza,che siano bambini poco conta meglio di nulla.
*MATRIX*
07-12-2009, 14:23
dipende sempre dall'autore
quale testo ( o testi ) è stato usato per arrivare a tale conclusione ?
sinceramente ci sono alcuni libri di informatica (università) che per quante volte li leggevo non capivo una mazza , perchè a volte molto dispersivi o addirittura mancanti di spiegazioni di base ( ovvero alcune omissioni perchè l'autore supponeva che tu già dovevi sapere bene gli argomenti di base ) ,ma usando il caro e vecchio wiki spesso ho risolto tanti problemi o spesso andavo direttamente dal professore a farmi spiegare bene l'argomento
killercode
07-12-2009, 14:25
IRONICO
Meglio, più sudditi per il restante 49.1
Pucceddu
07-12-2009, 14:25
Io do la colpa al sempre più scarso utilizzo di carta e penna.
La grafia non è più curata come un tempo e i tempi di utilizzo sono drasticamente calati.
Scommetto 100€ che il 99% di quelli che non leggono la propria grafia messi davanti ad un testo stampato non hanno problemi e che davanti ad una tastiera scrivono il doppio che con carta e penna.
E' una questione di abitudine a scrivere, anche io, al tempo, dopo aver subito un traumatico rientro al mondo della penna da 14 ore di tastiera per 2 anni e mezzo ho avuto alcune difficoltà a scrivere fluentemente a penna e a leggere quel che scrivevo.
blamecanada
07-12-2009, 14:27
li biasimi? voglio dire, con la cultura ci mangi? in italia, intendo
Io li biasimo, perché non è che sono ignoranti perché hanno bisogno di lavorare per campare, ma perché passano il tempo come dei lobotomizzati.
Avere un minimo di cultura non è mica un favore che si fa agli altri, ma un favore che si fa a se stessi, anche se non necessariamente porta immediati vantaggi economici.
IRONICO
Meglio, più sudditi per il restante 49.1
sbagliato, 50.9 ignoranti, 49 letterati, 0.1 che comandano i sudditi.
Io punterei l'attenzione sia sul sistema lassista e antimeritrocatico ma anche come è stato fatto notare dal disinteresse dei genitori che preferiscono il figlio sia titolare nella squadra di calcetto piuttosto che sia in grado di scrivere un tema decente o addirittura ragionare.
Ma a che cavolo serve il sistema meritocratico? :asd:
Fa venire l'esaurimento ai pochi che si impegnano, perchè gli altri FIN DALLA FAMIGLIA non hanno stimoli!
ho frequentato delle superiori (ITIS) nelle quali se non sapevi leggere, capire o non studiavi ti bocciavano. dove studio ora, a pisa, ho avuto modo di conoscere persone provenienti da altre realtà e ho potuto constatare che il livello di scolarizzazione di uno studente dipende tutto dalla struttura e dalle insegnanti che l'hanno seguito durante la sua carriera scolastica. ma soprattutto anche di come i genitori si rapportano a questa realtà... non è raro venire a conoscenza di genitori di capre patentante protestare vivacemente per una bocciatura sacrosanta del proprio pargolo, con una ulteriore perdita di credibilità dell'istituzione scuola nello studente.
semplice e lineare.
ho votato l'ultima, che imho racchiude le precedenti
Wolfgang Grimmer
07-12-2009, 14:37
Comunque secondo me è anche un po' colpa del benessere (anzi, consumismo) eccessivo in cui viviamo ora.
Una volta per uscire dalla povertà bisognava studiare, e anche tanto, oggi per essere fighi e migliori basta un cell da 500 euro.
Comunque secondo me è anche un po' colpa del benessere (anzi, consumismo) eccessivo in cui viviamo ora.
Una volta per uscire dalla povertà bisognava studiare, e anche tanto, oggi per essere fighi e migliori basta un cell da 500 euro.
oggi anche se hai una laurea se sei povero resti povero, è diverso. c'è un sistema che premia, come retribuzione, allo stesso modo il plurititolato che parla 5 lingue e l'ignorante che sbaglia tutti i congiuntivi, anzi se va bene il secondo porta a casa di più grazie alla sindacalizzazione dei bassi livelli.
con queste premesse, senza mete, non mi meraviglio che ci si butti sul cellulare da 500 euro che non sui libri.
non approvo ma capisco
*MATRIX*
07-12-2009, 14:42
cmq secondo me e che nella scuola italiana si fanno troppi argomenti e male
meglio fare poco ma bene
per esempio si fa un sacco di storia antica ( assiri ,babilonesi, l'antica roma , ecc)ma non ci si focalizza sulle due guerre mondiali
si studiano centinaia di autori e poeti ( Dante , Foscolo ,Carducci ecc ) ma la grammatica poco o niente
educazione civica pari a zero
la geografia ............ma che cavolo mi serve sapere quanta barbabietola da zucchero produce quel paese? poi magari non si sa nemmeno l'Hoduras dove si trova
L'inglese?..............si certo............the pen is on the table
ce ne sono tanti di questi esempi
E ricordiamoci L'Ondhon :O
Ondra!
Traveller23
07-12-2009, 14:47
E ricordiamoci L'Ondhon :O
Ondra!
E ti lamenti? Siamo nel paese dove Ciccio Benzina guadagna piu' di un laureato con master :O
E ricordiamoci L'Ondhon :O
Ondra!
la perfida albione versione lord of the rings?
E ricordiamoci L'Ondhon :O
Ondra!
Infatti non è possibile. :nono:
Il presidente Piersilvio deve sollecitare il governo ad intervenire sulla scuola.
:asd:
E ti lamenti? Siamo nel paese dove Ciccio Benzina guadagna piu' di un laureato con master :O
E perchè usiamo ancora quella vecchia invenzione chiamata "moneta" :O
Ciccio Benzina lo paghi in tette da palpare ed è contento :sofico:
E perchè usiamo ancora quella vecchia invenzione chiamata "moneta" :O
Ciccio Benzina lo paghi in tette da palpare ed è contento :sofico:
non solo lui :stordita:
la perfida albione versione lord of the rings?
Lord of the Pirls semmai :D
*MATRIX*
07-12-2009, 14:52
su dai ragazzi torniamo in topic
Traveller23
07-12-2009, 14:52
E perchè usiamo ancora quella vecchia invenzione chiamata "moneta" :O
Ciccio Benzina lo paghi in tette da palpare ed è contento :sofico:
Quindi basta avere un paio di tette e si diventa ricchissime? :D
Non c'e' molta differenza da adesso in effetti :O
la colpa è delle famiglie che vogliono avere figli con ottimi voti senza che fatichino troppo.
L'istituzione "scuola " a partire dai politici fino agli insegnanti segue il corso degli eventi invece di correggerne la rotta.
non solo lui :stordita:
Nel calcolo del TFR/trattenute capitalizziamo la cosa direttamente in tette coetanee al pensionato :O :sofico: :ciapet:
Traveller23
07-12-2009, 14:54
la colpa è delle famiglie che vogliono avere figli con ottimi voti senza che fatichino troppo.
L'istituzione "scuola " a partire dai politici fino agli insegnanti segue il corso degli eventi invece di correggerne la rotta.
Che poi e' una cavolata perche', se dai voti alti a tutti, questi perdono di significato.
Dico solo che in tutti gli anni delle superiori (e sono stato in tre classi differenti) non ho mai avuto nessun compagno/a che leggesse qualche libro nel tempo libero, salvo magari (una persona su 50 eh, non tutti) il codice da vinci.
killercode
07-12-2009, 15:26
sbagliato, 50.9 ignoranti, 49 letterati, 0.1 che comandano i sudditi.
I letterati stanno si sotto a quelli che comandano, ma sapendo di essere comandati hanno il vantaggio di poter sfruttare al massimo del possibile la situazione
I letterati stanno si sotto a quelli che comandano, ma sapendo di essere comandati hanno il vantaggio di poter sfruttare al massimo del possibile la situazione
sì, lo vedo da quanti lavorano nei call centers :sofico:
MesserWolf
07-12-2009, 15:52
bisogna far riscoprire l'uso del dizionario , anche di quello dei sinonimi e contrari e far scrivere di più.
E forse anche un po' di studio dell'etimologia delle parole + comuni non farebbe male.
Io alle medie avevo una professoressa fissata con l'uso del dizionario. Se nn conoscevamo una parola dovevamo cercarla sul dizionario, che poi era obbligatorio portare durante il tema d'italiano.
Stiam messi male :doh:
o "Siamo messi male"?:confused:
dave4mame
07-12-2009, 16:10
risponderei volentieri... purtroppo non ho capito la domanda.
:D
frankytop
07-12-2009, 16:14
Che i genitori insegnano che è più importante arrangiarsi che capire.
Avendo fatto anni e anni di ripetizioni posso dire senza dubbio che la maggior parte dei genitori non ha interesse per la cultura del figlio ma solo che si arrangi a vivere.
Ah,non ti credevo così...come dicono a Roma,de coccio,ma pensa te,ed io che credevo che fossi un tipo sveglio....:D :D :D :D
Cmq seriamente,io penso che dipenda esclusivamente dall'ambiente famigliare e aggiungo che per i nerd la scuola incide poco dal punto di vista della preparazione,ma ripeto,questo vale solo per i nerd.
E' il singolo che deve avere una passione,degli interessi verso qualche disciplina o avere qualche fuoco sacro che gli arde dentro :) per raggiungere livelli di sapere decenti e queste qualità le trasmette l'ambiente famigliare nel quale vive.
Personalmente la scuola mi ha sempre fatto incazzare come una iena per via delle tonnellate di letteratura che ho sempre dovuto studiare,della quale non me ne è mai fregato assolutamente nulla,giacchè i miei interessi era rivolti alla scienza e alla matematica (i miei anni alle superiori li ho fatti all'ITIS).
P.S. (Ricordo che in passato avevo progettato di comprare parecchie copie dei Promessi Sposi,da me chiamati dispregiativamente I Prosposimessi di Alemanzo Sandroni,accatastarli difronte alla mia scuola e dargli fuoco! :asd:)
o "Siamo messi male"?:confused:
Sorry Prof. :rolleyes:
:asd:
michelemsn
07-12-2009, 16:19
risponderei volentieri... purtroppo non ho capito la domanda.
:D
:sofico:
Ah,non ti credevo così...come dicono a Roma,de coccio,ma pensa te,ed io che credevo che fossi un tipo sveglio....:D :D :D :D
Nel senso che le ho impartite io da quando avevo 18 anni :asd:
frankytop
07-12-2009, 16:33
Nel senso che le ho impartite io da quando avevo 18 anni :asd:
Aaaaaaaaaaaaaah,va bene ti credo sulla fiducia. :asd:
Nel senso che le ho impartite io da quando avevo 18 anni :asd:
che pazienza. io ho sfanculato tutto alle prime lezioni... :D
_Magellano_
07-12-2009, 16:43
Ma a che cavolo serve il sistema meritocratico? :asd:
Fa venire l'esaurimento ai pochi che si impegnano, perchè gli altri FIN DALLA FAMIGLIA non hanno stimoli!Dare contributi a chi rende molto sicuramente sarebbe un ottimo incentivo,contributi economici intendo.
Non è questo gran sistema ma almeno spronerebbe chi non naviga nell'oro e lo studio sarebbe il mezzo per avere a sua volta quello che chi più ricco di lui già possiede come quei cellulari di cui si parlava poco fa'.
che pazienza. io ho sfanculato tutto alle prime lezioni... :D
Le primissime le diedi gratis ad una ragazza che mi piaceva (ciao Chiara :D).
Ad ogni lezione - lei non era molto ferrata in matematica ma molto ferrata nei rapporti umani - mi mostrava un trinciapollo come avvertimento.....con tanto di sorriso sulle labbra :asd: :asd: :asd:
E poi mi torturava mostrandomi la camera dove dormiva :cry: :cry: :cry:
Dare contributi a chi rende molto sicuramente sarebbe un ottimo incentivo,contributi economici intendo.
Non è questo gran sistema ma almeno spronerebbe chi non naviga nell'oro e lo studio sarebbe il mezzo per avere a sua volta quello che chi più ricco di lui già possiede come quei cellulari di cui si parlava poco fa'.
Sì ma è un incentivo per chi è GIA' interessato, è questo il problema, servirebbe un incentivo universale qui per interessare chi non lo è.....quello che era per il calcio Holly & Benji :p
Le primissime le diedi gratis ad una ragazza che mi piaceva (ciao Chiara :D).
Ad ogni lezione - lei non era molto ferrata in matematica ma molto ferrata nei rapporti umani - mi mostrava un trinciapollo come avvertimento.....con tanto di sorriso sulle labbra :asd: :asd: :asd:
E poi mi torturava mostrandomi la camera dove dormiva :cry: :cry: :cry:
alla quinta lezione spero tu abbia concluso :Perfido:
ah, tanto per capirci. alle superiori di solito chi fa ripetizioni non ha un grosso appeal... discorso diverso invece è all'università.
lì la scala di valori è diversa :cool:
Wolfgang Grimmer
07-12-2009, 17:29
Le primissime le diedi gratis ad una ragazza che mi piaceva (ciao Chiara :D).
Ad ogni lezione - lei non era molto ferrata in matematica ma molto ferrata nei rapporti umani - mi mostrava un trinciapollo come avvertimento.....con tanto di sorriso sulle labbra :asd: :asd: :asd:
E poi mi torturava mostrandomi la camera dove dormiva :cry: :cry: :cry:
Chiara? Forza...? :eek:
mi sarebbe piaciuto rispondere ma non ho capito ciò che ho letto :D
"impara tutto a memoria oggi per il bel voto e dimentica domani", con il risultato che lo studio Non credo questo riguardi molto l'argomento. Io faccio così da anni, studio oggi e domani dimentico, ricordo solo le cose che mi interessano, non per questo non comprendo quanto leggo, che mi sembra paradossale.
Non credo questo riguardi molto l'argomento. Io faccio così da anni, studio oggi e domani dimentico, ricordo solo le cose che mi interessano, non per questo non comprendo quanto leggo, che mi sembra paradossale.
Mh, un sistema molto utile per formare i cittadini del domani. :stordita:
_Magellano_
07-12-2009, 17:44
Le primissime le diedi gratis ad una ragazza che mi piaceva (ciao Chiara :D).
Ad ogni lezione - lei non era molto ferrata in matematica ma molto ferrata nei rapporti umani - mi mostrava un trinciapollo come avvertimento.....con tanto di sorriso sulle labbra :asd: :asd: :asd:
E poi mi torturava mostrandomi la camera dove dormiva :cry: :cry: :cry:
Toglimi una curiosità,per te una ragazza che ti mostra la sua camera dopo che tu avevi nei suoi confronti una posizione di guida che aveva in mente?
Penso a 50 anni suonati tu abbia ipotizzato che le ragazze non fanno mai richieste esplicite ma danno suggerimenti indiretti affinchè sia l'uomo ad iniziare?
Faccio un ultimo azzardo,tu non hai preso iniziativa e lei da un giorno all'altro è cambiata nel rapporto verso di te diventando distante?
Mh, un sistema molto utile per formare i cittadini del domani. :stordita:
Se una cosa non mi interessa, non riesco a studiarla in modo che mi rimanga impressa, non ci posso fare niente. Se la scuola fosse organizzata diversamente, magari si potrebbero studiare le materie interessanti e utili ai fini della futura carriera lavorativa, in modo da evitare perdite di tempo dovute allo "studio" per il voto delle materie non strettamente utili. Ad esempio, ho studiato geografia in primo e negli anni precedenti, ad oggi non conosco neanche la disposizione (ne i nomi) delle regioni d'Italia; avrei potuto impiegare il tempo speso a studiare geografia in qualcosa d'altro che oggi ricorderei. Qualcuno potrebbe obiettare che lo studio, ad esempio, della geografia sia utile ai fini della creazione della cosiddetta "cultura generale", ma io credo che la cultura generale non serva a molto, se si ha ben chiaro cosa si vuole fare nella vita.
Se una cosa non mi interessa, non riesco a studiarla in modo che mi rimanga impressa, non ci posso fare niente. Se la scuola fosse organizzata diversamente, magari si potrebbero studiare le materie interessanti e utili ai fini della futura carriera lavorativa, in modo da evitare perdite di tempo dovute allo "studio" per il voto delle materie non strettamente utili. Ad esempio, ho studiato geografia in primo e negli anni precedenti, ad oggi non conosco neanche la disposizione (ne i nomi) delle regioni d'Italia; avrei potuto impiegare il tempo speso a studiare geografia in qualcosa d'altro che oggi ricorderei. Qualcuno potrebbe obiettare che lo studio, ad esempio, della geografia sia utile ai fini della creazione della cosiddetta "cultura generale", ma io credo che la cultura generale non serva a molto, se si ha ben chiaro cosa si vuole fare nella vita.
Hai ragione, la cultura è perfettamente inutile. :fagiano:
cultura != cultura generale
cultura != cultura generale
È una battuta?
_Magellano_
07-12-2009, 17:54
Non è che mark91 abbia tutti i torti,perdere tutte quelle ore a fare la divina commedia quando poi finisci a lavorare nel campo della meccanica o dell'allevamento per esempio.
A questo punto sarebbe stato meglio un corso di educazione alimentare,non sapevi come inforcano la gente all'inferno ma magari ti evitavi i trigliceridi.
Non è che mark91 abbia tutti i torti,perdere tutte quelle ore a fare la divina commedia quando poi finisci a lavorare nel campo della meccanica o dell'allevamento per esempio.
A questo punto sarebbe stato meglio un corso di educazione alimentare,non sapevi come inforcano la gente all'inferno ma magari ti evitavi i trigliceridi.
Se adesso sai argomentare in un forum e mettere in difficolta' qualcuno in una riunione di lavoro lo devi a quelle ore inutili che, anche se subite, hanno avuto effetto sulla tua proprieta' di linguaggio.
È una battuta?
No, affatto, prendi come esempio i politici. Più volte in tv (vedi Le Iene) è stata dimostrata la loro ignoranza in fatto di storia, geografia etc. , in poche parole cultura generale. Credi che la loro ignoranza, influenzi la loro cultura in fatto di leggi? non credi che riescano a svolgere il loro lavoro indipendentemente dal fatto che conoscano o meno la data dello sbarco in Normandia?
no, affatto, prendi come esempio i politici. Più volte in tv (vedi Le Iene) è stata dimostrata la loro ignoranza in fatto di storia, geografia etc. , in poche parole cultura generale. Credi che la loro ignoranza, influenzi la loro cultura in fatto di leggi, non credi che riescano a svolgere il loro lavoro indipendentemente dal fatto che conoscano o meno la data dello sbarco in Normandia?
Certo che influisce! Non tanto le date a memoria ma la mancanza di conoscenza ha sempre effetti deleteri.
Certo che influisce! Non tanto le date a memoria ma la mancanza di conoscenza ha sempre effetti deleteri.
Se è questa la realtà dei fatti siamo messi male, visto quanto trasmesso in tv :)
Se è questa la realtà dei fatti siamo messi male, visto quanto trasmesso in tv :)
Lo dico ogni due post, infatti.
Lo dico ogni due post, infatti.
Questo significa che io, come molti altri, mi associerò alla massa.
No, affatto, prendi come esempio i politici. Più volte in tv (vedi Le Iene) è stata dimostrata la loro ignoranza in fatto di storia, geografia etc. , in poche parole cultura generale. Credi che la loro ignoranza, influenzi la loro cultura in fatto di leggi? non credi che riescano a svolgere il loro lavoro indipendentemente dal fatto che conoscano o meno la data dello sbarco in Normandia?
Ma sì, perché per il prossimo esempio non usi tossicodipendenti, down o Maria De Filippi?
Avere un minimo di cultura non è mica un favore che si fa agli altri, ma un favore che si fa a se stessi, anche se non necessariamente porta immediati vantaggi economici.
Quoto.
Non è che mark91 abbia tutti i torti,perdere tutte quelle ore a fare la divina commedia quando poi finisci a lavorare nel campo della meccanica o dell'allevamento per esempio.
A questo punto sarebbe stato meglio un corso di educazione alimentare,non sapevi come inforcano la gente all'inferno ma magari ti evitavi i trigliceridi.
BREAKING NEWS: Avresti potuto frequentare un istituto agrario! :eek:
Tornando seri: certe cose (la maggior parte) a scuola le ho odiate anche io (ARIOSTO), ma da qui a parlare di inutilità ce ne passa.
BREAKING NEWS: Avresti potuto frequentare un istituto agrario! :eek:
Tornando seri: certe cose (la maggior parte) a scuola le ho odiate anche io (ARIOSTO), ma da qui a parlare di inutilità ce ne passa.
pensa, invece, a quante cose non ricordi, e a come avresti potuto impiegare meglio il tempo ;)
pensa, invece, a quante cose non ricordi, e a come avresti potuto impiegare meglio il tempo ;)
Il problema è la mentalità secondo cui lo studio dev'essere completamente finalizzato al lavoro, quando un po' di cultura generale non fa mai male a nessuno.
pensa, invece, a quante cose non ricordi, e a come avresti potuto impiegare meglio il tempo ;)
E' normale non ricordare ma se uno ha una cultura ha gli strumenti per apprendere nuove cose che gli potrebbero servire.
Spesso un laureato ricorda (apparentemente) solo cio' che gli serve per il lavoro ma stai certo che se deve fare un altro lavoro allo stesso livello sara' lui a poterlo fare e non certo il munito di licenza media.
L'elasticita' mentale si conserva tutta la vita e tra le persone di alta cultura e' anche molto rara la demenza senile.
Il problema è la mentalità secondo cui lo studio dev'essere completamente finalizzato al lavoro, quando un po' di cultura generale non fa mai male a nessuno.
Chi studia con quel concetto deve sapere che se non c'e' piu' il suo tipo di lavoro fara' il disoccupato per il resto della vita.
Wolfgang Grimmer
07-12-2009, 18:16
E' normale non ricordare ma se uno ha una cultura ha gli strumenti per apprendere nuove cose che gli potrebbero servire.
Spesso un laureato ricorda (apparentemente) solo cio' che gli serve per il lavoro ma stai certo che se deve fare un altro lavoro allo stesso livello sara' lui a poterlo fare e non certo il munito di licenza media.
L#elasticita' mentale si conserva tutta la vita e tra le persone di alta cultura e' anche molto rara la demenza senile.
infatti, altrimenti finiremmo per avere studenti scientifici analfabeti e studenti di letteratura che non sanno leggere uno scontrino.
infatti, altrimenti finiremmo per avere studenti scientifici analfabeti e studenti di letteratura che non sanno leggere uno scontrino.
Il fatto e' che vedo molta gente qui scrivere bene, considerando che spesso viene fatto di fretta, quindi stiamo parlando di persone che hanno comunque assorbito quel tanto di cultura letteraria necessaria ad esprimersi.
Non capisco perche' tanti dicano di avere perso del tempo.
Toglimi una curiosità,per te una ragazza che ti mostra la sua camera dopo che tu avevi nei suoi confronti una posizione di guida che aveva in mente?
Penso a 50 anni suonati tu abbia ipotizzato che le ragazze non fanno mai richieste esplicite ma danno suggerimenti indiretti affinchè sia l'uomo ad iniziare?
Faccio un ultimo azzardo,tu non hai preso iniziativa e lei da un giorno all'altro è cambiata nel rapporto verso di te diventando distante?
Sbagliato :D
Lo faceva apposta per dirmi "Guarda.....ecco questo NON è il tuo posto, tu sei A-M-I-C-O (e infatti mi fido a portarti qui)" :p
In compenso era innamorata persa per poverino coccoloso mezzo drogato con genitori separati di turno :D
Perchè "lui è tanto sfortunatoooooo, tu invece sei già apposto" :(
Non voglio aver ragione per forza, quello che penso l'ho scritto, se sia vero o meno non sta a me giudicare. La discussione è nata rispondendo all'utente che incolpava il metodo di studio finalizzato al voto dell'incapacità degli studenti di comprendere ciò che leggono. Tornando in tema, pur non trovando legami con il metodo di studio adottato, trovo incredibile che la metà degli studenti non capisca ciò che legge, è semplicemente assurdo.
Sbagliato :D
Lo faceva apposta per dirmi "Guarda.....ecco questo NON è il tuo posto, tu sei A-M-I-C-O (e infatti mi fido a portarti qui)" :p
In compenso era innamorata persa per poverino coccoloso mezzo drogato con genitori separati di turno :D
Perchè lui è tanto sfortunatoooooo :(
Se le donne vi vogliono come confidente o psicologo e non ve la danno, fatevi pagare.
Freeskis
07-12-2009, 18:30
Se una cosa non mi interessa, non riesco a studiarla in modo che mi rimanga impressa, non ci posso fare niente. Se la scuola fosse organizzata diversamente, magari si potrebbero studiare le materie interessanti e utili ai fini della futura carriera lavorativa, in modo da evitare perdite di tempo dovute allo "studio" per il voto delle materie non strettamente utili. Ad esempio, ho studiato geografia in primo e negli anni precedenti, ad oggi non conosco neanche la disposizione (ne i nomi) delle regioni d'Italia; avrei potuto impiegare il tempo speso a studiare geografia in qualcosa d'altro che oggi ricorderei. Qualcuno potrebbe obiettare che lo studio, ad esempio, della geografia sia utile ai fini della creazione della cosiddetta "cultura generale", ma io credo che la cultura generale non serva a molto, se si ha ben chiaro cosa si vuole fare nella vita.
sono l'unico coglione sotto i 24 anni che crede che se uno studia è per una propria crescita e non per far contenti mamma e papà o per trovare lavoro ? :fagiano:
Freeskis
07-12-2009, 18:30
Se le donne vi vogliono come confidente o psicologo e non ve la danno, fatevi pagare.
... in natura :fagiano:
_Magellano_
07-12-2009, 18:31
Se adesso sai argomentare in un forum e mettere in difficolta' qualcuno in una riunione di lavoro lo devi a quelle ore inutili che, anche se subite, hanno avuto effetto sulla tua proprieta' di linguaggio.
Questo è senza dubbio vero,di fatti più che di inutilità avrei dovuto specificare diversa priorità.
BREAKING NEWS: Avresti potuto frequentare un istituto agrario! :eek:
Tornando seri: certe cose (la maggior parte) a scuola le ho odiate anche io (ARIOSTO), ma da qui a parlare di inutilità ce ne passa.
Non ricordo esattamente ma gli istituti agrari cosi come quelli professionali in passato non ti permettevano di accedere a tutte le facoltà,o almeno cosi sapevo ai tempi.
E per mandare avanti un azienda opportunamente devi avere anche nozioni estranee al campo pratico di lavoro di tale azienda.
Sbagliato :D
Lo faceva apposta per dirmi "Guarda.....ecco questo NON è il tuo posto, tu sei A-M-I-C-O (e infatti mi fido a portarti qui)" :p
In compenso era innamorata persa per poverino coccoloso mezzo drogato con genitori separati di turno :D
Perchè "lui è tanto sfortunatoooooo, tu invece sei già apposto" :(
AMICO lo sei diventato tu quando non hai cacciato fuori gli attributi Lorenzo, mi spiace. :boh:
Anche la mia fidanzatina alle medie vicina di casa mentre aspettavo che tornasse il fratello mi faceva stare con lei in camera sua e mi faceva vedere tutte quelle cose inutili di cianfrusaglie,un bel giorno le ho preso la mano e l'ho riposta dove ritenevo opportuno.
E' diventata la mia fidanzatina quello stesso anno con tutti i benefici che concedeva.
Chi studia con quel concetto deve sapere che se non c'e' piu' il suo tipo di lavoro fara' il disoccupato per il resto della vita.
Quoto alla grande.
Ma è il sistema generale che fa acqua da tutte le parti.
Accettiamo in TV gente che non sa declinare i verbi, articoli scritti coi piedi: suvvia!
La storia, ad esempio, non è "un cumulo di date" ma imparare le circostanze che hanno portato questo o quello a quella situazione: è apprendere dall'esperienza.
La letteratura da modo di imparare a capire ciò che si legge.
La matematica all'astrazione del pensiero in primo luogo e poi ai mezzi per concretizzare un concetto: un fenomeno ricorsivo.
La filosofia apre la mente.
La specializzazione viene dopo. Troppa fretta di andare al punto, secondo me, limita di molto quello che l'evoluzione ci ha dato: l'intelligenza.
La cultura non è mai un peso ma una grande dote da spendere nella vita perché la arricchisce. Che poi a tutto si debba dare il giusto peso ne convengo.
Per il 3D dico solo che se non capiscono ciò che leggono forse è perché leggono poco, da una parte, mentre dall'altra scrivono alla "supercazzola" scimmiottando il peggior politichese.
La scuola cosa può fare? Quali i suoi mezzi ed i suoi poteri? Quando io ero piccolo la Maestra era rispettata ma ora? E' ancora così? Non è notizia inusuale che le scuole manchino dei mezzi base per il proseguio dell'attività :rolleyes: e la famiglia poi? Comodo addossare sempre e solo la colpa agli altri: ci siamo tutti in mezzo.
AMICO lo sei diventato tu quando non hai cacciato fuori gli attributi Lorenzo, mi spiace. :boh:
Anche la mia fidanzatina alle medie vicina di casa mentre aspettavo che tornasse il fratello mi faceva stare con lei in camera sua e mi faceva vedere tutte quelle cose inutili di cianfrusaglie,un bel giorno le ho preso la mano e l'ho riposta dove ritenevo opportuno.
E' diventata la mia fidanzatina quello stesso anno con tutti i benefici che concedeva.
Maniaco :O :sofico:
Cmq sbagli, le ragazze ti etichettano da subito (soprattutto se sei già famoso - leggasi secchione :asd: - l'idea se la fanno sulla fama, non sulla persona perchè è antieconomico farsela se sei lì per fare altro), se sei "amico" lo resti, a meno di fare qualcosa di straordinario :D
E non penso che una mano basti (ad una di 17 anni poi) :asd:
Wolfgang Grimmer
07-12-2009, 18:50
E non penso che una mano basti (ad una di 17 anni poi) :asd:
detta così... :D :oink:
_Magellano_
07-12-2009, 19:30
Maniaco :O :sofico:
Cmq sbagli, le ragazze ti etichettano da subito (soprattutto se sei già famoso - leggasi secchione :asd: - l'idea se la fanno sulla fama, non sulla persona perchè è antieconomico farsela se sei lì per fare altro), se sei "amico" lo resti, a meno di fare qualcosa di straordinario :D
E non penso che una mano basti (ad una di 17 anni poi) :asd:
E questi dettagli da dove giungono? :asd:
E questi dettagli da dove giungono? :asd:
:confused:
Ho detto che un diciottenne (come ero io allora) è difficile che conquisti con una mano :asd: una di 17 anni (si prende un ceffone fotonico e basta :D) che è persa per un figlio di ricconi separati.
Il tuo metodo va giusto bene per le medie (maniaco :O :asd: ), come tu stesso hai detto.
P.S.: antieconomico farsela L'IDEA da parte della ragazza, probabilmente non hai letto bene la frase e hai capito che è antieconomico farsi la ragazza :p
killercode
07-12-2009, 21:02
Una mano basta e avanza, basta saperla usare bene :asd: e riuscire ad arrivare ad usarla :asd: :asd:
Una mano basta e avanza, basta saperla usare bene :asd: e riuscire ad arrivare ad usarla :asd: :asd:
e il ditone dove lo mettiamo?! :sofico:
:asd:
Una mano basta e avanza, basta saperla usare bene :asd: e riuscire ad arrivare ad usarla :asd: :asd:
Sì ma lui intendeva la mano di lei, sul membro di lui :asd:
killercode
07-12-2009, 22:10
Sì ma lui intendeva la mano di lei, sul membro di lui :asd:
Ma la mano di lei sul coso come ci è arrivata? Rispondendo a questa semplice domanda puoi vedere che anche lui ha usato bene la sua mano :O
p.s. comunque tornando in topic, secondo me sono tutti un branco di asini da bocciare senza pietà, e se i genitori provano a replicare...boh, non saprei cosa si possa fare d'efficace....
jumpermax
07-12-2009, 22:44
il problema principale è che non si fa selezione: questo può essere accettabile fino alle medie dove l'obbiettivo è più che altro quello di alfabetizzare, ma è assolutamente inconcepibile alle superiori.
Selezione feroce fin dal primo anno, espulsione immediata per chi ha gravi comportamenti violenti verso compagni e professori, divieto di reiscrizione per chi viene bocciato 2 volte di fila.
Aggiungo che l'obbligo scolastico dovrebbe a mio avviso tornare a 14 anni.. inutile tenere degli analfabeti legati ad un banco, ci sono un sacco di lavori per cui già con la terza media si è qualficati...
Selezione feroce fin dal primo anno, espulsione immediata per chi ha gravi comportamenti violenti verso compagni e professori, divieto di reiscrizione per chi viene bocciato 2 volte di fila.
Da me era così :O
blamecanada
08-12-2009, 00:26
il problema principale è che non si fa selezione: questo può essere accettabile fino alle medie dove l'obbiettivo è più che altro quello di alfabetizzare, ma è assolutamente inconcepibile alle superiori.
Selezione feroce fin dal primo anno, espulsione immediata per chi ha gravi comportamenti violenti verso compagni e professori, divieto di reiscrizione per chi viene bocciato 2 volte di fila.
Aggiungo che l'obbligo scolastico dovrebbe a mio avviso tornare a 14 anni.. inutile tenere degli analfabeti legati ad un banco, ci sono un sacco di lavori per cui già con la terza media si è qualficati...
No.
La questione qui non è “anche le capre vengono promosse”, ma “ci sono un sacco di capre”.
Il problema è che ci siano, non tanto i loro successi scolastici.
Per me si possono anche bocciare tutti, ma il problema permane anche se lo si fa.
gigio2005
08-12-2009, 00:33
Il problema penso sia reale,qual'è per voi la causa?
prendo spunto dall'argomento del 3d...
possiamo scrivere, una volta per tutte, qual è SENZA APOSTROFO?
GRAZIE
PS:
non ho proprio idee sul motivo dell'ignoranza dei ggiovani itagliani...
genitori inetti
modelli televisivi inetti
0 libri letti
boh...come dire... di tutto un po'
jumpermax
08-12-2009, 01:00
No.
La questione qui non è “anche le capre vengono promosse”, ma “ci sono un sacco di capre”.
Il problema è che ci siano, non tanto i loro successi scolastici.
Per me si possono anche bocciare tutti, ma il problema permane anche se lo si fa.
E' appunto la mancanza di selezione a creare un sacco di capre. Maggiore selezione=> maggiore impegno per essere promossi.
Poi non abbiamo bisogno di tutti questi colletti bianchi... se uno non è tagliato per i libri meglio mandarlo fin da subito altrove.
blamecanada
08-12-2009, 01:08
E' appunto la mancanza di selezione a creare un sacco di capre. Maggiore selezione=> maggiore impegno per essere promossi.
Questo è valido solo in parte. Purtroppo non è cosí.
Lo dico perché ho a che fare con ragazzi delle superiori a causa dei miei fratelli minori, e vedo “che aria tira”.
Secondo me il problema del lassismo riguarda soprattutto i genitori, la scuola ha tutto sommato poteri limitati.
Poi non abbiamo bisogno di tutti questi colletti bianchi... se uno non è tagliato per i libri meglio mandarlo fin da subito altrove.
Io credo che sia stupido credere che una democrazia possa funzionare quando i propri cittadini sono delle pecore.
Per questo secondo me è fondamentale migliorare l'istruzione delle persone, l'ignoranza ha ricadute sociali molto gravi.
:dissident:
08-12-2009, 01:29
Chi studia con quel concetto deve sapere che se non c'e' piu' il suo tipo di lavoro fara' il disoccupato per il resto della vita.
Amen.
E' appunto la mancanza di selezione a creare un sacco di capre. Maggiore selezione=> maggiore impegno per essere promossi.
Poi non abbiamo bisogno di tutti questi colletti bianchi... se uno non è tagliato per i libri meglio mandarlo fin da subito altrove.
Come ti è stato detto, avrai un lavoratore che non sa leggere in più, non uno studente incompetente in meno :asd:
La meritocrazia non risolve il problema dell'alfabetizzazione e della cultura di uno stato intero, al massimo (ma è la solita approssimazione al prim'ordine) risolve il problema di selezionare i lavoratori.
Lo ripeto: il problema sono i genitori che dicono "Fai quello che vuoi basta che ti arrangi e non rompi le scatole con cose che manco sappiamo cosa siano".
jumpermax
08-12-2009, 01:54
Questo è valido solo in parte. Purtroppo non è cosí.
Lo dico perché ho a che fare con ragazzi delle superiori a causa dei miei fratelli minori, e vedo “che aria tira”.
Secondo me il problema del lassismo riguarda soprattutto i genitori, la scuola ha tutto sommato poteri limitati.
I genitori però non li possiamo cambiare... possiamo al più tutelare di più gli insegnanti e dar loro l'appoggio che i genitori di oggi non sono più capaci di dare
Io credo che sia stupido credere che una democrazia possa funzionare quando i propri cittadini sono delle pecore.
Per questo secondo me è fondamentale migliorare l'istruzione delle persone, l'ignoranza ha ricadute sociali molto gravi.
una pecora incatenata ad un banco resta una pecora. Si impara di più ad andare a lavorare e a misurarsi con la vita che non a scaldare un banco ;)
Insert coin
08-12-2009, 10:00
Il problema penso sia reale,qual'è per voi la causa?
Meglio di quanto pensassi, io pensavo che non fossero manco in grado di leggere, se il problema e' solo quello di capire cosa leggono allora stiamo facendo progressi.....:D
Meglio di quanto pensassi, io pensavo che non fossero manco in grado di leggere, se il problema e' solo quello di capire cosa leggono allora stiamo facendo progressi.....:D
:rotfl:
girodiwino
08-12-2009, 10:30
A mio parere negare che l'istruzione e la cultura di per sé sono importanti significa dimenticare che in qualsiasi campo di applicazione, oltre allo studio delle nozioni in sé*, l'istruzione implica anche la comprensione del perché e per come certi problemi si risolvono.
Ho fatto (male) il liceo classico: delle nozioni e competenze che mi hanno dato poche mi sono state utili (anche perché non faccio lettere) in senso pratico; quello che ho fatto e molte cose che ho studiato mi hanno fornito uno schema di ragionamento che è diverso e a mio parere complementare rispetto alle altre scuole. L'importante è imparare a pensare.
Non a caso chi legge male spesso parla e pensa male proprio perchè essendo la lettura uno dei mezzi principali di assunzione della cultura si formano dei "tipi logici" che a cascata vanno a pesare su tutti i processi cognitivi che da questo dipendono.
*e possono essere utili in contesti ben precisi
No, affatto, prendi come esempio i politici. Più volte in tv (vedi Le Iene) è stata dimostrata la loro ignoranza in fatto di storia, geografia etc. , in poche parole cultura generale. Credi che la loro ignoranza, influenzi la loro cultura in fatto di leggi? non credi che riescano a svolgere il loro lavoro indipendentemente dal fatto che conoscano o meno la data dello sbarco in Normandia?
I prodotti dei politici sono il mio pane, e ti assicuro che gran parte dei casini che poi si formano nelle aule giudiziarie (ma anche nelle istituzioni con compiti di amministrazione) sono dovuti alla loro ignoranza della lingua.
Se poi ci metti che normalmente un giudice è una persona che ha un livello abbastanza elevato di cultura il gioco è fatto: interpretando (correttamente) quello che è scritto male nasce l'aborto giuridico.
I casi a questo punto sono due: o la legge viene applicata al di fuori della sua ratio* per cui è stata fatta o si deve ricorrere alle sentenze della corte di cassazione.
Spesso le leggi inoltre vengono sifonate dalla consulta perchè il testo, che nella mente del legislatore magari ha un senso, non è comprensibile e interpretandolo secondo quanto prescritto dalle preleggi (art. 12) risulta irragionevole e quindi incostituzionale.
[altro motivo per cui mi sembra che in punto di giustizia il legislatore stia andando nella direzione sbagliata]
*In assenza di interpretazione autentica, che comunque a livello di sintassi sarà pari alla prima con conseguente mancata risoluzione del problema
0 libri letti
'
secondo me il prolema principale é poi questo.
Uno può fare mille analisi psico pedagogiche socio culturali, ma alla fine per apprendere la proprietà di linguaggio bisogna leggere, possibilmente molto.
Quando io, e credo molti altri qua sul forum, facevamo le superiori, leggere libri e autori era obbligatorio e non c'erano molte scappatoie.
Oggi invece ti basta wikipedia per avere l'infarinatura necessaria a scrivere una relazione su don quichotte o su Sartre. Certo all'epoca c'erano comunque i bignami o si poteva andare in biblioteca e prendere un libro di commenti sull'autore. Ma era piu complicato e richiedeva piu sforzo.
Oggi basta google per avere il riassuntino. Solo che il riassunto per noi era il risultato di un processo di assimilazione, oggi é possibile saltare il processo e arrivare subito al risultato.
In effetti non invidio gli insegnanti, perché la situazione é anche piu difficile dal loro punto di vista. La mia prof del liceo conosceva tutti i bignami e sgamava immediatamente chi li usava... Oggi non puoi certo conoscere tutta internet solo per controllare che uno studente non abbia copiato.
La disponibilità immediata di informazione che internet fornisce é un'arma a doppio taglio. Perché cancella il processo di apprendimento che molto spesso é la parte piu importante, piu importante dell'argomento stesso studiato. Ed inoltre contribuisce anche a creare l'illusione che basta conoscere tre parole o due frasi per conoscere un argomento.
blamecanada
08-12-2009, 11:03
Basta dare compiti per i quali sia necessario aver letto il libro.
Compito in classe sul libro da leggere, con domande tali che richiedano la lettura del libro. O cose simili.
Basterebbe aguzzare l'ingegno.
girodiwino
08-12-2009, 11:06
Basta dare compiti per i quali sia necessario aver letto il libro.
Compito in classe sul libro da leggere, con domande tali che richiedano la lettura del libro. O cose simili.
Basterebbe aguzzare l'ingegno.
su queste cose i ladri stanno sempre davanti alle guardie, a meno di voler chiedere gli errata corrige in fondo al libro mi sembra difficoltoso.
il difficile è far nascere l'interesse per la cultura, una volta acquisito questo il resto viene quasi da sé.
su queste cose i ladri stanno sempre davanti alle guardie, a meno di voler chiedere gli errata corrige in fondo al libro mi sembra difficoltoso.
il difficile è far nascere l'interesse per la cultura, una volta acquisito questo il resto viene quasi da sé.
quoto
Oltretutto verificando il dettaglio (che poi uno che ha letto per intero l'opera puo benissimo non ricordare, in modo del tutto legittimo) rischi anche di tralasciare l'aspetto di comprensione dell'opera nel suo complesso.
*MATRIX*
08-12-2009, 11:19
nella società di oggi non conta il titolo di studio contano i soldi che fai
blamecanada
08-12-2009, 11:19
quoto
Oltretutto verificando il dettaglio (che poi uno che ha letto per intero l'opera puo benissimo non ricordare, in modo del tutto legittimo) rischi anche di tralasciare l'aspetto di comprensione dell'opera nel suo complesso.
Beh, si può domandare un confronto tra personaggi, o cose di questo tipo. A domande del genere difficilmente si può dir molto se non si ha letto il libro.
Poi è ovvio che c'è sempre chi ce la farà a farla franca, ma se non altro solo chi ha un certo ingegno.
In effetti io all'esame di maturità ho fatto un figurone parlando d'un libro che non avevo letto :asd:.
Non è che mark91 abbia tutti i torti,perdere tutte quelle ore a fare la divina commedia quando poi finisci a lavorare nel campo della meccanica o dell'allevamento per esempio.
A questo punto sarebbe stato meglio un corso di educazione alimentare,non sapevi come inforcano la gente all'inferno ma magari ti evitavi i trigliceridi.
come diceva la mia prof di latino, chi ha cultura non é colui che conosce la risposta, ma colui che sa dove andare a cercarla. Perché la cultura non é nel nozionismo, la cultura é prima di tutto un metodo.
Ma appunto all'epoca non c'era ancora wikipedia :asd:
Lucrezio
08-12-2009, 11:32
L'ho già detto molte volte: il problema sono le bacchetta sulle mani (ovviamente da intendersi in modo simbolico).
La figura di insegnante è passata da essere un faro della società, la persona che permette ai figli di ricevere un'educazione, ad un povero idiota che per quattro soldi fa da baby-sitter.
Se una volta un ragazzino tornava a casa dicendo "il maestro mi ha sgridato", i genitori prima gli rifilavano un paio di sonori scapaccioni, poi gli chiedevano "che cos'hai fatto disgraziato!". Mai si sarebbero sognati di dire "poverino" e di andare dal suddetto maestro urlando istericamente che loro figlio è un genio incompreso e che loro sono dei sadici, minacciando querele e stronzate simili.
Il fatto che l'educazione sia vista come una cosa assolutamente scontata ha distrutto quel tipo di - sacrosanto - rispetto per una figura socialmente fondamentale, che ora come ora è non solo denigrata ed impotente, ma anche economicamente maltrattata (se non sbaglio gli stipendi dei professori di liceo in Italia sono i più bassi d'europa...).
Aggiungiamo che sembra che il diritto all'istruzione sia diventato un diritto al diploma ed abbiamo fatto.
Mi spiace dirlo e cercate di non interpretare nel modo sbagliato quello che scrivo, ma aveva ragione Gentile: "Meglio poche scuole, ma scuole".
Questo non si potrai mai ottenere con severità e violenza, è necessario ricostruire quell'autorevolezza che è sempre stata propria della scuola, prima del 68, almeno.
Le bacchettate sulle mani, in primo luogo, le si dovrebbero dare ai genitori - fateci caso: meno genitori in una classe hanno preso le bacchettate sulle mani e più bambini malefici ci sono... sarà un caso?
L'ho già detto molte volte: il problema sono le bacchetta sulle mani (ovviamente da intendersi in modo simbolico).
La figura di insegnante è passata da essere un faro della società, la persona che permette ai figli di ricevere un'educazione, ad un povero idiota che per quattro soldi fa da baby-sitter.
Se una volta un ragazzino tornava a casa dicendo "il maestro mi ha sgridato", i genitori prima gli rifilavano un paio di sonori scapaccioni, poi gli chiedevano "che cos'hai fatto disgraziato!". Mai si sarebbero sognati di dire "poverino" e di andare dal suddetto maestro urlando istericamente che loro figlio è un genio incompreso e che loro sono dei sadici, minacciando querele e stronzate simili.
Ma solo io (che ho 18 anni, non 30) di queste cose non ne ho mai viste?
blamecanada
08-12-2009, 11:45
Questo non si potrai mai ottenere con severità e violenza, è necessario ricostruire quell'autorevolezza che è sempre stata propria della scuola, prima del 68, almeno.
Ma siete fissati col '68...
Il movimento di allora dava molta importanza alla cultura, dire che la scuola italiana è peggiorata a causa del '68 mi sembra alquanto superficiale.
Tra l'altro l'ultima riforma scolastica che condivido è stata fatta in quel periodo, ossia la scuola media unificata, dopo di allora... solo disastri.
Semmai il problema è che allora ci si vergognava di essere ignoranti, oggi ce se ne vanta. Questo è il vero problema, ma qual è la causa di ciò?
Quello della cultura era un valore tipicamente aristocratico, sotto l'egemonia aristocratica i borghesi cercavano nella cultura una legittimazione. Nella società borghese il valore fondamentale è il denaro, e considerando che in Italia la cultura non dà nessun riscontro economico, è ovvio che vi sia maggior disinteresse per la cultura che in altri Paesi europei, dove l'essere qualificati conta di piú.
In fondo i genitori di adesso sono i figli dei genitori di allora, se hanno cambiato metodo in massa un motivo ci sarà, e non può che essere un'influsso estrinseco. Ossia l'affermarsi della nuova società dei consumi borghese.
Si legga il Manifesto, in alcune parti è tuttora molto esplicativo.
Lucrezio
08-12-2009, 11:46
Ma solo io (che ho 18 anni, non 30) di queste cose non ne ho mai viste?
Sei stato fortunato ;)
Io ho fatto un ottimo liceo, con professori oggettivamente brillanti e ciononostante i ricevimenti erano una specie di gara a chi minaccia di più. Il fatto è che puoi essere bravo come insegnante quanto ti pare, ma se osi mettere quattro al mio geniale pargoletto...
Mia madre mi ha raccontato di scene davvero tragicomiche!
_Magellano_
08-12-2009, 11:50
Ma siete fissati col '68...
Il movimento di allora dava molta importanza alla cultura, dire che la scuola italiana è peggiorata a causa del '68 mi sembra alquanto superficiale.
Tra l'altro l'ultima riforma scolastica che condivido è stata fatta in quel periodo, ossia la scuola media unificata, dopo di allora... solo disastri.
Semmai il problema è che allora ci si vergognava di essere ignoranti, oggi ce se ne vanta. Questo è il vero problema, ma qual è la causa di ciò?
Quello della cultura era un valore tipicamente aristocratico, sotto l'egemonia aristocratica i borghesi cercavano nella cultura una legittimazione. Nella società borghese il valore fondamentale è il denaro, e considerando che in Italia la cultura non dà nessun riscontro economico, è ovvio che vi sia maggior disinteresse per la cultura che in altri Paesi europei, dove l'essere qualificati conta di piú.
In fondo i genitori di adesso sono i figli dei genitori di allora, se hanno cambiato metodo in massa un motivo ci sarà, e non può che essere un'influsso estrinseco. Ossia l'affermarsi della nuova società dei consumi borghese.
Si legga il Manifesto, in alcune parti è tuttora molto esplicativo.
Il punto è che prima del 68 l'insegnante era una specie di padre eterno che a discrezione sua quasi poteva punire gli alunni,coloro cresciuti in quel modo si sono ribellati a quella metodologia ed esagerando nell'opporvisi hanno fatto nascere obrobri come i "genitori amici dei figli" che non sgridano neanche perchè potrebbe danneggiare la loro fragile autostima.
Prendere voti di merda in passato ti costava lavate di capo e forse pure sberle,chi le ha prese giustamente si è reso conto del danno e ha voluto ammorbidirsi coi figli,di fatto però esagerando nel lato opposto,dove per quanto un voto sia uno schifo o una pagella una schedina di totocalcio...non c'era problema.
Il risultato lo vediamo ora tutti i giorni,per dare ai proprio figli quella comprensione che non hanno ricevuto dai genitori,i genitori attuali hanno cresciuto una generazione di piccoli stronzetti che ritengono che tutto gli sia dovuto per il solo fatto di esistere,i quali percepiscono non le punizioni ma le stesse regole di comportamento come irragionevoli limitazioni della loro libertà con un tono simile alla "lesa maestà".
Sei stato fortunato ;)
Io ho fatto un ottimo liceo, con professori oggettivamente brillanti e ciononostante i ricevimenti erano una specie di gara a chi minaccia di più. Il fatto è che puoi essere bravo come insegnante quanto ti pare, ma se osi mettere quattro al mio geniale pargoletto...
Mia madre mi ha raccontato di scene davvero tragicomiche!
Si ma come dica blamecanada non ha molto senso dare la colpa di cio' al 68... Son passati 41 anni...
Se l'insegnante ha perso il ruolo sociale di una volta le cause sono, soprattutto altre. Ed é secondo me legato al fatto che, da tempo, si piccona tutto cio' che rappresenta, in un senso o in un altro, l'istituzione. L'istruzione ha bisogno di un ruolo di autorità, non nel senso di autoritarismo, ma di autorevolezza.
Il punto è che prima del 68 l'insegnante era una specie di padre eterno che a discrezione sua quasi poteva punire gli alunni,coloro cresciuti in quel modo si sono ribellati a quella metodologia ed esagerando nell'opporvisi hanno fatto nascere obrobri come i "genitori amici dei figli" che non sgridano neanche perchè potrebbe danneggiare la loro fragile autostima.
Prendere voti di merda in passato ti costava lavate di capo e forse pure sberle,chi le ha prese giustamente si è reso conto del danno e ha voluto ammorbidirsi coi figli,di fatto però esagerando nel lato opposto,dove per quanto un voto sia uno schifo o una pagella una schedina di totocalcio...non c'era problema.
Il risultato lo vediamo ora tutti i giorni,per dare ai proprio figli quella comprensione che non hanno ricevuto dai genitori,i genitori attuali hanno cresciuto una generazione di piccoli stronzetti che ritengono che tutto gli sia dovuto per il solo fatto di esistere,i quali percepiscono non le punizioni ma le stesse regole di comportamento come irragionevoli limitazioni della loro libertà con un tono simile alla "lesa maestà".
son passati 41 anni.
I genitori degli adolescenti di oggi non sono (ex)68ini.
Sono invece figli degli anni 80. Dei paninari e della milano da bere. Che é proprio all'estremo opposto del 68.
ConteZero
08-12-2009, 12:03
son passati 41 anni.
I genitori degli adolescenti di oggi non sono (ex)68ini.
Sono invece figli degli anni 80. Dei paninari e della milano da bere. Che é proprio all'estremo opposto del 68.
E'la generazione dei figli dei cummenda, la generazione dei figli cresciuti con genitori simili a quei personaggi che interpretava Jerry Calà (ai tempi del notissimo "libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi").
blamecanada
08-12-2009, 12:03
Il punto è che prima del 68 l'insegnante era una specie di padre eterno che a discrezione sua quasi poteva punire gli alunni
A dire il vero è ancora cosí.
Di solito ciò non avviene, ma il potere dei docenti è tutt'ora assolutamente discrezionale. Prova a mettere in discussione un docente, e vedrai come torna ad essere severo come uno degll'inizio del Novecento.
Adesso che ci sono gli esami di riparazione, si tratta di una farsa perché chi ha una o due materie insufficienti non viene comunque bocciato, ma se uno studente sta poco simpatico viene bocciato anche per una materia.
Per il resto sicuramente il lassismo non aiuta, ma la mera costrizione non è molto efficace, ed è risaputo. Se una persona è costretta a fare qualcosa di cui non sente il senso e l'utilità, la farà comunque male.
Se l'insegnante ha perso il ruolo sociale di una volta le cause sono, soprattutto altre. Ed é secondo me legato al fatto che, da tempo, si piccona tutto cio' che rappresenta, in un senso o in un altro, l'istituzione. L'istruzione ha bisogno di un ruolo di autorità, non nel senso di autoritarismo, ma di autorevolezza.
Sono d'accordo, ma la questione è che è difficile che la scuola abbia autorevolezza se la cultura è considerata una perdita di tempo.
AntonioBO
08-12-2009, 12:06
Il problema penso sia reale,qual'è per voi la causa?
Magari incominciamo a scrivere qual è senza apostrofo... tanto per iniziare bene.... :D
Per il resto...a parte che non sanno il significato di cosa leggono... ma manco sanno parlare..... Il risultato di 15 anni di berlusconizzazione della società... cresciuti a suon di grande fratello, cellulari ecc.... il problema è che i genitori sono peggio di loro.
Sono d'accordo, ma la questione è che è difficile che la scuola abbia autorevolezza se la cultura è considerata una perdita di tempo.
Son d'accordo. Ma l'ho scritto piu che altro per fare la differenza tra autoritario e autorevole. Non basta certo la bacchetta per avere autorevolezza.
Certo il lassismo non é positivo. Ma non possiamo pensare che ad esempio l'eliminazione degli esami di riparazione sia avvenuta per un buonismo 68ino... Son stati aboliti sostanzialmente perché rovinavano l'estate e le vacanze ai genitori.
daniele.messina
08-12-2009, 12:14
Si studiano troppe materie inutili e trattate in maniera troppo superficiale soprattutto negli anni della scuola media inferiore, periodo secondo me fondamentale. Inoltre qua leggo molti discorsi che motivano l'importanza della cultura, della capacità di ragionare e così via, ma al momento di individuare degli strumenti per motivare gli studenti si architettano strategie da addestratore di cani, premi e punizioni e roba del genere. Ma un ragazzino che frequenta la scuola media è già una piccola persona che è molto più capace di ragionare e comprendere i discorsi che stiamo facendo proprio adesso di quanto non venga solitamente ritenuto. E' proprio il trattarlo da imbecille che rischia di rovinarlo a vita. E' perfettamente in grado di capire l'importanza della lettura, della conoscenza, del ragionamento, dell'impegno, ma c'è bisogno di insegnanti in grado di comunicare, motivare, capire le persone che hanno di fronte. Si dovrebbe a mio parere recuperare il terreno che si è perso nel rapporto insegnante-studente, che è diventato un rapporto verificatore-studente, e questo lo si può fare ad esempio con un po' di flessibilità nei programmi. Gli studenti arrivano al completamento del ciclo di studi obbligatori avendo fatto un percorso pressoché identico gli uni con gli altri, cosa che da qualunque angolo io la guardi mi sembra un mostro logico generato da una soluzione sbrigativa e poco impegnativa del problema della formazione di massa.
Sei stato fortunato ;)
Mia madre mi ha raccontato di scene davvero tragicomiche!
La mia è stata minacciata dalle altre perchè i professori poi usavano me per normalizzare :asd:
Quindi altro che '68, la colpa è delle famiglie di scafati furbetti che vogliono il figlio "apposto e che si arrangi" perchè non sanno come crescerlo e vedono nella scuola una cosa che sopperisca a questa incapacità.
"La scuola esiste proprio perchè io non sono tenuto a, in quanto incapace di".
Questo è quello che pensano moltissimi genitori.
Si studiano troppe materie inutili e trattate in maniera troppo superficiale soprattutto negli anni della scuola media inferiore, periodo secondo me fondamentale. Inoltre qua leggo molti discorsi che motivano l'importanza della cultura, della capacità di ragionare e così via, ma al momento di individuare degli strumenti per motivare gli studenti si architettano strategie da addestratore di cani, premi e punizioni e roba del genere. Ma un ragazzino che frequenta la scuola media è già una piccola persona che è molto più capace di ragionare e comprendere i discorsi che stiamo facendo proprio adesso di quanto non venga solitamente ritenuto. E' proprio il trattarlo da imbecille che rischia di rovinarlo a vita. E' perfettamente in grado di capire l'importanza della lettura, della conoscenza, del ragionamento, dell'impegno, ma c'è bisogno di insegnanti in grado di comunicare, motivare, capire le persone che hanno di fronte. Si dovrebbe a mio parere recuperare il terreno che si è perso nel rapporto insegnante-studente, che è diventato un rapporto verificatore-studente, e questo lo si può fare ad esempio con un po' di flessibilità nei programmi. Gli studenti arrivano al completamento del ciclo di studi obbligatori avendo fatto un percorso pressoché identico gli uni con gli altri, cosa che da qualunque angolo io la guardi mi sembra un mostro logico generato da una soluzione sbrigativa e poco impegnativa del problema della formazione di massa.
Chiaramente l'ultima riforma scolastica punta proprio a questo :asd:
Ma un ragazzino che frequenta la scuola media è già una piccola persona che è molto più capace di ragionare e comprendere i discorsi che stiamo facendo proprio adesso di quanto non venga solitamente ritenuto.
E' neurologicamente capace, ma se non vuole in quanto non adeguatamente stimolato fin dai 5/6 anni se ne sbatte il BEEEEP, ma non per menefreghismo "scelto", "indotto" o di "ritorno", perchè non si pone proprio il problema.
Son stati aboliti sostanzialmente perché rovinavano l'estate e le vacanze ai genitori.
Esatto.
"Io lavoro tutto l'anno *bestemmione*, quindi ho diritto alla vacanze, e tu professore chi *bestemmione* sei per obbligarmi a stare a casa con quel *bestemmione* di mio figlio che non ho nemmeno voluto andasse a studiare?"
Esatto.
"Io lavoro tutto l'anno *bestemmione*, quindi ho diritto alla vacanze, e tu professore chi *bestemmione* sei per obbligarmi a stare a casa con quel *bestemmione* di mio figlio che non ho nemmeno voluto andasse a studiare?"
Infatti il principio é " é responsabilità della scuola, non mia di genitore". Sta alla scuola fare i corsi di recupero ecc.
Il problema non si risolve bocciando di più, anzi si rischia di aggravarlo.
Il problema non è la mancanza di meritocrazia verso gli studenti, ma la mancanza di meritocrazia con gli insegnanti. Frequento un liceo tecnologico e in 5 anni abbiamo cambiato 4 professori di matematica di cui 2 decisamente incompetenti. Finalmente quest'anno abbiamo una brava professoressa, ma abbiamo buttato 4 anni, con risultati disastrosi.
La scuola DEVE fornire gli elementi per la formazione di una persona completa: non è un luogo dove si imparano 4 nozioni ed è finita lì. Io ho vissuto negli Stati Uniti per 2 mesi, e in Canada per un'anno, e conosco bene i loro sistemi scolastici. Sono sistemi nel quale lo studente sceglie le classi da seguire, limitando quindi la cultura in un'area troppo specifica! Orribile! Geografia, letteratura, storia,filosofia sono tutte materie necessarie anche per un fisico: non aumenteranno la sua abilità in fisica, ma miglioreranno la sua capacità critica, e formeranno la sua persona in maniera completa!
Il problema non si risolve bocciando di più, anzi si rischia di aggravarlo.
Il problema non è la mancanza di meritocrazia verso gli studenti, ma la mancanza di meritocrazia con gli insegnanti. Frequento un liceo tecnologico e in 5 anni abbiamo cambiato 4 professori di matematica di cui 2 decisamente incompetenti. Finalmente quest'anno abbiamo una brava professoressa, ma abbiamo buttato 4 anni, con risultati disastrosi.
La scuola DEVE fornire gli elementi per la formazione di una persona completa: non è un luogo dove si imparano 4 nozioni ed è finita lì. Io ho vissuto negli Stati Uniti per 2 mesi, e in Canada per un'anno, e conosco bene i loro sistemi scolastici. Sono sistemi nel quale lo studente sceglie le classi da seguire, limitando quindi la cultura in un'area troppo specifica! Orribile! Geografia, letteratura, storia,filosofia sono tutte materie necessarie anche per un fisico: non aumenteranno la sua abilità in fisica, ma miglioreranno la sua capacità critica, e formeranno la sua persona in maniera completa!
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Se poi penso alle ultime riforme scolastiche sulle quali spicca l'ultima :asd: mi sento molto più tranquillo ed ottimista... :asd: :eek: :( :cry:
Il problema non si risolve bocciando di più, anzi si rischia di aggravarlo.
Il problema non è la mancanza di meritocrazia verso gli studenti, ma la mancanza di meritocrazia con gli insegnanti. Frequento un liceo tecnologico e in 5 anni abbiamo cambiato 4 professori di matematica di cui 2 decisamente incompetenti. Finalmente quest'anno abbiamo una brava professoressa, ma abbiamo buttato 4 anni, con risultati disastrosi.
La scuola DEVE fornire gli elementi per la formazione di una persona completa: non è un luogo dove si imparano 4 nozioni ed è finita lì. Io ho vissuto negli Stati Uniti per 2 mesi, e in Canada per un'anno, e conosco bene i loro sistemi scolastici. Sono sistemi nel quale lo studente sceglie le classi da seguire, limitando quindi la cultura in un'area troppo specifica! Orribile! Geografia, letteratura, storia,filosofia sono tutte materie necessarie anche per un fisico: non aumenteranno la sua abilità in fisica, ma miglioreranno la sua capacità critica, e formeranno la sua persona in maniera completa!
i licei americani non brillano certo per risultati.
http://www.pubblica.istruzione.it/ministro/comunicati/2007/allegati/risultati_pisa06.pdf
Infatti il principio é " é responsabilità della scuola, non mia di genitore". Sta alla scuola fare i corsi di recupero ecc.
Non ho capito se condividi il modo di pensare del bestemmiatore vacanziero o al contrario come me gli daresti una bacchettata sulle dita :asd:
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Se poi penso alle ultime riforme scolastiche sulle quali spicca l'ultima :asd: mi sento molto più tranquillo ed ottimista... :asd: :eek: :( :cry:
Si hanno massacrato filosofia. Solo 2 "ore" alla settimana :mad: :mad:
Serve una riforma radicale della scuola. Insegnare non deve essere un posto di ripiego, bensì una missione anche educatrice: quando segui un gruppo di ragazzi per 5 anni per 4-5 ore alla settimana, non puoi limitarti a passare nozioni!
Perchè l'insegnante ritorni ad essere una figura importante, e non il povero pirla che siede in cattedra, è necessario una rivalutazione della sua figura: più potere per gli insegnanti, insegnanti più preparati, meglio pagati, e sopratutto selezionati. Filippo ha citato Gentile: "Meno scuole, ma scuole". Ha ragione: meno insegnanti, classi più numerose, ma che siano classi vere! Vi assicuro che è possibile mantenere l'ordine anche in una classe di 35 quattordicenni.. chi faceva casino beccava un capitolo dei promessi sposi da copiare per il giorno dopo.
i licei americani non brillano certo per risultati.
http://www.pubblica.istruzione.it/ministro/comunicati/2007/allegati/risultati_pisa06.pdf
Vedo. Mi stupiscono i licei canadesi.. la mia scuola deve essere stata un'eccezione negativa.
chi faceva casino beccava un capitolo dei promessi sposi da copiare per il giorno dopo.
Torniamo ai genitori.....è del tutto inutile se poi i genitori difendono il figlio a spada tratta perchè "Professore, mi dai troppi casini perchè poi mio figlio a casa rompe le mie @@ a causa tua".
http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/spettacoli_e_cultura/lingua-italiana/lingua-italiana/lingua-italiana.html?ref=hpspr2
:cry: :cry:
"Ormai è necessario alfabetizzare adulti e ragazzi, e la colpa è di un intero percorso scolastico che non sempre funziona. Le lacune nascono da lontano. Inoltre, l'uso esclusivo di telefoni cellulari e computer come strumenti di comunicazione non aiuta la nostra lingua: l'italiano sta regredendo quasi a dialetto"
Per fortuna che il vero problema sono le "radici".
Quello che lo sostengono non si rendono nemmeno conto che senza linguaggio le loro fantomatiche radici nemmeno esisterebbero in quanto prodotto culturale e tutta la cultura è a sua volta prodotto del linguaggio (dato che il linguaggio influenza il pensiero stesso e la sua strutturazione, non solo viceversa che è una cosa ovvia).
E guai se non si promuove chiunque: scatterà la reazione anche violenta delle famiglie (sempre più spesso si rivolgono all'avvocato per rintracciare vizi di forma nei registri, anche dopo la più sacrosanta delle bocciature dei loro pargoli).
Appunto :read: :read: :read:
un laureato su tre ha meno di cento libri in casa, quasi sempre quelli che ha (più o meno) sfogliato per arrivare al pezzo di carta.
Io non ho mai soldi e la maggior parte dei libri che ho letto li ho presi in biblioteca, sono per caso un asino?
Ma il disprezzo per la lingua italiana risiede anche in certi romanzi di nuovi autori, pieni di parolacce e di inutili scorciatoie
Ma questo ha mai letto un libro di Bukowski?
http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/spettacoli_e_cultura/lingua-italiana/lingua-italiana/lingua-italiana.html?ref=hpspr2
:cry: :cry:
io il passato remoto di cuocere l'ho azzeccato... :asd:
Ma per puro caso.. non credo di averlo mai utilizzato in vita mia :asd:
Pero' quell'articolo esagera, parlare di analfabetismo dei laureati perché si sbaglia la coniugazione di cuocere, mi pare eccessivo...
io il passato remoto di cuocere l'ho azzeccato... :asd:
Ma per puro caso.. non credo di averlo mai utilizzato in vita mia :asd:
Pero' quell'articolo esagera, parlare di analfabetismo dei laureati perché si sbaglia la coniugazione di cuocere, mi pare eccessivo...
A Forum qualche tempo fa c'era il caso di un ingegnere non accettato in un'azienda per errori di grammatica ("xò") :asd:
A Forum qualche tempo fa c'era il caso di un ingegnere non accettato in un'azienda per errori di grammatica ("xò") :asd:
La cosa sconcertante é che ci sia chi guarda forum:fagiano:
La cosa sconcertante é che ci sia chi guarda forum:fagiano:
Se sono a casa a pranzo capita ma non per mio volere :O
Se sono a casa a pranzo capita ma non per mio volere :O
vedi che ha ragione rotondi:O
A Forum qualche tempo fa c'era il caso di un ingegnere non accettato in un'azienda per errori di grammatica ("xò") :asd:
Non si tratta di un errore di grammatica. Scrivere in questo modo significa una profonda mancanza di rispetto per l'italiano. Tra l'altro un ingegnere non usa la "ics" per indicare il "per". A casa.
Il problema penso sia reale,qual'è per voi la causa?
Comunque, aprire un 3D sul cattivo stato dell'istruzione italiana, facendo, 2 volte, uno dei piu classici strafalcioni da scuola elementare, é davvero notevole :asd:
Non si tratta di un errore di grammatica. Scrivere in questo modo significa una profonda mancanza di rispetto per l'italiano. Tra l'altro un ingegnere non usa la "ics" per indicare il "per". A casa.
Infatti, io uso direttamente il prodotto vettoriale :asd:
Non si tratta di un errore di grammatica. Scrivere in questo modo significa una profonda mancanza di rispetto per l'italiano. Tra l'altro un ingegnere non usa la "ics" per indicare il "per". A casa.
Infatti, io uso direttamente il prodotto vettoriale :asd:
Ops, arcistramegafail, domani mi vado a dimettere :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:
Il mio fail piu' grande da quando posto qui. :cry: :cry: :cry:
:confused: :mbe:
Gli ingegneri usano anche la X per indicare il prodotto....
Con la frase che ho scritto non sarei stato assunto.
_Magellano_
08-12-2009, 18:08
Comunque, aprire un 3D sul cattivo stato dell'istruzione italiana, facendo, 2 volte, uno dei piu classici strafalcioni da scuola elementare, é davvero notevole :asd:
E' notevole anche il fatto che tutti e tre gli utenti che lo hanno fatto notare all'inizio del loro post o semplicemente come tema abbiano qualcosa in comune.
Scommetto tu sai qual'è questo qualcosa in comune. :asd:
E' notevole anche il fatto che tutti e tre gli utenti che lo hanno fatto notare all'inizio del loro post o semplicemente come tema abbiano qualcosa in comune.
Scommetto tu sai qual'è questo qualcosa in comune. :asd:
Non ho le vocali accentate e devo scrivere e'.
E' notevole anche il fatto che tutti e tre gli utenti che lo hanno fatto notare all'inizio del loro post o semplicemente come tema abbiano qualcosa in comune.
Scommetto tu sai qual'è questo qualcosa in comune. :asd:
illuminami ti prego...:fagiano:
Ma ho il sospeto che te la prenderai, come sempre, col buonismo politically correct socialista :asd:
_Magellano_
08-12-2009, 18:27
illuminami ti prego...:fagiano:
Ma ho il sospeto che te la prenderai, come sempre, col buonismo politically correct socialista :asd:
Ci sei andato vicino ma no,oltre l'allineamento politico pensavo più ad un attitudine.
Mancano gli stimoli.
Basta guardare su yahoo answers la cultura dei ragazzini che scrivono. Ci sono frasi che ti lasciano interdetto.
La lettura è per sfigati, lo studio è inutile, in qualche modo tirerò a campà..
e via di seguito..
La causa? proprio non so, credo sia un concatenarsi di eventi
Lucrezio
09-12-2009, 15:56
Il problema non si risolve bocciando di più, anzi si rischia di aggravarlo.
Il problema non è la mancanza di meritocrazia verso gli studenti, ma la mancanza di meritocrazia con gli insegnanti. Frequento un liceo tecnologico e in 5 anni abbiamo cambiato 4 professori di matematica di cui 2 decisamente incompetenti. Finalmente quest'anno abbiamo una brava professoressa, ma abbiamo buttato 4 anni, con risultati disastrosi.
La scuola DEVE fornire gli elementi per la formazione di una persona completa: non è un luogo dove si imparano 4 nozioni ed è finita lì. Io ho vissuto negli Stati Uniti per 2 mesi, e in Canada per un'anno, e conosco bene i loro sistemi scolastici. Sono sistemi nel quale lo studente sceglie le classi da seguire, limitando quindi la cultura in un'area troppo specifica! Orribile! Geografia, letteratura, storia,filosofia sono tutte materie necessarie anche per un fisico: non aumenteranno la sua abilità in fisica, ma miglioreranno la sua capacità critica, e formeranno la sua persona in maniera completa!
Rilancio aggiungendoci pure il latino!
Sono perfettamente d'accordo con te: ho scelto un ramo universitario decisamente tecnico (ho appena iniziato un dottorato in chimica teorica), e posso affermare tranquillamente che la formazione scientifica e' stata, ai fini della mia carriera, meno rilevante di quella umanistica.
Le materie scientifiche sono state tutte riproposte in modo approfondito all'universita', dunque il liceo mi ha fornito, se si vuole, una partenza agevolata: ciononostante il margine di vantaggio e' durato poco, mentre la capacita' di leggere e comprendere un testo di qualsiasi natura e tutte le altre competenze fornitemi dagli insegnamenti umanistici sono tutt'oggi uno strumento fondamentale che mi permette di fare quello che faccio. ;)
Wolfgang Grimmer
09-12-2009, 16:06
Rilancio aggiungendoci pure il latino!
e la musica, lo diceva anche Platone!
In fondo se quasi tutti gli scienziati del passato (Galileo e Herschel per esempio) avevano una buona conoscenza delle regole musicali un motivo ci deve essere.
La musica si basa su fenomeni prettamente matematici fin dai tempi di Pitagora, peccato oggi sia semplice intrattenimento. Una "scienza" capace di coniugare materie scientifiche e materie umanistiche alla perfezione :(
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