frankieta
05-12-2009, 17:05
Durante la tipica vacanza sole, mare, panza all'aria di quest'estate ne ho approfittato per visitare questa suggestiva località.
Ne è scaturito un piccolo reportage nella zona turistica di Kupari (Croazia), testimone delle devastazioni subite durante la guerra dell' Ex-Jugoslavia.
Da Wikipedia:
La guerra in Croazia (1991-1995)
Le elezioni croate della primavera del 1990 avevano visto vincere i nazionalisti di Tuđman, supportati anche dalla diaspora, davanti ai comunisti riformati di Ivica Račan.
Nell'estate del 1990, nella regione montagnosa della Krajina (ai confini con la Bosnia), a maggioranza serba, venne proclamata la formazione della Regione Autonoma Serba della Krajina. In un clima di tensione sempre più forte, i Serbi bloccarono per un certo periodo le strade percorse dai turisti che si recavano per le vacanze in Dalmazia. Il 2 settembre si tenne nella stessa regione un referendum sull'autonomia e per una possibile futura congiunzione con la Serbia.
Il 19 marzo 1991 si svolse in Croazia un referendum per la secessione del Paese dalla Jugoslavia. La consultazione venne boicottata nelle Krajine. Qui la maggioranza serba mosse i primi passi nella direzione opposta, cioè per la secessione dalla Croazia. Il 1º aprile 1991 venne autoproclamata in Krajina e Slavonia la Repubblica Serba di Krajina (serbo: Република Српска Крајина, «РСК»). Il governo croato la vide come una ribellione. Questo evento è spesso considerato come l'inizio della guerra d'indipendenza croata.
Il 9 aprile il presidente Tuđman con l'aiuto della C.I.A. annunciò la costituzione di un esercito nazionale croato (Zbor Narodne Garde, «Guardia Nazionale Croata»). Un mese dopo avvenne un episodio di sangue: in maggio a Borovo Selo, nelle immediate vicinanze di Vukovar, vennero uccisi in un'imboscata prima due e poi dodici poliziotti croati. Il Ministero degli Interni croato iniziò ad armare in quantità sempre maggiore le forze speciali di polizia, e questo portò alla costruzione di un vero e proprio esercito.
La dichiarazione di indipendenza (25 giugno), conseguenza diretta dei risultati del referendum, provocò l'intervento militare jugoslavo, deciso a non permettere che territori abitati da Serbi fossero smembrati dalla Federazione e slegati dalla madrepatria serba. La teoria nazionalista serba diventa così ideologia portante di tutta la Jugoslavia e delle sue guerre.
L'attacco, iniziato nel luglio del 1991, coinvolse numerose città croate: Ragusa/Dubrovnik, Sebenico, Zara, Karlovac, Sisak, Slavonski Brod, Osijek, Vinkovci e Vukovar.
Le foto si riferiscono a Kupari, nei dintorni di Dubrovnik, nel sud della Croazia. Gli hotel ritratti fanno parte di un più grande complesso turistico, completamente distrutto, con diversi altri alberghi, alcuni dei quali distrutti poichè erano stati utilizzati come luogo di ricovero di alcuni drappelli di truppe croate.
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Ditemi che ne pensate..
Ne è scaturito un piccolo reportage nella zona turistica di Kupari (Croazia), testimone delle devastazioni subite durante la guerra dell' Ex-Jugoslavia.
Da Wikipedia:
La guerra in Croazia (1991-1995)
Le elezioni croate della primavera del 1990 avevano visto vincere i nazionalisti di Tuđman, supportati anche dalla diaspora, davanti ai comunisti riformati di Ivica Račan.
Nell'estate del 1990, nella regione montagnosa della Krajina (ai confini con la Bosnia), a maggioranza serba, venne proclamata la formazione della Regione Autonoma Serba della Krajina. In un clima di tensione sempre più forte, i Serbi bloccarono per un certo periodo le strade percorse dai turisti che si recavano per le vacanze in Dalmazia. Il 2 settembre si tenne nella stessa regione un referendum sull'autonomia e per una possibile futura congiunzione con la Serbia.
Il 19 marzo 1991 si svolse in Croazia un referendum per la secessione del Paese dalla Jugoslavia. La consultazione venne boicottata nelle Krajine. Qui la maggioranza serba mosse i primi passi nella direzione opposta, cioè per la secessione dalla Croazia. Il 1º aprile 1991 venne autoproclamata in Krajina e Slavonia la Repubblica Serba di Krajina (serbo: Република Српска Крајина, «РСК»). Il governo croato la vide come una ribellione. Questo evento è spesso considerato come l'inizio della guerra d'indipendenza croata.
Il 9 aprile il presidente Tuđman con l'aiuto della C.I.A. annunciò la costituzione di un esercito nazionale croato (Zbor Narodne Garde, «Guardia Nazionale Croata»). Un mese dopo avvenne un episodio di sangue: in maggio a Borovo Selo, nelle immediate vicinanze di Vukovar, vennero uccisi in un'imboscata prima due e poi dodici poliziotti croati. Il Ministero degli Interni croato iniziò ad armare in quantità sempre maggiore le forze speciali di polizia, e questo portò alla costruzione di un vero e proprio esercito.
La dichiarazione di indipendenza (25 giugno), conseguenza diretta dei risultati del referendum, provocò l'intervento militare jugoslavo, deciso a non permettere che territori abitati da Serbi fossero smembrati dalla Federazione e slegati dalla madrepatria serba. La teoria nazionalista serba diventa così ideologia portante di tutta la Jugoslavia e delle sue guerre.
L'attacco, iniziato nel luglio del 1991, coinvolse numerose città croate: Ragusa/Dubrovnik, Sebenico, Zara, Karlovac, Sisak, Slavonski Brod, Osijek, Vinkovci e Vukovar.
Le foto si riferiscono a Kupari, nei dintorni di Dubrovnik, nel sud della Croazia. Gli hotel ritratti fanno parte di un più grande complesso turistico, completamente distrutto, con diversi altri alberghi, alcuni dei quali distrutti poichè erano stati utilizzati come luogo di ricovero di alcuni drappelli di truppe croate.
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Ditemi che ne pensate..