View Full Version : Divorzio e doppiopesismo: si suicida dopo essere privato per l'ennesima volta del fig
_Magellano_
04-12-2009, 21:25
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2009/12/04/visualizza_new.html_1623990389.html
Padova, ha difficolta' a vedere figlio, separato si suicida
A Padova, commerciante di 35 anni trovato strangolato
04 dicembre, 20:30
PADOVA - Ha sparso sul letto tutte le foto che lo ritraevano con il figlio e con la moglie, quando ancora erano felici, poi si è tolto la vita strangolandosi con una striscia di stoffa, il nodo stretto al collo sul davanti. Così è stato trovato morto nel suo appartamento nel centro di Padova un piccolo imprenditore di 35 anni, disperato perché da quando aveva avviato la pratica di separazione dalla consorte non riusciva più a vedere il figlio di 6 anni quanto avrebbe voluto.
Il giudice aveva affidato il ragazzino alla madre, lasciando che il papà potesse incontralo due giorni a settimana, uno dei quali nel week end. Non poteva però far dormire il figlio a casa sua, e questa era la cosa che faceva più male all'uomo, causa anche di un ultimo litigio con la moglie, sabato scorso. Da allora, a parte un'ultima telefonata con il padre, nessuno lo aveva più visto. E' stato il padre a trovarlo cadavere ieri pomeriggio - ma la notizia si è appresa oggi - nell'appartamento dove viveva da solo da alcuni mesi. L'anziano genitore ha chiamato subito la polizia, intervenuta con i sanitari del Suem ed il medico legale della Questura. Ma non c'era più nulla da fare.
L'uomo - gli investigatori propendono per il suicidio - era morto da parecchi giorni, forse 4 o 5. Per spiegare le motivazioni del suo gesto, il 35enne ha lasciato una lettera indirizzata ai familiari in cui ricostruisce una situazione di crescente disagio e rabbia nei confronti della moglie, dalla quale si stava separando, per le difficoltà che aveva nel vedere il figlio. Nei giorni precedenti l'imprenditore aveva confidato al padre la sua profonda prostrazione. Venerdì scorso è stato l'ultimo giorno in cui ha visto il bambino. Sono stati insieme tutta la giornata, ma quando è giunta la sera, l'uomo ha cercato di insistere con la moglie per tenerlo a dormire a casa. La donna si è però rifiutata. Ha raggiunto il marito, con il quale ha avuto una accesa discussione al termine della quale ha portato il bambino con sé, rifugiandosi a casa dei genitori.
E' stato questo, probabilmente, l'episodio scatenante per la disperazione del 35enne. L'uomo ha avuto sabato mattina un'ultima telefonata con il padre. Poi ha staccato il cellulare. Per alcuni giorni nessuno lo ha più sentito, ma i familiari non si sono preoccupati, perché in altre occasioni, quando era di umore nero, il giovane era solito tener spento il telefono. Invece l'uomo aveva deciso di farla finita. Nello foglio scritto a mano, trovato in casa, ha chiesto al padre di prendersi cura del bambino. Il magistrato ha disposto comunque l'effettuazione dell'autopsia per accertare le esatte cause della morte.
Visto che la discussione sulla moglie che torturava il marito stava voltando su questa tema tantovaleva tagliare la testa al toro e parlarne direttamente.
Cioè questo poveraccio sono sicuro avendo la moglie l'affidamente del figlio,era costretto a cacciare i soldi come metà del suo stipendio in compenso manco poteva far rimanere a dormire da lui SUO FIGLIO,perchè la signora non era d'accordo.
Io ho la netta impressione che ci sia un doppiopesismo mostruoso quando si tratta di divorzi e affidamento dei figli.
Come ci ha testimoniato tempo addietro un utente di questo forum il quale ha subito sulla sua pelle questi abusi ci sono tranquillamente località con totalità di giudici donne alcune delle quali si professano apertamente femministe senza incorrere in nessuna indagine o controllo.
Non pensate sia il caso di rivedere la legge? mi spiego non siamo più ai tempi della donna casalinga e senza reddito che se lasciata finiva in miseria,qui parliamo di donne che lavorano e probabilmente hanno anche un compagno ma con il quale non ufficializzano perchè altrimenti perderebbero l'uso della casa dell'ex marito e parte del suo stipendio,senza che la legge tenga conto di nulla ciò.
Ora io dico se due persone non stanno bene insieme è giusto che si separino anche monolateralmente ma diamine possibile che uno (l'uomo) debba essere salassato perchè la custodia con relativi alimenti vada sempre a lei?
Questo si è fatto fuori direttamente,altre decine di migliaia come denunciato dall'ansa poche settimane fa' mangiano alle mense dei poveri e a quarantanni suonati son dovuti tornare a vivere dai genitori,privati dei soldi che si guadagnano ogni mese,dell'affetto dei figli usati come arma di ricatto dalle moglie e sopratutto privati della dignità e della tranquillità.
ps. noto che questi fatti succedono più al nord che al sud,qualche idea? :boh:
Io mio figlio per ora posso vederlo solo due volte al mese.
Le possibilità che il giudice mi permetta di vederlo più spesso sono molto remote, dato che purtroppo essendo dovuto tornare a casa dei miei ora sto a 70Km da lui...
Per il resto gli atteggiamenti che ho letto nell'articolo sono gli stessi. Vengo trattato come la feccia del mondo e il fatto che veda mio figlio viene considerato dalla mia ex-moglie come un atto di magnanimità da parte sua...
Ammetto che lo sconforto è enorme a volte, ma quando sono in quei momenti penso a mio figlio e mi convinco che devo essere forte perchè lui ha bisogno di me...
Dream_River
04-12-2009, 21:36
Concordo in tutto con te, purtroppo in alcuni aspetti, pochi mi rilevanti, viviamo in uno stato tutt'altro che maschilista.
Mi dispiace un sacco per questo padre, non vedere il proprio figlio deve essere una cosa straziante :(
_Magellano_
04-12-2009, 21:38
Posso immagine come ti senti e per questo mi dispiace di rievocarti queste sensazioni parlandone nei 3d ma è importante che il tutto venga portato all'attenzione affinchè ingiustizie di questo tipo non accadano più.
Il problema è che nel nostro sistema non viene tutelato il meritevole ma solo chi strilla e si lamenta di più.
Fra l'altro è l'ennesima dimostrazione di un sistema marcio e corrotto che annovera fra i suoi funzionari gente che non dovrebbe disporre di una pianta grassa figuriamoci la vita degli altri.
FabioGreggio
04-12-2009, 21:39
Io mio figlio per ora posso vederlo solo due volte al mese.
Le possibilità che il giudice mi permetta di vederlo più spesso sono molto remote, dato che purtroppo essendo dovuto tornare a casa dei miei ora sto a 70Km da lui...
Per il resto gli atteggiamenti che ho letto nell'articolo sono gli stessi. Vengo trattato come la feccia del mondo e il fatto che veda mio figlio viene considerato dalla mia ex-moglie come un atto di magnanimità da parte sua...
Ammetto che lo sconforto è enorme a volte, ma quando sono in quei momenti penso a mio figlio e mi convinco che devo essere forte perchè lui ha bisogno di me...
Non ho mai capito perchè la legge permetta un orrore umano come questo.
C'è comunque la bigenitorialità, ma nel tuo caso a 70 km di distanza la vedo dura.
A 18 anni sarà il figlio a decidere autonomamente, ma dopo una vita con la madre che probabilmente gli ha lavato il cervello, anche un recupero di rapporto potrebbe essere compromesso.
fg
Dream_River
04-12-2009, 21:39
Io mio figlio per ora posso vederlo solo due volte al mese.
Le possibilità che il giudice mi permetta di vederlo più spesso sono molto remote, dato che purtroppo essendo dovuto tornare a casa dei miei ora sto a 70Km da lui...
Per il resto gli atteggiamenti che ho letto nell'articolo sono gli stessi. Vengo trattato come la feccia del mondo e il fatto che veda mio figlio viene considerato dalla mia ex-moglie come un atto di magnanimità da parte sua...
Ammetto che lo sconforto è enorme a volte, ma quando sono in quei momenti penso a mio figlio e mi convinco che devo essere forte perchè lui ha bisogno di me...
Hai tutta la mia solidarietà e ti stimo moltissimo per la forza che riesci a tirare fuori per tuo figlio ancora prima che per te
Posso immagine come ti senti e per questo mi dispiace di rievocarti queste sensazioni parlandone nei 3d ma è importante che il tutto venga portato all'attenzione affinchè ingiustizie di questo tipo non accadano più.
Il problema è che nel nostro sistema non viene tutelato il meritevole ma solo chi strilla e si lamenta di più.
Fra l'altro è l'ennesima dimostrazione di un sistema marcio e corrotto che annovera fra i suoi funzionari gente che non dovrebbe disporre di una pianta grassa figuriamoci la vita degli altri.
Non preoccuparti, ormai mi sto facendo una corazza... è inevitabile.
E sono d'accordo che sia estremamente importante parlarne.
Oltre allo "strillare di più" aggiungo anche il "mentire".
E se ti raccontassi le palle allucinanti che sta raccontando la mia ex-moglie ci sarebbe davvero da strapparsi i capelli.
Purtroppo in questi casi bisogna sempre mantenere la calma, essere inattaccabili e portare pazienza... tanta pazienza.
Come ho detto prima, pensare a mio figlio mi aiuta moltissimo.
ConteZero
04-12-2009, 21:46
Ma che principianti :asd:
Io vengo da quella stessa situazione (da figlio, che se permettete è pure peggio) ed alla fine mi sono tranquillamente ricongiunto con mio padre (a dispetto della volontà di mia madre).
Capisco che è dura stare lontano dai figli, ma le cose a poco a poco sono sempre e comunque destinate a risistemarsi.
Alla fine i figli non portano alcun rimorso nei confronti del genitore allontanato (e ci mancherebbe) perché sviluppano una loro capacità critica indipendente da quella dei genitori affidatari.
Tutto stà nell'aspettare i 18 anni e nel non irrigidirsi nei confronti del figlio (aka "non puoi capire" etc).
Secondo me c'è da chiedersi se la legge non sia da cambiare anche a fronte di fatti come questi:
«I maltrattamenti in famiglia stanno diventando un'arma di ritorsione per i contenziosi civili durante le separazioni», avverte Carmen Pugliese, pm del pool della Procura specializzato in reati sessuali e familiari, scorrendo i dati che vedono questo tipo di violenza aumentare in maniera significativa.
Nella Bergamasca si è passati dai 278 casi del 2006 ai 306 del 2007, fino ai 382 del 2008, in pratica più di una denuncia al giorno. E se è vero che si riscontra una sempre più diffusa propensione da parte di padri e mariti ad alzare le mani, è altrettanto appurato che molte volte le versioni fornite dalle presunte vittime (quasi sempre donne) sono gonfiate ad arte.
«Solo in due casi su 10 si tratta di maltrattamenti veri - analizza il pm Pugliese -. Il resto sono querele enfatizzate e usate come ricatto nei confronti dei mariti durante la separazione. "Se non mi concedi tot benefici, io ti denuncio", è la minaccia che fanno alcune mogli. Tanto che, una volta ottenuto quello che volevano, tornano in Procura a chiedere di ritirare la denuncia. Non sanno che nel frattempo noi abbiamo speso tempo ed energie per indagare. L'impressione è che alcune mogli tendano a usare pm e polizia giudiziaria come strumento per perseguire i propri interessi economici in fase di separazione».
Poche, in percentuale, le inchieste che sfociano in condanna. «Molte volte - rivela il pm Pugliese - siamo noi stessi a chiedere l'archiviazione. In altri casi, invece, si arriva a un processo dove la presunta vittima ridimensiona il proprio racconto. È successo anche che qualche ex moglie sia finita indagata per calunnia».
Sono per lo più italiane (mogli di italiani e anche di stranieri) le presunte vittime che si rivolgono alla Procura. Più limitata, invece, la percentuale dei genitori (il più delle volte anziani) presi a botte dai figli. Anche papà e mamme tendono a minimizzare i fatti dopo la denuncia, ma in questo caso lo fanno per amore e non per denaro.
Carmen Pugliese una tiratina d'orecchi la riserva anche alle associazioni che operano a tutela delle donne: «Non fanno l'operazione di filtro che dovrebbero fare: incitano le assistite a denunciare, ma poi si disinteressano del percorso giudiziario, di verificare come finirà la vicenda. Mi sembra una difesa indiscriminata della tutela della donna che viene a denunciare i maltrattamenti, senza mettere in conto che questa donna potrebbe sempre cambiare versione».
Ovvio che molte volte le violenze si verificano davvero e in modo pesante: «Da noi arrivano donne col volto tumefatto e in alcuni casi contro i mariti emettiamo misure cautelari». Ma talvolta a patire le conseguenze di denunce enfatizzate sono uomini che cascano dalle nuvole. Come quel bergamasco denunciato dalla ex moglie dell'Est che s'era rifugiata in una comunità protetta. Lei lo aveva dipinto come una sorta di persecutore, lui si presentò in Procura a raccontare che il rapporto non era poi così compromesso: i due continuavano a vedersi ogni fine settimana e per provarlo l'ex marito esibì le ricevute del motel.
Soldi richiesti e rapporti coniugali deteriorati, soprattutto in tempi di recessione, sono l'impasto che spesso porta davanti a un giudice. Lo si può leggere nelle statistiche dei reati consumati nella Bergamasca nel 2008, alla voce del mancato versamento di alimenti fra coppie separate. Un numero passato dai 278 casi denunciati nel 2006 ai 292 del 2007 per giungere ai 315 dello scorso anno.
«E chiaro che separarsi comporta difficoltà economiche - osserva il procuratore Addano Galizzi -. Se poi in famiglia lavora solo il marito, versare gli alimenti alla moglie separata e ai figli diventa un problema quando scatta la cassa integrazione o addirittura il licenziamento, soprattutto in questi periodi di crisi economica diffusa».
A volte sono gli inquirenti stessi a mettersi la mano sul cuore: « Se - confessa il pm Pugliese - un ex marito per uno o due mesi non versa gli alimenti e mi documenta che ha perso l'impiego o parte significativa del reddito, io per la denuncia chiedo l'archiviazione».
Stefano Serpellini
L'Eco di Bergamo (http://4.bp.blogspot.com/_sX6G8kdRfQI/SxLGxdmWwBI/AAAAAAAAAKY/ihj9qoSNIuo/s1600/L%27Eco+di+Bergamo+-+31.01.2009.gif)
Non ho mai capito perchè la legge permetta un orrore umano come questo.
C'è comunque la bigenitorialità, ma nel tuo caso a 70 km di distanza la vedo dura.
A 18 anni sarà il figlio a decidere autonomamente, ma dopo una vita con la madre che probabilmente gli ha lavato il cervello, anche un recupero di rapporto potrebbe essere compromesso.
fg
Al momento è la cosa che mi preoccupa di più.
Lei cerca di coprire il fatto che mio figlio mi cerca. Se lui mi chiama lei nega che lui l'abbia fatto... ecc.
E lui ora è così piccolo (fa due anni lunedì), non può difendersi da questi giochetti.
E' dura, l'unico modo che ho di combattere i suoi comportamenti è di fare sentire la mia presenza e non mollare.
Io vengo da quella stessa situazione (da figlio, che se permettete è pure peggio) ed alla fine mi sono tranquillamente ricongiunto con mio padre (a dispetto della volontà di mia madre).
Spero che andrà così, magari anche prima dei 18 anni.
Lo spero davvero con tutto il cuore...
E si, da figlio è molto peggio, me ne rendo conto purtroppo.
Comunque la nota positiva è che domani e lunedì (è il suo compleanno) starò con lui.
L'ambiente purtroppo non sarà dei migliori (casa coniugale con parenti di lei), ma è sempre meglio di niente.
Grazie a tutti per la vostra solidarietà, per me vuol dire tanto.
FabioGreggio
04-12-2009, 22:43
Al momento è la cosa che mi preoccupa di più.
Lei cerca di coprire il fatto che mio figlio mi cerca. Se lui mi chiama lei nega che lui l'abbia fatto... ecc.
E lui ora è così piccolo (fa due anni lunedì), non può difendersi da questi giochetti.
E' dura, l'unico modo che ho di combattere i suoi comportamenti è di fare sentire la mia presenza e non mollare.
Spero che andrà così, magari anche prima dei 18 anni.
Lo spero davvero con tutto il cuore...
E si, da figlio è molto peggio, me ne rendo conto purtroppo.
Non scartare il fatto che nel suo comportamento possa esserci rilevanza penale. Puoi sempre chiedere una perizia o raccogliere prove per dimostrare che il suo comportamento annulla la figura, fondamentale in quella età, del padre.
Il discorso nel tuo caso è complicato dal fatto che il bimbo è troppo piccolo e la legge prevede a prescindere che resti con la mamma. Avesse avuto 10 anni o più, avresti potuto tentare una specie di bigenitorialità.
Resta cmq il fatto che tu possa sempre chiedere accertamenti sul suo comportamento educazionale in relazione alla tua figura con il figlio.
E questo lo puoi fare sia a livello giudiziario, sia a livello di assistente sociale per accertamenti.
La madre che ha in affidamento il figlio non può screditare la figura del padre, in quanto oltre alla diffamazione c'è anche il danno alla persona.
Il rischio è che il padre diventi un bancomat e nulla più.
Ma anche più in la con il tempo, se tuo figlio dovesse avere con te un rapporto viziato dalla madre, puoi sempre procedere a livello penale.
Naturalmente tutto questo a prescindere dalle colpe e dai fatti della separazione.
fg
Al peggio non c'è mai limite:
Denuncia dell'associazione "Papà separati": privati dei figli con false accuse di violenza (http://archiviostorico.corriere.it/1997/gennaio/06/Privati_dei_figli_con_false_co_0_9701062371.shtml)
Ci sono avvocati che nelle cause di separazione e di divorzio in discussione davanti al tribunale di Milano, al fine di rendere oltremodo precaria la posizione del coniuge maschio controparte nella vertenza, usano frequentemente l'arma dell'accusa di abusi sessuali sui minori.
Il falso addebito di violenza sessuale e di atti di libidine e' il mezzo piu' facile e vile per screditare un padre e impedirgli per anni di frequentare i suoi figli.
Una trappola, quella di lanciare o anche soltanto lasciar ventilare l'accusa di violenza sessuale e di atti di libidine nei confronti dei figli minori, nella quale sembra che i giudici della sezione famiglia del tribunale milanese cadano abbastanza facilmente.
Cosa che ha confermato anche nexus:
Nel tribunale dei minori di Milano ci sono 9 giudici donne. Una di loro si è apertamente dichiarata femminista e gli avvocati che difendono i mariti sanno già che se si beccano lei conviene semplicemente andare in appello direttamente.
Ovviamente non sto scherzando.
Un po di articoli che ho trovato facendo una ricerca con Google per rendere l'idea di cosa stiamo parlando:
Accusa padre innocente per fargli togliere il figlio (http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/imperia/2009/03/13/AMQucHTC-togliere_fargli_innocente.shtml?hl)
Una congiura contro un padre di famiglia innocente per farlo passare per pedofilo, con tanto di denuncia all’autorità giudiziaria, al solo scopo di levargli la patria potestà sul bambino di 8 anni. È quanto ha architettato una cinquantenne di Bordighera condannata a un anno di reclusione per calunnia.
"Ha violentato nostro figlio" L'accusa è falsa, a processo (http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/ascoli/cronaca/2009/09/28/238043-violenatato_nostro_figlio.shtml)
Era stato accusato dalla moglie di aver abusato sessualmente del loro figlioletto appena nato, ma l'accusa era inventata.
Gli avrebbe anche impedito di vedere il bimbo dopo la separazione, tanto da spingerlo a rivolgersi al Tribunale dei minori.
Assolto il medico accusato di pedofilia (http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/genova/2009/04/08/AMxy3NWC-assolto_accusato_pedofilia.shtml?hl)
Secondo la denuncia della madre, una infermiera, il medico avrebbe approfittato della sua assenza in occasione di un intervento chirurgico per abusare della figlia che gli era stata affidata.
Madre e figlia sedicenne lo ricattarono fingendo abusi, padre disperato si uccise: rinviate a giudizio (http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo435165.shtml)
"Paga o diciamo che hai toccato la nostra bambina".
Genova: false denunce al marito per togliergli il figlio (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/06/29/denuncia-per-vendetta-il-cognato.html)
Divorziata e in pessimi rapporti con l' ex marito, un' infermiera di 40 anni ha escogitato un piano diabolico per impedire che il figlioletto (Lorenzo, 11 anni) continuasse a frequentare il padre.
Ha indotto il bambino a dichiarare di essere stato pesantemente molestato da uno zio e ha registrato le infamanti accuse che lei suggeriva. Ha quindi sporto denuncia e il bambino ha confermato alla polizia il contenuto dell' audiocassetta.
E un fenomeno abominevole, che aggiungendosi a una legge già sbagliata di suo e considerando i numeri sulla diffusione riportati nell'articolo di Carmen Pugliese crea uno scenario veramente squallido.
Pensare che in un paese sviluppato come il nostro ci sono queste leggi assurde e succedono queste cose infami mi fa veramente bollire il sangue nelle vene.
Io mio figlio per ora posso vederlo solo due volte al mese.
Le possibilità che il giudice mi permetta di vederlo più spesso sono molto remote, dato che purtroppo essendo dovuto tornare a casa dei miei ora sto a 70Km da lui...
Per il resto gli atteggiamenti che ho letto nell'articolo sono gli stessi. Vengo trattato come la feccia del mondo e il fatto che veda mio figlio viene considerato dalla mia ex-moglie come un atto di magnanimità da parte sua...
Ammetto che lo sconforto è enorme a volte, ma quando sono in quei momenti penso a mio figlio e mi convinco che devo essere forte perchè lui ha bisogno di me...
E' una crudeltà nei confronti dei bambini, confermo la mia scarsa stima dei giudici.
Io mi ritrovo in una situazione, con una figlia di 3 mesi (TRE MESI) ed un madre che mi nega di vederla, mi denigra dicendo che se tanto vado da un avvocato passeranno mesi prima di una sentenza, mesi che io passero senza poter vedere mia figlia, e che alla fine di tutto io non potro mai averla quanto vorrei. Nel frattempo cosa dovrei fare? Nessuno sa darmi una risposta perche la bambina è troppo piccola ed è giusto che stia con la madre ma il padre come è tutelato? Ma siamo solo un ornamento per le famiglie? Possibile che non contiamo un cazzo? Capisco benissimo quando le situazioni degenerano e i padri perdono la testa, io per vedere mia figlia devo guardarmi le sue foto, la sera vado a letto piangendo e la mattina mi sveglio piangendo, per riuscire ad andare a lavorare sono costretto a seguire una cura di ansiolitici, ma per tutti io non conto un cazzo perche la madre è l'unica figura indispensabile per una figlia, il padre non conta un cazzo, questo è quello che ho capito sulla mia pelle
ConteZero
05-12-2009, 07:50
Io mi ritrovo in una situazione, con una figlia di 3 mesi (TRE MESI) ed un madre che mi nega di vederla, mi denigra dicendo che se tanto vado da un avvocato passeranno mesi prima di una sentenza, mesi che io passero senza poter vedere mia figlia, e che alla fine di tutto io non potro mai averla quanto vorrei. Nel frattempo cosa dovrei fare? Nessuno sa darmi una risposta perche la bambina è troppo piccola ed è giusto che stia con la madre ma il padre come è tutelato? Ma siamo solo un ornamento per le famiglie? Possibile che non contiamo un cazzo? Capisco benissimo quando le situazioni degenerano e i padri perdono la testa, io per vedere mia figlia devo guardarmi le sue foto, la sera vado a letto piangendo e la mattina mi sveglio piangendo, per riuscire ad andare a lavorare sono costretto a seguire una cura di ansiolitici, ma per tutti io non conto un cazzo perche la madre è l'unica figura indispensabile per una figlia, il padre non conta un cazzo, questo è quello che ho capito sulla mia pelle
Fregatene.
Da un lato la donna lo fa per tirare la corda, dall'altro non c'è nulla che tu possa fare.
Conosco per esperienza diretta quanto sia difficile tirar su un bimbo piccolo, per cui basterà tenere il giusto distacco per riportare la madre a più miti consigli.
Nel caso dovesse cominciare a rompere i coglioni per i soldi (hai riconosciuto la bimba ?) puoi sempre risponderle con le sue stesse parole "vai da un giudice, ci vorranno mesi per vedere gli alimenti e non avrai mai quanto ti spetta".
Vedrai che dopo un po'sarà meglio disposta vesto di te e le tue esigenze.
cdimauro
05-12-2009, 08:06
Piena solidarietà a chi ha di questi problemi.
Il divorzio è un'istituzione che andrebbe radicalmente cambiata, perché da strumento di tutela della donna (prima "schiavizzata" dall'uomo) è diventato arma da scagliare contro l'uomo (parlo del caso comune, ovviamente).
In caso di separazione consensuale ognuno per i fatti propri senza assegni di mantenimento ("L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro", ma non su quello degli altri: che ognuno si dia da fare per mantenersi da sé), e l'assegno per gli eventuali figli diviso fra i due genitori secondo le proprie possibilità (il che NON significa che uno dei due non lavora e quindi non contribuisce; se non erro se non lavora il padre, poi deve pagare gli arretrati).
Ovviamente custodia affidata a entrambi i genitori, e in via esclusiva solo per casi di dimostrata gravità / incapacità da parte di un genitore.
Beh, che dire?
NexusMM e TTr vi ammiro, io nei vostri panni avrei ammazzato di botte la mia ex e sarei andato in galera contento come una pasqua.
So ovviamente che è sbagliato, che in questo modo avrei fatto solo del male ai miei figli, ma ho un senso paterno molto forte e in questa situazione non riuscirei a controllarmi per niente.
Non per il torto subito, né per i soldi sbolognati, ma per come una donna possa strumentalizzare il proprio figlio, mio figlio, per i suoi insulsi interessi personali, come se fosse il televisore al plasma da 44 pollici o la BMW Z3.
Io una cosa del genere non la posso concepire.
Prendimi i soldi, la casa, l'automobile, diffamami, fammi quel cazzo che ti pare, ma non usare mio figlio per farmi la guerra, porcaccia eva!
Non preoccuparti, ormai mi sto facendo una corazza... è inevitabile.
E sono d'accordo che sia estremamente importante parlarne.
Oltre allo "strillare di più" aggiungo anche il "mentire".
E se ti raccontassi le palle allucinanti che sta raccontando la mia ex-moglie ci sarebbe davvero da strapparsi i capelli.
Purtroppo in questi casi bisogna sempre mantenere la calma, essere inattaccabili e portare pazienza... tanta pazienza.
Come ho detto prima, pensare a mio figlio mi aiuta moltissimo.
è normale, prova a parlare con qualche avv e vedrai che gli spiegano già quello che deve inventarsi per fare " bella impression " fare la vittima.
stesso discorso sullo spillare i soldi all'ex marito !
Piena solidarietà a chi ha di questi problemi.
Il divorzio è un'istituzione che andrebbe radicalmente cambiata, perché da strumento di tutela della donna (prima "schiavizzata" dall'uomo) è diventato arma da scagliare contro l'uomo (parlo del caso comune, ovviamente).
In caso di separazione consensuale ognuno per i fatti propri senza assegni di mantenimento ("L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro", ma non su quello degli altri: che ognuno si dia da fare per mantenersi da sé), e l'assegno per gli eventuali figli diviso fra i due genitori secondo le proprie possibilità (il che NON significa che uno dei due non lavora e quindi non contribuisce; se non erro se non lavora il padre, poi deve pagare gli arretrati).
Ovviamente custodia affidata a entrambi i genitori, e in via esclusiva solo per casi di dimostrata gravità / incapacità da parte di un genitore.
E se, invece, i figli di genitori separati venissero fatti vivere da soli, oppure magari in una specie di collegio? Stavo pensando che sarebbe davvero ottimo per un ragazzo avere a 12-13 anni un appartamento proprio ed un tot di soldi da entrambi i genitori per vivere.
Ho conosciuto una persona che ha avuto ciò, e ne sono rimasto deliziato. Una maturità incredibile, pur avendo solo 19 anni (ha vissuto da solo da quando ne aveva 15).
Ho conosciuto una persona che ha avuto ciò, e ne sono rimasto deliziato. Una maturità incredibile, pur avendo solo 19 anni (ha vissuto da solo da quando ne aveva 15).
E ti credo, gli hanno buttato tutta l'infanzia nel cesso... Non mi pare una bella cosa.
ConteZero
05-12-2009, 08:30
E se, invece, i figli di genitori separati venissero fatti vivere da soli, oppure magari in una specie di collegio? Stavo pensando che sarebbe davvero ottimo per un ragazzo avere a 12-13 anni un appartamento proprio ed un tot di soldi da entrambi i genitori per vivere.
Ho conosciuto una persona che ha avuto ciò, e ne sono rimasto deliziato. Una maturità incredibile, pur avendo solo 19 anni (ha vissuto da solo da quando ne aveva 15).
I collegi non sono esattamente posti raccomandabili, inoltre un adolescente può vivere da solo, un bambino no.
cdimauro
05-12-2009, 08:36
E se, invece, i figli di genitori separati venissero fatti vivere da soli, oppure magari in una specie di collegio? Stavo pensando che sarebbe davvero ottimo per un ragazzo avere a 12-13 anni un appartamento proprio ed un tot di soldi da entrambi i genitori per vivere.
Ho conosciuto una persona che ha avuto ciò, e ne sono rimasto deliziato. Una maturità incredibile, pur avendo solo 19 anni (ha vissuto da solo da quando ne aveva 15).
Da padre preferirei andare a elemosinare, ma tenermi stretti i miei figli, piuttosto che rinchiuderli in un collegio.
zerothehero
05-12-2009, 08:41
Certo che usare un figlio come arma contro il coniuge, finendo per strumentalizzarlo per i propri fini, è davvero rivoltante.
:stordita:
ConteZero
05-12-2009, 08:46
Certo che usare un figlio come arma contro il coniuge, finendo per strumentalizzarlo per i propri fini, è davvero rivoltante.
:stordita:
No, è la norma, e spesso non è neppure un comportamento premeditato ma una reazione inconscia.
No, è la norma, e spesso non è neppure un comportamento premeditato ma una reazione inconscia.
Promemoria:
Allegare buono sconto per visita psichiatrica all'assegno di mantenimento.
ConteZero
05-12-2009, 08:57
Promemoria:
Allegare buono sconto per visita psichiatrica all'assegno di mantenimento.
Promemoria: Subordinare il divorzio ad un ciclo completo di sedute psichiatriche.
MadJackal
05-12-2009, 09:01
Promemoria:
Allegare buono sconto per visita psichiatrica all'assegno di mantenimento.
Bassstardo.
Comunque sì, che la legge sul divorzio sia orientatissima a favorire la moglie non c'è alcun dubbio. Alla faccia della tanto desiderata (a parole) parità dei sessi.
anonimizzato
05-12-2009, 09:22
Io ho la netta impressione che ci sia un doppiopesismo mostruoso quando si tratta di divorzi e affidamento dei figli.
Non è una tua impressione.
ma seuno invece non è sposato, ma solo convivente e con figlio... come ci si regola in caso di separazione?
ConteZero
05-12-2009, 09:29
ma seuno invece non è sposato, ma solo convivente e con figlio... come ci si regola in caso di separazione?
Non cambia nulla.
Il punto non è il matrimonio (quello riguarda solo gli alimenti alla moglie), il punto è aver riconosciuto o no i figli.
Se hai riconosciuto i figli puoi chiedere che lo stato tuteli i tuoi diritti di genitore decidendo quando ti spetta vederli.
Non cambia nulla.
Il punto non è il matrimonio (quello riguarda solo gli alimenti alla moglie), il punto è aver riconosciuto o no i figli.
Se hai riconosciuto i figli puoi chiedere che lo stato tuteli i tuoi diritti di genitore decidendo quando ti spetta vederli.
mi incuriosice la cosa dell'ìassegno di mantenimento dei figli.... cioè il pover'uomo (visto che alla fine èsempre lui a pagare) versa un tot di soldi alla moglie per il figlio giusto? ha del controllo su quei soldi? voglio dire come fa a tutelarsi se ad esempio la donna non li usa per il bimbo?
in pratica.. come funziona la vicenda?
ConteZero
05-12-2009, 09:41
mi incuriosice la cosa dell'ìassegno di mantenimento dei figli.... cioè il pover'uomo (visto che alla fine èsempre lui a pagare) versa un tot di soldi alla moglie per il figlio giusto? ha del controllo su quei soldi? voglio dire come fa a tutelarsi se ad esempio la donna non li usa per il bimbo?
in pratica.. come funziona la vicenda?
Credo che ci sia la possibilità per il marito di denunciare la moglie e toglierle l'affidamento dei figli nel caso in cui i figli siano trattati male.
Io mi ritrovo in una situazione, con una figlia di 3 mesi (TRE MESI) ed un madre che mi nega di vederla, mi denigra dicendo che se tanto vado da un avvocato passeranno mesi prima di una sentenza, mesi che io passero senza poter vedere mia figlia, e che alla fine di tutto io non potro mai averla quanto vorrei. Nel frattempo cosa dovrei fare? Nessuno sa darmi una risposta perche la bambina è troppo piccola ed è giusto che stia con la madre ma il padre come è tutelato? Ma siamo solo un ornamento per le famiglie? Possibile che non contiamo un cazzo? Capisco benissimo quando le situazioni degenerano e i padri perdono la testa, io per vedere mia figlia devo guardarmi le sue foto, la sera vado a letto piangendo e la mattina mi sveglio piangendo, per riuscire ad andare a lavorare sono costretto a seguire una cura di ansiolitici, ma per tutti io non conto un cazzo perche la madre è l'unica figura indispensabile per una figlia, il padre non conta un cazzo, questo è quello che ho capito sulla mia pelleIo sono una psicologa infantile: non è tutelata la bambina nel suo diritto di avere un padre. Vai da un buon avvocato del settore e chiedi un provvedimento urgente del giudice.
No, è la norma, e spesso non è neppure un comportamento premeditato ma una reazione inconscia.
Che dimostra come ci se ne freghi del bambino.
ConteZero
05-12-2009, 09:58
Che dimostra come ci se ne freghi del bambino.
Questo è il tuo parere professionale ? :asd:
E se, invece, i figli di genitori separati venissero fatti vivere da soli, oppure magari in una specie di collegio? Stavo pensando che sarebbe davvero ottimo per un ragazzo avere a 12-13 anni un appartamento proprio ed un tot di soldi da entrambi i genitori per vivere.
Ho conosciuto una persona che ha avuto ciò, e ne sono rimasto deliziato. Una maturità incredibile, pur avendo solo 19 anni (ha vissuto da solo da quando ne aveva 15).
ma poveretto ! perforza ha una maturità incredibile.... o cresceva in fretta o.....
quello è la rovina della società futura !
forse non si capisce che i problemi dei due genitori devono rimanere dei genitori, se si separano l'uomo o la donna intelligenti non fanno pesare la cosa ai figli, coloro che usano i figlio come ricatto sono persone profondamente ignoranti ed egoiste, già loro non sono cresciuti mentalmente se basano la loro vita sul ricatto reciproco, è un comportamento infantile.
basta parlare con qualche avvocato per sentirne di tutti i colori si va da quella che chiede consiglio per spillare piu soldi al marito, a quella che vuole vivere a sbafo convivendo con un altro, a quella che vuole vendicarsi, a quella che non vuole rinunciare alla seconda casa al mare, quella che sa che il marito ha redditi in nero e vuole conteggiare pure quelli per l'asssegno di mantenimento e non sa come fare, quella che chiede come fa a comprare un oggetto per lei addebitando parte del costo al marito facendolo passare come necessario il figlio ecc ecc e poi naturalmente ci sono i mariti che fanno o stesso nei confronti della moglie, però sono in numero minore. perchè se un uomo ha soldi e si separe, la moglie.... finchè il marito paga va "quasi" bene si trova un altra casa ecc ecc , se un uomo non ha granchè reddito... è sulla strada alla stregua di un poveraccio !
MesserWolf
05-12-2009, 10:09
permettetemi un commento maschilista , ma le donne a volte sanno essere di una stronzaggine che per me è inconcepibile .
E anche la tattica di fare la vittima (anche raccontando balle incommensurabili, arrivando magari a denunciare esclusivamente per ripicca ) è una tattica vecchia come il mondo .
Noi italiani le coccoliamo troppo per certi aspetti ... purtroppo a volte sanno essere troppo adorabili :p
Certo che usare un figlio come arma contro il coniuge, finendo per strumentalizzarlo per i propri fini, è davvero rivoltante.
:stordita:
deve essere il famoso senso materno :asd:
MesserWolf
05-12-2009, 10:18
E se, invece, i figli di genitori separati venissero fatti vivere da soli, oppure magari in una specie di collegio? Stavo pensando che sarebbe davvero ottimo per un ragazzo avere a 12-13 anni un appartamento proprio ed un tot di soldi da entrambi i genitori per vivere.
Ho conosciuto una persona che ha avuto ciò, e ne sono rimasto deliziato. Una maturità incredibile, pur avendo solo 19 anni (ha vissuto da solo da quando ne aveva 15).
:mbe: :mbe:
E ti credo, gli hanno buttato tutta l'infanzia nel cesso... Non mi pare una bella cosa.
*
Fregatene.
Da un lato la donna lo fa per tirare la corda, dall'altro non c'è nulla che tu possa fare.
Conosco per esperienza diretta quanto sia difficile tirar su un bimbo piccolo, per cui basterà tenere il giusto distacco per riportare la madre a più miti consigli.
Nel caso dovesse cominciare a rompere i coglioni per i soldi (hai riconosciuto la bimba ?) puoi sempre risponderle con le sue stesse parole "vai da un giudice, ci vorranno mesi per vedere gli alimenti e non avrai mai quanto ti spetta".
Vedrai che dopo un po'sarà meglio disposta vesto di te e le tue esigenze.
Noi eravamo una coppia di fatto, io ho riconosciuto mia figlia, porta il mio cognome, l'ho desiderata piu di qualsiasi altra cosa al mondo e per i soldi per lei non ci saranno mai problemi, io non vorrò mai fargli mancare niente per colpa di questa situazione. Io non posso aspettare che tutto si calmi, che lei plachi la sua ira e che cominci a ragionare, passa del tempo, la mia figlia cresce e sto perdendo i suoi primi sorrisi, tutti i suoi parenti la toccano ed io me la posso solo ricordare.
Io sono una psicologa infantile: non è tutelata la bambina nel suo diritto di avere un padre. Vai da un buon avvocato del settore e chiedi un provvedimento urgente del giudice.
Purtroppo mi sono già dovuto muovere in tal senso anche se siamo appena all'inizio ma ho già capito che la parità dei sessi in questo ambito proprio non esiste.
HolidayEquipe™
05-12-2009, 13:55
Io mio figlio per ora posso vederlo solo due volte al mese.
Le possibilità che il giudice mi permetta di vederlo più spesso sono molto remote, dato che purtroppo essendo dovuto tornare a casa dei miei ora sto a 70Km da lui...
Per il resto gli atteggiamenti che ho letto nell'articolo sono gli stessi. Vengo trattato come la feccia del mondo e il fatto che veda mio figlio viene considerato dalla mia ex-moglie come un atto di magnanimità da parte sua...
Ammetto che lo sconforto è enorme a volte, ma quando sono in quei momenti penso a mio figlio e mi convinco che devo essere forte perchè lui ha bisogno di me...
scusa se mi permetto...ma alla tua moglie non frega nulla di tuo figlio...
se le interessasse qualcosa, saprebbe che il figlio ha bisogno del padre come della madre...e non farebbe mai mancare la presenza del padre...
in bocca la lupo...e cerca di vedere tuo figlio piu' che puoi...soprattutto per lui, oltre che per te...
Piena solidarietà a chi ha di questi problemi.
Il divorzio è un'istituzione che andrebbe radicalmente cambiata, perché da strumento di tutela della donna (prima "schiavizzata" dall'uomo) è diventato arma da scagliare contro l'uomo (parlo del caso comune, ovviamente).
In caso di separazione consensuale ognuno per i fatti propri senza assegni di mantenimento ("L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro", ma non su quello degli altri: che ognuno si dia da fare per mantenersi da sé), e l'assegno per gli eventuali figli diviso fra i due genitori secondo le proprie possibilità (il che NON significa che uno dei due non lavora e quindi non contribuisce; se non erro se non lavora il padre, poi deve pagare gli arretrati).
Ovviamente custodia affidata a entrambi i genitori, e in via esclusiva solo per casi di dimostrata gravità / incapacità da parte di un genitore.
Guarda che quello é esattamente cio che dice la legge.
L'affidamento condiviso é lo status quo di riferimento, e ci devono essere motivi seri e validi per togliere la patrià potestà ad uno dei genitori. E il tutto non ha nulla a che vedere col divorzio, ma solo con la separazione dei genitori, conviventi o sposati che fossero, non cambia nulla.
Il problema é che la legge non puo imporre alle persone di essere adulte e responsabili. Non c'é bisogno di andare in tribunale per fissare i termini di un affido condiviso. Ci si va perché le persone non sono in grado di accordarsi, ma preferiscono entrare in un gioco infantile di ripicche.
Di fronte all'incapacità di accordarsi il giudice prende poi le decisioni. Ma la sua non é una valutazione di chi sia bravo e di chi sia stronzo. E' meramente un compromesso, per tutelare gli interessi del bambino. Ed é chiaro che si tiene conto del suo equilibrio piu che di un astratto egualitarismo di due genitori che si rimpallano il figlio come fosse una torta da spartirsi.
un bambino non lo puoi spartire a metà. Conta piu il suo equilibrio che l'orgoglio ferito di uno dei genitori. Ed é quindi per questo che i tribunali tendono poi a favorire la madre. Perché la madre era, prima della separazione il genitore che si prendeva principalmente cura del minore. E quindi il giudice sceglie la stabilità. Non é una valutazione del fatto che le donne siano piu o meno brave. E' il semplice riflesso della situazione precedente la separazione. Non c'é nessuna legge che dica che il figlio deve stare con la madre. C'é solo un trend in cui preferisce la continuità rispetto al cambiamento. E dal punto di vista del minore é sicuramente il criterio corretto.
Secondo me c'è da chiedersi se la legge non sia da cambiare anche a fronte di fatti come questi:
«I maltrattamenti in famiglia stanno diventando un'arma di ritorsione per i contenziosi civili durante le separazioni», avverte Carmen Pugliese, pm del pool della Procura specializzato in reati sessuali e familiari, scorrendo i dati che vedono questo tipo di violenza aumentare in maniera significativa.
Nella Bergamasca si è passati dai 278 casi del 2006 ai 306 del 2007, fino ai 382 del 2008, in pratica più di una denuncia al giorno. E se è vero che si riscontra una sempre più diffusa propensione da parte di padri e mariti ad alzare le mani, è altrettanto appurato che molte volte le versioni fornite dalle presunte vittime (quasi sempre donne) sono gonfiate ad arte.
«Solo in due casi su 10 si tratta di maltrattamenti veri - analizza il pm Pugliese -. Il resto sono querele enfatizzate e usate come ricatto nei confronti dei mariti durante la separazione. "Se non mi concedi tot benefici, io ti denuncio", è la minaccia che fanno alcune mogli. Tanto che, una volta ottenuto quello che volevano, tornano in Procura a chiedere di ritirare la denuncia. Non sanno che nel frattempo noi abbiamo speso tempo ed energie per indagare. L'impressione è che alcune mogli tendano a usare pm e polizia giudiziaria come strumento per perseguire i propri interessi economici in fase di separazione».
Poche, in percentuale, le inchieste che sfociano in condanna. «Molte volte - rivela il pm Pugliese - siamo noi stessi a chiedere l'archiviazione. In altri casi, invece, si arriva a un processo dove la presunta vittima ridimensiona il proprio racconto. È successo anche che qualche ex moglie sia finita indagata per calunnia».
Sono per lo più italiane (mogli di italiani e anche di stranieri) le presunte vittime che si rivolgono alla Procura. Più limitata, invece, la percentuale dei genitori (il più delle volte anziani) presi a botte dai figli. Anche papà e mamme tendono a minimizzare i fatti dopo la denuncia, ma in questo caso lo fanno per amore e non per denaro.
Carmen Pugliese una tiratina d'orecchi la riserva anche alle associazioni che operano a tutela delle donne: «Non fanno l'operazione di filtro che dovrebbero fare: incitano le assistite a denunciare, ma poi si disinteressano del percorso giudiziario, di verificare come finirà la vicenda. Mi sembra una difesa indiscriminata della tutela della donna che viene a denunciare i maltrattamenti, senza mettere in conto che questa donna potrebbe sempre cambiare versione».
Ovvio che molte volte le violenze si verificano davvero e in modo pesante: «Da noi arrivano donne col volto tumefatto e in alcuni casi contro i mariti emettiamo misure cautelari». Ma talvolta a patire le conseguenze di denunce enfatizzate sono uomini che cascano dalle nuvole. Come quel bergamasco denunciato dalla ex moglie dell'Est che s'era rifugiata in una comunità protetta. Lei lo aveva dipinto come una sorta di persecutore, lui si presentò in Procura a raccontare che il rapporto non era poi così compromesso: i due continuavano a vedersi ogni fine settimana e per provarlo l'ex marito esibì le ricevute del motel.
Soldi richiesti e rapporti coniugali deteriorati, soprattutto in tempi di recessione, sono l'impasto che spesso porta davanti a un giudice. Lo si può leggere nelle statistiche dei reati consumati nella Bergamasca nel 2008, alla voce del mancato versamento di alimenti fra coppie separate. Un numero passato dai 278 casi denunciati nel 2006 ai 292 del 2007 per giungere ai 315 dello scorso anno.
«E chiaro che separarsi comporta difficoltà economiche - osserva il procuratore Addano Galizzi -. Se poi in famiglia lavora solo il marito, versare gli alimenti alla moglie separata e ai figli diventa un problema quando scatta la cassa integrazione o addirittura il licenziamento, soprattutto in questi periodi di crisi economica diffusa».
A volte sono gli inquirenti stessi a mettersi la mano sul cuore: « Se - confessa il pm Pugliese - un ex marito per uno o due mesi non versa gli alimenti e mi documenta che ha perso l'impiego o parte significativa del reddito, io per la denuncia chiedo l'archiviazione».
Stefano Serpellini
L'Eco di Bergamo (http://4.bp.blogspot.com/_sX6G8kdRfQI/SxLGxdmWwBI/AAAAAAAAAKY/ihj9qoSNIuo/s1600/L%27Eco+di+Bergamo+-+31.01.2009.gif)
Qua non c'entra la legge.
C'entra la maturità delle persone.
Ci sono milioni di cause civili fatte da condfomini che si trascinano in tribunale per qualunque minchiata. Figuriamoci quando si entra nelle dinamiche di ex conviventi.
Non c'é legge che possa impedire a due persone di distruggersi la vita. Se due vedono il tribunale come il luogo in cui farsi i dispetti per potersi veder riconoscere come vittima, non glielo puoi impedire.
A meno di fare, come diceva evelul, e togliere direttamente il figlio ad entrambi.
cdimauro
05-12-2009, 17:40
Guarda che quello é esattamente cio che dice la legge.
L'affidamento condiviso é lo status quo di riferimento, e ci devono essere motivi seri e validi per togliere la patrià potestà ad uno dei genitori. E il tutto non ha nulla a che vedere col divorzio, ma solo con la separazione dei genitori, conviventi o sposati che fossero, non cambia nulla.
Il problema é che la legge non puo imporre alle persone di essere adulte e responsabili. Non c'é bisogno di andare in tribunale per fissare i termini di un affido condiviso. Ci si va perché le persone non sono in grado di accordarsi, ma preferiscono entrare in un gioco infantile di ripicche.
Di fronte all'incapacità di accordarsi il giudice prende poi le decisioni. Ma la sua non é una valutazione di chi sia bravo e di chi sia stronzo. E' meramente un compromesso, per tutelare gli interessi del bambino. Ed é chiaro che si tiene conto del suo equilibrio piu che di un astratto egualitarismo di due genitori che si rimpallano il figlio come fosse una torta da spartirsi.
un bambino non lo puoi spartire a metà. Conta piu il suo equilibrio che l'orgoglio ferito di uno dei genitori. Ed é quindi per questo che i tribunali tendono poi a favorire la madre. Perché la madre era, prima della separazione il genitore che si prendeva principalmente cura del minore. E quindi il giudice sceglie la stabilità. Non é una valutazione del fatto che le donne siano piu o meno brave. E' il semplice riflesso della situazione precedente la separazione. Non c'é nessuna legge che dica che il figlio deve stare con la madre. C'é solo un trend in cui preferisce la continuità rispetto al cambiamento. E dal punto di vista del minore é sicuramente il criterio corretto.
Concordo che la tutela del minore debba venire prima di tutto, ma dipende anche dall'età. Nei primi anni è sicuramente la madre il punto di riferimento principale, ma dopo la scelta della "continuità" a mio avviso può essere messa in discussione.
Perché la madre era, prima della separazione il genitore che si prendeva principalmente cura del minore.
Non nel mio caso.
Però ormai sono passati sei mesi ed in questi sei mesi mi ha visto pochissimo e lo stanno tirando su praticamente i nonni materni...
Come avevo scritto in un thread le donne/madri non sono più quelle di una volta quindi così come sono cambiate loro devono cambiare gli assunti della giurisprudenza.
Non nel mio caso.
E perché te ne sei andato tu? Non poteva andarsene lei?
Concordo che la tutela del minore debba venire prima di tutto, ma dipende anche dall'età. Nei primi anni è sicuramente la madre il punto di riferimento principale, ma dopo la scelta della "continuità" a mio avviso può essere messa in discussione.
Secondo me anche nei primi anni, dipende tutto dalle persone. D'altrone ci sono comunque casi in cui i figli vengon dati in affidamento esclusivo al padre...
Pero' secondo me, a meno di cose gravi tipo abusi o violenza o droghe ecc, andando in tribunale ci perdono solo tutti.
I genitori del mio migliore amico si son separati dopo 25 anni di matrimonio. Son riusciti a distruggersi la vita e a sperperare una fortuna in avvocati. Hanno persino litigato in tribunale su chi si dovesse prendere i gatti di casa :asd:
Morale della storia la casa é andata venduta per coprire le spese e entrambi sono ora in affitto
koshchay
05-12-2009, 18:15
perdonatemi il totale ot, fritz da dove viene il tuo nick?
perdonatemi il totale ot, fritz da dove viene il tuo nick?
da l'amico Fritz
koshchay
05-12-2009, 18:19
da l'amico Fritz
ah ok.... continuate pure...:)
TOWERTORRE
05-12-2009, 18:19
Non nel mio caso.
Però ormai sono passati sei mesi ed in questi sei mesi mi ha visto pochissimo e lo stanno tirando su praticamente i nonni materni...
Come avevo scritto in un thread le donne/madri non sono più quelle di una volta quindi così come sono cambiate loro devono cambiare gli assunti della giurisprudenza.
devi assolutamente andare da un avvocato o la cosa peggiorerà sempre di più...
cdimauro
05-12-2009, 18:32
Secondo me anche nei primi anni, dipende tutto dalle persone. D'altrone ci sono comunque casi in cui i figli vengon dati in affidamento esclusivo al padre...
Ma sempre per il discorso della "continuità" di cui parlavi prima?
Pero' secondo me, a meno di cose gravi tipo abusi o violenza o droghe ecc, andando in tribunale ci perdono solo tutti.
I genitori del mio migliore amico si son separati dopo 25 anni di matrimonio. Son riusciti a distruggersi la vita e a sperperare una fortuna in avvocati. Hanno persino litigato in tribunale su chi si dovesse prendere i gatti di casa :asd:
Morale della storia la casa é andata venduta per coprire le spese e entrambi sono ora in affitto
Almeno loro sono vivi (http://it.wikipedia.org/wiki/La_guerra_dei_Roses)... :asd:
A parte gli scherzi, non condivido, ma posso capirli. E' molto facile passare dell'amore profondo all'odio feroce e vendicativo.
E perché te ne sei andato tu? Non poteva andarsene lei?
Non sarei mai riuscito a cacciarla di casa e se avessi tentato la cosa sarebbe degenerata. Per amore di mio figlio e per tenerlo fuori da tutto questo schifo sono tornato dai miei genitori. Non c'era alternativa.
devi assolutamente andare da un avvocato o la cosa peggiorerà sempre di più...
Trovarmi un avvocato è stata la prima cosa che ho fatto, ancora prima di andare via di casa perchè con lei era impossibile ragionare e dovevo tutelarmi (ormai la situazione era pesante).
Lei è già il terzo avvocato che cambia...
Non sarei mai riuscito a cacciarla di casa e se avessi tentato la cosa sarebbe degenerata. Per amore di mio figlio e per tenerlo fuori da tutto questo schifo sono tornato dai miei genitori. Non c'era alternativa.
E' sicuramente lodabile come preoccupazione.
Pero nei fatti hai creato tu la situazione attuale, nella quale hai lasciato casa e figlio a tua moglie. E hai anche abbandonato il tetto coniugale, ragion per cui legalmente sei in una posizione assai debole perché tua moglie puo addebitarti la separazione. Almeno cosi la sapevo io. Chi se ne va, anche con le migliori intenzioni, rischia sempre di trovarsi automaticamente nel torto.
E hai anche abbandonato il tetto coniugale, ragion per cui legalmente sei in una posizione assai debole perché tua moglie puo addebitarti la separazione.
Prima di andarmene ha fatto scrivere al suo avvocato che era d'accordo.
Comunque non esiste più il reato di abbandono di tetto coniugale ed in un caso di questo tipo non sarebbe stato applicabile.
Ti assicuro che se fossi rimasto la situazione sarebbe degenerata in modo pericoloso.
E' stato un atto dovuto, qualcuno doveva prendersi le responsabilità di farlo e lei non era la persona adatta. A volte bisogna prendere delle decisioni difficili e non si può tirarsi indietro.
scusa se mi permetto...ma alla tua moglie non frega nulla di tuo figlio...
se le interessasse qualcosa, saprebbe che il figlio ha bisogno del padre come della madre...e non farebbe mai mancare la presenza del padre...
in bocca la lupo...e cerca di vedere tuo figlio piu' che puoi...soprattutto per lui, oltre che per te...
In questi casi alla madre non frega niente del bambino, lo usa solo come strumento di tortura nei confronti dell'ex marito.
Prima di andarmene ha fatto scrivere al suo avvocato che era d'accordo.
Comunque non esiste più il reato di abbandono di tetto coniugale ed in un caso di questo tipo non sarebbe stato applicabile.
Ti assicuro che se fossi rimasto la situazione sarebbe degenerata in modo pericoloso.
E' stato un atto dovuto, qualcuno doveva prendersi le responsabilità di farlo e lei non era la persona adatta. A volte bisogna prendere delle decisioni difficili e non si può tirarsi indietro.
Ma almeno i nonni materni sono diligenti o difendono a spada tratta la figlia?!
Ma almeno i nonni materni sono diligenti o difendono a spada tratta la figlia?!
La madre è come la figlia, il padre cerca di fare l'accomodante, ma non si espone mai... è come se non ci fosse.
trallallero
06-12-2009, 09:00
NexusMM, hai una figlia di 2 anni e la vedi 2 volte al mese ??? :eek:
Io sarei già in galera ... mi spiace per il tuo rapporto padre/figlia, ma almeno pensa positivo: ti sei liberato di una zavorra, di una mela marcia.
Scusa per le parole dure, ma una donna che usa il figlio per i propri tornaconti e non per il suo bene, vale meno di una mela bacata.
TTr poi, 3mesi ... appena nata e già non la puoi vedere ? :mbe:
Comunque, a chi dice che è la madre il punto di riferimento principale dei primi anni, questo è vero quando la madre è madre veramente ovvero sacrifica il proprio tempo per il figlio, mette in secondo piano le proprie esigenze, passa il tempo col figlio per insegnarli a vivere, gli fa sentire il suo calore e il suo amore e lo svezza senza metterlo a 4/5 anni nel passeggino perchè così può fare shopping senza rotture di coglioni (c'era su questo un articolo sul corriere tempo fa: le madri milanesi e i figli nel passeggino :rolleyes:).
ma poveretto ! perforza ha una maturità incredibile.... o cresceva in fretta o.....
quello è la rovina della società futura !
Si, quello è la rovina della società, non i mammoni viziati che restano in casa fino a 30 anni... :doh:
Ma dai...
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.