c.m.g
03-12-2009, 08:15
mercoledì 2 dicembre 2009
Nello stato di New York i sexual offender attivi sui siti di social networking vengono consegnati a migliaia. Mentre la maggior parte degli stati USA approva leggi per facilitarne l'individuazione
Roma - Gli Stati Uniti non smettono (http://punto-informatico.it/2542665/PI/News/myspace-consegna-predatori-sessuali.aspx) di mobilitarsi per impedire a coloro che si sono macchiati di reati a sfondo sessuale di scorrazzare fra i social network, siti a cui i governi locali offrono ora dispositivi legislativi di maggiore utilità e praticità tecnica rispetto al passato. Ultimo in ordine di tempo ad approvare una legge del genere è lo stato di New York, con il procuratore generale Andrew Cuomo che annuncia un repulisti di migliaia di profili sulle due principali reti di relazione del web.
La lotta ai reati di molestie e abusi sessuali perpetrati tramite la Internet statunitense si è largamente evoluta nel corso degli ultimi tempi, e se in passato era necessario richiedere espressamente una lista dei colpevoli accertati che veniva poi spedita via fax, ora basta consultare un archivio centralizzato di profili e indirizzi email disponibile in tutti e 25 gli stati che hanno già provveduto ad adottare una legge apposita.
Assieme agli altri dettagli personali, ai molestatori è ora richiesto di fornire gli indirizzi di posta elettronica e altri dati telematici che ne permettano l'identificazione immediata, e secondo le informazioni fornite da Cuomo nel 2009 sono stati più di 3.500 (http://www.google.com/hostednews/ap/article/ALeqM5ixhIuImItNrlvtT_wsFvQeOebfIwD9CAPFA03) i profili cancellati da MySpace e Facebook grazie alla suddetta identificazione facilitata.
In attesa che la legge sul database nazionale (http://punto-informatico.it/2425078/PI/News/usa-autogogna-online-sex-offenders.aspx) già votata dal Congresso produca i suoi frutti, Cuomo preannuncia la volontà di coinvolgere nel piano anti-predatori online anche i siti minori, oltre ai soliti noti del social networking mondiale.
Restano infine da chiarire dettagli non proprio trascurabili nell'ambito di questo genere di enforcement automatizzato a mezzo database, cose come la definizione rigorosa di "social network" nella Internet del 2009 per stabilire a quali siti tocchino i compiti di vigilare sulla materia e i problemi che possono derivare dal tipo di reato che le varie legislazioni locali rubricano come "crimine sessuale". Un conto è un tentativo di molestia vero e proprio, un altro è una infrazione minore come urinare in luogo pubblico (http://mashable.com/2009/12/01/facebook-myspace-sex-offenders/).
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2765177/PI/News/niente-profilo-predatore-sessuale.aspx)
Nello stato di New York i sexual offender attivi sui siti di social networking vengono consegnati a migliaia. Mentre la maggior parte degli stati USA approva leggi per facilitarne l'individuazione
Roma - Gli Stati Uniti non smettono (http://punto-informatico.it/2542665/PI/News/myspace-consegna-predatori-sessuali.aspx) di mobilitarsi per impedire a coloro che si sono macchiati di reati a sfondo sessuale di scorrazzare fra i social network, siti a cui i governi locali offrono ora dispositivi legislativi di maggiore utilità e praticità tecnica rispetto al passato. Ultimo in ordine di tempo ad approvare una legge del genere è lo stato di New York, con il procuratore generale Andrew Cuomo che annuncia un repulisti di migliaia di profili sulle due principali reti di relazione del web.
La lotta ai reati di molestie e abusi sessuali perpetrati tramite la Internet statunitense si è largamente evoluta nel corso degli ultimi tempi, e se in passato era necessario richiedere espressamente una lista dei colpevoli accertati che veniva poi spedita via fax, ora basta consultare un archivio centralizzato di profili e indirizzi email disponibile in tutti e 25 gli stati che hanno già provveduto ad adottare una legge apposita.
Assieme agli altri dettagli personali, ai molestatori è ora richiesto di fornire gli indirizzi di posta elettronica e altri dati telematici che ne permettano l'identificazione immediata, e secondo le informazioni fornite da Cuomo nel 2009 sono stati più di 3.500 (http://www.google.com/hostednews/ap/article/ALeqM5ixhIuImItNrlvtT_wsFvQeOebfIwD9CAPFA03) i profili cancellati da MySpace e Facebook grazie alla suddetta identificazione facilitata.
In attesa che la legge sul database nazionale (http://punto-informatico.it/2425078/PI/News/usa-autogogna-online-sex-offenders.aspx) già votata dal Congresso produca i suoi frutti, Cuomo preannuncia la volontà di coinvolgere nel piano anti-predatori online anche i siti minori, oltre ai soliti noti del social networking mondiale.
Restano infine da chiarire dettagli non proprio trascurabili nell'ambito di questo genere di enforcement automatizzato a mezzo database, cose come la definizione rigorosa di "social network" nella Internet del 2009 per stabilire a quali siti tocchino i compiti di vigilare sulla materia e i problemi che possono derivare dal tipo di reato che le varie legislazioni locali rubricano come "crimine sessuale". Un conto è un tentativo di molestia vero e proprio, un altro è una infrazione minore come urinare in luogo pubblico (http://mashable.com/2009/12/01/facebook-myspace-sex-offenders/).
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2765177/PI/News/niente-profilo-predatore-sessuale.aspx)