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View Full Version : Cucchi, Dap assolve gli agenti carcerari La famiglia: «Grottesco»


elect
02-12-2009, 22:01
ROMA (2 dicembre) - Non c'è nessuna responsabilità da parte della polizia penitenziaria sulla morte di Stefano Cucchi. È quanto ha stabilito l'inchiesta amministrativa avviata dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria sulla vicenda di Stefano Cucchi.

Incredulo l'avvocato della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo: «Questa tragedia ha preso dei toni grotteschi. Mica Stefano Cucchi sarà morto in sei giorni di vecchiaia?».

Le reazioni. L'esito dell'inchiesta del Dap è una notizia «importante e confortante» per il Sindacato autonomo della polizia penitenziaria (Sappe). L'organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp) si dice fiduciosa che la Procura concluda l'inchiesta «con esiti altrettanto favorevoli per l'intera categoria». Il presidente dell'associazione A Buon Diritto Luigi Manconi e Rita Bernardini, deputata Radicale-Pd chiedono verità sul caso Cucchi.

Le indagini. Oggi è stato ascoltato il detenuto arabo che ha detto di non aver scritto lui la lettera che raccontava che Cucchi avrebbe detto di essere stato picchiato dai carabinieri. È prevista per la prossima settimana, invece, l'audizione del primo medico che visitò Cucchi nel carcere di Regina Coeli, una settimana dopo il suo arresto. La prossima settimana, inoltre, potrebbe già essere ascoltato il professor Vincenzo Pascali, consulente indicato dalla commissione per gli esami autoptici sul cadavere di Cucchi, disposti dalla Procura di Roma.

Cambiano le regole al Pertini. D'ora in avanti i famigliari dei detenuti ricoverati nella struttura protetta dell'ospedale romano Sandro Pertini, la stessa dove Cucchi è morto il 22 ottobre scorso, potranno parlare con i medici. A stabilirlo, infatti, un ordine di servizio del Dap, diramato dall'amministrazione penitenziaria il 27 novembre scorso e reso noto oggi dal presidente della commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario Ignazio Marino. «Mi sembra un grande passo avanti per il futuro. Mi auguro - dice Ilaria, sorella di Stefano - che nessuna famiglia debba passare più quello che abbiamo passato noi». E a proposito dei detenuti ricoverati nelle sezioni ospedaliere di medicina protetta Ionta assicura: «Provvederò a rivedere il protocollo che declina le modalità di gestione».

La storia di un detenuto. Intanto oggi è emersa la vicenda di un detenuto, di 56 anni, del carcere romano di Regina Coeli che da 5 mesi, ha spiegato il garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni, attende che uno degli 11 ospedali di Roma, ai quali la direzione sanitaria del carcere si è rivolta, lo operino per asportare un probabile papilloma vescicale.

sander4
02-12-2009, 22:04
In esclusiva il verbale d'interrogatorio dell'immigrato africano
che ha visto le guardie carcerarie picchiare il giovane detenuto
"Ho visto che lo prendevano a calci"
Caso Cucchi, il verbale del testimone

===> scarica il verbale PDF <=== (http://download.repubblica.it/pdf/2009/testimonianza_cucchi.pdf)

http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/morte-cucchi-3/testimonianza-detenuto/testimonianza-detenuto.html


ROMA (2 dicembre) - Non c'è nessuna responsabilità da parte della polizia penitenziaria sulla morte di Stefano Cucchi. È quanto ha stabilito l'inchiesta amministrativa avviata dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria sulla vicenda di Stefano Cucchi.


Nooooo, "è caduto dalle scale" com'era? :mad:

Cambiano le regole al Pertini.
Ci voleva l'ennesima morte per rivedere le regole?

sander4
02-12-2009, 22:13
Cucchi, tutti ''assolti'' prima del processo?
"Nessuna responsabilità" per i medici e gli agenti dopo le rispettive indagini interne.
Michela Rossetti
“Nessuna responsabilità”: lo abbiamo sentito due volte in meno di tre giorni. L’altro ieri dopo che è stata conclusa l’indagine della Asl Roma B al Pertini, a cui è seguito il reintegro dei medici. E oggi di nuovo, in seguito all’inchiesta interna del Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria. I sei indagati per la morte di Stefano Cucchi, tre medici del Pertini e tre agenti della polizia penitenziaria, sono così stati “assolti” preventivamente dalle rispettive indagini interne. Prima del processo.

La notizia di oggi: “Nessuna responsabilità” per gli agenti
La notizia di oggi arriva da Franco Ionta, a capo del Dipartimento dell' amministrazione penitenziaria: “Gli accertamenti amministrativi hanno rilevato fin qui l'assenza di responsabilità da parte della polizia penitenziaria”.
“Gli esiti - dice Ionta - sono stati trasmessi al procuratore della Repubblica di Roma”.
Una buona notizia – come prevedibile – per il Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria. Che non risparmia aggettivi: una notizia “importante” e “confortante”, augurandosi che ora si dia all’esito dell’indagine “la massima visibilità mediatica”.

L’avvocato della famiglia: “Ma Stefano è morto di vecchiaia”?
È l’avvocato della famiglia Cucchi, a qualche ora di distanza dal “trionfalistico” annuncio, a dare voce a quello che in molti pensano: “Mica Stefano sarà morto in sei giorni di vecchiaia”?
Ci sarebbe da sorridere, forse, amaro. Poi però vengono in mente quelle foto, di un corpo distrutto, a soli 30 anni. E passa la voglia.
Il legale, Fabio Anselmo, parla chiaro: “Prendiamo atto di quanto è stato comunicato dal capo del Dap, ma è chiaro che questa tragedia ha preso dei toni grotteschi”.
L’avvocato ricorda i traumi, le lesioni sul corpo e anche sulla mandibola, una frattura alla colonna e una lesione al coccige: “Siamo perplessi: l'inchiesta medica dice che è tutto a posto, quella sulla penitenziaria pure, i carabinieri minacciano querela. Allora, chi è stato? La cagnetta di Stefano”?

Antigone: ha prevalso lo spirito di corpo
Non usa mezzi termini neanche l’associazione Antigone: “I soggetti coinvolti nella vicenda Cucchi sono stati tutti assolti prima del processo”, dice il presidente Patrizio Gonnella.
“Medici e poliziotti penitenziari sarebbero quindi per la Asl e il Dap non responsabili. E allora chi è stato a pestare Cucchi? Chi lo ha tenuto in sostanziale isolamento sanitario”? chiede Gonnella.
“Di solito – conclude il presidente di Antigone - non si usa tanta celerità nei procedimenti amministrativi. Si usa aspettare per motivi di opportunità il processo. Evidentemente ha prevalso lo spirito di corpo”.

http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Cucchi,%20tutti%20%27%27assolti%27%27%20prima%20del%20processo?&idSezione=5037


Come sempre, fanno tutti squadra, chissenefotte se è stato ammazzato qualcuno e si dovrebbe riconoscere le responsabilità invece di negarle a priori. :Puke:

elect
02-12-2009, 22:16
Arrivati a questo punto bisognerebbe farsi giustizia da soli?


Certo che è tra il comico e il drammatico sentire che certi politici dicano che era un rifiuto della società e poi fanno quadrato attorno al nano

MegaBakunin
02-12-2009, 23:04
Arrivati a questo punto bisognerebbe farsi giustizia da soli?




Io la farei, mi dispiace ma se alla fine lo stato non funziona e non esiste più modo per difendersi cosa fare? Lasciarsi andare?.......e dura da digerire ma purtroppo a parte questo che non è un episodio sporadico le cose stanno prendendo veramente una brutta piega........qualcosa bisognerà pur fare.....

Vincenzo1968
02-12-2009, 23:58
Certo che, bisogna ammetterlo, questo Cucchi non s'è rivelato molto intelligente. Violare la legge per un reato come il possesso di venti grammi di erba... Si sa che in questi casi si muore cadendo dalle scale.

Se fosse stato furbo, avrebbe dovuto prendere, per esempio, le tangenti Enimont. Ora sarebbe ministro.

ConteZero
03-12-2009, 00:02
Motivi di ordine pubblico.
Si rischiava la rivolta nelle carceri :asd:

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Tornando seri, un bel ringraziamento a chi (Giovanardi) ha spinto tanto per leggi che mandano in carcere dei ragazzi per delle cazzate ed un altrettanto caldo ringraziamento a chi dimostra di non aver rispetto per la divisa che porta (e per la razza a cui dice d'appartenere).

Special
03-12-2009, 00:43
Fantastico, tutti innocenti, meno male, si sarà ammazzato da solo..