dantes76
30-11-2009, 13:05
Costa e la "Grosse Koalition"
«Pd e Pdl alleati per il Veneto»
ELEZIONI REGIONALI. Fa già discutere il pamphlet scritto dall’ex ministro prodiano, oggi commissario per il Dal Molin. Una proposta per cercare di battere la Lega nord. «Oggi serve un programma di salute pubblica per traghettare la regione fuori dalla recessione»
30/11/2009 e-mail (http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/277950/send_a_friend/) print
http://media.athesiseditrice.it/media/2009/11/124129_71788_medium.jpg
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Il commissario per il Dal Molin Paolo Costa
Vicenza. Voglia di Grosse Koalition in salsa veneta. Per uscire dalla crisi economica in tempi rapidi e per non lasciare il Veneto al Carroccio. Quasi in risposta alle certezze enunciate da Umberto Bossi sabato a Creazzo, Paolo Costa, commissario straordinario per il Dal Molin ed eurodeputato con il Pd fino al 2009, lancia la sua «proposta di salvare il Veneto per cambiare l'Italia», ispirata dal modello tedesco e contenuta nel pamphlet "La luna oltre il dito" scaricabile liberamente dal sito www.aaspinelli.it. La tesi suggerita da Paolo Costa, che l'aveva elaborata in nuce in estate, teorizza l'inaudito: un'alleanza tra Pdl, Pd e Udc per vincere le regionali di marzo e governare a palazzo Balbi per i prossimi cinque anni.
Queste le domande a cui tenta di rispondere l'ex ministro dei lavori pubblici prodiano, ex sindaco di Venezia ed ex europarlamentare: «Come pensiamo di dotarci del capitale umano necessario allo sviluppo del Veneto da fondare su ricerca e innovazione? Come pensiamo di proteggere il tessuto produttivo delle Pmi e sostenere le famiglie? Come pensiamo di tamponare il ritardo sul corridoio 5 per rendere il Veneto e l'Italia accessibile al mondo? Come pensiamo di integrare gli stranieri per usare al meglio la risorsa dell'immigrazione regolare?».
«Sono queste le proposte che ho voluto lanciare al dibattito politico e che, come testimonia la presa di posizione masochistica della Lega in merito alla immigrazione, devono trovare da subito risposte adeguate. Tutto questo, il "che cosa" e il "come" della politica veneta, va chiarito prima del "chi": coalizione e leader».
Nel pamphlet Costa esplicita il suo teorema, invitando a sospendere per una legislatura i vincoli delle vecchie alleanze: «Se partissimo dal dato dei più recenti risultati elettorali, quelli per le europee (con un Pdl al 29%, la Lega al 28% e il Pd al 20%) dovremmo convenire che il perno di ogni futura alleanza per il Veneto può essere alternativamente costituito da ogni coppia dei tre partiti maggiori: Pdl-Lega, Pd-Lega, ma anche Pdl-Pd. E una regione esposta al confronto continuo con il resto del mondo sui mercati internazionali ha, al momento, maggiormente bisogno dell'accoppiata Pd-Pdl che non dell'accoppiata Pdl-Lega. Non fosse altro perché l'agenda leghista (quella, per capirci, identitaria che pensa il federalismo in prospettiva separatista e colora la sicurezza di venature xenofobe) è in questo momento o non rilevante o dannosa».
«La soluzione da perseguire perché più adatta nella contingenza data è quella di una Grosse Koalition, una "grande coalizione" tra Pd-Pdl-Udc, che traghetti, nei prossimi cinque anni e solo in quelli, il Veneto (e l'Italia) fuori dalla crisi economica e il Pd e il Pdl fuori dalle loro crisi di identità. Una Grosse Koalition veneta da costruire attorno a un programma di salute pubblica». E Costa che ruolo avrebbe? «Posso assicurare che nel prossimo futuro porterò avanti con serietà e impegno il compito che ho accettato, ovvero quello di cercare di rendere il Porto di Venezia uno scalo competitivo a servizio del Veneto, del Nordest e dell'Italia».
Source: Il Giornale di Vicenza.it - Home (http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/108395_costa_e_la_grosse_koalition_pd_e_pdl_alleati_per_il_veneto/) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)
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«Pd e Pdl alleati per il Veneto»
ELEZIONI REGIONALI. Fa già discutere il pamphlet scritto dall’ex ministro prodiano, oggi commissario per il Dal Molin. Una proposta per cercare di battere la Lega nord. «Oggi serve un programma di salute pubblica per traghettare la regione fuori dalla recessione»
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Il commissario per il Dal Molin Paolo Costa
Vicenza. Voglia di Grosse Koalition in salsa veneta. Per uscire dalla crisi economica in tempi rapidi e per non lasciare il Veneto al Carroccio. Quasi in risposta alle certezze enunciate da Umberto Bossi sabato a Creazzo, Paolo Costa, commissario straordinario per il Dal Molin ed eurodeputato con il Pd fino al 2009, lancia la sua «proposta di salvare il Veneto per cambiare l'Italia», ispirata dal modello tedesco e contenuta nel pamphlet "La luna oltre il dito" scaricabile liberamente dal sito www.aaspinelli.it. La tesi suggerita da Paolo Costa, che l'aveva elaborata in nuce in estate, teorizza l'inaudito: un'alleanza tra Pdl, Pd e Udc per vincere le regionali di marzo e governare a palazzo Balbi per i prossimi cinque anni.
Queste le domande a cui tenta di rispondere l'ex ministro dei lavori pubblici prodiano, ex sindaco di Venezia ed ex europarlamentare: «Come pensiamo di dotarci del capitale umano necessario allo sviluppo del Veneto da fondare su ricerca e innovazione? Come pensiamo di proteggere il tessuto produttivo delle Pmi e sostenere le famiglie? Come pensiamo di tamponare il ritardo sul corridoio 5 per rendere il Veneto e l'Italia accessibile al mondo? Come pensiamo di integrare gli stranieri per usare al meglio la risorsa dell'immigrazione regolare?».
«Sono queste le proposte che ho voluto lanciare al dibattito politico e che, come testimonia la presa di posizione masochistica della Lega in merito alla immigrazione, devono trovare da subito risposte adeguate. Tutto questo, il "che cosa" e il "come" della politica veneta, va chiarito prima del "chi": coalizione e leader».
Nel pamphlet Costa esplicita il suo teorema, invitando a sospendere per una legislatura i vincoli delle vecchie alleanze: «Se partissimo dal dato dei più recenti risultati elettorali, quelli per le europee (con un Pdl al 29%, la Lega al 28% e il Pd al 20%) dovremmo convenire che il perno di ogni futura alleanza per il Veneto può essere alternativamente costituito da ogni coppia dei tre partiti maggiori: Pdl-Lega, Pd-Lega, ma anche Pdl-Pd. E una regione esposta al confronto continuo con il resto del mondo sui mercati internazionali ha, al momento, maggiormente bisogno dell'accoppiata Pd-Pdl che non dell'accoppiata Pdl-Lega. Non fosse altro perché l'agenda leghista (quella, per capirci, identitaria che pensa il federalismo in prospettiva separatista e colora la sicurezza di venature xenofobe) è in questo momento o non rilevante o dannosa».
«La soluzione da perseguire perché più adatta nella contingenza data è quella di una Grosse Koalition, una "grande coalizione" tra Pd-Pdl-Udc, che traghetti, nei prossimi cinque anni e solo in quelli, il Veneto (e l'Italia) fuori dalla crisi economica e il Pd e il Pdl fuori dalle loro crisi di identità. Una Grosse Koalition veneta da costruire attorno a un programma di salute pubblica». E Costa che ruolo avrebbe? «Posso assicurare che nel prossimo futuro porterò avanti con serietà e impegno il compito che ho accettato, ovvero quello di cercare di rendere il Porto di Venezia uno scalo competitivo a servizio del Veneto, del Nordest e dell'Italia».
Source: Il Giornale di Vicenza.it - Home (http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/108395_costa_e_la_grosse_koalition_pd_e_pdl_alleati_per_il_veneto/) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)
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