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View Full Version : Studi scientifici modificati


Ja]{|e
30-11-2009, 08:01
Inceneritori, studi scientifici modificati per attestare la loro innocuità
Il 25 novembre del 1990 si è costituita l’ISDE, l'Associzione Internazionale dei Medici per l’Ambiente con lo scopo di promuovere la diffusione delle conoscenze in campo medico, per una protezione dell’ambiente e della salute. Proprio in questa ottica e in occasione della ventennale ricorrenza della nascita dell’associazione, quest’ultima sta divulgando la notizia di una modifica sostanziale fatta ad alcuni risultati sugli studi riguardanti gli inceneritori.

ISDE è un’Associazione apartitica, senza scopo di lucro, articolata anche sul territorio
Oggi, 25 Novembre 2009, ricorre la Giornata Internazionale dei Medici per l’Ambiente: si costituiva infatti a Cortona (AR) il 25 Novembre 1990 l’International Society of Doctors for the Environment - ISDE.

ISDE è un’Associazione apartitica, senza scopo di lucro, articolata anche sul territorio nazionale italiano, riconosciuta da Agenzie quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.

Tra le sue finalità primarie vi sono quelle della promozione e della diffusione delle conoscenze, nonché l’organizzazione di iniziative finalizzate, primariamente, alla protezione dell’ambiente e della salute. In questo quadro assume fondamentale rilievo una corretta informazione di cui devono beneficiare sia i cittadini che le istituzioni e quanti hanno comunque responsabilità pubbliche a tutti i livelli e nelle principali sedi decisionali.

Con questo comunicato intendiamo pertanto non solo ricordare il ventennale della nascita dell’Associazione, ma celebrarlo ottemperando le finalità con la divulgazione di una notizia che riteniamo di cruciale importanza. Possiamo affermare che sono stati modificati i risultati di studi scientifici per attestare innocuità degli inceneritori e supportare la scelta dell’incenerimento dei rifiuti in documenti ad uso delle Amministrazioni!

L’articolo è comparso sui Quaderni di Ingegneria Ambientale - Parte II “L’Impatto Sanitario” N. 45 pag. 54-55, 2007, e successivamente è stato ripreso in un documento ufficiale della “Regione Sicilia - Agenzia Regionale per i Rifiuti e per le Acque” sul “Recupero di energia dai rifiuti - Parte II”. L’autore cita il lavoro di Elliot P. et al (Elliot P., Shaddick G, Kleinschmidt I. Cancer incidence near municipal solid waste incinerators in Great Britain, British Journal of Cancer 1996, 73,702-710), nel seguente modo: “La conclusione degli Autori è che non è stata trovata alcuna evidenza di diversità di incidenza e mortalità per cancro nei 7.5 Km di raggio studiati ed in particolare nessun declino con la distanza dall’inceneritore per tutti i tumori…”.

Nel lavoro originale Elliot ha scritto: “Observed-expected ratios were tested for decline in risk with distance up to 7.5 km... Over the two stages of the study was a statistically significant (P<0.05) decline in risk with distance from incinerators for all cancers combined, stomach, colorectal, liver and lung cancer”, quindi esattamente il contrario di quanto riportato dall’autore.

Sono stati modificati i risultati di studi scientifici per attestare innocuità degli inceneritori e supportare la scelta dell’incenerimento dei rifiuti in documenti ad uso delle Amministrazioni!
Nello stesso articolo, il medesimo cita altri due studi: Franchini M.,Health effect of exposure to waste incinerator emissions: a review of epidemiological studies in Ann. Ist. Sup. Sanità 2004; 40 105- 115 e Hu S.W., Health effects of waste incineration: a review of epidemiological studies in J. Air and Waste Manag. Assoc. 2001; 51 1100-1109 ed Enhance Health Report finale fornendo un’ interpretazione (http://www.arpa.emr.it/cms3/documenti/_cerca_doc/rifiuti/inceneritori/enh_relazione_finale.pdf) diversa da quanto riportato dagli Autori, modificando o citando parzialmente i risultati emersi, sempre al fine di supportare le proprie tesi circa l’assoluta innocuità della pratica di incenerimento dei rifiuti.

Una segnalazione di quanto sopra, sottoscritta da numerosi medici e ricercatori italiani e stranieri fra cui i Prof. Dominique Belpomme e Paul Connet è stata oggi inviata al British Medical Journal, ove era stato pubblicato l’ articolo originale di P. Elliott.

L’International Society Doctors for Environment (ISDE) Italia stigmatizza e censura come assolutamente riprovevole il fatto che si stravolgano i risultati provenienti dalla letteratura scientifica e si forniscano ai decisori politici ed alle popolazioni informazioni erroneamente rassicuranti in spregio a valori che dovrebbero essere a fondamento dell’opera di ogni Medico, quali l’autonomia e la correttezza.

L’International Society Doctors for Environment, coerentemente con l’insegnamento del suo Ispiratore e Maestro Lorenzo Tomatis, fa appello affinché il mondo dell’Informazione e della Scienza non sia succube di interessi che nulla hanno a che fare con la difesa della Salute.

Già in passato l’utilizzo artefatto o strumentale dei risultati di alcuni studi scientifici ha costituito l’alibi per non adottare misure di protezione della Salute Pubblica, determinando di fatto esposizioni indebite di lavoratori e cittadini ad agenti tossici che hanno causato gravi sofferenze per mortalità e malattie che si sarebbero potute evitare.

Arezzo, 25 Novembre 2009 Associazione Medici per l'Ambiente - ISDE Italia

Via della Fioraia n.17/19

52100 Arezzo

Tel. 0575-22256 - Fax. 0575-28676

www.isde.it; isde@ats.it

Ditemi che non è vero :cry:

Dragan80
30-11-2009, 08:16
{|e;29887704']Ditemi che non è vero :cry:

Non so se sia vero, ma non lo ritengo impossibile. Come succede in tutti i campi, quando c'é un committente per uno studio/una perizia/ecc..., il committente paga per avere un determinato risultato che avvalori la sua posizione, non certo per vedere bloccati i propri progetti.

idt_winchip
30-11-2009, 08:20
AH PERCHE' TE NE STUPISCI ANCHE?:muro:

Presto ne costruiranno pure uno nella piana fiorentina non molto distante dal centro abitato...
MA CHE SE LO METTANO NEL CHIANTI LI MORTACCI LORO!
BASTARDI!

FANNO SCHIFO!
SCHIFO!

Ziosilvio
30-11-2009, 09:15
Da utente:
{|e;29887704']Ditemi che non è vero :cry:
Immagino che l'università in cui studi abbia accesso a PubMed.
Puoi recuperare l'articolo originale di Elliott et al. da lì, e leggerlo tu stessa, in modo da giudicare:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2074344/

Dell'articolo credo di poter riportare l'abstract:
By use of the postcoded database held by the Small Area Health Statistic Unit, cancer incidence of over 14 million people living near 72 municipal solid waste incinerators in Great Britain was examined from 1974-86 (England), 1974-84 (Wales) and 1975-87 (Scotland). Numbers of observed cases were compared with expected numbers calculated from national rates (regionally adjusted) after stratification by a deprivation index based on 1981 census small area statistics. Observed-expected ratios were tested for decline in risk with distance up to 7.5 km. The study was conducted in two stages: the first involved a stratified random sample of 20 incinerators; the second the remaining 52 incinerators. Over the two stages of the study was a statistically significant (P<0.05) decline in risk with distance from incinerators for all cancers combined, stomach, colorectal, liver and lung cancer. Among these cancers in the second stage, the excess from 0 to 1 km ranged from 37% for liver cancer (0.95) excess cases 10(-5) per year to 5% for colorectal cancer. There was evidence of residual confounding near the incinerators, which seems to be a likely explanation of the finding for all cancers, stomach and lung, and also to explain at least part of the excess of liver cancer. For this reason and because of a substantial level of misdiagnosis (mainly secondary tumours) found among registrations and death certificates for liver cancer, further investigation, including histological review of the cases, is to be done to help determine whether or not there is an increase in primary liver cancer in the vicinity of incinerators.

superkoala
30-11-2009, 10:25
{|e;29887704']Ditemi che non è vero :cry:
:muro:

Fil9998
30-11-2009, 11:04
ma insomma, vorrete mica morire di vecchiaia, no?

nomeutente
30-11-2009, 11:58
AH PERCHE' TE NE STUPISCI ANCHE?:muro:

Presto ne costruiranno pure uno nella piana fiorentina non molto distante dal centro abitato...
MA CHE SE LO METTANO NEL CHIANTI LI MORTACCI LORO!
BASTARDI!

FANNO SCHIFO!
SCHIFO!

Anche quando ci si indigna bisognerebbe stare entro certi limiti: 24 ore di riflessione saranno utili.

superkoala
30-11-2009, 18:35
Non so se sia vero, ma non lo ritengo impossibile. Come succede in tutti i campi, quando c'é un committente per uno studio/una perizia/ecc..., il committente paga per avere un determinato risultato che avvalori la sua posizione, non certo per vedere bloccati i propri progetti.
Infatti... ma, stranamente, la gente dimentica il 'peso dei soldi' in queste cose!!!
:rolleyes:

Dragan80
30-11-2009, 19:27
Infatti... ma, stranamente, la gente dimentica il 'peso dei soldi' in queste cose!!!
:rolleyes:

Il guaio é che lo stesso vale anche per i ricercatori che si definiscono "indipendenti". Ci sono gli stessi interessi e la stessa voglia di dimostrare scientificamente che le proprie opinioni sono quelle corrette.
Per questo su molti temi credo che non avremo mai una risposta certa, ma solo ipotesi contradditorie. Infatti alla fine io ho scelto di credere alle opzioini che mi sono più comode e vivere sereno, piuttosto che preoccuparmi che ci possa essere sempre qualche complotto o che ciò che faccio io o chi é intorno a me possa crearmi danno. Tanto alla fine morirò comunque.

Naturalmente esistono anche ricercatori che si occupano veramente di trovare risposte, solo che é molto difficile distinguerli dagli altri.

:dissident:
30-11-2009, 19:32
Da utente:
Dell'articolo credo di poter riportare l'abstract:

Al di la' della gravita' in se della mistificazione che e' stata attuata che non ha scusanti.
Pero' posso dire che la tecnologia e l'attenzione a queste tematiche che c'era tra anni '70 e '80 e' immensamente diversa da quella delle generazioni di impianti attuali?
Senno' e' come paragonare una centrale nucleare attuale con Chernobil.

superkoala
30-11-2009, 23:38
Il guaio é che lo stesso vale anche per i ricercatori che si definiscono "indipendenti". Ci sono gli stessi interessi e la stessa voglia di dimostrare scientificamente che le proprie opinioni sono quelle corrette.
Si, ma se chi dice che l'inceneritore è innocuo ha interessi economici, che interesse potrebbe avere chi dice che è nocivo???
:confused:

MegaBakunin
01-12-2009, 01:08
A volte mi sembrate veramente caduti dalle nuvole....:read:

dico stavate aspettando che vi venga un tumore per capire che fanno male le nano particelle, in confronto lo smog di milano è ossigeno puro.......

naturalmente senza offesa....

momo-racing
01-12-2009, 02:07
magari quelli veri li tireranno fuori fra 30 anni durante un processo come accadde per gli studi sulle prove d'invaso della diga del vajont

Dragan80
01-12-2009, 07:30
Si, ma se chi dice che l'inceneritore è innocuo ha interessi economici, che interesse potrebbe avere chi dice che è nocivo???
:confused:

I motivi possono essere vari. Al volo me ne vengono subito in mente un paio.

La cautela. Se non riesci ad avere la certezza che sia nocivo, ma sai che confermandone la non nocività concorri a dare il via libera alla proliferazione di tali impianti (che significa che te ne puoi trovare anche uno dietro casa) fai di tutto per avvalorare la tesi della pericolosità.

Motivi ideologici. Bisogna dare la priorità a ridurre la produzione di rifiuti piuttosto che favorire la facilità di smaltimento degli stessi.


In questo caso particolare, tra l'altro, io sono d'accordo sia con i motivi di cautela sia con la necessità di produrre meno rifiuti.

superkoala
01-12-2009, 10:36
I motivi possono essere vari. Al volo me ne vengono subito in mente un paio.

La cautela. Se non riesci ad avere la certezza che sia nocivo, ma sai che confermandone la non nocività concorri a dare il via libera alla proliferazione di tali impianti (che significa che te ne puoi trovare anche uno dietro casa) fai di tutto per avvalorare la tesi della pericolosità.

Motivi ideologici. Bisogna dare la priorità a ridurre la produzione di rifiuti piuttosto che favorire la facilità di smaltimento degli stessi.


In questo caso particolare, tra l'altro, io sono d'accordo sia con i motivi di cautela sia con la necessità di produrre meno rifiuti.

Ah, ok... ma non sono motivi che possono portare un 'guadagno' diretto all'interessato (soldi, appalti, ecc.)!!!
:rolleyes:
Per cui, in teoria (ma, dico, in teoria), dovrebbero avere meno tendenza a 'falsificare'...

Dragan80
03-12-2009, 08:25
Ah, ok... ma non sono motivi che possono portare un 'guadagno' diretto all'interessato (soldi, appalti, ecc.)!!!
:rolleyes:
Per cui, in teoria (ma, dico, in teoria), dovrebbero avere meno tendenza a 'falsificare'...

Io ho fatto solo due esempi, ma la casistica é molto più ampia
Solo che é molto difficile (per noi gente comune) riuscire a stabilire per ogni ricerca se sono resi pubblici i dati reali, oppure se sono modificati per motivi economici, ideologici, ecc...

luxorl
03-12-2009, 08:47
Un mio professore di sicurezza in rete, che fa il consulente informatico per la magistratura, l'altro giorno ci ha raccontato che qui in toscana hanno beccato un'azienda che taroccava (in modo informatico) i valori in uscita dai loro inceneritori abbassandoli di un fattore N che li facesse rientrare nella norma.

Poi ha spiegato che in Italia il problema è il dopo perché quando si scoprono queste cose non paga mai il vero responsabile (i proprietari dell'azienda) ma un poveraccio messo appositamente come dirigente mediano che anche a costo di farsi un paio di anni di condanna (tanto la galera non la vede) accetta il rischio.

In Francia, ha aggiunto, è diverso perché colpiscono economicamente i manager principale.

Ma qui in Italia trascuriamo i reati economici e li trattiamo come fossero cazzate mentre solo i primi reati che incidono sulla nostra vita.

MesserWolf
03-12-2009, 09:02
Da utente:

Immagino che l'università in cui studi abbia accesso a PubMed.
Puoi recuperare l'articolo originale di Elliott et al. da lì, e leggerlo tu stessa, in modo da giudicare:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2074344/

Dell'articolo credo di poter riportare l'abstract:

mi dà server error se provo ad accedere per ora -.-

cmq prima che si inizi con la solita filippica anti inceneritori vorrei fare alcune osservazioni:

1) stiamo parlando anni 60, 70, '80 .... la tematica ambientale non è che fosse sviluppatissima , la tecnologia era quella che era e anche i limiti immagino fossero diversi da quelli attuali.

2) nessuno pensa che faccia bene alla salute , ma paragonato a una discarica + una centrale del teleriscaldamento + una centrale elettrica (piccola) forse complessivamente fa meno male ed è una macchina + efficiente. Probabilmente già meno male della sola discarica senza neanche aggiungerci il resto . (le discariche hanno problemi non più finiti e sono davvero davvero dannose per ambiente e persone ... specie se non fatte bene).



Poi vabbè questa è una mistificazione tale da essere allucinante. talmente spudorata che mi chiedo se sia un errore o meno (mentire così sapendo che uno con 2 click controlla la fonte ? :boh: )