Kill Broccoli
29-11-2009, 20:33
Ho parafrasato il titolo del famosissimo film di stanley kubrik per raccontarvi una storia con protagonista un notebook Asus guasto e fatta di telefonate costose, bestemmie a ripetizione e disservizi a tutto andare.
Spero vi serva di monito per il futuro.
L'allegro Kill Broccoli in quel di marzo 2009 decise che era tempo di sostituire il vecchio fornello aspire5672 che dopo 3 anni di fedele servizio sarebbe passato a compiti meno gravosi nelle mani dei genitori.
Quindi gira negozi, sgoogla ovunque, legge milioni di discussioni nei forum per cercare il prodotto a lui più adatto e alla fine la sua scelta cade su un Asus X61SL. Macchina ottima sia sulla carta come rapporto qualità/prezzo che nelle sue mani.
Tutto felice l'allegro Kill Broccoli acquista l'X61SL, lo porta a casa e gli fa prendere servizio nelle normali mansioni di notebook di uno studente smanettone.
Passano i giorni, passano i mesi finchè ahimè, verso gli inizi di settembre iniziano a manifestarsi strani disturbi di colore viola al monitor, interferenze casuali che si manifestavano con minore o maggiore intensità in base all'apertura del monitor, scomparendo tenendo quest'ultimo molto aperto.
Allora l'un pò meno allegro Kill Broccoli si arma di santa pazienza, fa il backup di qualsiasi cosa, e chiama il negozio dove ha acquistato il prodotto (di cui non farò il nome perchè è pubblicizzato in banner proprio sopra la finestra in cui scrivo qui:) per l'assistenza dove gli viene detto che essendo un guasto hardware, non è di loro competenza (nonostante la legge dica cosa molto diversa) e che bisogna chiamare Asus.
Il sempre meno allegro Kill Broccoli allora prende il telefono e contatta il CC Asus Italy, alla modifica cifra di 12 centesimi al minuto e con una media d'attesa per la risposta di 5-10 minuti dove un operatore che già alle 3 del pomeriggio era assai scazzato e quindi scortese e sgarbato, richiede il seriale del prodotto e un indirizzo email dove inviare 3 mail contenenti la procedura da seguire per ottenere un ticket e invitandomi a richiamare a procedura ultimata per comunicare il ticket e ottenere finalmente l'RMA. 2 lunghe e costose chiamate che si potevano evitare visto che la descrizione del guasto, l'inserimento dei dati etc si fa tutto online nella procedura per il ticket (Ad oggi mi risulta che l'rma si possa ottenere direttamente online evitando il CC; un microscopico passo avanti).
Quindi il a questo punto poco allegro Kill Broccoli imballa l'X61SL, appiccica una simpatica etichetta gigante con la destinazione sul pacco e telefona alla DHL per il ritiro a spese Asus. Ritiro che viene effettuato in un soleggiato 18 settembre 2009, con il poco allegro Kill Broccoli che saluta con la manina il suo portatile in partenza e si asciuga una lacrimuccia dal viso.
Portatile che sarà consegnato al laboratorio SIRPEL di Ivrea (che è uno dei centri che si occupa dell'assistenza per conto di Asus) in data 21 settembre 2009.
Passa una settimana piena e arrivano i primi di ottobre. Il triste Kill Broccoli, che sente molto la mancanza del suo portatile, decide di ricontattare il CC Asus per chiedere qualche notizia, visto che sul sito stesso di Asus è chiaramente scritto che le riparazioni di norma vengono svolte in 5 giorni lavorativi tempi di spedizione esclusi. Dunque i tempi sono maturi per la restituzione, essendo iniziato ottobre. Invece le notizie non sono buone: la parte di ricambio non è disponibile e si dovrà attendere un'ulteriore settimana.
Passa la nuova settimana e identica risposta dal CC, la parte di ricambio non è arrivata e mi viene garantito che sarebbe arrivata la settimana successiva. Siamo già a metà ottobre, è quasi un mese che il notebook è via il povero Kill Broccoli non è più triste ma inizia ad essere un pò alterato con Asus, che tanto si vanta di essere la prima in qualità e servizio da scriverlo sulle proprie scatole ma che non è in grado di far arrivare un cavo vga per un notebook da taiwan in 3 settimane.
L'alterato Kill Broccoli allora si arma di pazienza e attende una nuova settimana, passata la quale chiama nuovamente il CC Asus per la gioia del proprio gestore telefonico e la meno gioia della sua bolletta ottenendo di nuovo la stessa risposta: la parte di ricambio non è ancora arrivata e bisogna attendere. Ora Kill Broccoli non è più alterato, è furioso, e con telefonate quasi giornaliere e un numero considerevole di urla (vista la scarsa educazione degli operatori del CC Asus, il loro assoluto disinteresse verso il cliente e la totale assenza di risposte precise e vere) riesce finalmente a parlare con un responsabile del Call Center, (un povero schiavo che pare essere l'unico a sapere veramente come stanno le cose e che probabilmente lavora come un servo della gleba per tappare le falle del servizio) che si fa carico della pratica e che richiamerà il furioso Kill Broccoli due giorni dopo comunicandogli che il notebook X61SL è stato dichiarato "strutturalmente difettoso" e che quindi non verrà riparato ma sostituito con un modello diverso, e di attendere una email da parte di Asus con una proposta di sostituto.
Siamo già intorno al 20 di ottobre e il furioso Kill Broccoli è costretto a girare con hdd esterni e chiavette ovunque per scroccare ogni pc di ogni forma su cui riesce a mettere le mani per svolgere il proprio lavoro.
Passano altri giorni, il furore aumenta e Kill Broccoli ormai è una pentola a pressione di rabbia repressa pronta ad esplodere e uccidere tutti a colpi di machete, ma della famosa proprosta via mail ancora nessuna traccia. Altre chiamate al CC Asus, dove imperterriti continuano a dire che il mio notebook verrà riparato non appena arriva la parte di ricambio e dove gli operatori sermbano 1)sorpresi 2)piuttosto alterati quando il furioso Kill Broccoli perde le staffe visto che alle domande che fa ottiene balle da parte loro. Ovviamente non è più possibile parlare con il responsabile sopracitato perchè troppo impegnato.
Passano altri giorni e finalmente il 29 ottobre 2009 Asustek Singapore si degna di occuparsi della pratica e offre al furiosissimo Kill Broccoli in sostituzione del suo X61SL un U50VX, notebook ultrasottile di ultima generazione ma per nulla paragonabile in termini di prestazioni con l'X61. Gentilmente l'ormai feroce Kill Broccoli rifiuta spiegando i motivi del rifiuto e il 2 novembre 2009 riceve una seconda proposta commerciale, questa volta più consona, un G51VX (modello della serie gaming decisamente potente e nemmeno a catagolo in italia). Il feroce Kill Broccoli accetta, soddisfatto della proposta, che viene confermata a mezzo email il giorno 2 novembre 2009, e fiducioso in una rapida risoluzione della questione. Risoluzione che in realtà si rivela essere non rapida, in quanto solo per procedure interne Asus, il prodotto sostitutivo non verrà consegnato prima di una settimana e mezza/due.
E va beh si dice tra se e se Kill Broccoli, aspetterò. Si arma di santa pazienza, tira pugni ad ogni cosa che ha a tiro per sfogare la rabbia e aspetta paziente per due settimane di riceve la promessa mail contenente il numero di tracking DHL della spedizione. Mail che non arriva ovviamente.
Alla terza settimana, sbavando dalla rabbia come cerbero, il fuori dalla grazia divina Kill Broccoli contatta nuovamente il CC asus per la centesima volta chiedendo dove cavolo è questo portatile promesso. Risposta: non è ancora arrivato in olanda (il centro europeo Asus) e l'operatore dalla voglia di vivere di un paracarro non sa dire perchè la pratica non è stata evasa, ma scriverà in olanda per ottenere risposta. Due giorni dopo Kill Broccoli richiama, trova lo stesso operatore (ormai sta parlando con l'ufficio DOA e quindi trova sempre lo stesso omino dall'altra parte del filo) che gli garantisce che il notebook sarà spedito la settiman successiva. E' ormai il 21 novembre e dell notebook del povero Kill Broccoli ancora nessuna traccia. Da notarsi che nel frattempo il precedente X61SL è stato rispedito dal laboratorio SIRPEL bollettato come non riparato il giorno 3 novembre. Una celerità mai vista da Asus quando si parla col cliente.
Inizia una nuova settimana e ancora nulla. E' il 25 novembre 2009 e all'ennesima telefonata al CC Asus Kill Broccoli si sente dire per l'ennesima volta che il G51VX non è ancora disponibile causa non meglio specificati problemi di approvvigionamento. La rabbia è incontenibile e Kill Broccoli esplode riversando sul solito operatore scazzato urla e minacce di cause legali, morte, sterminio dell'umanità e pene infernali.
Letteralmente fumando dalla rabbia, Kill Broccoli tenta il colpo finale e si reca di persona alla sede Asus di cernusco il 26 novembre 2009 intenzionato a prendere per gli stracci qualsiasi responsabile del servizio tecnico gli capiti a tiro e ad attaccarlo al muro a calci finchè non questi non abbia fornito una data precisa di consegna.
Invece ciccia, giunto a cernusco il nostro Kill Broccoli si trova davanti a un palazzetto dalla forma di cubetto del lego di soli 4 piani, di soli uffici e con l'insegna Asus per nulla visibile. Niente a che vedere con le sedi di altre aziende del settore come Hp e Samsung situate a 500 metri da Asus o di Acer a Rho.
Il nostro entra, deciso a far valere le sue ragioni, ma trova solo una guardia all'ingresso, che gli comunica nel seguente ordine
1) in quella sede ci sono solo uffici commerciali, niente magazzino, niente uffici tenici
2) non esistono responsabili con cui parlare, Asus Italy è l'unica azienda al mondo dove son tutti impiegati e nessuno dirigente
3) il CC Asus non è lì e non sa nemmeno dov'è.
4) lei lavora per Asus in appalto.
Finalmente spunta un magazzienere interno alla sede, che mi dice in confidenza che:
1) lui non può fare nulla in quanto il magazzino della sede è solo per le esigenze interne
2) in Asus i ritardi sono all'ordine del giorno e spesso persino i materiali destinati alle presentazioni alla stampa in sede arrivano con giorni di ritardo rispetto alle conferenze organizzate.
Ormai alla frutta, il nostro Kill Broccoli torna a casa e inzia ad organizzarsi per far causa ad Asus, stampando tutte le mail di prova che ha e organizzandosi per andare alle associazioni dei consumatori.
Stranamente il giorno successivo, 27 novembre 2009 arriva una mail da Asus, in cui mi viene comunicato che il notebook G51VX è disponibile in pronta consegna e in cui mi viene chiesto se voglio il sistema operativo in inglese o in italiano. Da buon smanettone rispondo "meglio in italiano ma va bene quello che riuscite a spedire prima, poi mi aggiusto io". Mi viene rapidamente risposto che verrà spedito con tastiera in inglese e sistema operativo in italiano, e che Asus è a disposizione per chiarimenti, che in questo caso sono 2 domande:
1) quando lo spedite?
2) la garanzia essendo un modello nuovo parte da zero o da aprile 2009 come quella dell'X61SL?
E ovviamente, silenzio di tomba.
Update 1: Oggi 30 novembre mi hanno risposto alla mail scritta venerdì. Nuovo prodotto nuovi 2 anni di garanzia e il portatile verrà spedito "in settimana". Date precise niente, fretta ancora meno.
Ad oggi, dopo "soli" 72 giorni, il nostro Kill Broccoli continua a non avere il proprio portatile, ha una bolletta molto gonfia, le balle che girano ben più veloci della terra su se stessa e non vede la fine di questa odissea. L'autore spera la prossima settimana di poter scrivere la parola "fine" a questo racconto.
Morale: Se per voi il pc non è un soprammobile ma uno strumento di lavoro, non comprate Asus ne ora ne mai.
Racconto a parte, colgo l'occasione per invitare i moderatori ad aprire un 3d sticky on top riguardo le assistenze tecniche delle varie marche, per completezza. Non ha senso parlare di 3d ufficiali e consigli per gli acquisti e trascurare il capitolo "assistenza", si da solo metà delle informazioni necessarie.
Al riguardo, le mie considerazioni sul servizio di Asus.
1) L'assistenza tecnica di Asus è tutta in appalto, dal CC (a pagamento, in outsourcing e quindi per nulla interessato alla qualità del servizio, l'importante è che qualcuno risponda dalla 9 alle 12 e dalle 13 alle 18 dal lunedì al venerdì e produca in qualche modo degli RMA) ai laboratori di assistenza, su cui non posso dire nulla in quanto non ho potuto vedere riparazioni fatte da loro.
2) Asus non ha magazzini in Italia, e probabilmente nemmeno in europa. O siete fortunati e la parte di ricambio che vi occorre è in stock presso il laboratorio, o preparatevi a tempistiche molto lunghe.
3) L'assistenza è gratis solo nel caso sia in garanzia, altrimenti pagate sia la spedizione che la riparazione, e c'ù un diritto fisso di intervento nel caso il preventivo non vi piaccia. O è in garanzia o son palanche. Il prodotto spedito non è assicurato a meno che paghiate un'assicurazione supplementare, quindi se capita qualcosa nel trasporto fatti vostri. il CC è a pagamento (molto caro) e il supporto via Email è inesistente. Voi scrivete, e non rispondono mai.
4) Asus se ne sbatte di voi. Siete bruscolini nel mucchio delle loro vendite perchè, e sono il primo ad ammetterlo, i loro prodotti sono di qualità medio-alta e quindi poco inclini a rompersi. Per cui l'assistenza per loro è un dovere legale più che un reale servizio al cliente.
5) Il CC Asus non sa nulla. Se la vostra domanda non rientra tra quelle previste, vi rifilano una balla, e se siete particolarmente insistenti come me, mettono giù. Ricorda molto l'ologramma del professore in "Io, Robot", ma per nulla professore e molto più voce ignorante e poco educata messa a far presenza più che a dare risposte.
Conclusioni: Non comprate Asus. Ricordatevi che non ci sono solo i guasti casuali del prodotto in garanzia. Ci sono anche le volte in cui voi per imprevisto, distrazione o perchè siete maldestri rompete il pc, e di solito una riparazione è molto più economica di un nuovo pc. E Asus in questi casi, non esiste.
Spero vi serva di monito per il futuro.
L'allegro Kill Broccoli in quel di marzo 2009 decise che era tempo di sostituire il vecchio fornello aspire5672 che dopo 3 anni di fedele servizio sarebbe passato a compiti meno gravosi nelle mani dei genitori.
Quindi gira negozi, sgoogla ovunque, legge milioni di discussioni nei forum per cercare il prodotto a lui più adatto e alla fine la sua scelta cade su un Asus X61SL. Macchina ottima sia sulla carta come rapporto qualità/prezzo che nelle sue mani.
Tutto felice l'allegro Kill Broccoli acquista l'X61SL, lo porta a casa e gli fa prendere servizio nelle normali mansioni di notebook di uno studente smanettone.
Passano i giorni, passano i mesi finchè ahimè, verso gli inizi di settembre iniziano a manifestarsi strani disturbi di colore viola al monitor, interferenze casuali che si manifestavano con minore o maggiore intensità in base all'apertura del monitor, scomparendo tenendo quest'ultimo molto aperto.
Allora l'un pò meno allegro Kill Broccoli si arma di santa pazienza, fa il backup di qualsiasi cosa, e chiama il negozio dove ha acquistato il prodotto (di cui non farò il nome perchè è pubblicizzato in banner proprio sopra la finestra in cui scrivo qui:) per l'assistenza dove gli viene detto che essendo un guasto hardware, non è di loro competenza (nonostante la legge dica cosa molto diversa) e che bisogna chiamare Asus.
Il sempre meno allegro Kill Broccoli allora prende il telefono e contatta il CC Asus Italy, alla modifica cifra di 12 centesimi al minuto e con una media d'attesa per la risposta di 5-10 minuti dove un operatore che già alle 3 del pomeriggio era assai scazzato e quindi scortese e sgarbato, richiede il seriale del prodotto e un indirizzo email dove inviare 3 mail contenenti la procedura da seguire per ottenere un ticket e invitandomi a richiamare a procedura ultimata per comunicare il ticket e ottenere finalmente l'RMA. 2 lunghe e costose chiamate che si potevano evitare visto che la descrizione del guasto, l'inserimento dei dati etc si fa tutto online nella procedura per il ticket (Ad oggi mi risulta che l'rma si possa ottenere direttamente online evitando il CC; un microscopico passo avanti).
Quindi il a questo punto poco allegro Kill Broccoli imballa l'X61SL, appiccica una simpatica etichetta gigante con la destinazione sul pacco e telefona alla DHL per il ritiro a spese Asus. Ritiro che viene effettuato in un soleggiato 18 settembre 2009, con il poco allegro Kill Broccoli che saluta con la manina il suo portatile in partenza e si asciuga una lacrimuccia dal viso.
Portatile che sarà consegnato al laboratorio SIRPEL di Ivrea (che è uno dei centri che si occupa dell'assistenza per conto di Asus) in data 21 settembre 2009.
Passa una settimana piena e arrivano i primi di ottobre. Il triste Kill Broccoli, che sente molto la mancanza del suo portatile, decide di ricontattare il CC Asus per chiedere qualche notizia, visto che sul sito stesso di Asus è chiaramente scritto che le riparazioni di norma vengono svolte in 5 giorni lavorativi tempi di spedizione esclusi. Dunque i tempi sono maturi per la restituzione, essendo iniziato ottobre. Invece le notizie non sono buone: la parte di ricambio non è disponibile e si dovrà attendere un'ulteriore settimana.
Passa la nuova settimana e identica risposta dal CC, la parte di ricambio non è arrivata e mi viene garantito che sarebbe arrivata la settimana successiva. Siamo già a metà ottobre, è quasi un mese che il notebook è via il povero Kill Broccoli non è più triste ma inizia ad essere un pò alterato con Asus, che tanto si vanta di essere la prima in qualità e servizio da scriverlo sulle proprie scatole ma che non è in grado di far arrivare un cavo vga per un notebook da taiwan in 3 settimane.
L'alterato Kill Broccoli allora si arma di pazienza e attende una nuova settimana, passata la quale chiama nuovamente il CC Asus per la gioia del proprio gestore telefonico e la meno gioia della sua bolletta ottenendo di nuovo la stessa risposta: la parte di ricambio non è ancora arrivata e bisogna attendere. Ora Kill Broccoli non è più alterato, è furioso, e con telefonate quasi giornaliere e un numero considerevole di urla (vista la scarsa educazione degli operatori del CC Asus, il loro assoluto disinteresse verso il cliente e la totale assenza di risposte precise e vere) riesce finalmente a parlare con un responsabile del Call Center, (un povero schiavo che pare essere l'unico a sapere veramente come stanno le cose e che probabilmente lavora come un servo della gleba per tappare le falle del servizio) che si fa carico della pratica e che richiamerà il furioso Kill Broccoli due giorni dopo comunicandogli che il notebook X61SL è stato dichiarato "strutturalmente difettoso" e che quindi non verrà riparato ma sostituito con un modello diverso, e di attendere una email da parte di Asus con una proposta di sostituto.
Siamo già intorno al 20 di ottobre e il furioso Kill Broccoli è costretto a girare con hdd esterni e chiavette ovunque per scroccare ogni pc di ogni forma su cui riesce a mettere le mani per svolgere il proprio lavoro.
Passano altri giorni, il furore aumenta e Kill Broccoli ormai è una pentola a pressione di rabbia repressa pronta ad esplodere e uccidere tutti a colpi di machete, ma della famosa proprosta via mail ancora nessuna traccia. Altre chiamate al CC Asus, dove imperterriti continuano a dire che il mio notebook verrà riparato non appena arriva la parte di ricambio e dove gli operatori sermbano 1)sorpresi 2)piuttosto alterati quando il furioso Kill Broccoli perde le staffe visto che alle domande che fa ottiene balle da parte loro. Ovviamente non è più possibile parlare con il responsabile sopracitato perchè troppo impegnato.
Passano altri giorni e finalmente il 29 ottobre 2009 Asustek Singapore si degna di occuparsi della pratica e offre al furiosissimo Kill Broccoli in sostituzione del suo X61SL un U50VX, notebook ultrasottile di ultima generazione ma per nulla paragonabile in termini di prestazioni con l'X61. Gentilmente l'ormai feroce Kill Broccoli rifiuta spiegando i motivi del rifiuto e il 2 novembre 2009 riceve una seconda proposta commerciale, questa volta più consona, un G51VX (modello della serie gaming decisamente potente e nemmeno a catagolo in italia). Il feroce Kill Broccoli accetta, soddisfatto della proposta, che viene confermata a mezzo email il giorno 2 novembre 2009, e fiducioso in una rapida risoluzione della questione. Risoluzione che in realtà si rivela essere non rapida, in quanto solo per procedure interne Asus, il prodotto sostitutivo non verrà consegnato prima di una settimana e mezza/due.
E va beh si dice tra se e se Kill Broccoli, aspetterò. Si arma di santa pazienza, tira pugni ad ogni cosa che ha a tiro per sfogare la rabbia e aspetta paziente per due settimane di riceve la promessa mail contenente il numero di tracking DHL della spedizione. Mail che non arriva ovviamente.
Alla terza settimana, sbavando dalla rabbia come cerbero, il fuori dalla grazia divina Kill Broccoli contatta nuovamente il CC asus per la centesima volta chiedendo dove cavolo è questo portatile promesso. Risposta: non è ancora arrivato in olanda (il centro europeo Asus) e l'operatore dalla voglia di vivere di un paracarro non sa dire perchè la pratica non è stata evasa, ma scriverà in olanda per ottenere risposta. Due giorni dopo Kill Broccoli richiama, trova lo stesso operatore (ormai sta parlando con l'ufficio DOA e quindi trova sempre lo stesso omino dall'altra parte del filo) che gli garantisce che il notebook sarà spedito la settiman successiva. E' ormai il 21 novembre e dell notebook del povero Kill Broccoli ancora nessuna traccia. Da notarsi che nel frattempo il precedente X61SL è stato rispedito dal laboratorio SIRPEL bollettato come non riparato il giorno 3 novembre. Una celerità mai vista da Asus quando si parla col cliente.
Inizia una nuova settimana e ancora nulla. E' il 25 novembre 2009 e all'ennesima telefonata al CC Asus Kill Broccoli si sente dire per l'ennesima volta che il G51VX non è ancora disponibile causa non meglio specificati problemi di approvvigionamento. La rabbia è incontenibile e Kill Broccoli esplode riversando sul solito operatore scazzato urla e minacce di cause legali, morte, sterminio dell'umanità e pene infernali.
Letteralmente fumando dalla rabbia, Kill Broccoli tenta il colpo finale e si reca di persona alla sede Asus di cernusco il 26 novembre 2009 intenzionato a prendere per gli stracci qualsiasi responsabile del servizio tecnico gli capiti a tiro e ad attaccarlo al muro a calci finchè non questi non abbia fornito una data precisa di consegna.
Invece ciccia, giunto a cernusco il nostro Kill Broccoli si trova davanti a un palazzetto dalla forma di cubetto del lego di soli 4 piani, di soli uffici e con l'insegna Asus per nulla visibile. Niente a che vedere con le sedi di altre aziende del settore come Hp e Samsung situate a 500 metri da Asus o di Acer a Rho.
Il nostro entra, deciso a far valere le sue ragioni, ma trova solo una guardia all'ingresso, che gli comunica nel seguente ordine
1) in quella sede ci sono solo uffici commerciali, niente magazzino, niente uffici tenici
2) non esistono responsabili con cui parlare, Asus Italy è l'unica azienda al mondo dove son tutti impiegati e nessuno dirigente
3) il CC Asus non è lì e non sa nemmeno dov'è.
4) lei lavora per Asus in appalto.
Finalmente spunta un magazzienere interno alla sede, che mi dice in confidenza che:
1) lui non può fare nulla in quanto il magazzino della sede è solo per le esigenze interne
2) in Asus i ritardi sono all'ordine del giorno e spesso persino i materiali destinati alle presentazioni alla stampa in sede arrivano con giorni di ritardo rispetto alle conferenze organizzate.
Ormai alla frutta, il nostro Kill Broccoli torna a casa e inzia ad organizzarsi per far causa ad Asus, stampando tutte le mail di prova che ha e organizzandosi per andare alle associazioni dei consumatori.
Stranamente il giorno successivo, 27 novembre 2009 arriva una mail da Asus, in cui mi viene comunicato che il notebook G51VX è disponibile in pronta consegna e in cui mi viene chiesto se voglio il sistema operativo in inglese o in italiano. Da buon smanettone rispondo "meglio in italiano ma va bene quello che riuscite a spedire prima, poi mi aggiusto io". Mi viene rapidamente risposto che verrà spedito con tastiera in inglese e sistema operativo in italiano, e che Asus è a disposizione per chiarimenti, che in questo caso sono 2 domande:
1) quando lo spedite?
2) la garanzia essendo un modello nuovo parte da zero o da aprile 2009 come quella dell'X61SL?
E ovviamente, silenzio di tomba.
Update 1: Oggi 30 novembre mi hanno risposto alla mail scritta venerdì. Nuovo prodotto nuovi 2 anni di garanzia e il portatile verrà spedito "in settimana". Date precise niente, fretta ancora meno.
Ad oggi, dopo "soli" 72 giorni, il nostro Kill Broccoli continua a non avere il proprio portatile, ha una bolletta molto gonfia, le balle che girano ben più veloci della terra su se stessa e non vede la fine di questa odissea. L'autore spera la prossima settimana di poter scrivere la parola "fine" a questo racconto.
Morale: Se per voi il pc non è un soprammobile ma uno strumento di lavoro, non comprate Asus ne ora ne mai.
Racconto a parte, colgo l'occasione per invitare i moderatori ad aprire un 3d sticky on top riguardo le assistenze tecniche delle varie marche, per completezza. Non ha senso parlare di 3d ufficiali e consigli per gli acquisti e trascurare il capitolo "assistenza", si da solo metà delle informazioni necessarie.
Al riguardo, le mie considerazioni sul servizio di Asus.
1) L'assistenza tecnica di Asus è tutta in appalto, dal CC (a pagamento, in outsourcing e quindi per nulla interessato alla qualità del servizio, l'importante è che qualcuno risponda dalla 9 alle 12 e dalle 13 alle 18 dal lunedì al venerdì e produca in qualche modo degli RMA) ai laboratori di assistenza, su cui non posso dire nulla in quanto non ho potuto vedere riparazioni fatte da loro.
2) Asus non ha magazzini in Italia, e probabilmente nemmeno in europa. O siete fortunati e la parte di ricambio che vi occorre è in stock presso il laboratorio, o preparatevi a tempistiche molto lunghe.
3) L'assistenza è gratis solo nel caso sia in garanzia, altrimenti pagate sia la spedizione che la riparazione, e c'ù un diritto fisso di intervento nel caso il preventivo non vi piaccia. O è in garanzia o son palanche. Il prodotto spedito non è assicurato a meno che paghiate un'assicurazione supplementare, quindi se capita qualcosa nel trasporto fatti vostri. il CC è a pagamento (molto caro) e il supporto via Email è inesistente. Voi scrivete, e non rispondono mai.
4) Asus se ne sbatte di voi. Siete bruscolini nel mucchio delle loro vendite perchè, e sono il primo ad ammetterlo, i loro prodotti sono di qualità medio-alta e quindi poco inclini a rompersi. Per cui l'assistenza per loro è un dovere legale più che un reale servizio al cliente.
5) Il CC Asus non sa nulla. Se la vostra domanda non rientra tra quelle previste, vi rifilano una balla, e se siete particolarmente insistenti come me, mettono giù. Ricorda molto l'ologramma del professore in "Io, Robot", ma per nulla professore e molto più voce ignorante e poco educata messa a far presenza più che a dare risposte.
Conclusioni: Non comprate Asus. Ricordatevi che non ci sono solo i guasti casuali del prodotto in garanzia. Ci sono anche le volte in cui voi per imprevisto, distrazione o perchè siete maldestri rompete il pc, e di solito una riparazione è molto più economica di un nuovo pc. E Asus in questi casi, non esiste.