dantes76
29-11-2009, 20:19
Dell'Utri reclama modifiche alla legge sui pentiti ed è polemica
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oggi, 29 novembre 2009 20:18
Cambiare la legge sui pentiti e chiarire i confini del reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Pur ammettendo un suo "evidente conflitto di interessi", Marcello Dell'Utri reclama modifiche legislative di peso, destinate a dividere politica e magistratura. E che inevitabilmente fanno aumentare il livello di attesa su ciò che il pentito Gaspare Spatuzza potrebbe dire venerdì prossimo, quando deporrà al processo di Appello a carico del senatore del Pdl, in merito ai presunti rapporti tra Cosa Nostra con il premier Berlusconi e Dell'Utri.
Se il Pdl, con il senatore Piero Longo, ritiene "giusta e fattibile" l'ipotesi che per iniziativa parlamentare si modifichino le norme indicate da Dell'Utri, un altolà si leva da parte del Pd, in particolare da Andrea Orlando, presidente del Forum giustizia del partito di Bersani. A sollevare pesanti dubbi sulla gestione di Spatuzza da parte degli inquirenti è invece il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, secondo cui le dichiarazioni del pentito sarebbero arrivate 'a rate' .Dell'Utri - intervista da Lucia Annunziata - ritiene necessario cambiare la legge sui pentiti copiando le norme degli Stati Uniti perché - si chiede - "come è ammissibile che dopo 15 anni uno si alza e dice: Dell'Utri, Berlusconi...".
Mantovano, presidente della Commissione che il 23 luglio 2009 ha ammesso Spatuzza al programma provvisorio di tutela, ritiene - contrariamente a quanto in passato più volte sostenuto dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso - che la legge del 2001 abbia giustamente previsto un termine di 180 giorni entro i quali il collaboratore di giustizia deve dire tutto e subito. Invece - denuncia Mantovano, facendo riferimento alle date riferite dalla stampa che ha pubblicato i verbali di Spatuzza - in questo caso le prime dichiarazioni ai magistrati risalirebbero a fine giugno del 2008 mentre i nomi di Berlusconi e Dell'Utri, durante un colloquio con i fratelli Graviano, Spatuzza li avrebbe fatti a giugno del 2009. Vale a dire un anno dopo, e non entro i previsti 180 giorni. Quindi, prima di immaginare una modifica alla legge che attualmente regolamenta circa 4000 collaboratori e testimoni di giustizia, Mantovano intende "capire se quella norma è stata applicata o no".
Ma Dell'Utri auspica anche la regolamentazione del concorso esterno in associazione mafiosa, accusa che in primo grado gli é valsa una condanna a 9 anni di carcere, ma che - fa notare - "non è un reato" espressamente previsto dal codice e infatti 'vive' per effetto della giurisprudenza della Cassazione. A dare ragione a Dell'Utri è Piero Longo (Pdl), uno dei legali del premier, che auspica una "interpretazione autentica" per via legislativa del 416 bis (associazione mafiosa), così da precisare che "non è possibile il concorso esterno perché già esiste il reato di assistenza agli associati (art.418 del codice penale)" oppure il favoreggiamento reale o personale.
E se gli si fa notare che recentemente Palazzo Chigi ha smentito l'ipotesi di una simile modifica, Longo replica: "se il governo pensa di non doverlo fare non lo faccia. Che però un singolo parlamentare proponga una modifica legislativa del genere è giusto e fattibile". 'Comprendiamo che Dell'Utri voglia difendersi da accuse pesantissime che gravano su di lui - controbatte Andrea Orlando, presidente del Forum giustizia del Pd - ma è davvero poco credibile il tentativo di ispirare modifiche alle leggi antimafia ritagliate sul suo caso. Il rischio - spiega - è che qualsiasi discussione sull'adeguatezza delle norme diventi impraticabile proprio perché mossa da esigenze personali".
Fonte: ansa
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Cambiare la legge sui pentiti e chiarire i confini del reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Pur ammettendo un suo "evidente conflitto di interessi", Marcello Dell'Utri reclama modifiche legislative di peso, destinate a dividere politica e magistratura. E che inevitabilmente fanno aumentare il livello di attesa su ciò che il pentito Gaspare Spatuzza potrebbe dire venerdì prossimo, quando deporrà al processo di Appello a carico del senatore del Pdl, in merito ai presunti rapporti tra Cosa Nostra con il premier Berlusconi e Dell'Utri.
Se il Pdl, con il senatore Piero Longo, ritiene "giusta e fattibile" l'ipotesi che per iniziativa parlamentare si modifichino le norme indicate da Dell'Utri, un altolà si leva da parte del Pd, in particolare da Andrea Orlando, presidente del Forum giustizia del partito di Bersani. A sollevare pesanti dubbi sulla gestione di Spatuzza da parte degli inquirenti è invece il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, secondo cui le dichiarazioni del pentito sarebbero arrivate 'a rate' .Dell'Utri - intervista da Lucia Annunziata - ritiene necessario cambiare la legge sui pentiti copiando le norme degli Stati Uniti perché - si chiede - "come è ammissibile che dopo 15 anni uno si alza e dice: Dell'Utri, Berlusconi...".
Mantovano, presidente della Commissione che il 23 luglio 2009 ha ammesso Spatuzza al programma provvisorio di tutela, ritiene - contrariamente a quanto in passato più volte sostenuto dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso - che la legge del 2001 abbia giustamente previsto un termine di 180 giorni entro i quali il collaboratore di giustizia deve dire tutto e subito. Invece - denuncia Mantovano, facendo riferimento alle date riferite dalla stampa che ha pubblicato i verbali di Spatuzza - in questo caso le prime dichiarazioni ai magistrati risalirebbero a fine giugno del 2008 mentre i nomi di Berlusconi e Dell'Utri, durante un colloquio con i fratelli Graviano, Spatuzza li avrebbe fatti a giugno del 2009. Vale a dire un anno dopo, e non entro i previsti 180 giorni. Quindi, prima di immaginare una modifica alla legge che attualmente regolamenta circa 4000 collaboratori e testimoni di giustizia, Mantovano intende "capire se quella norma è stata applicata o no".
Ma Dell'Utri auspica anche la regolamentazione del concorso esterno in associazione mafiosa, accusa che in primo grado gli é valsa una condanna a 9 anni di carcere, ma che - fa notare - "non è un reato" espressamente previsto dal codice e infatti 'vive' per effetto della giurisprudenza della Cassazione. A dare ragione a Dell'Utri è Piero Longo (Pdl), uno dei legali del premier, che auspica una "interpretazione autentica" per via legislativa del 416 bis (associazione mafiosa), così da precisare che "non è possibile il concorso esterno perché già esiste il reato di assistenza agli associati (art.418 del codice penale)" oppure il favoreggiamento reale o personale.
E se gli si fa notare che recentemente Palazzo Chigi ha smentito l'ipotesi di una simile modifica, Longo replica: "se il governo pensa di non doverlo fare non lo faccia. Che però un singolo parlamentare proponga una modifica legislativa del genere è giusto e fattibile". 'Comprendiamo che Dell'Utri voglia difendersi da accuse pesantissime che gravano su di lui - controbatte Andrea Orlando, presidente del Forum giustizia del Pd - ma è davvero poco credibile il tentativo di ispirare modifiche alle leggi antimafia ritagliate sul suo caso. Il rischio - spiega - è che qualsiasi discussione sull'adeguatezza delle norme diventi impraticabile proprio perché mossa da esigenze personali".
Fonte: ansa
Source: SiciliaInformazioni | Dell'Utr...gge sui pentiti ed è polemica (http://www.siciliainformazioni.com/articoloLight.zsp?id=72904) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)
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