dantes76
27-11-2009, 15:06
C’era una volta il presidente della Repubblica
di Dario La Rosa
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oggi, 27 novembre 2009 14:08
Fino a qualche anno fa, capitava che nelle scuole – magari a fianco di quei crocifissi che oggi scatenano polemiche – ci stava anche la foto di un signore anziano. Ci si chiedeva chi fosse e la maestra rispondeva solennemente: quello è il presidente della Repubblica.
Una figura che, evidentemente, per un bimbo di cinque anni che per la prima volta sedeva su un banco di scuola, doveva essere importante. Rispetto, ecco, forse questo era il sentimento che suscitavano quelle foto.
Oggi è raro trovare quelle foto, c’è un vuoto che diventa sempre più materiale. Napolitano, oggi, è ancora una volta intervenuto per placare le polemiche tra gli schieramenti e provare a far marciare in riga il Paese.
''L'interesse del Paese, che deve affrontare seri e complessi problemi di ordine economico e sociale - ha dichiarato il presidente della Repubblica - richiede che si fermi la spirale di una crescente drammatizzazione, cui si sta assistendo, delle polemiche e delle tensioni non solo tra opposte parti politiche ma tra istituzioni investite di distinte responsabilità costituzionali''.
''Va ribadito - ha detto Giorgio Napolitano - che nulla può abbattere un governo che abbia la fiducia della maggioranza del Parlamento, in quanto poggia sulla coesione della coalizione che ha ottenuto dai cittadini-elettori il consenso necessario per governare''. ''E' indispensabile che da tutte le parti venga uno sforzo di autocontrollo nelle dichiarazioni pubbliche, e che quanti appartengono alla istituzione preposta all'esercizio della giurisdizione, si attengano rigorosamente allo svolgimento di tale funzione. E spetta al Parlamento esaminare il clima piu' costruttivo di riforma volte a definire corretti equilibri tra politica e giustizia''.
Parole, parole, parole cantava una grande voce italiana. Già parole: parole che una volta venivano lette con rispetto e magari ascoltate. Oggi sembra siano diventate soltanto frasi obbligate da un ruolo. Nessuno le ascolta più, sia dall’una che dall’altra parte.
Forse sarebbe il caso di ricominciare dal basso, riattaccando nelle scuole quelle immagini che, un giorno, potranno essere lette col giusto rispetto e, magari, consentiranno a questo Paese di andare avanti con dignità.
Source: SiciliaInformazioni | C’era ...il presidente della Repubblica (http://www.siciliainformazioni.com/articoloLight.zsp?id=72665) (27/11/2009) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)
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di Dario La Rosa
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oggi, 27 novembre 2009 14:08
Fino a qualche anno fa, capitava che nelle scuole – magari a fianco di quei crocifissi che oggi scatenano polemiche – ci stava anche la foto di un signore anziano. Ci si chiedeva chi fosse e la maestra rispondeva solennemente: quello è il presidente della Repubblica.
Una figura che, evidentemente, per un bimbo di cinque anni che per la prima volta sedeva su un banco di scuola, doveva essere importante. Rispetto, ecco, forse questo era il sentimento che suscitavano quelle foto.
Oggi è raro trovare quelle foto, c’è un vuoto che diventa sempre più materiale. Napolitano, oggi, è ancora una volta intervenuto per placare le polemiche tra gli schieramenti e provare a far marciare in riga il Paese.
''L'interesse del Paese, che deve affrontare seri e complessi problemi di ordine economico e sociale - ha dichiarato il presidente della Repubblica - richiede che si fermi la spirale di una crescente drammatizzazione, cui si sta assistendo, delle polemiche e delle tensioni non solo tra opposte parti politiche ma tra istituzioni investite di distinte responsabilità costituzionali''.
''Va ribadito - ha detto Giorgio Napolitano - che nulla può abbattere un governo che abbia la fiducia della maggioranza del Parlamento, in quanto poggia sulla coesione della coalizione che ha ottenuto dai cittadini-elettori il consenso necessario per governare''. ''E' indispensabile che da tutte le parti venga uno sforzo di autocontrollo nelle dichiarazioni pubbliche, e che quanti appartengono alla istituzione preposta all'esercizio della giurisdizione, si attengano rigorosamente allo svolgimento di tale funzione. E spetta al Parlamento esaminare il clima piu' costruttivo di riforma volte a definire corretti equilibri tra politica e giustizia''.
Parole, parole, parole cantava una grande voce italiana. Già parole: parole che una volta venivano lette con rispetto e magari ascoltate. Oggi sembra siano diventate soltanto frasi obbligate da un ruolo. Nessuno le ascolta più, sia dall’una che dall’altra parte.
Forse sarebbe il caso di ricominciare dal basso, riattaccando nelle scuole quelle immagini che, un giorno, potranno essere lette col giusto rispetto e, magari, consentiranno a questo Paese di andare avanti con dignità.
Source: SiciliaInformazioni | C’era ...il presidente della Repubblica (http://www.siciliainformazioni.com/articoloLight.zsp?id=72665) (27/11/2009) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)
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