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View Full Version : Via libera del Cdm al Codice delle autonomie,50 mila poltrone in meno


frankytop
19-11-2009, 11:30
Il Consiglio dei ministri ha approvato il Codice delle Autonomie che individua le funzioni fondamentali di Province e Comuni, semplifica l'ordinamento regionale e degli enti locali, e delega il Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali, razionalizzazione delle Province e degli Uffici territoriali del Governo, riordino di enti ed organismi decentrati. «Questa riforma - ha spiegato il ministro per la Semplificazione Normativa Roberto Calderoli - era attesa da almeno tre legislature, ovvero dal varo della modifica del Titolo V. Con il cosiddetto Codice delle Autonomie, infatti, andiamo finalmente a definire le funzioni delle Autonomie locali, stabilendo chi fa che cosa, e ad eliminare migliaia di enti dannosi, con consistenti risparmi di spese per la macchina pubblica e un complessivo snellimento delle strutture amministrative».

Per Calderoli con l'approvazione di questo provvedimento, «che razionalizza il mondo degli enti territoriali, proseguiamo così nel percorso riformista avviato con il via libera, avvenuto lo scorso aprile, del federalismo fiscale. Il disegno di legge - in attuazione del titolo V della Costituzione e in linea con l'autonomia finanziaria e tributaria prevista dal federalismo fiscale - individua in maniera puntuale e disciplina le funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane. Razionalizza e riordina, anche al fine del contenimento della spesa pubblica e della riduzione degli assetti organizzativi delle amministrazioni statali, gli uffici periferici dello Stato e il sistema dei controlli interni. Prevede, inoltre, lo snellimento dell'apparato amministrativo locale mediante una complessiva rivisitazione dell'impianto degli enti territoriali e una drastica riduzione che porterà al taglio di circa 34mila tra consiglieri comunali, circoscrizionali e provinciali e di circa 15 mila assessori comunali e provinciali. In tutto quasi 50mila poltrone in meno!».

Via libera anche al decreto legislativo sulla semplificazione normativa, che 'salva' dalla mannaia del "taglialeggi" alcune disposizioni legislative statali anteriori al 1° gennaio 1970 di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore.

Il Sole 24 Ore (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2009/11/codice-autonomie-calderoli.shtml?uuid=5a897560-d4f5-11de-b4c7-32ad3f2d513a&DocRulesView=Libero)

Alien
19-11-2009, 11:44
Bene.

Ma l'abolizione delle province sbandierata in campagna elettorale quando avverrà?

indelebile
19-11-2009, 11:50
non vedo....date , cifre certe, e quando partirà.....mi sembrano le solite promesse

p.s.

e poi sto codice non era stato sbandierato più volte mesi fa?
insomma è la solita tecnica publicitaria già attuata più volte da questo governo

dantes76
19-11-2009, 11:59
Il Consiglio dei ministri ha approvato il Codice delle Autonomie che individua le funzioni fondamentali di Province e Comuni, semplifica l'ordinamento regionale e degli enti locali, e delega il Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali, razionalizzazione delle Province e degli Uffici territoriali del Governo, riordino di enti ed organismi decentrati. «Questa riforma - ha spiegato il ministro per la Semplificazione Normativa Roberto Calderoli - era attesa da almeno tre legislature, ovvero dal varo della modifica del Titolo V. Con il cosiddetto Codice delle Autonomie, infatti, andiamo finalmente a definire le funzioni delle Autonomie locali, stabilendo chi fa che cosa, e ad eliminare migliaia di enti dannosi, con consistenti risparmi di spese per la macchina pubblica e un complessivo snellimento delle strutture amministrative».

Per Calderoli con l'approvazione di questo provvedimento, «che razionalizza il mondo degli enti territoriali, proseguiamo così nel percorso riformista avviato con il via libera, avvenuto lo scorso aprile, del federalismo fiscale. Il disegno di legge - in attuazione del titolo V della Costituzione e in linea con l'autonomia finanziaria e tributaria prevista dal federalismo fiscale - individua in maniera puntuale e disciplina le funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane. Razionalizza e riordina, anche al fine del contenimento della spesa pubblica e della riduzione degli assetti organizzativi delle amministrazioni statali, gli uffici periferici dello Stato e il sistema dei controlli interni. Prevede, inoltre, lo snellimento dell'apparato amministrativo locale mediante una complessiva rivisitazione dell'impianto degli enti territoriali e una drastica riduzione che porterà al taglio di circa 34mila tra consiglieri comunali, circoscrizionali e provinciali e di circa 15 mila assessori comunali e provinciali. In tutto quasi 50mila poltrone in meno!».

Via libera anche al decreto legislativo sulla semplificazione normativa, che 'salva' dalla mannaia del "taglialeggi" alcune disposizioni legislative statali anteriori al 1° gennaio 1970 di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore.

Il Sole 24 Ore (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2009/11/codice-autonomie-calderoli.shtml?uuid=5a897560-d4f5-11de-b4c7-32ad3f2d513a&DocRulesView=Libero)

Fate bene a risparmiare.. ca s'anna a paari..

Forestali antincendio alla ricerca di fondi
di Antonio Casa

Sono settemila le maestranze stagionali interessate, alle dipendenze del Dipartimento regionale delle foreste. Ieri audizione dei sindacati nella Commissione Bilancio dell’Ars, mancano 25 milioni di euro

Tags: Forestali (http://copycat.kodeware.net/r/691a6e887cc80f1dddffec9bb5ba6be2a499b215), Riccardo Savona (http://copycat.kodeware.net/r/e9dc7c7da12eef1c40dfbc57be04e23d9aabe2cb), Ars (http://copycat.kodeware.net/r/ffcbe9c6a3d0e53b42434d854cdb4883e823de0a), Pietro Tolomeo (http://copycat.kodeware.net/r/c4e060a9e13f7b5f3035314659a53cac58683e5c)

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PALERMO - La commissione Bilancio dell'Ars, riunitasi questa mattina ha ascoltato le confederazioni sindacali sulla situazione finanziaria per l'attività dei lavoratori forestali della Sicilia. “Nel corso dell'audizione é emersa la gravità della questione che riguarda i 7 mila lavoratori che costituiscono il comparto antincendio - dice Riccardo Savona, presidente della commissione - Una categoria che ha lavorato in modo esemplare nel corso della trascorsa stagione estiva, riducendo il numero degli incendi rispetto agli altri anni, e che non recepisce lo stipendio dallo scorso agosto. Voglio rassicurare la categoria, e garantire che a breve la commissione bilancio esaminerà la manovra correttiva 2009, in cui è prevista la copertura finanziaria, pari a 25 milioni di euro, che consentirà il pagamento degli stipendi”.

Negli ultimi due anni il numero complessivo dei lavoratori forestali stagionali è diminuito di quasi duemila unità. Nel 2006 erano 30.754, alla fine del 2008 ne risultavano 28.866.
L’Azienda foreste demaniali gestisce 21.866 forestali stagionali (contro i 22.858 dell’anno precedente e 23.452 del 2006). Una minoranza a tempo indeterminato: 1188, ormai fuori dalla contrattazione “oraria”.

I 78ttisti (coloro che lavorano 78 giorni di lavoro l’anno) sono i più numerosi: 12.365; seguono i 151nisti (151 giorni di lavoro l’anno), 4.172; poi i 101nisti (101 giorni di lavoro nell’anno solare), 4141. In base ad accordi siglati nel maggio scorso ma recepiti solo in parte, ai 151nisti sono state assegnate 7 giornate lavorative in più, diventate 9 in più per i 78ttisti e 24 in più per i 101unisti.
Nel 2008 i quasi 22 mila forestali dell’Azienda foreste demaniali hanno effettuato 2.335.250 giornate lavorative, per un monte salari di circa 210 milioni.

“Lavoriamo su progetti esecutivi, come la rinaturalizzazione dei parchi, per cui abbiamo l’obbligo di assumere i forestali stagionali”, afferma Mario Candore, dirigente del servizio dell’Azienda foreste demaniali.
“I lavoratori operano su 180.730 ettari di demanio (24 mila dei quali appartenenti a Comuni e aziende)” Per considerare tutti i 28.866 forestali, bisogna aggiungere le giornate lavorate dai 7.000 forestali dell’antincendio boschivo, che fanno capo al Dipartimento foreste e sui quali ieri si è svolta l’audizione alla Commissione Bilancio dell’Ars. Il 15% di questi è 151unista, circa 80 sono 78ttisti, il resto lavora 101 giorni l’anno. Il costo complessivo del salario per le casse della Regione è di circa 70 milioni di euro l’anno. In totale 280 milioni per gli stipendi. A cui si devono aggiungere le forniture e le indennità di disoccupazione erogate dall’Inps.


http://www.qds.it/immagini/1516.jpg

“Il problema non è nel numero - osservava nell’edizione del 31 ottobre scorso del Quotidiano di Sicilia il dirigente generale del Dipartimento regionale delle Foreste, Pietro Tolomeo - ma nell’utilizzo. I nostri 7 mila lavoratori sono congrui a svolgere il delicatissimo compito di spegnimento degli incendi estivi. Quest’estate sono stati registrati circa 200 focolai in più rispetto allo stesso periodo del 2008 e se gli ettari bruciati sono stati meno che in precedenza lo si deve anche all’impegno di queste persone”.

Articolo pubblicato il 19 novembre 2009

Source: Forestali antincendio alla ric...i Ambiente No Profit e Consumo (http://www.qds.it/index.php?sez=articolo&skip_interstitial=true&id=2192) (19/11/2009) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)

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frankytop
19-11-2009, 12:05
Bene.

Ma l'abolizione delle province sbandierata in campagna elettorale quando avverrà?

Ciò che era stato detto è che la decisione in merito passa alle regioni perchè si deve tenere conto anche della popolazione totale di ogni regione:se la regione è piccola può abolire delle province ed assimilarne l'amministrazione,se è grande tipo la Lombardia allora risulta conveniente continuare a delegare l'amministrazione delle realtà locali alle province.

Saranno insomma le singole regioni a valutare la convenienza/costi nel mantenere certe province.

^TiGeRShArK^
19-11-2009, 12:08
non vedo....date , cifre certe, e quando partirà.....mi sembrano le solite promesse

p.s.

e poi sto codice non era stato sbandierato più volte mesi fa?
insomma è la solita tecnica publicitaria già attuata più volte da questo governo

Infatti.
Quando è stata IDV a portare alle camere la proposta di legge per l'abolizione delle province questi venditori di fumo OVVIAMENTE hanno votato contro. :Puke:
Vabbè.. alla fine fanno bene il loro lavoro, sanno che i loro elettori hanno orgasmi multipli per le loro sparate populistiche senza alcun seguito. :)

frankytop
19-11-2009, 12:08
Fate bene a risparmiare.. ca s'anna a paari..



.

A te ti rode solo che il governo prenda dei provvedimenti nella giusta direzione...

http://static.blogo.it/happyblog/Castoro.JPG

Rosica rosica e scegli un bel trave grosso....:asd:

dantes76
19-11-2009, 12:10
A te ti rode solo che il governo prenda dei provvedimenti nella giusta direzione...

http://static.blogo.it/happyblog/Castoro.JPG

Rosica rosica e scegli un bel trave grosso....:asd:

che e' vi siete trovati un lavoro part time??

qwui non rosichiamo.. ci abbuffiamo..

dantes76
19-11-2009, 12:12
IL CASO FALLISCE IL BLITZ PER CANCELLARE GLI ENTI: LE FUNZIONI SAREBBERO PASSATE AI COMUNI

Costano 890 milioni, basterebbe un tratto di penna. Ma vota sì solo il Pd

Il governatore della Sicilia Lombardo (ap)«Articolo 15: Le circoscrizioni provinciali e gli organi ed enti pubblici che ne derivano sono soppressi nell'ambito della Regione siciliana». «Oooh, finalmente un bel regalo di Natale!», direte voi. Macché: quelle parole erano nello Statuto di autonomia del 1946. Mai applicato. Anzi: l'abolizione (vera, stavolta) delle province siciliane è stata appena, e di nuovo, bocciata. Non si toccano. Che i consiglieri provinciali nell'isola si prendano sul serio è notorio. Qualche anno fa il presidente catanese Nello Musumeci, che militava allora in An e aveva stipulato una polizza con la Reale Mutua Assicurazioni per coprire se stesso e i colleghi di giunta da eventuali condanne della Corte dei Conti, arrivò a presentare una delibera stupefacente. Delibera che, sulla base di certi studi storici secondo i quali «tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, i rappresentanti della Provincia costituivano l'Onorevole consiglio», riconosceva ai membri dell'assemblea il titolo di «onorevoli». Al punto che, votata a stragrande maggioranza la decisione con soli sei voti contrari della sinistra, il presidente del consiglio, Santo Pulvirenti, chiuse la seduta salutando tutti come «onorevoli colleghi». Eppure, come dicevamo, le province siciliane più ancora delle altre non dovrebbero neppure esistere. Nello Statuto che il 15 maggio 1946 riconosceva l'autonomia della Regione, il già citato articolo 15 non lasciava dubbi: abolizione. E ribadiva, se mai qualcuno fosse duro d'orecchio, che «l'ordinamento degli enti locali si basa nella Regione stessa sui Comuni e sui liberi Consorzi comunali». Tutto chiaro? Macché: restarono provvisoriamente in vita come amministrazioni straordinarie per un anno, due anni, tre anni, quattro anni... E poi ancora cinque e sei e sette... E poi ancora otto e nove e dieci... Finché nel 1986, dopo quarant'anni di proroghe, l'assemblea regionale decise infine di smetterla con quella ipocrisia. E le province provvisorie furono ribattezzate: d'ora in avanti si sarebbero chiamate Province Regionali. Cosa fanno? Boh... Distribuiscono incarichi e prebende, dirà qualcuno. Ultimo esempio, quello denunciato da «Il Dito», un settimanale online di Catania vicino a Enzo Bianco, che ha scoperto come Raffaele Lombardo, allora potentissimo presidente della provincia etnea, abbia passato il Natale dell'anno scorso firmando decine e decine di «nomine o proroghe di dirigenti, collaboratori esterni, consulenze varie»: 57 in due giorni. Uno sforzo pesante per il polso, ma utile elettoralmente, visto che il fondatore dell'Mpa stava per candidarsi alla presidenza regionale al posto di Cuffaro. Una chicca tra le tante: l'assegnazione nel 2006 a uno studio legale di un incarico per «l'assistenza tecnico-legale al programma di cooperazione Bulgaria-Romania, uno studio finalizzato alla promozione delle imprese catanesi in quelle nazioni e all'avvio di uno stand informativo presso la Provincia». ù

Quanto costino nella sola Sicilia questi enti, che già il sindaco di Milano Emilio Caldara considerava un secolo fa «buoni solo per i manicomi e per le strade» ma che incassano un mucchio di denaro grazie soprattutto alle addizionali sull'energia elettrica e la Rc auto, lo dice un rapporto Istat sui bilanci 2006: 890 milioni di euro. Dei quali 237 spesi per stipendiare tutto il personale. E addirittura 228 (nel solo 2006!) per comperare beni immobili. Tema: che senso ha che un ente da decenni additato come inutile e da sopprimere faccia shopping immobiliare comprando sempre nuovi palazzi, nuovi uffici, nuove sedi distaccate? Quanto agli amministratori, il Sole 24 ore ha fatto i conti: di sole indennità (cioè la voce-base, alla quale vanno sommati i rimborsi, le diarie e altre voci che nel caso dei parlamentari nazionali o regionali fanno schizzare all'insù le entrate reali nette) i 315 consiglieri provinciali costano otto milioni e 300 mila euro. Una esagerazione. Che qua e là, scrive Nino Amadore, si fa ancora più eclatante: 98.089 di spesa di indennità ogni centomila abitanti a Palermo, 389.705 a Enna. E meno male che alle 9 province già esistenti (una ogni mezzo milione di abitanti, con un massimo di un milione e 235 mila nel caso di Palermo e un minimo di 177mila di Enna) non sono state (ancora) aggiunte le altre tre di cui si parla da anni: Caltagirone, Gela e Monti Nebrodi. Altrimenti le spese sarebbero ancora più vistose.

Fatto sta che qualche giorno fa il presidente della commissione antimafia in Regione, il democratico Lillo Speziale, ha pensato che forse era arrivato il momento per tentare uno strappo. Prima l'insofferenza dei cittadini per i costi esorbitanti della politica nata dalle denunce del Corriere della Sera, poi la campagna di Libero benedetta da un diluvio di firme di lettori e dal consenso di autorevoli esponenti di diverse appartenenze politiche... Come dubitare del successo di un blitz siciliano se l'unico partito che si è ufficialmente schierato contro l'abolizione delle province è la Lega che nell'isola ha uno spicchio di successo piuttosto eccentrico nella sola Lampedusa? Non bastasse, come ricorda il leader storico dei Difensori Civici Lino Buscemi (che minaccia di raccogliere le firme per un referendum abrogativo) l'abolizione delle province in Sicilia potrebbe essere fatta in un giorno. A differenza che a Roma infatti, a Palermo non servirebbe una modifica istituzionale: «Basterebbe un tratto di penna». E questo diceva infatti la proposta portata giorni fa in commissione Affari Istituzionali da Lillo Speziale. Articolo 1: «Le province regionali sono soppresse». Articolo 2: le loro funzioni sono «trasferite ai liberi consorzi di comuni istituiti a norma dell'art. 15, comma 2, dello Statuto della Regione. Nelle more di tale istituzione, esse sono trasferite ai comuni, ricompresi nella soppressa provincia, che le eserciteranno in forma singola o associata». Articolo 3: i dipendenti passano «nei ruoli dell'amministrazione dei comuni, in una qualifica corrispondente a quella di provenienza». Articolo 4: «I beni, mobili ed immobili, di proprietà delle province sono trasferiti nella proprietà dei comuni». E così via. Su tredici membri della commissione, i presenti erano otto. I quattro democratici hanno votato per l'abolizione e chi rappresentava l'Udc di Pier Ferdinando Casini (favorevole alla soppressione) non era presente. Gli altri, a partire dal presidente, il lombardiano Riccardo Minardo (il cui voto valeva doppio ed è stato determinante) hanno votato contro. Compresi i rappresentanti del Pdl. A dispetto delle promesse di Silvio Berlusconi e di quelle di Gianfranco Fini. Parole, parole, parole...

Gian Antonio Stella

noi gnam gnam.. voi rosik rosik.. :asd:

Jacoposki
19-11-2009, 12:15
sbaglio o questa è la legge che cancella "enti inutili" tipo chessò gli enti parco, le comunità montane e quant'altro, ovvero gli unici enti che ogni tanto fanno qualcosa di utile?

frankytop
19-11-2009, 12:39
sbaglio o questa è la legge che cancella "enti inutili" tipo chessò gli enti parco, le comunità montane e quant'altro, ovvero gli unici enti che ogni tanto fanno qualcosa di utile?

Ecco io abito nelle prealpi e giuro non ho mai capito a che diavolo servono le comunità montane!Boh.

dantes76
19-11-2009, 12:40
sbaglio o questa è la legge che cancella "enti inutili" tipo chessò gli enti parco, le comunità montane e quant'altro, ovvero gli unici enti che ogni tanto fanno qualcosa di utile?

allora non ci riguarda.. :asd:

dantes76
19-11-2009, 12:42
Ecco io abito nelle prealpi e giuro non ho mai capito a che diavolo servono le comunità montane!Boh.

giusto..risparmiate:D

frankytop
19-11-2009, 12:49
allora non ci riguarda.. :asd:

Finchè ci saranno soldi...

Poi un bel dì,ops,che è?E il mio stipendio,tutto qua?
..e allora:

http://sites.etleboro.com/thumbnails/news/21525_silvio-berlusconi-ramazza-napoli.jpg

A lavurè,il Berlusca in persona vi consegnerà la ramazza (dono gratuito della Lega)...:asd:

dantes76
19-11-2009, 12:53
Finchè ci saranno soldi...

Poi un bel dì,ops,che è?E il mio stipendio,tutto qua?
..e allora:

http://sites.etleboro.com/thumbnails/news/21525_silvio-berlusconi-ramazza-napoli.jpg

A lavurè,il Berlusca in persona vi consegnerà la ramazza (dono gratuito della Lega)...:asd:

hai preso propio la persona che piu' di ogni altro non e' legato alla sicilia...
buon lavoro...
http://img2.pict.com/b7/d7/cb/1765663/0/fireshotcapture2303527forxaitali.jpg

xcdegasp
19-11-2009, 12:56
Ecco io abito nelle prealpi e giuro non ho mai capito a che diavolo servono le comunità montane!Boh.

sì giustissimo, fino a che non ci tocca personalmente è solamente surplus e tagliabile :asd:

MadJackal
19-11-2009, 13:01
sì giustissimo, fino a che non ci tocca personalmente è solamente surplus e tagliabile :asd:

Tra l'altro, tutto dipende da *dove* questi enti verranno eliminati.
Spariranno solo al Nord od al Sud, dove ci sono quelli fantasma?

Qualcosa di buono in un mare di...
Sperando che si ricordino che non basta solo fare la legge...

frankytop
19-11-2009, 13:02
sì giustissimo, fino a che non ci tocca personalmente è solamente surplus e tagliabile :asd:

Ah ma allora spiegamelo tu a che servono visto che sei di Trento,perchè io non ho capito l'indispensabilità di 'sta roba.

dantes76
19-11-2009, 13:05
Tra l'altro, tutto dipende da *dove* questi enti verranno eliminati.
Spariranno solo al Nord od al Sud, dove ci sono quelli fantasma?

Qualcosa di buono in un mare di...
Sperando che si ricordino che non basta solo fare la legge...

per sud intendi la sicilia?:D
no,la sicilia visto il suo statuto autonomistico[ chiamato volgarmente statuto speciale] ha competenza esclusiva, ovvero lo leggi dello stato non contano un cazzo nelle seguenti materie: beni culturali, agricoltura pesca enti locali territorio turismo polizia forestale.. ecc ecc ecc ecc... :O

dantes76
19-11-2009, 13:06
Ah ma allora spiegamelo tu a che servono visto che sei di Trento,perchè io non ho capito l'indispensabilità di 'sta roba.

quoto! bisogna risparmiare via tutti sti enti inutili!!!:O

frankytop
19-11-2009, 13:09
quoto! bisogna risparmiare via tutti sti enti inutili!!!:O

Ti riferisci alla Sicilia?Allora sono d'accordo.:O

dantes76
19-11-2009, 13:18
Ti riferisci alla Sicilia?Allora sono d'accordo.:O

non ci tange... noi non votiamo comunisti.. e qui quella legge non conta un cazzo..decide la regione sicilia.. e per fortuna in regione ci stanno gli azzurrini:)

se solo qualcuno qui applicasse un piccolo articolo dello statuto speciale.. qui di soldi ne arriverebbero come se piovesse...