LUVІ
19-11-2009, 11:00
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200910articoli/48907girata.asp
Ci avviciniamo alla data fatidica.
Speranze? Possibilità?
Per la corruzione dell'avvocato Mills
Berlusconi a giudizio dal 27 novembre
Il processo al premier riparte dopo
l'annullamento del Lodo Alfano ma
il procedimento rischia prescrizione
PAOLO COLONNELLO
MILANO
Inesorabile, la ripresa del processo a Silvio Berlusconi per la corruzione in atti giudiziari di David Mills, è stata fissata il prossimo 27 novembre. Sospeso nell’ottobre dello scorso anno grazie al Lodo Alfano, quando ormai mancavano pochissime udienze alla fine, il processo al Premier, ora che il Lodo è stato bocciato dalla Corte Costituzionale, riprenderà da dove era stato lasciato, facendo cioè ripartire i termini della prescrizione dal momento in cui la posizione del Cavaliere venne separata da quella del suo legale inglese.
Rimarrà perciò poco più di un anno prima che la vicenda dei 600 mila dollari versati da Berlusconi per le false testimonianze di Mills nei vecchi procedimenti (tangenti Gdf e All Iberian) finisca definitivamente in soffitta. Difficile pensare che si arrivi quindi fino al terzo grado di giudizio.
Intanto perchè il processo dovrà essere celebrato davanti a un nuovo collegio non potendo più esprimersi quello presieduto da Nicoletta Gandus, avendo già emesso una sentenza di merito nei confronti di Mills. Sebbene, proprio il 27 novembre, sarà la stessa Gandus ad aprire ufficialmente l’udienza ma solo per dichiarare la propria incompatibilità e smistarlo ad altri giudici. A questo punto il processo dovrebbe essere rimandato subito a dicembre.
E qui inizierà una nuova partita, giocata da una parte nelle aule di giustizia e dall’altra in Parlamento che potrebbe cambiare l’attuale procedura obbligando i nuovi giudici a rifare daccapo il processo anzichè, come prevede la norma attuale, ripartendo da dove il dibattimento era stato sospeso, tenendo quindi buoni tutti gli atti svolti fino a quel momento. La differenza è sostanziale: nel primo caso, tra impegni parlamentari e di governo sia del Premier che dei suoi avvocati, probabilmente il dibattimento finirebbe prescritto senza nemmeno una sentenza di primo grado. Nel secondo caso invece la sentenza arriverebbe in tempi abbastanza brevi.
C’è poi una variabile costituita dalle motivazioni della sentenza d’appello emessa quattro giorni fa nei confronti di David Mills, con la conferma della condanna a 4 anni e 6 mesi. Se, in via altamente ipotetica, i giudici motivassero il provvedimento stabilendo che la data della consumazione del reato potrebbe essere fissata nel 1999, i tempi di prescrizione scadrebbero in dicembre e dunque anche il processo Berlusconi si estinguerebbe nello spazio di un mese. Rimarrebbe infine il processo per i fondi neri creati attraverso la compravendita dei diritti televisivi, dove Berlusconi, caduti in prescrizione gli altri reati (dimezzati dalla legge Cirielli) è rimasto imputato della sola forde fiscale. La data di inizio (ma anche in questo caso si tratta di una ripresa) è stata fissata per il 16 novembre. Ma come per il caso Mills, si tratterà soprattutto di un’udienza dove verrà fissato un semplice calendario, tenendo conto sempre degli impegni parlamentari dei protagonisti.
Ci avviciniamo alla data fatidica.
Speranze? Possibilità?
Per la corruzione dell'avvocato Mills
Berlusconi a giudizio dal 27 novembre
Il processo al premier riparte dopo
l'annullamento del Lodo Alfano ma
il procedimento rischia prescrizione
PAOLO COLONNELLO
MILANO
Inesorabile, la ripresa del processo a Silvio Berlusconi per la corruzione in atti giudiziari di David Mills, è stata fissata il prossimo 27 novembre. Sospeso nell’ottobre dello scorso anno grazie al Lodo Alfano, quando ormai mancavano pochissime udienze alla fine, il processo al Premier, ora che il Lodo è stato bocciato dalla Corte Costituzionale, riprenderà da dove era stato lasciato, facendo cioè ripartire i termini della prescrizione dal momento in cui la posizione del Cavaliere venne separata da quella del suo legale inglese.
Rimarrà perciò poco più di un anno prima che la vicenda dei 600 mila dollari versati da Berlusconi per le false testimonianze di Mills nei vecchi procedimenti (tangenti Gdf e All Iberian) finisca definitivamente in soffitta. Difficile pensare che si arrivi quindi fino al terzo grado di giudizio.
Intanto perchè il processo dovrà essere celebrato davanti a un nuovo collegio non potendo più esprimersi quello presieduto da Nicoletta Gandus, avendo già emesso una sentenza di merito nei confronti di Mills. Sebbene, proprio il 27 novembre, sarà la stessa Gandus ad aprire ufficialmente l’udienza ma solo per dichiarare la propria incompatibilità e smistarlo ad altri giudici. A questo punto il processo dovrebbe essere rimandato subito a dicembre.
E qui inizierà una nuova partita, giocata da una parte nelle aule di giustizia e dall’altra in Parlamento che potrebbe cambiare l’attuale procedura obbligando i nuovi giudici a rifare daccapo il processo anzichè, come prevede la norma attuale, ripartendo da dove il dibattimento era stato sospeso, tenendo quindi buoni tutti gli atti svolti fino a quel momento. La differenza è sostanziale: nel primo caso, tra impegni parlamentari e di governo sia del Premier che dei suoi avvocati, probabilmente il dibattimento finirebbe prescritto senza nemmeno una sentenza di primo grado. Nel secondo caso invece la sentenza arriverebbe in tempi abbastanza brevi.
C’è poi una variabile costituita dalle motivazioni della sentenza d’appello emessa quattro giorni fa nei confronti di David Mills, con la conferma della condanna a 4 anni e 6 mesi. Se, in via altamente ipotetica, i giudici motivassero il provvedimento stabilendo che la data della consumazione del reato potrebbe essere fissata nel 1999, i tempi di prescrizione scadrebbero in dicembre e dunque anche il processo Berlusconi si estinguerebbe nello spazio di un mese. Rimarrebbe infine il processo per i fondi neri creati attraverso la compravendita dei diritti televisivi, dove Berlusconi, caduti in prescrizione gli altri reati (dimezzati dalla legge Cirielli) è rimasto imputato della sola forde fiscale. La data di inizio (ma anche in questo caso si tratta di una ripresa) è stata fissata per il 16 novembre. Ma come per il caso Mills, si tratterà soprattutto di un’udienza dove verrà fissato un semplice calendario, tenendo conto sempre degli impegni parlamentari dei protagonisti.