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View Full Version : Consulente del lavoro vs commercialista


ennawrc
16-11-2009, 17:13
Mi è sorto un piccolo dubbio riguardo al mio futuro. Allora io sono laureato in Economia aziendale alla Facoltà di economia di Enna e sto facendo la specialistica, ho saputo che già con la triennale posso iniziare il praticantato biennale per la professione del Consulente del Lavoro, mentre, qualora volessi fare il Commercialista, mi occorrerebbero 3 anni di praticantato,


Premetto che la professione del Consulente del Lavoro mi attira di più perchè oltre a fare buste paga si occupa della Gestione del Personale e di informare le imprese sulla normativa giuslavoristica, pero' si dice che la professione del Commercialista sia più prestigiosa e la sto rivalutando parecchio in quanto nello studio dove svolgo attualmente pratica di consulente del lavoro sto facendo solo contabilità e mi sta ispirando parecchio.

Sto a questo punto valutando se cambiare praticantato passando a quello dei dottori commercialisti in quanto la professione dle Consulente del Lavoro puo' essere esercitata anche da Commercialisti e da Avvocati, quindi potrei prenderla in futuro o comunque specializzarmi su quel campo successivamente.

Voi che ne dite ?

ceccoos
17-11-2009, 09:07
La mia morosa lavora in uno studio di consulenza del lavoro.

Il lavoro non manca, anzi...e a sentire lei è anche un bel lavoro.(fuori appunto dalla classica contabilità)

ennawrc
17-11-2009, 13:30
La mia morosa lavora in uno studio di consulenza del lavoro.

Il lavoro non manca, anzi...e a sentire lei è anche un bel lavoro.(fuori appunto dalla classica contabilità)

Ti ringrazio per il messaggio e per l'esperienza che hai condiviso con me

vediamo se c'è qualcuno altro che interviene nella discussione :) ;)

leagle
17-11-2009, 20:12
io ho iniziato la pratica per diventare consulente del lavoro (dopo alcuni anni di esperienza lavorativa ho capito che la gestione del personale era l'ambito in cui volevo specializzarmi), ho trovato uno studio che mi permette di conciliare lavoro e pratica che è l'ideale. Il lavoro mi piace molto e va ben al di la dell'elaborazione del cedolino paga, soprattutto di questi tempi dove le novità nel campo sono all'ordine del giorno.....ho lavorato anche presso un commercialista e devo dire che preferisco di gran lunga l'amministrazione del personale, la trovo più varia e meno "monotona" rispetto alla contabilità, poi ovvio varia tutto in funzione del ruolo che hai all'interno dello studio.
In ogni caso il lavoro del commercialista non è certo "fare la contabilità" come quello del consulente non è "elaborare cedolini", quindi in realtà tutto dipende da cosa preferisci e da quanto hai intenzione di metterti in gioco....un conto è essere dipendenti, un altro è lavorare come liberi professionisti.
Andando più sul pratico, l'esame di consulente del lavoro , lo so per esperienza diretta, è molto difficile e prevede tra le altre la prova di fiscale (ebbene si, il consulente può e deve saper effettuare anche le dichiarazioni dei redditi anche se nei fatti è materia che si preferisce lasciare al commercialista) e nel mio studio teniamo anche la contabilità di alcuni clienti.
Direi che è comunque un "mestiere" molto spendibile, che sia all'interno di studi o di società di grosse dimensioni (prova a dare un'occhiata agli annunci di lavoro, chi sa "di paghe" attualmente è molto richiesto).
Ultima dritta: scegli ciò che ti piace di più, sono entrambe professioni impegnative che richiedono tempo e aggiornamento costante, non dureresti molto se la materia non ti appassiona e lascia perdere l'aspetto economico, oggi non diventi ricco in entrambi i casi (in quel caso allora punterei piuttosto ad un impiego in banca, stipendio buono, sbattimento relativo..)

Ciao