pdo34
16-11-2009, 00:47
Vorrei esporre qualcosa su questo modem-router, che oramai sembrerebbe uscito di produzione. Si tratta di un modem ibrido, in quanto l'interfaccia di amministrazione consente di utilizzarlo anche con le funzioni di router.
Questo mi convince di più che per il futuro, sia preferibile avere apparati che racchiudano all'interno della propria unica scheda, sia le "porte" per i collegamenti ethernet che le funzioni complessive di un modem e di un router. Ciò, piuttosto che avere il modem ed il router in apparati distinti, il che comporta un maggiore consumo di energia elettrica e forse una minore efficacia di rendimento.
L'AM-200 non possiede alcuna presa usb, ma tramite cavo ethernet è possibile collegare il modem AM 200 - dall'unica sua porta lan ethernet - al pc da cui è possibile acquisire il segnale internet attraverso una delle sue uscite usb.
Non possiede il pulsante di accensione e/o spegnimento.
Fornisce e supporta il servizio di massima velocità, adsl, adsl2 e adsl2+ (dunque fino ad un massimo ipotizzabile di 24 mbps) che il Fornitore di Servizi prescelto è in grado offrire.
Il software interno consente due tipi di installazione, la BASIC e la ADVANCED.
Ha un completo firmware interno che - attraverso l'unica porta ethernet in uscita di cui è fornito - ne rende possibile l'utilizzo anche come router, con opzioni di funzionamento piuttosto simili agli altri router specifici del gruppo Cisco-Linksys.
Tuttavia, a mio avviso, la mancanza di un processore performante e di un supporto di memoria, volatile e non, di ampia estensione, fanno sì che l'AM-200 ottimo modem, possa essere utilizzato come router, congiuntamente ad uno switch di moltiplicazione di uscite, NON in modo intensivo ed estensivo.
Ha un firewall alquanto selettivo (di elevata qualità, come per tutti i prodotti Cisco-Linksys) che potrebbe precludere (ma ciò dipende anche dalla qualità del segnale adsl fornito dal Gestore prescelto) alla buona acquisizione di alcune pagine web. Ma se il firewall deve contemporanemanete operare su ciascuna connessione attivata dai numerosi pc collegati all'AM-200 (tramite switch), richiede la presenza di un potente processore e la compresenza di una ram che un prodotto nato essenzialmente per essere modem dsl, non può possedere.
Consente l'abilitazione delle funzioni VPN Passthrough, nelle modalità: IPSec Passthrough, L2TP Passthrough e PPTP Passthrough (di default disabilitati), dell'amministrazione remota (e per fare ciò apre di default la porta 8080) e l'UPnP (Universal Port and Play) con cui apre e chiude porte specifiche per talune applicazioni.
L'AM 200 inoltre, fornisce alcuni servizi DDNS dedicati, prescelti dalla Linksys, a cui indirizzarsi via internet da località esterne per raggiungere il modem/router (e i pc o i nas a questo collegati).
Con l'opzione NAT attivata in modalità ROUTER, l'AM 200 - nella Sezione Setup Advanced Routing - consente il RIP (il Routing Information Protocol nel dynamic routing ) tra le diverse opzioni di: lan, wan e both.
Attivando l'opzione NAT il modem-router AM-200 diventa idoneo a dare/ricevere indirizzi IP all'ISP ed ai pc client. Attivata questa funzione, occorre contestualmente attivare le specifiche opzioni al "nat" collegate, secondo il seguente schema:
A) nat + gateway (= ad un unico indirizzo IP fornito all'ISP, corrispondono tanti indirizzi IP per la lan, quanti siano i pc collegati. Esempio pratico: più pc collegati attraverso uno switch al modem-router AM-200);
oppure:
B) nat + router, che va ulteriormente precisata nelle sottomodalità:
b1) [nat + router + wan] (= fornisce indirizzi ip a ciascuno dei client che collega all'ISP, ma non conferisce loro - client a sè collegati attraverso l'ingresso del cavo ethernet per la lan - alcun indirizzo ip lan. Esempio pratico: uno o più router collegati, direttamente (uno) o tramite switch (più di uno), all'AM-200 col linguaggio PPPoE, a cui sia divattivata la funzioni nat [nat-wan, funzione che invece è attiva sull'AM-200] ed a cui sia attivato il dhcp [nat-lan, disattivata sull'AM-200] ), oppure;
b2) [nat + router + lan] (= fornisce uno o più indirizzi ip ai client della lan, ma non attribuisce nè recepisce alcun indirizzo IP dall'ISP [e deve essere il client in grado di comunicare o acquisire l'indirizzo IP dall'ISP]. Esempio pratico: collegamento lan con IP all'AM-200 di un router a cui sia attivato il nat [nat-wan] anche per ricevere l'indirizzo IP dall'ISP - in sostituzione del nat disattivo sull'AM-200 - che deve essere dello stesso contenuto dell'IP fornito dall'AM-200 per la lan; in questo modo il router collegato all'AM-200 ha un IP esterno. Si noti che l'opzione nat+router+lan è utile anche per consentire ad un pc collegato all'unica uscita lan dell'AM-200, di accedere al suo sistema operativo); oppure
b3) [nat + router + both] (both = entrambi, ossia nat-lan e nat-wan; l'AM-200 recepisce l'indirizzo ip per la wan dall'ISP e conferisce un indirizzo IP a ciascun client della lan; ad ogni indirizzo ip conferito per la lan corrisponde un indirizzo wan per l'Internet Service Provider. Esempio pratico: più pc collegati, tramite switch, all'AM-200 che fornisce a ciascuno di questi un IP per la lan ed un altro IP per la wan [dall'ISP]).
Le opzioni di funzionamento in Gateway, in Router wan o in Router lan o, ancora, in Router both, sono dei firmware di tutti i gateway-router prodotti da Cisco-LInksys.
Di default l'opzione di funzionamento NAT è attivata ed opera in modalità Gateway.
L'opzione "half bridge mode" è consentita nella pagina iniziale del s.o. e trasforma l'AM-200 in un mezzo ponte di collegamento poichè è visibile all'ISP dal quale accetta l'indirizzo IP (tramite il proprio nat interno attivo), mentre delega la "virtuale composizione del numero" verso l'ISP, ossia la composizione PPPoE, al pc a sè collegato oppure ad un router a sè collegato
L'AM-200 consente anche l'opzione bridge mode attraverso cui diventa invisibile all'ISP e delega la funzione nat-router-wan (ossia "nat", verso l'esterno) e la funzione nat-router-lan (ossia dhcp, verso la rete interna lan) al router a sè collegato - e che intermedia con l'ISP - tramite il linguaggio di trasmissione PPPoE.
Perchè ciò accada [attivazione dell'AM-200 in bridge mode] occorre: a) non attivare la casella "half bridge mode" [che attiva il nat ricettivo verso l'ISP, dell'AM-200]; b) escludere completamente le funzioni nat-gateway o nat-router della sezione relativa; oppure lasciare attiva quella nat-router-lan, per riservarsi di accedere, col pc ed il suo indirizzo ip, all'interfaccia di amministrazione del modem-router; c) lasciare priva di indicazioni la sezione PPPoE dell'AM-200; d) attivare al router collegato, le sezioni nat e dhcp; e) scegliere, su questo, l'opzione di trasmissione PPPoE e registrarvi le chiavi richieste.
L'opzione half bridge mode è dunque qualcosa di distinto dalla funzione nat della sezione nat-router-gateway: si tratta di opzioni di funzionamento distinte, che potrebbero anche non funzionare congiuntamente.
Il tipo di connessione PPPoE è autonomo rispetto a quella NAT - a mio avviso attraverso lo stesso cavo ethernet possono intercorrere entrambi i linguaggi di comunicazione - e non preclude alla connessione all'AM-200 a cascata - tramite switch, con altre periferiche (pc, o nas che si affacci alla rete internet) congiuntamente ad un router a cui siano a propria volta collegate altre periferiche.
Nella particolare circostanza di errata lettura dell'Upstream Margin nella pagina di Status dell'AM-200 (per 4294967274 db, ma la circostanza potrebbe essere l'effetto di un "baco" del firmware, risolvibile con lo spegnimento e riaccensione del prodotto) potrebbe dare utilità settare l'attivazione NAT nella modalità ROUTER nella opzione BOTH (ossia Lan + Wan). In tale modo l'AM 200 potrebbe avere una più efficace connessione con l'Internet Service Provider (o Gestore adsl) e la pagina di Status, potrebbe avere un costante corretto funzionamento del prodotto, con le regolari registrazioni di Downstream Margin, Upstream Margin, Downstream Line Attenuation, Upstream Line Attenuation, Downstream Transmit Power, Upstream Transmit Power. Altra soluzione potrebbe essere quella di delegare l'acquisizione dell'indirizzo IP dell'ISP, ad un distinto router collegato all'AM-200 in bridge-mode.
L'AM 200 permette, anche l'impostazione degli indirizzi ip di routing in modalità statica.
Nella sezione delle "Applications e Gaming", L'AM 200 consente il port forwarding, il port triggering, il dmz e di visionare la tavola del nat mapping.
Il s.o. dell'AM 200 consente, inoltre, il SNMP community ed il SNMP Trap, il log, diagnostic, l'upgrade, il backup delle opzioni adottate e il ristabilimento di quelle di default.
Il Simple Network Management Protocol (SNMP) appartiene alla suite di protocolli Internet definita dalla IETF (Internet Engineering Task Force) ed opera al livello 7 del modello OSI. Consente la gestione e la supervisione di apparati collegati in una rete, rispetto a tutti quegli aspetti che richiedono azioni di tipo amministrativo. l'AM 200 lo consente nelle versioni v1 e v2c. Col SNMP l'amministratore stabilisce una comunità (o più comunità) per una combinazione desiderata di autenticazione, controllo degli accessi, caratteristiche e altro, con la sovrapposizione del potere di gestione sulla stazione di adesione.
L'accesso alla MIB [Management Information Base] (in lettura e scrittura) rappresenta l'interfaccia fornita all'amministratore agente (manager) rispetto ai subagenti per gestire il sistema. Grazie alla connessione causale della MIB (in lettura e scrittura), è così possibile all'agente [manager] agire sullo stato del sottosistema (dei subagenti) in un modo che è largamente indipendente dalle procedure concrete ordinarie [che altrimenti dovrebbero essere messe in atto per estrarre le informazioni di stato rappresentate nella MIB], o attuare direttamente le modifiche di stato o di contenuti della MIB.
Col settaggio dell'SNMP Trap, è possibile consentire ad un subagente della comunità SNMP di inviare un messaggio all'agente [manager del MIB] per la gestione della stazione. L'obiettivo è quello di informare la stazione di gestione di eventi insoliti che possano essersi verificati.
Utile è la pagina di Status del s.o. dell'AM 200, dove è possibile verificare se il dsl path mode è in modalità FAST o INTERLEAVED.
E' questa, una modalità del Servizio offerto dal Gestore adsl o ISP: nella modalità interleaved la ricetrasmissione dei dati è più lenta ma filtrata da un correttore di dati che, evitandone la dispersione o frammentizzazione, permette la corretta acquisizione delle pagine web.
Si tratta di un prodotto di buona qualità che consente connessioni veloci e stabili a condizione tuttavia che il FORNITORE DEL SERVIZIO ADSL comunichi un segnale dsl "nitido" e senza troppe interruzioni.
L'AM-200 mi è apparso privo di una notevole sensibilità che sopperisca alla scarsa intensità del segnale adsl e soffre di funzionamento irregolare, nelle ipotesi di eccessiva frammentizzazione dei pacchetti dei dati inviati via dsl dal Gestore del Servizio. In quest'ultima circostanza, l'AM 200, anziché trattenere il frame (o frazione di dato) in attesa di quello successivo e quindi procedere prima a completarne l'elaborazione, e poi all'invio del dato digitale completato al cavo ethernet (ossia al pc) - semmai attraverso una propria memoria buffer di riorganizzazione ed instradamento, di cui sono forniti buona parte dei gateway modem-router adsl - invia le frazioni di ogni dato man mano che le elabora, ed in questa elaborazione parziale e frazionata, viene perduto qualcosa del dato originario oppure - altra spiegazione plausibile - lo stesso non viene riordinato come era stato inviato originariamente dal Server (e come va invece trasmesso al pc). Cosicché può capitare che talune pagine internet "più difficili" si blocchino o il pc non ne completi l'elaborazione perché i frame di informazione non sono stati trasmessi compiutamente ovvero non sono stati riordinati in modo adeguato per l'elaborazione completa della pagina.
Occorre tuttavia, precisare che la suindicata esperienza va relazionata ad ipotesi di abitazioni con linee telefoniche vetuste, ovvero fornite di molte (forse troppe) prese telefoniche, ovvero con allacciamenti in cui si presenti una qualche dispersione del segnale - ossia linee telefoniche potenzialmente con segnale sia telefonico che adsl "debole" - e ad ipotesi di zone non ben servite qualitativamente e quantitativamente, dal prescelto Fornitore del Servizio dsl.
Mi piacerebbe avere l'opportunità di leggere, tuttavia altre valutazioni del prodotto da parte di altri utenti, che possano confermare o correggere le mie impressioni.
:-)
Questo mi convince di più che per il futuro, sia preferibile avere apparati che racchiudano all'interno della propria unica scheda, sia le "porte" per i collegamenti ethernet che le funzioni complessive di un modem e di un router. Ciò, piuttosto che avere il modem ed il router in apparati distinti, il che comporta un maggiore consumo di energia elettrica e forse una minore efficacia di rendimento.
L'AM-200 non possiede alcuna presa usb, ma tramite cavo ethernet è possibile collegare il modem AM 200 - dall'unica sua porta lan ethernet - al pc da cui è possibile acquisire il segnale internet attraverso una delle sue uscite usb.
Non possiede il pulsante di accensione e/o spegnimento.
Fornisce e supporta il servizio di massima velocità, adsl, adsl2 e adsl2+ (dunque fino ad un massimo ipotizzabile di 24 mbps) che il Fornitore di Servizi prescelto è in grado offrire.
Il software interno consente due tipi di installazione, la BASIC e la ADVANCED.
Ha un completo firmware interno che - attraverso l'unica porta ethernet in uscita di cui è fornito - ne rende possibile l'utilizzo anche come router, con opzioni di funzionamento piuttosto simili agli altri router specifici del gruppo Cisco-Linksys.
Tuttavia, a mio avviso, la mancanza di un processore performante e di un supporto di memoria, volatile e non, di ampia estensione, fanno sì che l'AM-200 ottimo modem, possa essere utilizzato come router, congiuntamente ad uno switch di moltiplicazione di uscite, NON in modo intensivo ed estensivo.
Ha un firewall alquanto selettivo (di elevata qualità, come per tutti i prodotti Cisco-Linksys) che potrebbe precludere (ma ciò dipende anche dalla qualità del segnale adsl fornito dal Gestore prescelto) alla buona acquisizione di alcune pagine web. Ma se il firewall deve contemporanemanete operare su ciascuna connessione attivata dai numerosi pc collegati all'AM-200 (tramite switch), richiede la presenza di un potente processore e la compresenza di una ram che un prodotto nato essenzialmente per essere modem dsl, non può possedere.
Consente l'abilitazione delle funzioni VPN Passthrough, nelle modalità: IPSec Passthrough, L2TP Passthrough e PPTP Passthrough (di default disabilitati), dell'amministrazione remota (e per fare ciò apre di default la porta 8080) e l'UPnP (Universal Port and Play) con cui apre e chiude porte specifiche per talune applicazioni.
L'AM 200 inoltre, fornisce alcuni servizi DDNS dedicati, prescelti dalla Linksys, a cui indirizzarsi via internet da località esterne per raggiungere il modem/router (e i pc o i nas a questo collegati).
Con l'opzione NAT attivata in modalità ROUTER, l'AM 200 - nella Sezione Setup Advanced Routing - consente il RIP (il Routing Information Protocol nel dynamic routing ) tra le diverse opzioni di: lan, wan e both.
Attivando l'opzione NAT il modem-router AM-200 diventa idoneo a dare/ricevere indirizzi IP all'ISP ed ai pc client. Attivata questa funzione, occorre contestualmente attivare le specifiche opzioni al "nat" collegate, secondo il seguente schema:
A) nat + gateway (= ad un unico indirizzo IP fornito all'ISP, corrispondono tanti indirizzi IP per la lan, quanti siano i pc collegati. Esempio pratico: più pc collegati attraverso uno switch al modem-router AM-200);
oppure:
B) nat + router, che va ulteriormente precisata nelle sottomodalità:
b1) [nat + router + wan] (= fornisce indirizzi ip a ciascuno dei client che collega all'ISP, ma non conferisce loro - client a sè collegati attraverso l'ingresso del cavo ethernet per la lan - alcun indirizzo ip lan. Esempio pratico: uno o più router collegati, direttamente (uno) o tramite switch (più di uno), all'AM-200 col linguaggio PPPoE, a cui sia divattivata la funzioni nat [nat-wan, funzione che invece è attiva sull'AM-200] ed a cui sia attivato il dhcp [nat-lan, disattivata sull'AM-200] ), oppure;
b2) [nat + router + lan] (= fornisce uno o più indirizzi ip ai client della lan, ma non attribuisce nè recepisce alcun indirizzo IP dall'ISP [e deve essere il client in grado di comunicare o acquisire l'indirizzo IP dall'ISP]. Esempio pratico: collegamento lan con IP all'AM-200 di un router a cui sia attivato il nat [nat-wan] anche per ricevere l'indirizzo IP dall'ISP - in sostituzione del nat disattivo sull'AM-200 - che deve essere dello stesso contenuto dell'IP fornito dall'AM-200 per la lan; in questo modo il router collegato all'AM-200 ha un IP esterno. Si noti che l'opzione nat+router+lan è utile anche per consentire ad un pc collegato all'unica uscita lan dell'AM-200, di accedere al suo sistema operativo); oppure
b3) [nat + router + both] (both = entrambi, ossia nat-lan e nat-wan; l'AM-200 recepisce l'indirizzo ip per la wan dall'ISP e conferisce un indirizzo IP a ciascun client della lan; ad ogni indirizzo ip conferito per la lan corrisponde un indirizzo wan per l'Internet Service Provider. Esempio pratico: più pc collegati, tramite switch, all'AM-200 che fornisce a ciascuno di questi un IP per la lan ed un altro IP per la wan [dall'ISP]).
Le opzioni di funzionamento in Gateway, in Router wan o in Router lan o, ancora, in Router both, sono dei firmware di tutti i gateway-router prodotti da Cisco-LInksys.
Di default l'opzione di funzionamento NAT è attivata ed opera in modalità Gateway.
L'opzione "half bridge mode" è consentita nella pagina iniziale del s.o. e trasforma l'AM-200 in un mezzo ponte di collegamento poichè è visibile all'ISP dal quale accetta l'indirizzo IP (tramite il proprio nat interno attivo), mentre delega la "virtuale composizione del numero" verso l'ISP, ossia la composizione PPPoE, al pc a sè collegato oppure ad un router a sè collegato
L'AM-200 consente anche l'opzione bridge mode attraverso cui diventa invisibile all'ISP e delega la funzione nat-router-wan (ossia "nat", verso l'esterno) e la funzione nat-router-lan (ossia dhcp, verso la rete interna lan) al router a sè collegato - e che intermedia con l'ISP - tramite il linguaggio di trasmissione PPPoE.
Perchè ciò accada [attivazione dell'AM-200 in bridge mode] occorre: a) non attivare la casella "half bridge mode" [che attiva il nat ricettivo verso l'ISP, dell'AM-200]; b) escludere completamente le funzioni nat-gateway o nat-router della sezione relativa; oppure lasciare attiva quella nat-router-lan, per riservarsi di accedere, col pc ed il suo indirizzo ip, all'interfaccia di amministrazione del modem-router; c) lasciare priva di indicazioni la sezione PPPoE dell'AM-200; d) attivare al router collegato, le sezioni nat e dhcp; e) scegliere, su questo, l'opzione di trasmissione PPPoE e registrarvi le chiavi richieste.
L'opzione half bridge mode è dunque qualcosa di distinto dalla funzione nat della sezione nat-router-gateway: si tratta di opzioni di funzionamento distinte, che potrebbero anche non funzionare congiuntamente.
Il tipo di connessione PPPoE è autonomo rispetto a quella NAT - a mio avviso attraverso lo stesso cavo ethernet possono intercorrere entrambi i linguaggi di comunicazione - e non preclude alla connessione all'AM-200 a cascata - tramite switch, con altre periferiche (pc, o nas che si affacci alla rete internet) congiuntamente ad un router a cui siano a propria volta collegate altre periferiche.
Nella particolare circostanza di errata lettura dell'Upstream Margin nella pagina di Status dell'AM-200 (per 4294967274 db, ma la circostanza potrebbe essere l'effetto di un "baco" del firmware, risolvibile con lo spegnimento e riaccensione del prodotto) potrebbe dare utilità settare l'attivazione NAT nella modalità ROUTER nella opzione BOTH (ossia Lan + Wan). In tale modo l'AM 200 potrebbe avere una più efficace connessione con l'Internet Service Provider (o Gestore adsl) e la pagina di Status, potrebbe avere un costante corretto funzionamento del prodotto, con le regolari registrazioni di Downstream Margin, Upstream Margin, Downstream Line Attenuation, Upstream Line Attenuation, Downstream Transmit Power, Upstream Transmit Power. Altra soluzione potrebbe essere quella di delegare l'acquisizione dell'indirizzo IP dell'ISP, ad un distinto router collegato all'AM-200 in bridge-mode.
L'AM 200 permette, anche l'impostazione degli indirizzi ip di routing in modalità statica.
Nella sezione delle "Applications e Gaming", L'AM 200 consente il port forwarding, il port triggering, il dmz e di visionare la tavola del nat mapping.
Il s.o. dell'AM 200 consente, inoltre, il SNMP community ed il SNMP Trap, il log, diagnostic, l'upgrade, il backup delle opzioni adottate e il ristabilimento di quelle di default.
Il Simple Network Management Protocol (SNMP) appartiene alla suite di protocolli Internet definita dalla IETF (Internet Engineering Task Force) ed opera al livello 7 del modello OSI. Consente la gestione e la supervisione di apparati collegati in una rete, rispetto a tutti quegli aspetti che richiedono azioni di tipo amministrativo. l'AM 200 lo consente nelle versioni v1 e v2c. Col SNMP l'amministratore stabilisce una comunità (o più comunità) per una combinazione desiderata di autenticazione, controllo degli accessi, caratteristiche e altro, con la sovrapposizione del potere di gestione sulla stazione di adesione.
L'accesso alla MIB [Management Information Base] (in lettura e scrittura) rappresenta l'interfaccia fornita all'amministratore agente (manager) rispetto ai subagenti per gestire il sistema. Grazie alla connessione causale della MIB (in lettura e scrittura), è così possibile all'agente [manager] agire sullo stato del sottosistema (dei subagenti) in un modo che è largamente indipendente dalle procedure concrete ordinarie [che altrimenti dovrebbero essere messe in atto per estrarre le informazioni di stato rappresentate nella MIB], o attuare direttamente le modifiche di stato o di contenuti della MIB.
Col settaggio dell'SNMP Trap, è possibile consentire ad un subagente della comunità SNMP di inviare un messaggio all'agente [manager del MIB] per la gestione della stazione. L'obiettivo è quello di informare la stazione di gestione di eventi insoliti che possano essersi verificati.
Utile è la pagina di Status del s.o. dell'AM 200, dove è possibile verificare se il dsl path mode è in modalità FAST o INTERLEAVED.
E' questa, una modalità del Servizio offerto dal Gestore adsl o ISP: nella modalità interleaved la ricetrasmissione dei dati è più lenta ma filtrata da un correttore di dati che, evitandone la dispersione o frammentizzazione, permette la corretta acquisizione delle pagine web.
Si tratta di un prodotto di buona qualità che consente connessioni veloci e stabili a condizione tuttavia che il FORNITORE DEL SERVIZIO ADSL comunichi un segnale dsl "nitido" e senza troppe interruzioni.
L'AM-200 mi è apparso privo di una notevole sensibilità che sopperisca alla scarsa intensità del segnale adsl e soffre di funzionamento irregolare, nelle ipotesi di eccessiva frammentizzazione dei pacchetti dei dati inviati via dsl dal Gestore del Servizio. In quest'ultima circostanza, l'AM 200, anziché trattenere il frame (o frazione di dato) in attesa di quello successivo e quindi procedere prima a completarne l'elaborazione, e poi all'invio del dato digitale completato al cavo ethernet (ossia al pc) - semmai attraverso una propria memoria buffer di riorganizzazione ed instradamento, di cui sono forniti buona parte dei gateway modem-router adsl - invia le frazioni di ogni dato man mano che le elabora, ed in questa elaborazione parziale e frazionata, viene perduto qualcosa del dato originario oppure - altra spiegazione plausibile - lo stesso non viene riordinato come era stato inviato originariamente dal Server (e come va invece trasmesso al pc). Cosicché può capitare che talune pagine internet "più difficili" si blocchino o il pc non ne completi l'elaborazione perché i frame di informazione non sono stati trasmessi compiutamente ovvero non sono stati riordinati in modo adeguato per l'elaborazione completa della pagina.
Occorre tuttavia, precisare che la suindicata esperienza va relazionata ad ipotesi di abitazioni con linee telefoniche vetuste, ovvero fornite di molte (forse troppe) prese telefoniche, ovvero con allacciamenti in cui si presenti una qualche dispersione del segnale - ossia linee telefoniche potenzialmente con segnale sia telefonico che adsl "debole" - e ad ipotesi di zone non ben servite qualitativamente e quantitativamente, dal prescelto Fornitore del Servizio dsl.
Mi piacerebbe avere l'opportunità di leggere, tuttavia altre valutazioni del prodotto da parte di altri utenti, che possano confermare o correggere le mie impressioni.
:-)