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View Full Version : La follia! Vogliono far ritornare l'immunità


indelebile
11-11-2009, 18:35
In prima pagina sul corriere

Minzolini lha lanciata ora ci proivano formalmente...penso che ora minzolini rilancierà


L'ex esponente del Psi: vogliamo tutelare l'interesse della collettività
Immunità, proposta Pdl per reintrodurla
L'iniziativa porta la firma di Margherita Boniver: «Cancellarla nel 1993 fu un atto di vigliaccheria»


ROMA - «È stata presentata oggi a firma di Margherita Boniver, deputato del Pdl, una proposta di legge costituzionale per il ripristino dell'immunità parlamentare.

«PILASTRO COSTITUZIONALE» - «L'immunità, che esiste in molti ordinamenti europei, nonchè al Parlamento europeo - ha detto Boniver - rappresentava uno dei pilastri della Costituzione italiana. Fu cancellata con un incredibile atto di vigliaccheria dall'Assemblea di Palazzo Madama nell'ottobre del 1993 in un clima di pesante intimidazione. La proposta di legge composta di un solo articolo ripristina- ha concluso Boniver - un istituto volto a tutelate l'interesse della collettività, prevenendo eventuali condizionamenti del potere giudiziario sullo svolgimento della dialettica politica».

da dove poteva venire se non dal ex psi

e il bello che neanche questo sposta nessun voto o al massimo dal pdl alla lega...

whistler
11-11-2009, 18:41
non gliene frega niente a nessuno!
le priorità sono : ici , bollo auto , eliminare più tasse possibili , via negri ruba lavoro e basta.

l italia è finita. ci vorrano 50 anni per riprenderci da berlusconi i suoi "collaboratori" e dall elettore medio italiota.

MadJackal
11-11-2009, 18:42
La volontà del popolo diventa pesante intimidazione quando non c'è da sostenere Berlusconi, vedo. :rolleyes:

cocis
11-11-2009, 18:42
IMMUNITA' + DPL ... = è prorpio una loro fissazione .. :stordita:

whistler
11-11-2009, 18:44
La volontà del popolo diventa pesante intimidazione quando non c'è da sostenere Berlusconi, vedo. :rolleyes:

cioè?:confused:

cocis
11-11-2009, 18:44
il governo dell'immunità ... :stordita:

http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/giustizia-15/giustizia-fini-pressing/giustizia-fini-pressing.html



Il premier: "Ma questo chi ce lo fa fare? La giustizia non è una priorità

whistler
11-11-2009, 18:47
per fare dimette questo "signore" che altro ci vorrebbe?

che giri in auto e spari all impazzata dal finestrino con un mitra?

ma forse gli italiani hanno cose più importanti da fare....

spednersi i loro miseri sitpendi e sbattersene i coglioni del fatto che siamo la fogna d europa.:mad:

Franx1508
11-11-2009, 18:48
:help: :help: :help: :help: :help:

whistler
11-11-2009, 18:49
:help: :help: :help: :help: :help:

ora arrivano i silvyo boyz di turno a dire che lo devono lasciare lavorare che sta governando bene :rolleyes:

Franx1508
11-11-2009, 18:53
ora arrivano i silvyo boyz di turno a dire che lo devono lasciare lavorare che sta governando bene :rolleyes:

a me da fastidio la sensazione di impotenza,in questa situazione.Abbiamo un tipico esempio di fallimento della cosiddetta democrazia.Il bello è che nessuno sembra rendersi conto che l'italia ha bisogno di cose ben piu serie di queste leggi ad minchiam personali.ilvio è in politica per evitare la galera per tutti i vari misfatti commessi nella sua fulgida carriera economica.e nessuno pare rendersene conto.

marcolinuz
11-11-2009, 18:54
Alla luce della bocciatura del lodo Alfano Lui disse "vedrete di che pasta sono fatto". Immunità, legge sui processi brevi aka fine dei suoi processi e chissà cos'altro.
Era meglio il lodo Alfano. Dategli l'immunità, l'impunità e anche la santità sennò quel poco che resta della giustizia in Italia verrà picconata sistematicamente.

atinvidia284
11-11-2009, 18:58
Il continuo è molto divertente:O


Il presidente della Camera lo rimbecca: "Ma lo sai che a Caltanissetta manca perfino la carta per fare le fotocopie? Ti rendi conto che questi sono i problemi veri o pensi che lo siano solo i tuoi processi?". Berlusconi accetta pure questa condizione, chiederà a Tremonti di prevedere fondi per la giustizia.
Quando lascia Montecitorio sa che la partita del processo Mills è ancora aperta. E neppure stavolta, col processo breve, riuscirà a chiuderla. Tant'è che Ghedini già studia come trasformare in un emendamento la salvifica soluzione della prescrizione breve.. Ma proprio contro Ghedini e i suoi consiglieri giuridici il premier si sfoga: "Questi qui, dopo il lodo Alfano, mi stanno portando di nuovo a sbattere". Potrebbe far sua la battuta che, nelle stesse ore, alla Camera pronuncia Gaetano Pecorella: "Ghedini? Come al solito perde i processi in tribunale e poi prova a vincerli in Parlamento. Restando sconfitto di nuovo".
http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/giustizia-15/giustizia-fini-pressing/giustizia-fini-pressing.html


E' ovvio che il governo del fare sta lavorando solo ed esclusivamente per noi

Fil9998
11-11-2009, 18:58
l italia è finita. ci vorrano 50 anni per riprenderci da berlusconi i suoi "collaboratori" e dall elettore medio italiota.

non credo...

nel frattempo cina india e sud america saranno già andati avanti un pezzo ...


credo che i nostri figli dovranno emigrare clandestinamente in asia per trovare vita migliore:


grazie a chi difende 'sta classe politica e l vota: pd e pdl son le due facce della stessa medaglia.


uno fa e l'altro tace.

elect
11-11-2009, 18:59
Tutto finalizzato a parargli il culo, tutto

Freeskis
11-11-2009, 18:59
spero per loro che l'immunità funzioni anche contro le armi perché di questo passo secondo me faranno una brutta fine :asd:

whistler
11-11-2009, 19:02
spero per loro che l'immunità funzioni anche contro le armi perché di questo passo secondo me faranno una brutta fine :asd:

sarebbe sbagliato è SEMRPE SBAGLIATO sarebbero capaci di difenderlo anche violentemente...

DEVE ESSERE PROCESSATO E GIUDICATO AFFINCHE' POSSIAMO TOGLIERCELO DALLE SCATOLE COME MERITA DA CRIMINALE, E NON DA MARTIRE.

Sinclair63
11-11-2009, 19:06
Alla luce della bocciatura del lodo Alfano Lui disse "vedrete di che pasta sono fatto"

Questa frase racchiude tutta la sua lucida follia e che suona anche come la classica minaccia di chi è stato colpito nel segno :rolleyes:

nekromantik
11-11-2009, 19:10
Se cade il pluri-prescritto, cade tutto il castello vergognoso che lo sorregge per fini opportunistici.
Lo difenderanno con le unghie e con i denti, e lui non permetterà mai che possa venir processato e magari condannato in un'aula di tribunale.

Solo la natura ce lo leverà davanti. Tanto ormai questo paese è completamente allo sfascio, non vale la pena neanche farsi il sangue amaro...

Franx1508
11-11-2009, 19:10
a me in tutta sta storia cmq fanno schifo gli italiani che dormono e non hanno un briciolo di dignità e voglia di cambiare soprattutto alle urne votano sempre uguale.

knivv
11-11-2009, 19:36
In prima pagina sul corriere

Minzolini lha lanciata ora ci proivano formalmente...penso che ora minzolini rilancierà


L'ex esponente del Psi: vogliamo tutelare l'interesse della collettività
Immunità, proposta Pdl per reintrodurla
L'iniziativa porta la firma di Margherita Boniver: «Cancellarla nel 1993 fu un atto di vigliaccheria»


ROMA - «È stata presentata oggi a firma di Margherita Boniver, deputato del Pdl, una proposta di legge costituzionale per il ripristino dell'immunità parlamentare.

«PILASTRO COSTITUZIONALE» - «L'immunità, che esiste in molti ordinamenti europei, nonchè al Parlamento europeo - ha detto Boniver - rappresentava uno dei pilastri della Costituzione italiana. Fu cancellata con un incredibile atto di vigliaccheria dall'Assemblea di Palazzo Madama nell'ottobre del 1993 in un clima di pesante intimidazione. La proposta di legge composta di un solo articolo ripristina- ha concluso Boniver - un istituto volto a tutelate l'interesse della collettività, prevenendo eventuali condizionamenti del potere giudiziario sullo svolgimento della dialettica politica».


Qualcuno potrebbe provare a spiegarle qual'era la reale funzione dell'immunità parlamentare, di sicuro non quella di uno scudo contro qualsiasi reato.

proevolution
11-11-2009, 19:40
sempre peggio:doh: :help:

Raven
11-11-2009, 19:46
Margherita Boniver: «Cancellarla nel 1993 fu un atto di vigliaccheria»


Totale ribaltamento della realtà... :asd: Ma a forza di dirlo ci crederanno tutti... :O

Eh... l'italia dopotutto è questa:

http://www.youtube.com/watch?v=QFhWGtS2yik

... ma sono in buona compagnia... tra quelli che partecipano davvero e quelli che li guardano in TV non saprei dire quali siano i "peggio"... :D

Franx1508
11-11-2009, 19:50
se LE opposizioni non scendono in piazza in massa non si cambia nulla ma si capisce che il secondo partito massonico ovvero il pd è d'accordo col pdl.è EVIDENTE.fa solo opposizione di facciata.

sander4
11-11-2009, 19:51
vogliono delinquere in totale impunità, la prescrizione non basta più, che schifo, peggio di craxi :Puke:

MadJackal
11-11-2009, 19:53
«PILASTRO COSTITUZIONALE» - «L'immunità, che esiste in molti ordinamenti europei, nonchè al Parlamento europeo - ha detto Boniver - rappresentava uno dei pilastri della Costituzione italiana. Fu cancellata con un incredibile atto di vigliaccheria dall'Assemblea di Palazzo Madama nell'ottobre del 1993 in un clima di pesante intimidazione. La proposta di legge composta di un solo articolo ripristina- ha concluso Boniver - un istituto volto a tutelate l'interesse della collettività, prevenendo eventuali condizionamenti del potere giudiziario sullo svolgimento della dialettica politica».[/I]


cioè?:confused:

La parte in grassetto. :Prrr:

ubuntutuxtux
11-11-2009, 19:57
Ma quale opposizione..

SONO TUTTI UGUALI...per pararsi le chiappe dalle innumerevoli illegalità compiute, passerebbero sul cadavere di padri, madri, zii,figli...

sono senza alcuna forma di morale, rispetto, senso di appartenenza ad uno stato!

e quell'altro di rutelli va a a creare un'altro inutilissimo partito..che non sta nè in cielo nè in terra, con i soldi di chi ancora non lo si capisce poi!!

E il bello che la boniver doveva essere appunto l'opposizione al pluriprescritto..

Siamo senza orgoglio..e la dimostrazione è appunto sotto gli occhi di tutti, ce la infilano continuamente mentre la maggior parte guarda calciatori, troie in tv, litigi e gossip da fogna, con continui lavaggi del cervello (parlo così perchè causa malattia mi son visto un pomeriggio tipico in TV...) ROBA DA VOMITOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO E IN BELLO È CHE CI PAGHIAMO PURE IL CANONE PER VEDERE PUTTANATE IMMANI...ATTE SOLO A RINCOGLIONIRE CHI ANCORA NON LO È DEL TUTTO!!!

e intanto quelli si fanno i loro porcissimi comodi...:muro: :muro: :muro: :muro:

Come dice travaglio ecco lun altro colpetto di stato, alla costituzione e al buon senso..

Solo in ITA un governo del genere poteva durare 15 anni...

indelebile
11-11-2009, 19:57
come ho detto alla gente non frega nulla di queste cose....chi ha visto raitre ieri sera? la gente vuole che si abbassino le tasse .

e anche nel veneto nelle tv locali la gente incomincia a lamentarsi....

quindi urge che a destra si inventano qualcosa

quindi come al solito si inventeranno un mini taglio della tasse totalmente simbolico

o sposteranno come fa spesso bossi il dibattito su altre cose...chi si ricorda ora il dibattito sul dialetto? chi si ricorda le gabbe salariali...tutti trucchi inventati da bossi e co per attirare la attenzione e fanno sempre centro ....perchè è populismo puro

Vincenzo1968
11-11-2009, 19:58
Dalle parole dei protagonisti dell'epoca si evince il "clima di pesante intimidazione":

Gianfranco Fini: “L’avviso di garanzia a Craxi non è solo la fine di un leader, ma anche la fine ingloriosa di un regime in cui i segretari dei partiti di governo hanno accumulato negli anni più potere di qualsiasi dittatore. La scelta dei pm di Milano di emettere l’avviso di garanzia all’indomani delle lezioni amministrative dimostra che la magistratura milanese non fa politica, contrariamente a quanto sostenuto proprio dal segretario socialista” (Ansa, 15-12-92). “L’avviso di garanzia ad Andreotti per concorso esterno in associazione mafiosa è la fine del regime: lo dimostra l'autentico boato che ha salutato la notizia da me data alle migliaia di veronesi che affollavano il mio comizio… Pare proprio che il sistema si reggesse sulle tangenti e sulle organizzazioni criminali” (27-3-93).
“Ormai mi sento a disagio nel frequentare questo Parlamento: chiederò ai gruppi parlamentari missini di valutare l'opportunità di non partecipare più ai lavori della Camera e del Senato” (Ansa, 28-3-93). “La gente i tangentisti li vuole in galera” (5-6-94). “Sono lieto che Di Pietro abbia detto di aver indagato in tutte le direzioni, io non ne avevo mai dubitato” (La Repubblica, 30-10-94).

Umberto Bossi: “Sulle tangenti auguriamo al giudice Di Pietro di andare avanti a tutta manetta. Senza la Lega, ora Di Pietro sarebbe in un pilastro di cemento armato” (Ansa, 20-12 92). “Berlusconi sbaglia ad accusare i giudici di averlo colpito in base al principio della responsabilità oggettiva. Se così fosse, avrebbero dovuto avvisarlo già molti mesi fa, quando sono stati inquisiti i primi uomini Fininvest” (il Giornale, 23-11-94).

Rocco Buttiglione: “La classe dirigente del partito (la Dc, nda) è da tempo sotto accusa a causa della corruzione dell’intero sistema politico. In un altro paese un politico onesto lancerebbe il suo guanto di sfida ai dirigenti e farebbe appello alla base democristiana, conducendo una battaglia interna al partito. In Italia, però, questo non è possibile perché i capi, saggiamente, hanno usato il denaro delle tangenti per comprarsi la base. Buona parte delle tessere sono fasulle” (Ansa, 25-10-92).
“Se dietro le inchieste sulla corruzione c’è una manovra politica, non solo non è un’attenuante, ma un’aggravante per la politica. Se fosse giusta la convinzione che in Italia è del tutto impossibile che uno dei potenti sia chiamato a rispondere dei suoi misfatti da un giudice che fa semplicemente il suo mestiere, allora vorrebbe dire che la corruzione del sistema è giunta al limite estremo” (La Stampa, 27-8-92).

Roberto Castelli: “A Craxi avrei voluto gridare: ‘Bettino, dov’è finita la fontana sparita a Milano?’” (Corriere della Sera, 4-8-93). “Non posso credere alla malattia di Craxi. Piuttosto condivido l’opinione di chi propone che Craxi sia posto sotto tutela coatta” (Ansa, 22-10-’97).

Maurizio Gasparri: “Per noi Di Pietro è un mito” (23-7-94). “Di Pietro è meglio di Mussolini” (7-5-94).

Ignazio La Russa. “Calcoli politici di Di Pietro? Mai. Chi lo pensa è in malafede. Starei per dire che è un farabutto”(6-12-94).

Carlo Giovanardi: “Caro Di Pietro, sento il dovere di ringraziarLa per la professionalità ed il senso della misura con il quale conduce la difficile inchiesta a Lei affidata. Voglio esprimerLe la piena solidarietà per la coraggiosa azione Sua e dei Suoi colleghi, perché sappia che all’interno del cosiddetto Palazzo, ai piani alti come ai piani bassi, c’è chi fa il tifo per Lei. Perché, come giustamente Lei ha affermato in una intervista, il problema non è quello di criminalizzare entità astratte come i partiti: qui si tratta di aiutare gli onesti e le persone per bene, che sono in tutti i partiti, a difendersi dall’aggressione dei disonesti che con il malaffare lucrano ingenti risorse, parti delle quali vengono investite per comprare consenso politico e via così in una spirale perversa. E… la moneta cattiva scaccia quella buona. Finchè qualcuno, provvidenzialmente, non toglie dalla circolazione i falsari. Grazie dunque per il Suo impegno da un deputato Dc che … crede sia ancora possibile dimostrare che non è da ingenui avere fiducia nelle istituzioni” (lettera aperta diffusa in migliaia di copie tramite l’agenzia “Centralità – Area Forlani”, 20-5-1992).

Paolo Pillitteri: “Di Pietro è una persona positiva, buona, cordiale, per quanto può esserlo uno che fa arrestare le persone” (L’Espresso, 28-6-92). “I pm sono l’accusa e devono battersi per la verità. Se Arnaldo (Forlani) nega l’evidenza, il pm si arrabbia. Il processo Cusani è diventato il processo al sistema, l’ho visto tutto in tv, è stato un grande momento di cinema verità” (La Stampa, 19-12-93).

Cesare Previti: “Di Pietro dimostra ancora una volta d’essere un grande personaggio, la cui coerenza merita rispetto e ammirazione” (7-12-94).

Gaetano Pecorella: “Le amicizie di un giudice (Di Pietro, nda), la sua vita privata, non possono essere usate per invocare irregolarità processuali. Gli unici rilievi che si possono legittimamente sollevare riguardano il rispetto delle regole alle quali gli inquirenti si devono attenere. E su questo fronte, finora, non mi sembra sia emerso nulla di rilevante” (11-9-92).

Carlo Taormina: “Squillante manovrava la giustizia a favore dei potenti. In quanto a Previti, la sua posizione è indifendibile sul piano politico: non c’è avvocato al mondo che ha visto mai nella sua vita una parcella di quelle dimensioni (i 21 miliardi per la causa Imi-Sir, nda). Dovrebbe dimettersi da parlamentare per affrontare come qualsiasi altro cittadino la vicenda che lo riguarda. Quella che sta venendo alla luce è solo una minima parte del marcio che si è sedimentato oltre ogni limite a Roma” (La Stampa, 7-6 96); “Berlusconi deve fare non uno, ma dieci passi indietro, perché il suo conflitto permanente di interessi tra politica e magistratura da una parte, e la ricerca di una personale libertà dai processi dall’altra, impedisce la soluzione della questione giustizia… Il comportamento di Berlusconi è concussivo: strumentalizza milioni di voti, condizionando lo sblocco dei lavori della Bicamerale all’assoluzione in uno sterminato numero di processi o pretendendo spedizioni punitive contro i magistrati che si azzardano a intraprendere azioni penali per gravissime corruzioni giudiziarie…Ora la misura è colma” (Ansa, 11-5-98).

Per non dire dell'innamoramento di Berlusconi che tentò di ingaggiarlo nella sua squadra:

Tratto dall'articolo di Marco Travaglio I voltagabbana di Tangentopoli pubblicato su Micromega:

Forza Italia, Forza Di Pietro. Nessuna traccia, nelle esternazioni berlusconiane di allora, del mefistofelico complotto ordito da Mani Pulite e Botteghe Oscure per “eliminare i partiti liberaldemocratici e portare al potere i comunisti”. Anche perché di comunisti in circolazione, a Milano, il pool ne aveva lasciati pochini. “Sono molto orgoglioso - confessava il Cavaliere il 5 febbraio ’93 - di essere uscito dal settore delle opere pubbliche da vent’anni. Se avevo fiutato le tangenti? Me le hanno chieste! Ne sono uscito perchè era un sistema che giudicavo inaccettabile”. Replay ancora più esplicito nel discorso della “discesa in campo”, con calza di nylon e finta libreria: “La vecchia classe politica italiana è stata travolta dai fatti e superata dai tempi. L’autoaffondamento dei vecchi governanti, schiacciati dal peso del debito pubblico e al sistema del finanziamento illegale dei partiti, lascia il Paese impreparato e incerto nel momento difficile del rinnovamento e del passaggio a una nuova Repubblica” (26-1-94). Niente golpe: autoaffondamento e finanziamento illegale.

Vinte le elezioni, Berlusconi tenta di ingaggiare Di Pietro “nella mia squadra”, come ministro dell’Interno. Il pm rifiuta, ma lui gli promette, per il futuro, il posto di capo della Polizia o dei servizi segreti. Cariche, queste, che difficilmente si offrono a un golpista. “Questo governo - annuncia presentando la “squadra” al Senato - è schierato dalla parte dell’opera di moralizzazione della vita pubblica intrapresa da valenti magistrati. No ai colpi di spugna.
Da questo governo non verrà mai messa in discussione l’indipendenza dei magistrati” (16-5-94). Poi lo scandalo della Guardia di Finanza, il decreto Biondi, l’arresto del fratello Paolo e il famoso invito a comparire. Primo firmatario: Di Pietro. La prova decisiva del complotto e dell’accanimento persecutorio? Nemmeno per sogno, anche perché il primo che si dimette non è Berlusconi: è Di Pietro. “Un magistrato – lo piange il Cavaliere - che si è conquistato con il suo lavoro il rispetto degli italiani… Le sue inchieste esprimevano una grande ansia di verità. Le sue dimissioni lasciano l’amaro in bocca” (6-12-94). “Di Pietro in politica potrebbe essere un’ottima cosa... La sua spinta alla moralizzazione sarebbe un patrimonio prezioso per il Paese… Ho sempre riconosciuto il ruolo svolto dai magistrati nella lotta al sistema perverso della Prima Repubblica. E le tv e i giornali della Fininvest sono sempre stati in prima linea nel difendere i magistrati e in particolare Antonio Di Pietro. Dal Tg5 al Tg4 a Panorama a Epoca al Giornale.


Poverini. Erano tutti pesantemente intimiditi.

:bimbo:

indelebile
11-11-2009, 20:01
ah c'è da notare che il ddl proposto è costituzionale ovvero deve passare almeno con la maggioranza dei 2/3 e se no si va alle urne....

attendo un editoriale di minzolini a breve

Red_Star
11-11-2009, 20:12
Siamo in piena crisi economica, disoccupazione alle stelle, imprese che chiudono ma che c*zz* interessa ai cittadini dell'immunità parlamentare ?

:muro:

sander4
11-11-2009, 20:15
Dalle parole dei protagonisti dell'epoca si evince il "clima di pesante intimidazione":

Gianfranco Fini: “L’avviso di garanzia a Craxi non è solo la fine di un leader, ma anche la fine ingloriosa di un regime in cui i segretari dei partiti di governo hanno accumulato negli anni più potere di qualsiasi dittatore. La scelta dei pm di Milano di emettere l’avviso di garanzia all’indomani delle lezioni amministrative dimostra che la magistratura milanese non fa politica, contrariamente a quanto sostenuto proprio dal segretario socialista” (Ansa, 15-12-92). “L’avviso di garanzia ad Andreotti per concorso esterno in associazione mafiosa è la fine del regime: lo dimostra l'autentico boato che ha salutato la notizia da me data alle migliaia di veronesi che affollavano il mio comizio… Pare proprio che il sistema si reggesse sulle tangenti e sulle organizzazioni criminali” (27-3-93).
“Ormai mi sento a disagio nel frequentare questo Parlamento: chiederò ai gruppi parlamentari missini di valutare l'opportunità di non partecipare più ai lavori della Camera e del Senato” (Ansa, 28-3-93). “La gente i tangentisti li vuole in galera” (5-6-94). “Sono lieto che Di Pietro abbia detto di aver indagato in tutte le direzioni, io non ne avevo mai dubitato” (La Repubblica, 30-10-94).

Umberto Bossi: “Sulle tangenti auguriamo al giudice Di Pietro di andare avanti a tutta manetta. Senza la Lega, ora Di Pietro sarebbe in un pilastro di cemento armato” (Ansa, 20-12 92). “Berlusconi sbaglia ad accusare i giudici di averlo colpito in base al principio della responsabilità oggettiva. Se così fosse, avrebbero dovuto avvisarlo già molti mesi fa, quando sono stati inquisiti i primi uomini Fininvest” (il Giornale, 23-11-94).

Rocco Buttiglione: “La classe dirigente del partito (la Dc, nda) è da tempo sotto accusa a causa della corruzione dell’intero sistema politico. In un altro paese un politico onesto lancerebbe il suo guanto di sfida ai dirigenti e farebbe appello alla base democristiana, conducendo una battaglia interna al partito. In Italia, però, questo non è possibile perché i capi, saggiamente, hanno usato il denaro delle tangenti per comprarsi la base. Buona parte delle tessere sono fasulle” (Ansa, 25-10-92).
“Se dietro le inchieste sulla corruzione c’è una manovra politica, non solo non è un’attenuante, ma un’aggravante per la politica. Se fosse giusta la convinzione che in Italia è del tutto impossibile che uno dei potenti sia chiamato a rispondere dei suoi misfatti da un giudice che fa semplicemente il suo mestiere, allora vorrebbe dire che la corruzione del sistema è giunta al limite estremo” (La Stampa, 27-8-92).

Roberto Castelli: “A Craxi avrei voluto gridare: ‘Bettino, dov’è finita la fontana sparita a Milano?’” (Corriere della Sera, 4-8-93). “Non posso credere alla malattia di Craxi. Piuttosto condivido l’opinione di chi propone che Craxi sia posto sotto tutela coatta” (Ansa, 22-10-’97).

Maurizio Gasparri: “Per noi Di Pietro è un mito” (23-7-94). “Di Pietro è meglio di Mussolini” (7-5-94).

Ignazio La Russa. “Calcoli politici di Di Pietro? Mai. Chi lo pensa è in malafede. Starei per dire che è un farabutto”(6-12-94).

Carlo Giovanardi: “Caro Di Pietro, sento il dovere di ringraziarLa per la professionalità ed il senso della misura con il quale conduce la difficile inchiesta a Lei affidata. Voglio esprimerLe la piena solidarietà per la coraggiosa azione Sua e dei Suoi colleghi, perché sappia che all’interno del cosiddetto Palazzo, ai piani alti come ai piani bassi, c’è chi fa il tifo per Lei. Perché, come giustamente Lei ha affermato in una intervista, il problema non è quello di criminalizzare entità astratte come i partiti: qui si tratta di aiutare gli onesti e le persone per bene, che sono in tutti i partiti, a difendersi dall’aggressione dei disonesti che con il malaffare lucrano ingenti risorse, parti delle quali vengono investite per comprare consenso politico e via così in una spirale perversa. E… la moneta cattiva scaccia quella buona. Finchè qualcuno, provvidenzialmente, non toglie dalla circolazione i falsari. Grazie dunque per il Suo impegno da un deputato Dc che … crede sia ancora possibile dimostrare che non è da ingenui avere fiducia nelle istituzioni” (lettera aperta diffusa in migliaia di copie tramite l’agenzia “Centralità – Area Forlani”, 20-5-1992).

Paolo Pillitteri: “Di Pietro è una persona positiva, buona, cordiale, per quanto può esserlo uno che fa arrestare le persone” (L’Espresso, 28-6-92). “I pm sono l’accusa e devono battersi per la verità. Se Arnaldo (Forlani) nega l’evidenza, il pm si arrabbia. Il processo Cusani è diventato il processo al sistema, l’ho visto tutto in tv, è stato un grande momento di cinema verità” (La Stampa, 19-12-93).

Cesare Previti: “Di Pietro dimostra ancora una volta d’essere un grande personaggio, la cui coerenza merita rispetto e ammirazione” (7-12-94).

Gaetano Pecorella: “Le amicizie di un giudice (Di Pietro, nda), la sua vita privata, non possono essere usate per invocare irregolarità processuali. Gli unici rilievi che si possono legittimamente sollevare riguardano il rispetto delle regole alle quali gli inquirenti si devono attenere. E su questo fronte, finora, non mi sembra sia emerso nulla di rilevante” (11-9-92).

Carlo Taormina: “Squillante manovrava la giustizia a favore dei potenti. In quanto a Previti, la sua posizione è indifendibile sul piano politico: non c’è avvocato al mondo che ha visto mai nella sua vita una parcella di quelle dimensioni (i 21 miliardi per la causa Imi-Sir, nda). Dovrebbe dimettersi da parlamentare per affrontare come qualsiasi altro cittadino la vicenda che lo riguarda. Quella che sta venendo alla luce è solo una minima parte del marcio che si è sedimentato oltre ogni limite a Roma” (La Stampa, 7-6 96); “Berlusconi deve fare non uno, ma dieci passi indietro, perché il suo conflitto permanente di interessi tra politica e magistratura da una parte, e la ricerca di una personale libertà dai processi dall’altra, impedisce la soluzione della questione giustizia… Il comportamento di Berlusconi è concussivo: strumentalizza milioni di voti, condizionando lo sblocco dei lavori della Bicamerale all’assoluzione in uno sterminato numero di processi o pretendendo spedizioni punitive contro i magistrati che si azzardano a intraprendere azioni penali per gravissime corruzioni giudiziarie…Ora la misura è colma” (Ansa, 11-5-98).

Per non dire dell'innamoramento di Berlusconi che tentò di ingaggiarlo nella sua squadra:

Tratto dall'articolo di Marco Travaglio I voltagabbana di Tangentopoli pubblicato su Micromega:

Forza Italia, Forza Di Pietro. Nessuna traccia, nelle esternazioni berlusconiane di allora, del mefistofelico complotto ordito da Mani Pulite e Botteghe Oscure per “eliminare i partiti liberaldemocratici e portare al potere i comunisti”. Anche perché di comunisti in circolazione, a Milano, il pool ne aveva lasciati pochini. “Sono molto orgoglioso - confessava il Cavaliere il 5 febbraio ’93 - di essere uscito dal settore delle opere pubbliche da vent’anni. Se avevo fiutato le tangenti? Me le hanno chieste! Ne sono uscito perchè era un sistema che giudicavo inaccettabile”. Replay ancora più esplicito nel discorso della “discesa in campo”, con calza di nylon e finta libreria: “La vecchia classe politica italiana è stata travolta dai fatti e superata dai tempi. L’autoaffondamento dei vecchi governanti, schiacciati dal peso del debito pubblico e al sistema del finanziamento illegale dei partiti, lascia il Paese impreparato e incerto nel momento difficile del rinnovamento e del passaggio a una nuova Repubblica” (26-1-94). Niente golpe: autoaffondamento e finanziamento illegale.

Vinte le elezioni, Berlusconi tenta di ingaggiare Di Pietro “nella mia squadra”, come ministro dell’Interno. Il pm rifiuta, ma lui gli promette, per il futuro, il posto di capo della Polizia o dei servizi segreti. Cariche, queste, che difficilmente si offrono a un golpista. “Questo governo - annuncia presentando la “squadra” al Senato - è schierato dalla parte dell’opera di moralizzazione della vita pubblica intrapresa da valenti magistrati. No ai colpi di spugna.
Da questo governo non verrà mai messa in discussione l’indipendenza dei magistrati” (16-5-94). Poi lo scandalo della Guardia di Finanza, il decreto Biondi, l’arresto del fratello Paolo e il famoso invito a comparire. Primo firmatario: Di Pietro. La prova decisiva del complotto e dell’accanimento persecutorio? Nemmeno per sogno, anche perché il primo che si dimette non è Berlusconi: è Di Pietro. “Un magistrato – lo piange il Cavaliere - che si è conquistato con il suo lavoro il rispetto degli italiani… Le sue inchieste esprimevano una grande ansia di verità. Le sue dimissioni lasciano l’amaro in bocca” (6-12-94). “Di Pietro in politica potrebbe essere un’ottima cosa... La sua spinta alla moralizzazione sarebbe un patrimonio prezioso per il Paese… Ho sempre riconosciuto il ruolo svolto dai magistrati nella lotta al sistema perverso della Prima Repubblica. E le tv e i giornali della Fininvest sono sempre stati in prima linea nel difendere i magistrati e in particolare Antonio Di Pietro. Dal Tg5 al Tg4 a Panorama a Epoca al Giornale.


Poverini. Erano tutti pesantemente intimiditi.

:bimbo:

;)

Franx1508
11-11-2009, 20:26
xkè questi articoli nn ce li riassume minzolini?:rolleyes:

nn020
11-11-2009, 20:32
Il bello è che mi prendono anche per il cu*o quando cerco di aprirgli un attimo gli occhi :rolleyes: e poi via di tg4 e studio aperto di nuovo.
Voi ne parlate con la gente?

matrizoo
11-11-2009, 20:50
io credo che ormai non ci sia più nulla da fare.
questi personaggi ormai hanno 30anni di esperienza...alla guida c'è berlusconi, che di esperienza politica ne ha meno...però berlusconi ha portato in politica un bagaglio culturale mica da ridere:O
ogni mese ci schiaffano in culo qualche centimetro di una trave, giusto per prendere le misure:rolleyes:
siccome non succede assolutamente nulla, loro continuano e continueranno sempre di più...
volete una previsione per il futuro?
questo modo di fare politica sarà presto copiato anche dagli altri paesi, è solo questione di tempo...
lo status quo è un problema che hanno pure negli altri paesi, ma è qui in italia che si fanno le prove per mantenerlo prendendoci per il culo e mantenendo pure il consenso:O
pensate le grasse risate che si stanno facendo alla facciazza nostra: li pigliamo per il culo e loro continuano a votarci, chissà fino a dove possiamo spingerci...
stanno cercando questo limite:O

.marco.
11-11-2009, 21:25
ma figurarsi, l'immunità com'era prima se la sognano. Quella che c'è basta e avanza.

Neo_
11-11-2009, 21:35
non credo...

nel frattempo cina india e sud america saranno già andati avanti un pezzo ...


credo che i nostri figli dovranno emigrare clandestinamente in asia per trovare vita migliore:


grazie a chi difende 'sta classe politica e l vota: pd e pdl son le due facce della stessa medaglia.


uno fa e l'altro tace.

veramente sto pensando di emigrare pure io prima che i miei figli e non clandestinamente...

Forse finalmente troverò esseri umani con cui parlare

Cfranco
11-11-2009, 22:07
ma figurarsi, l'immunità com'era prima se la sognano. Quella che c'è basta e avanza.
No , ne vogliono ancora di più di prima :O

Psylo
11-11-2009, 22:09
non gliene frega niente a nessuno!
le priorità sono : ici , bollo auto , eliminare più tasse possibili , via negri ruba lavoro e basta.

l italia è finita. ci vorrano 50 anni per riprenderci da berlusconi i suoi "collaboratori" e dall elettore medio italiota.

*

mi trovi in disaccordo solo sul "50 anni": per me saranno di più..

l.zanna
11-11-2009, 23:28
*

mi trovi in disaccordo solo sul "50 anni": per me saranno di più..

50 e piu anni, ma se si inizia con un vero percorso di cambiamento cosa che non mi pare nell'aria

FLikKo
11-11-2009, 23:30
non capisco a cosa aspettano a bombardarci e invaderci in nome della democrazia

elect
11-11-2009, 23:43
Maurizio Gasparri: “Per noi Di Pietro è un mito” (23-7-94). “Di Pietro è meglio di Mussolini” (7-5-94).

Minchia non ci credo :sbonk:



Poverini. Erano tutti pesantemente intimiditi.

:bimbo:

io credo che ormai non ci sia più nulla da fare.
questi personaggi ormai hanno 30anni di esperienza...alla guida c'è berlusconi, che di esperienza politica ne ha meno...però berlusconi ha portato in politica un bagaglio culturale mica da ridere:O
ogni mese ci schiaffano in culo qualche centimetro di una trave, giusto per prendere le misure:rolleyes:
siccome non succede assolutamente nulla, loro continuano e continueranno sempre di più...
volete una previsione per il futuro?
questo modo di fare politica sarà presto copiato anche dagli altri paesi, è solo questione di tempo...
lo status quo è un problema che hanno pure negli altri paesi, ma è qui in italia che si fanno le prove per mantenerlo prendendoci per il culo e mantenendo pure il consenso:O
pensate le grasse risate che si stanno facendo alla facciazza nostra: li pigliamo per il culo e loro continuano a votarci, chissà fino a dove possiamo spingerci...
stanno cercando questo limite:O

:asd:

Psylo
11-11-2009, 23:49
Minchia non ci credo :sbonk:


:asd:


Se guardi indietro di 15 anni sono troppe le cose a cui non poter credere. Tutto ciò in italia è possibile..Yes, we can!

Vincenzo1968
12-11-2009, 00:19
Minchia non ci credo :sbonk:
:asd:

E perché La Russa che è da meno?

Ignazio La Russa. “Calcoli politici di Di Pietro? Mai. Chi lo pensa è in malafede. Starei per dire che è un farabutto”(6-12-94).

:asd:

fabio80
12-11-2009, 00:21
io continuo a dire che certa gente merita il cancro

ozeta
12-11-2009, 00:26
Il continuo è molto divertente:O

Il presidente della Camera lo rimbecca: "Ma lo sai che a Caltanissetta manca perfino la carta per fare le fotocopie? Ti rendi conto che questi sono i problemi veri o pensi che lo siano solo i tuoi processi?". Berlusconi accetta pure questa condizione, chiederà a Tremonti di prevedere fondi per la giustizia.
Quando lascia Montecitorio sa che la partita del processo Mills è ancora aperta. E neppure stavolta, col processo breve, riuscirà a chiuderla. Tant'è che Ghedini già studia come trasformare in un emendamento la salvifica soluzione della prescrizione breve.. Ma proprio contro Ghedini e i suoi consiglieri giuridici il premier si sfoga: "Questi qui, dopo il lodo Alfano, mi stanno portando di nuovo a sbattere". Potrebbe far sua la battuta che, nelle stesse ore, alla Camera pronuncia Gaetano Pecorella: "Ghedini? Come al solito perde i processi in tribunale e poi prova a vincerli in Parlamento. Restando sconfitto di nuovo".
http://www.repubblica.it/2009/11/sez...-pressing.html


E' ovvio che il governo del fare sta lavorando solo ed esclusivamente per noi

ma io veramente non capisco...

ormai non ha nemmeno più vergogna a dire certe cose...neppure quando sa di essere verbalizzato?!? :mc: :mc: :mc:

momo-racing
12-11-2009, 01:25
vogliono l'impunità perchè troppi processi per troppi politici rendono difficoltoso il loro lavoro dato che devono sempre stare in tribunale.

la riforma sarebbe semplice: fedina penale pulita per chi va in parlamento così se risolve alla radice il problema dei processi agli uomini politici. invece no, negando la volontà popolare espressa dal referendum di nuovo tutti impuniti. E tutti a dirgli bravo e dargli voti. Se decidessero di reinstaurare lo ius prime noctis gli elettori del pdl farebbero la corsa per portare le proprie mogli a silvio.

StefAno Giammarco
12-11-2009, 01:50
Potete rieprire una discussione sul tema ma ragionando nel merito e non accumulando solo invettive su invettive. Questo è un forum di discussione non il sacchetto per la raccolta del vomito.