View Full Version : Parma, muore dopo una notte in cella
LINK (http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/morte-cucchi-2/parma-ragazzo-muore-cella/parma-ragazzo-muore-cella.html?rss)
Il giovane, 32 anni, era stato arrestato venerdì sera per violazione dei domiciliari
Sabato mattina è stato trovato morto. La madre: "Era in buone condizioni"
Parma, muore dopo una notte in cella
La procura indaga per omicidio colposo
PARMA - La Procura di Parma ha aperto un fascicolo, ipotizzando l'omicidio colposo, per la morte di Giuseppe Saladino, 32 anni, un giovane di Parma trovato senza vita nella cella dov'era rinchiuso da meno di un giorno.
Il giovane è morto la notte di venerdì, la prima che passava in carcere dopo essere stato fermato nel pomeriggio dalle forze di polizia: nonostante la condanna a un anno e due mesi per furto con scasso (aveva razziato alcuni parchimetri) da scontare ai domiciliari, era stato sorpreso a passeggiare in strada.
Qui però nella notte si è sentito male ed è morto.
E' stata già compiuta l'autopsia disposta dalla pm Roberta Licci e i risultati sono attesi per i prossimi giorni. La madre del giovane ha nominato un proprio legale, l'avvocato Letizia Tonoletti, e un perito che ha assistito all'esame autoptico.
"Voglio sapere tutto quello che è successo in carcere", ha dichiarato a Tv Parma la madre del giovane, Rosa Martorana: "In carcere è entrato un figlio sano e avrei voluto ricevere anche in uscita un figlio sano".
(10 novembre 2009)
:(
i forti la prescrizione, il potere e guai ad arrestarli o condannarli, e se succede difese, urla e indignazione
i deboli entrano in carcere e ci escono in una bara e nessuno se ne frega, magari sono "caduti dalle scale" o comunque se lo meritavano
ma che paese di emme è diventato l'italia :(
tecnologico
10-11-2009, 23:04
no spè, che deboli. in carcere ci devi andare sia che rubi una gomma sia che rubi un miliardo di euro.
FabioGreggio
10-11-2009, 23:04
{|e;29639052']LINK (http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/morte-cucchi-2/parma-ragazzo-muore-cella/parma-ragazzo-muore-cella.html?rss)
:(
Era drogato.
E' caduto dalle scale
ed è finito seduto su uno spremiagrumi elettrico dell'appuntato Scognamiglio.
Era anoressico e le tumefazioni erano punture di zanzara tigre.
no spè, che deboli. in carcere ci devi andare sia che rubi una gomma sia che rubi un miliardo di euro.
concordo con te.
ma dico "deboli" per sottolineare l'intollerabile differenza di "trattamento" tra chi comunque non ha il potere ( deboli in questo senso), che entra in carcere e magari non ne esce vivo, e chi lo ha ma ormai può permettersi di fare tutto sfuggendo ad ogni controllo e pena e viene pure giustificato.
tecnologico
10-11-2009, 23:12
funge da deterrente
funge da deterrente
ma anche no, anche perchè chi muore fin'ora mi sembra sia stata gente per qualche grammo di droga o cose simili, mica il boss mafioso o il pluriomicida.
il vero deterrente semmai è un processo senza prescrizioni, veloce e con pena certa.
concordo con te.
ma dico "deboli" per sottolineare l'intollerabile differenza di "trattamento" tra chi comunque non ha il potere ( deboli in questo senso), che entra in carcere e magari non ne esce vivo, e chi lo ha ma ormai può permettersi di fare tutto sfuggendo ad ogni controllo e pena e viene pure giustificato.
Casomai i soldi, te ne vai Santo Domingo come Gaucci, questo comunque è stato poco furbo.
no spè, che deboli. in carcere ci devi andare sia che rubi una gomma sia che rubi un miliardo di euro.
Sia che rubi una gomma che un miliardo, dal momento che entri in carcere dipendi dallo stato che si fa garante della tua salute. Se ti succede qualcosa è lo stato che ne risponde. Pe questo (anche) la cosa è inammissibile.
'sti caxxo di scalini-ghost ma quando li tolgono dai commissariati??
:muro: :muro: :muro:
xcdegasp
10-11-2009, 23:56
ma anche no, anche perchè chi muore fin'ora mi sembra sia stata gente per qualche grammo di droga o cose simili, mica il boss mafioso o il pluriomicida.
il vero deterrente semmai è un processo senza prescrizioni, veloce e con pena certa.
se la madre badava meglio a suo figlio quest'ultimo non sarebbe stato sorpreso a scassinare un parchimetro (probabilmente per comprarsi droga) e non sarebbe poi stato beccato in strada che passeggiava beatamente!
da su non scherziamo, chiami deboli questa gentaglia? si la chiamo gentaglia sopratutto nei riguardi dei genitori, spesso assenti e che pensano di comrpare l'affetto del figlio con i soldi sborsati per lui..
dai non scherziamo!
il debole o l'esponente dei deboli è quel ragazzino di colore che era stato menato dai vigili perchè ritenuto uno spacciatore, quello sì che era "debole" e che andava, ed è stato, difeso!
se a parma gira molta molta coca ed eroina un perchè c'è ed è l'elevata richiesta di questa merce.
comunque consiglio di dare una letta alla home di www.gazzettadiparma.it, ad esempio:
_ Sesso e cocaina: 24 persone coinvolte, 20 arresti - E quel "tesoretto" da 800mila euro (http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/30756/Sesso_e_cocaina%3A_24_persone_coinvolte_20_arresti_-_E_quel_tesoretto_da_800mila_euro.html)
_ Uomini che odiano le donne: 11 casi di stalking negli ultimi 4 mesi (http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/30825/Uomini_che_odiano_le_donne%3A_11_casi_di_stalking_negli_ultimi_4_mesi_.html")
_ In carcere l'aggressore del poliziotto di via Garibaldi (http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/30813/In_carcere_laggressore_del_poliziotto_di_via_Garibaldi.html)
_ Via San Leonardo: in strada con un arsenale (http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/30833/Via_San_Leonardo%3A_in_strada_con_un_arsenale.html)
tehblizz
11-11-2009, 00:06
se la madre badava meglio a suo figlio quest'ultimo non sarebbe stato sorpreso a scassinare un parchimetro (probabilmente per comprarsi droga) e non sarebbe poi stato beccato in strada che passeggiava beatamente!
da su non scherziamo, chiami deboli questa gentaglia? si la chiamo gentaglia sopratutto nei riguardi dei genitori, spesso assenti e che pensano di comrpare l'affetto del figlio con i soldi sborsati per lui..
dai non scherziamo!
il debole o l'esponente dei deboli è quel ragazzino di colore che era stato menato dai vigili perchè ritenuto uno spacciatore, quello sì che era "debole" e che andava, ed è stato, difeso!
se a parma gira molta molta coca ed eroina un perchè c'è ed è l'elevata richiesta di questa merce.
comunque consiglio di dare una letta alla home di www.gazzettadiparma.it, ad esempio:
_ Sesso e cocaina: 24 persone coinvolte, 20 arresti - E quel "tesoretto" da 800mila euro (http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/30756/Sesso_e_cocaina%3A_24_persone_coinvolte_20_arresti_-_E_quel_tesoretto_da_800mila_euro.html)
_ Uomini che odiano le donne: 11 casi di stalking negli ultimi 4 mesi (http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/30825/Uomini_che_odiano_le_donne%3A_11_casi_di_stalking_negli_ultimi_4_mesi_.html")
_ In carcere l'aggressore del poliziotto di via Garibaldi (http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/30813/In_carcere_laggressore_del_poliziotto_di_via_Garibaldi.html)
_ Via San Leonardo: in strada con un arsenale (http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/30833/Via_San_Leonardo%3A_in_strada_con_un_arsenale.html)
Ok, allora li pestiamo a morte tutti così li togliamo dalle strade giusto? :fagiano:
Lilunyel
11-11-2009, 00:11
se la madre badava meglio a suo figlio quest'ultimo non sarebbe stato sorpreso a scassinare un parchimetro (probabilmente per comprarsi droga) e non sarebbe poi stato beccato in strada che passeggiava beatamente!
da su non scherziamo, chiami deboli questa gentaglia? si la chiamo gentaglia sopratutto nei riguardi dei genitori, spesso assenti e che pensano di comrpare l'affetto del figlio con i soldi sborsati per lui..
dai non scherziamo
Molti ragazzi tossicodipendenti provengono da buone famiglie, con genitori che sono brave persone ma che spesso non sono minimamente preparate ad affrontare problemi di questo tipo (ma in fondo mi chiedo... chi lo è davvero?); anche il troppo "amore" può impedire ad un genitore di riconoscere un problema... o di dargli il giusto peso.
Piuttosto la responsabilità è di chi decide di drogarsi. Al giorno d'oggi non è più ammessa l'ignoranza sugli effetti delle droghe, sui problemi che causano, ecc, ed i mezzi per informarsi sono a disposizione di tutti, quindi tanta compassione per questa gente non ne ho. Tuttavia questo non autorizza le forze dell'ordine a pestarli a morte, altrimenti mi spiegate qual è la differenza tra buoni e cattivi? :p
first register
11-11-2009, 00:22
Ok, probabilmente questo ragazzo non era un noto imprenditore oppure un personaggio politico.
Non si possono ammazzare le persone in carcere.
:(
xcdegasp
11-11-2009, 00:24
non davo l'autorizzazione a pestarli a sangue, io ho solo detto di non apostrofarlo con "poverino".
poi ognuno è libero di piangere o di non venir toccato sentimentalmente..
il mio giudizio non cambierebbe se fosse un politico o chichessia, anzi sarei ancora più critico verso una figura di pubblico dominio
xcdegasp
11-11-2009, 00:27
Molti ragazzi tossicodipendenti provengono da buone famiglie, con genitori che sono brave persone ma che spesso non sono minimamente preparate ad affrontare problemi di questo tipo (ma in fondo mi chiedo... chi lo è davvero?); anche il troppo "amore" può impedire ad un genitore di riconoscere un problema... o di dargli il giusto peso.
Piuttosto la responsabilità è di chi decide di drogarsi. Al giorno d'oggi non è più ammessa l'ignoranza sugli effetti delle droghe, sui problemi che causano, ecc, ed i mezzi per informarsi sono a disposizione di tutti, quindi tanta compassione per questa gente non ne ho. Tuttavia questo non autorizza le forze dell'ordine a pestarli a morte, altrimenti mi spiegate qual è la differenza tra buoni e cattivi? :p
semmai molte famiglie non sanno proprio nulla di che faccia il loro figlio nonostante alcune di queste madri si definiscono "casalinghe" seppur non abbiano mai maneggiato una padella in vita loro..
Sta diventando un'abitudine?
xcdegasp
11-11-2009, 00:39
che si muoia in prigione no :asd:
non davo l'autorizzazione a pestarli a sangue, io ho solo detto di non apostrofarlo con "poverino".
poi ognuno è libero di piangere o di non venir toccato sentimentalmente..
il mio giudizio non cambierebbe se fosse un politico o chichessia, anzi sarei ancora più critico verso una figura di pubblico dominio
Ma stai fuori?
Uno muore, ma siccome nella vita non è sempre stata una persona retta, ce ne dovremmo sbattere altamente?
Ma come vivi???
Spero che chi ha fatto questo finisca in prigione e cada anche lui da qualche gradino, ma non succederà...
xcdegasp hai una visione estremamente limitata e mi sa che vivi in un mondo tutto tuo
non esistono solo buono e cattivo, ma un infinita di sfumature e non si puo certamente definire gentaglia una persona che sbaglia una volta, l importante è capire (pagando il giusto), sapersi riprendere e rimettere in sesto la propria vita
non bisogna mai essere cosi affrettati nel dare giudizi, non si sa mai cosa ci aspetta il futuro
xcdegasp
11-11-2009, 08:24
Ma stai fuori?
Uno muore, ma siccome nella vita non è sempre stata una persona retta, ce ne dovremmo sbattere altamente?
Ma come vivi???
se uno si schianta perchè aveva bevuto e andava oltre il limite consentito non puoi pretendere da parte mia il "poverino".
in quel caso che si dovrebbe fare, tagliare tutti gli alberi perchè pericolosi?
il caso è pure peggio di uno che si schianta ubriaco in macchina, qui si parla di un pregiudicato di cui i genitori non hanno ancora il controllo nonostante gli arresti domiciliari.
e ribadisco che non ho trovato scuse ai poliziotti che hanno commesso il reato di ucciderlo.
xcdegasp hai una visione estremamente limitata e mi sa che vivi in un mondo tutto tuo
non esistono solo buono e cattivo, ma un infinita di sfumature e non si puo certamente definire gentaglia una persona che sbaglia una volta, l importante è capire (pagando il giusto), sapersi riprendere e rimettere in sesto la propria vita
non bisogna mai essere cosi affrettati nel dare giudizi, non si sa mai cosa ci aspetta il futuro
scusa ma hai letto l'accaduto? vieni colto mentre svaligi un tachimetro, ti danno la condizionale quindi sei agli arresti domiciliari. puoi dopo un po' di tempo ti beccano in strada!!!
scusa ma forse non hai capito bene la situazione.. puoi dirmi avventato, ma visione limitata solo perchè non verso lacrime e apostrofo il morto con "gentaglia" non mi sembra proprio corretto.
potresti chiamarmi intollerante, sì sono intollerante verso chi ha avuto una pena ridotta e la usa come fosse carta igenica, e gli stessi genitori di questo pregiudicato non sanno cosa faccia durante il giorno mentre è agli arresti domiciliari! questo si che mi fa' incazzare e moltissimo!!!
forse per te è normalissimo un comportamente del genere e pertanto sono uno automaticamente una mosca bianca...
poi sull'accaduto, ripeto non avevo intenzione di scusare nessuno per la morte del ragazzo, non ho trovato nessuna scusa, ma ho solo contestato l'apostrofo "poverino".
ci mancava solo anche "era un bravo ragazzo", senza offesa e senza che attiri astio.. è solo una battuta :asd:
Certo, se violi i domiciliari (per aver svaligiato un tachimetro) meriti di morire, se derubi milioni di Italiani o fai qualche strage sei servito e reverito...
Stefano e la fine della pieta'
di Maurizio Chierici
Chi finisce in prigione non é uguale davanti alla legge: dipende dalle amicizie. Stefano Cucchi non contava niente, famiglia come tante: affetti e preoccupazioni, nessun doppiopetto o porte importanti alle quali bussare.
Per due grammi di marijuana è morto nelle stanze dove si amministra la giustizia. Ma é l’agonia dei genitori la vergogna difficile da perdonare, quell’impossibilità di incontrare il ragazzo sepolto nei labirinti della burocrazia in una solitudine che negava i diritti garantiti in ogni paese normale a cittadini considerati non colpevoli prima della condanna. Era uscito di casa per una notte più o meno brava per tornare libero nella cassa da morto. Siamo un paese senza pietà ? Siamo un paese dalle pietà graduate: la pietà dovuta a chi vive nella luce dei poteri al potere, e la non pietà per i senza nome. Treno Italia: prima classe, seconda classe, carro bestiame. Ecco un esempio delle disuguaglianze alle quali obbligano le riconoscenze. Dopo anni di fughe procedurali, scuse e rinvii, l’onorevole Cesare Previti va in tribunale e da una corte all’altra arriva la condanna: 6 anni di galera per corruzione nell’intrigo Imi-Sir, 29 aprile 2003. Ma gli amici che gli dovevano tante cose riescono a dribblare la giustizia, leggina Cirielli approvata col fiatone pur di svuotare la sentenza della Cassazione. Per chi ha compiuto 70 anni, carcere addio. L’onorevole resta a Rebibbia più o meno gli stessi giorni che hanno inghiottito Stefano Cucchi. Sono proprio questi giorni a far capire com’è diversa la valutazione tra la grande truffa e due grammi di droga. Stefano diventa subito invisibile, irraggiungibile, cancellato, mentre appena Previti mette i piedi in cella cominciano i ricevimenti: Renato Schifani, Sandro Bondi, Daniela Santaché portano i saluti del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che arriva per ultimo nella visita di conforto al povero amico travolto dell’errore giudiziario. Anche in galera le chiacchiere degli onorevoli non contano i minuti che stringono la visita di una padre qualsiasi al quale anche pochi minuti sono stati negati. Non è solo il privilegio di un avvocato d’affari: la zona grigia che avvolge gli inconsapevoli perbene è abituata a rasserenare chi galleggia sopra la legge. Nel 1982 il ricercato Licio Gelli, maestro della loggia P2, cade in trappola a Ginevra. Inutile la prigione di massima sicurezza: riscappa per consegnarsi ai gendarmi appena i suoi avvocati concordano l’estradizione in Italia tagliando un po’ di processi dei quali è protagonista. Strage di Bologna, tanto per dire. Ma un venerabile non può finire in una prigione qualsiasi. E la Certosa di Parma si trasforma in camera d’albergo telesorvegliata, pranzo e cena dal ristorante più goloso, insomma privilegi riservati a chi ha passato a fil di spada ministri e protagonisti della storia: Berlusconi o Cicchitto, i primi nomi che vengono in mente. Impossibile lasciarlo dietro le sbarre. Consulto fra luminari della medicina: “cuore gravemente malato, lasciatelo morire a casa”. 35 anni dopo, salute di ferro, ma nessuno osa sfiorare Gelli. I suoi segreti possono travolgere i governi. Povero Stefano morto perché senza segreti da vendere.
Tratto da: Il Fatto Quotidiano
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/21286/48/
23_Alby23
11-11-2009, 08:56
no spè, che deboli. in carcere ci devi andare sia che rubi una gomma sia che rubi un miliardo di euro.
Capisco la linea di principio, ma sbattere in carcere uno per una gomma... la pena dovrebbe essere commisurata al reato, e' cosi' in tutti gli ordinamenti giuridici 'moderni'.
xcdegasp
Prima di parlare del perché sia finito in carcere c'è da parlare del perché ne è uscito morto.
Con la detenzione forzata lo Stato protegge sia la società che il carcerato, perché nessuno deve più subire danni ne farsi giustizia da solo.
Se uno entra SANO in carcere e ne esce MORTO vuol dire che è stato GIUSTIZIATO.
Dire che non merita nemmeno il "poverino" è una grande mancanza di rispetto perché a questo non è stata data nemmeno la possibilità di essere recuperato.
Le forze dell'ordine dovrebbero difenderci dagli assassini.
Propongo una manifestazione con soggetto
Troviamo fondi in finanziaria per dotare le strutture carcerarie di scale antiscivolo e/o scarpe antinfortunistiche ai detenuti.
La popolazione carceraria è di qualche decina di migliaia d'individui, le strutture carcerarie qualche decina, con qualche milione di € potremmo evitare tutti questi scivoloni.
xcdegasp
11-11-2009, 11:27
xcdegasp
Prima di parlare del perché sia finito in carcere c'è da parlare del perché ne è uscito morto.
Con la detenzione forzata lo Stato protegge sia la società che il carcerato, perché nessuno deve più subire danni ne farsi giustizia da solo.
Se uno entra SANO in carcere e ne esce MORTO vuol dire che è stato GIUSTIZIATO.
Dire che non merita nemmeno il "poverino" è una grande mancanza di rispetto perché a questo non è stata data nemmeno la possibilità di essere recuperato.
uno che se ne sbatte dei domiciliari non ha nemmeno una misera intenzione di "recupero"..
questo lo dice il suo comportamento non sono io a decretarlo su assenza di basi.
in ogni caso non ho mai detto che dovesse meritare la morte ho solo contestato il meccanismo di purificazione dei suoi comportamenti post morte.
che si debba trovare il colpevole questo è palese ma trascurare il perchè uno sia agli arresti domiciliari e riarrestato è solo pura strumentalizzazione di un evento.
capisco che sia più facile scaricare le responsabilità sugli altri ma almeno non abbiate la faccia tosta di accusarmi di aver mai detto "moritasse di morire"!
le responsabilità sono innanzi tutto della famiglia assente, e su questo tutti devono farsi l'autocritica perchè colpevolizzare solo le forze dell'ordine è scorcertante.
Con questo ribadisco che non dico che i suoi diritti umani debbano essere negati, ma semplicemente che sia la famiglia che lui stesso hanno un senso civile pari a zero e questo grava sulla società.
ma tanto è più facile delegare sempre le colpe agli altri, è ormai lo sport preferito dagli italiani..
i forti la prescrizione, il potere e guai ad arrestarli o condannarli, e se succede difese, urla e indignazione
i deboli entrano in carcere e ci escono in una bara e nessuno se ne frega, magari sono "caduti dalle scale" o comunque se lo meritavano
ma che paese di emme è diventato l'italia :(
purtroppo non si può che quotare ... il peggior sudamerica è sempre più vicino :(
non davo l'autorizzazione a pestarli a sangue, io ho solo detto di non apostrofarlo con "poverino".
poi ognuno è libero di piangere o di non venir toccato sentimentalmente..
il mio giudizio non cambierebbe se fosse un politico o chichessia, anzi sarei ancora più critico verso una figura di pubblico dominio
ma un commento sul fatto che sia morto in cella? ti sembra normale? onestamente non capisco , potrebbe essere anche il peggior deliquente, ma sai, di solito è questo che distingue i paesi civili dalle "democrazie" sudamericane ... esistenza di un giusto processo, si entra in carcere con le proprie gambe e si esce nello stesso modo, etc etc
sai, l'abc di uno stato di diritto
xcdegasp
11-11-2009, 11:44
ma un commento sul fatto che sia morto in cella? ti sembra normale? onestamente non capisco , potrebbe essere anche il peggior deliquente, ma sai, di solito è questo che distingue i paesi civili dalle "democrazie" sudamericane ... esistenza di un giusto processo, si entra in carcere con le proprie gambe e si esce nello stesso modo, etc etc
sai, l'abc di uno stato di diritto
non è normale (e l'ho già detto) ma altrettanto non è normale che in un paese democratico e civile le famiglie se ne freghino di cosa facciano i propri figli, sopratutto se questi sono agli arresti domiciliari.
è veramente sconcertante vedere questo cambio di mentalità.
sarà che sono all'antica ma se fossi agli arresti domiciliari dovrei ringraziare anche solo per vedere la luce solare filtrare dalle finestre! figuriamoci il poter varcare la porta!
quello che dico che la stessa colpa che hanno le guardie carcerarie ce l'ha la famiglia e la mancanza di interesse della stessa è stata la causa principe per la quale il giovane si trovasse nuovamente in galera.
veramente non capisco.. la morte non significa redenzione e il diventare santi, significa solo essere morti.
Chi ha ammazzato questi giovani sono criminali, peggiori delle due vittime per quanto potessero essere dei delinquenti
Avranno la divisa, ma criminali sono
Il fatto che non pagheranno per i crimini commessi, rende la cosa ancora più rivoltante
Cosa c'è dietro queste esecuzioni?
Ucciderne due per educarne 100? forse
Sapevano troppe cose, spacciavano forse ad avvocati, politici, e figli di...? forse
Si può fare tutta la dietrologia che si vuole, ma resta una cosa su cui tutti dovremmo essere concordi, chi li ammazzati sono CRIMINALI
xcdegasp
11-11-2009, 11:54
Chi ha ammazzato questi giovani sono criminali, peggiori delle due vittime per quanto potessero essere dei delinquenti
Avranno la divisa, ma criminali sono
Il fatto che non pagheranno per i crimini commessi, rende la cosa ancora più rivoltante
Cosa c'è dietro queste esecuzioni?
Ucciderne due per educarne 100? forse
Sapevano troppe cose, spacciavano forse ad avvocati, politici, e figli di...? forse
Si può fare tutta la dietrologia che si vuole, ma resta una cosa su cui tutti dovremmo essere concordi, chi li ammazzati sono CRIMINALI
ma non è solo la polizia ad averlo ucciso ;)
blade9722
11-11-2009, 11:55
i forti la prescrizione, il potere e guai ad arrestarli o condannarli, e se succede difese, urla e indignazione
i deboli entrano in carcere e ci escono in una bara e nessuno se ne frega, magari sono "caduti dalle scale" o comunque se lo meritavano
ma che paese di emme è diventato l'italia :(
Oddio, nel caso specifico il tizio era agli arresti domiciliari, e' finito in carcere per non averli rispettati....
.... una volta in cella ..... incominciavano a stare male !
ora incominciano a morire !....
non sanno piu che inventarsi per uscire ! :D :D :D :D
Mah, io continuo a non capire come ragionate, nel modo di vedere che definisco "sano" ci sono fatti di ordine di grandezze differenti, per cui alcuni eventi, che investono una persona, sono più importanti di altri.
Nel caso un ragazzo che ha svaligiato dei parchimetri e non rispetta il domiciliare non è un criminale della peggior specie, non voglio fare il garantista e dire "magari è uscito per comprare le medicine" o "è caduto in depressione ed è uscito", quel ragazzo non doveva essere a passeggio in strada, e su questo siamo d'accordo, ma quello che ha fatto non rientra in quello che io qualifico come "criminale di cui non avere pietà", ha fatto due cazzate, e non mi sembrano nemmeno troppo grosse.
Quindi si, POVERINO, perché quello che ha fatto non è una cosa grave, e non riesco a dire "eh ma è gentaglia, non mi spiace se muore", deve dispiacere se muore qualunque persona, per di più se è un ragazzo, per di più se il crimine che ha fatto non è una cosa così terribile.
Tu non hai mai scaricato mp3 o dvd?
Lo sai che se lo hai fatto un crimine peggiore di quello che ha fatto lui?
E se lo hai fatto è colpa di tua madre che non ha saputo insegnarti i giusti valori?
Ti ritieni gentaglia anche te?
uno che se ne sbatte dei domiciliari non ha nemmeno una misera intenzione di "recupero"..
questo lo dice il suo comportamento non sono io a decretarlo su assenza di basi.
Non sono daccordo, questo è un teorema tuo. Ha sbagliato come sbagliano molte persone, e per questo ha diritto di finire in cella ma non di essere giustiziato.
in ogni caso non ho mai detto che dovesse meritare la morte ho solo contestato il meccanismo di purificazione dei suoi comportamenti post morte.
"poverino" perché non meritava la morte, è così chiaro che non c'è bisogno ne di spiegare ne di interpretare.
che si debba trovare il colpevole questo è palese ma trascurare il perchè uno sia agli arresti domiciliari e riarrestato è solo pura strumentalizzazione di un evento.
Cioé tra la violazione degli arresti domiciliari e L'OMICIDIO tu punti il dito sulla prima? Dovresti farti un esame di coscienza.
capisco che sia più facile scaricare le responsabilità sugli altri ma almeno non abbiate la faccia tosta di accusarmi di aver mai detto "moritasse di morire"!
Ok ma guarda che da quello che scrivi e dove punti il dito quello che si capisce è che per te è normale essere ammazzati se violi gli arresti domiciliari (e sti cazzi, manco stessimo parlando di ergastolo...)
le responsabilità sono innanzi tutto della famiglia assente, e su questo tutti devono farsi l'autocritica perchè colpevolizzare solo le forze dell'ordine è scorcertante.
Guarda che ti sbagli, una volta in carcere la responsabilità è dello Stato e delle forze dell'ordine.
Con questo ribadisco che non dico che i suoi diritti umani debbano essere negati, ma semplicemente che sia la famiglia che lui stesso hanno un senso civile pari a zero e questo grava sulla società.
Si ma siamo sempre al punto iniziale, è morto perché è stato pestato in carcere e tu punti il dito sulla famiglia che non è riuscita a salvarlo dal carcere? Ma ti rendi conto di come ragioni?
Faccio una post premessa ... è chiaro che stiamo presumendo che sia stato picchiato... poi magari salta fuori che non ha segni di pestaggi ed'ha avuto un ictus sfigato ...
nomeutente
11-11-2009, 14:39
Ma stai fuori?
Uno muore, ma siccome nella vita non è sempre stata una persona retta, ce ne dovremmo sbattere altamente?
Ma come vivi???
A me sembra che il senso del posto di xcdegasp sia chiaro: non ha mai scritto che meritava di morire, ma solo che non è un debole né un poverino. Ha altresì indicato chi, a suo avviso, è davvero un "debole".
Giusta o sbagliata che sia, è una sua legittima opinione.
E adesso cercate di stare calmi, perché non è bello sospendere un utente che sta discutendo con un moderatore, ma se continuate così non avrò altra scelta.
xcdegasp
11-11-2009, 16:45
L'avvocato della famiglia: "Saladino morto per abuso di farmaci?"
http://www.gazzettadiparma.it/mediagallery/foto/dett_articolo/1257919097238_0.jpg
Giuseppe Saladino potrebbe essere morto per un abuso di farmaci, forse assunti nelle dosi sbagliate. È una delle ipotesi per spiegare il decesso del 32enne, secondo quanto afferma il legale della famiglia del giovane, Letizia Tonoletti. L'avvocato per il momento sembra escludere invece l’ipotesi dei maltrattamenti in carcere.
«Inizialmente il medico legale non aveva riscontrato segni di percosse sul corpo», spiega l’avvocato Tonoletti, anche se la madre di Saladino, Rosa Martorano, parla di due ematomi sul cadavere del figlio, una sulla fronte e uno sulla tempia, grandi come una moneta di un euro. Durante il riconoscimento la stessa madre e il cognato avrebbero poi notato un rivolo di sangue uscire dalla bocca del giovane, probabilmente dovuto alla posizione del corpo al momento del decesso.
Il personale carcerario, sempre secondo quanto ribadisce il legale della famiglia, si sarebbe accorto della morte di Giuseppe Saladino solo intorno alle 6 o alle 7 della mattina. Anche il compagno di cella sosterrebbe di aver visto muovere il 32enne durante la notte.
L'inchiesta contro ignoti del pm Roberta Licci, per omicidio colposo, dovrà capire - grazie soprattutto all’autopsia eseguita dal medico legale Cristiano Bertoldi (alla presenza del perito della famiglia Roberto Marruzzo) - se il giovane avesse assunto droga nelle ore precedenti alla morte. E in particolare va chiarito se lo abbia fatto nel pomeriggio in cui il giovane violò gli arresti domiciliari.
«Si sarebbe anche potuto procurare l’eroina prima di tornare in carcere, ma in caso di overdose sarebbe morto nel giro di pochi minuti», dice l’avvocato Tonoletti. L'esito dell'autopsia è atteso per i prossimi giorni.
Fonte: http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/30924/Lavvocato_della_famiglia%3A_Saladino_morto_per_abuso_di_farmaci.html
hanno trovato un modo nuovo per far fuori la gente...
Datemi del paranoico, ma io non crederò mai che una persona ai domiciliari si ammazzi di farmaci il giorno dopo essere entrato in carcere
Credo più alla verginità di Selen
se la madre badava meglio a suo figlio quest'ultimo non sarebbe stato sorpreso a scassinare un parchimetro (probabilmente per comprarsi droga) e non sarebbe poi stato beccato in strada che passeggiava beatamente!
da su non scherziamo, chiami deboli questa gentaglia? si la chiamo gentaglia sopratutto nei riguardi dei genitori, spesso assenti e che pensano di comrpare l'affetto del figlio con i soldi sborsati per lui..
dai non scherziamo!
cut
Secondo me o sei OT, oppure :mc:
Secondo me o sei OT, oppure :mc:
quoto in pieno, siamo fortemente OT, qui certa gente ahime non vuole ammettere ne capire che è stato perpetrato un abuso enorme, una violenza troppo spesso già udita in altre parti del mondo a danno di due ragazzi che dovevano essere trattati come la legge comanda
Chi ha senso dello stato dovrebbe indignarsi di fronte all'accaduto e non inveire contro le vite discutibili di questi due soggetti
Credo di conoscere le cause di questi due OMICIDI, ma sono solo supposizioni
killercode
12-11-2009, 07:32
E' morto un mese fa e se ne accorgono solo adesso?
Il tipo comunque era messo male forte, era stato anche in carcere psichiatrico
xcdegasp
12-11-2009, 08:39
in effetti hai ragione... su un blog c'è proprio scritto che è morto a inizio ottobre..
Fonte: http://senesonoandati-parma.blogautore.repubblica.it/2009/11/11/giuseppe-saladino/
Morto in carcere il 6 ottobre
Probabilmente in vita non aveva fatto nulla di particolare, degno di essere ricordato, ma era un ragazzo fragile, come tanti, circondato dall’affetto di una famiglia che gli voleva bene nonostante il maledetto tunnel della droga.
Giuseppe Saladino, 32 anni, nato a Paelermo ma residente a Parma da molti anni, aveva dei precedenti per piccoli furti, e di recente era finito in carcere per avere cercato di scassinare una macchinetta parchimetro insieme ad un complice.
Puntuale e immediata era arrivata la condanna, con il conseguente internamento nel carcere di via Burla. Qui Giuseppe aveva manifestato pesanti segni di disagio e per lui è stato disposto il ricovero presso l’opsedale psichiatrico di Reggio Emilia, dove è rimasto un mese. Quindi di nuovo il carcere in via Burla (secondo i familiari imbottito di psicofarmaci) e il ritorno a casa agli arresti domiciliri il 5 ottobre scorso.
Purtroppo Giuseppe, tossicodipendente seguito dal SERT, ha avuto la cattiva idea di allontanarsi per breve tempo con la fidanzata, ed è finito di nuovo in carcere per aver disatteso l’ordine di trattenersi al domicilio della madre in via Einstein 13.
La notte stessa il suo cuore ha cessato di battere e la sua vita è volata via per sempre sulla branda di una cella, senza che nessuno se ne accorgesse.
“Arresto cardiaco” è stato detto alla madre la mattina seguente; poi è seguita la perquisizione del domicilio, pare motivata con l’ipotesi che il decesso fosse dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti.
Ma i punti oscuri sono tanti. L’autopsia disposta dal magistrato potrà forse chiarire qualcosa su quanto è successo in via Burla la notte fra il 5 e il 6 ottobre, ma la mamma è decisa a fare luce fino in fondo: “Io glielo ho dato vivo e loro me lo hanno restituito morto”, e la zia lo definisce “una persona meravigliosa”.
La vicenda sarà anche oggetto di interrogazioni parlamentari da parte delle deputate Carmen Motta e Rita Bernardini.
Giuseppe Saladino lascia nel dolore la mamma Rosa Martorano, l’adorata zia Michela, la sorella Savina e la fidanzata Annalisa.
Per le esequie sarà necessario attendere l’autorizzazione del magistrato.
qualche problema lo aveva già..
in 24 ore non credo che una persona di 32 anni muoia, a meno che non abbia disfunzioni cardiache gravi,
da onesto e cittadino rispettoso della legge ho frequentato la curva per anni e devo dirvi che dalle gente in
divisa ho visto fare di tutto
pistacchio89
12-11-2009, 10:24
Sta diventando un'abitudine?
che si muoia in prigione no :asd:
Marcello Lonzi, Aldo Bianzino, Niki Aprile Gatti, Manuel Eliantonio, Stefano Cucchi...
Qualche altro ragazzo invece lo ammazzano direttamente prima come Riccardo Rasman, Federico Aldrovandi, Tarzan Sulic, Rumesh Rajgama Achrige, ecc.
pistacchio89
12-11-2009, 10:27
Giovedì 12 novembre davanti al Parlamento con Maria Ciuffi per Marcello Lonzi
Sono Maria Ciuffi, la mamma di Marcello Lonzi.
Mio figlio è morto a 29 anni nel carcere di Livorno l'11 luglio del 2003. Dopo il decesso il corpo di Marcello presentava numerose ferite ed ecchimosi come è facile constatare dalle fotografie facilmente reperibili su internet. Nonostante questo il referto dell'autopsia indicava che mio figlio era morto per "cause naturali".
In questi sei anni e mezzo ho tentato di tutto per sapere finalmente la verità sulla morte di Marcello, ma ad oggi non c'è ancora nessun indagato. Dopo il caso di Stefano Cucchi, che presenta numerose analogie con quello di mio figlio, ho inviato una lettera al ministro Alfano per chiedere che oltre al caso di Stefano si occupi anche della morte di Marcello e di tutte le altre morti 'sospette', ma non ho ricevuto nessuna risposta.
Per questo giovedì 12 novembre mi recherò a Roma davanti al Parlamento, dalle 9.00 in poi, per mostrare le foto di Marcello per chiedere se è possibile che un ragazzo ridotto in quelle condizioni possa essere morto per "cause naturali" e che finalmente, dopo sei anni e mezzo di lotte e di battaglie, sia fatta luce sulla morte di mio figlio visto che a breve si prospetta l'ennesima richiesta di archiviazione del caso.
Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini e mi hanno sostenuto in questi anni e mi auguro che possano essere al mio fianco anche giovedì.
Maria Ciuffi
.
xcdegasp
12-11-2009, 11:57
mi sembra molto differente rispetto a questo caso in cui viene detto che lo stesso legale della famiglia era presente mentre veniva eseguita l'autopsia quindi ci fossero stati segni di collutazione sarebbero stati evidenziati.
non credo fosse stato ben disponibile a ingoiare il coktail di farmaci/droghe/pastiglie..
in ogni caso i nomi che riporti, almeno i primi 5, hanno in comune solo la morte e non il come si sia giunti a questa.
mi soffermo su uno in particolare, una persona come tutti noi, un ragazzo normalissimo, l'amico che tutti desiderano di avere:
Manuel Eliantonio
[...]
La sera del 23 dicembre dello scorso anno una macchina con a bordo 5 ragazzi, di ritorno da una nottata in una discoteca di provincia, viene fermata dalla polizia stradale in un autogrill della A6 Torino-Savona. I fermati vengono obbligati alle analisi, che risultano positive: hanno assunto cannabis, cocaina e anfetamina. Manuel è l’unico dei cinque a reagire al fermo, fino al momento in cui tenta di fuggire dalla presa della polizia con la scusa di dover andare al bagno. Secondo la versione ufficiale è qui che compie l’ingenuità che lo porterà alla morte: Manuel si illude di poter fuggire, scavalca una rete metallica e si mette a correre tra i rovi che si trovano lungo l’autostrada. Viene ripreso immediatamente e a causa di quel tentativo di fuga è l’unico dei 5 a finire nella caserma di Savona.
Da lì l’immediata traduzione in carcere, con una denuncia per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Il 16 gennaio riesce ad ottenere la scarcerazione e gli arresti domiciliari in attesa di giudizio. L’istanza di scarcerazione si è mossa a rilento per una serie di piccoli precedenti penali: il ragazzo era stato precedentemente condannato per qualche piccolo furto e per ricettazione, reati connessi alla sua dipendenza dalla cocaina.
Dipendenza che stava cercando di combattere con tutte le sue forze, tanto che da qualche mese era in cura al SERT, una cura che lo rendeva nervoso, depresso e spesso fiacco, ma che continuava per poter tornare ad una vita normale.
Rimane in carcere fino al 16 gennaio, quando gli vengono finalmente concessi gli arresti domiciliari in attesa di giudizio.
Il 25 marzo è nuovamente arrestato per non aver rispettato gli obblighi di dimora e a quel punto inizia il suo calvario. Nei 4 mesi di carcerazione che passano dal secondo arresto alla sua morte viene trasferito 4 volte. Dal carcere di Savona viene tradotto a Chiavari, poi a Torino per un’udienza (dove riesce a vedere i suoi familiari), poi di nuovo di passaggio a Savona, per finire , i primi di giugno, nelle celle del carcere genovese di Marassi dove morirà.
La condanna arriva il 4 giugno, durante la sua detenzione: 5 mesi e 10 giorni per resistenza a pubblico ufficiale. Si inizia a fare i conti dei giorni, programma una vacanza di una settimana con la sua fidanzata per la metà d’agosto, quando sarebbe dovuto uscire.
[...]
Fonte: http://baruda.net/2008/10/22/il-corpo-di-manuel-eliantonio/
è stato ucciso ed è lampante che sia stato ucciso, sono stati degli assassini, hanno letteralmente esagerato. questo senza ironia.
ma non chiedermi di portare avanti la sua causa o di sfilare per strada con un cartello "ASSASSINI" perchè per me è allo stesso pari dui chi lo ha ucciso.
certo per la madre e la zia è sicuramente un un meraviglioso ragazzo.
Tra gli altri vorrei ricordare
Giuseppe Impastato, il procuratore che si occupò di avviare le indagini parlò di suicidio, non scherzo
Giuseppe Matteotti, il governo disse che le istituzioni ed il partito nulla avevano a che fare con l'omicidio
Quando lo stato mente, sapendo di mentire
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